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La lingua di due quotidiani veronesi del secondo Ottocento PDF

252 Pages·1997·13.647 MB·Italian
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BEIHEFTE ZUR ZEITSCHRIFT FÜR ROMANISCHE PHILOLOGIE BEGRÜNDET VON GUSTAV GRÖBER FORTGEFÜHRT VON WALTHER VON WARTBURG UND KURT BALDINGER HERAUSGEGEBEN VON MAX PFISTER Band 266 FRANCESCA SBOARINA La lingua di due quotidiani veronesi del secondo Ottocento MAX NIEMEYER VERLAG TÜBINGEN 1996 Ad Abis e Max Die Deutsche Bibliothek - CIP-Einheitsaufnahme [Zeitschrift für romanische Philologie / Beihefte] Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie. - Tübingen : Niemeyer Früher Schriftenreihe Fortlaufende Beil. zu: Zeitschrift für romanische Philologie NE: HST Bd. 266. Sboarina, Francesca: La lingua di due quotidiani veronesi del secondo Ottocento. - 1996 Sboarina, Francesca: La lingua di due quotidiani veronesi del secondo Ottocento / Francesca Sboarina. -Tübingen : Niemeyer, 1996 (Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie ; Bd. 266) ISBN 3-484-52266-6 ISSN 0084-5396 © Max Niemeyer Verlag GmbH & Co. KG, Tübingen 1996 Das Werk einschließlich aller seiner Teile ist urheberrechtlich geschützt. Jede Verwertung außerhalb der engen Grenzen des Urheberrechtsgesetzes ist ohne Zustimmung des Verlages unzulässig und strafbar. Das gilt insbesondere für Vervielfältigungen, Übersetzungen, Mikrover- filmungen und die Einspeicherung und Verarbeitung in elektronischen Systemen. Printed in Germany. Gedruckt auf alterungsbeständigem Papier. Satz u. Druck: Memminger Zeitung, Memmingen Einband: Heinr. Koch, Tübingen Indice 0. Introduzione ι 1. Premessa 3 1.1. La stampa veronese 3 1.2. «L'Arena» e «L'Adige» 5 1.3. Impostazione dell'analisi 8 2. Punteggiatura 10 2.1. Virgola 10 2.2. Punto e virgola 13 2.3. Punto 13 2.4. Due Punti 14 2.5. Puntini di sospensione 15 2.6. Punti esclamativo e interrogativo 16 2.7. Lineetta 17 3. Grafia 19 3.1. Gruppi palatali ce!ge/see 19 3.2. Plurale dei nomi in -io 21 3.3. j semiconsonante 24 3.4. Grafia di nomi stranieri 24 3.5. Maiuscole 25 3.6. Accento 27 3.7. Apostrofo 28 3.8. Parole composte 29 3.9. Grafie di cholera 30 3.10. Caratteri tipografici 31 3.11. Parole abbreviate 33 4. Fonologia 35 4. ι. Vocali toniche 35 4.2. Vocali protoniche 38 4.3. Vocali postoniche 46 4.4. Prostesi 47 4.5. Af eresi 47 V 4-6. Sincope 48 4.7. Apocope 49 4.8. Elisione 51 4.9. d eufonica 53 4.10. Scempie / doppie 53 4.11. Sorde / sonore 60 4.12. Sibilanti 61 4.13. Palatali 63 4.14. Assimilazione 64 4.15. in-+ s implicata 64 4.16. Altro 65 5. Morfologia 66 5.1. Metaplasmi di declinazione 66 5.2. Esito di -àrius 68 5.3. Genere 69 5.4. Formazione del femminile 69 5.5. Formazione del plurale 70 5.6. Plurali femminili collettivi 71 5.7. Aggettivo 72 5.8. Articolo 73 5.9. Pronomi personali 74 5.10. Pronomi possessivi 76 5-11. Aggettivi e pronomi dimostrativi 77 5.12. Aggettivi e pronomi indefiniti 78 5.13. Pronomi relativi 79 5.14. Aggettivi e pronomi interrogativi 81 5.15. Preposizioni, congiunzioni, avverbi, numerali 82 5.16. Partitivo 83 5.17. Indicativo 84 5.18. Congiuntivo 86 5.19. Condizionale 87 5.20. Participio 87 5.21. Gerundio 88 5.22. Infinito 88 6. Sintassi 89 6.1. Nome 89 6.2. Aggettivo 92 6.3. Articolo 92 6.4. Pronomi personali 97 6.5. Pronomi dimostrativi 102 6.6. Aggettivi e pronomi indefiniti 102 6.7. Preposizioni 104 VI 6.8. Intransitivi a reggenza diretta no 6.9. Congiunzioni no 6.10. Avverbi 113 6.11. Numerali 114 6.12. Concordanze nominali 114 6.13. Concordanze verbali 115 6.14. Essere e avere 118 6.15. Congiuntivo 121 6.16. Condizionale 122 6.17. Periodo ipotetico 123 6.18. Infinito 124 6.19. Gerundio 125 6.20. Participio 126 6.21. Tempi nelle principali 127 6.22. Tempi nelle secondarie 129 7. Note di stile 131 7.1. Tipi di periodi 131 7.2. Procedimenti congiuntivi 134 7.3. Procedimenti aggiuntivi 141 7.4. Stile nominale 143 7.5. 'Stile obiettivizzante' 146 7.6. Titoli 149 7.7. Ordine degli elementi della frase 153 7.8. Altre note sullo stile 156 8. Formazione delle parole 160 8.1. Composti e prefissati nominali 161 8.2. Suffissati nominali 163 8.3. Deverbali a suffisso zero 169 8.4. Composti e prefissati aggettivali 169 8.5. Suffissati aggettivali 170 8.6. Avverbi in -mente 172 8.7. Parasintetici e prefissati verbali 172 8.8. Suffissati verbali 173 9. Aspetti lessicali 175 9.1. Neologismi 175 9.2. Lingue speciali 181 9.3. Forestierismi 196 9.4. Aulicismi 209 9.5. Toscanismi 215 9.6. Dialettalismi e regionalismi 216 9.7. Colloquialismi 226 VII 9-8. Stereotipi 228 10. Valutazioni conclusive 232 10.1. Standard vs. nonstandard 233 