Estate 1497: la Roma dei Borgia è un posto unico al mondo, affascinante e corrotto, aristocratico e plebeo, devoto e feroce, mistico e postribolare. È qui che si muove Biagio Bonaccorsi, incaricato dal cardinale Cesare Borgia di far luce sulla scomparsa del fratello, il duca di Gandìa. Il duca sarà ritrovato, morto, in fondo al Tevere, trafitto da undici pugnalate. Papa Alessandro VI, che è padre di Cesare e anche del duca, ha fin troppi nemici che aspettano solo di vendicarsi. Non solo, fra i due fratelli era scoppiata una furiosa ostilità, perché entrambi si contendevano l’amore incestuoso dell’affascinante e bellissima sorella Lucrezia. Il colpevole dell’omicidio va dunque ricercato fra coloro che hanno ragione di odiare il Papa, oppure all’interno della famiglia? Bonaccorsi non esclude nessuna possibilità e, come un pellegrino, vaga per tutta Roma, insinuandosi anche nell’ambiente delle meretrici, che tutto sanno e tutti conoscono. E ciò che scopre lo rende vulnerabile e isolato, quasi una vittima sacrificale.