Description:Né traduzione o parodia, né commento o rilettura filologica, La
Repubblica di Platone “di” Badiou si accinge a diventare l’opera
filosofica più singolare del XXI secolo. Un genere letterario a sé
stante e tanto più stupefacente quanto non è del tutto chiaro chi ne sia
l’autore: il fondatore della filosofia, il greco Platone, o quello che,
secondo molti, è il più importante pensatore vivente, il francese Alain
Badiou? I personaggi sono Socrate e i suoi allievi, ma tra questi
spunta una donna. Lo stile è quello del dialogo, ma il lettore è
afferrato da una prosa che attinge a piene mani da un’incalzante
oralità. I problemi sono quelli della giustizia e della costituzione
politica, ed ecco allora che si parla di corruzione dilagante e
sovranità del denaro. Resta la tensione socratica con Omero ed Eraclito,
ma la poesia viene riscattata da Mallarmé e il molteplice da Deleuze. I
concetti, le domande, i nodi problematici è l’eternità dell’opera di
Platone a porli. Ma sono la vivacità e l’audacia del pensiero di Alain
Badiou a declinarli nella nostra condizione contemporanea, a farli
vibrare in un testo che ricolloca l’opinione nel contesto delle società
mediatiche, il mito della caverna nell’odierna schiavitù dell’effimero,
Dio nell’alterità, la filosofia in un gesto di combattimento. Nella
società giusta qui ridisegnata, dove a governare sono di nuovo i
filosofi, e dove tutti, nessuno escluso, saranno filosofi, a
dischiudersi non è solo la possibilità di una «vera politica» ma una via
di accesso all’assoluto.