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La società del disagio. Il mentale e il sociale PDF

434 Pages·2010·11.013 MB·Italian
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Alain Ehrenberg La società del disagio Il mentale e il sociale r s Piccola Biblioteca Einaudi Piccola Biblioteca Einaudi Scienze sociali Nelle scienze sociali e psicologiche è considerata ormai un’evidenza la correlazione tra sofferenza psichica individuale e trasformazioni del legame sociale, in via di dissoluzione a causa della mutazione del capitalismo globalizzato, della fine dello stato sociale, del declino della coesione che questo assicurava. Il nuovo libro di Ehrenberg evidenzia la parzialità di tale paradig­ ma. Adottando i metodi di un’antropologia comparativa, l’autore esamina i due più importanti modelli di interpretazione della sof­ ferenza mentale, quello americano e quello francese, focalizzando­ si sugli usi della ricerca sociale e della psicoanalisi nei due paesi. Ne risultano due grammatiche di rappresentazione ed esperienza del disagio diverse, derivanti da come le rispettive scene sociali e forme nazionali concepiscono la questione dell’identità, dell’auto­ nomia e responsabilità individuale, i suoi fallimenti e catastrofi. Se negli Stati Uniti tutto resta confinato alla sfera dell’esperienza In­ dividuale, In Francia ed Europa ciò si traduce nel tema più generale di un disagio nella società. Ne derivano differenti interpretazioni di con­ cetti come self, personalità, soggetto, patologia narcisistica; modi opposti di correlarli, rispettivamente, alla crisi del liberalismo e del­ lo stato sociale; diverse forme di presa in carico della sofferenza. Sommario: Introduzione. - Parte prima. Lo spirito americano della personalità, i. Linquieta fiducia del self. n. Lego psicodinamico della psicoanalisi americana, ni. Da Edi­ po a Narciso. - Parte seconda. Lo spirito francese dell'istituzione, iv. Il soggetto della psicoanalisi francese, v. Lautonomia da aspirazione a condizione comu­ ne. vi. La sventura dell’orizzontalità ovvero gli abiti nuovi dell’idea repubblica­ na. vii. Il lavoro, la sofferenza, il riconoscimento, vili. La precarizzazione dell’esi­ stenza. -Conclusione. - Bibliografia. DI Alain Ehrenberg, sociologo, direttore di ricerca al CNRS, Einaudi ha pubblicato La fatica di essere se stessi (Be 1999, Pbe 2010). In copertina.George Segai, Robert and Ethel Scull, 1965. New York, Collezione Mr. And Mrs. Robert C. Scull. © SIAE 2010. Elaborazione Grafica di Fabrizio Farina. ISBN 978-88-06-20498-3 9 788806 204983 € 28,00 Piccola Biblioteca Einaudi 515 Nuova serie Scienze sociali Scansione a cura di Natjus, Ladri di Biblioteche Titolo originale La société du malaise. Le mental et le social © 2010 Editions Odile Jacob, Paris © 2010 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino www.einaudi.it ISBN 978-88-06-20498-3 Alain Ehrenberg La società del disagio Il mentale e il sociale Traduzione di Valeria Zini Piccola Biblioteca Einaudi Scienze sociali Indice p. IX Introduzione. La svolta personale dell’individualismo : disagio nella civiltà o cambiamento dello spirito delle istituzioni? XXVI Ringraziamenti La società del disagio 3 parte prima. Lo spirito americano della personalità ii l. L’inquieta fiducia del self : dall’individualismo al caratte­ re americano n. L’ego psicodinamico della psicoanalisi americana 53 90 m. Da Edipo a Narciso: la crisi della self-reliance 141 parte seconda. Lo spirito francese dell’istituzione iv. Il soggetto della psicoanalisi francese 147 v. L’autonomia da aspirazione a condizione comune 195 232 vi. La sventura dell’orizzontalità ovvero gli abiti nuovi del­ l’idea repubblicana 27 5 vii. Il lavoro, la sofferenza, il riconoscimento vili. La precarizzazione dell’esistenza: i nuovi dati della di­ 324 suguaglianza tra salute mentale e politica 373 Conclusione. Le affezioni elettive o Patteggiamento individualista di fronte al­ l’avversità Bibliografia 387 Noi siamo [...] spinti a formare concetti assurdi co­ me quello «di individuo e di società», che fanno appa­ rire l’individuo e la società come due cose diverse, co­ me se si trattasse di una tavola e di una sedia, di un va­ so e di un tegame. E cosi che ci si trova impigliati in discussioni senza fine, per determinare quale relazione può esistere tra due oggetti apparentemente separati. norbert elias, Che cos è la sociologia?, 1970. Non diciamo che abbiamo troppo d’intelligenza e troppo poco d’anima, diciamo che abbiamo troppo po­ co d'intelligenza nei problemi dell'anima. robert musil, L’Europa disorientata, 1922. Avere le idee chiare sulla natura della filosofia e sul­ la natura delle scienze sociali è la stessa cosa. Infatti ogni studio della società degno di questo nome deve es­ sere filosofico nel suo carattere e ogni filosofia degna di questo nome deve preoccuparsi della natura della so­ cietà umana. peter winch, Videa di una scienza sociale e la sua relazione alla filosofia, 1958. Introduzione La svolta personale dell'individualismo : disagio nella civiltà o cambiamento dello spirito delle istituzioni? La soggettività, Paffetto, le emozioni, i sentimenti morali, la vita psichica permeano oggi l’insieme della società e aprono un var­ co significativo all’interno della conoscenza scientifica. Nozioni come quelle di salute mentale e sofferenza psichica, che non ave­ vano alcuna importanza prima della svolta degli anni Ottanta, oc­ cupano ormai una posizione di primo piano. La loro diffusione ha accompagnato in un primo tempo il movimento di emancipazione dei costumi che si è affermato a partire dagli anni Settanta, e suc­ cessivamente le trasformazioni dell’organizzazione dell’impresa e la crisi del sistema di protezione sociale che hanno avuto inizio ne­ gli anni Ottanta, per poi subire un’accelerazione nel corso degli anni Novanta. Nel corso degli ultimi quattro decenni, si è costi­ tuito un immenso ed eterogeneo mercato dell’equilibrio interiore, che ha mobilitato numerosi corpi professionali e utilizzato le piu svariate forme di terapia o di presa in carico. Parallelamente, nel­ la conoscenza scientifica, la vita psichica è divenuta un oggetto trasversale alla biologia, via le neuroscienze con i temi dell’empa­ tia e della presa di decisione, alla filosofia, con l’emergere della fi­ losofia della mente d’impostazione naturalistica, e alla sociologia o all’antropologia attraverso «il ritorno dell’attore», «il nuovo in­ dividualismo», «il ritorno del soggetto» o «la soggettivazione». Malata o sana, la soggettività individuale è in primo piano, e so­ no in molti a sperare di trovare il segreto della socialità umana at­ traverso la conoscenza delle emozioni. Salute mentale, sofferenza psichica, emozioni si sono installa­ te, nell’arco tutto sommato di pochi anni, nel punto d’incontro della psicologia, delle neuroscienze e della sociologia. In tale con­ testo, non sappiamo piu molto bene dove siamo arrivati tra l’uo­ mo biologico, l’uomo psicologico e l’uomo sociale. Se questa in­ certezza non è nuova, è però diventata un campo di battaglia: un clima di rumori e di furori permea le relazioni tra le pratiche che

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