"La prima mano" è la storia dell'infanzia dell'autrice, prima e durante la Seconda guerra mondiale a Roma. La mano del titolo è quella del padre, la prima a comparire nei ricordi; e proprio dalla figura del padre ingegnere, oggetto di un amore immenso e inespresso, parte la narrazione. Dal fidanzamento dell'ingegnere con la sua giovane impiegata, osteggiato dalla madre di lui, e dal matrimonio da cui nascono un figlio maschio e tre femmine, l'ultima delle quali è Rosetta, il racconto si sposta sui ricordi diretti dell'autrice: le balie amatissime e infelici, la scuola dalle suore, le privazioni della guerra fino ai bombardamenti su Roma e all'arrivo degli americani.
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