Giulio Go1ia La filosofia e l'i1n111agine del 111etodo A Silvia 9 Sigle e abbreviazioni Kant Cito Kant con le seguenti abbreviazioni: AA = Akademie-Ausgabe (Gesammelte Schriften, hrsg. v.: Bd. 1-22, Preussische Akademieder Wissenschaften, Bd. 23, Deutsche Akade mie der Wissenschaften Berlin, Bd. 24, ZII Akademie der Wissenschaften G(jttingen, ZII Reimer, poi de Gruyter, Berlin 1900 ss.), se guita dal numero del voi. e della pagina Opere singole: Br = BrieJwechsel (1747-1803), AA 10-13; tr. it. (parziale), Epistolario filosofico. 1761-1800, a cura di O. Meo, Il melangolo, Genova 1990. Deutlichkeit = Untersuchung uber die Deutlichkeit der Grondsatze der naturlichen Theologie und der Moral (1764), AA 2(1905), pp. 275-301; tr. it., Indagine sulla distinzione dei prin cìpi della teologia naturale e della morale, 10 in Scritti precritici, nuova ed. ampi. da A. Pupi, intr. di R. Assunto, Laterza, Roma- Bari 1982, pp. 215-248. EE = Erste Einleitung in die Kritik der Urteils- kraft (1790), AA 20, pp. 195-251; tr. it. e note di P. Manganaro, Prima introduzione alla Critica del Giudizio, intr. di L. Ance- schi, Laterza, Roma-Bari 1979. KrV = Kritikderreinen Vemunft (A: 1781/B: 1787), AA 3-4 (19112); tr. it. di P. Chiodi, Critica della ragion pura, UTET, Torino 1967 (o ve è riportata l'indicazione della paginazione originale). KpV = Kritikderpraktischen Vemunft (1788), AA 5 (19132), pp. 3-163; tr. it., con testo ted. a fronte, Critica della ragione pratica, a cura di A.M. Marietti, Rizzoli, Milano 1992. KU = Kritikder Urtheilskraft (1790), AA 5(19132), pp. 167-485; tr. it., con testo ted. a fronte, di A. Gargiulo, riv. da V. Verra, Critica del giu- dizio, intr. di P. D'Angelo, Laten.a, Roma- Bari 1997 (19791). Log = Logik (1800), hrsg v. G.B. Jasche, AA 9 (2011), pp. 1-150; tr. it. di L. Amoroso, Lo- gica, Laterza, Roma-Bari 20045• Prol = Prolegomena zu einerjeden ki.lnftigen Meta,. physik, die als Wissenschaft wird auftreten konnen (1783), AA 4 (1980), pp. 253-383; tr. it., con testo ted. a fronte, di P. Carabel- lese, Prolegomeni ad ogni metafisica futura che potrà presentarsi come scienza, intr. di H. Hoenegger, Laterza, Roma-Bari 1996. 11 OE = Ober eine Entdeckung, nach der alle neue Kritik der reinen Vemunft durch eine lilte re entbehrlich genuwht werden soll (1790), AA 8 (1923), pp. 187-251; tr. it. di C. La Roc ca, Su una scoperta secondo la quale ogni nuova critica della ragion pura sarebbe resa supeeflua da una più antica, in Contro Eber uz hard. polemica sulla Critica della ragion puro, Giardini, Pisa 1994, pp. 57-138. VLo!Blomherg= Logik Blomherg, AA 24.1 ( 1966), pp. 7-302. VLo!Busolt = Logik Busolt, AA24.2 (1966), pp. 603-686,. VLo/Philippi = Logik Philippi, AA 24.1, pp. 303-496. Hegel Per le opere di Hegel è stata maggiormente utili.z:7.ata l'edizione Suhrkamp (Werke in zwanzig Banden, hrsg. v. E. Moldenhauer u. K.M. Miche!, Suhrkamp, Frankfurt a.M. 1969-1971) = W Opere singole: EA = Enzykloptidie der philosophischen Wissen schaften im Grondrisse (1817),in Siimtliche Werke, Bd. 6, hrsg. V. H. Glokcner, From mann, Stuttgart 1927, seguito da § (per il numero della sezione);tr. it.di A. Tassi,En ciclopema delle scienze .fi/,osofiche in ~ pendio. Heidelberg 1817, Morcelliana, Bre scia 2017. ENZ = Enzykloptidie der philosophischen Wissen schaften im Grondrisse, W 8-10 (1970); tr. 12 it. a cura di V. Verra, UTET, Torino 1981 (voi. I), 2002 (voi. II), e