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La diseguaglianza. Un riesame critico di Amartya K. Sen Dalla politica alla ragion di stato di ... PDF

56 Pages·2013·15.65 MB·Italian
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MAGGIO 1994 — ANNO XI - N. 5 LIRE 8.000 II Libro del Mese La diseguaglianza. Un riesame critico di Amartya K. Sen recensito da Fabio Ranchetti e Marco Revelli Norberto Bobbio Dalla politica alla ragion di stato di Maurizio Viroli Domenico Scarpa Poesie di Giovanni Giudici Intervista sull'esilio di Nuruddin Farah e in LIBER testimonianze di Kachid Boudjedra, Kateb Yacine, Salman Rushdie e di David Mendel su Primo Levi Giovanni De Luna L'occupazione tedesca in Italia di Lutz Klinkhammer Mario Rigoni Stern Il sergente nella neve Dossier Ambiente al limite recensito da Fernando Rotondo MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. 50% - ROMA - ISSN 0393 - 3903 RECENSORE AUTORE TITOLO • • 4 Il Libro del Mese Fabio Ranchetti Amartya K. Sen La diseguaglianza. Un riesame critico Marco Revelli • • 5 L'Indice puntato di Cesare Cases • • 7 Politica Norberto Bobbio Maurizio Viroli Dalla politica alla ragion di stato • 9 Letteratura Poesia, poeti, poesie Domenico Scarpa Giovanni Giudici Quanto spera di campare Giovanni 10 Narratori italiani Vittorio Coletti Antonio Tabucchi Sostiene Pereira Alberto Papuzzi Gabriella Maramieri Giovanni Pascutto Veramente non mi chiamo Silvia ti Alberto Cavaglion Oddone Camerana Contro la mia volontà Cesare Segre Nico Orengo La guerra del basilico 12 Libri per bambini Fernando Rotondo Mario Rigoni Stern Il sergente nella neve Benedetta Papasogli Louise du Néant Il trionfo delle umiliazioni. Lettere 13 Francesco Rognoni Willa Cather Il mio mortale nemico 15 Anna Chiarloni Anna Mitgutsch Tua madre era come te? Renata Buzzo Margari Robert Walser Poesie 16 Elsa Linguanti David Malouf Ritorno a Babilonia Dario Voltolini Emanuele Bevilacqua La biblioteca di Fort Knox 17 Intervista Capire dall'esilio, Nuruddin Farah risponde a Pietro Deandrea e a Rossana Ruggiero 18 Libri di Testo Cosma Siani Umberto Eco La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea Robert Phillipson Linguistic Imperialism Maria Teresa Prat Zagrebelsky Bruna di Sabato Per tradurre. Teoria e pratica della traduzione m 19 Arte Marco Sarti James Beck, Michael Daley Restauri, Capolavori & affari Maria Laura Della Croce Nicoletta Misler (a cura di) Kandinskij tra Oriente e Occidente • • 21 Inserto schede • • 20 Storia Giovanni De Luna Lutz Klinkhammer L'occupazione tedesca in Italia, 1943-1945 RECENSORE AUTORE TITOLO Edgar Morin Terra-Patria Scienza e idee In una sintesi vertiginosa, uno straordinario vademecum per il prossimo millennio Una nuova collana m» diretta da Giulio Giorello mi Jr o m m an RECENSORE AUTORE TITOLO 37 Da Tradurre Massimo Bray AA.W. Mémoires de 68 Roberto Finelli Anselm Jappe Debord Riletture Nicola Tranfaglia Carlo Rosselli Scritti dell'esilio, Il • m 38 Filosofìa e Religione Giovanni Filoramo Alphonse Dupront Il sacro Il presente cattolico Alfredo Civita Salvatore Natoli L'incessante meraviglia 39 Roberto Salizzoni Wladyslaw Tatarkiewicz Storia di sei Idee • • 41 Dossier Ambiente al limite Mercedes Bresso Dennis Meadows, Donella Meadows Oltre i limiti dello sviluppo Jorgen Randers Davide Lovisolo Alessandro Vercelli David Pearce (a cura di) Un'economia verde per il pianeta Giovanna Melandri Marina Alberti, Gianluca Solerà, Vula Tsetsi La città sostenibile 43 Mario Tozzi Stefano Mazzoleni, Giovanna Aronne Introduzione all'ecologia degli incendi (a cura di) Enrico Alleva Gianfranco Bologna (a cura di) Amazzonia, addio Fabrizio Carbone I giorni infernali dell'Amazzonia L. Friday, R. Laskey (a cura di) Il fragile ambiente 44 Intervento Gaia e la colonizzazione di