ebook img

La Fenomenologia dello spirito di Hegel. Introduzione alla lettura PDF

191 Pages·2008·5.03 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview La Fenomenologia dello spirito di Hegel. Introduzione alla lettura

Franco Chiereghin LA FENOMENOLOGIA DELLO SPI RITO DI HEGEL Introduzione alla lettura I lettori che desiderano informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi direttamente a: Carocci editore via Sardegna 50, 00187 Roma, telefono 06 42 81 84 17, fax 06 42 74 79 31 Visitateci sul nostro sito Internet: http://www.carocci.it Carocci editore Indice Elenco delle sigle e delle abbreviazioni 9 Introduzione II I. Lo scopo de11a Fenomenologia dello Jpirito II 2. Il compito introduttivo della Fenomenologia 13 3· Le complicazioni dell'itinerario fenomenologico 16 4. ]) problema di una logica della Fenomenologla 22 I. II metodo e lorganizzazione concettuale d~Ua Peno· menologia · 31 L'esame del conoscere e la dissoluzione della sua appa- I.I. renza . 31 1a edizione, "Seminario Filosofico" 1994 l.2. L'apparire della scienza e il modo d'essere della co © copyright 1994 e 2008 by Carocci editore S.p.A., Roma scienza 34 L'esperienza della coscienza 39 Finito di stampare nell'aprile 2008 L' ope.ra.re della scienza 41 per i tipi delle Arti Grafiche Editoriali Srl, Urbino Il "principio" del cammino fenomenologico e la nega zione determinata 43 ISBN 978-88·430·4533-4 1.6. I "momenti" fenomenologici 47 I.7. Le "figure'' fenomenologiche 49 I.8. La necessità della scienza sottesa al caos della coscien- Riproduzione vietata ai sensi di legge za 52 (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633) 1 . 9. 11 modo di esprimersi della coscienza 55 Senza regolare autorizzazione, 1. 1 o. La dottrina jenese del giudizio e 1' organizzazione delle è vietato riprodurre questo volume totalità fenomenologiche 57 anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno 1. 11. La "coscienza propriamente detta" nel suo sviluppo 65 o didattico. 7 Indice Elenco delle sigle e delle abbreviazioni 9 Introduzione II I. Lo scopo de11a Fenomenologia dello Jpirito II 2. Il compito introduttivo della Fenomenologia 13 3· Le complicazioni dell'itinerario fenomenologico 16 4. ]) problema di una logica della Fenomenologla 22 I. II metodo e lorganizzazione concettuale d~Ua Peno· menologia · 31 L'esame del conoscere e la dissoluzione della sua appa- I.I. renza . 31 1a edizione, "Seminario Filosofico" 1994 l.2. L'apparire della scienza e il modo d'essere della co © copyright 1994 e 2008 by Carocci editore S.p.A., Roma scienza 34 L'esperienza della coscienza 39 Finito di stampare nell'aprile 2008 L' ope.ra.re della scienza 41 per i tipi delle Arti Grafiche Editoriali Srl, Urbino Il "principio" del cammino fenomenologico e la nega zione determinata 43 ISBN 978-88·430·4533-4 1.6. I "momenti" fenomenologici 47 I.7. Le "figure'' fenomenologiche 49 I.8. La necessità della scienza sottesa al caos della coscien- Riproduzione vietata ai sensi di legge za 52 (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633) 1 . 9. 11 modo di esprimersi della coscienza 55 Senza regolare autorizzazione, 1. 1 o. La dottrina jenese del giudizio e 1' organizzazione delle è vietato riprodurre questo volume totalità fenomenologiche 57 anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno 1. 11. La "coscienza propriamente detta" nel suo sviluppo 65 o didattico. 7 "Coscienza", "autocoscienza", "ragione" 67 2. Il momento "coscienza" 67 2.I. 2. r. r.. La cettciza sensibile o il questo e lopinione I 2, I, 2. La perce- zinne o la cosa e l'illusione I 2.r.3. Forza e intelletl'o 2.2. Caratteri generali dell"' autocoscienza" 83 2.3. L'" autocoscienza" come genere 85 2.4. Le fi. gure de 1 1'" autocosci.e nza " 90 2.5. La "ragione" come cammino verso l'essenza 97 2.6. Le prime figu.r e ,,d ella ragione. L'"idealismo" e la "ra- , g1one osservativa 100 2.7. Le proprietà della ragion pratica I08 Elenco delle sigle e delle abbreviazioni 2.8. Dalle proprietà della "ragione" allo "spirito" come es- senza IIJ Di/f. == G. W. F. Hegel, Dijferenz des Fichte'schen und Schelling'schen Systems der Philosophie, in Id., Gesammelte Werke, hrsg. im Auftrag der Deut· schen Forschungsgemeinschaft, Hamburg r968 ss. (in · seguito citato 3· Dallo "spirito" al "sapere assoluto" II9 GW), Bd. 4 ]enaer kritische Schri/ten, hrsg. von H. Buchner, O. Poggeler, 1 3.r. Lo "spirito" II9 r968 (trad. it. in G. W. ~· Hegel, Primi scritti critici, a cura di R. Bodei, 3.r.r. L'eticità I 3.r.2. La cultura I 3.1.3. La moralità JS rM =ila nGo. W19. 