La GUERRA che bella cosa fi- Ma AMMANITI è solo un FOTOROMANZO? MATVEJEVIC: l'APOCALISSE c'è già stata Peccato, mi sono persa STEVENSON HERZOG, il cinema che odia il POTERE Fanny Hill CAPITALISTA del sesso MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 - ROMA - ISSN 03933903 N. 10 E di tori A C'è una nuova Grecia T orniamo ora all'interrogativo di prima: perché gesse Nikos Engonopulos (1910-1985) il surrealismo tanto silenzio sulla letteratura neogreca? europeo acquisterebbe un altro significativo rappre- di Caterina Carpinato Le ragioni sono varie: innanzitutto la letteratura gre- sentante, se si traducesse l'opera completa di Ghior- ca moderna ha dovuto continuamente difendersi dal gos Seferis (1900-1971, premio Nobel per la letteratu- peso incombente della letteratura greca classica, e dal- ra) 0 quadro delle nostre conoscenze sul Novecento A Francoforte quest'anno paese d'onore è la Gre- l'aristocratico disprezzo nei confronti della lingua gre- sarebbe sicuramente più articolato e completo. cia, paese che si imporrà all'attenzione del pub- ca moderna nutrito dalla maggior parte degli speciali- Questi greci hanno tanto da dire. Molte cose le han- blico e degli editori stranieri non solo per il suo patri- sti di greco antico; in secondo luogo la lingua greca no già raccontate nella loro lingua, a loro modo e se- monio simbolo di un ideale e primitivo sogno di de- moderna (parlata da poco più di dieci milioni di greci, condo il loro punto di vista. Sta adesso a noi avvicinarli mocrazia, non solo per la straordinaria testimonianza e da qualche altra minoranza di emigrati) è una lingua e interpretarli. Superate le barriere linguistiche e de- letteraria antica (in principio era Omero...), ma anche particolarmente complessa ed articolata. In quanto ta- molito l'ormai anacronistico muro a difesa della "pu- per una vivace e misconosciuta produzione letteraria le, essa è difficilissima da tradurre nelle altre lingue rezza classica", esplode esuberante una contaminata, moderna. moderne, dal momento che il traduttore non soltanto variopinta e disorganica cultura greca moderna. La Grecia (anche a livello politico) ha operato una deve conoscere la lingua attuale, ma deve anche avere precisa scelta, quella di presentarsi come diretta erede un rapporto piuttosto stretto con la lingua ecclesiastica della classicità ma anche come realtà culturale ormai e con quella dotta. Almeno fino a qualche decennio fa, Alla fiera di Francoforte del tutto matura, capace di prescindere dalle creden- la questione della lingua in Grecia non era ancora del ziali degli antichi. In vista delle Olimpiadi che si ter- tutto risolta, e le conseguenze di tale conflitto linguisti- ranno ad Atene nel 2004, il Ministero della Cultura, co erano evidenti anche nelle opere letterarie scritte in di Nasos Vaghenàs retto da Evanghelos Venizelos, ha dato il via alle greco "demotico": il traduttore dal neogreco dunque L "Olimpiadi culturali", un progetto ampio e articolato non solo deve avere un bagaglio di conoscenze gram- a Fiera Internazionale del Libro di Francoforte diretto dal poeta Titos Patrikios, una delle voci più in- maticali e sintattiche, non solo deve sapersi orientare (che si terrà tra il 10 e il 15 ottobre) è essenzial- teressanti nel panoramico letterario greco del secondo in un contesto culturale e religioso ortodosso, ma deve mente una esposizione commerciale, dove si incontra- Novecento. Nello spirito greco si intende arrivare al anche essere dotato degli strumenti necessari per deco- no editori alla ricerca di libri "che si vendono" piutto- traguardo delle Olimpiadi di Atene non solo pronti fi- dificare le connessioni linguistiche esistenti con il gre- sto che alla scoperta di libri di qualità. La letteratura sicamente per affrontare le gare (e le maratone televisi- co antico. Il traduttore deve quindi spesso sottomet- costituisce certo una parte importante dell'insieme dei ve), ma anche allenati nell'anima. Pertanto nella prepa- tersi a un lavoro arduo, complesso e quasi sempre poco libri esposti, ma è solo una parte dell'insieme. E la razione dei prossimi Giochi Olimpici soddisfacente, dal momento che la buona letteratura costituisce una parte più piccola. (che nell'età moderna come è noto ri- maggior parte degli editori italiani non Esistono tuttavia, è ovvio, anche altri libri significativi, presero proprio ad Atene nel 1896), la Campiello intende rischiare investendo in questa che non sono testi letterari. Non sono sicuro però che Grecia si appresta a essere nazione ma- Giuseppe Pontiggia è il letteratura. la Grecia, quest'anno paese d'onore, abbia preso in dre dello spirito olimpico, inteso nel vincitore del premio Cam- Eppure negli ultimi anni qualcosa sta considerazione tutto ciò: innanzitutto perché, da senso più completo e profondo: in "di- piello di quest'anno con il ro- finalmente cambiando: nell'ultimo de- quanto è stato comunicato, la presenza greca a Fran- vino" (perché l'Olimpo è la montagna manzo Nati due volte (Mon- cennio sono stati pubblicati molti libri coforte sarà esclusivamente una presenza letteraria, e sacra) equilibrio tra il corpo e l'anima. dadori, 2000), recensito sul- tfadotti dal greco moderno, grazie so- in secondo luogo perché questa presenza, anziché es- Alla preparazione atletica del cor- l'Indice" (2000, n. 12) con prattutto alle iniziative di piccoli editori sere rappresentata da pochi ma significativi scrittori, po penseranno le società sportive e le scritti di Maria Luisa Bedo- come Theoria, Crocetti, Ponte alle Gra- viventi e no (gli autori significativi di ogni letteratura multinazionali dello sport e del mon- gni, Marosia Castaldi, Vitto- zie, Argo, ma anche di grandi editori non sono mai molto numerosi), ha assunto invece l'a- do che ruota intorno ad esso; a quella rio Coletti, Ferruccio Giaca- come Bompiani, al quale va il merito di spetto di una squadra di rappresentanza "nazionale", dello spirito invece proprio i greci nelli e Silvio Perrella. aver fatto conoscere meglio in Italia la quanto mai ampia e numerosa. Questa "nazionale let- stessi intendono offrire opportunità prosa di Apostolos Doxiadis e le avven- teraria" è costituita da 56 scrittori (21 poeti, 28 prosa- tori, 2 autori di romanzi gialli e 4 autori di libri per di sviluppo. L'allestimento delle Olimpiadi culturali ture del commissario ateniese Charitos, che - da autenti- bambini). Mi sembra però che le case editrici stranie- mira alla promozione di iniziative in grado di favori- co greco - coltiva una passione particolare per la lingua re non siano interessate a "letterature nazionali", re una maggiore e più intensa cooperazione scientifi- e per i vocabolari. quanto piuttosto a singoli autori (anzi per essere più ca, artistica, letteraria tra gli Stati partecipanti, nella Esistono però anche altri problemi che non hanno precisi, a singoli buoni libri). speranza che una più ampia collaborazione sul piano consentito finora alla letteratura neogreca di spiccare il culturale possa contribuire alla pace e alla serena volo. La poesia greca moderna, che è di altissima qualità La letteratura fiorisce in Grecia più rigogliosa di convivenza. perché questa lingua è "geneticamente poetica", per- qualsiasi altra forma artistica. La Grecia, anche se si dendo i connotati linguistici in traduzione risulta sbia- tratta di un paese di dimensioni geografiche ridotte e L a Grecia apre quindi le sue porte per far conosce- dita, o nel migliore dei casi appare come una fotografia con un numero di abitanti piuttosto limitato, ha pro- re meglio la propria cultura contemporanea. in bianco e nero. Quanto alla produzione narrativa, essa dotto opere letterarie significative, alla pari di altri pae- L'Occidente, e l'Italia in particolare, della Grecia mo- è stata spesso autoreferenziale, strettamente connessa a si europei: mi riferisco a Kavafis, Sikelianòs, Kazant- derna conoscono solo alcuni aspetti, più folcloristici e fatti storici e a vicende politiche del tutto oscure per un zakis, Seferis, Elytis, Ritsos, per rimanere soltanto nel turistici che altro. Eppure questo paese così vicino a lettore medio-alto del mondo occidentale. XX secolo. Alcuni degli autori scelti dal Ministero del- noi e apparentemente così simile merita un'attenzione Ad esempio, nei nostri libri di storia alla cosiddetta la Cultura greco per l'esposizione di Francoforte sono più concreta: la sua storia recente ci permette di capi- "catastrofe dell'Asia Minore" del 1922, che comportò autori che meritano di essere conosciuti anche in ambi- re meglio i complessi equilibri dell'Europa dell'Est, la l'espulsione della popolazione di lingua greca dalle ter- to internazionale. Quanto sarà possibile mostrare il lo- sua letteratura ci introduce in un universo ancora sco- re di Smirne, Efeso e delle coste turche, non viene de- ro valore e la loro qualità nel contesto convulso e fret- nosciuto. dicato che qualche cenno; per la Grecia, invece, questo toloso di una fiera? Ma perché la storia e la letteratura della Grecia mo- avvenimento politico rappresenta una svolta storica le (trad. di Caterina Carpinato) derna sono rimaste così isolate e ancora così poco co- cui conseguenze sono ancora evidenti. La letteratura nosciute? greca del Novecento è spesso la testimonianza sofferta Prima di tentare qualche risposta devo dire che ne- di questo esilio, e risulta quindi difficilmente fruibile gli ultimi anni qualcosa sta finalmente cambiando: per quanti hanno un'esperienza differente della storia Concorso recensori da Bompiani è uscita la traduzione italiana della Sto- del secolo passato. Ed ancora: mentre l'Europa occi- ria della Grecia moderna di Richard Clogg, con un dentale dopo la seconda guerra mondiale si preoccu- utile aggiornamento bibliografico a cura del tradut- pava della ricostruzione e dei nuovi equilibri, la Grecia tore, Andrea Di Gregorio (il quale, oltre che dall'in- viveva anni di sangue e di orrore, sconvolta da un'atro- glese, traduce anche dal greco moderno); da Carocci ce guerra civile che ha lasciato tracce indelebili nella è uscita invece la Storia della letteratura neogreca di prosa e nella poesia greca del secondo Novecento. Mario Vitti (nuova edizione aggiornata dell'ormai in- V trovabile, ma finora unico, strumento per accedere a ale tuttavia la pena investire in questa letteratu- una panoramica completa della produzione lettera- ra? Cosa possono raccontarci i greci di oggi? La ria in greco moderno dall'età tardo-bizantina ai no- risposta alla prima domanda è certamente affermativa: stri giorni). Sembra incredibile, eppure in Italia per la produzione letteraria neogreca, ancora quasi del conoscere il profilo della letteratura neogreca esisto- tutto inesplorata dal lettore italiano, è uno scrigno di no soltanto la sintesi letteraria di Bruno Lavagnini, sorprendenti novità espressive. Narratori contempo- pubblicata più di trent'anni fa da Sansoni, la tradu- ranei come Nikos Chuliaràs, Petros Ambatzoglu, Ersi zione italiana di un'epitome di Linos Politis pubbli- Sotiropulu, Rea Galanaki e poeti come Titos Pa- cata in ambito accademico a Trieste, e la nuova edi- trikios, Kikì Dimulà, Miltos Sachturis, Nasos Va- zione di Mario Vitti. ghenàs, pur avendo una precisa identità greca, posso- A causa del grande numero di recen- Ancora più incredibile è la quasi totale assenza di di- no sicuramente conquistare la fantasia di un lettore zionari: escluso il dizionario greco moderno - italiano curioso; così come anche alcuni classici del Novecen- sioni ricevute, si è reso necessario ri- pubblicato dalle edizioni Gei e curato da un'équipe di to (e perché no, anche della fine dell'Ottocento) che mandare di un mese la comunicazione specialisti dell'Università di Palermo, nessun altro certamente meriterebbero di essere tradotti (o ritra- dei nomi dei vincitori, che verranno strumento lessicale appare allo stato attuale rispondere dotti) in italiano. Se si potessero leggere i racconti di alle esigenze di mediazione linguistica tra l'italiano e il Papadiamandis (1851-1911) si conoscerebbe un altro pubblicati sul numero di novembre greco moderno. capitolo della letteratura naturalista europea, se si leg- N. 10 SommariO BILANCI DI LETTERATURA ITALIANA 20 ARIEL DORFMAN La tata e l'iceberg, EFFETTO FILM di Jaime Riera Rehren 6 CESARE GARBOLI Ricordi tristi e civili, 36 