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La storia sociale dei processi cognitivi PDF

278 Pages·2022·13.702 MB·Italian
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Aleksandr R. Lurija (Kazàn’, 1902 - Mo- “La struttura dell’attività A ALEKSANDR La ricerca sperimentale di cui si sca, 1977), medico e psicologo, è conside- L espongono i risultati in questo volu- E rato il fondatore della neurolinguistica. K me è da considerarsi il più rilevante cognitiva nelle singole fasi Collaboratore di Lev S. Vygotskij, Lurija ha S contributo del neurologo e psicologo A studiato lo sviluppo del linguaggio, metten- N sovietico Aleksandr R. Lurija allo stu- do in risalto il ruolo che tale funzione psi- R. LURIJA dello sviluppo storico non D dio dei processi cognitivi. Questa in- chica ha nella coordinazione e regolazione R dagine si basa sul possibile confronto del comportamento. R fra i risultati ottenuti con il “metodo resta immutata e le forme . L storico” dall’autore e quelli delle tante U R altre indagini sperimentali – sia quel- più importanti dei processi IJ le che la psicologia aveva già acquisi- A to quando, nel 1931, Lurija iniziò la L presente opera, sia quelle più recen- cognitivi [...] cambiano col A ti. La tesi fondamentale che emerge è S T LA STORIA una delle principali acquisizioni della mutare delle condizioni O cosiddetta scuola psicologica “storico- R I culturale”, la cui fondazione in URSS A della vita sociale e con il S è legata, com’è noto, al nome di Lev S. O Vygotskij; si tratta cioè della posizione C relativa alla socio-genesi dei proces- SOCIALE possesso delle basi della IA si dell’attività conoscitiva umana e del L nesso strettissimo che lega le condizio- E conoscenza.” D ni dell’attività pratica, dell’attività la- E vorativa sociale, delle popolazioni, e la I P DEI PRO- definizione delle caratteristiche della R loro attività mentale a ogni livello. O C E S S I C CESSI CO- O G N I T I V I GNITIVI ISBN 978-88-7801-911-9 Jouvence | Scienze della cultura www.jouvence.it 20,00 euro 9 788878 019119 JOUVENCE Jouvence Scienze della cultura n. 3 Aleksandr R. Lurija LA STORIA SOCIALE DEI PROCESSI COGNITIVI JOUVENCE SCIENZE DELLA CULTURA Titolo originale: Ob istoričeskom razvitii poznavatel’nyh processov Traduzione di Rossana Platone © 2022 Editoriale Jouvence (Milano) Collana: Scienze della cultura, n. 3 isbn 9788878019119 www.jouvence.it [email protected] Tel: +39 02 24411414 © Mim Edizioni srl via Monfalcone 17/19 20099 Sesto San Giovanni (Mi) L’editore ha effettuato, senza successo, tutte le ricerche necessarie al fine di identifica- re gli aventi titolo rispetto ai diritti dell’opera. Pertanto resta disponibile ad assolvere le proprie obbligazioni. Presentazione al lettore italiano La ricerca sperimentale di cui si espongono i risultati in questo volume può esser considerata forse il più interessante contributo del neurologo e psicologo sovietico Aleksandr Romanovic Luria allo studio dei processi cognitivi. Ciò che rende particolarmente interessante questa ricerca è, in un certo senso, il confronto che il lettore potrà essere in grado di attuare fra i risultati ottenuti qui con il « metodo storico» dall'A. e quelli delle tante altre indagini sperimentali, sia quelle che la psicologia aveva già acquisito quando, nel 1931, Luria iniziò la presente, che quelle più recenti. L'A. osserva, infatti, che sebbene gli psicologi abbiano dedicato molta attenzione allo studio della formazione di processi psichici nelle condizioni di culture diverse, tuttavia la maggioranza degli psicologi inglesi e americani non ha preso in considerazione lo studio delle caratteristiche della struttura dei processi cognitivi e della loro modificazione connessa con lo sviluppo storico-sociale, e cioè con il progresso delle condizioni so ciali di vita dei popoli in rapida evoluzione. La tesi fondamentale che sottende questa ricerca è una delle acquisizioni