I libri di Palahniuk sono il riflesso di una realtà sempre più assurda studiata con occhio clinico e - a suo modo - appassionato. Un universo al contempo comico e macabro che ci rimanda alla sua storia personale, alle prove che ha dovuto superare e al suo gusto per le esperienze singolari. Un gusto che ritroviamo anche nei saggi de La scimmia pensa, la scimmia fa , una raccolta che mostra perfettamente come la realtà nuda e cruda non abbia niente da invidiare alla fantasia più sfrenata: orge nei locali sperduti in mezzo al nulla nel West contemporaneo, tornei di mietitrebbiatrici e spedizioni su sottomarini nucleari... Ma soprattutto Palahniuk ci racconta le sue vite passate e presenti (gli anni spesi tra lavori pesantissimi di giorno e volontariato in ospedali di notte, le circostanze terribili dell'assassinio di suo padre e del processo al killer), gettando una luce inattesa e impietosa sui personaggi e sulle situazioni al centro dei suoi romanzi. E, come sempre succede, anche la lettura di questo libro di Palahniuk finisce per rivelarsi un'esperienza unica, travolgente, tragica e bizzarra.