La retorica dell’infanzia abbandonata nel cristianesimo antico. Tra polemica e parenesi RossanaBARCELLONA UniversitàdegliStudidiCatania [email protected] Il tema dell’infanzia nell’antico cristianesimo, e specificamente dell’infanzia abbandonata,ancheperl’esiguitàeperlamarginalitàdeglispazioccupati,costitui- sceunargomentosensibileavarilivellidiconsiderazionicheinglobanol’ambitosto- rico come quello storiografico1. Per varie ragioni –come si evince leggendo i testi– laprimaetàdell’uomoanchequandofacapolinoneidocumenti,sianoessidicarat- tere letterario o normativo, non sembra costituire il centro di un preciso interesse, nemmeno eminentemente etico o religioso. La sua intrinseca fragilità non suggeri- sceistanzedisalvaguardiaeprotezione,piuttostoconsiderazionisvalutativeeforme dirimozionepiùomenoconsapevole.Ilcensimentodelladocumentazioneapropo- sitodiexpositioeilconfrontofralevarietipologiedifontisegnalanol’evidenzadi contenutieatteggiamentiinbuonaparteassimilabilieomogenei–benchénelladiversa tematizzazionedelproblema–rivelatorinelcomplessodiun’attenzionepiuttostostra- bica al riguardo.Anche laddove i testi considerati esprimono più decisa avversione nei confronti della pratica in questione –condanna e rifiuto non sono atteggiamenti che all’epoca possano darsi per scontati–, quasi mai essa risulta il fine ultimo o principale della menzione dell’expositio. Proprio l’evidenza di questa collocazione deltema,intuttiisensidecentrataall’internodellaletteraturacristiana,offrel’occasione perunariflessionesulladistanzafrasensorealeeusoretoricodialcuneargomenta- zioni,esullesuemotivazioni. 1Riprendoeproseguoinquestepagineunariflessionesull’abbandononeonatalenell’antichitàcristiana giàavviataesviluppataaltroveperquantoriguardal’ambitopiùprecipuamentenormativo;cfr.R.Barcellona, Unasocietàallospecchio.LaGalliatardoanticaneisuoiconcili,SoveriaMannelli,2012,pp.247-288,il capitoloBambiniinvisibili.Fuoridallafamigliadentroicanoni.Iltemadell’infanzianelcristianesimoantico haconosciutodarelativamentepocounrinnovatointeresseeuncertoincrementodiricerche,anchegraziead alcunepubblicazionirecenti:O.M.Bakke,WhenChildrenBecamePeople:TheBirthofChildhoodinEarly Christianity,Minneapolis,2005;C.B.Horn-J.Martens,«LettheLittleChildrenCometoMe».Childhoodand ChildreninEarlyChristianity,Washington,2009;C.B.Horn-R.R.Phenix(eds.),ChildreninLateAncient Christianity,Tübingen,2009. ’Ilu.RevistadeCienciasdelasReligiones ISBN:978-84-669-3490-9 2013,XXIV, pp.59-76 http://dx.doi.org/10.5209/rev_ILUR.2013.43337 RossanaBarcellona Laretoricadell’infanziaabbandonatanelcristianesimoantico.Trapolemicaeparenesi 1. FONTINORMATIVE Laquestionedell’infanziaabbandonatasiconfiguranellanormativaconciliare come problema di carattere soprattutto pratico-sociale.Appare in ambito occiden- tale in occasione del concilio tenutosi a Vaison nel 442, che vi dedica i canoni 9 e 10. E, dopo questa attestazione, altre due presenze si registrano ancora in Gallia: nellaraccoltadelcosiddettosecondoconciliodiArles,databileintornoallametàdel Vsecolo, dove è il canone 51 a occuparsene, e all’inizio del secolo successivo nel canone 24 dell’importante concilio diAgde. Nelle altre regioni occidentali e direi ancheinOrienteilproblemaèquasideltuttoignoratodallaproduzionenormativa. Quattro canoni in tutto, dunque, distribuiti in tre concili e nel corso di un sessan- tennio scarso, che potrebbero fare pensare a una rilevanza minima del fenomeno degli‘esposti’,qualoraseneignorasseroleproporzionielapersistenzadurantetutta l’antichità fino al medioevo compreso2. Proprio per la loro eccezionalità a fronte diunapraticatristementediffusa,questetestimonianzediprovenienzagallicadiven- tanooccasionepreziosaeparticolarmenteinteressanteperlaconoscenzaelavalu- tazionedelfenomeno. Ciò che appare sorprendente in questi testi, anche più di altri aspetti che ho già altrove esaminato3, –e quasi scandaloso nella prospettiva di un lettore contempora- neo– è l’attenzione tutta protesa a garantire e legittimare il ruolo del salva- tore/tutoredelneonatoesposto–adetrimentodelclassicoprincipiodellapatriapote- stas4– in funzione protettiva di quello che oggi chiameremmo ordine