considerate co me fondamentali della cosiddetta scuola psicologica « storico-cul turale », la cui fondazione in URSS è legata, com'è noto, al nome di L. S. Vygotskij, si tratta cioè della posizione relativa alla socio genesi dei processi dell'attività conoscitiva umana e del nesso stret tissimo che lega le condizioni dell'attività pratica, dell'attività lavo rativa sociale, delle popolazioni, e la definizione delle caratteristiche della loro attività mentale ad ogni livello. L'insieme di concezioni elaborate da Vygotskij in collaborazione VI M. S. VEGGETTI con i due più giovani studiosi A. N. Leont'ev e A. R. Luria fu definita successivamente come la « teoria storico-culturale dello sviluppo della psiche». Prima di pervenire a una chiara formula zione di questa teoria, Vygotskij aveva già dedicato molta atten zione allo studio del problema della coscienza, che riteneva centrale anche per la psicologia. Sappiamo che, sebbene oggi pochi psicologi avanzerebbero obiezioni preliminari a questa idea, negli anni in cui Vygotskij parlava, e scriveva, della coscienza come di « un pro blema della psicologia del comportamento » la sua posizione de stava un certo scalpore, che era dovuto proprio alla estraneità storica di questi due ordini di problemi: quello della psicologia della coscienza e quello della psicologia del comportamento, che si riferivano a due tendenze antitetiche dell'evolversi della scienza psicologica. Per Vygotskij la possibilità di indicare nella coscienza il pro blema fondamentale della psicologia, e per giunta della psicologia del comportamento, era generata dall'importanza che egli attribuiva al principio della storicità dei fatti psichici. Infatti si dichiarava spesso, nei suoi scritti, d'accordo con un altro psicologo sovietico, P. P. Blonskij, sul fatto che uno studio del comportamento poteva essere possibile soltanto se inteso come una storia del comporta mento 1 • La coscienza veniva definita, nei lavori vygotskijani del 1925 e 1926 come un sistema di meccanismi di trasmissione da alcuni ri flessi ad altri, come la reazione dell'organismo nei confronti delle sue proprie reazioni 2 Da ciò deriva l'attenzione di questo autore • per il problema dello sviluppo delle funzioni psichiche superiori, 1 Questo è riferito anche nel volume Razvitie i sovremennoe sostoianie psihologiceskoj nauki v SSSR (Lo sviluppo e la situazione attuale della scienza psicologica in URSS), a cura di A. A. Smirnov, Moskva, Pedagogika, 1975. ' Si confronti: La coscienza come problema della psicologia del comporta mento, in Psihologija i marksizm (Psicologia e marxismo), a cura di K. N. Kor nilov, Leningrad, Gosizdat, 1925; e Metodika refleksologiceskogo i psiholo giceskogo issledovanija (Il metodo dell'esperimento nella reflessologia e nella psicologia), in Problemy sovremennoj psihologii (I problemi della psicologia contemporanea) a cura di K. N. Kornilov, Leningrad, Gosizdat, 1926. PRESENTAZIONE AL LETTORE ITALIANO VII che lo condusse, in questi stessi anni, alla formulazione della teoria storico-culturale dello sviluppo della psiche. Nel 1930 Vygotskij e Luria pubblicarono insieme lo scritto: Etjudy po istorii povedenija. Obezjana. Primitiv. Rebenok (Studi di storia del comportamento. La scimmia. L'uomo primitivo. Il bam bino) 3 In questo scritto si possono ritrovare alcune delle prime, • ma già ben delineate, esposizioni delle concezioni della teoria dello sviluppo storico-culturale 4 Poiché di fatto questo contributo risale • agli stessi anni in cui essi si proposero di realizzare la presente ri cerca, forse può essere interessante leggere alcune delle considera zioni contenute nel volume citato. Gli autori dichiarano di aver ispirato tutti e tre i saggi all'idea dello sviluppo, per cui la loro tesi fondamentale sta nel presentare il percorso della evoluzione psicologica dalla scimmia all'uomo ac culturato: « Nostro compito - essi affermano - è