7Fd. .H egel, ]enaer Systementwur/e 1, in.GW, Bd. 6, hrsg. von K. 3.2. Osservazioni conclusive 132 Diising, H. Kimmerle, r975 (trad. it. parziale delle pp. 265-33r in 3.3. Caratteri generali del momento "religione". Dalla "reli· G. W. F. Hegcl, Filosofia dello spirito jenese, a cura di G. Cantillo, Roma gione naturale" alla "religione artistica" 137 Bari 1984). 3. 3. r. La religione naturale I 3: 3. 2. La religione artistica JS rr = G. W. F. Hegel, Jenaer Systementwur/e cc, in GW, Bd. 7, hrsg. von R.-P. Horstmann, J. H. Trede, r97r (trad. it. parziale delle pp. 3-r78 in 3.4. I limiti della risoluzione dell'opposizione della coscien- G. W. F. Hegel, Logica e metaftsica di Jena ( 1804-05), traduzione, .introdu za nella "religione disvelata" 147 zione e commento di F. Biasutti, L. Bignami, F. Chiereghin, A. Gaiarsa, 3.5. La sussunzione dei predicati nel soggetto nel momento M. Giacin, F. Longato, F. Menegoni, A. Moretto, G. Perin Rossi, Tren "religione " I,52 to r982). 3.6. Il "sapere assoluto" 160 ]S m = G. W. F. Hegel, Jenaer Systementwur/e ere, in GW, Bd. 8 unter Mitarbeit J. H. Trede, hrsg. von R.-P. Horstmann, r976 (trad. it. 1p arzia le delle pp. r85-287 in Hegel, Filosofia detto spirito jenese, dt.). Conclusione 167 PhG = G. W. F. Hegel, Phanomenologie des Geistes, in GW, Bd. 9, hrsg. von W. Bonsiepen, R. Heede, r980 (trad. it. Fenomenologia dello spirt~o, a cura di E. De Negri, Firenze r960). . Appendice bibliografica 179 Wdl... r = G. W. F. Hegel, Wissenscha/t der Logik. Erster Band. Die objektive ., Logik (r8u-r8r3), in GW, Bd. u, hrsg. von F. Hogemann, W. Jaesch Indice dei nomi 193 ke, 1978 (trad. it. di A. Moni, rivista da C. Cesa, Scienza della logica, Bari 1968, 2 voll., pp. 433-646). W dL · rr = G. W. F. Hegel,, Wissenschaft der Logik. Zweiter Band. Die subjek te've Logik (r8r6), in GW, Bd. 12, hrsg. von F. Hogemann, W. Jaeschke, r985 (trad. it. Scienza della logica, dt., pp. 649-957). WdL m = G. W. F. Hegel, Wissenschaft der Logik. Erster Teil. Die ohjektive Logile. Erster Band. Die Lehre vom Sein (1832), in GW, Bd. 2r, hrsg. von 8 9 "Coscienza", "autocoscienza", "ragione" 67 2. Il momento "coscienza" 67 2.I. 2. r. r.. La cettciza sensibile o il questo e lopinione I 2, I, 2. La perce- zinne o la cosa e l'illusione I 2.r.3. Forza e intelletl'o 2.2. Caratteri generali dell"' autocoscienza" 83 2.3. L'" autocoscienza" come genere 85 2.4. Le fi. gure de 1 1'" autocosci.e nza " 90 2.5. La "ragione" come cammino verso l'essenza 97 2.6. Le prime figu.r e ,,d ella ragione. L'"idealismo" e la "ra- , g1one osservativa 100 2.7. Le proprietà della ragion pratica I08 Elenco delle sigle e delle abbreviazioni 2.8. Dalle proprietà della "ragione" allo "spirito" come es- senza IIJ Di/f. == G. W. F. Hegel, Dijferenz des Fichte'schen und Schelling'schen Systems der Philosophie, in Id., Gesammelte Werke, hrsg. im Auftrag der Deut· schen Forschungsgemeinschaft, Hamburg r968 ss. (in · seguito citato 3· Dallo "spirito" al "sapere assoluto" II9 GW), Bd. 4 ]enaer kritische Schri/ten, hrsg. von H. Buchner, O. Poggeler, 1 3.r. Lo "spirito" II9 r968 (trad. it. in G. W. ~· Hegel, Primi scritti critici, a cura di R. Bodei, 3.r.r. L'eticità I 3.r.2. La cultura I 3.1.3. La moralità JS rM =ila nGo. W19. 7Fd. .H egel, ]enaer Systementwur/e 1, in.GW, Bd. 6, hrsg. von K. 3.2. Osservazioni conclusive 132 Diising, H. Kimmerle, r975 (trad. it. parziale delle pp. 265-33r in 3.3. Caratteri generali del momento "religione". Dalla "reli· G. W. F. Hegcl, Filosofia dello spirito jenese, a cura di G. Cantillo, Roma gione naturale" alla "religione artistica" 137 Bari 1984). 3. 3. r. La religione naturale I 3: 3. 2. La religione artistica JS rr = G. W. F. Hegel, Jenaer Systementwur/e cc, in GW, Bd. 7, hrsg. von R.-P. Horstmann, J. H. Trede, r97r (trad. it. parziale delle pp. 3-r78 in 3.4. I limiti della risoluzione dell'opposizione della coscien- G. W. F. Hegel, Logica e metaftsica di Jena ( 1804-05), traduzione, .introdu za nella "religione disvelata" 147 zione e commento di F. Biasutti, L. Bignami, F. Chiereghin, A. Gaiarsa, 3.5. La sussunzione dei predicati nel soggetto nel momento M. Giacin, F. Longato, F. Menegoni, A. Moretto, G. Perin Rossi, Tren "religione " I,52 to r982). 3.6. Il "sapere assoluto" 160 ]S m = G. W. F. Hegel, Jenaer Systementwur/e ere, in GW, Bd. 8 unter Mitarbeit J. H. Trede, hrsg. von R.