Marte, di Lynn Margulis e Oona West 46 Gianfranco Bologna Edward O. Wilson La diversità della vita Mario Tozzi Giulio Garaguso, Sergio Marchisio (a cura di) Rio 1992: vertice per la Terra 47 Fiorenzo Alfieri Paolo Orefice Didattica dell'ambiente AA.W. Manuale di educazione ambientale Daniela Santucci, Enrico Alleva Preben Bang Guida alle tracce degli animali 48 Parchi, di Gabriele Salari • m 49 Liber Intervista Kateb Yacine risponde a Tassadit Yacine Due biografie, di Caterina Piazza 51 Intervista Rachid Boudjedra risponde a Pascale Casanova 52 Una dichiarazione di indipendenza, di Salman Rushdie 53 « Un incontro con Primo Levi, di David Mendel • m 55 Hanno collaborato RECENSORE AUTORE TITOLO Ian Hacking Jacques Derrida David Bloor Linguaggio e filosofia Spettri di Marx La dimensione sociale della conoscenza Nel cuore del "labirinto filosofico che Contro il nuovo tremendo ordine ha il linguaggio al proprio centro", del mondo, la provocatoria rivalutazione Una critica esplicita alle immagini attraverso l'opera di autori come Hobbes, dell'autore del "Capitale" troppo formalizzate e iper-razionalistiche Berkeley, Wittgenstein e Chomsky del lavoro scientifico [INDICE ••DEI LIBRI DEL MESE^HI MAGGIO 1994 - N. 5, PAG. 4 Il Libro del Mese Eguaglianza delle capacità di Fabio Ranchetti AMARTYA K. SEN, La diseguaglianza. soggetti, distribuzioni che non sono canto, proprio negli stessi anni dall'in- le capacità, dove per capacità (capabil- persona di comprare panieri di merci, Un riesame critico, Il Mulino, Bologna affatto naturali (e che quindi esigono terno della filosofia politica e morale si ities) egli intende l'essere in grado, da L'insieme delle capacità' nello spazio 1994, ed. orig. 1992, trad. dall'inglese un determinato assetto della pro- è sviluppata un'attenzione e quindi parte di un soggetto, di fare, se così delle funzioni riflette la libertà della di Alessandro Balestrino, pp. 270, Lit prietà), sia alcune condizioni etiche, una profonda riflessione sul tema del desidera o sceglie di fare, un insieme persona di scegliere fra le vite possibi- 40.000. come ad esempio le virtù della fiducia mercato e dell'efficienza: qui, l'opera di cose. Più precisamente, Sen defini- li". e della benevolenza, che non sono af- più importante è senz'altro la Teoria sce le capacità in termini di funzioni Se questa è l'esposizione dello sche- Nell'economia di Robinson Crusoe fatto sempre presenti. Se così stanno le della giustizia di Rawls del 1971, in cui (functionings), ovvero le cose che uno letro dell'argomentazione di Sen, certo e Venerdì, che tanto piace agli econo- cose, non è dunque più possibile tene- il riconoscimento del mercato come è o fa: essere in buona salute, o pren- non dà conto della ricchezza dei temi misti, poniamo che Robinson Crusoe re separate le questioni di efficienza meccanismo economicamente efficien- dere parte alla vita della comunità, so- trattati, dell'incisività della critica delle possieda tutti gli ananas e tutte le ba- dalle questioni di giustizia. D'altro te è accompagnato dalla rilevazione no due esempi di funzioni. La diffe- teorie ricevute (in primo luogo del nane e Venerdì nessun ananas e nessu- welfarismo e dell'utilitarismo), della na banana. Penso che qualsiasi lettore, sottigliezza dell'analisi economica e fi- almeno di questa rivista, riterrebbe ta- losofica e delle sue applicazioni (in le situazione evidentemente iniqua, e particolare alle questioni della povertà che pertanto sarebbe a favore di una e delle differenze di classi e di genere). I libri consigliati qualche redistribuzione dei beni a Ci limitiamo, in conclusione, a un'os- vantaggio di Venerdì: Venerdì dovreb- servazione più specifica e a una consi- be avere almeno qualche ananas, per derazione più generale. L'osservazione un