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La Ricerca 13 PDF

28 Pages·1995·8.3 MB·Italian
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Bollettino del Centro di Ricerche Storiche Unione Italiana Sommario Editoriale (G. Radossi) pag. 1 La "missione" degli Atti (C. Ghisalberti) pag.2 Libri parrocchiali e ricerca storico-demografica (M. Budicin) pag. 7 Agricoltura e proprietà fondiaria nel buiese (D. Visintin) pag. 10 Notiziario (rubrica a cura di M. Ferrara) pag. 12 1973: il "Bollettino" deii'UIIF (0. Moscarda) pag.14-15 L'Unione vuole farsi Stato? (E. Baccarini) pag. 17 La tradizione petrarchesca a Rovigno (G. Radossi) pag.20 L'lstro-Rumeno: tutte le diverse definizioni (J.B. Eberthard) pag.21 Nuovi arrivi (rubrica a cura di D. Schiozzi) pag.24 ; La Ricerca n 13 o Unione Italiana - Centro di Ricerche Storiche di Rovigno Redazione ed amministrazione Piazza Matteotti 13, Rovigno d'lstria tel. (052) 811-133 Fax (052) 815-786 - Banca dati (BBS) (052) 811-121 Comitato di redazione Marisa Ferrara Alessio Radossi Giovanni Radossi Fulvio Suran Silvano Zilli Direttore responsabile Giovanni Radossi Redattore Alessio Radossi Coordinatore Silvano Zilli Ideazione grafica e Impaginazione Alessio Radossi e Massimo Radossi Fotocomposizione Elleci srl di Claudio Luglio Stampa Litografia Ricci Trieste Stampato con il contributo dell'Università Popolare di Trieste © 1995Proprietà letteraria riservata secondo le leggi vigenti Editoriale Storici di ''frontiera'' Sarebbe fuori luogo compiere ora, in questa sede, una confine fornendo allettor e una visione piana ed imme auto-presentazione della nostra Istituzione, visto che ci diata dello sviluppo civile della nostra piccola patria. troviamo tra amici ed a casa nostra. Tuttavia, onde A quasi cinque lustri dal tempo che vide comparire il evitare ingiustificate trascuratezze nei confronti dei ri primo numero della nostra più prestigiosaRivista impe cercatori e dei collaboratori del Centro e dei suoi sosteni gnata nella ricostruzione delle vicende in particolare tori, tornerà utile rammentare che il nostro Ente occupa della terra istriana, la rilettura degli oltre 250 saggi nell'universo civile, culturale e scientifico dell'area istro impressi su più di 11.000 pagine a stampa, impone oggi quarnerino-dalmata una posizione particolarissima che l'obbligo di riflettere per comprendere lo stato d'animo lo ha reso e lo rende direttamente partecipe dei fervori che ha dominato ed i condizionamenti politici che hanno della storiografia del travagliatissimo secondo dopo travagliato l'operadegliAutori nel loro approccio storia guerra adriatico. La nostra, pur tardiva nascita, ha grafico. avuto il merito di rinnovare le vie di lettura delle fonti Si tratta di un obbligo che non è né possibile, né relative al nostro passato, senza esitare a mettere di giusto eludere, in quanto senza rendersi pienamente fronte alla riprova del più vasto confronto storiografico conto dei sentimenti e delle passioni che ci hanno accom i risultati che siamo andati faticosamente, ma gradual pagnato e sorretto, e senza intenderne insieme il valore mente, accumulando e rendendo di pubblica ragione, ed il senso che consapevolmente abbiamo dato al nostro osteggiati dai tempi iniqui e da un' ideologia ancor oggi ruolo di storici di "frontiera", quella rilettura finirebbe non del tutto dimessa e sempre aggressiva nei nostri con l'essere scarsamente comprensiva, o addirittura, del riguardi. Il nostro è stato un paziente ricercare metodico tutto sterile. Errerebbe, però, chi da codesto richiamo e contenutisticamente assai variegato, con le necessarie alle motivazioni prime del nostro impegno storiografico aperture che riconducono, a conti fatti, a situazioni volesse derivare un'immagine dominata, o soltanto con culturali di indubbio marchio europeo. Infatti, il nostro dizionata, dalla passione politica nutrita esclusivamen attento, volutamente critico richiamo alla civiltà veneta, te di colori nazionali. Poiché, anzi, la varietà dei contri e più ampiamente italiana, è stato ragionevolmente il buti, l'ampio ventaglio di estrazione nazionale ed acca più forte, pronto però, come nessun altro, a gettare ponti demica degli Autori presenti in questo quarto di secolo e, verso una tendenza in cui hanno confluito e confluiscono soprattutto, i metodi di ricerca e la tecnica ricostruttiva i migliori orientamenti della civiltà europea, accomuna usate, rendono assai difficile identificare nella nostra ti essi e noialtri dall'attitudine a vedere le idee nei fatti, opera qualsiasi intendimento di sottoposizione della i fatti nelle idee. storia alla politica. Com 'era prevedibile, il nostro contributo ha prodotto Con