di A. Bosi, UTET, Torino2000 (voi. III). Diff = Differenz des Fichteschen und Schellings- chen Systems der Philosaphie, W 2 (1970), pp. 7-138; tr. it., Differenza tra il sistema filosofico di Fichte e di Schelling, in Primi scritti critici, a cura di R. Bodei, Mu rsia, Milano 1990, pp. 1-114. F = Pharwmenologie des Geistes, W 3 (1970); tr. it. di De Negri, Fenomenologia delle spirito, intr. di G. Cantillo, 2 voll., Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 2008. SL = Wissenschaft der Logik, W 5-6 (1969); tr. it. di A. Moni, riv. da C. Cesa, Scienza della logica, 2 voll., intr. di L. Lugarini, Laterza, Roma-Bari 1981. Heidegger Per le opere di Heidegger è stata utilizzata la Gesamtausgabe (Klostermann, Frankfurt a.M.) = GA. Opere singole: BP = ZurBestimmungder Philosaphie, GA56/57 (hrsg. v. V.B. Heimbtichel, 1987); tr. it., Per la determinazione della filosofia, a cura di G. Cantillo, Guida, Napoli 1987. BZ = Der Begriff der Zeit, GA 64 (hrsg. v. F.-W. von Hermann, 2004; ed. or. Niemeyer, TU- 13 bingen 1989); tr. it., Il concetto di tempo, a cura di F. Volpi, Adelphi, Milano 2006. GAP = Grundbegriffe der aristotelischen Philoso- phie, GA 18 (hrsg. v. M. Michalski, 2002). GBM = Die Grondbegriffe der Metaphysik. Welt, Endlichkeit, Einsamkeit, GA 29/30 (hrsg. v. W.-F. von Hennann, 1983); tr. it., Concetti fondamentali della metafisica. Mondo,fini- tezza, solitudine, a cura di C. Angelino, Il melangolo, Genova 1990. GP = Grundprobleme der Phlinmnenologie (1 919- 1920), GA 58 (hrsg. v. H.-H. Gander, 1993); J. tr. it. di A. Spinelli e Pfefferkon, Probi.emi f ondomentali della f erwnumologia, a cura di F. Menga, Quodlibet, Macerata 2017. K = Kant und das Probl.em der Metaphysik, GA 3 (hrsg. v. F.-W. von Hennann, 1991; ed. or. Klostennann, Frankfurt a.M.1973); tr. it. di M.E. Reina, Kant e ilp roblema del- la metafisica, intr. di V. Verra, Laterza, Ro- ma-Bari 2006. MA = Metaphysische Anfangsgrilnde der Logik, GA 26 (hrsg. v. K. Held, 1978); tr. it., Prin- cipi metafisici della logica, a cura di G. Mo- retto, Il melangolo, Genova 2000. N = Nietzsche, GA 6.1 (hrsg. v. B. Schillbach, 1996); tr. it., Nietzsche, a cura di F. Volpi, Adelphi, Milano 2005. o = Ontologie. Hermeneutik der Faktizitiit, GA 63 (hrsg. v. K. Brocker-Oltmanns, 1988); tr. it., Ontologia. Ermeneutica della effettività, a cura di E. Mazzarella, Guida, Napoli 2008. 14 PIK = Phiinomenologische Interpretatum oon Kants K.ritik der reinen Vernunft, GA 25 (hrsg. v. I. G<>rland, 1977); tr. it. di A. Marini e R. Cristin, lnterpretazwne fenomenologi- ca della Critica della ragion pura di Kant, Mursia, Milano 2002. SD = Zur SacM des Denkens, GA 14 (hrsg. v. F.-W. von Hennann, 2007); tr. it., Tempo e essere, a cura di C. Badocco, Longanesi, Milano 2007. SG = DerSatz vom Gmnd, GA 10 (hrsg. v. P. Jae- ger, 1997; ed. or. Neske, Pfullingen 1957); tr. it., Il principio di ragwne, a cura di F. Voi- pi, Adelphi, Milano 1991. sz = Sein und Zeit, GA 2 (hrsg. v. F.-W. von Her- mann, 1977); tr. it. di P. Chiodi, Essere e tempo, nuova ed. a cura di F. Volpi, Longa- nesi, Milano 2005. WF = Vom WesendermenschlicMn FreiMit. Ein- l,eitung in die Philosophie, GA 31 (hrsg. v. H. Tietjen, 1982). WM = Wegmarken, GA 9 (hrsg. v. F.-W. von Her- mann, 1976); tr. it. di F. Volpi, Segnavia, Adelphi, Milano 2004. 