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La monade spirituale. Studio su Luigi Stefanini PDF

160 Pages·2021·18.594 MB·Italian
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( i - -----,_; ----- ---.,;-- - - - I ~ t-=-------TJ Giuseppe Pintus La monade spirituale Studio su Luigi Stefanini 11S CHrBBOLETH A mia madre Ringrazio il prof. Carmelo Meazza, al quale si deve quanto di buono si può trovare nelle pagine che seguono; il prof. Giu seppe Cantillo, per la lettura, i preziosi suggerimenti e per l'incoraggiamento; Federico Piras e Giovanna Monti, per le osservazioni e per il constante dialogo di confronto; Irene Oggiano, perl a rilettura delle prime bo:7.7.e; Chiara Maggese, per la revisione editoriale paziente e come sempre impecca bile; Francesca Guerra, per la copertina, sulla quale non mi sono mai espresso, perciò lo dico oro: ml piace. 9 Introduzione Questo studio intende offrire, sen1.a alcuna pretesa di esausti vità, la ricostruzione di alcuni temi della proposta filosofica di quello che si può considerare come uno dei protagonisti del dibattito filosofico italiano della prima metà del secolo scorso'. Uno studioso che oggi voglia avvicinarsi al pensiero di Luigi Ste fanini non può far a meno di notare la straordinaria figura, la grande produzione2e la molteplicità degli ambiti dei quali si egli è occupato, in alcuni dei quali il suo contributo è stato decisa mente significativo, come nel campo della storia della filosofia3 , l Per una ricostru:àone completa della biografia di Luigi Stefanini e dello sviluppo del suo pensiero, si veda ora l'imprescindibile volume di G. Cap pello, Luigi Stefanini. Dalk upere e dal carteggio del suo archioio, Euro print, Treviso 2006. 2 Cfr. L. Corrieri, Luigi Stefanini. Un pensiero attuale, Prometheus, Mila no 2002, nel quale è possibile trovare una bibliografia completa delle ope re di Stefanini alle pp. 171-224; la bibliografia è seguita da un utile indice tematico, alle pp. 225-229. 3 Va ricordato che Stefanini scrisse diversi manuali per i licei: Storia della filosofia e dell'educazione. Con note integratioe sulla dattrina del fascismo e il te.sto dei programmi delle scuok elementari. Per k tre classi degli Istituti Magistrali Superiori secondo i programmi del 193&-XIV, Sei, Torino 1937; Storia della filosofia e dottrina del fascismo. Per le tre classi del Liceo secon- 10 dell'e steticit e della pedagogia5, fino al!'e laborazione di una prospettiva e di una visione originale del personalismo. Oltre do i programmi del 1936-XIV, Sei, Torino 1931; Storia della filosofia e della pedagogia. Con note sulla letteratura per l'infanzia e il testo dei programmi delle scuole elementari e materne (D. M. 9 febbraio 1945). Per le ulti= tre classldegll Istituti magistrali secondo lplìl recenti piani dlstudio, Sei, Tori no 1945; Storia della filosofia. Perle tre classi del Uceosecondoipiù recenti piani dlstudio, Sei, Torino 1946; Storia della filosofia per i Licei, 3 voli., Sei, Torino 1946. Grande importanza ebbe anche il suo Platone, 2 voli., Cedam, Padova 1932-1935; si veda a propositoi l parere espresso da Giovanni Salme ri, in esordio al suo contributo Lo spirito della filosofia nel Platone dl Luigi Stefanini, in Aa. Vv., Dialettica dell"immagine. Studl sull"imaginismodl Lui gi Stefaninl, Marietti, Genova 1991, pp. 83-91. Per un approfondimento di Stefaninicome storico della fìlosofìa, si vedano: A Rigobello, Luigi Stefanini storicodell'estetica, in «Rivista di estetica», I, n. 2, 1956, pp. 123-146,e