-P. Horstmann, r976 (trad. it. 1p arzia le delle pp. r85-287 in Hegel, Filosofia detto spirito jenese, dt.). Conclusione 167 PhG = G. W. F. Hegel, Phanomenologie des Geistes, in GW, Bd. 9, hrsg. von W. Bonsiepen, R. Heede, r980 (trad. it. Fenomenologia dello spirt~o, a cura di E. De Negri, Firenze r960). . Appendice bibliografica 179 Wdl... r = G. W. F. Hegel, Wissenscha/t der Logik. Erster Band. Die objektive ., Logik (r8u-r8r3), in GW, Bd. u, hrsg. von F. Hogemann, W. Jaesch Indice dei nomi 193 ke, 1978 (trad. it. di A. Moni, rivista da C. Cesa, Scienza della logica, Bari 1968, 2 voll., pp. 433-646). W dL · rr = G. W. F. Hegel,, Wissenschaft der Logik. Zweiter Band. Die subjek te've Logik (r8r6), in GW, Bd. 12, hrsg. von F. Hogemann, W. Jaeschke, r985 (trad. it. Scienza della logica, dt., pp. 649-957). WdL m = G. W. F. Hegel, Wissenschaft der Logik. Erster Teil. Die ohjektive Logile. Erster Band. Die Lehre vom Sein (1832), in GW, Bd. 2r, hrsg. von 8 9 I.A 11FF.NOMENOLOGlA DELLO SPlRI'l'O" DI HEGE.L F. Hogemann, W. Jaeschke, l98j (trad. it. Scienza della logica, cit" pp. Introduzione 3-430). Enz. A = G. W. F. Hegel, Enzyklopiidie der ph11osophischen Wissenschaften im Grundrisse, Heidelberg 1817 (trad. it. di F. Biasutti, L. Bignami, F. Chiereghin, G. F. Frigo, G. Granello, F. Menegoni, A. Moretto, Enciclo pedia delle scienze filosofiche in compendio (Heidelberg i817), Trento 1988). Enz. C = G. W. F. Hegel, Enzyklopadie der phz1osophischen Wissenscha/ten im Grundrisse ( 1830), hrsg. von F. Nicolin, O. Poggeler, Hamburg 1969 (per la trad. it. si sono tenute presenti sia la tt·ad. di B. Croce, Enciclope dia delle scienze filosofiche in compendio, Bari 1907, sia la trad. di V. Ver ra, relativa alla prima parte, La scienza della logica, Torino l 981). Briefe = Brie/e von und an Hege!, hrsg. von]. Hoffmeister, Bd. 1-4, Ham burg 1961 (trad. h. di P; Manganaro, G. Raciti, Epistolario, a cura di P. I Manganaro, Napoli i983 (1), 1988 (n)). . Lo scopo della Fenomenologia JeHo spirito Ros. = K. Rosenkranz, Hegel's Leben, unverand. Nachdruck der Ausgabe Bel'lin 1844, Darmstadt 1977 (trad. it. Vita di Hegel, introduzione, tradu Un avviamento alla comprensione della Fenomenologia dello spinio zione e note di R. Bodei, Milano 1974). non può non tener conto, almeno preliminarmente, del fine che KrV = I. Kant, Kritik der reinen Vernun/t, hl Kants' gesammelte Schri/ten, hl'sg. von der Koniglich PreuBischen (poi Deutschen) Akademic del' Hegel si è proposto di raggiungere con quest'opera e il fine è I' at Wisscnschaften, Berlin (poi Berlin-Leipzig) I902 s., erste Auflage 1781, tingimento del "sapere assoluto'', L'impOl'tanza di questo compito Bd. iv, zwcite Aufl:age 1878, Bd. m (trad. it. Cr#ka della ragion pura, a assegnato da Hegel alla Fenomenologia è ben evidenziata dalle vicen· cura di G. Gentile, G. Lombardo-Radice, rev. introd. e glossario a cura de che accompagnano sia la storia della sua composizione sia il pe di V. Mathieu, Bari 1966). so che essa ebbe nell'evoluzione interna della struttura sistematica del pensiero hegeliano. Da entrambi i lati la Fenomenologia presenta Nel testo, dopo l'abbreviai.ione, segue il numero deUa pagina dell'edizione delle caratteristiche singolari e, a volte, sconcertanti. Quando essa · tedesca e, tra parentesi, quello della pagina co1·rispondente della traduzione viene pubblicata a Bamberga nel 1807, è indubbiamente l'opera italiana. meno prevista da Hegel stesso e quella di cui meno è dato di tro vare traccia negli scritti hcgeliani, almeno fino al 1805. Fino a que sta data, infatti, le testimonianze che ci sono pervenute delle stesure e dei ·successivi rifacimenti, cui Hegel sottopone durante il periodo di Jena ( 1801-07) l'esecuzione della propria idea .d i sistema, non prevedono un luogo sistematico che possa acc~gliere un'opera quale la Fenomenologia. Il "sistema della scienza" progettato a Jena è infat ti, dopo alcune oscillazioni iniziali, abbastanza vicino nella sua strut tura formale generale all'idea di sistema che troverà la sua compiuta realizzazione, a partire dal 1817, nell'Enciclopedia delle scienze filo.ro fiche: via via che il disegno matura, Hegel fa seguire a una prima parte, scandita in Logica e Metafisica, lt.: due "scienze reali" de11a natura e dello spirito e questa totalità del sapere non prevede di avere accanto a sé, come parte autonoma e preliminare, qualcosa come una Fenomenologia dello spin~o. Ciò non significa che il terreno problematico da cui scaturisce la Fenomenologia non stia lentamente e progressivamente maturando. Secondo la testimonianza di K. Ro- 10 Il I.A 11FF.NOMENOLOGlA DELLO SPlRI'l'O" DI HEGE.L F. Hogemann, W. Jaeschke, l98j (trad. it. Scienza della logica, cit" pp. Introduzione 