ciò, naturalmente, non si vuole negare come in più vaste informazioni e valutazioni nella materia sto buona parte dell'impianto di ricerca non si sia riflessa riografica del nostro bacino, né è da escludere che da esse quella comunicazione tra storia e politica che caratteriz possano emergere nuovi e motivati progetti di riesame e za gli studi ispirati da un forte impegno civile nel di aggiornamenti critici su parecchi, non trascurabili contesto della civiltà regionale. Si vuole soltanto dire momenti del nostro passato. come il nostro impegno nel segmento nazionale, visto Abbiamo inteso, nel compiere quest'operazione, offri l 'ambiente specifico in cui il Centro ha operato ed opera, re semplicemente uno strumento di lavoro in più, da la sua primigenia impostazione spirituale e le esperienze valorizzare entro limiti ben precisi. Gli studiosi del non certo sempre a noi clementi di vita politica vissuta, Centro erano e sono ancora convinti di quanto sia sorretto da una profonda sensibilità civile ed umana, delicato il riesame ed il trapianto di inveterati giudizi non ci ha impedito nemmeno per un istante di essere storiografici all'interno di almeno tre storiografie. Pro storici rigorosi, estremamente aderenti nella ricostruzio prio questa convinzione ci ha indotto al sacrificio della ne degli eventi alle fonti utilizzate, fors'anche talvolta scelta della via erta ed impervia, piuttosto di quella timorosi di apparire per il nostro coraggio e le nostre agevole e pervia, in piena sintonia con gli orientamenti innovazioni nell'ambito della storiografia ex-jugoslava tracciati e difesi dalle migliori energie intellettuali ed (oggi croata e slovena) condizionati dalla tentazione umane della comunità nazionale italiana del nostro nazionalistica troppo spesso presente da queste parti. territorio. La ricostruzione dei fatti e dei personaggi del nostro Codesta presa di coscienza professionale ed ideale è passato autorizza a riconoscere nel nostro operare la sempre una scelta soprattutto soggettiva, e chiunque consapevolezza della individuazione della perenne CO voglia intraprenderla rischia, non raramente, di rima NIUNCTIO nello svolgimento degli eventi storici e sor nere solo con i suoi problemi. Tuttavia è accaduto che nel regge la convinzione dell'assunto che POST NUBILA corso degli anni la varietà e la lungimiranza delle nostre PHOEBUS! esperienze scientifiche e culturali ci hanno consentito di muoverei nei sentieri delle materie di una storiografia di G. Radossi A sinistra, una veduta di Fasana nel1936; qui sotto, il tavolo della presidenza con i vari relatori; nella pagina a fianco, in basso, il professar Carlo Ghisalberti La relazione del professar Ghisa/berti "L'Italia dovrebbe essere fiera e riconoscente per il contributo dato dal Centro studi di Rovigno" Storia e memoria istriana La ''missione" degli Atti li il di Carlo Ghisalberti (*) Ci siamo qui riuniti, giungendo da vari luoghi romane di Pola o dalla più che millenaria basilica accanto agli amici della Comunità Italiana di eufrasiana di Parenzo che ricorda da presso la Fasana d'lstria, per celebrare un evento di grande ravennate Santa Apollinare in Classe, ma invece valore culturale e di profondo significato civile: la grande percorso nella vita della generazione vi presentazione del XXIV volume degli "Atti del vente ora in questa terra. I più vecchi, od anche i Centro di Ricerche Storiche di Rovigno", editi con meno giovani, sono passati dapprima attraverso fervida collaborazione dell'Unione Italiana di Fiu esperienze difficili come quelle seguite alla secon me ed insieme col valido supporto dell'Università da guerra mondiale, al passaggio della sovranità Popolare di Trieste. Rovigno, Fiume, Trieste, uni dall'Italia alla Jugoslavia, all'esodo di tanti cari e te qui, non soltanto idealmente, a festeggiare una di tanti compatrioti ed al sopraggiungere di altra bella iniziativa testimoniante l'intensa vitalità gente originaria di aree lontane, e quindi ad essi intellettuale e spirituale della terra istriana che allora del tutto straniera. Hanno dovuto conoscere barriere artificiali rappresentate da frontiere ma e superare la pesante somma dei problemi di lamente tracciate dagli uomini nello smarrimento adattamento, di comprensione e di convivenza che della coscienza provocato dai conflitti, e che ora tutto questo ha necessariamente comportato, tra più che mai, nella nuova Europa, vengono dai difficoltà di ogni genere. Adesso, infine, quando il migliori, indipendentemente dalla nazionalità o tempo dell'assestamento lungamente desiderato dall'etnia di appartenenza, sentite come inutili, sembrava in qualche forma raggiunto, sono stati dannose ed obsolete, non hanno saputo