sociale. Nei documentiemanatidaquesteassembleeconciliarinonsileggeunaconsiderazione, esplicitaoimplicita,apropositodelvaloredell’infanzia,oanchepiùgenericamente dellavita.Nonsiannunciaundivieto,nésipronunciaunareprimendacontrochisi libera dei figli indesiderati secondo una prassi brutale e con esiti così spesso esi- ziali,daessereassimilabileall’infanticidio.Nonostantelapiagadeineonatirifiutati dallafamigliaassumaneisecoliinquestioneledimensionidiun«eccidio»,inque- stidocumentiseneindovinaladrammaticitàsoloincontroluce.Ildettatodellenorme si limita a formalizzare, stabilizzare e quindi rendere irrevocabile il rapporto tra le nuovefiguregenitorialiel’esposto,oggettodeiprovvedimentisolonellamisurain cuisiasopravvissuto. 2Cfr.E.Koskenniemi,TheExposureofInfantsamongJewsandChristiansinAntiquity,Sheffield,2009, dovel’autoreesaminaidatirelativiall’abbandononeonataleapartiredall’ambientegreco-romano,con ampioriferimentoallefontiebraicheecristiane.Inmodoparticolareprendeinconsiderazioneleattestazioni dicondannaerifiutopresentipressoautoriebreicomeFiloneeGiuseppeFlavioescrittoricristianicomeCle- mente,Giustino,Tertulliano,Origene,CrisostomoeAgostino,moltideiqualihannofruitoeriadattatoargo- mentazionigiàelaboratedagliebrei. 3Rinvioancoraalvolume:R.Barcellona,op.cit.,doveampiospazioèriservatoalconfrontotraicanoni eleleggiimperiali,eparticolarmenteallereciprocheinfluenzeeintegrazioni. 4Lapatriapotestas,èstatoalungounindiscussocaposaldodeldirittodifamigliaromanoclassico,almeno finoaltempodiDiocleziano.Perunquadrocomplessivosivedano:P.Voci,«Storiadellapatriapotestasda AugustoaDiocleziano»,Iura31(1980)pp.37-100,eId.,«StoriadellapatriapotestasdaCostantinoaGiu- stiniano»,StudiaetDocumentaHistoriaeetIuris51(1985)pp.1-72. 60 ’Ilu.RevistadeCienciasdelasReligiones 2013,XXIV, pp.59-76 RossanaBarcellona Laretoricadell’infanziaabbandonatanelcristianesimoantico.Trapolemicaeparenesi Quanto alla normativa orientale, generalmente richiamata come testimonianza dell’«atteggiamentonegativodellaChiesaversocolorochenonallevanoifigli»5,che siriducealconciliodiGangra,riunitosiintornoal340,circaunsecoloprimadiVai- son, non mi sembra rappresentare un teste significativo sull’argomento dell’abban- dono.Infatti,nonostanteancheGaudemetsegnalilapresenzainquestasedeeinpar- ticolarenelcanone15diunacondannadell’esposizionedeineonati,ilcontestostorico e argomentativo nel quale si situa non sembra incoraggiare interpretazioniin questo senso.LostudiosoinserisceilcommentoaquestanormanelcapitolodedicatoaParents etenfants,principalmentecometestimonianzadiunanormativaecclesiasticasull’o- bligationalimentairecuiigenitorisonotenuti,perribadirel’influenzadelcristiane- simonellasuccessivalegislazioneimperialeeilsuoruolonell’evoluzionedeldiritto familiareduranteisecolidelBassoImpero6. Ilcanone15diGangracolpisceconanatemaigenitoricheabbandonanoipropri figli(τὰἑαυτοῦτέκνα)nonprovvedonoallaloroalimentazioneeingeneralenonassol- vono al compito che spetta loro, con il pretesto dell’ascesi. Letto in sequenza insiemealcanonecheloprecedeeaquellochelosegueildecretodiGangrasembra piuttosto interessato a salvaguardare l’intera istituzione famiglia dal rischio di uno scardinamentodellesuestessefondamenta,gravementeminacciatedaisussultichela propaganda dell’iperascetismo di stampo eustaziano produceva. Il canone 14 anate- matizza, infatti, ogni donna che abbandona il proprio marito in odio al matrimonio: Can.14:Εἴτιςγυνὴκαταλιµπάνοιτὸνἄνδρακαὶἀναχωρεῖναὐτοῦἐθέλοι, βδελυσσοµένητὸνγάµον,ἀνάθεµαἔστω7. Doveilverboβδελύσσωindicasenz’altrounesasperatoatteggiamentoesecrando: suggerisce non solo rifiuto ma proprio disgusto, nausea, orrore nei confronti delle nozze.Il16condanna,ancoraconanatema,eventualifigli,conlaprecisazione«spe- cialmente dei fedeli cristiani», che in nome dell’ascesi abbandonano il mondo e tra- scuranoildovutoonoreneiconfrontideigenitori: Can.16:Εἴτίνατέκναγονέων,µάλισταπιστῶν,ἀναχωροίηπροφάσειθεοσεβείας καὶµὴτὴνκαθήκουσαντιµὴντοῖςγονεῦσινἀπονέµοι,προτιµωµένηςδηλονότι παρ’αὐτῶντῆςθεοσεβείας,ἀνάθεµαἔστω8 Iltemadell’abbandonoinfantilesiiscrive,cioè,nelpiùcomplessoscenariodiun problemacheriguardalestrutturefamiliariemetteincampounaseriedidoverireci- proci/circolari vincolanti e vincolati dalle relazioni interne alle famiglie, che il cri- 5Cfr.C.Lorenzi,Siquisasanguineinfantem…conparaverit.Sulcommerciodeifiglineltardoimpero, Perugia,2003,p.39,n.65 6Cfr.J.Gaudemet,L’ÉglisedansL’EmpireRomain,IVe-Vesiècles,Paris,1958,p.560. 