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La Somma Teologica. Le altre virtù riducibili alla giustizia PDF

323 Pages·1967·13.72 MB·Italian
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S. TOMMASO D'AQUINO LA SOMMA TEOLOGICA TRADUZIONE E COMMENTO A CURA DEI DOMENICANI ITALIANI TESTO LATINO DELL'EDIZIONE LEONINA XIX LE ALTRE VIRTÙ RIDUCIBILI ALLA GIUSTIZIA (II,II, qq. 101 , 122) CASA EDITRICE ADRIANO SALANI Nìhil obstat Fr. Ludovicus Mer~ini O. P. Lect. S. Theologiae F'r. i\lbertus Boccanegra O. P. Doct. rhilosophiae et Lect. S. Theologiae Imprimi pntest Fr. Leonardus Magrini O. P. Prior Provincialis S. Marci et Sardiniae Florentiae die XXVTII Junii MCMLXVII IMPIUMATUR Fae:mlis die XVII Ju'ii MCMLXVII t Antonius Bagnoli Episc. TUTTI I DIRITTf SONO RISERVATI C· MCMLXVII • Ocum Editrice .Adriano Balani S.p• . ..4.• OHidne Grafiche Stianti, Sancascianc , MCMLXVll , Printed in ltaly LE ALTRE VIRTÙ RIDUCIBILI ALLA GIUSTIZIA qq. (II~II, 101~122) LE ALTRE VIRTÙ RIDUCIBILI ALLA GIUSTIZIA (II~II, qq. 101 - 122) TRADUZIONE, INTRODUZIONE E NOTE del P. Tito S. Centi O. P. INTRODUZIONE 1 - Abbiamo pensato e discusso a lungo prima di stabilire il titolo di questo gruppo di questioni. Gli studiosi che se guono con assiduità la nostra iniziativa ricorderanno che nel l'opuscolo di lancio, il quale fu pubblicato nel 194:\lJ presen tavamo il volume sotto il titolo seguente: Doveri di gratitu dine e di amicizia (11-11, qq. 101-122). Era un titolo piuttosto improvvisato, per mettere in evidenza il debito morale che caratterizza la massa di queste virtù; le a detta del quali~ l'Autore, sono quasi tutte parti potenziali della giustizia pro prio perchè non mirano a raggiungere un rigoroso debito di giustizia. D'altra parte fin d'allora non eravamo d'accordo con i no stri confratelli francesi, che nella loro traduzione divulgatis sima hanno dato a questo gruppo di questioni il titolo : Les Vertus Sociales (cfr. S. THOMAS D'AQUIN, Somme Théologi que, Les V. S. [2 a-2 ae, q. 101-122], trad. J. D. Folghera, O.P., « Revue des Jeunes », Tournai, 1932). In seguito questa deno minazione essendo stata accolta senza contrasto, sia dalla tra duzione spagnola che dalla Iniziazione Teologica (vedi trad. italiana, ed. Morcelliana, Brescia, 1955, vol. III, pp. 751 ss.), abbiamo sentito più che mai il bisogno di definire il nostro pensiero in proposito. 1 Ci sembra che non si possa giustificare in nessun modo il titolo della traduzione francese, che ha solo il vantaggio di essere un efficace espediente editoriale. Siamo infatti in una epoca molto sensibile ai problemi sociali; perciò può facil mente interessare una cerchia abbastanza vasta di persone il pensiero di S. Tommaso in proposito. Ma chi, attratto dal I ~ .." l.....,~jii'.,,,.,Jlt{Wl! 1 La denominazione nuova è piaciuta anche al P. w. Farrell, o. P., bril1ante divulgatore moderno del pensiero ài s. Tommaso: vedi Guida alla Somma Teolog~ca. Alba, 1958, vol. II, pp. 21()-243. Egli intatti intitola i due capitoli ~ttVI a queste virtù annesse alla giustizia: " Doveri verso la società "• " AJJe et del comportamento sociale "· 8 ALTHE VIRTO RIDUCIBILI ALLA GIUSTIZIA titolo, si proponesse di conoscere a fondo il pensiero del gran de teologo sui problemi sociali nelle questioni indicate, re sterebbe profondamente deluso. Perchè per lui a regolare i rapporti sociali non sono principalmente le virtù annesse, ma la virtù cardinale della giustizia (commutativa e distributiva), e la giustizia legale. E innegabile che anche queste virtù della pietà, dell'osser vanza, dell'obbedienza, ecc., hanno un compito sociale inso stituibile; ma esse non possono denominarsi le virtù so e< ciali>> per eccellenza. D'altra parte non si può intitolare il volume: Doveri di gra titudine e d' arnidzia, perchè la liberalità, la veracità e l'ob bedienza non corrispondono nel!a formalità propria dei loro atti a codesta denominazione. 