Vecchio cinema paradiso, di Sara Cortellazzo di Giorgio Bertone ALMUDENA GRANDES Atlante di geografia umana, Il cinema della transizione, di Michele Marangi di Sonia Piloto Castri L'autore risponde, di Giancarlo Ferretti MARCO BERTOLINO ed ETTORE RIDOLA Fuori dai 7 Storia della letteratura italiana Garzanti. Il Novecento. denti. Il nuovo cinema inglese, di Umberto Mosca Scenari di fine secolo, di Giorgio Patrizi STORIA 37 DIEGO CASSANI Manuale del montaggio, 21 ALIDA ALABISO Storia del Giappone, di Dario Tornasi di Adriana Boscaro NARRATORI ITALIANI GAVIN MILLAR e KAREL REISZ La tecnica del 8 ANTONIO PIZZUTO Si riparano bambole MdiI CMHaEuLrGizUioG GLIrEiLffMoO TORRI Storia dell'India, montaggio cinematografico, di Massimo Quaglia e Ho scritto un libro, di Paolo Maccari KEN DANCYGER e JEFF RUSH II cinema oltre le regole. FRANCESCO DE SANCTIS Lezioni di scrittura, 22 PIERO DEL NEGRO Guerra ed eserciti da Machiavelli Nuovi modelli di sceneggiatura, di Luca Aimeri a Napoleone, di Giorgio Rochat di Luisa Ricaldone Palermo, di Lidia De Federicis ROBERTO ROMANO Fabbriche, operai, ingegneri, di Marco Scavino SCIENZE 9 CARLO COCCIOLI Piccolo karma, JOANNA BOURKE Le seduzioni della guerra, 38 MARCO LAMBERTINI Birdwatching & ornitologia 1.0, di Antonella Cilento di Nicola Labanca di Enrico Alleva e Carlo Rondinini dFeRllAaN sCeEraS,C Odi PSEeRrgMiUo NPIeAnNt Camminando nell'aria 23 CHRISTOPHER R. BROWNING Procedure finali, ANGELO MOSSO La fatica, di Luca Munaron di Gustavo Corni MARIO MATERASSI I malaccompagnati, di Franco Marenco 10 NICCOLÒ AMMANITI IO non ho paura, 39 Mettere le mani nella libertà, di Filippo La Porta e Vittorio Coletti 23 Anarchia, di Bruno Bongiovanni intervista a Massimo Cacciari 11 MAURIZIO BETTINI In fondo al cuore, Eccellenza, 40 Uno sguardo sull'est europeo e La zattera e il fagotto, di Silvana Grasso di Predrag Matvejevic SOCIETÀ GABRIELE D'ANNUNZIO Lettere d'amore, 41 Martin Eden:.Abisso in lettere, di Luca Ragagnin di Luisa Ricaldone 24 Culture operaie, di Amalia Signorelli e Visionari e angosciati, di Ugo Cornia 42 Effetto film: Invincibile di Werner Herzog, di Giuseppe Gariazzo 25 Peppina, Mimici e il cugino De Amicis, di Alberto Rizzuti A caccia del Maestro, di Carlo A. Madrignani 43 NARRATORI ITALIANI HELMUTH PLESSNER II riso e il pianto, 26 Un Andrea Doria che non amava il mare, di Lidia De Federicis, Norman Gobetti, di Andrea Borsari di Roberto Iovino Camilla Valletti, me e Andrea Bajani 27 Fra instant hook e monumentali imprese, 44 LETTERATURE POESIA di Fabrizio Della Seta di Anna Chiarloni, Anna Fattori, Rita Calabrese, 14 ANDREA ZANZOTTO Sovrimpressioni, 30 FRANZ WERFEL Verdi. Il romanzo dell'opera, Eloisa Sanino, Silvana Colomba di Giorgio Luzzi di Riccardo Morello e Massimo Bonifazio Ldiu Acinot oPnICioC POaLnOe Canti barocchi. Gioco a nascondere, 31 MARCELLO CONATI Verdi, Interviste e incontri, 45 FANTASCIENZA di Ugo Piovano di Paolo Vingon e Nicola Fantini PATRIZIA VALDUGA Quartine. Seconda centuria e ROBERTO PIUMINI L'amore morale, 46 VIAGGI di Silvana Tamiozzo Goldmann POLITICA di Mariolina Bertini, Francesca Rocci, 15 GIOVANNI PASCOLI Poemi conviviali. 33 MAURIZIO FERRARIS Una ikea di università Francesca Bellandini, Antonella Cilento Gastmahlgedichte, di Anna Maria Carpi e PETER GOMEZ e MARCO TRAVAGLIO La repubblica e Mario Tozzi delle banane, di me Poesia 2000 e Poesia on line, di Alfonso Lenóni 47 DANZA 16 GIUSEPPE BEVILACQUA Letture celaniane DIDI GNOCCHI Odissea rossa, di Giovanni Carpinelli di Franco Ruffini 48 ECONOMIA di Lino Sau, Ferdinando Fasce, Elena Chiadò Fiorio e Dario Togati 49 STORIA di Francesca Rocci, Francesco Cassata, Mirco Dondi e Giovanni Borgognone 50 INTERNAZIONALE di Ferdinando Fasce, Giaime Alonge, Daniele Rocca e Alessio Gagliardi 35 GIANNI CARCHIA Nome e immagine. Saggio su 51 DdiE FSTraRnAc eEsScToR ECMaAs sata e Francesco Germinario 19 JOHN CLELAND Fanny Hill, di Marco Pustianaz Walter Benjamin, di Fabrizio Desideri WALTER PATER II rinascimento e Mario l'epicureo, SIMONE WEIL Incontri libertari, 52 SCIENZE di Francesco Rognoni di Giovanni Borgognone di Aldo Fasolo ed Emanuele Vinassa de Regny (i t r o vf eotraltofrr r ' www.internetbookshop.it ; ! i libri, video, dvd da BUENOS AIRES spondente di guerra del "New York Ti- Francesca Ambrogetti mes" hanno dato alcune delle sue più belle pagine al grande giornalismo d'inchiesta, e il vecchio The Best and È considerato la giovane promessa the Brightest è tuttora un bel libro poli- della letteratura argentina: Pedro Mai- tico. È un libro politico anche questo ral, vincitore nel 1998 del prestigio- nuovo War in a Time of Peace: Bush, so premio letterario del quotidiano Clinton, and the Generals (Scribner, "Clarin", ha pubblicato un nuovo li- pp. 543, $ 28). Detto che il Bush del ti- bro, Hoy temprano. E un volume di tolo è naturalmente Bush il vecchio, bi- racconti accolto con favore dai critici, sogna spiegare che il libro è una sorta che vedono nello scrittore l'erede della di ricompilazione del controverso ruo- migliore narrativa argentina. Alcuni lo lo degli Stati Uniti nelle guerre dell'ex- hanno definito il Kerouac dell'emisfe- Jugoslavia, con un'acuta capacità d'os- ro australe, mentre altri parlano di un servazione sulle ambiguità che hanno nuovo Osvaldo Soriano. Le storie sono accompagnato le scelte dei presidenti meno tragiche perché meno tragici so- Usa, le contraddizioni tra valori etici e no i tempi toccati al giovane autore, scelte di potenza o comunque di Real- ma i dialoghi sono incalzanti, quasi ci- politik, e infine il rapporto tra potere nematografici, e le storie semplici e li- politico e potere militare. Come in tutti neari ma ricche di spunti per l'immagi- i lavori di un grande giornalista, il rac- nazione del lettore. I personaggi di VILLAGGIO GLOBALE conto fonde benissimo analisi politica e Mairal, come quelli di Soriano, sono atmosfere psicologiche e personaggi, molto argentini ma hanno anche una creando un flusso narrativo affascinan- dimensione più vasta, come vasti sono rio. Gumiliov affrontò senza tentenna- suoi eroi - sono tra i più acquistati. È te, di forte presa critica (nessuno dei gli scenari: dalle strade interminabili menti i carnefici nel 1921. Alcuni lustri un buon segno, dopo la rabbia delle ore presidenti ne esce tanto bene). che percorrono il paese, alla pampa più tardi uno Zinoviev terrorizzato che seguirono la mattina dell'11 set- sterminata; dalla selva amazzonica a avrebbe subito - in nome di una neme- tembre: vuol dire che ora la gente chie- una città di mare, dall'intimità di una si spietata e sanguinaria - il medesimo de di capire, di penetrare in qualche camera da letto coniugale, a pittore- destino. modo l'universo misterioso di queste schi paraggi europei. Tra i più belli, il bombe umane. Sono le reazioni della da TOKYO primo racconto, quello che dà il titolo al libro, nel quale una vita trascorre Grande Mela, viva, sorprendente, cu- Leonardo Martinelli riosa, un mondo che probabilmente vertiginosamente in una sequenza qua- si cinematografica sulle quattro ruote da NEW YORK non esisterà più a lungo. Tuttavia, se si Una vita osservata al di là dei vetri di una o di molte automobili. Con que- riesce a venire fuori dall'angoscia della sospesi sui fianchi dei grattacieli di sto volume, Mairal, che insegna lette- Joe Caputo jr. montagna di macerie ammassate anco- Tokyo. È la storia letteraria (e in parte ratura a Buenos Aires, ha mantenuto la ra laggiù, sulla punta di Manhattan, e si vissuta) di Tomoki Tsujiuchi, classe promessa del primo libro, Una noche In questa New York che ancora non torna alla vita normale di sempre, un li- 1956, musicista dallo scarso successo e con Sabrina Love. Una giuria della qua- riesce a respirare (e non solo metafori- bro che stava facendo molto discutere i lavoratore tuttofare, al suo primo (ina- le facevano parte illustri nomi della let- camente), la drammatica realtà d'un circoli buoni di questa città era l'ultimo spettato) romanzo. Tsujiuchi ha vinto teratura latinoamericana, Augusto Roa nuovo stile di vita da costruire ogni lavoro di David Ftalberstam, una delle l'anno scorso il prestigioso premio Da- Bastos, Adolfo Bioy Casares, Guiller- giorno, imparando dalle piccole cose, figure più interessanti d'intellettuale zai Osamu con un racconto (Takiko- mo Cabrera Infante, aveva premiato il si vede anche dalla curiosa aria che cir- impegnato, cioè di chi cerca di trovare eh ari), ora inserito in Aozora no Ruret- libro, dal quale è stato tratto un film di cola in libreria, dove i volumi che par- un filo costante di collegamento tra il to ("Roulette nel cielo azzurro"), uno successo. lano in un modo o nell'altro di Islam suo lavoro e la società americana: gli dei casi di questa stagione letteraria - della sua storia, della religione, dei anni che passò in Vietnam come corri- nell'arcipelago nipponico. Apprezzato dai critici per il suo stile leggero ma di- sposto a scivolare in un realismo bru- sco e drammatico, lo scrittore propone da MOSCA Questo numero una storia metropolitana. E quella di Alessandro Logroscino Tatsuo, alter ego dell'autore, pure lui musicista, che sbarca il lunario facen- do lavori occasionali, e di una banda di Fucilato ottant'anni fa per ordine di Il disegno di Pericoli in copertina questo mese ritrae Massimo Cac- consimili, con aspirazioni artistiche e Lenin, riabilitato nel '91 con il tracollo ciari, che abbiamo intervistato (in "Segnali") in occasione dell'uscita tanti sogni nel cassetto. L'occupazione del regime comunista, Nikolai Gumi- del suo libro-colloquio con Gianfranco Bettin Duemilauno. Dalla sua più redditizia che riescono a trovare è liov, uno dei protagonisti della straor- riflessione emerge la speranza che in questo difficile momento storico quella dei "pulisci vetri" volanti, su so- dinaria stagione dell'avanguardia pie- troburghese, è stato finalmente risarci- l'Europa unificata possa farsi portatrice di una nuova concezione della stegni instabili in cima ai grattacieli della città: lì vivono la loro amicizia to in patria come meritava la sua figura politica, in cui le ragioni dell'umanità non siano soffocate da quelle con il vuoto sotto, esempio estremo di di poeta. E non solo. In occasione del- dell'economia. Una posizione non dissimile è sostenuta da Predrag una nuova generazione che rifiuta la l'ottantesimo anniversario della morte, Matvejevic, che interviene sempre in "Segnali" a proposito del nuovo vita troppo regolare e azienda-dipen- la casa editrice moscovita Voskresenie assetto dell'est europeo e dei diversi scenari introdotti dalle migrazio- dente dei genitori. Sceglie un'esistenza ha avviato la pubblicazione della sua ni. Nel suo scritto Matvejevic si dichiara, se non disperato, quantome- più improvvisata, forse egoista, ma ter- opera omnia. I primi quattro tomi sono reno fertile per nuova creatività. Un stati dati alle stampe in queste settima- no "disilluso". Lo scenario internazionale appare infatti molto lontano giorno uno di loro è coinvolto in un ne. I curatori - ricercatori dell'Univer- da ogni prospettiva di pacificazione. E di guerra parliamo a pagina 22 a pauroso incidente. E il responsabile sità di San Pietroburgo - presentano proposito del libro di storia militare di Del Negro e di quello di Joanna della loro squadra si arrabbia: "Siete materiale raccolto in decine di archivi, Bourke sulla violenza bellica come pulsione inconscia ineliminabile e solo dei dannati sognatori. Di sogni russi e stranieri, dagli Stati Uniti all'Au- produttrice di miti. In questo orizzonte si situa anche la corrisponden- senza valore". stralia. Il piano dell'opera prevede in totale dieci volumi. Gli ultimi usciran- za di "Villaggio globale" da Londra, in cui Nicola Gardini parla del- no nel 2003. Vi troverà spazio anche un l'ultimo romanzo di Rushdie, Fury, che sembra prefigurare gli eventi Gumiliov inedito: prosatore, autore di dell'11 settembre. Verdi inedito teatro, critico letterario. Il nome di Gu- Nella pagina dedicata all'"Editoria" Caterina Carpinato presenta la miliov, morto a 35 anni, resta comun- nuova letteratura greca, ospite d'onore alla Fiera di Francoforte. Tra le que legato soprattutto all'acmeismo: la recensioni letterarie segnaliamo soprattutto due classici riediti: L'isola del corrente poetica cui negli anni dieci diede vita con la moglie Anna