interrom resi, loro malgrado, partecipi, e non solo, quindi pere né potranno mai spezzare. Ci danno il senso soltanto spettatori, della tragedia del conflitto tangibile di questa vitalità i ventiquattro volumi interetnico che colpisce duramente la vita della degli "Atti", pubblicati con cadenza annuale dal propria e delle regioni vicine, fino a pochi anni fa 1971, da quando comparve il primo di essi a unite nel vincolo della federazione jugoslava ed Dignano; sono passati da allora cinque lustri o oggi tra loro in lotta per rivendicare secondo il poco meno : breve momento forse in una storia di giudizio e l'aspirazione di alcuni l'attuazione del lunga durata, come quella rievocata dalle pietre principio di autodeterminazione, nel disegno di 2 Settembre 1995 Ricerca no 13 Saggi altri, più cinicamente, invece, soltanto di dominio stato d'animo e l'emotività del proprio tempera di terre e il potere sui loro abitanti. mento, il senso drammatico di quei fatti nei quali Non tocca a me, venuto d'oltreconfine, esprime entrambi tristemente erano portati a ravvisare re un giudizio politico su questo conflitto atroce tra con l'abbandono della sovranità nazionale nelle genti fino a poco tempo fa viventi in uno stesso terre oltre Trieste anche la fine in esse della ordinamento statuale. Appartengo ad un popolo e presenza culturale e civile italiana. Giudizio duro ad una generazione che decenni fa tristemente e severo, questo pronunciato da Sestan parago conobbe la guerra e le sue crudeltà altrettanto nando la sorte della gente istriana a quella che spietate quanto inutili, e che sa come le passioni aveva colpito i greci dell'Asia minore quarant'anni ed i sentimenti che ne furono la causa a distanza di prima o quello di De V ergottini rievocante la tempo siano apparsi a molti nella loro totale irra drammatica solitudine degli esuli che avevano zionalità e come i motivi che quel conflitto provo perduto tutto con la terra e la casa natia e che carono siano stati valutati poi del tutto spropor dovevano vivere lontani dalla propria patria ed zionati alle lacrime, al sangue, agli esili ed ai lutti incompresi nella loro dolorosa nostalgia. Giudizio che ne scaturirono. Ed appartengo anche, per duro e severo che pareva ancor più pesante pen educazione civile, per abito mentale e per assuefa sando al disimpegno o, addirittura, al disinteresse zione a considerare sacra la vita umana, al novero mostrato dalla scienza storica italiana non soltan di coloro che ritengono le ragioni della pace e della to per il presente istriano e dalmata, ma anche per convivenza assolutamente superiori a qualsiasi il passato dell'intera riva orientale dell'Adriatico motivo, politico, sociale, territoriale o religioso, nel momento in cui la cultura ufficiale e gli intel addotto a giustificazione di contrasti e di lotte. lettuali, impegnati od organici che fossero, dimen Pertanto di fronte all'operare del Centro di tichi !lel ruolo esercitato nel tempo dai problemi di Ricerche Storiche di Rovigno d'lstria, che continua quel mare, li ignoravano del tutto, accettando malgrado le non sempre agevoli circostanze politi invece, al più e con sufficienza annoiata, che altri che e le attuali contingenze belliche la sua merito trasformassero i tanti temi connessi una volta alla ria grande attività e che nello studiare la vicenda questione adriatica a quelli posti dalla sola que del passato, remoto o prossimo, della regione ne stione di Trieste, il cui destino appariva ancora tutela la memoria per l'avvenire, non possiamo motivo di discussione tra i vincitori della seconda non rimanere coinvolti ed ammirati. Coinvolti guerra mondiale. perché la storia di questa area quale è ripensata e Molti fattori hanno influito sul formarsi di rivissuta da quanti gravitano intorno al Centro, questo atteggiamento di disimpegno o di disinte diretto con intelligenza, impegno e passione da resse. Questi non possono, però, in alcun modo Giovanni Radossi è si storia regionale istriana o essere ridotti alla semplice e forse comprensibile veneto-giuliana, ma è anche, e forse soprattutto, reazione di fronte all'abuso che l'esaltazione na storia spirituale e civile di un'italianità che il zionalistica del fascismo aveva fatto di questi temi destino ha reso periferica, affidandole nel contem nel ventennio del regime mussoliniano. Ché un po il compito difficile e nobile ad un tempo di altro e, forse, più profondo motivo ha, se non contribuire ad avvicinare ulteriormente, per le determinato, in qualche modo favorito per lungo risultanze della propria indagine, storiografie che tempo questa carente propensione della storiogra nel passato apparivano estremamente distanti fia italiana ad occuparsi