7TestoetraduzioneinIcanonideiconcilidellachiesaantica,acuradiA.DiBerardino,I.Iconcili greci,C.Noce-C.Dell’Osso-D.CeccarelliMorolli,Roma,2006,pp.292-293. 8TestoetraduzioneinIcanonideiconcilidellachiesaantica,I.Iconciligreci,op.cit.,pp.294-295. ’Ilu.RevistadeCienciasdelasReligiones 61 2013,XXIV, pp.59-76 RossanaBarcellona Laretoricadell’infanziaabbandonatanelcristianesimoantico.Trapolemicaeparenesi stianesimoortodossointendepropugnarecontrouncristianesimocontaminatodaun ascetismo fuorviante, che del cristianesimo costituisce una degenerazione. Il senso delle decisioni assunte in questa circostanza è sintetizzato nell’Epilogo della lettera enciclica inviata dai convenuti ai vescovi d’Armenia: l’apprezzamento per la vergi- nitàelescelteascetichenondeveinficiareilvaloredell’unionematrimonialeedella famigliachenederiva,echecostituisceparteirrinunciabiledeltessutocomunitario9. Ilcanone15delconciliodiGangranoncondannal’esposizionediunneonatoinde- siderato,mal’abbandonool’insorgerediunatteggiamentodigenericaincuriaadanno difiglidiqualsiasietàinseguitoaunasopravvenutasceltaascetica,vissutainmodo parossistico,incontrollatoesoprattuttopretestuoso: Can.15:Εἴτιςκαταλιµπάνοιτὰἑαυτοῦτέκνακαὶµὴτεκνοτροφοίηκαὶτὸὅσον ἐπ’αὐτῷπρὸςθεοσέβειαντὴνπροσήκουσανἀνάγοι,ἀλλὰπροφάσειτῆςἀσκήσεως ἀµελοίη,ἀνάθεµαἔστω10. Questa circostanza individua, cioè, una particolare tipologia di abbandono che riguardailcristianesimo,percosìdire,dall’internopoichéiresponsabilisonocristiani seppuredeviati.Leragionidell’esposizionepraticatadatuttiindiscriminatamentein questi secoli, come in tempi assai più remoti e in tutti gli angoli dellaTerra, erano tradizionalmente altre, come la letteratura insieme alla documentazione più propria- mentestoricacisuggerisce.Ungenitoreeraspintoagestisimilidauncattivopresa- gio,daunaconclamatamalformazione,dallapovertà(nelcasodieccessivanumero- sità della prole o di prole femminile da fornire di dote), da problemi patrimoniali (divisibilitàdell’eredità),oinpresenzadifigliconcepitiillegittimamente,cioèfrutto diadulterioodimercimoniod’amore.Inaltreparolel’expositiosostituivalapiùpro- blematica e complessa operazione della vendita dei figli (sottoposta a regole e limi- tazionineldirittocivile)esoprattuttolepiùcruente(eassaipericoloseperledonne) pratiche abortive (già inTertulliano assimilate all’omicidio: De pudicitia 5, 11)11, o ancoral’infanticidio toutcourt. L’abbandonosi configurava peri genitoricomeuna soluzionepiùsempliceesbrigativaefunzionavacomeregolatorediunacrescitafami- liarechefossecompatibileconleesigenze/necessitàdiogninucleo.Inoltre,perparec- chiotempol’expositiosarebberimastaesclusadalleesplicitecondanne,erelativepuni- zioniche,invece,apartiredall’iniziodelIVsecoloiconcilicominciaronoacomminare airesponsabilidiabortieinfanticidi. Primatestimonianzainmeritoaldivietodiabortoèstatoalungoconsideratoilcon- ciliodiElvira,riunitosiintornoal305,maiduecanonicheaffrontanolaquestione,il 63eil68,potrebberononfarpartedelgruppodinormeoriginarie12esoprattuttosem- 9Ibidem,p.297. 10Ibidem,pp.294-295. 11E.Nardi,Procuratoabortonelmondogreco-romano,Milano,1971,p.458. 12Complessalaquestionerelativaaicanonidiquestoconcilio,laqualeimplicalapossibilitàomenodicon- siderarlicomefacenticapoaununicoconciliooappartenentiaunacollezione.Ildibattitocominciatoneisecoli XVIeXVIIcontinuafinoall’etàmoderna.Indicosoloqualchetitolodell’abbondantebibliografia:M. 62 ’Ilu.RevistadeCienciasdelasReligiones 2013,XXIV, pp.59-76 RossanaBarcellona Laretoricadell’infanziaabbandonatanelcristianesimoantico.Trapolemicaeparenesi branooccuparsipiuttostodiinfanticidio13.Fa,invece,senz’altroriferimentoall’aborto, oltre che alle donne che praticano l’infanticidio, il canone 21 del concilio diAncira del 314, dove si parla di figli concepitida relazioni non genericamente extra-matri- moniali ma precisamente dalla pratica della prostituzione14.Aborto