Achma- tesoro di Stevenson e Fanny Hill di Cleland, riletto da Marco Pustianaz tova. Eccentrico e anticonformista, come epopea emblematica dell'affermarsi dell'etica borghese. Nei "Nar- non nascose dopo la Rivoluzione il di- ratori italiani" si discute tra l'altro di Io non ho paura di Niccolò Ammani- sgusto per la cappa ideologica imposta ti: fotoromanzo o vera letteratura? Continuano intanto i "Bilanci di lette- dal regime bolscevico. Chodasievic ratura italiana", e tre pagine sono dedicate alla poesia. nelle sue memorie lo ricorda all'inizio degli anni venti con indosso provocato- Al centro del giornale, uno speciale su Verdi, che prende spunto dalle riamente la vecchia divisa di ufficiale di celebrazioni per il centenario della morte e dal ritrovamento negli archivi complemento dell'armata zarista. Non della famiglia Migone di un carteggio tra Giuseppina Strepponi Verdi e Martedì 16 ottobre, ore 17.00, a Ge- poteva non finire nel mirino di Lenin e Giuseppe De Amicis, factotum del compositore e cugino di Edmondo. nova, alla Biblioteca universitaria di dei suoi compagni. Fu Grigorij Zino- via Balbi 38/b, lo speciale su Verdi Interventi di Alberto Rizzuti, Carlo A. Madrignani, Roberto Iovino, Fa- viev, allora gerarca rosso di Pietrogra- verrà presentato da Roberto Iovino e brizio Della Seta, Riccardo Morello e Ugo Piovano. do, a firmarne la condanna per un fan- Alberto Rizzuti. tomatico complotto controrivoluziona- N.10 Con tempismo più funereo non pote- VILLAGGIO GLOBALE ro: Rushdie vuole farci capire che nessu- va uscire il nuovo romanzo di Salman no ha più una vita. E la sua scrittura Rushdie Furia (Fury, Random House): esemplifica ciò letteralmente. Sembra, un inno postmoderno al mito della feli- però, che l'esemplificazione non basti cità americana incarnato da New York. da LONDRA, Nicola Gardini da sola a sostenere l'argomento, quella Il titolo sembra addirittura una profe- "furia" di tanti passi - e che questo argo- zia dei giorni appena trascorsi. Per non mento, avendo una sua forza e una sua dire di certi passi. "L'America, per la verità a priori (di furia si parla dai tempi sua onnipotenza, è piena di paura; te- romanzo. L'origine dei nostri compor- nel vero senso della parola. Tanta con- dell'Iliade), si stacchi dal racconto e di- me la furia del mondo": parole di Mila, tamenti resta inesplicabile nella sua so- tingenza, se è un ammirevole risultato venti un atto in sé, come una protesta e figlia di uno scrittore serbo (fatto salta- stanza: Solanka, il protagonista, lascia la della velocità compositiva e un'altret- un'accusa cui non si possa non dar cre- re per aria da una bomba a Belgrado), bella moglie (la seconda) e un tenerissi- tanto ammirevole prova di rapidità criti- dito. Perché non scrivere allora un sag- la quale trascina il professor Malik So- mo figlio di tre anni e se ne va da Lon- ca, rischia però di bruciare in sé lo stesso gio? Rushdie è mosso da un vero e pro- lanka nei gorghi di un'altra furia - dra a New York senza dare spiegazioni, tempo della sua fortuna. Uno si ritrova a prio bisogno di criticare l'America, di quella amorosa. Oppure: "Il mondo in- forse senza una ragione. Né si sa per- leggere moltissime cose, ma alla fine esporre la falsità di certi miti e di certe tero esplodeva per niente. C'era un col- ché, già professore di storia a Cambrid- sente che una cosa vale l'altra. Il convinzioni, e su questo niente da di- tello in ogni pancia, una sferzata su ge, si sia dato alla costruzione di bam- ritmo della narrazione non re. Ma alla fine, a forza di duetta- ogni schiena. Tutti ci sentivamo provo- bole e infine rinunci alla carriera acca- cambia, nemmeno il tono re o di fare braccio di ferro cati dolorosamente. Si sentivano esplo- demica. Sappiamo soltanto che Solanka - il che è più grave. con i media e con la let- sioni da ogni parte. La vita umana ades- voleva cancellare il suo passato - desi- Una costante ironia teratura classica (spes- so era vissuta nel momento che prece- derio comune praticamente a tutti colo- rende tutto "trascu- 1 so e volentieri citata deva la furia, quando l'ira cresceva, o ro che scelgono di trasferirsi a New rabile" - anche se male o a sproposito), nell'ora della furia - quando la bestia York. L'avere obbedito a questo deside- stessa: come quan- resta impigliato nel- era lasciata libera - o nel rovinoso dopo rio, però, non gli ha procurato alcuna do, per esempio, il l'autocompiaci- di una grande violenza, quando la furia felicità. Il mondo sognato da Solanka, protagonista nomina mento citazionisti- rifluiva e il caos diminuiva, finché la una volta raggiunto, si rivela nient'altro la Nike, quella di Sa- co e in un relativi- marea ricominciava, ancora una volta, che una fabbrica di sogni esso stesso. La motracia, e la sua smo ingiustificato. a salire. Crateri - nelle città, nei deserti, realizzazione di questi vi è negata, ri- amante crede che Rushdie è caduto in nelle nazioni, nel cuore - erano diven- dotta a pura illusione consumistica. La parli di articoli quella tentazione in tati roba di tutti i giorni. La gente si im- New York di queste duecentocinqua- sportivi. I perso- cui molti scrit- pigliava e si acquattava nelle macerie nove pagine è una faraonica vetrina di naggi sono pre- tori postmoder- dei suoi misfatti". C'è anche la furia oggetti effimeri, una scintillante favola sunti più che ni rischiano di verbale del tassista musulmano che di simboli edonistici, che scompaiono presenti. Se ne cadere: di esibi- vuole vedere l'America distrutta dalla appena vengono nominati in catene di nominano diver- re una cultura sacra ira dell'Islam. E, nelle ultime pa- invenzioni linguistiche, di ricordi lette- Ma da "Ph.D. in gine, dove il tema della furia si esplica rari e di riferimenti pop, com'è tipico di si. nessuno Cultural Stu- in immagini parossistiche, vediamo an- questo autore. agisce veramen- dies" di cui vor- che "il palazzo esplodere, sgretolarsi, te. Fuori del rebbero essere i in fiamme", mentre "un fumo nero e Non c'è praticamente storia. Le vicen- matrimonio non critici e di cui, nuvole di muratura si arrampicano in de dei protagonisti si confondono e si sembra che ab- in verità, sono proprio l'oggetto. Rush- cielo". Il narratore ha dichiarato un frantumano nella trama sfilacciata della biano altro di cui parlare o preoccuparsi die, anglo-indiano di Bombay, musul- paio di pagine più su: "L'azione violen- cronaca contemporanea. Il libro men- - il che dà al racconto la possibilità di in- mano, romanziere del magic realism, ta rimane oscura alla maggior parte di ziona fatti che risalgono nemmeno a un filare un cliché dopo l'altro (la donna vittima dell'intolleranza religiosa, è coloro che vi cono coinvolti. L'espe- anno fa, come le elezioni presidenziali o che fa inchiodare le macchine con la sua uno squisito rappresentante di quel- rienza è frammentaria; la causa e l'ef- la campagna di Hillary. Vi abbondano le bellezza, che ha fame quando è nervosa, l'extraterritorialità linguistica e politica fetto, perché e come, sono staccati l'u- "notizie giornalistiche": il genoma, Mi- che non vuole dormire con l'uomo con il studiata in numerosi dipartimenti, eu- no dall'altro. Esiste solo la sequenza. losevic, le telecomunicazioni, i film più quale ha appena fatto sesso ecc.). ropei e americani, sotto l'etichetta di Prima questo poi quello. E infine, per recenti, Monica e Bill. Vi si leggono i no- Il narratore apre ogni tanto una fine- postcolonialismo. Con Fury egli ha da- quelli che sopravvivono, tutta una vita mi di scrittori viventi. E anche citato il stra, come se cliccasse sul link di un to un nuovo testo al suo canone perso- per cercare di capire". Benigni della Vita è bella. Tutte trovate qualche sito, per darci informazioni sul nale, e ai suoi lettori un'occasione in che fanno del tempo della scrittura e di conto di questo o di quest'altro. Ma alla più per riflettere sui motivi di una di- La difficoltà e l'impossibilità di capi- quello della pubblicazione una cosa so- fine abbiano piuttosto una serie di curri- sgregazione che non è solo americana. re: di questo, più che della furia, parla il la, perché questo sia "il libro dell'anno" cula vitae che un intreccio di vite. È ve- Lettere no. Ma anche una necessità storica. Che no da compiere. Si badi: non è questa Giocare con L'Indice. Caro diretto- la poesia abbia bisogno di avventurieri? avversione alla critica né disconosci- re, sabato, approfittando della pioggia Se dobbiamo intendere in senso morale mento della sua necessaria funzione. Ma sono stato in casa a leggere "L'Indice". Risposta alla Vespa. Caro direttore, il termine, occorrerà chiedersi quale sia c'è un trionfo opulento, capillare, oppri- Per dirvi quanto siete bravi e come i alle "Vespe" del "Sole 24 ore" (19 ago- la virtù opposta a quanto l'avventuriero mente e stantio di un criticismo che ri- vostri titoli abbiano spesso forza poeti- sto 2001) non piace il "rinnovato mensi- pratica. E la prudenza? L'avvedutezza? tiene, di fatto, impossibile l'esperienza ca, attratto da "Con sovrana deside- le libresco L'Indice". Si capisce, delle Il self-control? Tutte virtù che nella poe- della poesia per chiunque, finendo per rante naturalezza", per gioco mi sono vespe così fedeli ai valori (nel senso as- sia si trasformano rispetto a quanto i escluderne troppi. In tale criticismo messo a scrivere una poesia usando al siologia) e forse anche borsistico) di so- benpensanti credono su di esse. O forse hanno scavato la loro nicchia (fatta di 99% per cento solo titoli, o pezzi di ti- lito non amano la trasgressione critica. dovremmo intenderlo in senso profes- carriera e di vanagloria) in tanti, trovan- toli da voi usati per recensire i libri. Ve Non si capisce invece lo stupore davanti sionale? Ci sono dei professionisti e de- do giustificazione preventiva alle loro la mando (le uniche parti aggiunte so- al titolo "Marx non era un marxista" gli avventurieri in molti campi: nel com- chiacchiere in uno statuto indiscutibile no quelle in corsivo). (vecchio motto dei marxiani critici): mercio, nella produzione e nei servizi. È di "professionisti" della poesia. Accade non si vede che adesso nemmeno i fasci- certamente disdicevole essere avventu- spesso, poi, che discussioni intorno a Con sovrana desiderante naturalezza sti sono più fascisti, e via dicendo...? rieri nel campo della produzione farma- una voce di poesia si mutino in chiac- come artigiano del vetro Ricardo Pochtar, Maiorca ceutica. Ma chi sono allora i "professio- chierate sulla sociologia della poesia, in un teatro di ombre nisti della poesia": quelli che siedono in sulla salute editoriale, sulla fortuna delle seguo del gesto la dissimulata stoltezza; Le vespe, come è noto, non sanno legge- una qualsiasi cattedra? o che scrivono performance e altre faccende. Impor- con precisione ipnotica re. Quando fingono di non saper leggere sui giornali? Quelli che non sbagliano tanti, ma accessorie a quella che è l'av- affiorano memorie di relitti rischiano di somigliare alle mosche. una data nelle citazioni? Mandel'stam ventura centrale della poesia: riconosce- e nella nebbia dei calcoli matematici era un professionista o un avventuriero re i motivi, i movimenti del reale, per emerge ancora un passo oltre della poesia? L'oscurato e obnubilato "lodare tutto ciò che può, per il fatto che la verità della finzione. Avventuriero della poesia. Caro diret- recensore non è un caso grave in sé, na- esiste e che accade" (W.H. Auden) .Tut- Ma tu non abbandonare tore, sul numero di luglio/agosto della turalmente. La sua scompostezza (e to ciò è allarmante. Se i poeti non se ne la divina arte di insegnare con grazia, vostra rivista, una recensione-sciabolata quella di altri) suscita quasi simpatia. Fa allarmano, è perché sono conniventi non perdere a proposito della discussa e pur fortuna- quasi tenerezza, ad esempio, quando (per diversi motivi) a questo stato di co- l'assoluto nucleo di orrore e meraviglia, ta antologia della poesia italiana con- chiama "protervo" il titolo dell'antolo- se, o perché hanno perso il senso di il potere del sogno di rifondare temporanea curata da me e Loi per Gar- gia Il pensiero dominante. Protervo co- un'avventura che li ha colti, dai tempi di l'immagine, zanti mi dava dell'"avventuriero della sa? Preoccupa invece che quel suo Omero fino a quanto un