elementare principio di giustizia. Quali libri vale sicuramente la pena di leggere fra le migliaia di titoli che sfornano ogni mese le case riguarda il rapporto tra efficienza ed Ora, per circa quarant'anni, a partire editrici italiane? "L'Indice" ha chiesto a una giuria di lettori autorevoli e appassionati di indicare dieci eguaglianza da cui eravamo partiti. dalla sistemazione metodologica di Nella prospettiva di Sen, la nozione di titoli fra le novità arrivate in libreria nei mesi scorsi. Non è uno scaffale ideale, né una classifica o una Robbins del 1932, il pensiero econo- capacità può essere utilizzata non sol- mico dominante ha tenuto del tutto graduatoria. I dieci titoli sottoelencati in ordine alfabetico per autore rappresentano soltanto consigli tanto per la valutazione dell'eguaglian- separate le questioni relative all'etica e per favorire le buone letture. za, ma anche per quella dell'efficienza: all'equità dalle questioni relative "l'efficienza nello spazio delle capacità all'economia: non confondere l'econo- Luisa Accati - Il matrimonio di Raffaele Albanese - Anabasi richiede che non si possa innalzare le mia con l'etica, il meccanismo del mer- capacità di una persona e contempora- cato col meccanismo della distribuzio- Tahar Ben Jelloun - Corrotto - Bompiani neamente mantenere le capacità di tut- ne della ricchezza sociale, il piano del te le altre al livello di partenza". In discorso positivo col piano del discor- questo modo viene quindi rifiutata la Emanuele Bevilacqua - La biblioteca di Fort Knox - Theoria so normativo, era diventato il canone separazione tra discorso economico e scientifico dominante. Di fronte al no- discorso morale. La considerazione stro esempio, la teoria economica sa- Norberto Bobbio - Destra e sinistra - Donzelli più generale è la seguente. L'opera di rebbe rimasta del tutto muta quanto al Sen, il suo stesso itinerario intellettua- giudizio etico, limitandosi a valutare se Zlatko Dizdarevic - Giornale di guerra. le, dalla teoria economica alla filosofia si trattava di una situazione economi- morale e politica, testimoniano del- camente efficiente o meno, in base al Cronaca di Sarajevo assediata - Sellerio l'impossibilità, pena una gravissima seguente ben definito criterio, il cosid- perdita di senso, di separare l'analisi detto "criterio di Pareto": efficiente è economica del mercato e della sua effi- un assetto sociale in cui la posizione di Yusuf Idris - Alla fine del mondo - Zanzibar cienza da una ben definita visione del- un soggetto non può essere migliorata la società e della giustizia sociale. senza peggiorare la posizione di un al- Izrail' Metter - Genealogia - Einaudi Come risulta anche dall'opera più re- tro. Nel nostro caso, la situazione sa- cente di Rawls, il filosofo politico a cui rebbe stata giudicata efficiente: infatti, Joyce Carol Oates - Figli randagi - e/o più spesso si riferisce Sen, Politicai togliere qualche ananas, anche uno so- Liberalism (Columbia University lo!, a Robinson Crusoe per darlo a Press, New York 1993), una teoria Venerdì, se avrebbe migliorato la posi- Maurizio Salabelle - Il mio unico amico - Bollati Boringhieri della giustizia sociale è un tentativo di zione (il benessere) del buon selvag- combinare insieme l'istanza liberale gio, avrebbe tuttavia peggiorato la po- Robert Walser - Poesie - Il Sestante con l'istanza socialista. E interessante sizione (il benessere) del buon inglese. rilevare come questa impostazione contemporanea riprenda quella di al- La netta separazione tra economia cuni grandi padri fondatori del pensie- ed etica, e la conseguente proibizione ro economico moderno: si pensi, ad di parlare, all'interno della disciplina esempio, a Léon Walras, per il quale economica, di questioni non stretta- una teoria economica