10.2. Standard vs. substandard 234 10.3. Standardizzazione verso un italiano non-aulico 235 10.4. Standardizzazione del linguaggio giornalistico 236 11. Bibliografia 238 Vili o. Introduzione* In passato è stata dedicata scarsa attenzione alla stampa ottocentesca veneta, considerata provinciale nei confronti delle espressioni giornalistiche dei centri di potere e di cultura di maggiore rilevanza. Sembra invece non marginale soffer- marvisi poiché, al di là dell'importanza che comunque riveste lo studio di feno- meni periferici per far luce sulla rete di interconnessioni e sugli scarti fra questi e la centralità cui essi si rapportano, gli approcci e gli affondi ora pubblicati mo- strano come la storia del giornalismo veneto meriti un rilievo autonomo per ric- chezza e varietà di riviste, periodici e quotidiani, e anche per lo spessore di al- cune testate, di personalità di giornalisti, letterati ed editori, di situazioni edito- riali uniche. Interessa qui dunque apportare un nuovo contributo allo studio della lingua dei quotidiani ottocenteschi: la codificazione del linguaggio giornalistico è in un rapporto di tensione fra la norma della lingua della tradizone letteraria, che do- minava allora lo standard scritto, e altre varietà dell'italiano, siano esse le «sgrammaticature» e i registri bassi usuali a chi (come spesso il giornalista, non solo ottocentesco) non è letterato né colto, siano i dialetti, siano le lingue spe- ciali1, sia qualsiasi altra possibilità espressiva a disposizione dei giornalisti; le te- state locali assumono notevole rilevanza poiché il variare del luogo di edizione dei giornali e del tipo di pubblico a cui si rivolgono, insieme al variare delle ideo- logie che esprimono e del periodo in cui sono pubblicati, influisce sulle dinami- che di formazione del linguaggio giornalistico in rapporto alle varietà dell'ita- liano ottocentesco. Da queste variabili (e da altre ancora) dipendono anche le modalità di riformulazione dei contenuti e la forma espressiva delle notizie nel passaggio dalle fonti primarie d'informazione al momento di diffusione al pub- blico per mezzo del giornale. È evidente quindi che quanto più la panoramica de- gli studi sulla lingua dei giornali è varia e completa, tanto più chiare risultano le * La prima stesura di questo lavoro è stata presentata nell'anno accademico 1990/1991 alla facoltà di Lettere dell'Università di Padova come ricerca di laurea in «Storia della lingua italiana». Ringrazio il Prof. Pier Vincenzo Mengaldo per il tema propostomi e per il prezioso e puntuale aiuto. La mia gratitudine va anche alla disponibilità del Prof. Michele Cortelazzo che mi ha costantemente offerto numerosi e proficui consigli. 1 Per approfondimenti riguardo a quel che s'intende sotto questa etichetta, cfr. M. A. CORTELAZZO 1990. ι linee che contribuiscono a tracciare il quadro della «questione della lingua» otto- centesca. In particolare questo lavoro si propone di delineare i caratteri della lingua di due quotidiani pubblicati a Verona nel periodo postunitario, quando nuovi fatti e nuove speranze alimentarono fermenti di rinnovamento e grandi furono nel Veneto i cambiamenti, anche linguistici2. Prendono in esame lo stesso periodo storico altri studi paralleli sulla lingua di giornali pubblicati in altre località ita- liane, che ho tenuto come riferimento: in particolare sono stati condotti con- fronti con i sondaggi compiuti su alcuni quotidiani di Milano e di Messina3, una metropoli settentrionale di particolare spessore culturale e una città periferica della provincia siciliana. La ricerca vuole contribuire a fare luce sull'evoluzione della lingua scritta non letteraria della seconda metà dell'Ottocento, sull'immissione nello standard di entrate linguistiche da diverse direzioni (scelte manzoniane, neologismi, lin- gue speciali, lingue straniere, colloquialismi, dialetto), sul formarsi del linguag- gio giornalistico destinato ad incidere sull'evolversi della lingua italiana. 2 Lo spoglio dei giornali veronesi copre per il periodo postunitario una lacuna già notata (MASINI 1994: 637 Η.) dello studio della lingua del giornalismo di provincia. 3 Per Milano gli studi sono di MASINI 1977, che analizza il «Pungolo» e la «Perseve- ranza» degli anni 1859-1865, e di BISCEGLIA BONOMI 1973, 1974, 1976, che prende in esame il «Corriere della Sera», il «Secolo» e l'«Osservatore Cattolico» degli anni 1900-1905; per Messina il riferimento è a SCAVUZZO 1988, che studia «L'Aquila La- tina», «La Gazzetta di Messina», «Il Nuovo Imparziale» e «Politica e Commercio» fra il 1878 e il 1894. 2

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