e infanticidio sonopuniticonlamedesimasanzione:dieciannidipenitenza15.Laprescrizionedinon abortireenoncommettereinfanticidioècontenutaancheintestinormativibenpiùanti- chicomelaDidachè16.Equiparatogiuridicamentel’abortovolontarioall’infanticidio, il cristianesimo elaborava sanzioni proporzionate, necessarie per la gestione pratica dellacomunitàdeifedeli,econadeguateproiezionisulpianoescatologicoprospettava benpiùstraziantipunizionidivine17.Quantoalleleggicivili,mentrecontinuanoatacere sull’aborto,introducononel374lacondannadell’infanticidio(CTh9,14). L’expositio,cheallafinedellostessosecoloIVGregoriodiNissa,nelsuoDeinfan- tibuspraematureabreptis(381o386),annoveraalprimopostofralecausedellamor- talità neonatale, dopo il soffocamento (volontario e/o involontario?) e la malattia18, godràancoraalungodiliberacittadinanzanelterritoriodell’Impero,dovesiadaparte delle leggi civili che da parte di quelle ecclesiastiche trova tutt’al più un deterrente nella sua non revocabilità, che colpisce immediatamente la patria potestas e, dun- Meigne,«Concileoucollectiond’Elvire?»,Revued’histoireecclésiastique70(1975)pp.361-387;M.Soto- mayor,«LasactasdelconciliodeElvira.Estadodelacuestión»,RevistadelCentrodeEstudioshistóricosde GranadaysuReino3(1989)pp.35-67;Ph.Badot-D.DeDecker,«Historicitéetactualitédescanonsdisci- plinairesduConciled’Elvire»,Augustinianum37(1997)pp.311-325.J.Vilella-E.Barreda,«¿Cánonesdel ConciliodeElvirao322cánonespseudoiliberritanos?»,Augustinianum46(2006)pp.285-373. 13E.Nardi,op.cit.,pp.489-491.IduecanonidiElvirasirivolgonoadonneadultere,rispettivamentegià battezzateocatecumene:alleprimeènegatalacomunioneancheinfindivita,mentreallesecondesiaccorda ilbattesimoinextremis. 14SivedalatraduzionediC.Dell’Osso,inIcanonideiconcilidellachiesaantica,I.Iconciligreci,op.cit.,pp. 278-279,cheintendeilcanonecomedivietodicommettereaborto(mentresiparladiucciderequellichesono generaticioèτὰγεννώµενα,dunquediinfanticidio,oltrechediφθόριαποιεῖν)erivoltoadonnepiùgenericamente adultere.Suquestocanonecfr.E.Nardi,op.cit.,pp.496-500.Dell’Ossotraduceτὰγεννώµεναconl’espressione«i concepiti»,mentreNardicon«lecreature»:Quest’ultimoosservapoicheilcanone21diAnciraequiparal’aborto all’infanticidio,manonall’omicidiovolontario(delqualesioccupailcanone22)punitoconlapenitenzavitalizia. 15Sull’assimilazioneconcepito/natocfr.ilrecentevolumediE.Bianchi,Perun’indaginesulprincipio«con- ceptuspronatohabetur».(Fondamentiarcaicieclassici),Milano,2009. 16Didachè,2,1-2,(W.Rordorf-A.Tuilier(eds.),Ladoctrinedesdouzeapôtres(Didaché),SCh248, Paris,1978,pp.148-149).Ladatazioneoscillasecondoleopinionideglistudiosi:alcuninecollocanola composizionenellametàinoltratadelIsecolo(50/60)altrinellametàdelII(150).LaDidachèèilpiùantico diuncertonumerodiscrittiacarattereliturgicoedisciplinare.Cfr.anchetestoetraduzionedellaDidachènella recentepubblicazionedellaFondazioneLorenzoValla:E.Prinzivalli-M.Simonetti(eds.),SeguendoGesù,I testicristianidelleorigini,I,Milano,2010. 17Icanonicomincianoaoccuparseneprobabilmentequandoilprocuratoabortodamalcostumedellasocietà pagana,sipresentaallachiesaistituzionalizzatacomeproblemadellanuovasocietàcristiana.Cfr.ancoraE. Nardi,op.cit.,pp.483-487,spec.n.3,pp.485-486,cheosserva,tral’altro,comeall’epocadiValentiniano, riducendosilapraticaabortiva,sifosseincrementatal’expositio. 18IltrattatellodiGregoriostainH.Hörner(ed.),GregoriiNysseniOpera,III/2,Leiden,1987,pp.67-97.In partetradottoecommentatoinL.Pizzolato(ed.),Morirgiovani.Ilpensieroanticodifrontealloscandalodella morteprematura,Milano,1996,pp.116-141,sivedaivil’ampiaIntroduzione,pp.9-87.Sulladatazioneelecir- costanzedellacomposizionediquest’operetta,cfr.J.Daniélou,«Letraité“Surlesenfantsmortsprématurément” deGrégoiredeNysse»,VigiliaeChristianae20(1966)pp.159-182,checollocal’operanel386eG.Maturi, IntroduzioneaGregoriodiNissa,Paradisoprecoce,Roma,2004,pp.12sgg.,chelaretrodataal381. ’Ilu.RevistadeCienciasdelasReligiones 63 2013,XXIV, pp.59-76 RossanaBarcellona Laretoricadell’infanziaabbandonatanelcristianesimoantico.Trapolemicaeparenesi que, solo indirettamente l’abbondono neonatale, mentre incentiva l’aliena miseri- cordia19.Ancoranel541,laNovella153diGiustiniano,sollecitatadalvescovodiTes- salonicaAndrea,sioccupadigarantireildirittodilibertàdell’espostoraccoltoesoprav- vissuto,controlepretesedichihaprovvedutoasalvarloeallevarlo,manoninterviene innessunmodosullapraticadell’esposizioneinquantotale20. 