pura, separata mente economiche, ha tuttavia comin- cioè dall'economia sociale, e quindi ciato a vacillare quando, negli anni set- dall'idea della giustizia e dell'equità, tanta, la parte migliore della teoria [ÌT7 era del tutto priva di senso. Ciò che economica ha riconsiderato la com- La giuria che consiglia i libri Michele Emmer, Alessandro oggi manca è una teoria economica plessità e la ricchezza delle condizioni per il mese di maggio 1994 Galante Garrone, Luca Jahier, adeguata alla raggiunta consapevolez- richieste per la stessa efficienza. La za della natura e della necessità della teoria ha dimostrato infatti come l'effi- è composta da: Fernando Luigi Manconi, Lidia Menapace, tensione tra le ragioni del mercato e le cienza del mercato richieda sia deter- Bandini, Francesco Biamonti, Dario Puccini, Caterina Ricciardi. ragioni dell'eguaglianza, in una società minate condizioni economiche, come complessa e differenziata come la no- ad esempio determinate distribuzioni stra. Di tale consapevolezza questo li- iniziali delle risorse economiche tra i bro di Sen è, allo stesso tempo, espres- sione e occasione. L'auspicio è che il dell'arbitrarietà morale delle dotazioni renza tra le due nozioni è che mentre prossimo libro di Sen, progredendo (naturali e sociali) iniziali dei soggetti. le capacità si riferiscono alle cose che sul terreno dell'analisi più strettamen- LT2 i libri inviati speciali La diseguaglianza. Un riesame critico una persona potrebbe ottenere, le fun- te economica, ma senza naturalmente si colloca proprio alla confluenza di zioni si riferiscono alle cose che una perdere la ricchezza e la profondità questi due movimenti, a entrambi i persona ottiene di fatto. Importante è dell'acquisita visione filosofica, soddi- Telefona al numero verde: rinvio del quali Sen ha dato un contributo decisi- capire perché Sen abbia elaborato sfi questa attesa. catalogo garantisce la scelta, vo. Il libro mantiene una forma di queste nozioni, e abbia pertanto così esposizione non strettamente tecnica e definito il campo della sua indagine. Infine, una nota dolente sull'edizio- la rapidità della consegna quindi accessibile a un pubblico più In primo luogo, il concetto di capacità, ne italiana. Assolutamente inaccettabi- vasto di quello degli specialisti. Più a differenza di quello tradizionale di le è la perdita, rispetto all'edizione in- diretta, la convenienza che introdurre nuovi concetti, in esso utilità o di piacere, è oggettivo, riguar- glese, sia dell'indice dei nomi sia Sen presenta in modo sistematico i ri- da cioè caratteristiche osservabili di dell'indice analitico, a maggiore ragio- dello sconto sultati di un lavoro ventennale, iniziato una persona, e permette anche con- ne in un'opera che contiene ben 56 pa- dal 20% nel 1973 con On Economie Inequality fronti interpersonali. In secondo luogo gine di riferimenti bibliografici. Indice di sciatteria editoriale è inoltre il non (Sulla diseguaglianza economica). (e questo è un tema fondamentale an- al 50%. Sen muove dalla considerazione che che di Rawls) poiché gli individui sono avere indicato le traduzioni italiane esistenti, neppure dei libri più impor- tutte le teorie normative degli assetti l'uno differente dall'altro, per sesso, tanti: neppure di Sen edito dal Mulino sociali richiedono l'eguaglianza di capacità intellettuali, ecc., un uguale stesso! Ridicolo è poi citare Aristotele qualcosa — "qualcosa che riveste par- grado di capacità può richiedere livelli nell'edizione inglese di Ross. La tradu- ticolare importanza nella teoria di vol- molto differenti di reddito (e pertanto LT2 srl ta in volta presa in considerazione": l'eguaglianza in termini di reddito non zione dei libri di Sen è sempre un'ope- Dorsoduro 1213 razione difficile e problematica: nel 30123 