3-430). Enz. A = G. W. F. Hegel, Enzyklopiidie der ph11osophischen Wissenschaften im Grundrisse, Heidelberg 1817 (trad. it. di F. Biasutti, L. Bignami, F. Chiereghin, G. F. Frigo, G. Granello, F. Menegoni, A. Moretto, Enciclo pedia delle scienze filosofiche in compendio (Heidelberg i817), Trento 1988). Enz. C = G. W. F. Hegel, Enzyklopadie der phz1osophischen Wissenscha/ten im Grundrisse ( 1830), hrsg. von F. Nicolin, O. Poggeler, Hamburg 1969 (per la trad. it. si sono tenute presenti sia la tt·ad. di B. Croce, Enciclope dia delle scienze filosofiche in compendio, Bari 1907, sia la trad. di V. Ver ra, relativa alla prima parte, La scienza della logica, Torino l 981). Briefe = Brie/e von und an Hege!, hrsg. von]. Hoffmeister, Bd. 1-4, Ham burg 1961 (trad. h. di P; Manganaro, G. Raciti, Epistolario, a cura di P. I Manganaro, Napoli i983 (1), 1988 (n)). . Lo scopo della Fenomenologia JeHo spirito Ros. = K. Rosenkranz, Hegel's Leben, unverand. Nachdruck der Ausgabe Bel'lin 1844, Darmstadt 1977 (trad. it. Vita di Hegel, introduzione, tradu Un avviamento alla comprensione della Fenomenologia dello spinio zione e note di R. Bodei, Milano 1974). non può non tener conto, almeno preliminarmente, del fine che KrV = I. Kant, Kritik der reinen Vernun/t, hl Kants' gesammelte Schri/ten, hl'sg. von der Koniglich PreuBischen (poi Deutschen) Akademic del' Hegel si è proposto di raggiungere con quest'opera e il fine è I' at Wisscnschaften, Berlin (poi Berlin-Leipzig) I902 s., erste Auflage 1781, tingimento del "sapere assoluto'', L'impOl'tanza di questo compito Bd. iv, zwcite Aufl:age 1878, Bd. m (trad. it. Cr#ka della ragion pura, a assegnato da Hegel alla Fenomenologia è ben evidenziata dalle vicen· cura di G. Gentile, G. Lombardo-Radice, rev. introd. e glossario a cura de che accompagnano sia la storia della sua composizione sia il pe di V. Mathieu, Bari 1966). so che essa ebbe nell'evoluzione interna della struttura sistematica del pensiero hegeliano. Da entrambi i lati la Fenomenologia presenta Nel testo, dopo l'abbreviai.ione, segue il numero deUa pagina dell'edizione delle caratteristiche singolari e, a volte, sconcertanti. Quando essa · tedesca e, tra parentesi, quello della pagina co1·rispondente della traduzione viene pubblicata a Bamberga nel 1807, è indubbiamente l'opera italiana. meno prevista da Hegel stesso e quella di cui meno è dato di tro vare traccia negli scritti hcgeliani, almeno fino al 1805. Fino a que sta data, infatti, le testimonianze che ci sono pervenute delle stesure e dei ·successivi rifacimenti, cui Hegel sottopone durante il periodo di Jena ( 1801-07) l'esecuzione della propria idea .d i sistema, non prevedono un luogo sistematico che possa acc~gliere un'opera quale la Fenomenologia. Il "sistema della scienza" progettato a Jena è infat ti, dopo alcune oscillazioni iniziali, abbastanza vicino nella sua strut tura formale generale all'idea di sistema che troverà la sua compiuta realizzazione, a partire dal 1817, nell'Enciclopedia delle scienze filo.ro fiche: via via che il disegno matura, Hegel fa seguire a una prima parte, scandita in Logica e Metafisica, lt.: due "scienze reali" de11a natura e dello spirito e questa totalità del sapere non prevede di avere accanto a sé, come parte autonoma e preliminare, qualcosa come una Fenomenologia dello spin~o. Ciò non significa che il terreno problematico da cui scaturisce la Fenomenologia non stia lentamente e progressivamente maturando. Secondo la testimonianza di K. Ro- 10 Il INTRODU:tJONE J,A "FENOMENOLOGIA OBLI.O SPIJU'I'O" Dl HBGBL Durante il periodo relativamente breve di .stesura dell'opera la senkranz e anche dall'esame dei pochi &ammenti a nostra disposi l termi.nologia e l'impianto dialettico de1la Fenomenologia .irraggian~ la zione, si può arguire che fin dall'inizio della sua attività didattica a loro mfluenza non solo su11e altre parti del sistema che Hegel conti Jena Hegel ha cominciato a sviluppare nelle sue introduzioni alla fi losofia in generale o alla prima parte dcl sistema la problematica del nua a elaborare 4, ma anche su più larga scala, fino a provocare un mutamento del disegno sistematico complessivo. Al momento della rapporto della coscienza al suo oggetto e quindi dell'"esperienza" della coscienza, vale a dire proprio quei temi che diventano poi il sua pu~b~cazione, i,~fatti, ]~ Fenomenologi~ viene presentata da Hegel come pr1ma parte del Sistema della scienza che doveva poi com filo conduttore della Fenomen.ologia 2 Tuttavia è solo a partire· dal • prendere, come sua "seconda