ragazzetto farà meglio il suicido che il sudore, poesia". Volevo sommessamente dirvi retropensiero (o pensiero arretrato nelle legger loro domani. Se dunque qualcu- del resto io sono colpevole di reato: che il vostro piccolo samurai ha ragione. comodità degli schemi) alligni in modo no ci chiama avventurieri non ce la pren- reato di scrittura. Qui si vive un'avventura, in modo certo vasto nel campo. E vero, v'è una specie diamo, anzi. Sono tutti questi insoppor- non impeccabile, né irreprensibile. In di delega da parte dei più. Ci si sente di tabili professionisti quelli cui non vor- Fulvio Bella modo anche precario, con probabili de- fatto esclusi dall'esperienza della poesia remmo proprio somigliare. E cui la no- bordamenti, esagerazioni, smagamenti e e si attende che qualcuno, un "profes- stra sbilenca antologia non somiglia. dimenticanze. E un carattere e un desti- sionista" appunto, ci assicuri sul cammi- Davide Rondoni [email protected] www.lindice.com N. 10 Bilanci di letteratura italiana Tragica Italia vista dall'eremo fosse fatto solo di pazienti. È commuove. Scetticismo, cini- grante della loro cultura e del lo- quasi incredibile come la società smo, religione, pietà". Anche se ro carattere medesimo; e dun- di oggi riesca a unire la medicina al pius Enea non occorre addos- que di una sorta di autocritica "Un giorno saremo dei perfetti cretini" all'imbecillità. Un giorno ci cre- sare anche torti che non aveva: potenzialmente benefica da ag- deremo tutti degli scienziati, de- "l'italiano preferisce vivere in giornarsi di continuo. Il dubbio di Giorgio Bertone gli esperti, dei tecnici competen- uno Stato corrotto che gli garan- che sia tardi rimane: in tempi di ti, efficienti, persuasi di fare tut- tisca ricchezza piuttosto che in globalizzazione vale la pena di to per il bene di tutti, e saremo uno Stato normale dove si ri- suonare inni e sventolare ban- Cesare Garboli tratta di un inedito. Ciò che mi dei perfetti cretini"). spetta la giustizia e si obbedisce diere per giunta così paradossa- risulta più strano è l'insistenza Ma non è neppure un caso, alla legge". Insomma, il ricorso li? Comunque sia, la lezione di RICORDI TRISTI E CIVILI su via Fani come svolta storica per converso, che nell'accosta- all'antico Enea e l'affondo afori- un pessimista non ci sarà inutile, pp. 108, Là 22.000, decisiva, a partire dalla quale mento di due suicidi esemplari, stico (tutto il libro potrebbe ri- e potremo fame tesoro, anche se Einaudi, Torino 2001 Garboli dichiara di "non sapere quelli di Raul Gardini e di Ga- solversi in una collana di afori- il pessimismo al suo mimine e capire nulla del paese dov'era briele Cagliari, sull'epica tragica smi) spiega bene la matrice della può rovesciarsi in una sorta di S nato e cresciuto"; ma poi capi- dell" 'eroe sportivo che vive il "tristezza civile" di Garboli e il prospettiva utopica: "Noi stia- plendido e straziante, il sce tutto ("la paura suscitata dal suo giorno di sole alla He- suo reagente stilistico. Se doves- mo vivendo un'età di grande tra- diario in pubblico fatto di sorprendente successo elettora- mingway, al mare e al vento, il se scegliere tra la figura e il ruo- sformazione, stiamo vivendo il articoli e interviste del nostro le ottenuto dal Pei due anni pri- sorriso sempre splendente e lo dell'intellettuale e quello del congedo dell'uomo dalla natura, maggior critico-scrittore, Ce- ma", successo "indigesto alla quasi spudorato", faccia aggio il letterato, ecco, Garboli non il suo addio alla natura. Ci stia- sare Garboli, non è solo una destra democristiana, alla sini- ritratto tragico-grottesco del avrebbe dubbi: "Il nesso tra cul- mo incamminando verso un confessione o uno sfogo. E stra extraparlamentare, ai socia- presidente dell'Eni che scrive in tura e politica ha distrutto la vec- mondo quasi esclusivamente un tentativo di conferire sta- listi di Craxi, agli stalinisti del carcere poesie con un che "di chia figura del letterato e ha im- mentale. Fatto di conoscenza, tura tragica alla storia cultu- Pei, alla Cia, ai servizi segreti banditesco, un istinto di vita re- posto quella dell'intellettuale". non di finta scienza. Perché im- rale della nazione ita- sovietici e israeliani"), mentre la frattario ai rapporti civili col In questa nostalgia e in questo maginarselo peggiore di quello liana. I blocchi di par- svolta storica semmai mondo", insomma non un uomo suo puntare i piedi per non esse- feroce e brutale da cui provenia- tenza stanno inchio- pare un'altra: l'8 set- ma una maschera vuota. Forse re un intellettuale giocando le mo? Sono morti gli dèi; ora dati nel "sentimento tembre. E infatti: anche perché l'epica di un'Italia carte sullo stile e l'intelligenza muoiono gli animali, le foreste, i patrio" personale che "quel brutto capito- spavalda e fiera come non è mai fatta stile, c'è la forza e il limite di mari, i fiumi. Vivremo di emo- coincide in modo così lo di storia frettolo- stata, ma non sprovveduta, in un'operetta aurea come questa. zioni e di piaceri mentali. Le no- semplice con quello samente archiviato, campo sportivo, d'invenzione, stre gioie saranno forse più palli- della maggior parte di quel ridicolo e lugu- d'impresa personale (o famiglia- Non si dirà che nei casi a cui de, la nostra vita più inemotiva. un popolo, l'unico al bre fantasma di fasci- re) gli sfugge. Sa dell'America's l'estetismo snobistico non è Ma forse anche meno traumati- mondo - aggiungo - smo sociale in abiti Cup ma non misura la portata del tutto estraneo, il bello stile ca, meno feroce, meno sanguina- che parla di sé alla tedeschi, in realtà non della sfida di un'Italia che non sia un'aggravante. Non ci prive- ria, meno crudele. Se l'uomo uc- terza persona plura- ha mai visto la fine, solo per mare si porta ancora remo della sua forza etica, non cide, violenta e inquina la natu- le ("Gli italiani so- ma si è perpetuato dietro Lissa e il resto. foss 'altro che per la sua rarità. ra, può darsi che lo faccia perché no..."). Ossia: "l'incapacità, o lungo mezzo secolo E non è infine un caso che Neppure però potremo conso- non ne può più della sua anima l'impossibilità di sentirmi un cit- andando incontro a una mo- Garboli termini idealmente con larci asserendo con sicurezza primitiva, e ubbidisce a un pro- tadino del mio paese", "una irre- struosa trasformazione". Enea: "Enea è il nostro archeti- che l'ennesimo esercizio retorico getto che non sappiamo. Non vocabile estraneità alla (mia) ter- Ma la resistenza maggiore - e po nazionale: noi ne siamo la pa- cantra Italiam, sia pur nobile potrebbe essere così?". E Nata- ra natale"; appunto facilmente Garboli lo sa - è nell'astuzia rodia. È un personaggio stranie- d'intenti e di tradizione (Petrar- lia: "Ma prima non hai detto che estensibile ai tormentati abitato- dell'" obietto". Innanzitutto nella ro, è un eroe passivo, che fonda ca, Leopardi, certo), e l'analisi diventeremo tutti cretini? ". • ri del "paese dei vicereami", "re- pasta degli italiani: "quell'arlec- un impero quasi a malincuore. anche feroce del carattere degli clusi in patria, segregati, quanto chino di popoli misti che è l'Ita- Nulla lo commuove e tutto lo italiani faccia oramai parte inte- giorgiobertoneStiscalinet.it più assolvono e rispettano fedel- lia ha sempre preferito presentar- mente i loro ruoli professionali". si al mondo sotto una veste ama- bile, seducente, festevole". Con E ognuno potrebbe adesso ci- l'eccezione di "piemontesi, geno- tare le proprie varianti personali vesi e lucchesi". Commossi, noi L'autore risponde e i propri miti (svizzero, tedesco, del nord-ovest, ringraziamo, ma scandinavo), miti sempre pronti decliniamo per tante ragioni l'of- di Giancarlo Ferretti a compensare oniricamente i ferta del salvagente. Soprattutto momenti di più acuto sconforto per un dubbio sul cliché del po- nel qui e ora quotidiano che ci polo "amabile, seducente, feste- C aro Papuzzi, E tuttavia dentro la tua domanda c'è anche e minaccia. Oppure, alla Garboli, vole" in mirabile ritratto d'auto- soprattutto un problema di carattere generale: si recitare Amleto-, chi, se non fos- re: "È un paese di assassini e di la tua recensione e la presentazione comples- può, si deve, e come, essere sinceri in un'auto- se la paura di un aldilà scono- ladri, ma prospero, allegro, im- siva del mio libro Una vita ben consumata nel biografia? Un problema che naturalmente cia- sciuto, sopporterebbe "the law's previsto, vitale, creativo, secondo numero 7-8 dell'Indice" sono così serie e premu- scuno risolve a modo suo. Il che ho fatto anch'io, delay" o "the insolence of office", il più quotato dei qualunquismi rose che dovrei dire soltanto "grazie". via via che venivo scrivendo. Cercherò allora di i ritardi della legge e l'arroganza nostrani", con quel che precede Ma tu mi poni più o meno implicitamen- spiegarlo. dei pubblici ufficiali? Solo che e segue. Nell'eccesso di pessimi- te una domanda alla quale voglio rispondere. Ritengo anzitutto che in un'autobiografia la nel frattempo l'aldilà è andato a smo qualche osservatore stranie- Se cioè nel propormi di scrivere uri autobiogra- sincerità non sia, non possa essere "la presa di- farsi benedire. E il tentativo di ro nostro amico indicherebbe su- fia "sincera", io non abbia ecceduto proprio in retta", o al limite "il magnetofono". Che forni- smascherare un "paese tragico bito l'eccesso opposto: quale al- questa sincerità, che tu intendi anche come scono semmai lo sfogo irruente e incontrollato. che ignora di esserlo" assume i legria nel nuovo italiano d'oggi obiettività, equanimità, autocontrollo, imper- Secondo me in sostanza l'autobiografia, anche la tratti di un compito etico sup- postmoderno, incazzato o scaz- turbabilità, e in definitiva indulgenza. Se non più sincera, ha bisogno di un filtro, di una me- pletivo. zato e triste, di una tristezza a sarebbe stato meglio essere un po' meno since- diazione: le esperienze vissute, private e pubbli- Riesce l'intellettuale Garboli volte non dissimile - salvo lo sti- ro, aver manipolato un po' le cose, essere sta- che, si devono ricomporre in un discorso coeren- nella missione? Riesce a rove- le — da quella inalberata a inse- to un po' più scrittore e un po' meno memoria- te, attraverso una riflessione e un'interpretazio- sciare uno sfogo, nei termini di gna dell'eremo di Garboli? lista. ne che, per quanto ci si sforzi di ricordare bene, una reprimenda risentita e te- Parto dall'esempio che fai tu: Alicata mi cen- N con fedeltà e onestà, non possono non apparte- nuta su corde oratorie alte e te- on è un caso poi che il "tra- sura un pezzo sul Premio Viareggio e io mi li- nere al momento in cui si scrive, a un presente se, in un ritratto serio e dram- gico" gli riesca meglio su mito a raccontarlo senza costruirci sopra. Qui la che si porta dentro un passato che non è più lo matico che incida infine sul me- temi famigliari e culturali, come risposta è facile: l'episodio è inserito in tutto un stesso. L'ho accennato almeno in parte proprio a desimo oggetto in causa? Da i due memorabili duetti con Na- contesto di mie severe critiche a lui come diri- pagina 242, dopo la dichiarazione da cui parte la parte dello scrittore i numeri, talia Ginzburg (uno sul terrori- gente del Pei e direttore deW'Unità", sì che al- tua recensione: "Credo di aver scritto un'auto- come si dice dei virtuosi, e l'e- smo alle Olimpiadi di Monaco, la fine l'episodio stesso si giudica da sé. Ma nel biografia abbastanza sincera". Aggiungendo ap- nergia, ci son tutti, e i temi cen- l'altro sul caso "Serena Cruz", mio libro altrettanto e più ancora critiche, oltre punto di aver corso continuamente e consape- trati e tagliati a punta secca: via con una grande pagina sul domi- che maliziose talora, sono (per limitarmi a pochi volmente l'"(inevitabile) rischio di dare una ri- Fani, "il paese dei vicereami", nio dei falsi scienziati, e dei falsi esempi) tante altre pagine sul narcisismo di costruzione mediata dall'oggi, e perciò non le stragi di Stato, il caso Torto- esperti psicologi e sociologi, in- Quasimodo o sulla freddezza di Calvino, sul- obiettiva". ra, la corruzione, il provviden- somma, se posso riassumere co- la tipologia delle mogli del letterato o sui com- Quella mediazione poi non è altro che il distac- zialismo manzoniano; e altro sì, sulla tirannide degli scellerati portamenti