Venezia questo qualcosa possono essere le ri- sarebbe, secondo Sen, un concetto ac- complesso la traduzione di Balestrino Fax 041/5232034 sorse (come li anana e le banane cettabile). In terzo luogo, il concetto è abbastanza scorrevole; ma vi sono al- dell'esempio da cui siamo partiti), o i di capacità costituisce una buona mi- cuni errori e alcuni salti che rendono CHIAMATA GRATUITA' redditi, o i diritti, o altro. Quindi, la sura della libertà che una persona ha a in più punti (ad esempio, pp. 20, 21, domanda fondamentale che si pone sua disposizione: "così come il cosid- 58,112, 118 e 190) impossibile la com- Sen è: di che cosa vogliamo l'eguaglian- detto 'insieme di bilancio' nello spazio prensione del testo. za? La sua risposta è l'eguaglianza del- delle merci rappresenta la libertà della IDEI LIBRI DEL MESEI MAGGIO 1994 - N. 5, PAG. 5 Il Libro del Mese Non fidarsi dell'ovvio ne di benessere individuale (libertà di A dispetto del titolo — La disegua- well-being) quanto di realizzare obiet- glianza. Un riesame critico — l'oggetto tivi e valori relativi alla propria comu- del più recente libro di Amartya Sen è di Marco Revelli nità di appartenenza (libertà di in realtà l'eguaglianza. La sua defini- agency). Una tale "eguaglianza delle li- zione in primo luogo. E la messa a punto di una più compiuta e convin- bertà. Quello che varia è lo "spazio" dere la sfera dell'eguaglianza, si dice, sulla concreta possibilità dei singoli di bertà effettive" non può essere realiz- cente "teoria dell'eguaglianza", capace in cui assume rilevanza l'eguale tratta- comporta inevitabilmente la necessità convertire tali risorse in effettive con- zata "solo" attraverso la distribuzione sia di misurare, sotto l'aspetto descrit- mento (lo spazio delle acquisizioni ma- di restringere la sfera dei comporta- dizioni di vita (un individuo normale e egualitaria dei beni primari, come ipo- tivo, le diseguaglianze reali nella loro teriali o quello dei diritti), non la natu- menti liberi da restrizioni normative. uno affetto da una qualche grave ma- tizza ad esempio Rawls, ma richiede effettiva portata, sia di suggerire, sotto ra egualitaria di esso. Risulta così di- Ora Sen, lavorando tra le pieghe del lattia conseguiranno con le medesime una più attenta analisi delle specifiche l'aspetto normativo, strategie efficaci mostrato come anche le teorie appa- meccanismo egualitario, e applicando risorse mete assai diverse). In alterna- condizioni individuali e delle variazio- ed eticamente apprezzabili per il loro rentemente più disegualitarie fini- la propria teoria degli "spazi valutati- tiva Sen suggerisce il ricorso alla cate- ni interpersonali nella trasformazione superamento (o per una loro riduzio- scano in realtà "per essere egualitarie vi", giunge a rovesciare tale rapporto: goria dei "funzionamenti", come egli dei beni primari in capacità effettive di ne). In questa operazione vengono in termini di qualche altro punto foca- "La libertà — può affermare — è uno li chiama, cioè a variabili attive: la pos- ciascuno di conseguire "funzionamen- confutati per lo meno tre punti forti le". Fin qui il versante metodologico dei possibili campi d'applicazione dei- sibilità di essere adeguatamente nutri- ti" adeguati ai propri fini. In qualche modo, l'antico "da ciascuno secondo impliciti nelle tradizionali concezioni le sue possibilità, a ciascuno secondo i egualitarie, l'uno relativo al "senso co- • n M H H ni suoi bisogni". mune", gli altri due interni alla stessa riflessione filosofica e scientifica in te- L'Indice puntato La terza affermazione controintuiti- ma di eguaglianza. va dell'argomentazione di Sen, infine, è un nuovo criterio di misurazione del- La prima affermazione controintui- la diseguaglianza, e di definizione della tiva da cui Sen