parte", la Logica, la Filosofia della na 1805 che è possibile rintracciare delle precise attestazioni che il la tura e la Filosofia dello spirito. Questa struttura bipartita del sistema voro sulla Fenomenologia è effettivamente iniziato J. costituisce un unicum nell'evoluzione del pensiero hegeliano: se prima deUa stesura della Fenomenologia l'idea di una prjma parte del sistema t. Sembra che Hegel sia stato impegnato a elaborare il disegno vero e proprio o.ccupata da. u?' opera a sé stante non sussiste, dopo la sua composi della Fenomenologia a partire dal 1804: cfr. Ros., pp. 202, 214 (218, 229). zione essa st ntrae sullo sfondo fino a scomparire. La presenza della 2. Fondamentali per la ricostruzione della centmlità della coscienza come tema Fenomenologia tra le materie insegnate da Hegel al Ginnasio di No speculativo in Hcgcl sono i frammenti sulla "Filosofia dello spirito" del 1803-04, in particolare i frammenti l7-2r: Hegel ha qui già chiaramente distinto ciò che la co· rimberga h808-16) è indicativa proprio di questo processo: il rivolu scienza è nella sua essenza, vale .a dire l'unità dell'essente-co.!'ciente e di ciò di cui esso è zionamento che quest'opera aveva introdotto nella concezione hege cosciente, unità che è tale solo per un terzo (il futuro "per noi" della Fenomenologia), ]iana del "sistema della scienza" continua per un po' a fare sentire i dalla coscienza cosi come "appare" a se stessa e che risulta scissa nel suo lato attivo, suoi effetti, per poi lentamente attenuarsi '. Parallelamente torna in negante l'alterità, e quest'alterità stessa che rimane esterna e sempre risorgente: cfr. JS primo piano il progetto anteriore alla Fenomenologia di un sistema 1, pp. 269-306 (7-43), particolarmente 273-4 (u-u). Cfr. anche la sezione "Io teo retico o cosc~enza" della "Metafisica" di Jena (JS II, pp. 157-63; 152-7) e il tema del non più bipartito, ma_ dotato di una propria intrinseca autosufficienza "processo del mondo" nella sezione "Io pratico", dove i singoli io vengono a contesa e articolato in Logica, Filosofia della natura e Filosofia dello spirito. e che accenna all'episodio fenomenologico "La virtù e il corso del mondo" (ivi, ·p. 16·4 (158)). Cfr. K. Diising, Hegels "Phanomenologie" und die idealistische Geschichie des Selbstbewufttseins, in "Hegel-Studien", 28, x993, pp. xo3-26. . 2 .3, Il primo testo hegeliano in cui si fa esplicito riferimento al problema della Il compito introduttivo della Fenomenologia "cosiddetta esperieqza", derivante dalla finitezza di un conoscere scisso dal suo ogget· to, si ha in un frammento che doveva far parte, verosimilmente, di una introduzione La ~odificazione del piano sistematico con cui Hegel intendeva per alla Rcinschri/t del 1804-05 su Logica, Metafisica e Filosofia della natura: cfr. JS Ir, la pnma volta presentare al pubblico il proprio pensiero produce al pp. 346-7; cfr. anche l'Ed#orischer Bericht, ivi, pp. 346-66; cfr. inoltre O. Poggeler, Ilegels Jenaer Systemkonzeption, in "Philosophisches Jahrbuch", 71, 1964, pp. 283-318, . men~ due risultati di grande rilievo, entrambi legati al compito spe ora in Hegels Idee einer 11Phanomenologie des Geistes", Freiburg-Miinchen 1973, pp. culativo assegnato alla Fenomenologia. Il primo riguarda il progressivo no-69 (trad. it. Hegel. L'idea di una "Fenomenologia dello spirito", a cura di A. Di mutamento, dopo il 1607, della funzione assegnata alla prima parte Cieri, presentazione di V. Verra, Napoli 1986, pp. 167-71); J. H. Trede, Hegels /rilhe Logik (1801/1803-04), in "Hegel-Studien", 7, 1972 pp. 123-68; L. Lugadni, Hegel. 1 Dal mondo storico alla filosofia, Roma 1973, pp. rr6-8. Si vedano inoltre i tre fram menti dai lavori prepatatori alla Fenomenologia ora in PhG, pp. 437-43; in particolare Idee cit., pp. 170·230 (181-229, in particolare p. 214)). Fonte altrettanto essenziale per il frammento intitolato "C. Die Wissenschaft" cfr. l'esame condotto da J. Hein per la ricostruzione delle vicende connesse alla stesura d~a Fenomenologia è poi I' epi~ richs, Die Logik der "Phiinomenologie des Geistes", Bonn 1974, pp. 502-6, e soprattutto stolario, a iniziare dalla lettera a Niethammcr del 6 agosto l 8o6A J. H. Trede, Phanomenologie umi Logik, in "Hegel-Studien", rn, 197.5 pp. 173-209 e 4. Cfr. ~d ese~pio l'influenza della Fenomenologia sulla "Filosofia dello spirito" dina "WH.e gBeol-nSstiuedpieenn, "Z, u1r2 D, a1t9ie7r7u,n gp pun. d1 7In9t·e9rp3r. etCatfiro. n indoesl trFer aigl mceenntns o" Ca.l lD"'1ei es pWeriisesnenzsac hdaefltl1a1, cdeerl to1 8d0i 5s-e0 6s,t einss op"a rVtiSc o1l1a1r,e pnpe.l la2 7s6e-z7i o{n1e 6i3n-t4it)o)l.a Ptae r" Guonv'aenranlois i- dLi ota lsep iirniftolu ednezllaa rnimataunra coscienza" presente nella "Filosofia dello spirito" del 1805-06 JS m, p. r96 (81 ), e la do al mio Dialettica dell'assoluto e ontologia della soggelliw~à. Dall'ideale giovamte alla parte conclusiva delle lezioni di storia della filosofia del sem1e stre invernale 1805-06 Fenomenologia dello spirt~o, Trento 1980, pp. 400-3. Cfr. anche Ros., p. 214 (229). 