È meglio subire una società ispirata ai valori dell'egoismo oppure esistere in solitudine, in rapporto diretto con l'energia cosmica e la morte? È meglio sopravvivere senza passioni, senza pensieri, senza piaceri, o vivere intensamente, esaurendo il proprio capitale energetico? La tragica storia di Raphaël, la sua lenta agonia, non dà risposte. La pelle di zigrino è un libro nero, amaro, disperante. Nel percorso creativo di Balzac è un nodo fondamentale - contiene anche riferimenti autobiografici espliciti - che investe sia la condotta narrativa sia quella esistenziale.**©