Id., Luigi Stefanini storico della filosofia moderna e contemporanea, in Aa. Vv., Scritti inonoredl LuigiStefanlni, Liviana, Padova 1960, pp. 69-106. Peru n approfondimento del contributo dei pensatori classici alla formulmone del personalismostefaniniano, si veda L. Bressan, Le radici classiche del concet to dl persona Platone e il Platonedl LuigiStefanini, in Aa. Vv., Luigi Stefa• nini e /"odierna antropowgiafilosofica, Atti del LV Convegno di formmone alla ricerca fìlosofìca di Padova, 8-11 settembre 2010, a cura di G. Cappel lo e R. Fagotto, Cleup, Padova 2011, pp. 213-291; L. Della Valeria, Valore della per.sana e principi primi: Aristotele e Luigi Stefanini a confronto, ivi, pp. 294-304; F. Festa, Origini del pensiero dl Luigi Stefanini a partire da Platone, ivi, pp. 305-321. 4 Cfr. in particolare G. Santinello, Il secondo oolu= del Trattato dJ Este tica dl Luigi Stefanini, in «Rivista di estetica», I, n. 2, 1956, pp. 141-160. 5 Per un approfondimento della pedagogia di LuigiStefanini, si veda L. Cai ml, Educazwne e per.sana in Luigi Stefanini, La Scuola, Brescia 1985. Dello stesso autore si veda anche La pedogo{!/a dl Luigi Stefanlnl trent'anni dopo, in Aa. Vv., Atti del Conoegno su Luigi Stefanini nel 3()" anniversario della morte. Treoi.so, 16ottobre 1986, Canova, Treviso 1981,pp. 43-49; La paideia per.sonalistica, in Aa. Vv., Luigi Stefanini. Linguaggio/Interpretazione/Per sona, a cura di G. Crinella, Studium, Roma 2001, pp. 49-56; L. Sandonà, La oia educatfoa del per.sonalismo dl Stefanini. Attualità e soiluppi dl un'intui Zlone, in Aa. Vv., Uomo e per.sono in Luigi Stefaninl, Atti del LVI Convegno di formmone alla ricerca fìlosofìca di Padova, 9-11 settembre 2011, a cura di G. Cappello e R. Fagotto, Cleup, Padova 2012, pp. 251-260. 11 alla grande produzione, va tenuta presente l'infaticabile atti vità di promozione del dibattito lìlosofico, si pensi in partico lare agli incontri annuali di Gallarate6 e alla fondazione della «Rivista di estetica», alla quale, però, poté dedicarsi solo per il primo fascicolo7 Stefanini fu, insomma, un filosofo noto e • riconosciuto8 oltre che un professore appassionato e appas , sionante0. Stupisce, allora, come alla notorietà in vita sia corri sposto un diffuso disinteresse a seguito della sua scomparsa1 °. Se non fosse per l'impressionante lavoro della Fond azione che porta il suo nome, e che ancora oggi organixz.a convegni nei quali si discute l'attualità del suo pensiero' 1 Stefanini sareb- , 6 Secondo quanto scrive Carlo Giacon, fu Stefaninl a indurlo a prendere i primi contatti per un convegno con coloro che risulteranno essere i fonda tori del Centro Studi Filooofìci di Gallarate. Cfr. C. Giacon, Il movimento di Gallarate. 1 dieci convegni dal 1945 al 1954, Cedam, Padova 1955, p. 5 s. 7 Il n. 1 del gennaio-aprile 1956 riporta il nome di Luigi Stefanini quale direttore, e il n. 2, sempre del 1956 (maggio-agooto), dedicato a Stefanini appena scomparso, riporta come nome del fondatore quello di Stefanini, mentre Luigi Pareyson vi compare come direttore. 8 Alcune sue opere sono state tradotte in francese e raccolte nel volume J. ltinéraires métaphyslques, lntr. e tr. di Chaix-Ruy, Aubier-Montaigne, Paris 1952. 9 Si legga a tal riguardo la testimonianza bella e commovente di Enrico Berti, che fu suo studente all'università: Dall'imaginismo al personalismo: una testimonianza, In Aa. Vv., Dialettica dell'immagine, cli., pp. 215-223. 