2. FONTILETTERARIE Differenteappare,aunaprimaricognizione,ilquadrodegliatteggiamentiespressi inaltritesti,doveiPadrisiesprimonosenzaambiguitàedichiaranoinmodochiaro il proprio rifiuto dell’esposizione, considerata pratica barbara da equiparare all’as- sassinio. La distanza tra i testi conciliari e la coeva produzione letteraria cristiana, trattati e omiletica in particolare, è riscontrabile su questa come su altre questioni. Equivale spesso alla consueta distanza tra prassi e teoria e dipende in parte, dal IV secolo in poi, anche dai nuovi equilibri instauratisi tra potere civile e autorità reli- giose.Lenormeconciliarievitanodiconfliggereconidecretiimperialidopolacosid- detta svolta. Penso al diverso trattamento riservato all’usura da normativa ecclesia- sticaeletteraturacristiana:icanoniindirizzanoalungoildivietosoloalclero,mentre altrove Padri e vescovi lo estendono erga omnes. Laddove il pensiero cristiano si esprime elaborando e supportando le linee di principio di una spiritualità e di una moralitàdettatedallaprospettivaspessorivoluzionariadellanuovareligione,leprese diposizioneappaionosumoltifrontipiùlibere,severeedefinite21. Dopolegenerichequantoperentorieprescrizionimoraliespresseinformaquasi identica nella Didachè e nella Lettera dello Ps-Barnaba: «Tu non sopprimerai il figlio mediante aborto, nè gli procurerai la morte dopo la nascita»22, è nella lette- raturaapologeticachesitrovanoripetuteepiùmiratecondanneall’insegnadeldis- cutibile metodo di controllo sulle nascite consistente nell’abbandono neonatale. Nella sua prima Apologia scritta a Roma nel 153 Giustino, coniugando la critica allalegislazionevigentecontroicristianielaconfutazionedellepiùdiffuseaccuse 19Sempremenzionataneitestiantichiapropositodiexpositio,l’alienamisericordia,assumeunruolo centralenellevicendedell’abbandononeonatale,costituivainfattil’unicapossibilitàdisalvezzaperlacreatura lacuisopravvivenzaeraaffidataesclusivamenteallabuonasorte.Nonacasol’espressionesuggerisceiltitolo originale,TheKindnessofStrangers,alpoderosovolume,asuotempopionieristicoinquestocampo,diJ. Boswell,L’abbandonodeibambiniinEuropaoccidentale,trad.it.Milano,1991(ed.orig.1988);sultitolo l’autoreinsistebrevementenellaPrefazione,p.9. 20Cfr.Novella153(testogreco-latino,R.Shoell-G.Kroll(eds.),CorpusIurisCivilis,III,Novellae,Bero- lini,1954,pp.728-729).LaprimacostituzionediGiustinianosugliesposti,chesisidataal529(CI8,51,3), riguardaneonatidiqualsiasistatuseintroduceunaimportantenovitàcancellandoognilorovincolosiarispetto achihaoperatol’abbandono(dichiunquesitratti),siarispettoalraccoglitore/educatore.Sullecostituzionigiu- stinianeeinmeritocfr.R.Barcellona,op.cit.,pp.268-271. 21Sullanormativarelativaall’usuraealtrevariequestionidicarattereeconomico,cfr.Ibidem,pp.289-323. 22Cfr.Epist.Ps-Barnaba,19,5,(R.A.Kraft(éd.),ÉpîtredeBarnabé,SCh172,Paris,1971,pp.202-203): Οὐφονεύσειςτέκνονἐνφθορᾷοὐδὲπάλινγεννηθὲνἀνελεῖς.Soloconapprossimazionesipuòdatareque- st’operatrailregnodiNerva(96)equellodiAdriano(138). 64 ’Ilu.RevistadeCienciasdelasReligiones 2013,XXIV, pp.59-76 RossanaBarcellona Laretoricadell’infanziaabbandonatanelcristianesimoantico.Trapolemicaeparenesi dicaratterepopolare,trovaspazioperribadirel’avversitàdeicristianineiconfronti dell’expositio e sottolineare la loro superiorità morale contro gli usi antichi: Quantoanoi,lontanidalcommetterealcunattoingiustooempio,consideriamo uncrimineesporreineonati:innanzitutto,perchévediamochesonoquasituttiavviati allaprostituzione,enonsololefanciulle,maancheigiovinetti.Ecomegliantichi allevavanogreggidibuoiodicapreodipecoreodicavalli,cosìoraallevanoragazzi soloperdestinarliaunusovergognoso(1Apol.27). Pocodopospiegaqualealtraragionetengaicristianilontanidall’abbandonodegli infanti: Inoltre,evitiamocheineonatisianoesposti,affinchénonsuccedachequalcuno degliespostimuoia,perchénonraccolto,enoidiveniamoomicidi.D’altraparte, noisecisposiamo,lofacciamoperallevareifigli,serifiutiamoilmatrimonioosser- viamolaperfettacastità(1Apol.29)23. Compaiono