20131 Milano - Via Stradivari, 7 I vissuti religiosi di Freud preanalitico di Roberto Contardi Perciò Umberto Eco di Franco Palmieri & Aldo Capucci La misericordia nella debolezza umana di Michelangelo Peláez L’abbraccio di Francesco & Kirill La Dichiarazione comune Sanremo 2016 pagelle di Paolo Ronchetti & interviste di Claudio 661 Pollastri con i vip Marzo 2016 La galassia islamica: una mappa Poste Italiane Spa Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 di Roberto Rapaccini n. 46) art. 1, comma 2, DCB Perugia DEL TUO DOMANI, PARLIAMONE OGGI. Editoriale Il nichilismo dello sberleffo U na blanda (e divertente) parodia inscena- ti, con quale altra mediazione i cittadini possono ta da Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello determinare la politica nazionale? Con la farsa per un incidente occorso al presidente della Repub- delle primarie in cui con un euro si può contribuire blica Giovanni Gronchi, costò ai due comici la so- a eleggere un rappresentante del partito a cui si è spensione della loro fortunatissima trasmissione te- deciso di non dare il proprio voto? Con la consul- levisivaUn due tre. Eravamo nel 1959.Qualcuno è tazione telematica attraverso e-mail magari spiate troppo giovane per saperlo, o troppo vecchio per ri- da guru di partito? cordarlo? In due parole: il presidente Gronchi, nel Il risultato è che, a furia di parodie, di sberleffi e di sedersi nel palco d’onore della Scala a Milano, ac- tweet, non abbiamo una politica nazionale. Con col- canto al generale De Gaulle in visita nel nostro pi di ingegneria costituzionale (ricordate Mariotto Paese, cadde in terra perché qualcuno alle sue Segni?) si era cercato di semplificare la politica av- spalle, per eccesso di premura, tirò indietro la se- viando l’Italia al bipolarismo, e Berlusconi, col suo dia un po’ troppo. Nello sketch, Vianello sottrasse «modo nuovo» di fare politica, cavalcò il bipolari- la sedia a Tognazzi, che cadde e si sentì dire dal- smo perorando per l’alternanza. Adesso anche i «po- l’impunito Raimondo: «Ma chi credi di essere?». li» si sono sfasciati, abbiamo un partito di sinistra Tutto qui, ma fu il preludio dell’allontanamento di che, al governo, fa politica di destra, mentre i bran- Tognazzi e Vianello dalla Rai. delli della destra non riescono a ricomporsi. Altri tempi, sì. La censura, certo. Ma il ragiona- Due considerazioni. La prima è che il nostro tes- mento che si fece allora (forse non subito) non è ba- suto sociale è sfilacciato per l’assenza di un con- nale. Il presidente della Repubblica, si disse, è una diviso retroterra morale, perfettamente rispec- figura simbolica, non ha un effettivo potere (il pre- chiato dalla politica. La legalizzazione delle co- sidente Napolitano, in seguito, dimostrerà il con- siddette «unioni civili» ne è l’emblema. A chi ri- trario), quindi un simbolo va circondato da un ce- sponde il presidente Renzi che con inopinata di- rimoniale di rispetto, pena l’insignificanza. sinvoltura ha posto la fiducia del governo su una Poi, con gli anni, ci si fece coraggio, e la satira di- legge di iniziativa parlamentare, dichiarando poi: lagò. Craxi era rappresentato con gli stivaloni, il «Ha vinto l’amore»? È difficile pensare che ri- presidente Spadolini veniva raffigurato nudo de- sponda alla sua coscienza di ex boy-scout. Biso- bordante di cellulite, Berlusconi sempre piccolo gna rendersi conto che il cinismo dello sberleffo è piccolo sui tacchi, il primo Renzi con le orecchie di espressione del nichilismo ormai dilagato, e se i Topolino, eccetera. Ridiamo, ridiamo, e a furia di cattolici non si mobilitano per una rifondazione ridere chi meglio di un comico come Beppe Grillo dell’etica civile, le speranze sono affidate al caso. poteva ergersi a leader della protesta? (Con ottimi La seconda è che, nonostante tutto, la strategia del motivi per protestare, d’accordo). E allora dài, da- non voto è la più errata. Chi non vota si dichiara con gli alla «casta», basta con i politici corrotti, via tut- ciò indifferente a chi guiderà il Paese, e quindi per- ti, vogliamo il potere per abbattere il potere. Oppu- de il diritto di protestare se le cose andranno di ma- re: è tutto uno schifo, siamo nella melma, io non vo- le in peggio. Il voto, nonostante tutto, resta l’arma to più (nelle ultime consultazioni quasi la metà de- decisiva che la democrazia affida ai cittadini. Nes- gli italiani ha fatto questo ragionamento). suno dei partiti e dei candidati soddisfa interamen- È patetico rileggere l’articolo 49 della Costituzio- te? In tal caso l’intelligenza suggerisce di scegliere ne: «Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi li- il meno peggio: attenuare il danno è l’estremo com- beramente in partiti per concorrere con metodo de- portamento responsabile. E i criteri per la scelta de- mocratico a determinare la politica nazionale». Ma vono riguardare i temi morali di fondo, perché sono guarda un po’: la Costituzione affidava ai partiti, essi a qualificare una «politica nazionale». con metodo