di certi "baroni" universitari, sulle co e il disincanto della scrittura, nella quale le ancora: la recensione delle poe- psicagoghi. Maestro, non solo piccole crudeltà di Aldo Tortorella o sull'impu- gioie e i dolori, i consensi e i dissensi, gli affetti e i sie di Gabriele Cagliari, presi- qui, il suo Molière: "La finta dico "novismo" dell'ex compagno D'Alema. Co- risentimenti, le soddisfazioni e le rabbie, possono dente dell'Eni incarcerato, la ri- scienza è una specie di putrefa- sì come credo di essere abbastanza impieto- trovare un'espressione tanto più efficace, possono cordavo quasi a memoria tanto zione delle scienze umane; è fat- so con me stesso. Mentre certamente non man- avere una forza comunicativa tanto maggiore, pos- mi colpì quando apparve sul- ta solamente di linguaggio, e as- cano per contro pagine affettuose e partecipi e sono rappresentare una lezione tanto più motiva- la "Repubblica" del 28 luglio somiglia in questo al latino pom- anche commosse, su maestri e amici e congiunti ta: senza pregiudiziali né supponenze, lasciando al 1993; "Il vecchio ebreo e il gio- poso, vacuo, comico, compiaciu- amati. lettore tanto più estesi margini di giudizio. La le- vane fascista", secchi ritratti pa- to della sua mancanza di opinio- Dico tutto questo anche per evitare che un po- ralleli e contrapposti di Ber- ni e di emozioni, dei medici di tenziale lettore pensi magari a un libro pacifico, nhard Berenson e del giovane Molière. Infatti il linguaggio del- pacificato e un po' noioso. fascista Giovanni Spadolini, la finta scienza è di tipo infer- non li conoscevo, per forza, si mieristico, come se il mondo N. 10 Bilanci di letteratura italiana Gli anni '80 e '90 nell'aggiornamento della storia della letteratura di Cecchi e Sapegno Analisi esemplari e tentazioni apocalittiche di Giorgio Patrizi STORIA DELLA guaggi e forme capaci di inter- mo piano sfuocato dell'oggi, la dinamiche di questi ultimi de- tica di una fin de race. Mentre ri- LETTERATURA ITALIANA pretare le trasformazioni, le de- più nitida definizione dell'appe- cenni sembrano troppo viziati corda scrittori morti o esperienze legittimazioni, le revisioni. Un na ieri. Se questo processo è dalla polemica ideologica, essen- perdute (da Calvino a Morante, IL NOVECENTO. processo, questo della verifica comprensibile in quei saggi de- do un po' troppo forzati i termi- da Manganelli a Sciascia, da Bu- SCENARI DI FINE SECOLO delle parole della "complessità", stinati a coprire spazi totalmente ni del discorso. Ad esempio, la falino a Ortese) o testimonia la a cura di Nino Borsellino che ha le sue matrici profonde o parzialmente inediti nei volu- contrapposizione tra Einaudi e vitalità delle generazioni della e Lucio Felici nel cuore stesso della mi della Letteratura Adelphi per illustrare le trasfor- prima metà del secolo, sia sul 2 voli, pp. 1028 e 1076, cultura novecentesca, dSleettoltireai ar atura precedentemente dedi- mazioni della nostra cultura negli versante della tradizione che su rintracciabile all'inter- Italiana cati al Novecento (tutti anni ottanta è eccessivamente ri- quello dello sperimentalismo, Garzanti, Milano 2001 no di quella sperimen- molto pregevoli: dal Ci- gida ed enfatizzata (ma se centrale, nello scenario descritto, tazione che fu propria nema di Giovanna Nu- Adelphi promuoveva la cultura diviene la generazione degli anni L'ampio e complesso sce- non soltanto delle avan- voli al Giornalismo di mitteleuropea, la Mondadori quaranta - da Cordelli a Tabuc- nario che disegnano i due guardie, ma anche di Ermanno Paccagnini, - per fare un nome - quale cul- chi, da Cerami a Cavazzoni -, volumi di aggiornamento straordinari lettori del dall'Arte di Marcello tura promuoveva? Siamo sicuri nelle cui prove si concentrano i - curati da Nino Borsellino e mondo moderno come Ciccuto all' Informatica che la contrapposizione di quegli problemi e le soluzioni legate al- Lucio Felici - della garzantia- Pirandello. Se poi, co- V - h > di Pasquale Stoppelli, anni è tra cultura di destra e di si- la necessità del superamento del- na Storia della letteratura ita- me Borsellino ribadisce •ss*" alla Storia della lingua nistra e non, alla Lotman, tra cul- le secche degli anni sessanta-set- liana fondata da Cecchi e Sa- in chiusura del suo sag- di Maurizio Dardano; tura e non-cultura?), anche se tanta (neoavanguardia e "morte pegno sembra ben sintetizza- gio, D'interpretazione" (l'erme- si distaccano da questa ottica i poi la lettura dei testi di Calasso del romanzo"). to dal titolo con cui lo stesso neutica) sostituisce, a fine seco- puntuali saggi sull'Estetica di appare più convincente. O anco- Borsellino introduce l'ambizioso lo, la "formalizzazione" (la ricer- Mario Perniola e sulla Dramma- ra: il polemico accostamento del Le analisi sono esemplari, i allestimento di un resoconto de- ca esemplificata dalle avanguar- turgia di Paolo Puppa), appare percorso di Eco a quello di Cita- profili nitidi, ma su tutti gra- gli ultimi due decenni della no- die, ma non solo), è per farsi ca- meno condivisibile in quei sag- ti e di Calasso non rende giustizia va come l'atmosfera di una fine stra cultura letteraria: Una mo- rico di un insoddisfatto deside- gi che appaiono tematicamen- del lavoro complessivo del se- d'epoca in cui le invenzioni di dernità incompiuta. rio di comprensione e di razio- te centrali nell'aggiornamento; miologo teso a demistificare pro- stile e di linguaggio paiono resi- nalizzazione, dato che poi, il No- pensiamo ai capitoli di Alfonso prio le componenti più irraziona- stere flebilmente a una sempre Contro lo schema rassicurante vecento, non è solo secolo di ir- Berardinelli dedicati alle più re- li e misticheggianti di una certa più accentuata estromissio- e deresponsabilizzante del post- razionalismi, di passioni, di centi tendenze culturali e alla letteratura e di una certa critica. ne della letteratura - tout court moderno e della fine di quelle ideologie. poesia degli ultimi due decenni e Anche più parziale il quadro e non solo dei generi narrati- "grandi narrazioni" che hanno a quello di Giulio Ferroni dedi- della poesia disegnato da Berar- vi - dall'orizzonte della realtà. I caratterizzato la mitologia pro- l quadro che vanno a compor- cato alla narrativa. dinelli. Dopo i grandi vecchi e le Perciò, quando Ferroni giunge gressista della modernità, ecco re i saggi qui raccolti - diversi, Berardinelli è, al solito, un cau- auctoritates riconosciute (da Ber- a trattare i "giovani" - catego- opportunamente riconosciuta la perfino contraddittori, ma per lo stico, intelligente e colto analista tolucci a Luzi, da Zanzotto a ria esistenziale-metastorica che complessa e difficile epoca di più significativi e di ottimo livel- di "miti d'oggi" e personaggi del- Giudici) o sostanzialmente guar- sembra legittimare ogni eroismo fuoriuscita da questa mitologia, lo - fissa dinamiche e fisionomie la scena letteraria, ma certi sce- date con diffidenza (Pagliarani e e delitto - le varie declinazioni e la conseguente necessità di lin- che privilegiano, più che il pri- nari che disegna per cogliere le Sanguineti), si affermano alcuni di tale condizione sembrano tut- protagonisti di una scena che si te da riportare a un trasgressivi- illumina di rapidi flash, senza smo di maniera, cialtrone e mi- che sia possibile coglierne del stificatorio, da cui solo pochi si ogni ulteriore polemica con un premio letterario tutto complessità e continuità: salvano. A guardare più da vici- che ha una certa importanza nella "politica delle Raboni, Alda Merini, Marina no la galassia dei giovani narra- zione cioè di un'esperienza "esemplare", come tu alleanze" del partito? Mariani. Quanto a tendenze, tec- tori, si potrebbero riconoscere stesso riconosci. Esemplare non per suoi meriti in- Potrei concludere che per me il problema vero, niche, scuole, influenze - al di là motivazioni ed esiti diversi. E se, trinseci, ma (questa volta si) per ragioni oggettive. nella stesura di un'autobiografia, non è quello di dell'indicazione importante, ma giustamente, Ferroni chiude il Esemplare perché molti possono riconoscersi in es- una sincerità astrattamente intesa o di uno sfogo certo non esaustiva, di un "ritor- suo percorso con l'ammissione sa e molti altri trovarvi ragioni di verifica e di con- postumo o di una polemica rivalsa, ma è quello di no alla metrica" - non è dato dell'impotenza del critico dinan- fronto, o informazioni su ciò che non hanno vissu- una mediazione corretta, di una scrittura coeren- molto di sapere: al centro di tut- zi alla caotica deriva della lette- to. I vecchi e giovani, insomma. Qualcosa di pre- te e di una struttura coesa. E forse perciò, addirit- to è l'esperienza di singoli autori, ratura, rimane la suggestione di feribile, comunque, alla facile tentazione della ri- tura, quello di uno stile. peraltro molto variamente signi- un universo animato da un mo- valsa o vendetta del letterato rancoroso o del mili- Ecco allora che, se tutta questa argomentazio- ficativi, accomunati da una scelta vimento frenetico a cui è indi- tante deluso. ne ha qualche fondamento, nella mia autobio- che finisce poi, in fondo, per pe- spensabile opporre qualche Prendiamo ancora l'esempio di Alicata. Una grafia io finirei per essere proprio quel memoria- nalizzare alcuni dei suoi oggetti puntello di distinguo o di scelta volta raccontato l'episodio della censura in un lista un po' scrittore che tu auspicavi. Ma lo sa- (Carlo Bordini e Riccardo Held, esplicita. Magari proprio con contesto critico già fin troppo chiaro, sarei stato rei in modo diverso e forse opposto all'ideale che ad esempio, meriterebbero ben l'ausilio degli esiti sincretici di un po' meno indulgente e un po' più scrittore se si delinea nella tua recensione. Come mi sembra altra fecalizzazione: per non dire quel dibattito che Stefano Cala- avessi riferito la mia rabbia e il mio sconforto di capire dalle tue riserve sul mio "grande equi- del provocatorio elenco di circa bresi registra con puntualità (come tu mi rimproveri di non aver fatto), o lo librio", sulla mia "refrattarietà a ogni eccesso", ottanta nomi ricordati in nota, in esaustiva nel suo ottimo capitolo sono stato invece portando il mio discorso oltre sulla mia tendenza a "stemperare la vis narrati- ordine alfabetico!). dedicato alla critica letteraria. (come appunto ho fatto) per illuminare la dop- va delle emozioni". Ma a questo punto è chiaro Un discorso parallelo va fatto I due volumi si completano piezza di un dirigente che prima impone la mia che la materia del contendere va oltre il proble- per il saggio dedicato ai prosato- con un utile schedario di opere. presenza come inviato del giornale e "uomo ma della sincerità e si sposta sul terreno delle ri da Giulio Ferroni. L'autore è Un umile strumento per conti- suo", e dopo censura il mio pezzo per evitare scelte personali. noto per essere critico militante nuare a navigare alla ricerca di di rara cultura e passione, ma quel compimento della moder- proprio l'amore per la letteratu- nità che ancora inquieta la lette- ra, per le sue tradizioni, per le ratura e che ancora la rende vita- potenzialità conoscitive che a es- le, al di qua di ogni possibile dis- sa sono appartenute, lo spingono soluzione in Rete. • a muoversi tra le prove più re- centi con la sensazione apocalit- [email protected] Sulla "riforma" della scuola FABIO BENTIVOGLIO METAMORFOSI DELLA II DISAGIO DELL'INCIVILTÀ SCUOLA ITALIANA Un insegnante nella scuola dell'autonomia Lucio RUSSO MASSIMO BONTEMPELLI Osservazioni sui contenuti L'AGONIA dell'insegnamento DELLA SCUOLA ITALIANA FABRIZIO POLACCO Orwell 2000 MASSIMO BONTEMPELLI NUOVO ASSE CULTURALE PIERO BERNOCCHI PER LA SCUOLA ITALIANA 30 tesi contro la Scuola-Azienda Editrice C. R. T. e l'Istruzione-Merce Via S. Pietro, 36 - 51100 Pistoia E-mail: [email protected] 1 • (' Tel.: 0573/976124 - Fax: 0573/366725 In Internet: www.editricecrt.it N. 10 Narratori italiani Procedere mito, un giovane si levò per ce- negli anni venti, ci viene oggi con- Terzo in mezzo combattente a San Martino e dergli il posto: la sua prima vol- segnato un utilissimo strumento Solferino, morta nel 1916, non si ta". Infine il protagonista entrerà dalla casa editrice Nuova Ipsa di sappia nient'altro, neppure la per fantasmi in un ospizio dove, tra l'altro, gli Palermo, che ha stampato