10 Per una ricootru:àone del contesto di rice-àone negli anni successivi alla morte di Stefanini e degli ostacoli incontrati dai suoi allievi, si veda il contri buto di G. Piaia, Sull'eredità fiwsof,ca di Luigi Stefanini, in Aa. Vv., Arte e linguaggio inL uigi Stefanim, Attidel Convegno della fonda:àone Luigi Stefa nini di Treviso, 10-11 novembre 2006, Europrint, Treviso2008, pp. 219-224. 11 Significativi sono anche i convegni e gli studi nei quali la prospettiva ste faniniana è affiancata a quella di altri pensatori. A tal riguardo, si segnalano: Aa. Vv., Ro.smini e Stefanini. Persona -Etica - Politica, Atti del Il Conve gno della Fonda:àone Luigi Stefanini, Treviso, 14-15 novembre 1997, con, in appendice, le rela:àoni al I Convegno di Treviso, 20-21 dicembre 1996, Prometheus, Milano 1998; Aa. Vv., Edith Stein e Luigi Stefanini. Esperien- 12 be ormai probabilmente del tutto dimenticato. Scrivere su Stefanini pone cosi diversi problemi, innanzitutto di ordine pratico, come la difficoltà a reperire i suoi testi e la bibliogra fia secondaria più datata. Se si decide di condurre uno studio su alcuni concetti del suo pensiero, allora, è perché si ritiene che la difficoltà sia ampiamente giustificata dal guadagno, ma anche perché dispiace che una simile ricchezza di temi vada perduta. La proposta filosofica di Stefanini consiste nell'elaborazione articolata e sistematica di un personalismo 6loso6co. In tale prospettiva, la persona viene tematizzata soprattutto a partire dalla relazione che intrattiene con se stessa ed è posta come elemento primo e centrale di qualsiasi riflessione su o relazio ne con altro, con il rischio di essere costantemente conside rata in chiave solipsistica. Il presente studio vuole mettere in risalto le coerenze perl e quali l'affermazione dell'irriducibilità della persona e la tematiZ7.azione di una identità forte si mo strano inseparabili dall'apertura e dalla relazionalità. In altri termini, si tratta di far reagire le seguenti due affermazioni o di risolverne l'apparente distanza: l'unico principio primo, l'unica categoria, l'unica verità assio matica che è preposta all'ordlne della razionalità è l'io [ ... ), unico dogma preposto alla razionalità.12 La monade spirituale è tutta porte e tutta Gnestre.13 Il percorso seguirà il seguente tracciato: dapprima sarà posto a tema il personalismo e i suoi presupposti generali: l'aspet- za-Persona - Società, Atti del Convegnod ella Fonda:àone Luigi Stefanini, Treviso, 18-19 gennaio 2002, Prometheus, Milano2004; T. Valentini, Enne neutica, ontclcgia e linguaggio in Luigi Stefanirùe Paul Ricoeur. Un possibile confrontc, in Aa. Vv., Arte e linguaggio in Luigi Stefanini, cit., pp. 289-323. 12 L Stefanini, La mia prospettiva filosofica, Canova, Treviso 1996, p. 17. 13 lvi, p. 20. 13 to meta6sico, l'idea dell'io come principio, la funzione e l'ar ticolazione del giudizio, l'idea di un io inteso essenzialmente come verbum e l'idea di ragione e di razionalità che ne deriva. In questa prima parte si vuole porre in evidew.a soprattutto l'idea di un personalismo nel quale l'io è punto di consustan zialità tra essere e pensiero, là dove l'essere si pensa e si dice, dunque si manifesta innanzitutto a se stesso. Il secondo capitolo esporrà alcuni degli aspetti peculiari dell'i dea di personacosl come affrontati da Stefanini nel corso della formulazione della sua proposta. L'andatura non sarà 6lologi ca e non si occuperà di sottolineare l'evoluzione del pensiero a partire dalle di1Teren7.e. Considererà invece la proposta e la formulazione dell'idea di persona a partire