prende le mosse è il ri- L'idea che il nuovo regime sia ostile alla cultu- cato, se i prezzi sono gli stessi che al negozio del povertà, che ponendo al centro pro- fiuto stesso di una definizione univoca ra è del tutto erronea e malevola. Per esempio, se centro, il compratore preferirà quest'ultimo anche prio la variabile focale della capacità, e sostantiva di eguaglianza. Definire in un'intervista di Bossi costui afferma ("La se dovrà parlare con ricercatezza. Per Ricossa, poi, finisce per sottoporre a critica l'altro l'eguaglianza, ci dice infatti, presuppo- ne necessariamente rispondere alla do- Stampa", 5 aprile): "Se Berlusconi è Napoleone, il parlare incomprensibile degli intellettuali ari- indicatore finora prevalente: quello manda "eguaglianza di che cosa?". io mi sento il generale Kuzentzov", solo gli scioc- stocratici consisterebbe nel dire "apoftegma", pa- del reddito. L'indice di povertà è dato normalmente dalla "percentuale della Significa cioè precisare a priori la va- chi possono riprenderlo perché deforma il nome di rola certo poco usata (tant'è vero che il tipografo popolazione totale che giace al di sotto riabile (fra le tante) ritenuta significati- Kutuzov. In realtà questa forma si trova in della "Voce" ha sbagliato a scriverla) ma che si della linea di povertà". O, con mag- va ai fini di valutare i rapporti tra gli Tolstoj, ma anche in Lenin e Stalin quando lo ci- trova in tutti i vocabolari, mentre il vero pericolo giore precisione, dal "divario di reddi- uomini, sia essa il reddito o le oppor- tano, ed è per liberare il generale da questa indesi- sono i gerghi, che secondo Ricossa sono un'inven- to": "il reddito aggiuntivo che sarebbe tunità, i beni primari o i diritti, la ric- derata vicinanza che Bossi ne ha ridotto il nome, zione dei sessantottini. Comunque sia, il suo ten- necessario per portare tutti i poveri fi- chezza o l'appagamento dei bisogni. E come si diceva una volta, a miglior lezione. Non tativo di migliorare il linguaggio degli intellettua- no al livello della linea di povertà". spostare il terreno di confronto dalla disputa prò o contro l'eguaglianza (o solo il nuovo regime non è contrario alla cultura, li merita il nostro plauso, ma deve lottare contro i Ora, entrambi questi criteri, basati sul- l'ineguaglianza) alla discussione sul ti- ma creerà le premesse per farla fiorire. E come? gerghi e non contro le parole difficili come apof- le acquisizioni, si mostrano inadeguati: essi sono indifferenti, infatti, sia alla po di eguaglianza desiderabile e perse- Ce lo spiega Sergio Ricossa sulla "Voce" del 10 tegma. In effetti, Ricossa ha pubblicato nel 1991 distribuzione del reddito interno alla guibile tra i molti concepibili: egua- aprile. Accettando le leggi del mercato, che essa da Rizzoli un libro sulle "trame dei classici sfera della povertà (al fatto che alcuni glianza nei redditi, eguaglianza nei di- ha finora disprezzato, e abdicando al proprio spiri- dell'economia" scritto assai pianamente. Ma non poveri sono più poveri di altri); sia alla ritti, eguaglianza nelle libertà, egua- to aristocratico. si può neanche dire che sia scritto per il mercato. differenza tra individui a parità di red- glianza nelle opportunità, nei beni "L'uomo di cultura non ama il mercato e non Invece oggi egli fa prediche perché l'intellettuale dito (un individuo sano e un individuo primari, ecc. Le conseguenze, dal pun- to di vista teorico e pratico, sono nu- ama il linguaggio semplice [dice per esempio si adegui al mercato, che gli darà non solo pane, malato, o una donna gravida, pur pos- merose. 