in questa sede alcuni argomenti che diventeranno topici nel rigetto dell’expositio:ilrischiocheisopravvissutivenganoarruolatipersvolgereil‘vergo- gnoso’mestiere della prostituzione; la possibilità che l’esposto muoia trasformando l’arteficedell’abbandonoinomicida;lafinalitàprocreativadelmatrimonio;laperfe- zionedellasceltadicastità.Nonsulvaloredellavitaeilrispettodell’infanziailcarat- teredifensivoepropagandisticodelloscrittoportal’autoreaconcentrarelasuarifles- sioneelasuaabilitàretorica,masulladistanzatrailnuovomodellodivita,strutturato sullabasedirigorosiesantiprincipimorali,equellodeisuoidetrattori.Unabarriera ècomeelevatatrailnoi,chesegnalailfortesensodiappartenenzaaunacategoriadi esseri umani qualitativamente diversa, e tutti gli altri, così eticamente grossolani da non fare distinzione fra i propri figli e le bestie da allevamento. Con la stessa impo- stazione,nellapartefinaledellaSupplicapericristiani,indirizzatanel177aMarco Aurelio e Commodo,Atenagora imbastisce un accurato ragionamento per scagio- nare i cristiani dall’accusa di essere assassini, basato proprio sull’opposizione sim- metrica di voi (pagani) a noi (cristiani). Dimostra così la coerenza cristiana contro l’insensatezza delle accuse e dei comportamenti di chi queste accuse lancia. Con- trappone con logica stringente l’agire in nome della ragione, che guida le scelte cri- stiane, alla pretesa di assoggettare la stessa ragione (δουλεύοντες τῷ λόγῷ καὶ οὐ κρατοῦντεςαὐτοῦ),arbitrariocriteriocheattribuiscetacitamenteall’arroganzadeisuoi avversari. Destituisce, dunque, di fondamento l’ingiuria con l’argomento dell’estra- neità dei cristiani rispetto a ogni forma di violenza, ribadendo il loro rifiuto persino deglispettacolicruentieinfinelarepulsioneperlepraticheabortiveel’assimilazione dell’expositioall’infanticidio: 23Latraduzioneinitalianoèmia,comelesuccessive.IltestooriginalestainC.Munier(éd.),Apologiepour leschrétiens,Sch507,Paris2006. ’Ilu.RevistadeCienciasdelasReligiones 65 2013,XXIV, pp.59-76 RossanaBarcellona Laretoricadell’infanziaabbandonatanelcristianesimoantico.Trapolemicaeparenesi Chipotrebbeaccusarediomicidioedicannibalismocoloroche,comesisa bene,nontolleranonemmeno divederel’uccisionediunuomo, anchegiusta- mentecondannato?Echidivoinonhagrandeconsiderazionedellegaredeigla- diatoriedellelotteconlefiere,specialmentediquelleindettedavoi?Noi,invece, considerandolavistadell’uccisionediunuomoquasicomeucciderlo,abbiamo rinunciatoasimilispettacoli.Come,dunque,possiamouccidereunuomo,noiche neppureassistiamoaglispettacolipernoncontaminarciemacchiarcidiungrave delitto?Comepossiamocommettereomicidinoicheaffermiamochequantericor- ronoapraticheabortivecommettonoomicidioedell’abortorenderannocontoaDio? Nonèpossibilenellostessotemporitenerecheèvivol’esserecheènelventreeche perquestoDionehacura,eucciderlononappenaènatoallavita.Néèpossibile esporreilneonato–essendoinfanticidicolorocheloespongono–osopprimerlo quandoèallevato;manoisiamointuttoepertuttosimilieugualiessendosotto- messiallaragioneenoncomandandosudiessa24. La condanna dell’abbandono neonatale fa parte della puntuale alternanza argo- mentativadiconfutazioneerestituzionedelleaccuse,abilmentecondottacomeinun immaginario dialogo evocato dalle numerose interrogative retoriche, anzi ne costi- tuiscelachiusacomeinunaclimax.Ancheinqueltestogiuntocianonimoeprivodi cronologiacerta(inizioofineIIsec.?),eppureconsiderato«l’apologiastilisticamente piùpregevoleepiùelaborata,operadiautorebenpiùaddentronell’artedelbelloscri- verechenonglialtriapologisti»25,laLetteraaDiogneto,eproprioinunodeicapitoli più densi, si trova espressa non la semplice condanna dell’expositio ma proprio l’incompatibilità, si direbbe ontologica, del popolo cristiano con la pratica dell’ab- bandonoinfantile.Icristianinondifferisconoinnulladaglialtriuominiall’apparenza. È l’appartenenza alla nuova religione che li rende intimamentediversi, fa della loro esistenzaqualcosadiassolutamentenonriducibileainotischemiancoratiaparame- triumani,eanzidellastessavitacapovolgeesconvolgeilsensocomune.All’interno diunaserieincalzantedianalogieedifferenze,chetentanodirappresentareattraverso l’usoreiteratodellaretoricadelparadossol’essenzadellacondizionedicristiano,arriva comeunasentenzal’affermazione:«Essi(icristiani)sisposanocometutti,generano figli,manonabbandonanoiloronati»(Epist.Diogn,35,6)26. 