La promozione delle capacità personali Teoria e Prassi Mario BECCIU- Anna Rita COLASANTI Tip.: Istituto Salesiano Pio XI -Via Umbertide,11 - 00181 Roma - maggio 2003 Tel. 06.78.27.819-Fax 06.78.48.333- E-mail: [email protected] SOMMARIO PRESENTAZIONE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 CAPITOLO PRIMO Le capacità personali: lineamenti teorici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 CAPITOLO SECONDO La promozione delle capacità personali nei contesti formativi. . . . . . . . 15 CAPITOLO TERZO Lo sviluppo delle capacità personali come obiettivo formativo: proposta di un training. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 DESCRIZIONEDELLEUNITÀEALLEGATI Unità introduttiva- Presentazione del programma. . . . . . . . . . . . . . . . 35 VARIABILEIO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 Prima unità- Scoprire le proprie preferenze cognitive. . . . . . . . . . . . . 43 Seconda unità - Riconoscere le proprie tendenze emotive. . . . . . . . . . 76 Terza unità - Individuare il proprio stile comportamentale. . . . . . . . . . 107 Quarta unità - Identificare i propri limiti e le proprie risorse. . . . . . . . 130 Quinta unità - Esplicitare le proprie mete. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 VARIABILEALTRI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159 Sesta unità - Comunicare con efficacia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161 Settima unità - Sintonizzarsi con gli altri. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214 Ottava unità - Collaborare e lavorare in gruppo. . . . . . . . . . . . . . . . . . 226 Nona unità - Gestire i contrasti e negoziare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 243 VARIABILECOMPITO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265 Decima unità - Pianificare il proprio agire. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267 Undicesima unità - Risolvere problemi e assumere decisioni. . . . . . . . 273 Dodicesima unità - Potenziare le proprie strategie di apprendi- mento e di azione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 294 3 VARIABILECONTESTO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347 Tredicesima unità - Diagnosticare il contesto di lavoro in cui si opera. 349 Quattordicesima unità - Potenziare le proprie strategie di apprendi- mento e di azione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372 CAPITOLO QUARTO La valutazione delle capacità personali: indicazionimetodologiche. . . . 379 BIBLIOGRAFIA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 407 4 PRESENTAZIONE La Sede Nazionale (Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione Aggior- namento Professionale), in questi anni, ha promosso una serie di pubblicazioni sulla formazione professionale iniziale: una proposta organica di standard forma- tivi e professionali e numerosi strumenti per la personalizzazione del percorso for- mativo quali i manuali per la gestione dell’accoglienza, dell’orientamento e del- l’accompagnamento al lavoro dipendente e autonomo, vari sussidi impostati sulla metodologia didattica induttiva. Con il presente volume si intende integrare e completare la proposta offrendo un progetto teorico-pratico per la promozione delle capacità personali dei giovani in crescita. Il CNOS-FAPha sempre posto la formazione integrale della persona come obiettivo primario dei propri interventi formativi che, pur focalizzati sull’acquisi- zione di competenze professionali, non dimenticano la cura della dimensioni affet- tiva, cognitiva e relazionale dell’allievo. Per la rilevanza strategica del tema, dunque, la Sede Nazionale riteneva neces- sario comporre per la Federazione uno strumento che fosse rigoroso e serio, ma che costituisse una guida e un aiuto per il formatore che deve pianificare concreta- mente l’intervento formativo in questo ambito. Ha ideato, così, il presente progetto che contiene sia elementi teorici, che stru- menti operativi per il formatore e per gli allievi; il volume, infatti, offre una possi- bile sistematizzazione degli interventi promozionali di cui un formatore può dis- porre, per favorire lo sviluppo delle capacità personali degli allievi in modo piani- ficato e consistente. La presente pubblicazione rappresenta il frutto di un lungo lavoro di “messa a punto” che è iniziato con una fase di formazione dei formatori (curata dagli stessi autori del volume) per sensibilizzarli