1 dove Hegel indica come segno che nel mondo è sorta una nuova epoca il fatto che . ·'· Cfr. U. Ra~eilt Die Phiinomenologie de.r Geiste.r in Hegels Nurnberger Propiideu «la lotta dell'autocosdenza finita contro l'autocoscienza assoluta, che alla prima appa· tik,, tn Hegels !heone des su!Jektiven Geistes in der "Enzyklopadie ·d er phztosophischen re fuori di sé, cessa» (Ros., p. 202 (218)); cfr. su ciò O. Poggeler, Zur Deutung der W1ssen.rcha/len tm Grundrisse , hrsg. von L. Eley, Stuttgart-Bad Cannstatt 1990; pp. Phanomenologie des Geistes, in "Hegel-Studien", 1, 1961, pp. 255·94, ora in Hegels ~I~ •· , 13 12 INTRODU:tJONE J,A "FENOMENOLOGIA OBLI.O SPIJU'I'O" Dl HBGBL Durante il periodo relativamente breve di .stesura dell'opera la senkranz e anche dall'esame dei pochi &ammenti a nostra disposi l termi.nologia e l'impianto dialettico de1la Fenomenologia .irraggian~ la zione, si può arguire che fin dall'inizio della sua attività didattica a loro mfluenza non solo su11e altre parti del sistema che Hegel conti Jena Hegel ha cominciato a sviluppare nelle sue introduzioni alla fi losofia in generale o alla prima parte dcl sistema la problematica del nua a elaborare 4, ma anche su più larga scala, fino a provocare un mutamento del disegno sistematico complessivo. Al momento della rapporto della coscienza al suo oggetto e quindi dell'"esperienza" della coscienza, vale a dire proprio quei temi che diventano poi il sua pu~b~cazione, i,~fatti, ]~ Fenomenologi~ viene presentata da Hegel come pr1ma parte del Sistema della scienza che doveva poi com filo conduttore della Fenomen.ologia 2 Tuttavia è solo a partire· dal • prendere, come sua "seconda parte", la Logica, la Filosofia della na 1805 che è possibile rintracciare delle precise attestazioni che il la tura e la Filosofia dello spirito. Questa struttura bipartita del sistema voro sulla Fenomenologia è effettivamente iniziato J. costituisce un unicum nell'evoluzione del pensiero hegeliano: se prima deUa stesura della Fenomenologia l'idea di una prjma parte del sistema t. Sembra che Hegel sia stato impegnato a elaborare il disegno vero e proprio o.ccupata da. u?' opera a sé stante non sussiste, dopo la sua composi della Fenomenologia a partire dal 1804: cfr. Ros., pp. 202, 214 (218, 229). zione essa st ntrae sullo sfondo fino a scomparire. La presenza della 2. Fondamentali per la ricostruzione della centmlità della coscienza come tema Fenomenologia tra le materie insegnate da Hegel al Ginnasio di No speculativo in Hcgcl sono i frammenti sulla "Filosofia dello spirito" del 1803-04, in particolare i frammenti l7-2r: Hegel ha qui già chiaramente distinto ciò che la co· rimberga h808-16) è indicativa proprio di questo processo: il rivolu scienza è nella sua essenza, vale .a dire l'unità dell'essente-co.!'ciente e di ciò di cui esso è zionamento che quest'opera aveva introdotto nella concezione hege cosciente, unità che è tale solo per un terzo (il futuro "per noi" della Fenomenologia), ]iana del "sistema della scienza" continua per un po' a fare sentire i dalla coscienza cosi come "appare" a se stessa e che risulta scissa nel suo lato attivo, suoi effetti, per poi lentamente attenuarsi '. Parallelamente torna in negante l'alterità, e quest'alterità stessa che rimane esterna e sempre risorgente: cfr. JS primo piano il progetto anteriore alla Fenomenologia di un sistema 1, pp. 269-306 (7-43), particolarmente 273-4 (u-u). Cfr. anche la sezione "Io teo retico o cosc~enza" della "Metafisica" di Jena (JS II, pp. 157-63; 152-7) e il tema del non più bipartito, ma_ dotato di una propria intrinseca autosufficienza "processo del mondo" nella sezione "Io pratico", dove i singoli io vengono a contesa e articolato in Logica, Filosofia della natura e Filosofia dello spirito. e che accenna all'episodio fenomenologico "La virtù e il corso del mondo" (ivi, ·p. 16·4 (158)). Cfr. K. Diising, Hegels "Phanomenologie" und die idealistische Geschichie des Selbstbewufttseins, in "Hegel-Studien", 28, x993, pp. xo3-26. . 