24Athen.,Suppl.35,4-6(B.Pouderon(éd.),SuppliqueausujetdesChrétiens,SCh379,Paris,1992,pp. 69-209)ipassiinquestioneallepagine202-205.Siesprimequi,tral’altro,quellachediventeràla tradizionaleavversionecristianaaglispettacolipagani:ἀλλ’ἡµεῖςπλησίονεἶναιτὸἰδεῖντὸφονεόµενοντοῦ ἀποκτεῖναινοµίζοντες,ἀπηγορεύσαµεντὰςτοιαύταςθέας.Πῶςοὖνοἱµηδὲὁρῶντεςἵναµὴἑαυτοῖςἄγοςκαὶ µίασµαπροστριψαίµεθα,φονεύεινδυνάµεθα;. 25Ungiudizioespressopiùdiquarant’annifachepossiamoancoraconfermare,cfr.M.Simonetti,La letteraturacristianaanticagrecaelatina,Milano,1969,pp.74-75. 26H.-I.Marrou(éd.),ADiognète,SCh33,Paris,1951,pp.62-63:Γαµοῦσινὡςπάντες,τεκνογονοῦσιν·ἀλλ᾽ οὐῥίπτουσιντὰγεννώµενα.Cfr.ancheilcommentodell’editoreallepp.119-121.Notiamocomeconτὰ γεννώµενα,siindichinochiaramenteanchequiifigliappenanati,noniconcepiti(cfr.suprailconciliodiAncira elanota12).L’originalitàdell’argomentaredell’autorestaproprionelporgerealsuolettorelaspecificitàdel cristianesimononattraversoladescrizionedeicultiparticolarideisuoimisteri,maattraversoiltentativodi raccontarelaspecialespiritualitàdellanuovareligione. 66 ’Ilu.RevistadeCienciasdelasReligiones 2013,XXIV, pp.59-76 RossanaBarcellona Laretoricadell’infanziaabbandonatanelcristianesimoantico.Trapolemicaeparenesi Anche l’apologetica latina offre esempi analoghi di rigetto nei confronti di que- st’usodisumano.Tertulliano,allafinedelsecondosecolo(197),rimandavaaipagani le solite accuse dirette ai cristiani, con la topica opposizione voi/noi dedicando alcuni passaggi ai temi dell’infanticidio, dell’aborto e dell’incesto sia nell’Ad natio- nes(Adnat.1,16,9-11)chenell’Apologeticum(Apol.9,8),ricorrendo,fral’altro,ai raccontimitologicirelativiaSaturnodivoratoredeiproprifiglioallavicendadiEdipo, espostosopravvissutoeincolpevolmenteincestuoso: Sec’èunadifferenzanelmododiuccidere,certoagitepiùcrudelmentevoisof- focandolinell’acquaoesponendolialfreddo,allafame,aicani.Ancheunadulto preferirebbemorirepassatoalferro.Quantoanoi,poichél’omicidiocièinterdetto unavoltapertutte,noncièdatoeliminareneanchelacreaturaconcepitanelgrembo, mentreancorailsanguefluisceaformarel’uomo.Èunomicidioaffrettatoimpedire lanascita,néimportasesirecidaunavitanata,olasidistruggasulnascere.Èuomo chistaperdiventarlo;ancheognifruttoègiànelseme27. Pocodopopavental’ipotesicheilbambinosopravvissutoall’esposizioneraccolto daestraneifiniscainconsapevolmentecoinvoltoinrapportiincestuosi.Ribadiscecon sferzantetonopolemicoinentrambeleoperel’equiparazionefraomicidioeaborto,e dinuovonelDeexhortationecastitatis(Exhort.12)affermaperentoriamente,conl’aspra intransigenzacheglièpropria:«aicristianinonèlecitoucciderenéilnatonéilnasci- turo».Simileatteggiamentosiritrovanell’OctaviusdelcontemporaneoMinucioFelice. Ancora una volta si restituiscono al mittente le imputazioni contro i cristiani, mostrandonetuttal’infondatezza28.Certecrudeltà–insisteloscrittore–possonoessere immaginatesolodachisiaingradodimacchiarsene,enonpuòdestaremeravigliala barbariediunpopolochetraeesempiodaundiocomeSaturno: Iovorreipiuttostorivolgermiachiaffermaocredechelanostrainiziazione avvengaconlamorteecolsanguediunbambino.Creditupossibilecheuncorpo cosìfragile,cosìpiccolinoabbiauntaledestinodisangue?Chequalcunopossatru- cidare,versare,berequelgiovanesanguediunneonato,cheastentoèunuomo?Nes- sunpuòcrederlo,senonchinefossecapace.Infatti,sietevoicheiovedoesporrealle fiereeagliuccellidirapinaifiglicheaveteprocreatooppureeliminarlidopoaverli strangolati,conunmiserevolegeneredimorte;visonoanchedonnelequali,bevendo 27Tert.,Apol.9,7-8,(E.Dekkers(ed.),CChL1/1,Turnholt,1954,pp.102-103):Siquidetdenecisgenere differt,utiquecrudeliusinaquaspiritumtorquetisautfrigorietfamietcanibusexponitis;ferroenimmori aetasquoquemaioroptaverit.Nobisverohomicidiosemelinterdictoetiamconceptumutero,dumadhucsan- guisinhominemdelibatur,dissolverenonlicet.Homicidiifestinatioestprohiberenasci,necrefert,natamquis eripiatanimamannascentemdisturbet.Homoestetquiestfuturus;etiamfructusomnisiaminsemineest. 