democratico, la determinazione della politica nazionale. Distrutti (e autodistrutti) i parti- C.C. 161 N° 661 Editoriale 161 Il nichilismo dello sberleffo Roberto Contardi 164 I vissuti religiosi di Freud preanalitico Nicola Lecca 170 Lettera da Nîmes. La grande bellezza di una piccola Roma Giuseppe Romano 172 Lettera da Gerusalemme. Misericordia per una terra lacerata Michelangelo Peláez 175 Spiritualità. La misericordia nella debolezza umana Nicola Guiso 178 Storia. I «Diari» di Gesualdo Nosengo Joaquín Alonso 180 Testimonianze. Quando i santi s’incontrano Documento 184 Ecumenismo. L’abbraccio di Francesco & Kirill Florio Fabbri 189 Cruciverba d’autore Aldo Maria Valli 190 Piazza San Pietro. Risanare la sanità Antonio Maria Sicari 192 Editoria. Così muoiono i santi Dino Basili 194 Piazza quadrata. Litigiosità che odorano di debolezza Roberto Rapaccini 195 Islàm. La galassia islamica: una mappa Giovanni Livi 198 Osservatorio d’Europa. Brexit & il mistero Siria Stefano Masa 201 Finanza. Coincidenze per il crollo in borsa Franco Palmieri 202 Addii. Perciò Umberto Eco Aldo Capucci 204 Quando Eco difese l’Opus Dei Guido Clericetti 205 Inquietovivere Sabino Caronia 206 Poesia. Giorgio Bassani, poeta Raffaele Vacca 208 Concorsi. Giacomo Leopardi bocciato per le «Operette» Alberto Torresani 210 Narrativa. Il (torbido) Secretum & la storia Leonardo Servadio 212 Architettura. Armen Manoukian, architetture per l’uomo Elisabetta Sala 216 Cinema. Macbeth, tanto rumore per nulla Vincenzo Sardelli 218 Teatro. Shakespeare sugli scudi Massimo Venuti 221 Musica. Erik Satie, genio & non regolatezza Claudio Pollastri 222 Festival/1. Cari vip, sapete perdonare? Paolo Ronchetti 225 Festival/2. Sanremo 2016: le pagelle ai cantanti * 227 Libri & libri Mauro Manfredini 232 Doppia Classifica. Libri venduti & libri consigliati Carlo Alessandro Landini 234 Riviste & riviste. Bisutti & Genova Matteo Andolfo 236 Ares news. Il PCI& i presuntuosi «nuovi diritti» F.P. 238 Fax & disfax. Il trucco * 240 Libri ricevuti llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll Buona Pasqua con le Edizioni Ares Tutte le novità nel nostro sito & nella nostra pagina Facebook www.ares.mi.it 162 llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll MARZO 2016 ANNO 60° in questo numero: Mensile di studi e attualità 20131 Milano - Via A. Stradivari, 7 Telefoni 02.29.52.61.56 - 02.29.51.42.02 Fax 02.29.52.01.63 Redazione romana: Negli scambi epistolari con la fidanzata e in testi Via Vincenzo Coronelli, 26/a - 00176 Roma tel. e fax 06.21.700.782 capitali nel processo di evoluzione del pensiero preanaliti- co, Sigmund Freud (foto) non teme di riconoscere alla pro- http://www.ares.mi.it pria teoria in corso di gestazione la continuità con le ipote- e-mail: [email protected] si religiose circa la crucialità dinamica del vissuto spiritua- DIRETTORE RESPONSABILE le nella genesi e nella cura del «male» interiore: ecco il Cesare Cavalleri cuore del documentatissimo saggio dello psicoanalista Ro- berto Contardi di cui a p. 122 presentiamo la prima parte. CAPOREDATTORE Riccardo Caniato Come muoiono i santi(Ares) è il nuovo libro di pa- SEGRETARI DI REDAZIONE dre Antonio Maria Sicari (foto): a p. 192 anticipiamo il «ri- Milano: Alessandro Rivali tratto» dei coniugi Martin e di Gianna Beretta Molla. l I Roma: Franco Palmieri santi, più di altri, conoscono il valore dell’amicizia: mons. Joaquín Alonso riassume quella che legò due bigcome Gio- vanni Paolo II e mons. Álvaro del Portillo (p. 180). lLa mi- sericordia di Dio va sempre incontro alla debolezza umana: ne ragiona Michelangelo Peláez a p. 175. lCambia la Sa- EDITORE nità in Vaticano: per tutte le news Aldo Maria Valli a p. 190. Ares. Associazione Ricerche e Studi Ente morale eretto con D. p. R. n. 549 (27-1-1966) iscritto al Registro nazionale della stampa Viaggi. Nîmes è un’incantevole «piccola Roma» con il n. 534/6/265 (17-11-1982) che Nicola Lecca illustra a p. 170; lo zoomdi Giuseppe Ro- Codice fiscale: 00980910582 mano va sulla Terra Santa lacerata (p. 172), mentre a p. 195 Partita Iva: 07634860154. Roberto Rapaccini spiega la varietà della galassia islamica. Numero Rea: MI-1745660 ISSN 0039-2901 Letteratura & dintorni. Chi era davvero Umberto Registrazione Tribunale di Milano Eco? (foto): a p. 202 c’è lo spigliatissimo «addio» (fuori dal 24-10-1966 - n. 384 coro) di Franco Palmieri arricchito da un cammeo di Aldo Capucci che ricorda come l’autore del Nome della rosadife- STAMPA se l’Opus Dei ai tempi del Codice da Vinci. lCento anni fa Tipografia Gamma srl - Città di Castello nasceva Giorgio Bassani, che oltre a scrivere Il giardino dei Proprietà artistica e letteraria riservata all’Associa- Finzi Continifu un ottimo (e trascurato) poeta: a p. 206 Sa- zione Ares. Articoli e fotografie, anche se non pub- bino Caronia invita a riscoprirlo. lAnche i primi della clas- blicati, non si restituiscono. Le opinioni espresse se qualche volta vengono bocciati: toccò anche al Leopardi negli articoli pubblicati rispecchiano