una ai vostri studi data di nascita. anziani riparano bambole. Prima parte cospicua delle lettere che La sappiamo però, in un pri- di Paolo Maccari di chiudersi nel ricovero, Pofi tor- Pizzuto scambiò con Salvatore di Luisa Ricaldone mo tempo timidamente rilut- na nella casa natale, e qui si com- Spinelli, suo fraterno amico e tante, poi sempre più docile e pie il cerchio delle vicende di que- scrittore a sua volta. Corredato da infine del tutto coinvolta, se- Antonio Pizzuto sta nuova incarnazione della figu- un'ampia introduzione di Lucio Francesco De Sanctis guire i consigli del suo profes- ra dell'inetto, dell'inadatto alla vi- Zinna e per le ottime cure di An- sore. Il quale, avendo a cuore SI RIPARANO BAMBOLE ta moderna (troppo distratto da tonio Pane, il libro getta una luce LEZIONI DI SCRITTURA l'educazione delle donne (nella a cura di Gualberto Alvino, pensieri profondi, troppo diva- nuova e chiarificatrice sul sostrato LEDERE A VIRGINIA BASCO lettera 44, 1875, scrive del pro- con una nota di Gianfranco Contini, gante e soprattutto troppo fragile: culturale e sulle concezioni lette- (1855-83) getto di una "scuola professio- pp. 312, Ut 18.000, "Era insomma" dice Pizzuto con rarie di Pizzuto. a cura di Fabiana Cacciapuoti, nale femminile, così come si fa accenti manzoniani "un albino fra Sellerio, Palermo 2001 altrove e non si fa presso di tante linci"): l'esistenza si sfarina Se in lui l'anagrafe è clamorosa- pp. 143, Ut 38.000, noi") e avendo individuato in Antonio Pizzuto, in una sorta di polvere che vela gli mente smentita dalla potenza Donzelli, Roma 2001 lei una inclinazione alla lettera- Salvatore Spinelli oggetti e attutisce i rumori della della pagina, nell'amico la nascita tura, la svezza dal punto di vi- realtà. nell'Ottocento (i due sono quasi Rispetto all'edizione La- sta grammaticale e del lessico e HO SCRITTO UN LIBRO Tra i molteplici nomi che si coetanei: classe '92 Spinelli, di un terza voluta da Benedet- la avvia alla composizione nar- a cura di Antonio Pane, potrebbero proporre per inserire anno più giovane Pizzuto) segna to Croce (1917) e riprodotta rativa. Di lettera in lettera il introd. di Lucio Zinna, la scrittura pizzutiana in un con- ancora l'adesione a una letteratu- sia nelle successive confluite confine tra letteratura e vita si pp. 293, Ut 30.000, testo di ricerca affine, quello del ra avant le déluge. Si dimostra nell'epistolario desanctisiano fa labile, complice l'innamora- Joyce dell' Ulisse e di Finnegans quindi reattivo rispetto all'estetica (Einaudi, 1956 e '65) sia nel- mento di De Sanctis per Teresa Nuova Ipsa, Palermo 2001 wake appare particolarmente sperimentale del collega aspirante la più recente (1997) uscita De Amicis, cugina di Edmondo persuasivo (come in tanti, dallo romanziere e ne stimola delle ri- e compagna di classe di Virgi- N presso le Edizioni Osanna ella bibliografia ufficiale stesso Baldacci a Contini, hanno sposte e delle giustificazioni che nia. Da quel momento il rap- di Venosa, la presente pubblica- di Pizzuto (quella cioè indicato, e sebbene il nostro ne- per noi rappresentano una fonte porto docente/discente sfiora il zione, che si fonda sugli autogra- che non registra le edizioni gasse un influsso diretto). Ne è ricchissima di dichiarazioni di plagio e produce una intrigante fi ritrovati, risulta più ampia: 75 Semiclandestine o comunque prova, tralasciando il monologo poetica: "Narrare diventa dunque collisione tra nobiltà di intenti (contro 61) le lettere che l'intel- poco diffuse) Si riparano interiore, a quelle date già patri- procedere per fantasmi e secondo e graffiti erotici della fantasia (e lettuale avellinese, esule a Zuri- bambole (1960) - il romanzo monio comune di tutta Europa, fantasmi; la narrazione si trasfor- della carne). go, scrive alla giovane allieva che oggi ci viene riproposto la capacità di fondere i dialoghi ma in una stoffa di cui soltanto il preceduto da due scritti di all'interno del continuo narrati- tessuto ha pregio, non le figurine della scuola gestita dalla signora La parola diviene più ecci- Gianfranco Contini - è il secon- vo, schegge di realtà anch'essi, che vi sono ricamate o, peggio, Elliot, dove aveva insegnato du- tante se fatta rimbalzare do titolo, distante di un solo an- senza nessun carattere distintivo stampate sopra". Due libri, per rante il suo soggiorno torinese; e lungo i lati del triangolo: Virgi- no dallo splendido esordio di Si- rispetto alle altre fasi del raccon- concludere, che ci fanno avvicina- 9 le risposte di Virginia, finora nia deve amare Teresa in quan- gnorina Rosina; un esordio che to: "Egli si avviò all'ingresso. Ma re al Pizzuto più leggibile e transi- inedite. to essa è oggetto di desiderio valse all'attempato questore sici- ecco la mamma. Dove vuoi anda- tivo: dopo questo sapido assag- Peccato che dell'istituto fem- da parte di Francesco: "Oh liano, fino ad allora completa- re. A far quattro passi. Indietro. gio, al lettore la scelta se inerpi- minile non si sappia nulla, e pec- amala, Virginia; amala di tutto mente estraneo ai circuiti lette- Indietro. Non più libertà. Qui carsi o no sulle erte cime dell'ar- cato anche che dell'interlocutri- l'amore che le porto io (...). rari, l'attenzione e in alcuni casi non usciva da soli". dua produzione successiva. • ce, figlia di un avvocato piemon- Studiate, leggete insieme; mo- il caldo consenso di molti critici. Per penetrare nell'officina piz- tese, moglie nel 1858 del nobile stratevi i vostri componimen- zutiana, attiva a pieno ritmo già [email protected] Enrico Riccardi di Lantosca ti"; ed egli fantastica, pensan- In quella fine degli anni cin- dole "la mano nella mano, gli quanta in cui ancora echeggiava- occhi negli occhi"; e chiede che no i clamori intorno al caso per gli si comunichino l'ora e il eccellenza della nostra letteratu- giorno in cui le due giovani si ra del dopoguerra, quel Gatto- Palermo incontrano, per poter essere pardo uscito dalla penna di un "terzo in mezzo a' vostri studi altro siciliano in là con gli anni ed a' vostri pensieri". La lette- - il sessantaseienne Pizzuto di- Antonio Pizzuto ha avuto fra i lettori una visi- bi con la lode in tesi di economia (e Pizzuto vi ratura, richiamata dai romanzi mostrava un pieno controllo del- bilità. discontinua, un andamento carsico. aggiunge nel 1922 una laurea filosofica). Ma nei ottocenteschi costruiti sul mo- le più moderne conquiste della Lo credevamo scomparso dalla scena della cultu- loro vent'anni gli interessi che appaiono domi- dello del "desiderio triangola- narrativa europea che non era ra attiva assieme all'amico e maggior sostenitore nanti sono artistici e letterari, sono la musica, il re" (René Girard), stabilisce i visibile in scrittori di una o due critico Gianfranco Contini. Invece da qualche an- teatro. Loggionisti. Spinelli segue nota a nota modi di sentire e guida le emo- generazioni più giovani lui. no fioriscono edizioni e riletture. E bisognerà sulla partitura il Tristano di Wagner, finché crol- zioni. In una tempestiva recensione a inoltre di lui registrare una presenza in profondo, la per l'emozione e gli viene la febbre; e Pizzuto Spiace che gli unici scritti di Signorina Rosina, Luigi Baldacci fuori della cerchia dei cultori, alle radici di certa per nove sere di seguito la Norma. Poi, doven- Virginia Basco pervenutici sia- descriveva in questi termini la tec- scrittura d'oggi. Mi riferisco naturalmente alla più dosi guadagnare uno stipendio, si rivolgono ai no, oltre alle lettere, un racconti- nica pizzutiana: "È un procedi- ardua delle sue modalità scrittone. Alle sconnes- concorsi pubblici e non. Pizzuto, dopo avere un no pubblicato in appendice; sioni temporali che eguagliano i fenomeni nell'a- po' insegnato, prese la strada del poliziotto; Spi- mento che tende ad allargare il troppo poco per giudicare se temporalità di un "etemo presente" (così Lucio nelli entrò nell'amministrazione degli ospedali campo narrativo come una mac- quell'ambiguo e un po' assillante Zinna, dal quale traggo anche le successive cita- trasferendosi a Milano. E fecero carriera. Tipi- chia d'olio: è quasi una muffa, po- sistema didattico abbia funzio- zioni). Lavorando sulla sintassi, il conoscitore di che storie siciliane di giovani letterati che lascia- tremmo dire, che invade la super- nato. • lingue e filosofo Pizzuto mostra con didattica evi- vano l'isola per diventare funzionari, burocrati. ficie di tutte le cose, senza osser- denza quanto un modo di scrivere sia anzitutto un Di quell'impiego, che li distoglie dal candore vare una direzione prestabilita": il [email protected] modo di pensare. Pensare la vita, di cui in rispo- delle giovanili passioni e vocazioni, e l'uno e l'altro che si può dire, seppure risulti sta a un'intervista (1966) disse: "io l'accetto con non dicono che bene. Il simpatico Spinelli, rievo- forse in modo meno lampante, stupore disciplinato". Sulla vita appunto, sulla cando il suo posto dietro lo scrittoio nella milane- anche per Si riparano bambole, specifica vita del giovane Pizzuto, attirano la no- se Ca' Granda, l'Ospedale Maggiore, scrisse di dove lo svolgersi della trama pro- stra attenzione i due libri ora usciti, il più noto e L'Indice su Pizzuto avervi svolto "un lavoro così vario, sostanziato di cede per larghe e indiscriminate autobiografico dei romanzi e un inedito carteggio. arte, di storia, di palpitante umanità, quale non campate memoriali disposte sen- Mi fermerò su quest'ultimo, perché lo scambio fra Su cinque lasse inedite, potevo sperare ài nessun'altra carriera". Ma lo za alcun ordine gerarchico. Il due amici e il corredo che l'accompagna di minu- Silvia Longhi nell'ottobre batte, quanto a contatto con la realtà, l'enigmatico tempo stesso non scorre con og- ziose notizie hanno l'attrattiva di una perduta Pizzuto che si lascia sfuggire: "ho avuto più volte 1988. gettiva coerenza, nessuna lancetta realtà storica. Al contrario, è accaduto finora che l'impressione, facendo con disciplina il lavoro che Su Cosi e Rapin e Rapier Io misura e ne rende ragione: è un il bifronte Pizzuto, lo scrittore e il questore, en- ho fatto, di mettere le mani nella vita". In quali vi- (Polistampa, 1998), Alessan- tempo interno, fatto di scatti e di trasse dimezzato nelle storie letterarie. te, in quali crimini e vicende crudeli, anche politi- dro Po nel luglio 1998. incagli, in movimento certo, ma Cos'era dunque, un secolo fa, una giovinezza che, avrà messo le mani durante i molti anni che con un'andatura che non lascia di bravi ragazzi a Palermo? passò al Viminale e con incarichi nella commissio- Su II leggibile Pizzuto di conoscere la sua norma. Antonio Pizzuto (1893-1976) e Salvatore Spi- ne internazionale di polizia di Vienna, l'attuale In- Antonio Pane (Polistampa, P nelli (1892-1969), Bébé e Totò fra di loro, ven- terpol? Di segreti Pizzuto lasciava intendere di co- 1999), Alfonso Lentini nel ofi, la figura principale del li- gono da famiglie borghesi: figlio, Antonio, di un noscerne molti, blindati in una totale riservatezza. dicembre 1999. bro, lo incontriamo nelle pri- avvocato possidente e di una madre poetessa; fi- Ma non rinunciò a crearsi un mito personale di me pagine bambino folto di pen- glio di un ingegnere del genio civile, e con due zii fondazione, e ad affabularne, raccontando (come Su Coup de foudre. Lettere sieri e suggestioni, e via via passa materni senatori di nomina regia, Salvatore, che riferisce Contini) di aver assistito da giovanissimo (1963-1976) e Telstar. Lettere per l'adolescenza e la maturità fino ai dieci anni esce di casa solo tenuto per ma- in una strada di Palermo all'uccisione del famoso a Margaret Contini (1964- per approdare a una canizie gon- no da un servitore. Buone scuole, un buon liceo investigatore siculoamericano Joe Petrosino, che 1976) (Polistampa, 2000), fia, quasi straripante di ricordi vi- classico (statale), il "Vittorio Emanuele II" per gli schizzò il cervello sulle scarpe di tela (messe, vi- Antonio Pane nel febbraio vidi e ancora fragranti. L'attraver- Pizzuto, l'"Umberto I" per Spinelli (e che nomi sta la bella giornata, assieme a un abito bianco). 