15 Introduzione Metodo e lìlosofia costituiscono un binomio costante nella sto ria del pensiero occidentale; tanto che è difficile, se non im possibile, trovare uno snodo o un'epoca in cui la lìlosofia non abbia messo al centro delle sue riflessioni il problema del me todo. Per questo, sarebbe stato un obiettivo del tutto spropor zionato rispetto alle capacità ali'o rigine di questo libro offrire un'esposizione completa non solo di questa intera vicenda, ma anche, eventualmente, di un limitato segmento di essa. A ispirarlo, invece, è stata una particolare condizione che col pisce la filosofia ogniqualvolta essa si accinge a occuparsi del proprio statuto di sapere, preservandone allo stesso tempo un peso caratteristico, in grado di offrirle una direzione di sen so e una destinazione. Questa condizione, che comporta una tanto evidente quanto poco accidentale scomodità della filo sofia stessa, deriva dal fatto che sempre essa, laddove sia com parsa, ha alimentato la necessità di un sapere ben definito nei modi di accesso e di trasmissione, irriducibile a quello delle scienze, della sapienza poetica e della religione; altrimenti, come sarebbe possibile scongiurare l'eventualità che essa si confonda con la molteplicità di fatto dei diversi saperi, più o meno specialistici che siano? Allo stesso tempo, però, nel mo mento in cui un sapere di questo genere, dotato cioè di una 16 precipua forma di scientifìcità, assume un carattere discipli nare, rischiando di trasformarsi in questione esclusivamente teorematica e limitata aUa trasmissione di una dottrina, ecco che questa forma appare inadatta a raccogliere ed esprimere compiutamente il senso performativo e di postura etica che la fìlosofìa si attribuisce, con la conseguenza che esso andrà ri trovato oltre e al di là di qualsivoglia limitazione disciplinare. Non c'è dubbio poi che le critiche più forti, e talvolta sprez zanti, nei confronti di un approccio metodologico al sapere siano venute daUa fìlosofìa. In fondo, l'esordio di Hegel suu na cattedra universitaria, come Privatdozent a Jena, è rivolto a scardinare ogni pretesa, introduttiva o preliminare che sia, da parte della filosofia rivolta ad assicurarsi un oggetto o un cam po di indagine già in qualche maniera preconfezionato, pri ma che la sua stessa riRessione cominci. Così come, secondo termini simili, accompagna l'intero itinerario di Heidegger, a partire daUa giovanile elaborazione deU' eredità fenomenologi ca, il rifiuto di una riduzione della fìlosofia a sapere metodico e strumentale. Eppure, proprio questi due esempi mostrano che, nonostante le critiche più dure, il rapporto tra fìlosofìa e metodo non è in alcun modo aggirabile nel suo nucleo apore tico essenziale prima indicato, pena la rinuncia a mantenere uno spazio definito, un compito e un futuro per lo stesso sa pere fìlosofico. Ecco perché, in un certo senso, la consapevo lezza della scomodità radicata nella fìlosofia ha dato luogo a immagini del metodo, che hanno veicolato il modo in cui essa ha affrontato la questione del proprio carattere scientifìco e, quindi, del proprio statuto d'essere. Attraversarne alcune è il primo obiettivo di questo libro. Esso si compone di tre cop pie di capitoli, ciascuna sorta con l'intenzione di articolare un nodo specifìco: 1) il rapporto tra metodo della fìlosofìa e carat tere proposizionale del sapere in Kant e Hegel; 2) lo statuto e lo spazio della riflessione aU'intemo del metodo trascenden tale e del metodo dialettico-speculativo; 3) la circolarità tra