unicamente il pensiero dei rispettivi autori. delle Operette morali, come ricorda Raffaele Vacca a p. 208. ABBONAMENTI Musica. Gli «Stadio», capitanati da Gaetano Cur- reri (foto), hanno trionfato a sopresa a Sanremo: per le affi- Italia: ordinario annuale Euro 70 sostenitore annuale Euro 150 late pagelle sulla kermessec’è Paolo Ronchetti a p. 225; il benemerito Euro 600 nostro inviato Claudio Pollastri, spregiudicato come mai, ha Estero: annuale Euro 150 invece chiesto ai vipse sanno perdonare come chiede papa Numero singolo Euro 7,50; arretrato Euro 9 Francesco: le risposte di Carlo Conti, Virginia Raffaele, Ma- Conto corrente postale n. 00414201 intestato a: dalina Ghenea, Gabriel Garko, Elton John & tanti altri sono Ares (Associazione Ricerche e Studi) a p. 222. lUn po’ genio, un po’ non regolatezza: questo è 20131 Milano - Via A. Stradivari n. 7. Erik Satie per Massimo Venuti che lo «riascolta» a p. 221. IBAN: IT 14 F 01030 01666 000061154741 GARANZIA DI RISERVATEZZA Così non va: che occasione sprecata il nuovo Il trattamento dei dati personali viene svolto nell’àmbito Macbeth di Justin Kurzel interpretato dal tenebroso Mi- della banca dati elettronica dell’Ares-Associazione Ricerche chael Fassbender (foto); a p. 216 Elisabetta Sala motiva le e Studi e nel rispetto delle tutele stabilite dal D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003. Il trattamento dei dati, su cui si ga- ragioni di un flop. Meglio allora seguire i consigli di Vin- rantisce la massima riservatezza, è effettuato per aggior- cenzo Sardelli andando a teatro per Shakespeare a meren- nare gli interessati su iniziative e offerte dell’Ares. I dati non saranno comunicati o diffusi a terzi e l’abbonato potrà dadi Elena Russo Arman od Otello unpluggeddi Davide in qualsiasi momento richiederne la modifica o la cancella- Lorenzo Palla (p. 218). zione, scrivendo all’Ares – Via Stradivari 7, 20131 Milano. I vissuti Roberto Contardi religiosi d i Freud Prima parte preanalitico In appassionati scambi epistolari con la fidanzata e in testi capitali nel processo di evoluzione del pensiero preanalitico, Sigmund Freud (foto) non teme di riconoscere alla propria teoria in corso di gestazione la con- tinuità con le ipotesi religiose circa la crucialità dinamica del vissuto spi- rituale nella genesi e nella cura del «male» interiore. In questo saggio, pre- sentato in due parti, lo psicoanalista Roberto Contardi ricostruisce in que- sta prospettiva alcuni passi del percorso freudiano, fondamentali per l’ac- quisito accesso alla definizione e all’ascolto del regno psichico. Nella pri- ma parte sono indicati i significativi confronti operati con le iniziali ricer- che istologiche e gli studi sulla cocaina sia nella assunzione del procedi- mento scientifico per l’approccio al «mondo del pensiero» sia per la de- terminazione dello specifico del suo oggetto di studio. Un particolare rilievo nell’avvio di tale movimento è posto però sui vissuti religiosi personali del giovane Freud, fortemente critico nei confronti dell’ortodossia ebraica, qua- li tramiti per l’apertura dell’istituendo versante psichico di indagine. Nella seconda parte, verrà approfondito il passaggio di Freud dalla visibilità nel «Q campo anatomico all’ascolto «nel regno delle ombre», cioè la formulazione di una mappatura psichica e di una connessa procedura terapeutica. uale dunque potrà essere la tespizio della Traumdeutung(1899), in riferimento a natura di quella lesione che, «ciò che nella vita vigile è stato ostacolato nella pro- nella paralisi isterica, può da pria espressione... ed escluso dalla percezione» (ivi sola dominare tutta la situazione, indipendentemen- 553) illuminata della coscienza, rigettato negli infe- te dalla localizzazione, dall’estensione della lesione ri del mondo psichico, e rimasto in cerca di una stessa e dall’anatomia del sistema nervoso? [...] oscura manifestazione onirica notturna. Chiedo soltanto di passare nel campo della psicolo- Ancora, nella 2ª edizione del 1909, a commento gia, ciò che è inevitabile quando si tratta di isteria» delle parole di Giunone seguirà il rilievo dell’inter- (Freud 1893a, 79-82). pretazione dei sogni quale «via regia che porta alla Il 4 dicembre 1896, annunciando a Wilhelm Fliess la conoscenza dell’inconscio nella vita psichica» (ivi). preparazione in atto di un libro sull’isteria, Freud Sulle orme di Enea, il transito per il fiume inferna- anticipa il programmato impiego di un periodo rit- le, l’accesso agli spiriti del mondo sotterraneo, alle mico dell’Eneide – le parole irose di Giunone: «Se voci delle ombre, avendo retto sulle spalle il pesan- non potrò piegare gli dèi, mi indirizzerò verso l’A- te ricordo del proprio passato, il cieco padre Anchi- cheronte» – come esergo al capitolo sulla «forma- se e il legame affettivo con lui, è condizione del zione del sintomo», per raffigurare le spinte pulsio- perseguimento della conoscenza riequilibrante del- nali rimosse e deviate nella loro scarica. L’opera non l’animo umano. fu realizzata, e