2001. samento delle età viene espresso sabaudi, nomi risorgimentali a Palermo!). Poi Personaggio da romanzo il questore Pizzuto. con veloci cenni, genialmente as- studi giuridici all'università, conclusi da entram- Riferimenti a Narrare (Cro- sorbiti dal tessuto della narrazio- LIDIA DE FEDERICIS nopio, 1999) in "Cantieri" del ne: "Pofi correva (...) nei quartie- febbraio 2000. ri alti, col tram, quasi sempre gre- • Amare anche portato infine alla dottrina della cioli si sente colpevole; la pre- Primavere volgeva per ricette, suggerimen- reincarnazione, ma è soprattutto senza silenziosa ma tenera di Ja- ti e - non ultime - confessioni. l'altissima consapevolezza del vier, l'amico messicano che lo as- Permunian è narratore aspro e dramma dell'uomo nel mondo a siste. senza promesse duttile, che sa scavare nelle psi- dettargli pagine di raffinata tem- Piccolo karma lascia il segno e cologie dei suoi personaggi, sia- di Antonella Cilento perie letteraria ma anche di ine- non solo perché è un minutario no essi scandagliati a fondo co- di Sergio Pent sauribile dolore. Piccolo karma è, vivissimo, anche nelle sue pole- me nel primo romanzo o abboz- come l'autore stesso lo definisce, miche (con il mondo letterario zati in veste di aneddoto come Carlo Coccioli un "minutario", registrazione italiano, abbandonato negli anni Francesco Permunian accade in questa narrazione co- minima di eventi quotidiani, di in cui avevano successo Moravia rale, una sorta di Spoon River PICCOLO KARMA piccole cose in apparenza senza e Bevilacqua) e nei suoi vezzi (la CAMMINANDO ancora priva di lapidi. pp. 323, hit 16.000, importanza, diario sensibile di passione per le telenovelas suda- NELL'ARIA DELLA SERA La provincia è tuttora - per Mdini&Castoldi, Milano 2001 malattie, amori (per i cani e gli mericane), ma perché la scrittu- pp. 234, Ut 24.000, fortuna - il luogo eletto e ricco C animali in genere, per gli esseri ra di Coccioli vive di improvvise Rizzoli, Milano 2001 di spunti di molta buona narra- iclicamente, ogni tre o più deboli e piccoli), rancori, ri- presenze, di immagini difficil- tiva recente: pensiamo ai ro- quattro anni, si torna a cordi, illuminazioni, viaggi, parti mente cancellabili, di elabora- manzi di Ammaniti e Covacich, parlare di Carlo Coccioli, au- di un tutto più grande (anche di zioni sul sacro personalissime e Acidità diluita di malinco- di Baldini e Simona Vinci, ma tore scomodo e spesso di- un'opera più grande cui da anni illuminanti. Leggendo Piccolo nia: il secondo roman anche a Piersanti o allo stesso menticato dalla nostra edito- Coccioli attende, il Grande kar- karma tornano alla mente le pa- zo di Permunian, dopo la bel- Camilleri, che ha saputo inqua- ria. Se ne torna ogni volta a ma) che coinvolge tutti noi. role di Antonella Anedda, quan- la sorpresa della Cronaca di drare le sue ispirazioni storico- parlare perché Coccioli, clas- Nelle pagine iniziali l'autore do in Cosa sono gli anni dice un servo felice (Meridianoze- popolari in una geografia ormai se 1920, nato a Livorno, lau- segna una traccia per il lettore "Sono un saggio di me stessa": ro, 1999), si distende sull'on- emblematica, di riferimento. reato in ebraico e arabo a Napo- raccontando delle sue origini: lo sguardo assoluto e l'offerta in- da del ricordo più che sulle Permunian sceglie le sponde li, vissuto a Parigi negli anni cin- metà toscano, madre livornese, e condizionata di sé e del proprio perennemente intristite del la- tonalità delle torbide analisi quanta, trasferitosi in Messico, metà "greco", padre tarantino, corpo alla scrittura e al mondo go, luogo di incontri e di addii, psicologiche. Non patria d'elezione dove tutt'oggi narra di aver ereditato dalla To- sono una scelta coraggiosa che spiaggia delimitata saremo i primi ad vive, scrittore trilingue (italiano, scana la razionalità dei fisici e Coccioli pratica senza vergogne. di tuffi nell'illusio- accomunare questo francese e spagnolo) di oltre dalla Magna Grecia tarantina la Viene allora spontaneo ricorda- ne, appuntamen- lavoro "lacustre" trenta titoli, per ricordare solo i passionalità metafisica: "Quan- re il fatto che in Italia esiste pur to di decisioni fa- alla scoppiettante più famosi, tradotto (e spesso do io non sopportavo mio padre, sempre una tradizione cui le pa- tali, isola in cui esuberanza affabu- auto-tradotto) in tutto il mondo, era la mia parte fisica che non gine di Coccioli appartengono a dimenticare o far- latoria di Piero è indubbiamente un caso. L'oc- sopportava la mia parte metafisi- dispetto del mercato attuale, si dimenticare. La casione è oggi fornita dalla riedi- ca". Ed è in questa diatriba infi- quella di cui parlava in un suo Chiara: la realtà è mappa di umanità zione in tascabile di Piccolo kar- nita che il libro di Coccioli ci tra- antico articolo Enrico Palandri a questa, una spieta- smarrite, osservata ma, uscito già nel 1987 e recensi- sporta, lasciando il segno soprat- proposito di Tondelli: la tradi- ta, ironica e graf- dal dottor Porfirio to all'epoca da Pier Vittorio tutto nei dettagli: due scarafaggi zione di San Francesco e Jaco- fiarne radiografia Papas ha il suo de- Tondelli, che a Coccioli dedicò che al suo ingresso notturno in pone, una linea letteraria che provinciale in cui il terminato percor- anche un bellissimo saggio in cucina non fuggono, e che osser- contempla al suo interno "l'at- tessuto umano si so provinciale, tra Week-end postmoderno (ora in va senza lo schifo solitamente tenzione creaturale, lo sgomento presenta con tutti i ironia e qualche fa- Opere. Cronache, saggi, conver- destinato agli insetti, segno di un metafisico" e che, inesauribile, suoi rammendi, esaminato da tal rimembranza. E il dottor sazioni, Bompiani, 2001; cfr. più ampio amore per le cose vi- percorre il tempo della nostra un punto di vista tipico e privi- Papas la cruna dell'ago - o "del "L'Indice", 2001, n. 9), segnan- venti; i numerosi accenni a Oli- letteratura. • legiato, quello del medico di lago", visto il palcoscenico - at- do per altro la nascita di un'ami- vier, cane amatissimo, morto in paese, il famoso dottore di fa- traverso cui transitano mogli cizia concretizzata dallo scambio un incidente stradale di cui Coc- [email protected] miglia a cui un tempo ci si ri- tradite e attrici mancate, pazzi di alcune commoventi cartoline in libera uscita e anziani che ti- e da un incontro. rano a riva il passato, in una sorta di teatrino della memoria Senza dubbio, l'itinerario ita- in cui il protagonista si avvicina liano di Coccioli è da sempre Brevi cronache del quotidiano tristemente alla sera della sua disseminato di difficoltà (tiratu- vita, tra un autunno di sconfit- re andate al macero, rifiuti, man- di Franco Marenco te sentimentali e un alito di pri- cate ristampe), ma resta il fatto mavera senza promesse. Tradi- che Coccioli, come è chiamato in to dalla sua giovane amante-in- Francia dove credono ch'egli sia Mario Materassi In La Casaccio la sorpresa dell'uomo sulla fermiera trentenne Eufemia, il un loro autore, è uno degli auto- sessantacinquenne Papas rievo- donna in un acerbo idillio campestre viene su- ri italiani più noti all'estero, cor- IMALACCOMPAGNATI perata dalla sorpresa del ritrovamento di un ca anni di giovinezza esuberan- rispondente di numerose testate pp. 192, Ut 22.000, Palomar, Bari 2001 te nei tratti imbolsiti degli ex residuato bellico - e i due effetti contrastanti internazionali e collaboratore ri- compagni di scuola e delle convergono improvvisamente nell'immagine chiestissimo dal pubblico per i amanti che hanno invaso il suo principali quotidiani messicani. Q di una ragazza "bianca come una figurina di uanta esperienza, quanta vita - quanti letto. gesso"; in Ritratto di bambina un amore im- Insomma, un piccolo mistero fatti gesti propositi ricordi pentimenti italiano: in oltre cinquantanni di possibile assorbe tutta l'attenzione narrativa, Ma la sua parabola discen- trionfi sconfitte può contenere un momen- carriera letteraria Coccioli ha mentre l'amore consumato resta sepolto nel- dente coincide con una proces- to narrativo? Quali vicende complicate, messo in fila opere di qualità, da l'ombra (e la conseguenza è chiara: ad accen- sione di figure originali e biz- Fabrizio Lupo (1952) a II cielo e quali verità nascoste, quali decisioni prese dere l'immaginazione è l'ostacolo al desiderio, zarre, che costituiscono la fau- la terra (un vero best-seller, co- o accantonate, quali riflessi condizionati e qua- non la sua realizzazione); in Uno specchio d'ac- na locale, in una provincia pae- me ricorda anche l'autore in Pic- li inattesi colpi di scena possono addensarsi in qua i paesaggi, gli ambienti, gli stati d'animo, sana che è tranquillità ma an- colo karma), da David (1976) a una singola scheggia di narrato? Nel costruire le suppellettili cariche di ricordi ritornano alla che isolamento: la maestra Domini in fuga (1973) o a La ca- le sue brevi cronache del quotidiano Materassi mente in virtù di un appuntamento mancato, e Boncompagni che scrive lettere sa di Tacubaya (1981), senza mai dedica un'attenzione inesausta a questo del rinnovarsi di un dolore. d'amore a se stessa; il dotatissi- riscuotere una vera attenzione problema - non, ovviamente, per risolverlo, ma mo Bepi Ciavìn, che incontra la né di pubblico né di critica nel per approfondirlo di pagina in pagina: da buon Due le storie sul definirsi di un senso di di- donna giusta quando ormai il suo paese d'origine. Un destino, cultore dell'arte, egli sa che su questo tavolo la stanza fra lui e lei (Storia a tre, Una delle suo arnese da battaglia si è riti- il segno di un karma, come forse narrativa moderna gioca le sue carte più ambi- tante), e ben quattro sulla fine della relazione rato in pensione; il letterato il- direbbe lo stesso autore, senz'al- ziose. (La voce dell'uomo, La partita è finita, Notte lustre, professor Medaglia, fug- tro una mancanza, però, perché bianca, Il quinto incontro), sempre giocate sul gito da Milano per ritrovarsi I Coccioli ha il solo torto di essere l frammento si carica così di possibilità segre- precario equilibrio fra la normalità quotidiana preda dei poetucoli locali; autore decisamente fuori dal co- te, di sfumature e suggestioni e rimandi poli- e l'eccezionalità dei sentimenti: l'ultima un Manlio Riccobono, che con la ro, privo di preoccupazioni uni- valenti, senza per questo venir mai meno al suo vero e proprio esercizio di stile, che si rifà sua claque determina successi o camente estetico-formali e lega- paradosso costitutivo, di essere insieme massi- esplicitamente - e fin troppo insistentemen- fallimenti nei teatri della zo- to a tematiche d'impegno. mamente inclusivo e massimamente essenziale: te - al maestro di queste situazioni, Henry na... Uno zoo neanche troppo il disegno resta evidente eppure enigmatico, la James. immaginario, quello di Permu- G vicenda ricca eppure tronca, la fisionomia sfac- Il magistero degli americani, soprattutto dei nian, che si pone nelle condi- ià nel suo libro d'esordio, cettata eppure incompleta, perché disegno vi- zioni dell'osservatore esclusivo minimalisti, è del resto ben presente in tutta la Fabrizio Lupo, la sensualità cenda fisionomia appartengono a un universo e talvolta lancia impietosi ana- raccolta, spesso mescolato a una più densa vena e la sessualità giovanili si ricopri- che non è più quello della composizione ma temi nei confronti del bigotti- italiana, che colora di toni scanzonati alcune gu- vano di sfumature mistiche e di quello della lettura: il loro destino si compie smo imperante e della falsità stose storie studentesche (Brutta cosa essere tormenti religiosi, ma è poi nel fuori del testo, nel dialogo e nel possibile uso remunerata di certe missioni brutti, Da ragazzi, La ricerca), e, sul versante op- lungo percorso compiuto dal- che ne farà il fruitore. Si indeboliscono i proto- ecclesiastiche. Su tutto, una tri- posto, l'unico esperimento di catastrofismo fan- l'autore che la religiosità, il senso colli tradizionali della narrazione, mentre si stezza da titoli di coda, con la tascientifico, con la prospettiva di una Cosa, del sacro, il misticismo e il dibat- rafforzano le strategie di un'invenzione che si sensazione che la vita sia dav- ignoto agente o fenomeno che fa scomparire gli tito teologico assumono maggio- vuole sempre nuova, perché si affida a tutto ciò vero questo scampolo di spet- uomini in pochi secondi, privandoli anche della re rilievo: Coccioli sceglie di nar- che è lacuna, silenzio, assenza. tacolo corale in cui ognuno re- morte. rare