della storia della Venezia per metodi e per fini. Giulia, dell'Istria e della Dalmazia. Alludo al desi Gli storici istriani della generazione che visse il derio ed allo sforzo della classe politica antifasci passaggio della re sta, entrata nel gione alla Jugosla l'arengo nazionale via ed il momento dopo la seconda dell'esodo seguiti guerra mondiale di alla sconfitta nella legittimare il pro seconda guerra prio diritto di gover mondiale, e la men nare il paese cancel te va soprattutto ad lando od omettendo Ernesto Sestan la ogni riferimento con cui famiglia era di un passato culmina Albana ed a Giovan to nella sconfitta e ni de V ergottini ori nelle sue conseguen ginario di Parenzo, ze territoriali e de percepirono, sia pur miche e, quindi, tra in forma differente lasciando di affron secondo il proprio t are ogni argomen- Ricerca no 13 Settembre 1995 3 " Saggi dell'Italia colta, o quanto meno del suo ceto intellettuale, per il passato e per il presente delle aree al di là del confine orientale la vicenda ed il destino delle quali, in altri tempi, dalla formazione dello Stato risorgi mentale alla Grande Guerra, aveva larga mente polarizzato l'interesse del paese, con tribuendo in modo non indifferente a deter minare taluni indirizzi politici fondamenta li. Ma negli anni trascorsi nei quali lo sguar do degli studiosi era del tutto volto verso il tema delle vicende dei partiti, dei movimen ti e dei gruppi che con la storia del risorgi mento e dell'Italia liberale ben poco avevano in comune e che cercavano nell'atteggia mento antirisorgimentale del cattolicesimo to che quelle potesse rievocare quasi costituisse intransigente e del socialismo delle origini le un elemento di disturbo nel tentativo di accredi proprie radici ed i propri fondamenti ideologici, tarsi come nuova forza di governo. Così si spiega condannando o contestando in tutto o almeno in come la questione adriatica di un tempo dal1945 gran parte la storia vissuta e fatta dall'Italia si riducesse alla disputa lungamente protrattasi prefascista, non v'era spazio per ripensare al pas sul possesso di Trieste; si comprende il volgere lo sato antico o recente delle terre poste al di là del sguardo lontano dalle province una volta chiama nuovo confine orientale. Ché anzi quel passato te "redente" ed invece dai vincitori assegnate con rimeditato avrebbe costituito un elemento di di la pace del1947 a quella che fu la Jugoslavia; ed sturbo o di divagazione nel processo di costruzione anche il timore che l'esodo delle popolazioni delle dell'ideologia, o, meglio, delle ideologie giustifica terre annesse dopo la Grande Guerra facendone tive della nuova classe politica espressa dal paese, rifugiati nostalgici o profughi irrequieti potesse in una parola sola della filosofia del potere ufficia oscurare le immagini esaltanti della resistenza e le nell'Italia uscita dalla seconda guerra mondiale della liberazione; ed infine l'oblio, o, quanto meno che volendo rimuovere l'immagine della sconfitta la scarsa attenzione alla nostra minoranza rima e delle sue gravissime conseguenze territoriali e sta oltre il nuovo confine orientale, alla sua vita ed demiche, giungeva a ricollegare fascismo, inter ai suoi problemi, quasi questa attenzione potesse ventismo, liberalismo, irredentismo e risorgimen suscitare impossibili ed antistoriche rivendicazio to in un assurdo ed antistorico collegamento, ni nazionalistiche. demolitore financo della stessa autocoscienza del La storiografia, con rare, anzi rarissime, ecce la nazione. zioni, riflettendo come quasi sempre accade il Grande, per questo, appare l'attività del Cen sentimento ed il comportamento della classe poli tro di Ricerche Storiche di Rovigno e più che tica al governo nel paese, si è di fatto astenuta dal meritoria la sua opera della quale l'Italia dovreb trattare dei problemi posti dalla storia dell'lstria be essere fiera e riconoscente per aver contribuito e degli istriani. Ha considerato evidentemente da a mantenere viva quella tradizione di studio e di un lato l'argomento del tutto marginale rispetto cultura che nel passato aveva legato strettamente agli altri imposti o dettati dalle mode culturali in le province istriana e dalmata alla penisola e che auge e fatti propri dai cosiddetti intellettuali tuttora, nelle presenti, anche drammatiche, circo organici od anche soltanto impegnati, dall'altro stanze politiche e nelle diverse, non facili, condi ha forse ritenuto che, una volta passata la regione zioni attuali, si sforza di preservare e consolidare sotto altra sovranità, il tema appartenesse allo quell'antico legame, rendendolo consono ed ade studio della storia o della politica internazionale, guato alla mentalità