il verso comparve però tre anni dopo Di più, in tale passaggio dagli Inferi nel corso del con la più significativa funzione di epigrafe sul fron- viaggio di fondazione della Città Eterna, è evocato 164 lo stesso percorso freudiano per la costituzione del- ke2, l’inserimento di Freud in quest’ultima conse- le basi del sapere sulle forze al lavoro nel campo gue l’assunzione e successiva possibile trasposi- clinico del disturbo mentale, muovendo dalla defi- zione dei suoi princìpi nell’indagine dei fenomeni nizione del suo terreno in quanto compreso dalla vi- del nuovo campo disciplinare in via di definizio- sibile topografia anatomica in direzione di un’in- ne3, anche la specificità dell’approccio anatomico tangibile istituenda topica psichica. adottato – rendere visibile ed esplorabile il substra- Lungo la linea del mio contributo (Contardi 2012) to materiale, ponendosi a un tempo in posizione offerto all’approfondimento dell’apprendistato filo- non attiva, non sperimentale, rispetto al dato – for- sofico di Freud, il ruolo svolto dal dialogo con la ri- nisce non solo rigore positivo alla visione, ma evi- flessione teologica giudaico-cristiana per la crea- denzia il ruolo da esso svolto per la costituzione zione della scienza psicoanalitica e la definizione dei suoi oggetti, in quanto rivelati attraverso l’ado- dei suoi limiti, della legittimità epistemologica del- zione di una tecnica adeguata. Le ricerche intrapre- l’autonomia del suo sapere da quello medico, inten- se, su sollecitazione di Brücke, sul Petromyzon e do mostrare l’importanza assunta, in tale percorso sul granchio d’acqua dolce, quali opportunità per freudiano, dai vissuti religiosi e dal loro studio, in ricomporre la continuità filogenetica fra la struttu- convergenza con i risultati clinici da lui sviluppati ra del sistema nervoso di animali superiori e infe- in neurologia pediatrica, per l’avvio della nuova di- riori4, «nella speranza di poter arrivare, a partire sciplina, più precisamente riguardo alla ricerca del- dalla struttura nota, a dei risultati sul suo valore fi- la determinazione del suo oggetto e dell’intervento siologico» (Freud 1882, 155), oltre a legarsi al- su di esso. In appassionati scambi epistolari e testi l’oggettività del piano anatomico e a escludere l’at- capitali nel processo di evoluzione della propria tività sperimentale comportano, infatti, significati- teoria, vedremo, Freud non teme di riconoscerne vamente, anche l’introduzione, da parte di Freud, «la continuità con le ipotesi religiose; accetta di se- di perfezionamenti e innovazioni dei metodi di pre- guire il cammino da esse intrapreso e di conservare parazione del materiale cellulare al fine della sua i loro elementi positivi, salvo poi a cambiare il no- osservazione (Freud 1897a, 366 s.), marcando l’in- me della causa efficiente» (Urtubey 1983, 20). scindibilità del collegamento tra costruzione della tecnica e acquisizione della teoria. È a conferma dell’istituzione in corso di questa po- Dal tirocinio medico sizione della razionalità adottata per l’avvicina- all’esplorazione del mondo mento al mondo del pensiero che possono inqua- drarsi i successivi studi intrapresi da Freud sulla del pensiero cocaina e il suo impiego terapeutico in «forme morbose interpretabili come stati di debolezza e Indubbio esito dell’apprendistato filosofico svolto depressione del sistema nervoso» (Freud l885a, dal giovane Freud nel corso dei primi anni di studio 168), la prima indagine avviata autonomamente dal universitario, del diretto influsso dei seminari con- giovane medico durante gli anni dell’internato dotti da Franz Brentano e della sua Psicologia dal ospedaliero (1882-1885), varcando «i confini ri- punto di vista empirico (1874), è la decisa assun- stretti di quell’area di ricerche riconosciuta a cui si zione del procedimento scientifico per l’approccio era attenuto fino ad allora» (Bernfeld 1953, 154). Il al «mondo del pensiero» individuato quale luogo suo coinvolgimento in essi5 – più tardi riconosciu- cruciale del personale impegno professionale (Con- to come un «allotrion», l’intrusione di un elemen- tardi 2012, 835). La contemporanea e consonante to estraneo e incongruo nel proprio procedere (Jo- dimostrata dedizione all’esplorazione istologica nes 1953a, 119), in quanto unico impegno speri- nell’Istituto di anatomia comparata di Carl Claus – mentale impostato e saggiato in autonomia (Freud dal quale merita un finanziamento per l’indagine 1885b)6 –, segna inoltre l’introdotto ancoraggio della struttura delle gonadi delle anguille, presso la materiale all’oggettività clinica, estendendo a que- Stazione zoologica sperimentale di Trieste1 –, pre- st’ultima l’atteggiamento positivo impostosi nella paratoria al definitivo internato all’Istituto di fisio- precedente prassi anatomo-istologica. logia di Ernst von Brücke (dal semestre invernale Attraverso l’esercitato impiego, ai fini di una rico- del 1876 all’estate del 1882) come famulus, allievo struzione patogenetica, della psicologia