se stesso attraverso le nume- cita la sua parte e poi se ne va, rose conversioni che hanno se- tra gli applausi o i fischi di chi gnato la sua vita e che lo hanno resta. • N. 10 10 Narratori italiani edizioni Ammaniti e il trionfo della trama: uno stile della nostra epoca ^ Niccolò Ammaniti è il vincitore del premio Viareggio di quest'anno con il romanzo Io non ho paura (pp. 163, Lit 16.000, Einaudi, Torino 2001). Ammaniti, nato a Roma nel 1966, biologo mancato (per aver interrotto gli studi universitari), figlio di Ha 3attera uno psicanalista e studioso dell'età evolutiva (Massimo Ammaniti, collaboratore abituale di "Repubblica"), è un caso interessante e controverso fra i narratori della sua generazione. Su di lui pubblichiamo un profilo di Filippo La Porta, già recensore del Remo Guidieri precedente romanzo Ti prendo e ti porto via (Einaudi, 1999; cfr. "L'Indice", 2000, n. 2) e un parere critico di Vittorio Coletti. Giocattoli pp. 112, L. 25.000 Uno scrittore va stare un centrino di pizzo Vietato Stessa cosa si dovrebbe dire Henri-Irénée Marrou bianco. Come un laghetto". I ri- di questo Io non ho paura, an- Uà fine del mondo non è ferimenti culturali sono ancora che se va notato un progresso per domani normale una volta innumerevoli ed etero- pensare nell'autore, che si è fatto un po' pp. 48, L. 15.000 genei: fantascienza anni cinquan- più selettivo nei materiali narra- Marta Sordi Filippo La Porta ta, un po' di cinema neorealista, Vittorio Coletti tivi, ha serrato meglio la trama e L'impero romano-cristiano "Quark", Huckleberry Finn, il ha persino tirato fuori uno al tempo di Ambrogio fumetto Calvin & Hobbes, la cro- straccio di senso, consentendo a pp. 96, L. 24.000 Premessa a un breve ritratto naca nera di questi anni, Clive Di questo romanzo hanno un lettore di buona volontà di C. Dognini - I. Ramelli di Niccolò Ammaniti. Si di- Barker, e più di tutti Stephen già scritto tanti sui vari leggere nel suo libro una ripro- Gli Apostoli in India ce che uno scrittore ha due mo- King, inesauribile affabulatore giornali, ed è probabile che, posta dell'archetipica opposi- pp. 192, L. 29.000 di per poter durare: rispecchiare contemporaneo, con il suo tema quando questo pezzo sarà usci- zione tra il mondo sognante e alla perfezione la propria epoca centrale della guerra tra bambini to, se ne sia di nuovo parlato in puro dell'infanzia e quello spor- Henri Bergson o trascenderla del tutto. Amma- e adulti - la più antica, la più ori- occasione di qualcuno dei vari co e atroce degli adulti. Si può Lucrezio (con un saggio niti rientra, con ogni evidenza, ginaria nella storia dell'umanità - premi estivi. Possiamo dunque addirittura dire di più: questo di Jeanne Hersch) nella prima categoria (non mi (si pensi solo a // e al recente esimerci dal raccontarne minu- romanzo spinge a rileggere con pp. 144, L. 25.000 viene in mente nessun italiano L'acchiappasogni). E un episodio tamente la trama. Anche se que- più generosità quello preceden- Gao Xingjian - Yang Lian contemporaneo che particolarmente stra- sta è una decisione non innocua te e a fare quindi del suo sfortu- Il pane dell'esilio appartenga alla secon- KCCOTO *MMAJWTI ziante di questa guerra per un libro di Ammaniti. natissimo protagonista (Pietro pp. 96, L. 22.000 da, forse perché il no- viene descritto in Io Ad esempio, del molto cele- Moroni) un segno dell'eterna e Georges Fenech stro tempo - così im- non ho paura, dove brato Ti prendo e ti porto via sempre angosciante sconfitta Tolleranza zero manente, onnipervasi- proprio i "grandi" - e non si può dire quasi altro che del bambino pulito nella realtà pp. 192, L. 25.000 vo - non si può più gli stessi genitori - in- la sua simpatica trama. Amma- violenta. trascendere in alcun •M carnano il Male, sono niti infatti è uno di quei costrut- Hans Blumenberg modo...). Ma che si- loro i mostri, i lupi tori di storie che, per fortuna, Ma non bisogna cadere in Il futuro del mito gnifica rispecchiare la mannari. In queste pa- non si ritengono in dovere di queste trappole. Ammaniti pp. 112, L. 24.000 propria epoca? Spesso gine un realismo socia- mettere nei loro romanzi anche non ha nessun senso da veicolare. Michel Foucault la nuova narrativa ita- le accurato (la descri- dell'altro. Dico per fortuna, Non bisogna fargli il torto di cre- Liberalismo e politica liana scambia il pre- zione dell'immaginaria perché, se succede, non sanno dere che i suoi libri nascano da pp. 224, L. 30.000 sente con la sua verni- Acqua Traverse: lun- come fare. In Io non ho paura, altro che dal gusto di scriverli. I ce più appariscente, con i suoi ghe schiere di villette in cemento ad esempio, a un certo punto il suoi bambini sono puri perché sottoprodotti più effimeri (ma- — cubi con finestre circolari e rin- giovane scrittore è suggestiona- così debbono essere i perdenti He porte regali gari un gergalismo giovanile o ghiere azzurre -, vicino a una to dalla ricerca di qualche ragio- che fanno effetto sui lettori (me- una trasmissione televisiva di Coop e a una strada a due corsie) ne un po' meno funzionale alla glio sui telespettatori); il contra- Pavel Florenskij successo). Vediamo come lo fa si fonde con un'immersione di- suspense e prova ad approfondi- sto tra favola (che si racconta il Il valore magico della parola Ammaniti. vertita nel fiabesco e nel fantasti- re un tema: quello dei rapporti bambino rapito) e realtà (quella pp. 112, L. 29.000 Nel romanzo di esordio, Bran- co (e qui torna un'ascendenza bambini/vecchi, padri/figli. Svi- sordida dei rapitori) gli interessa chie (Ediesse, 1994; Einaudi, calviniana, poco sottolineata dal- luppa allora alcuni aspetti di un solo perché rende più ributtante José Bergamin 1997) le metafore tratte dall'uni- la critica). personaggio secondario (l'an- agli occhi di chi legge la porche- Frontiere infernali della poesia verso della biologia avevano una ziano capobanda che tiene in ria che gli sgangherati malviventi pp. 176, L. 34.000 A precisa valenza poetica. La scrit- mmaniti non aspira a un ti- valigia ricordi di famiglia), ma commettono ai danni delle loro Rosario Assunto tura, fortemente visiva e paratat- po di romanzo pensosa- non sa poi come sbrigarsene e vittime innocenti. Ammaniti è L'antichità come futuro tica, si imponeva per un timbro mente intellettuale né eversivo finisce per dimenticarsene, la- uno di quelli che ha capito che, pp. 160, L. 32.000 personalissimo, di lontana ascen- sul piano della forma. Il suo spa- sciando subito quel territorio in per fare colpo e avere successo, il Jean-Loup Charvet denza postcalviniana. Anche se zio - e il suo pubblico - è un al- cui aveva, in un momento di au- cattivo va disegnato brutto e L'eloquenza delle lacrime la trama sembrava distendersi fa- tro. Punta a una letteratura po- tosoprawalutazione, cercato di scombinato, il buono bello e sfor- pp. 96, L. 29.000 ticosamente, avvolta da una pro- polare - grandi archetipi, lingua addentrarsi. tunato, e che il buono va fatto liferazione di griffe molto orec- comunicativa, personaggi ben in- perdere (e non per questo il catti- Marisa Volpi chiata e di importazione. Con i cisi, intreccio con forte suspense - Scommettere sulla trama è una vo vincere). La sua bravura, in Io Fuoco inglese racconti di Tango (Mondadori, che sappia però decifrare e inter- gran birbata e bisogna com- non ho paura, sta tutta nel conci- pp. 96, L. 25.000 1995) prevale il gusto manieristi- rogare i nostri destini. Probabil- plimentarsi con chi lo fa. Si cor- liare le ragioni di cassetta, la ri- Salah Stétié co di attraversare disinvoltamen- mente è l'autore che oggi nel no- rono meno rischi; il lettore non cerca di effetti pulp e di battute Rimbaud, l'ottavo dormiente te e con straordinario mimetismo stro paese sa raccontare meglio di si annoia ed è disposto a perdo- televisive, con quelle della trama, pp. 144, L. 30.000 i generi della cultura di massa tutti (accanto a Piersanti, Luca- nare le deficienze del libro. Si della funzionalità della storia. Marc Le Bot (horror, noir, fantascienza, com- relli, Carrara), mettendosi total- prenda Ti prendo e riporto via: la Nel primo libro la scelta degli La rita degli animali illustri mediaccia...). Poi, dopo la pa- mente al servizio delle proprie mediocrità della scrittura è scon- snodi narrativi non aveva sempre pp. 128, L. 29.000 rentesi "cannibalesca" - in verità storie. Si dice che l'Italia non sia certante: stile finto spigliato, gio- obbedito a questa ragione e circa omologante - esce l'ambizioso Ti un paese normale dal punto di vi- chetti troppo insistiti come quel- un terzo delle pagine poteva es- Bernard Edelman prendo e ti porto via, romanzo sta politico. Certo non lo è dal lo dei due piani narrativi (ma in sere cancellato perché narrativa- Addio alle arti: 1926, d'amore e di morte (come il pri- punto di vista letterario. Ecco, realtà è sempre lo stesso) distinti mente non funzionali (ad esem- {'«affaire» Brancusi mo), affollato di personaggi e di Ammaniti ci si presenta come un dal corsivo, un po' di scontato pio il lungo capitolo sui due poli- pp. 160, L. 30.000 destini e di storie, in cui il talento normale scrittore di intratteni- gergo giovanile. Il romanzo però ziotti che fermano l'auto potente retorico dell'autore si dispiega li- mento, con uno sguardo però in- si fa leggere e ci si diverte pure: dei fidanzatini ricchi). In que- beramente, forse troppo libera- quieto, estraneo a qualsiasi abbel- lo stile comico è in puro genere st'ultimo, invece, lo scrittore Hermes mente, insidiato da un eccesso di limento delle cose, e a volte, qua- "Drive In" - anche se, a essere sembra essersi fatto più avvedu- sicurezza sui propri mezzi e da si casualmente, capace di andare onesti, gli autori di "Striscia la to, non ha sprecato risorse che Uberto Pestalozza un esibizionismo un po' stucche- oltre l'intrattenimento. Deve sta- notizia" sono più bravi nel ma- non servivano, ha stretto i cordo- I miti della Donna-giardino vole (con largo spazio a tic, vezzi re attento a non restare vittima neggiarlo (si veda Valerio Peret- ni della tabulazione. Siccome ha pp. 224, L. 40.000 metanarrativi, piccole seduzioni, della propria abilità e del proprio ti, Buon Natale bastardi, Piem- delle qualità, non è impossibile Walter Freund "cazzeggio", ecc.). mestiere: anche Io non ho paura me, 2000); al lettore è fatto di- che Ammaniti riesca a scrivere Modernus e altre idee di tempo funziona meglio quando si sot- vieto di pensare; lo scrittore non romanzi non troppo lontani da nel Medioevo Nell'ultimo romanzo, Io non trae a simmetrie e virtuosismi risparmia nulla di quello che ha quelli assai belli e garbati con i pp. 144, L. 32.000 ho paura, quello stesso talen- narrativi troppo sapienti. Non in dispensa. Se si ha tempo da quali furoreggia in Francia (ma André-Jean Festugière to sembra incontrarsi con una sappiamo se la sua opera sia de- perdere (un viaggio in treno ad ora è tradotta anche in italiano) II ragazzo di Agrigento storia molto sentita dal suo auto- stinata a durare. Certo sembra ri- esempio) e non ci si vuole stan- Amélie Nothomb. Che questo pp. 176, L. 36.000 re, generando una lingua funzio- specchiare alla perfezione uno care troppo, è la lettura ideale. poi sia una consolazione per la nale e di estrema trasparenza. La stile della nostra epoca (fatto di Finalmente si può, prima di par- derelitta narrativa italiana è anco- realtà tutta intera si mostra quasi corto circuiti alto-basso, di rima- tire, comprare un romanzo per ra tutto da vedere. Ma, perlome- Via Stradivari, 7 - 20131 Milano naturalmente, anche solo attra- sticature citazionistiche e di pas- le stesse ragioni (non ho voglia no, a leggere questi romanzi non tei: 02 29.51.50.01 verso un dettaglio. Si pensi a sioni genuine) senza però - e di stancarmi, non intendo pensa- ci si annoia. Naturalmente, trova- quella gondola di plastica, regala- questo è ciò che conta - diventar- re, debbo poi lasciare tutto in re una ragione positiva per farlo è [email protected] ta ai figli dal padre: "era fatta per ne complice. • treno) che prima ci spingevano un altro paio di maniche. • distribuzione: essere messa sul televisore. E tra ad acquistare un periodico con Dehoniana libri il televisore e la gondola ci dove- [email protected] molte illustrazioni. [email protected]
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