Ci sono quelli scritti negli anni Quaranta e già opera di uno scrittore straordinariamente maturo, come *La forma delle cose* che racconta l’incontro su un treno diretto in Virginia tra una ricca signora e un reduce di guerra; *I muri sono freddi* , protagonista una ragazza spregiudicata dell’alta società; *Un albero di notte* , l’inquietante viaggio di una studentessa che precipita nel peggiore incubo della sua infanzia. Si passa poi a quelli degli Cinquanta e Sessanta, come il malinconico *L’occasione* , sulla caduta in disgrazia di una donna che ha perso tutto tranne il cane; o *La casa dei fiori* , in cui una prostituta impara ad amare. Passando per i celebri *Fra i Sentieri dell’Eden* e *Il giorno del ringraziamento* , si arriva all’ultimo autobiografico *Un Natale* , ambientato nell’Alabama e nella New Orleans della sua infanzia. Questi venti racconti memorabili catturano con stile vivido e incisivo i temi, i personaggi, i luoghi che caratterizzano l’opera e il mondo interiore di Truman Capote: la perfetta combinazione tra fantastico e grottesco, la lucida e attenta osservazione della vita quotidiana, la provincia profonda del gotico Sud e l’alta società della East Coast, e soprattutto un’ineguagliabile talento nell’arte del raccontare che rendono Truman Capote il più grande classico contemporaneo e gli assicurano un posto nell’olimpo della letteratura mondiale. **©