2 - Perciò siamo stati costretti a ripiegare sulla nomencla tura propria dell'Autore, che ha un incontestabile diritto a battezzare le parti delfOpera secondo i suoi gusti. Nel cele berrimo articolo unico della q. 80 egli traccia il suo program ma di lavoro fino alla q. f 19, abbracciando tutte le virtù ivi comprese sotto la denon1inazione di parti potenziali della giu stizia. La nostra discussione quindi potrebbe sembrare su perflua: nessuno ha il diritto di ribattezzare la composizione letteraria di un altro. Tutt'al più avremmo potuto discutere sulla traduzione più adatta di quell'antica formula. La di scussione però non sarebbe stata molto lunga; perchè i mo derni studiosi delle dottrine tomistiche sì accordano nel de nominare codeste parti virtù annesse alla giustizia, ovvero riducibili alla giustizia. Ma c'è una con1plicazione imposta dalla nostra particolare impresa di divulgatori e di traduttori; poichè siamo stati co stretti a sta1npare in volumi distinti ciò che l'Autore inten deva presentare come un blocco unitario. Il trattato sulla virtù di religione (qq. 8i-i00) abbiamo do vuto staccarlo dal gruppo delle virtù annesse alla giustizia, perchè sufficiente da solo a riempire tutto un volume della nostra edizione. rassenza della parte principale impe Ora~ disce di presentare l'intero gruppo sotto il titolo: le parti po tenziali délla giustizia. Ecco perchè ìl BiIIuart al termine di quel lungo travaglio che vide il tomismo della seconda Scolastica impegnato nel presentare i trattati della Sornma Teologica sotto forma di 1nonografie distinte, intitolava così il gruppo delle ventidue questioni raccolte in questo volume: (( Tractatus de caeteris virtutibus iustitiae annexis et vitiis oppositis Siamo stati ». - tentati di tradurre materialmente questo titolo, e d'inserirlo sul frontespizio del volume XIX, a dispetto delle comprensibili obbiezioni dell'editore e dei tipografi. INTHODUZIONE 9 3 _ Abbiamo resistito alla tentazione non tanto per ragioni tipografiche, quanto per arnore di semplicità e di verità. Ac cettiamo l'indicazione precisa delle virtù, ma non crediamo opportuno ricordare espressam~nte . i vizi opposti: lasci.amoli sottintesi, secondo lo stile propr10 di S. Tommaso, sottolineato nel prologo della Secunda 8ecundac. - Dcl resto rimangono sottintesi anche i doni, che nel caso sono al singolare; e i pre cetti, che nel caso della giustizia sono rnolti: anzi, sono tutti quelli del Decalogo. Parlare di altre virtù annesse alla giustizia è esatto, ma nel gruppo c'è un elemento (l'equità, o epicheia) che non si adatta bene a codesta denominazione. I...'epicheia infatti non è una parte o annessa, bensì una parte soggettiva della potc~zìale, giustizia. E in sostanza una giustizia di grado superiore. Ri spetto a1la giustizia legale essa ha una funzione direttiva: «est virtus directiva legis uhi deficit propter universale»; <<è una virtù direttiva rispetto alla legge, laddove questa è ina deguata perchè si ferma all'universale» (BILLUART R. C., O. P ., Surnma S. Thomae, tract. cit., art. IX). In sostanza anche l'epicheia si riduce alla giustizia; ma non perchè n1anca di adeguarsi alla sua forrnalità. Ci è sembrato quindi più preciso il titolo definitivo del volume: Altre virtù riducibili alla giustizia. Pcrchè il termine riducibile può indi care anche un'inclusione di pieno diritto, senza escludere l' in clusione per estensione e per analogia. I Problemi aperti. 4 - Chi ha avuto la pazienza di seguirci fin qui nella breve nostra introduzione, avrà forse pensato che noi ci siamo attar dati in una precisazione di poca irnportanza, perchè nel gruppo delle questioni racchiuse nel volume XIX non ci sono problemi interessanti da discutere. Ma basterà una scorsa som maria dell'indico per ricredersi. Del resto S. Tommaso è un autore che riesce interessante anche quando affronta problen1i ·.secondari o addirittura curiosi. Ma nel gruppo dello questioni che presentiamo sono stati ·avviati a soluzione problerni di bruciante attualità. A proposito della pietà, p. es., entra in discussione il pa triottismo; questo sentimento nobilissimo che specialmente in questi uJtirni cento<'inquant'anni è stato al centro della vita politica nazionale e internazionale in tutte le nazioni tlel mondo. Purtroppo questo sentimento è stato sfruttato e de pravato da teorie abertanli, che hanno sconvolto la faccia della 1 - XIX 10 ALTHE VIRTÙ RIDUCIBILI ALLA GIUSTIZIA terra; fino al punto che si è sentito il bisogno di mettere sotto accusa Ia pietas verso la patria. Per salvarsi dall'internazionalismo irragionevole e innatu rale, condannando sommarian1ente gli eccessi del nazionali smo, non e' è altro che ricorrere alla comprensione profonda di questa virtù, per scorgere con chiarezza i limiti del vero patriottismo. - Mediante lo studio di questa virtù nella Som mo. Teologica il cristiano potrà orientarsi, per non subire la suggestione della propaganda neopagana di destra, o di sini stra ; e conservare così un sano amor di patria, che non pre giudichi l'amore e il rispetto per gli altri popoli. 