al tema e addestrarli alla gestione del training (la metodologia privilegiata per la promozione delle capacità personali), ha prose- guito con la sperimentazione del materiale prodotto, curato dai formatori nel la- voro concreto con gli allievi, e si è concluso con la revisione del progetto. La Sede Nazionale ringrazia gli autori della preziosa collaborazione e si au- gura che anche questa iniziativa possa contribuire a rendere più efficace il lavoro educativo del formatore nei confronti dei giovani che frequentano i percorsi della 5 formazione professionale iniziale, consapevoli che il possesso delle capacità perso- nali costituisce “la condizione che massimizza l’espressione del potenziale cono- scitivo e tecnico dell’individuo”1. La Sede Nazionale CNOS-FAP. 1BECCIUM. - COLASANTIA. R., La promozione delle capacità personali nei contesti formativi, Rassegna CNOS, anno 18, n. 2, maggio-agosto 2002, p. 25. PRIMOCAPITOLO LE CAPACITÀ PERSONALI: LINEAMENTI TEORICI Scopo del presente capitolo è offrire al lettore alcune conoscenze di carat- tere generale in riferimento alle capacità personali. Dopo una breve defini- zione di esse sono presentate alcune classificazioni tramite le quali gli autori sistematizzano le principali capacità personali e descrivono quelle che sa- ranno oggetto del presente lavoro. Ne è, quindi, sottolineata la rilevanza per il benessere individuale e per il proficuo inserimento nel mondo del lavoro. Successivamente viene esaminato l’influsso dell’ambiente educativo e so- ciale sullo sviluppo delle capacità personali e considerata la valutazione di esse nei contesti formativi. DEFINIZIONE La letteratura relativa alle capacità personali, presenta numerosi termini tra loro spesso sovrapponibili, altre volte utilizzati con accentuazioni e connotazioni differenti. Tra i più ricorrenti ritroviamo quelli di capacità aspecifiche, competenze trasversali, atteggiamenti, tratti, qualità umane, metaqualità (cfr. ISFOL, 1994, 31- 64). Nel presente lavoro, si preferisce usare l’espressione di capacità personaliper indicare quell’insieme di caratteristiche più strettamente legate al Sé, e precisa- mente ai repertori personali di base: cognitivo, affettivo-motivazionale, socio-in- terpersonale, che sono coinvolte in numerosi compiti ed attività ed esportabili da un contesto all’altro. Tali capacità, possedute dal soggetto su base innata e appresa, sono da intendersi come unità complesse, comprendenti componenti cognitive, emozionali ed operazionali che interdipendono con unità contestuali dell’ambiente sociale. Rispetto alla prestazione sono da considerarsi: – indipendenti, in quanto ciascuna dà un contributo esclusivo alla prestazione; – interdipendenti, in quanto ciascuna interagisce con le altre ed attinge ad esse; – necessarie, ma non sufficienti, in quanto il possesso di esse non garantisce da solo il successo nella prestazione; sono importanti le competenze tecnico-pro- fessionali nonché le variabili di natura organizzativo-contestuale; – generiche,in quanto implicate in prestazione diverse e – come dicevamo – esportabili da un contesto all’altro. 7 CLASSIFICAZIONE La pluralità sul piano terminologico si riflette anche sul versante tassonomico. Così, i diversi autori sistematizzano secondo propri criteri le principali capacità personali. Nel presente lavoro riportiamo, a titolo esemplificativo, alcune classificazioni delle capacità personali che possono trovare una più immediata applicabilità nei contesti formativo-professionali. In particolare, ci riferiamo alle classificazioni pro- poste dall’ISFOL(1998), da Goleman (1998), da Meazzini (2000); (cfr. tab. 1- 2-3). Nel modello elaborato dall’ISFOL(1998) in cui le competenze sono suddi- vise in competenze di base (ossia competenze elementari attualmente richieste per l’esercizio di una qualsiasi attività: alfabetizzazione informatica, inglese, eco- nomia, ecc.), competenze tecnico-professionali (ossia competenze legate all’esple- tamento del compito specifico) e competenze trasversali, le capacità personali ten- dono a coincidere con queste ultime. Più precisamente con esse si intende “ un in- sieme di abilità di ampio spessore, che sono implicate in numerosi tipi di compiti dai più elementari ai più complessi e che si esplicano in situazioni tra loro diverse e quindi ampiamente generalizzabili. La loro individuazione può essere frutto del- l’analisi e della scomposizione