ed allo spirito dei nuovi materia peraltro sempre assai poco affrontata in tempi. Mentalità oggi naturalmente protesa al Italia da coloro che non sono addetti ai lavori. Così l'integrazione tra civiltà e culture differenti e facendo, è riuscita a diffondere la tacita consape spirito aperto alla collaborazione con quanti nel volezza che dell'lstria, e delle terre ad est del mondo intellettuale circostante guardano alla nuovo confine non si dovesse più trattare e che il minoranza italiana, alla sua lunga e gloriosa sto problema non potesse più annoverarsi tra gli ria, al suo presente intellettuale e civile con inte argomenti oggetto precipuo del maggiore interes resse e rispetto, convinti che l'Istria, regione non se degli storici. più soltanto di scontro, come troppo spesso è Questo elemento con ogni probabilità ha con avvenuto, ma di incontro e di confronto tra le etnie tribuito a distogliere ulteriormente l'attenzione ed i popoli diversi che abitandola l'hanno nel 4 Settembre 1995 Ricerca no 13 Saggi tempo costruita, possa avere nell'erigenda Euro tazioni di comodo, meramente unilaterali. pa unita, il ruolo che la storia e la ragione le hanno E così leggiamo nel ventiquattresimo volume assegnato. degli "Atti" una serie di articoli che riflettono da Di questo spirito e di questa mentalità è ulte presso sia sul piano metodico sia su quello conte riore testimonianza il ventiquattresimo volume nutistico, pur nella differenza di formazione e degli "Atti". nella varietà dell'approccio dei differenti autori, i Perché se è vero che gli argomenti che caratte tradizionali ed estremamente ampi settori di in rizzano i saggi e le ricerche finora pubblicati dagine e di riflessione degli "Atti". Il tema della hanno riguardato archeologia, storia del diritto, romanizzazione dell'lstria in età classica, sugli storia dell'economia, folklore, dialettologia istrio aspetti socio-economici ed amministrativi della ta, storia moderna e contemporanea, biografia, quale insiste Ruggero Fauro Rossi puntualizzan bibliografia, cartografia, fonti archivistiche, sto done il significato ed il valore, si affianca a quello, ria della minoranza nazionale, recensioni e ri messo in rilievo da Mithad Kozlicic, della consape stampe per l'imponente totale di ben quattrocen volezza che della provincia e delle sue coste si tosettantatre scritti, è anche vero che scorrendo le aveva allora per la "Geografia" tolemaica. E ciò pagine del nuovo volume e leggendone i saggi e gli mentre la memoria del tragico passaggio di Attila, scritti che contiene si nota l'assoluta aderenza a impressa nelle varie figure apotropaiche dissemi quelle materie. Ancora una volta, infatti, non nate all'esterno di tante arcaiche strutture archi viene né smentito né abbandonato l'originario tettoniche descritte da Ernesto Zar, contribuisce a disegno, riaffermato in ogni circostanza e con darci il senso del modo in cui restò nella coscienza estrema chiarezza da Giovanni Radossi, di punta popolare il senso della fine del mondo antico e re sempre ed in ogni circostanza al recupero di dell'avvento del medio evo. notizie e di personaggi di un contesto socio-lingui Anche questo volume degli "Atti", come i prece stico, culturale ed umano che gli avvenimenti denti, dedica all'età di mezzo molte interessanti della storia più recente hanno particolarmente e pagine, riportando i risultati, peraltro estrema drammaticamente corroso, sino a dare l'immagi mente rilevanti, di parecchie ricerche particolari ne pessimistica di un processo di rapido dissolvi di vario argomento. I lavori conservativi effettuati mento. Immagine, però, che la riproposta, la rivi sulla chiesa di Santa Maria Piccola presso V alle, sitazione e la rilettura di accadimenti, di fonti e di monumento di importanza non indifferente del protagonisti che gli eventi ed i mutamenti socio l'architettura medievale istriana, descritti da lvan politici sembravano aver posto in secondo piano, Matejcic; l'attenzione volta da Rino Cigui al corpo anche per il distacco parziale dal naturale refe araldico di Umago, testimoniata non solo dai tanti rente italiano da un lato e l'intensificarsi di nuovi stemmi dei podestà veneti ma anche da quelli apporti linguistici e culturali dall'altro, perde di propri del patriziato locale; la rivisitazione di spessore e di prospettiva lasciando riemergere dal secolari tradizioni popolari dell'entroterra paren profondo la più autentica e complessa realtà della tino fatta da Franco Steiner con lo studio su Santa storia istriana, non mai riconducibile ed interpre- Domenica di Parenzo e l'indagine di Orietta Selva Il presidente della Giunta esecutiva Ui, Maurizio Tremul, interviene alla presentazione; a