di Theodor ricercatore, in istologia delle fibre e delle cellule Meynert7, correlante ogni evento mentale a un even- nervose (Bernfeld 1951, 116; Jones 1953a, 76), to cerebrale tramite dinamiche neurofisiologiche, è contribuisce all’esplicitazione e all’affinamento così infatti certo innanzitutto a livello delle cellule della razionalità attribuita da Freud a tale procedi- nervose supposte obiettivo della somministrazione di mento e al suo impiego nell’approccio e nella costi- cocaina che Freud ancora indirizza la propria atten- tuzione del proprio oggetto di studio. zione alla ricerca del fattore etiologico alla base del Se infatti, come indicato da Jones riguardo alla am- processo morboso, ascrivendo poi all’alcaloide l’in- bìta e riconoscente filiazione scientifica da Brüc- cremento del debilitato intervento del sistema nervo- 165 so sul «flusso sanguigno nei vasi [encefalici] più pic- mato da contrastanti impetuose passioni nella vita e coli» (Jones 1953a, 448), con il conseguente perse- nell’impegno professionale medico di Freud10, alle guito ristabilimento di «una corteccia cerebrale ade- prese con le classiche indagini microanatomiche e guatamente nutrita» (Freud 1884, 129) e quindi in neurologiche dell’entourage di Brücke e Meynert11, grado di abilitare l’equilibrato regolamento delle as- i primi scambi con Breuer12e Heinrich Obersteiner13 sociazioni mentali. Tuttavia ciò è al contempo indice sull’utilizzo terapeutico dell’ipnosi, le innovative ri- del trasferimento in corso della richiesta oggettività cerche sulla cocaina14, l’accesso alla neuropatologia degli elementi osservati dal campo micro-anatomico francese15 – che i personali vissuti in tema religioso a quello dei sintomi, materiali positivi di una ricono- fungono da acquisito tramite per l’apertura dell’isti- sciuta oggettività della clinica. A questo riguardo, an- tuendo versante di indagine psichico. zi, è inoltre proprio nello studio degli effetti di ordine Certo, l’immediato confronto e distanziamento, co- generale più che locale dell’alcaloide8 che ulterior- municato a Martha il 23 luglio 1882, dalla rigida mente emerge la non riducibilità del trattamento far- obbedienza alle regole talmudiche (halachah), pro- macologico all’induzione diretta e costante di azioni ponendo piuttosto contro di esse una «rivoluzione» uniformemente stabili, evidenziandosi piuttosto la culturale che, nel solco dell’Illuminismo tedesco di questione delle «differenze individuali nella reazione derivazione protestante, riconduca il dogma a og- all’alcaloide» (Freud 1885a, 169), punto di sbocco al- getto di ponderazione (Contardi 2012, 838), trova la pluridimensionalità dei sintomi, all’ampio spettro spunto anche dalla ricercata verifica della desidera- ottico delle domande da essi poste, non circoscrivibi- ta condivisione, da parte della fidanzata, nel conte- li al solo piano luminoso della biologia. sto di una prospettiva matrimoniale e familiare, del- Mentre il saggio inaugurale Sulla cocaaveva ritenu- la propria posizione critica verso la dottrina e la ri- to importante ricordare, a proposito della ricostru- tualizzata condotta pratica dell’ebraismo16. Tutta- zione di storia e usi della pianta sudamericana nella via, già nella stessa lettera, scaturita dall’incontro sua terra d’origine, che «gli spagnoli non credevano con un vecchio mercante ebreo, la fede di quest’ul- nei meravigliosi effetti della pianta, che sospettava- timo è occasione di una più ampia considerazione no invece essere opera del diavolo, soprattutto a antropologica accreditata nel solco dell’insegna- causa della parte che essa giocava nei riti religiosi» mento del nonno di Martha – il primo Rabbino Ca- (Freud 1884, 118), così da ribadire la necessità del- po della comunità degli ebrei tedeschi di Amburgo, lo svolgimento invece di un’indagine farmacologica Isaak ben Jacob Bernays – e incardinata da Freud della sostanza «meravigliosa», lo scritto conclusivo sulla riflessione di Gotthold Ephraim Lessing (ivi), sull’alcaloide, Cocainomania e cocainofobia(Freud evocante, attraverso il richiamo al riconoscimento 1887), troverà allora proprio nella considerazione di un’educazione del genere umano in azione nel dei pazienti morfinomani vittime di tossicomania progresso della storia delle religioni, la necessità cocainica, poiché «già nelle spire di un demone» (ivi della comprensione del pensiero, dei suoi arresti pa- 210), l’opportunità per nominare la dimensione sog- tologici o delle sue fertili evoluzioni, su un versan- gettiva alla base delle differenti (pre)disposizioni in- te altro rispetto a quello biologico: «Io conoscevo lo dividuali9. Con essa, non a caso attraverso la favori- stile [del vecchio ebreo]. La pretesa della Sacra ta evocazione di forze avvicinate dal discorso miti- Scrittura alla verità e all’obbedienza non poteva co-magico, in quanto tali cioè di non riducibile in- reggere...; su questo punto non c’era nulla da rifor- quadramento nel campo della ricerca neurofisiologi- mare ma tutto da rivoluzionare [umstürzen]; tutta- ca, trova espressione in procinto di analisi quel con- via vi era un enorme progresso, una specie di edu- tinente del pensiero richiamato dalla riflessione reli- cazione del genere umano, nel senso lessinghiano, giosa motivante l’iniziale avvenuto accesso freudia- in questo modo di insegnare. La religione non era no al mondo dello spirito (cfr Contardi 2012). Con più un dogma rigido; diventava oggetto di riflessio- essa, ancora, acquisiscono legittimità l’accoglimen- ne, ed era volta a soddisfare il raffinato gusto del- to e l’indispensabile trasposizione dell’oggetto di l’arte e le maggiori esigenze logiche [logischer]» studio dal piano trascendente a quello della psicolo- (Freud 1873-1939, 19). gia scientifica, dall’appresa tradizione metafisica a Coerentemente, un anno dopo questa richiamata le- una costituenda metapsicologia. zione del filosofo e drammaturgo tedesco, Freud scrive a Martha di proporsi di collocare «una [sua] statua e di tenere le sue opere in un posto d’onore Dai vissuti religiosi nella nostra futura casa», nonché di avere già posto all’indagine psichica la fidanzata «sotto la sua protezione, con quel poco di fede che mi rimane» (lettera del 12 luglio 1883, in Freud E., Freud L. e Grubrich-Simitis I. 1976, 96). E, sempre mosso dalla medesima partecipazio- È nella corrispondenza con la fidanzata Martha, fra il ne per un insegnamento e un’attenzione improntati giugno 1882 e il settembre 1886 – un periodo ani- da «molto spirito e umanità [Geist und Humanität]» 166 (Freud 1873-1939, 19), due mesi più tardi stende [wilden] e spietato. Noi tutti eravamo impietriti dal- un’ampia lettera (di quasi 3.000 parole) al rientro l’indignazione e dalla vergogna di fronte ai cristia- dalle esequie funebri, svolte secondo il rito ebraico, ni che erano tra noi. Era come se avessimo dato lo- del collega Nathan Weiss, assistente presso la Cli- ro il diritto di credere che noi adoriamo il Dio della nica psichiatrica di Meynert, «impiccato[si] in un Vendetta, non dell’Amore» (ivi50, 55 s., trad. mia). bagno pubblico nella Landstraße..., di ritorno dal Sbagliano dunque coloro i quali hanno cercato la viaggio di nozze [con una ragazza cristiana] da die- causa della morte al di fuori della necessità inscrit- ci giorni» (Freud 1882-1886, 50, trad. mia, lettera ta nella vita di Nathan. Il legame col padre, la «smi- del 16 settembre 1883). surata vanità» (maßlosen Eitelkeit) di quest’ultimo Alle prese con uno «stato d’animo [Gemütszustand] alla base di un’accanita richiesta, rivolta ai figli, di profondamente scosso», avvertendo il bisogno di affermazione nello studio e nella vita, la mancanza una sua personale assunzione elaborativa attraverso d’amore patita in famiglia (Es gab keine Liebe in il ritrovamento di una spiegazione dell’enigmatico dem Hause), hanno favorito il deragliamento gesto e destino dell’amico, evitando il ricorso a ri- dell’«amor proprio» (Selbstliebe) di Nathan in duttivi e difensivi approcci organicisti, respingendo «adorazione di sé» (Selbstanbetung). È alla «forza l’ausilio del riferimento esogeno a un’infelicità ma- trainante» (Treibende) di questa, dell’«amor pro- trimoniale («Io non ci credo»), afferma allora l’im- prio morboso e nefasto come delle sue pretese ri- prescindibilità di una narrazione svolta tramite la volte a qualcosa di più nobile» (seine krankhaft lunga lettera all’amata. Con essa subito introduce schlechten Selbstliebe, wie an seinen auf Edleres alla centralità del ruolo esercitato dal rapporto col gerichteten Anforderungen), che sono riconducibili padre – Isaac Hirsch, insegnante di letteratura tal- sia gli indubbi successi professionali dell’amico sia mudica presso la Scuola ortodossa ebraica Beth Ha- la sua insistita e violenta ambizione al matrimonio, midrash di Vienna17 – per la plasmazione e l’ordi- scontratasi però con il rifiuto (Ablehnung) dell’a- namento della natura e del carattere di Weiss: «Non mata e la propria «incapacità di confessarlo al mon- è morto per caso, piuttosto la sua natura [Wesen] si do» (Unfähigkeit vor die Welt es zu bekennen), di è avverata, le sue qualità [Eigenschaften] positive e svelare anche a sé stesso la propria natura di uomo negative si sono alleate per condurlo al fallimento, conflittuale, che viveva apparentemente «a porte la sua vita sembrava modellata da un drammaturgo, aperte» (bei offenen Türen), ma che in verità «na- e la sua morte ne è stata la necessaria catastrofe. Il scondeva molte cose» (viel verheimlichte) [ivi 50 padre è lettore alla scuola di religione di qui, uno ss., trad. mia]. studioso molto dotato..., ma anche un uomo molto Tutt’altro che inaspettatamente, come testimonia duro, cattivo, rozzo. Mio padre è un orrore, soleva Jones (1953a, 212), «fu la morte di Weiss, promet- dire Nathan... È morto per la somma delle sue qua- tente neurologo, che spinse [in modo definitivo] lità» (ivi50 e 55, trad. mia). Freud a scegliere quella carriera». Con tale trage- Il turbamento e la vergogna provati da Freud di