LA STORIDAE LLPEI ANTE DI TEOFRASTO VOLGARIZZATA E ANNOTATA --- DA FILIPFPEOR RMIA NCINI R Cl;\JI\ ERMANNO LOESCHER & C.0 (BRETSCllNEEL HD"EWmh l::-!U..t:RU) 1901 i LA STORIDAE LLEP IANTE LA STORDIEAL LPEI ANTE DI TEOFRASTO VOLGARIZZATA E ANNOTATA D,\ flLIPFPEOR RMIA NCINI RO!\IA ERMANNO LOESOHER & O.• (Bm:rscmnmma E H.1-;<,F.XInmo) 1900 l'HOl'HIE"r,\ 1.1-:Tn:ICAHI,\ PREFAZIONE Se si consideri a che larghezza e profondita di cognizioni sia pervenuta ne' tempi moderni la scienza che tratta dei vegetali, i primi scritti degli antichi filosofi intorno alla natura delle piante. anzi le stesse due opere di botanica di Teofrasto, tenute in così grande onore per pi(t secoli, parranno certamentl' ben poca cosa ; ma, d'altra parte, checchè si 1iensi del va lore intrinseco di cosl latti lavori, per la storia ,!ella botanica saranno sempre documenti preziosi e ,la es sere esaminali e studiati con ogni diligenza. Le opere poi cli Teo(rasto sulle piante, anche per un altro ri spetto, devono richiamare la nostra attenzione, es sendo i primi trattati di botanica che si conoscano r, quel eh',') pili, condotti con metodo fondato sull' o,;ser- VI PREFAZIONB vazione, quantunque non sempre diretta, dei fatti. Queste opere si collegano strettamente con i libri na turali d'Aristotele e fanno parte di quel movimento scientifico, per il quale gli Ellenici appaiono come i veri fondatori di tutte le scienze. Poichè, sebbene altri popoli antichi si fossero de dicati a speculazioni e indagini scientifiche, come per esempio, i Caldei e gl' Indiani, nondimeno soltanto in Grecia ci fu un indirizzo schiettamente scientifico e suscettibile di vero progresso. I Greci mossero da\- 1' osservazione profonda e geniale del mondo esterno e interno, e animati da uno spirito indagatore delle leggi della natura, si trovaron anche dotati <li facolt!J. atte a investigare le ultime ragioni ,!elle cose. Gi!J. fln ,lai tempi di Talete, d'Anassimandro e d'Anassimene, noi li vediamo volger l'acume della loro mente alla ri cerca degli elementi costitutivi dei corpi, per modo che la loro prima filosofia fu la filosofia della natura. Con la sofistica, purgata presentemente da molte delle antiche accuse, la filosofia progredisce, 1 ma cambia direzione, passando dallo studio del mondo fisico a quello dell'animo umano. Socrate che combatteva i l La Sofistica vogliono che acuisse l'intelletto greco e coope rnsse al perfezionamento della prosa attica, Per un certo tempo la Sofistica fu confusa con l'Eristica, la quale. comhnttcndo per combattere, si vantava. di saper contraddire a ogni tesi. PREFA7.!0:"IE VII �ofisli. perchi, non volevano ammettere una verità as soluta e riducevan tutto 11 opinione individuale, pure gl'irnitò nel tenersi lontano dalle indagini sulla natura, e richiamò le menti all'analisi interna dello spirito. 1 Platone lo segui in parte per questa via; ma con l'al tPzza ,lei suo intelletto che spaziava per un mondo trascf'ndentale, immagini, poi un nuovo sistema, s11- bli111,,, se si vuole, ma ,lei t11tto lontano dall'esperienza ch'Pgli giudicava estranea alle ricerche scientifiche. 2 Le interrotte fila della primitiva speculazione, ante riori' alla sofistica, cioe ,!ella scuola ionica, della scuola pilag-orica, degli Eleatici e di Empcdocle che scrissero pocrn i sulla natura, l'uron riprese da Aristotele che richiamò la filosofia da un mondo ideale alla realtà. Il metodo dello Slagirila, nello studio delle cosr naturali, è londalo sul!' induzione {i1t�ywy,i). Per quanto si voglia celebrare Bacone e il suo metodo induttivo che ha scl1iusa la via a tutte le grandi scoperte fisi che tlf'i tempi modPrni, non si può negare che Ari sto!Ple non 111ovesse g"iil dal!' esperienza e tlall' ana lisi ,wcurala e minuta dei latti. Se cadde in discrP dito !"Aristotelismo, fu colpa di ![UB' peripatetici dPi trm pi posl!'riori, che, seg-uenrlo pii1 la lettera che lo 1 XENot'H, : ne fartù1 et dictis l,'oc1·. I. :! .\msJ)Te.l ':a , OA 0m1h1rionsùiio DFii<,rle moditiut or<·. l',t,r1 i�:s7iI8,iI.p s p4.3 44,: :J5. \"ilJ i>ltEFAZIOtU': spirito <lel grande mne:-;tro, s'anilavan Sl'lllprc pii1 al lontanando dal rnru mr•todo di lui.L'impulso impresso da Aristotele allo studio rlellr scienze otlcnnn tosto o tardi il pii1 grande successo: e dico sciPnzc a�solu tamente, perchi, cli tutte <'gli getti, le prime e più salcle fondamenta. Alla precisa ed offic:acr csposizionn ,l,•lla materia vi concorreva ancora la ,p,alith della for ma da lni prescelta: poiel11\ 1111antunq11r. r.gli avrssP da prima usalo il dialogo, 1 come� focn costantomcmlr. Platone, pure nPlle opere che ci rimangono, ' tro Yiamo il vero trallalo con 1limoslrazioni r·igorosP, spoglio di tulli q11egsli ormtmPnli 1\i stile\ pii, pro pri clclla poesia e dell' eloq11nnza dm del sever·o lin guaggio xdcmtiflco n di<la!-ìcalic:o. La St,n·ù1, d(•gli Ani maldii A ristotclP, per acu11H'. originaliU1 e prol'ondil:1 di osservar.ioni, i, anche og-;.!'Ld'1 reputala un capnln Yoro; n il Cuvi<.•r ùic:Pva di non polerla higg-crP, :-;cnr.a esserne preso dalla pii1 grandri a1111nirazionn. :i Con la SltJria degli Ani,w1,li si connettono In upcrn: [)f!lle parti de(Jli Animali, Della g(!nera�ione (ht!fli ,1.11.imuli e 11uclla Del carnminare degU :Ininutli. Tra g-li scrilLi I Han B11silio ass1!ris1·c (J.;pi:sl. lfi7) che .\ristr)t1·h·. 1i T1•nfn\.."itO i,;mr-ttr.ssero 111 fornm 1Iialo�ic11. riconr,scP:::idosi in 1·.s:1:1 inli.·riori 1l Platone. 2 Eccetto alcuni lh11111w·11ti. V. ,\r,1sT1rr., op. cit. /•'1·a.,111w11lrr .-,h1Jjtotdis, pp. 15 1· srg::. 3 /listob-e cles is,·iewi:11 11r1t,m:lles, I. I'· I lii.