stato quello di mettere in evidenza tre linee fondamentali nello sviluppo del comportamento: evolutiva, storica e ontogenetica e di dimostrare che il comportamento dell'uomo pensante è il prodotto di tutte e tre le linee dello sviluppo e può essere compreso e spiegato scien tificamente solo mediante tutte e tre le diverse vie da cui scaturisce la storia del comportamento umano » (pp. 2-3 ). Di più, l'elemento caratterizzante la linea di sviluppo dell'uomo pensante è l'origine sociale di qualsivoglia simbolo culturale egli usi. In questo scritto si criticano le teorie psicologiche genetiche che si rifanno al parallelismo biogenetico, e si sostiene la prospet tiva storica come l'unica possibile nelle indagini della psicologia genetica. Il contenuto di questo lavoro del 1930 è, sotto vari aspet ti, il presupposto teorico della Storia sociale dei processi cognitivi 5, 3 Edito da Gosizdat, Moskva-Leningrad, 1930, pp. 231. 4 La più completa esposizione di questa teoria si trova in Storia dello svi luppo delle funzioni psichiche superiori, Mosca, 1960, tr. it. Giunti Barbèra, Firenze, 1974. Gli scritti ivi contenuti risalgono agli anni '30, ma per contro versie ideologiche furono pubblicati in URSS solo nel 1960. 5 Il titolo dell'edizione russa di questa ricerca, che è stata pubblicata a Mosca nel 1974, è: Ob istoriceskom razvitii poznavatel'nyh processov, cioè Lo sviluppo storico dei processi cognitivi. Come si può notare, esso si diffe- VIII M. S. VEGGETTI che, d'altra parte, come afferma proprio Luria, fu una ricerca in trapresa nel 1931-32 proprio per iniziativa di L. S. Vygotskij. Infatti le analisi che Luria e Vygotskij compiono nel volume Studi di storia del comportamento, documentano che nell'URSS, negli anni '30, si conoscono molto bene le acquisizioni dell'antro pologia culturale, quelle della psicologia genetica e della etnopsico logia, ma al tempo stesso che gli studiosi sovietici stanno tentando di elaborare una prospettiva diversa nella psicologia dello sviluppo, che non riduca le tre linee dello sviluppo - evoluzione, storia e ontogenesi - al procedere deterministico delle leggi dell'evoluzioni smo darwiniano, e che consenta, d'altra parte, attraverso l'uso della dialettica marxista, una spiegazione genetica della storia dell'uma nità che si può anche giovare degli strumenti della psicologia com parativa, ma che, secondo gli autori, dovrebbe servirsene per met tere in evidenza non solo ciò che accomuna le tre linee di sviluppo accennate, ma ciò che ne definisce le differenze oggettive, i tratti differenziali, cioè, per usare un termine « tecnico». Ora la dimen sione che consente di rilevare e descrivere questi tratti nelle loro diversità reciproche non può essere soltanto quella biologica. Era stata un'idea sostenuta negli stessi anni fra l'altro da H. Werner quella per cui la psicologia genetica dovrebbe avere a che fare non con la storia, empirica o speculativa, dell'umanità, ma con i livelli genetici, definiti, appunto, da certi caratteri formali che, a prescindere da qualsiasi manifestazione socio-culturale este riore, sono dovuti a una diversa collocazione nella serie genetica. Accade in base a tale rappresentazione che gli individui che si tro vano più in basso lungo questa serie restano inferiori perché si adattano alle condizioni ambientali attraverso una specializzazione renzia un po' da quello dell'attuale edizione italiana. Si è preferito infatti adottare la versione fornita dallo stesso Luria nella copia inviata all'editore italiano, in primo luogo perché più indicativa rispetto al contenuto della ri cerca, in secondo luogo perché, oltre a rappresentare un intervento dell'Auto re, personale, e in quanto tale autorevole, definisce meglio la nozione di svi luppo storico, di per se stessa non sufficientemente chiarificatrice rispetto al l'impostazione metodologica dell'Autore.

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