destra, il folto e qualificato pubblico che ha presenziato alla manifestazione (vedere la rubrica "Notiziario") Ricerca no 13 Settembre 1995 5 Saggi sulle note e sui documenti cartografici relativi alla delle aree di pesca e sull'uso di particolari metodi lunga attività salinara nella regione, sono la pro e reti. Data l'importanza economica di questa va dell'impegno medievalistico di tanti collabora attività, essenziale fonte di vita, come l'agricoltu tori del Centro. ra ed il commercio, per gli istriani, ben si compren Impegno che, pur meno esteso rispetto a quello de il significato attribuito da questi alla contesa. modernistico ed al contemporaneistico, non deve Con l'inizio della dominazione austriaca sul però mai essere sottovalutato per la coscienza l'intera area adriatica orientale il quadro tende a riflessa negli "Atti" e nelle altre opere pubblicate mutarsi profondamente, anche per la progressiva alloro fianco della sostanziale unità e continuità acquisizione di una coscienza nazionale italiana della plurisecolare storia dell'lstria e dei suoi vari in larga parte delle popolazioni rivierasche. Di abitatori, al di là delle differenti dominazioni che questo fenomeno rendono testimonianza, nell'area nel tempo si sono susseguite sulla sua terra e sulla istriana e dalmata, gli inizi dell'attività consolare sua gente. E' comunque chiaro che di queste domi svolta da Pietro Dalla Costa primo rappresentan nazioni, sia dal punto di vista culturale che da te del napoleonico regno italico a Spalato che, quello civile, la veneziana appare quasi natural secondo lo studio complesso ed articolato di Mla mente quella che maggiormente riesce ad interes den Culic-Dalbello, non incontrò allora quell'op sare e che più coinvolge. posizione da parte austriaca destinata a manife E ciò non soltanto a causa della sua lunga starsi poi nei confronti dell'irredentismo. Comun durata ma anche, e forse soprattutto, a ragione que il sostanziale liberalismo del governo e del della particolare incidenza che la Serenissima ha l'amministrazione asburgica diede le sue prove esercitato sull'intera provincia, condizionando in lungo molti decenni, come attesta la ricerca di ogni suo aspetto, e, quindi, non soltanto politica Amerigo Apollonia sul comune di Pirano tra il mente, il modo di essere e di vivere delle sue varie 1845 ed il 1888. comunità cittadine ed insieme le differenti fasi Ma contrasti e tensioni cominciarono a manife dell'intero loro sviluppo. starsi progressivamente tra le diverse nazionalità Se lo studio di Antonio Miculian sulla visita presenti nell'area sia in ordine al problema della pastorale compiuta dal vescovo Giovanbattista lingua d'istruzione, bene analizzato per gli anni Del Giudice a Parenzo nel1653 prende in conside 1855-1859 dallo studio di Diana De Rosa per le razione la situazione morale e religiosa del clero e isole del Quarnero, sia soprattutto a livello del della città, la pubblicazione del "Libro catastico de sistema elettorale usato per la rappresentanza benni della spettabile comunità di Rovigno" del politica ed amministrativa nel periodo costituzio l 796 da parte di Giovanni Radossi offre un prezio nale asburgico, e cioè tra il 1861 ed il 1918. A so contributo alla conoscenza della realtà civile, questo sistema elettorale continua a volgere la economica e sociale cittadina; fornisce inoltre un sua attenzione Paolo Ziller con acribia e compe valido strumento per la comprensione della pene tenza, impegnandosi a chiarire il senso e la valen trazione della lingua, della cultura e della civiltà za delle "classi e degli interessi" tutelati e dei romanza nelle limitrofe aree slavofone, offrendoci contraccolpi che dalla sua utilizzazione derivava la possibilità di comprovare ulteriormente come si no sul piano dei rapporti tra le varie nazionalità verificasse anche in questo lembo dell'Istria quel presenti in !stria. I sentimenti patriottici di que l'egemonia della città sul contado che ha sempre ste emergevano in misura crescente, e, come bene caratterizzato le vicende comunali e che nell'epo mostra Mirella Malusà nel suo scritto sulle socie ca veneziana raggiunge il suo apice. Egemonia tà filarmoniche e sui corpi corali, anche dalle che, nella interpretazione generale, e tuttora sin scelte e dai comportamenti di questi si potevano tetica perché preliminare ad un più vasto studio intravedere gli atteggiamenti e le aspirazioni di sui problemi economici dell'Istria veneta nel Set. larga parte degli italiani della regione. tecento di Egidio Ivetic, viene direttamente colle Assai ricco, dunque, ed estremamente interes gata alla notevole diversificazione della produzio sante ci appare anche questo ventiquattresimo ne