28TertullianoeMinucioattraversoilprocedimentoretoricoricordato–enunciareleaccuserivolteaicristiani perritorcerlecontroipagani–descrivonosacrificiumanipraticatiinAfricainepocaimperialeecrudeliritidi iniziazione,lacuistoricitànonrisultaaltrimentiattestata;sullatestimonianzadiquestiautoricfr.A. Rousselle,Sessoesocietàalleoriginidell’etàcristiana,trad.it.Roma-Bari,1985(ed.orig.1983),ilcapitolo intitolato«Lasalvezzadell’impubere:infanticidiosacrificaleecastrazione»,allepp.107-127. ’Ilu.RevistadeCienciasdelasReligiones 67 2013,XXIV, pp.59-76 RossanaBarcellona Laretoricadell’infanziaabbandonatanelcristianesimoantico.Trapolemicaeparenesi deimedicamenti,distruggononelleloroviscerel’iniziodelfuturouomoecommet- tonoparricidioprimadipartorire.Etuttoquestocertamenteprovienedall’esempio deivostridei.Saturnoinfattinonesponevaisuoifigli,malidivorava29. Seiltemasiripresentapuntualmente,variamentedeclinatodaisingoliautori,tra letrameretorichedelletessitureapologeticheoparenetiche,laquestioneapparecome anellofunzionalediunalungacatenadiargomentiattialladifesadelcristianesimoe alladimostrazionedellasuperioritàdelnuovomodellodivitasuquellopagano,non propriocomegravepuntodolente,degnodiunatrattazioneautonomaemirata. Considerazioni simili prendono corpo poco dopo nelle opere degli alessandrini comeClementeoOrigene.NelsecondolibrodegliStromataunachiarareprimendaè indirizzataaquantiespongonolapropriaprole,esitodisconsideratalascivia: Èpermessonutrirsidellacarnedeicaprettiedegliagnelli,equestaèforseuna giustificazioneperchiseparailpiccolodachilohagenerato.Mal’esposizionedel bambinoqualeragioneha?Sarebbemeglio,invero,findall’inizio,nemmenospo- sarsiperchinonaspiraagenerarebambini,piuttostochediventareomicidadibam- biniperl’intemperanzadellalussuria(Strom.2,93,1)30. Ilcennovalettoall’internodellariflessionediClementesumatrimonioevergi- nità, per cui se l’eccellenza di quest’ultima non sottrae dignità alla scelta coniugale, questadignità,perconverso,sembrerebbeingranpartedelegataall’attivitàprocrea- tiva,irrinunciabilecorollariodelmatrimoniocristiano.AncoraClementenelleEglo- gheprofetiche(Egl.proph.41,1e48,1-2)simostrasensibilecircalasortedeibam- binimortiprecocementeeservendosiripetutamentedell’ApocalissediPietro31,riutilizza ilmotivodeibambiniabbandonatichesifannoaccusatoriepunitorideilorosnaturati genitori, sprizzando fuoco e cercando di trafiggere loro gli occhi. La punizione dei genitori colpevoli affidata agli stessi figli è rinviata nell’Aldilà, come se facesse parte delle competenze divine, e non spettasse anche agli uomini esercitare un con- 29Min.Fel.,Oct.30,B.Kytzler(ed.),Stutgardiae-Lipsiae,1992,p.29:Illumiamvelimconvenire,quiini- tiarinosdicitautcreditdecaedeinfantisetsanguine.Putaspossefieri,uttammolle,tamparvulumcorpus fatavulnerumcapiat?utquisquisillumrudemsanguinemnovellietvixdumhominiscaedatfundatexhauriat? Nemopotestcrederenisiquipossitaudere.Vosenimvideoprocreatosfiliosnuncferisetavibusexponere,nunc adstrangulatosmiseromortisgenereelidere;suntquaeinipsisvisceribusmedicaminibusetpotisoriginem futurihominisextinguantetparricidiumfaciant,antequampariant.Ethaecutiquededeorumvestrorumdis- ciplinadescendunt.NamSaturnusfiliossuosnonexponuit,sedvoravit.Cfr.ancheM.Pellegrino-P.Siniscalco- M.Rizzi(eds.),MarcoMinucioFelice,Ottavio,Torino,2000. 30Clem.,Strom.2,93,1,inSCh38,P.-T.Camelot-C.Mondésert(édd.),Paris,1954,pp.104-105:Ἐρίφων µὲνγὰρκαὶἀρνῶνἐµφορεῖσθαιἐπιτέτραπται,καίτιςἴσωςἀπολογίατῷδιαζεύξαντιτῆςτεκούσηςτὸ ἔκγονον·ἡδὲτοῦπαιδίουἔκθεσιςτίνατὴναἰτίανἔχει;Ἐχρῆνγὰρµηδὲτὴνἀρχὴνγῆµαιτῷµηδὲπαιδοποιεῖσθαι γλιχοµέῳἢδι’ἡδονῆςἀκρασίανπαιδοκτόνονγεγονέναι. 31OperagiudeocristianadelIIsecolo,considerataall’epocadaClementecanonica,classificagliespostial primopostofraletrecategoriedimortibambini,seguonogliabortitieiprematurichehannosubitoviolenza. Cfr.L.Pizzolato,op.cit.,pp.55-58eancheP.Gray,«Abortion,Infanticide,andtheSocialRhetoricofthe ApocalypseofPeter»,JournalofEarlyChristianStudies9(2001),pp.313-337. 68 ’Ilu.RevistadeCienciasdelasReligiones 2013,XXIV, pp.59-76
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