«La lotta è armata»: questo doveva essere il messaggio diffuso dalla foto della pistola puntata alla tempia dell'ingegner Macchiarini, nel marzo del 1972. Le parole sono di Renato Curcio, e si riferiscono al primo sequestro-lampo realizzato dalle Brigate Rosse. Si trattò di un episodio rilevante: i brigatisti avevano deciso di passare definitivamente all'azione. D'altro canto, quella primavera non ebbe un attimo di pace: pochi giorni dopo morì Giangiacomo Feltrinelli, mentre il maggio fu segnato dall'omicidio del commissario Luigi Calabresi. Quali fattori determinarono un'escalation tanto drammatica? Per quali ragioni tanti gruppi della sinistra extra-parlamentare considerarono persuasiva l'ipotesi della violenza? Perché la tentazione del ricorso ad azioni terroristiche si rivelò tanto seduttiva? Questi sono gli interrogativi affrontati dal testo: la ricerca propone una riflessione attenta sulle motivazioni che spinsero tante e tanti a scegliere la lotta armata, e analizza le argomentazioni grazie alle quali tale scelta trovò una legittimazione negli ambienti dell'estrema sinistra. Gabriele Donato (Cividale del Friuli, 1976), è dottore di ricerca in Storia contemporanea e insegnante di Storia e Filosofia. Con l'Istituto friulano per la Storia del Movimento di Liberazione ha pubblicato nel 2008 la monografiaSovversivi, dedicata all'antifascismo cospirativo in Friuli fra le due guerre. Negli anni successivi si è occupato del movimento sindacale nel Novecento e della violenza politica nell'Italia degli anni Settanta, tema sul quale dal 2010 ha svolto attività di ricerca presso l'Università di Trieste. ISTITUTO REGIONALE PER LA STORIA DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NEL FRIULI VENEZIA GIULIA GABRIELE DONATO «La lotta è armata» Estrema sinistra e violenza: gli anni dell'apprendistato 1969-1972 Quaderni 28 Con il contributo di Redazione e amministrazione: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia Villa Primc, Salita di Gretta 38 - 34136 Trieste E-mail: [email protected] Web: www.irsml.eu Editing: Fulvia Benolich, Fabio Todero © TUTTI I DIRITTI RISERVATI Prima edizione italiana: dicembre 2012 Copertina: Matteo Molinaro Stampa: Villaggio del Fanciullo, via di Conconello 16 - 34151 Opicina (Trieste) ISBN: 978-88-904006-9-8 Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE Capitolo primo - 1969-1970: la diffusione della violenza 1.1. Il 1969 dei gruppi 1.2. La quotidianità della violenza 1.3. Un «magma di ribellione» 1.4. Una «guerra di lunga durata» 1.5. Potere operaio a convegno 1.6. «La distruzione della macchina dello Stato» 1.7. La riscoperta del «leninismo» 1.8. Alle prese con la repressione 1.9. Feltrinelli e i suoi GAP 1.10. L'esperienza di Sinistra proletaria 1.11. «L'ora della guerriglia» 1.12. Verso la guerra guerreggiata 1.13. «Il purgatorio delle riforme» 1.14. «L'apologia sistematica della violenza» 1.15. Crisi dei gruppi e tentativi di riaggregazione Capitolo secondo - 1971: l'esaltazione della violenza 2.1. Fra illegalità e clandestinità 2.2. La «Nuova Resistenza» 2.3. «Guerriglia dappertutto» 2.4. La «militarizzazione dello scontro» 2.5. Il confronto sulla lotta armata 2.6. «Verso forme più alte di scontro» 2.7. Le divergenze sulla «violenza rivoluzionaria» 2.8. «Una violenza preordinata» 2.9. «Contro la crisi, l'insurrezione» 2.10. «Avanguardie politiche armate» 2.11. Il mito dell'insurrezione 2.12. Strumenti di sovversione 2.13. Potere Operaio riunito all'EUR 2.14. La lotta contro lo Stato 2.15. Lotta Continua e il «fanfascismo» 2.16. Milano, 12 dicembre 1971 2.17. Il bisogno dello scontro 2.18. «Un potenziale enorme di violenza» Capitolo terzo - 1972: l'inasprimento della violenza 3.1. Il problema del riformismo 3.2. «Una precisa volontà di armarsi» 3.3. «La forza delle armi» 3.4. La «resa dei conti» 3.5. «Oggi Sallustro, domani Agnelli» 3.6. La «guerra civile» 3.7. «Partito e fucile» 3.8. L'omicidio Calabresi 3.9. «Quei colpi di pistola» 3.10. La crisi di Potere operaio 3.11. Quale «uso della violenza»? 3.12. L'«odio contro lo Stato» 3.13. La spinta della violenza 3.14. La riorganizzazione delle BR 3.15. La specializzazione terroristica Ringraziamenti Elenco delle sigle utilizzate nel testo Indice dei nomi ELENCO DELLE SIGLE UTILIZZATE NEL TESTO ACLI: Associazioni cristiane lavoratori italiani ALN: Ação libertadora nacional - Azione per la liberazione nazionale ANPI: Associazione nazionale partigiani italiani AO: Avanguardia operaia BR: Brigate rosse CGIL: Confederazione generale italiana del lavoro CISL: Confederazione italiana sindacati dei lavoratori CISNAL: Confederazione italiana sindacati nazionali lavoratori CPM: Collettivo politico metropolitano CUB: Comitati unitari di base DC: Democrazia cristiana ERP: Ejército revolucionario del pueblo - Esercito rivoluzionario del popolo ETA: Euskadi ta askatasuna - Paese basco e libertà FAC: Formazioni armate comuniste FARO: Fronte armato rivoluzionario operaio FIM: Federazione italiana metalmeccanici FIOM: Federazione impiegati operai metallurgici FLM: Federazione lavoratori metalmeccanici FPLP: Fronte popolare per la liberazione della Palestina GAP: Gruppi di azione partigiana GP: Gauche Proletarienne - Sinistra Proletaria IRA: Irish Republican Army - Esercito repubblicano irlandese LAPP: Lotta armata per il potere proletario LC: Lotta continua LI: Lavoro illegale MAR: Movimento di azione rivoluzionaria MS: Movimento studentesco MSI: Movimento sociale italiano OLAS: Organización latinoamericana de solidaridad - Organizzazione latinoamericana di solidarietà PCB: Partido comunista brasileiro - Partito comunista brasiliano PCD'I: Partito comunista d'Italia PCD'I - ml: Partito comunista d'Italia marxista-leninista PCI: Partito comunista italiano PL: Prima linea PO: Potere operaio PRT: Partido revolucionario de los trabajadores - Partito rivoluzionario dei lavoratori PSI: Partito socialista italiano PSIUP: Partito socialista italiano di unità proletaria RAF: Rote Armee Fraktion - Frazione armata rossa SDS: Sozialisticher Deutscher Studentenbund - Lega degli studenti socialisti tedeschi SDS: Studentsfor a Democratic Society - Studenti per una società democratica SID: Servizio informazioni difesa SIDA: Sindacato italiano dell'auto SP: Sinistra proletaria UCID: Unione cristiana imprenditori dirigenti UIL: Unione italiana del lavoro UILM: Unione italiana lavoratori metalmeccanici
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