e dello scambio ed allo sviluppo conseguente volume degli "Atti" del Centro di Rovigno. La sua malgrado il verificarsi di qualche periodo congiun presentazione in Fasana può concludersi solo con turalmente negativo e l'emergere di fenomeni le ammirate congratulazioni per Giovanni Rados apparentemente in contrasto con questa tenden si ed i suoi bravissimi collaboratori e con un ziale crescita. Di questi fenomeni negativi non augurio al Centro, al suo periodico ed a tutti i marginale per Marino Budicin appare quello lega presenti di un lungo avvenire privo di preoccupa to a~le vertenze sulla pesca tra chioggiotti ed zioni e sempre più brillante. istriani protrattesi per tutto il Settecento e rima ste di fatto insolute, vertenze che sembravano (*)Relazione esposta dal prof Ghisalberti alla anticipare i perenni contrasti tra i pescatori delle presentazione degli ''Atti XXIV', il 30 giugno 1995, due rive adriatiche sull'estensione dei diritti e presso la Comunità degli Italiani di Fasana. 6 Settembre 1995 Ricerca no 13 • ··',<~:,· Libri 't : \ ,.;.,j . . ' . tilltttt:·~ fllt· " ' 1 }l; (Fig. 1) A lato, Il frontespizio no de "Ubro De' Battezzati" di Cittanova (Archivio parrocchiale 1625-1693) di Morino Budicin Il 11 Fino a qualche decennio fa nella storiografia finora sono stati sfruttati per lo più materiali sull'Istria lo studio e l'interesse per la storia della eterogenei e discontinui, benché il periodo a cui ci sua popolazione e, specialmente, per la ricostru si riferisce, principalmente i secoli XVI -XVIII, sia zione e l'interpretazione delle vicende caratterizzato dalla tenuta dei registri dei battez demografiche dei territori dell'odierna diocesi zati, dei morti, dei copulati, dei cresimati e dalla parentino-polese durante i secoli XVI-XVIII non compilazione di "stati d'anime" e censimenti vari, hanno avuto i risultati che altre discipline stori che permettono rilevazioni continue di dati e che possono vantare. notizie. Tra le fonti più ricche per la ricerca stori A partire dagli anni Settanta le ricerche stori co-demografica sull'Istria vanno annoverati gli co-demografiche hanno conosciuto una graduale e archivi ecclesiastici, in particolare i registri par costante ripresa, grazie all'individuazione ed al rocchiali. La loro vasta e complessa problematica reperimento di fonti demografiche e statistiche è stata oggetto in questi ultimi decenni di alcune inedite che hanno imposto il problema della iniziative specifiche (in particolare quella di co riconsiderazione in chiave critico-storica della mune accordo tra l'Archivio storico di Pisino e documentazione suscettibile di utilizzazione sta l'Ordinariato vescovile di Parenzo) per poter assi tistica indiretta finora utilizzata e pubblicata in curare una quanto più adeguata sistemazione saggi di vario contenuto e, soprattutto, al ruolo archivistica e permettere l'utilizzazione e la assegnato in quest'ultimo periodo alla demografia valorizzazione in sede storiografica di questi im storica da specifici indirizzi delineati da recenti portanti beni storico-culturali (2). studi di storia economica e sociale sull'Istria. Questi registri per la loro origine, sviluppo e . Per quanto riguarda le fonti demografiche con caratteristiche intrinseche costituiscono, nono sultate, utilizzate e valorizzate nel corso delle stante le perdite dovute a circostanze non sempre ricerche d'archivio e dalla produzione storiografica, casuali ed al logorio dei tempi, la fonte demografica delle quali non possiamo in questo contesto offrire più omogenea, utilizzata finora solamente in mi una rassegna analitica critica (1), va rilevato che nima parte e offrono, vista la capillarietà della Ricerca no 13 Settembre 1995 7 Ricerco loro distribuzione, grandi possibilità anche al tesimi precedono quelle dei decessi e dei matrimo l' analisi ed alla ricerca a liv ello prettamente micro ni) rappresentino l'inizio effettivo delle registra territoriale. zioni in una data parrocchia o se si tratti, purtrop Allo stato attuale della ricerca d'archivio, del po, di libri mutili della loro parte iniziale. Alle l'ordinamento e della catalogazione archivistica volte sono gli stessi parroci ad indicarci con appo di codeste fonti (gran parte delle quali si custodi site postille l'inizio effettivo del "primo libro", scono nell'Archivio di Pisino e parte presso gli ovvero delle prime rilevazioni in assoluto. N on uffici parrocchiali, nonché presso altri singoli ar sempre, però, i parroci tenevano con accuratezza chivi) (3) risulta molto più accessibile l'utilizzo i libri ed il disordine non riguardava solamente la dei registri del movimento naturale che lo sfrutta trascrizione integrale e tempestiva dei singoli atti