2 .3, Il primo testo hegeliano in cui si fa esplicito riferimento al problema della Il compito introduttivo della Fenomenologia "cosiddetta esperieqza", derivante dalla finitezza di un conoscere scisso dal suo ogget· to, si ha in un frammento che doveva far parte, verosimilmente, di una introduzione La ~odificazione del piano sistematico con cui Hegel intendeva per alla Rcinschri/t del 1804-05 su Logica, Metafisica e Filosofia della natura: cfr. JS Ir, la pnma volta presentare al pubblico il proprio pensiero produce al pp. 346-7; cfr. anche l'Ed#orischer Bericht, ivi, pp. 346-66; cfr. inoltre O. Poggeler, Ilegels Jenaer Systemkonzeption, in "Philosophisches Jahrbuch", 71, 1964, pp. 283-318, . men~ due risultati di grande rilievo, entrambi legati al compito spe ora in Hegels Idee einer 11Phanomenologie des Geistes", Freiburg-Miinchen 1973, pp. culativo assegnato alla Fenomenologia. Il primo riguarda il progressivo no-69 (trad. it. Hegel. L'idea di una "Fenomenologia dello spirito", a cura di A. Di mutamento, dopo il 1607, della funzione assegnata alla prima parte Cieri, presentazione di V. Verra, Napoli 1986, pp. 167-71); J. H. Trede, Hegels /rilhe Logik (1801/1803-04), in "Hegel-Studien", 7, 1972 pp. 123-68; L. Lugadni, Hegel. 1 Dal mondo storico alla filosofia, Roma 1973, pp. rr6-8. Si vedano inoltre i tre fram menti dai lavori prepatatori alla Fenomenologia ora in PhG, pp. 437-43; in particolare Idee cit., pp. 170·230 (181-229, in particolare p. 214)). Fonte altrettanto essenziale per il frammento intitolato "C. Die Wissenschaft" cfr. l'esame condotto da J. Hein per la ricostruzione delle vicende connesse alla stesura d~a Fenomenologia è poi I' epi~ richs, Die Logik der "Phiinomenologie des Geistes", Bonn 1974, pp. 502-6, e soprattutto stolario, a iniziare dalla lettera a Niethammcr del 6 agosto l 8o6A J. H. Trede, Phanomenologie umi Logik, in "Hegel-Studien", rn, 197.5 pp. 173-209 e 4. Cfr. ~d ese~pio l'influenza della Fenomenologia sulla "Filosofia dello spirito" dina "WH.e gBeol-nSstiuedpieenn, "Z, u1r2 D, a1t9ie7r7u,n gp pun. d1 7In9t·e9rp3r. etCatfiro. n indoesl trFer aigl mceenntns o" Ca.l lD"'1ei es pWeriisesnenzsac hdaefltl1a1, cdeerl to1 8d0i 5s-e0 6s,t einss op"a rVtiSc o1l1a1r,e pnpe.l la2 7s6e-z7i o{n1e 6i3n-t4it)o)l.a Ptae r" Guonv'aenranlois i- dLi ota lsep iirniftolu ednezllaa rnimataunra coscienza" presente nella "Filosofia dello spirito" del 1805-06 JS m, p. r96 (81 ), e la do al mio Dialettica dell'assoluto e ontologia della soggelliw~à. Dall'ideale giovamte alla parte conclusiva delle lezioni di storia della filosofia del sem1e stre invernale 1805-06 Fenomenologia dello spirt~o, Trento 1980, pp. 400-3. Cfr. anche Ros., p. 214 (229). 1 dove Hegel indica come segno che nel mondo è sorta una nuova epoca il fatto che . ·'· Cfr. U. Ra~eilt Die Phiinomenologie de.r Geiste.r in Hegels Nurnberger Propiideu «la lotta dell'autocosdenza finita contro l'autocoscienza assoluta, che alla prima appa· tik,, tn Hegels !heone des su!Jektiven Geistes in der "Enzyklopadie ·d er phztosophischen re fuori di sé, cessa» (Ros., p. 202 (218)); cfr. su ciò O. Poggeler, Zur Deutung der W1ssen.rcha/len tm Grundrisse , hrsg. von L. Eley, Stuttgart-Bad Cannstatt 1990; pp. Phanomenologie des Geistes, in "Hegel-Studien", 1, 1961, pp. 255·94, ora in Hegels ~I~ •· , 13 12 LA "riBNOMENOLOGIA oru.r.o SPmt'ro" l)[ HEGBL lNl'ROOUzrONE del sistema durante gli anni di Jena. Come si è ricordato, essa era Ciò non deve suscitare l'erronea impressione che allora l'opera divisa in Logica e Metafisica, due discipline· che cosl come vengono del r 807 abbia perduto importanza agli occhi di Hegel. Al contrario, non solo egli, nell'atto in cui la esclude dal sistema, 11e appronta la intese a Jena da Hegel non compari.ranno più nelle opere sistemati che mature. La logica jenese infatti ha il compito di esporre le deter seconda edizione, ma soprattutto continua a riconoscerle una funzio ne insostituibile nell'articolazione del suo pensiero e come tale la minazioni del pensiero finito prodotte dall'intelletto e di mostrare co menziona proprio all'interno del sistema esposto neWBnciclopedia. Sia me esse siano destinate ad annientarsi a causa del viluppo di ·con traddizioni da cui sono dominate. Questa distruzione delle forme fi nell'edizione del 1827 sia in quella dcl 1830 Hegel sottolinea infatti: 1 nite del conoscere costituisce, ad un tempo, l'introduzione e il pas «Nella mia Fenomenologia dello spin~o, che, per questo, nel pubblicar è saggio dal sapere relativo al sapete assoluto, che trova il suo luogo la, ho definito prima parte