dalle costanti con le quali è tematizzata. Sarà inoltre parziale, in quanto si con centrerà soprattutto sugli aspetti ritenuti utili ai fini preposti. Si tratteranno quindi le note dell'unità e dell'unicità della per sona, ciò che la caratterizza in termini di spiritualità e finitez za, per mostrare come la consapevolezza dell'insufficienza di una inseità a darsi da sé schiuda il problema della relazione come apertura su una alterità per giungere alla quale occorre rà passare per il concetto di imagine. Emergerà anche come in questa prospettiva la rivelazione sia un elemento fondamentale non solo per relazionarsi con Dio, ma innanzitutto per com prendere l'umano. Il capitolo dedicato ali'e stetica dovrà contribuire a compren dere sempre l'idea di persona. Se nell'opera d'arte, infatti, l'espressione si fa assoluta, trasponendosi in una forma nel la quale si ritrova la persona con le sue caratteristiche, ciò si gnifica che al massimo grado dell'espressione l'io esprime se stesso nello stesso atto in cui si fa comunicazione per altri. Il massimo grado della comunicazione si realizza nell'arte per ché l'io, inteso come parola che si comunica essenzialmente a se stessa, si esprime in un atto in cui traspone questo comuni- 14 carsi a sé che diventa comunicarsi ad altri. Nell'arte, l'artista non comunica qualcosa, ma se stesso, vale a dire il medesimo atto con cui si esprime a se stesso e si realizza cosl come co municazione di sé nell'esteriorità. Nell'arte, dunque, la parola raggiunge il massimo grado, e anche il suo scopo, sen:za signi ficare alcunché, diventa imagine della persona, da essa distin ta, nella quale la persona si rivolge. Grazie ali' arte, si inizia a comprendere come l'atto con cui la persona si manifesta e si relaziona a sé sia lo stesso con il quale essa si manifesta e si relaziona ad altri, cosl rivelando la relazionalità stessa dell'io, la sua apertura originaria. Da ultimo, si vedrà come la relazione con l'altro sia una esi gen:za interna alla realizzazione dell'io, necessaria per diven tare persona. 15 I Il personalismo l. Metafisica Se la prospettiva filosofica di Luigi Stefanini può essere defini ta metaJìsica, occorre subito precisare che non si tratta di una metafisica classica, per usare un'espressione dello stesso fìlosofo trevisano, ma di una metafisica personalista o di una metafisica della persona, perr iprendere, in questo caso, il titolo di una sua opera del '501 La metalìsica personalistica non si pone come • obiettivo quello di negare o denunciare la falsità della metaJì sica cosiddetta classica, quanto piuttosto quello di identificarne le mancanze in modo che l'apporto personalista possa colmarne l'incompletez7.a2 La grande tradizione della metaJìsica e la sua • 1 L. Stefanini, Metafisica della persona e altri saggi, Liviana, Padova 1950. La distinzione tra una metalìsica dell'essere (classica) e una metalìsica della persona fu ciò che oppose Stefanini a Bontadini in occasione del N Conve gno del Centro Studi Filosofici di Gallarate (13-15 settembre 1948). L'in• tervento di Stefanini compare per la prima volta come lntroduzwne agli Atti del convegno, pubblicati con il titolo Ricostruzione metafisica, Liviana, Padova 1949, pp. 24-38. 2 Cfr. L. Stefanini, Metafisica della persona, cit., p. 3. Per una lettura cri tica della polemica «calorosa e strenua• contro la metafisica classica che «l'indimenticabile Stefanini sostenne per piìl di dieci anni nei Convegni di

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