mento degli "stati d'anime" i quali non sempre nei rispettivi libri, ma altresì la loro cronologia sono facili da individuare tra la vasta documenta interna, mentre le disposizioni vescovili in merito zione dei fondi dei singoli archivi e, di conseguen alle deficienze riscontrate nella tenuta e nella za, solamente alcuni di essi sono stati segnalati custodia dei registri cadevano ben presto in di dalla storiografia. menticanza, benché venissero appositamente La stessa cosa va detta per i libri dei cresimati, iscritte nei libri medesimi. in quanto anche codesta documentazione, di rego Tra i libri canonici istriani oggetto di studi e la posteriore agli altri libri, è molto frammentaria ricerche più specifiche segnaleremo quelli di Pola e non permette attualmente di arrivare a delle (6), Orsera (7), Cittanova (8), Parenzo (9) e conoscenze di una certa continuità di dati. Rovigno(IO). Essendo le registrazioni dei battesi Sebbene per le parrocchie istriane manchino mi, morti e matrimoni dei secoli XVI-XVIII dovute ricerche e studi sulle regolamentazioni per la in !stria, come altrove, all'organizzazione eccle tenuta dei libri e sull'attuazione delle disposizioni siastica, il loro contenuto si presenta essenzial del Concilio tridentino sull'argomento (1545-1563), mente omogeneo, specialmente per quanto con si può affermare che l'inizio delle registrazioni cerne la tipologia dei caratteri intrinseci che esse canoniche in I stria presenta in linea di massima e racchiudono. L'aspetto estrinseco, invece, presen con qualche eccezione gli stessi limiti di quelle ta delle differenze maggiori, dovute a fattori di della Repubblica di Venezia e degli altri stati varia natura, incidenti al momento della registra dell'Italia centro-settentrionale (4). zione dei singoli atti e connessi, soprattutto, al La maggior parte dei registri più antichi del l'incuria nella tenuta e nella custodia di codesta movimento naturale della popolazione delle par documentazione. rocchie dell'odierna diocesi parentino-polese da Queste differenze interessano principalmente tano dagli ultimi decenni del XVI secolo, mentre le interruzioni interne e i limiti estremi delle con la prima metà del secolo successivo la serie registrazioni, in particolare l'anno del loro avvio. delle registrazioni e quella dei libri diventano più Per quanto concerne, quindi, il contenuto stori numerose e costanti (esse coprono molto bene e co-demografico, ovvero la registrazione e la pre quasi ovunque la seconda metà del secolo XVII e senza di determinati dati rilevabili in modo espli soprattutto quello successivo), grazie anche al cito ed indiretto, la loro comparsa e continuità Rituale Romanum del 1614 che diede un nuovo cronologica, gli esempi ricordati sopra attestano impulso alla regolamentazione dei libri canonici. in linea di massima una sostanziale omogeneità Purtuttavia il contesto istriano offre delle ecce che riteniamo possa essere un denominatore co zioni di notevole e assoluta rilevanza. mune ai libri delle altre parrocchie dell'Istria. In Infatti i dati che ci stano attualmente a dispo genere va rilevato che le diversità riscontrabili sizione comprovano l'esistenza nell'archivio par nelle registrazioni dei secoli XVI-XVIII tra singo rocchiale di Umago di un libro di battesimi che le cittadine e zone istriane sono attribuibili all'ap inizia con l'anno 1483 e termina con il1693 (5); in partenenza delle parrocchie istriane a due entità effetti, in questo primo volume le rilevazioni degli statali, alla Repubblica di Venezia ed alla Monar anni 1483-1608 sono state trascritte da un regi chia Absburgica, alla preparazione ed alle capaci stro più antico che datava dai primi anni del secolo tà linguistico-culturali dei parroci, alle condizioni XV. Prima e durante il Concilio di Trento iniziaro socio-economiche della singola parrocchia, all'ac no le registrazioni dei battezzati ad Al bona (1536), curatezza degli interventi delle autorità diocesane, Valle (1538) e a Rovigno (1560); il libro dei morti alla reputazione e posizione sociale dei battezzati, inizia già con il1553. morti e copulati. I pochi esempi di serie associate del secolo XVI Lo spoglio dei registri ricordati sopra compro interessano solamente i suoi ultimi decenni (ad va le ampie possibilità dell'utilizzazione statisti esempio a Rovigno dal1564). E' difficile asserire, ca dei dati rilevabili dai registri parrocchiali comunque, se i libri più antichi che ci stanno a istriani. Essi, infatti, permettono di imprendere, disposizione (quasi ovunque le rilevazioni dei bat - sia per il contesto istriano che per ristretti ambiti 8 Settembre 1995 Ricerca no 13

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