del sistema della scienza, si presa la strada che muove dalla prima manifestazione dello spirito, la più sistematico di esposizione nella metafisica. Nel sistema della maturità, semplice, cioè la coscienza immediata, per svilupparne la dialettica fino invece, la prima parte è occupata da una Scienza della logica che non è più un' esposh~ione del conoscere finito a carattere introduttivo, ma, al punto di vista della scienza filosofica, mostrandone la necessità at al contrnrio, è una vera e propria logica speculativa che prende il traverso questo procedete» 6• Il giudizio non è sostanzialmente diver posto della vecchia metafisica e vuole esporre nelle pure essenzialità so da quello, più arlicolato, che Hegel aveva t!sprt:sso quindici anni del pensiero la struttura intelligibile della totalità dell'esistente. prima nell'Introduzione alla Scienza della logica, quando era trascorso Ora il passaggio dall'una all'altra concezione della logica e il senso appena un breve arco di tempo dalla stesura della f'enomenologt'a: di tale trasformazione si comprendono solo se si tien conto che in mezzo trn le due è caduto 11e pisodio fondamentale della stesura della Nella Fenonu:nologia dello spirito (Bamb. und WU:rzb. r807) esposi la co Fenomenologia. Uno dei caratteri che entrano a definire la complessità scie~za nel suo avanzare dalla prima immediata opposizione sua e dell'ogget to {mo al sapere assoluto. Cotesto cammino passa per tutte le forme del di quest'opera è costituito dal fatto che essa assolve finalmente in rapporto della coscienza verso l'oggetto, ed. ha per risultato il concetto della modo soddisfacente alt' esigenza di una introduzione alla filosofia, vi scienza. Questo concc~tto, dunque, non abbisogna qui (ptescindendo dal fatto vamente sentita da Hegel fin dai suoi esordi filosofici a Jena. Una c~1' esso sorge dentro la logica stessa) di alcuna giustificazione, poiché l'ha volta assolto tale compito, non e' è più bisogno di una logica del pen r~cevuta appunto nella Fenomenologia; né è poi suscettibile di altra giustifica siero finito, introduttiva rispetto a una metafisica del pensiero assolu zione, fuor che di questa produzione sua per opera della coscienza, le cui to: la nuova logica speculativa può comindare a esporsi da se stessa proprie forme si risolvon tutte in quel concetto come nella verità. 1 in modo assoluto, vale a dire libera dalla preoccupazione di dovere in qualche modo giustificare la propria pretesa di assicurare le chiavi E subito dopo aggiunge: «Il concetto della scienza pura e la sua de di lettura dì ciò che rende intelligibile la realtà. duzione vengon dunque presupposti nella presente trattazione, in Se questa è la portata del compito introduttivo che la Fenomeno quanto. che la Fenomenologia dello spirito non è appunto altro che la logia è chiamata ad assolvere, si può comprendere allora anche il se deduzione di tal concetto» 8• condo dei risultati che quest'opera produce, una volta attenuatasi la La funzione speculativa che la 1'èn01nenologia, come opera a se forza attrattiva che essa ha esercitato nella fase della sua composizio st.ante, continua a esercitare in modo affatto peculiare è quindi quella ne e .n egli anni immediatamente successivi. Parallelamente alla stesura dL procurare una giustificazione al concetto della scienza o, il che è lo della Scienza della logica, il cui primo volume, contenente la Dottrina dell'essere e dell'essenza, viene pubblicato nel 1812:.13 e il secondo, contenente la Dottrina del concetto, nel r8r6, Hegel comincia a mo 6. Enz. C, par. 25, an. (p. 173 trad.' Verra). Ciò ttova conferma in un appunto dificare il disegno sistematico concepito assieme alla Fenomenologia e, n~~m~scd~to steso da Hegel in vista della seconda edizione della J<è,,,omenologia, pochi in un certo senso, in funz~one· di essa. Tale processo· di trasformazio g1otm .· pruna della morte. In esso Hegel scrive, tra l' altt·o, .« Phiinomenologie erster Tèil eigèntlkh», che. può essere interpretato: in fondo, se vogliamo dire propriamente ne porta la Fenomenologia in parte a rendersi. indipendente' dal piano come stanno le cose, la .. Fenomenologia è Prima parte (del sistema) (cfr. PhG, p. 448; del .. i>istema, in parte a ricadere, sostanzialmente . mutata, totalmente cfr. anche l'Edito~ischer Bericht, ivi, p. 472). all'interno di esso, .c ome una delle sderJze filosofiche .d i cui il sistema, 7· WdL III, p·~ '32 (29-30). inteso come Enciclopedt'a, è il compendio. 8. Ivi, p. '33 (30~31) ..

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.