5 - Abbiamo accennato già in queste pagine all'epicheia, o equità, per definire il titolo di questo volume della Somma. Ed è probabile che qualche sprovveduto lettore abbia avuto l'impressione di assistere alla riesumazione di vecchie mito logie sepolte da secoli. E invece siamo dinanzi a un problema importantissimo che investe tutta la vita sociale. Non per nulla questa virtù è stata presa in attenta considerazione in questi ultimi venticinque anni da un folto gruppo di studiosi, specialrnente tedeschi, per trovare in essa una via di scampo e una difesa dall'inondazione del positivismo legalitario. I fabbricatori di leggi non riparano di fronte alla realtà can giante che lo sviluppo della tecnica elabora incessantemente. Chi sta per l'osservanza pura e semplice deHa legge scritta viene perciò a trovarsi spesso di fronte a situazioni insosteni bili e paradossali. Non sarà dunque permesso e imposto in questi casi, a chi deve applicare la legge, di tener conto delle circostanze concrete e deII' intenzione del legislatore, passando sopra la materialità della lettera'? L'esigenza di adeguarsi alla realtà concreta ha creato in questi ultimi decenni l'cc Etica della situazione).} (cfr. DENz.-S-> 3918-3921). Ebbene, il pen siero cattolico era preparato a riconoscere quanto c'era di buono in questo indirizzo per altra parte erroneo, proprio me 1 diante la dottrina tomistica sulla virtù di epicheia. Il diritto romano ha riconosciuto espressamente la legitti mità di questo ricorso all'intenzione del legislatore, affran cando il suddito dalla tirannia della lettera di fronte a situa zioni impreviste. Le legislazioni più n1oderne farebbero bene ad abbandonare il preconcetto del livellamento ugualitario e rr1eccanico dei singoli individui dì fronte alla legge. « La legge è per non l'uomo per la legge». ruorno~ 6 - In questo gruppo di questioni, che abbiamo riunito sotto il titolo di virtù riducibili alla giustizia, rientra anche la mo ralità del linguaggio e del comportamento personale di fronte alla società: si prendono infatti in esame la veracità, la men zogna, la si·mulazione, la millanteria (qq. 109-i13). Basta que sto accenno per capire corne rientri nella discussione il pro- INTRODUZIONE 11 blema della ufficiosa, e quello scottante bugi~ se~pre ~elle restrizioni mentall. A volere, sarebbe qui il luogo per rl1scu tere la gravità morale del falso ideologico, di cui tanto spesso discutono i giuristi, e non solo per il gusto di fare dell'acca demia. Così pure potremmo discutere e precisare mediante la dottrina di S. 'fommaso sulla gravità della menzogna sistema tica alla quale ricorrono certe ideologie nella loro tattica rivo luzionaria. Ma basta enunziare e denunziare queste aberra zioni, per sentire la rivolt8: della ragione e del sentime~to cristiano. Ma purtroppo vediamo adoperato questo mezzo dia bolico con tanto spiegamento di forze e con tanto successo in pieno secolo ventesimo, da creare apprensioni angosciose per le conseguenze catastrofiche implicite nel rovesciamento delle parole di Cristo: << Veritas liberabit vos » (Giov. 8, 32). II L'obbedienza. 7 - Più domestico invece, ma non meno importante per il pensiero cattolico, è il problema dell'obbedienza, che S. Tom maso ha inserito qui nel trattato della giustizia; facendo di questa virtù fondamentale una delle parti integranti dell'os servanza, che a sua volta è parte potenziale della giustizia. Chi ha poca dimestichezza col pensiero di S. Tommaso è ten tato di concludere che per il Santo Dottore questa virtù del l'obbedienza non merita molta considerazione. E non è man cato qualche incauto sostenitore di un certo rilassamento del l'obbedienza religiosa che ha pensato di potersi appellare alla sua autorità. Ma a ben riflettere sul testo della Somma Teologica ci accorgiamo che il Dottore Angelico ha voluto da.re all'obbe dienza una dislocazione esattissima nelJa sintesi del pensiero teologico, in modo che il suo vero significato emergesse dalla stessa sua cornice. La crisi di autorità che oggi viene univer. . salmente lamentata nasce da quei preconcetti che dominano ormai nella cultura laica sul l'origine e sulla funzione del l'autorità. Gli uomini, prima e dopo la teoria del contratto sociale, sono considerati da molti studiosi al livello fenome nico come esseri uguali, e la subordinazione dell'uno rispetto all'altro viene accettata solo per una necessità di ordine e di cooperazione per il raggiungimento di un fine collettivo. Eb ~ne, l'Autore della Somma Teologica parte da un'imposta zione del tutto incompatibile con codesti pregiudizi. Non è af~ fa~to vero che gli uomini sono uguali: e proprio per questo Prima ancora dell'obbedienza si richiede l'osservanza, ossia il

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