dia, preciserei19, acquista infatti chiarezza anche fronte alla durezza dell’ortodossia ebraica, avversa- l’opportunità dell’assunzione di quella professione ta anche per mezzo del rimprovero indirizzato al in quanto spazio di esercizio di una disciplina scien- comportamento avuto durante il funerale da Meir tifica per la quale è necessario promuovere una «ri- Friedmann18– un compagno di lavoro e parente del voluzione» concettuale, affinché elegga cioè come padre di Weiss –, sono il punto di avvio della rifles- oggetto di studio proprio quel mondo interno na- sione sul peso e il suono delle zolle di terra e del scosto, evocato dal vissuto e dalla tematizzazione blocco compatto della famiglia d’origine, responsa- religiosa, luogo di collocazione delle «qualità» al bili dell’inumazione di Nathan. Il «Dio della Ven- cuore del destino dell’uomo. detta» dell’Antico Testamento, oggetto di fede del Roberto Contardi «selvaggio» ebreo, è interrogato riguardo ai manca- ti avvenuti sviluppo e integrazione delle «qualità» Roberto Contardi, medico specialista in psichiatria, è Membro personali dell’amico, causa della sua tragica morte: Ordinario con funzioni di training della Società Psicoanaliti- «Ancora adesso, dopo avere udito le zolle di terra ca Italiana e Member Training Analyst della International rotolare sulla sua bara, non riesco ad abituarmi al- Psychoanalytical Association. Tra i suoi libri ricordiamo La l’idea... Sul suo cadavere cominciò il litigio delle prova del labirinto. Processo di simbolizzazione e dinamica rappresentativa in psicoanalisi (ed. FrancoAngeli 2010). famiglie, e, sulla sua tomba ancora aperta, risuonò un grido di vendetta disarmonico, così ingiusto e spietato, come se fosse stato lanciato da lui stesso. 1Sulle osservazioni di laboratorio condotte da Freud a Trie- ste nel corso di due soggiorni fra il marzo e il settembre Il lettore Friedmann, parente e collega del suo vec- 1876, vedi Laible 1985. chio padre, ... cominciò ad accusare con parole 2Cinquant’anni più tardi, ricordando il suo insegnamento e chiare l’altra famiglia di avergli inferto il colpo l’ammirazione provata per l’indiscusso Maestro, scriverà di mortale. Per di più parlando con la voce intensa del lui come della «personalità che più di ogni altra nella vita ha fanatico, con la grande fiamma dell’ebreo selvaggio influito su di me» (Freud 1926, 419). 167 3 Richiamando la fedele corrispondenza tra «le parole che istologici, e il 2 luglio la propria proposta avanzata ad Ale- Freud usò nel 1925 per definire la psicoanalisi nel suo aspet- xander Holländer, «che aveva una buona conoscenza dell’a- to dinamico» e «lo spirito e il contenuto» delle lezioni di natomia del cervello e occupava il posto di assistente di Brücke, Ernest Jones indica più in generale «l’impostazione Meynert, che era solito sostituire nell’insegnamento..., di in- fisica» di queste ultime come centrale nella formazione di traprendere insieme uno studio approfondito del cervello del «quella particolare cornice fisiologica nella quale [Freud] bambino neonato» (Jones 1953a, 248). Il 18 gennaio 1884 tentò poi di inquadrare le sue scoperte di psicologia» (Jones esprime a Martha l’entusiasmo provato all’Ospedale gene- 1953a, 72-74). rale per avere «finalmente cominciato a occuparmi diretta- 4 A dimostrazione dell’importanza dell’acquisito insegna- mente di malattie nervose; spero di aver pronta la mia prima mento fisiologico per la successiva comprensione della di- piccola pubblicazione» (Freud 1873-1939, 79): Un caso di namica psichica attraverso l’impiego di un’assunzione in emorragia cerebrale con sintomi indiretti basali di focolaio chiave evolutiva della libido, Introduzione alla psicoanalisi nello scorbuto. rievocherà la ricerca condotta sul Petromyzon quale analo- 12Nella lettera del 19 novembre 1882 – ricordata da Jones gia dei processi in corso nella formazione delle nevrosi (1953a, 280) – Freud, assistente nella Clinica medica di Her- (Freud 1915-1917, 497). mann Nothangel, riporta a Martha il profondo interesse su- 5Il primo accenno all’argomento si trova in una lettera del scitatogli dal primo racconto, fornito da Breuer il giorno 21 aprile 1884 (Freud 1873-1939, 94). precedente, del trattamento di Anna O., riguardo al quale 6Jones osserva che «tre volte Freud si cimentò con il lavo- «discusse i dettagli infinite volte» (ivi). ro sperimentale, e sempre senza successo» (Jones 1953a, 13Su Obersteiner, docente di anatomia e fisiologia del siste- 85). I primi due tentativi avvennero nel 1878 e nel 1884 al- ma nervoso centrale all’Università di Vienna, sulla sua ami- l’interno del laboratorio e su indirizzo di Salomon Stricker, cizia con Breuer e von Fleischl, i legami con Brücke, gli af- direttore dell’Istituto di patologia – da lui trasformata da di- fettuosi scambi con Freud e le supplenze mediche di que- sciplina anatomica a fisiologica –; il terzo riguardò appunto st’ultimo nella sua Clinica Neurologica privata, vedi le let- la ricerca, autonomamente impostata, sull’azione della