dell’attività del soggetto al lavoro posto di fronte al compito. Tale analisi consente di enucleare tre grandi tipi di operazioni che il sog- getto compie, fondate su processi di diversa natura (cognitivi, emotivi, motori): diagnosticare le caratteristiche dell’ambiente e del compito; mettersi in relazione adeguata con l’ambiente, predisporsi ad affrontare l’ambiente e il compito, sia mentalmente che a livello affettivo e motorio” (ISFOL, 1998, 110). La tab. 1 presenta le tre macro competenze del diagnosticare, relazionarsi e affrontare articolate in clusters di competenze più semplici. Tabella 1: ISFOL, 1998, 114 01 - diagnosticare le proprie compe- 01 - Diagnosticare tenze e attitudini 02 - diagnosticare problemi COMPETENZE 01 - comunicare TRASVERSALI 02 - Relazionarsi 02 - lavorare in gruppo CT 03 - negoziare 01 - potenziare l'autoapprendimento 01 - Affrontare 02 - affrontare e risolvere problemi 03 - sviluppare soluzioni creative Nella classificazione proposta da Goleman (1996, 1998), le capacità personali rappresentano la struttura dell’intelligenza emotiva intesa come una meta-abilità che ci permette di esercitare un certo grado di controllo sulla nostra vita emotiva deter- minando il grado in cui riusciamo ad utilizzare le diverse risorse in nostro possesso. 8 In particolare, facendo riferimento al contesto di lavoro, Goleman raggruppa le capacità personali nelle cinque dimensioni dell’intelligenza emotiva, tre delle quali fanno riferimento al rapporto con se stessi: consapevolezza di sé, padronanza di sé, motivazione, e due al rapporto con gli altri: empatia, abilità sociali(cfr. tab. 2). Tabella 2: Goleman, 1998, 42-43 COMPETENZA PERSONALE Determina il modo in cui controlliamo noi stessi CONSAPEVOLEZZA DI SÉ Comporta la conoscenza dei propri stati interiori-preferenze, risorse e intuizioni - Consapevolezza emotiva: riconoscimento delle proprie emozioni e dei loro effetti - Autovalutazione accurata: conoscenza dei propri punti di forza e dei propri limiti - Fiducia in se stessi: sicurezza nel proprio valore e nelle proprie capacità PADRONANZA DI SÉ Comporta la capacità di dominare i propri stati interiori, i propri impulsi e le proprie risorse - Autocontrollo: dominio delle emozioni e degli impulsi distruttivi - Fidatezza: mantenimento di standard di onestà e integrità - Coscienziosità: assunzione delle responsabilità per quanto attiene alla propria prestazione - Adattabilità: flessibilità nel gestire il cambiamento - Innovazione: capacità di sentirsi a proprio agio e di avere un atteggiamento aperto di fronte a idee, approcci e informazioni nuovi MOTIVAZIONE Comporta tendenze emotive che guidano o facilitano il raggiungimento di obiettivi - Spinta alla realizzazione: impulso a migliorare o a soddisfare uno standard di eccellenza - Impegno: adeguamento agli obiettivi del gruppo o dell’organizzazione - Iniziativa: prontezza nel cogliere le occasioni - Ottimismo: costanza nel perseguire gli obiettivi nonostante ostacoli e insuccessi COMPETENZA SOCIALE Determina il modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri EMPATIA Comporta la consapevolezza dei sentimenti, delle esigenze e degli interessi altrui - Comprensione degli altri: percezione dei sentimenti e delle prospettive altrui; interesse attivo per le preoccupazioni degli altri - Assistenza: anticipazione, riconoscimento e soddisfazione delle esigenze del cliente - Promozione dello sviluppo altrui: percezione delle esigenze di sviluppo degli altri e capacità di mettere in risalto e potenziare le loro abilità - Sfruttamento della diversità: saper coltivare le opportunità offerte da persone di diverso tipo - Consapevolezza politica: saper leggere e interpretare le correnti emotive e i rapporti di potere in un gruppo ABILITÀ SOCIALI Comportano abilità nell’indurre risposte desiderabili negli altri - Influenza: impiego di tattiche di persuasione efficienti - Comunicazione: invio di messaggi chiari e convincenti - Leadership: capacità di ispirare e guidare gruppi e persone - Catalisi del cambiamento: capacità di iniziare o dirigere il cambiamento - Gestione del conflitto: capacità di negoziare e risolvere situazioni di disaccordo - Costruzione di legami: capacità di favorire e alimentare relazioni utili - Collaborazione e cooperazione: capacità di lavorare con altri verso obiettivi comuni - Lavoro in team: capacità di creare una sinergia di gruppo nel perseguire obiettivi comuni 9