dro- tere dell’8 e 19 giugno 1885 (Freud 1873-1939, 128-132). ga «sulla forza di certi gruppi muscolari e sui tempi di rea- Cfr anche Freud 1888a e Fichtner e Hirschmüller 1988. zione psichici» (Freud 1885b, 156), misurati con un dina- 14Il 21 aprile 1884 annuncia il «progetto... di un esperimen- mometro e un neuroamebimetro, quali prodotti oggettiva- to terapeutico... a proposito della cocaina» (Freud 1873- mente indagabili dell’indotto umore euforico da parte del- 1939, 94). l’alcaloide estratto dalla pianta di coca. Per le sue ricerche 15Dall’arrivo alla Salpêtriére con i propri preparati istologi- sugli effetti terapeutici della cocaina, si conviene oggi nel- ci e il biglietto di presentazione del neurologo viennese Mo- l’assegnare a Freud un posto di diritto tra i fondatori della ritz Benedikt (su Benedikt e l’influenza avuta su Freud vedi psicofarmacologia (Byck 1974, 59). Andersson 1962, 110; Ellenberger 1973, 113 ss.), all’ac- 7All’1 maggio 1883 risale il primo incarico ospedaliero re- compagnamento di Jean Martin Charcot al laboratorio e tribuito di Freud, in qualità di Assistente, presso la Clinica l’assegnazione del «materiale di cui ho bisogno per il lavo- psichiatrica di Meynert, il quale, aprendogli le porte del suo ro da me scelto (hai mai sentito parlare di degenerazione se- laboratorio, «mi fece la proposta di dedicarmi completa- condaria?), e Charcot ha scritto una lettera a un altro profes- mente e definitivamente all’anatomia cerebrale, prometten- sore perché possa avere cervelli di bambini» (lettera del 21 domi la successione alla sua cattedra» (Freud 1924, 79); su ottobre 1885, ivi 151), all’appassionante scoperta dell’ap- tale esperienza e le ricerche del Maestro viennese intorno al- proccio clinico del neuropatologo francese: «Adesso mi tro- la «clinica delle malattie del cervello frontale, basata sulla vo veramente a mio agio, e credo di trasformarmi profonda- sua struttura, il suo funzionamento e il suo sistema circola- mente. Voglio dirti, in particolare, ciò che esercita influenza torio», vedi Hirschmüller 1985 e 1995a; sul pensiero orga- su di me. Charcot, uno dei più grandi medici, un uomo dal nicista di Meynert e il suo tentativo di messa in parallelo de- geniale equilibrio, sconvolge semplicemente tutte le mie gli aspetti anatomo-fisiologici e psicologici della patologia idee e i miei piani. Dopo certe lezioni esco da lui come da mentale, vedi Lévi-Friesacher 1983. Notre-Dame, con nuovi sentimenti di ciò che è perfetto» 8È esplicitabile in questo senso il mancato approfondimento, (lettera del 24 novembre 1885, ivi159). da parte di Freud, della pur scoperta azione anestetica locale 16Il figlio Martin testimonierà che «la famiglia Freud si di- della cocaina (Freud 1884, 146), con la conseguente delega stolse dalla religione e dai riti ebraici...; venivamo cresciuti all’amico oftalmologo Carl Koller del suo dimostrato impie- senza nessuna traccia del rituale ebraico; le nostre festività go nella chirurgia oculare; sull’episodio vedi Jones (1953a, erano il Natale, con doni sotto l’albero di candele accese, e 121 ss.), la ricostruzione offerta da Hortense Koller Becker la Pasqua, con uova pasquali allegramente dipinte» (Freud (1963), figlia del collega, e le precisazioni fornite da Freud nel M. 1967, 203 s., trad. mia). 1934 in una lettera a Josef Meller (in Eissler 1971, 155 ss.). 17Wistrich 1989, 727. 9 Sulla dolorosa vicenda dell’amico e collega Ernst von 18Ivi. Fleischl-Marxow, assistente di Brücke, vittima di un’infe- 19Il pragmatismo di Jones conduce quest’ultimo a formula- zione nel corso di ricerche di anatomia patologica, perciò re l’ipotesi riduttiva che alla base di tale decisione risiedes- sottoposto ad amputazione del pollice destro e quindi cadu- se il calcolo della costituitasi vacanza del «posto» ospeda- to nella dipendenza morfinica, nonché sul tentativo di Freud liero occupato dal collega (Jones 1953a, 212). Con il mede- e Breuer – seguendo indicazioni scientifiche statunitensi – di simo atteggiamento, ma con maggiore imbarazzo, pur non favorire una sua disassuefazione attraverso l’impiego di co- tacendo che «Freud pensò di abbracciare la “confessione” caina, peraltro esitando in una cocainomania, vedi Jones [cristiana] protestante» (ivi213), lungi dal considerare il va- 1953a, cap. 6 e Hirschmüller 1995b. lore dell’evoluzione critica in corso, da parte del Maestro, 10 Kurt Eissler lo indica in questo senso come «Sturm und nei confronti della teologia ebraica del Dio dell’Antico Te- Drangperiod» (1971, 233). stamento, Jones correla tale proposito, esplicitatosi in occa- 11 Il 7 maggio 1883 Freud riferisce alla fidanzata il conse- sione della realizzazione del sentito fondamentale matrimo- guito permesso di lavorare nel laboratorio della Clinica psi- nio con Martha, al ricercato modo «di potersi sposare senza chiatrica all’allestimento e all’osservazione dei preparati le complicate cerimonie ebraiche che tanto odiava» (ivi). 168
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