'apoftegma' invece di 'sentenza'] e per lo stesso ma la capacità di esercitare la sua vera funzione. sedendo lo stesso reddito, si collocano motivo" e cioè perché "è aristocratico nei gusti". Poiché egli "non si accorge, non vuole accorgersi su livelli diversi nella scala di povertà). In primo luogo il concetto di egua- Meglio sarebbe, suggerisce l'autore, glianza si "snaturalizza". Perde il suo "Il mercato è invece popolare, così come la parlata che la televisione commerciale non è soltanto il porre l'accento sullo spazio delle capa- carattere di dato naturale, e assume senza ricercatezza". A noi sembrava invece che il trionfo del mercato, è inoltre un mezzo meravi- cità: considerare cioè come significati- connotati rigorosamente artificiali: es- mercato fosse popolare solo finché è a buon mer- glioso di diffusione della cultura. Lo è in potenza, va ai fini della misurazione del grado sa è, nella sua sostanza, una costruzio- deve diventarlo nei fatti". Ma lo è nei fatti, solo di povertà la possibilità di convertire il ne soc'ale e mentale. Un'operazione che Ricossa, immerso nei suoi classici dell'econo- proprio reddito in livelli minimi accet- appartenente non alla sfera deW essere, mia, non se ne accorge. Non sa che il suo dover es- tabili per alcune capacità di base. ma del dover essere, la quale ha come sere è già essere. A meno che non occorra aprire Possibilità che a sua volta sarà influen- presupposto non la naturale egua- altri dieci, cento, mille canali. Ci viene il sospetto zata da una molteplicità di variabili: glianza degli uomini, ma la loro so- età, sesso, stato di salute, situazione che il discorso di Ricossa sia l'essenza del berlu- stanziale differenza ("gli uomini — ambientale, ecc. Un'ottica di questo ti- sottolinea Sen — sono fondamental- sconismo. Ma allora perché non è rimasto al po, incentrata sul concetto relazionale mente diversi"). E appunto questa dif- "Giornale"? Tentiamo di spiegarlo con una sen- di inadeguatezza del reddito, anziché ferenza fondamentale che da una parte tenza ovvero apoftegma: spesso chi esorta al creti- su quello sostantivo di scarsezza, si ri- rende eticamente significativo il pro- nismo è troppo intelligente per applicare la pro- vela particolarmente adatta a percepi- blema dell'eguaglianza (che lo pone pria predicazione a se stesso. Questo apoftegma re, misurare e spiegare situazioni di cioè nel campo normativo: dei fini da viene a dire che l'entusiasmo herlusconico per i deprivazione radicale in paesi opulen- perseguire). E che dall'altra parte ren- mass media non è necessariamente sintomo di ti, in cui il reddito prò capite, o anche de tendenzialmente conflittuali tra lo- il reddito individuale è, in valori asso- stupidità, ma di un'immoralità che è, quella sì, ve- ro i differenti tipi di eguaglianza: dal luti, ben al di sopra di quello dei paesi momento che un'eguaglianza integrale ramente incompatibile con la funzione dell'intel- del terzo mondo. Nella zona di di ogni individuo con ogni altro non è lettuale, se ne ha ancora una. Harlem, ad esempio, l'aspettativa di concepibile — dal momento cioè che Cesare Cases vita per gli uomini è di circa 40 anni, gli uomini sono, appunto, diversi — inferiore di gran lunga a quella del l'eguaglianza definita entro un deter- Bangladesh, pur possedendo questi ul- mm minato ambito, o "spazio valutativo" M B H H M HH timi un reddito decisamente inferiore (l'eguaglianza dei redditi, per esem- ai primi. E ciò per ragioni connesse pio) finisce per entrare in contraddi- della riflessione di Sen, su cui, d'altra l'eguaglianza, e l'eguaglianza è una ti, di essere in buona salute, di sfuggire all'assenza di servizi sanitari sul terri- zione con l'eguaglianza definita entro parte, l'elaborazione filosofico-politica delle possibili configurazioni delle li- alla malattia e alla morte prematura, di torio, alla criminalità urbana, all'assen- un differente spazio (l'eguaglianza del- si era già in qualche modo attestata. Si bertà". Il percorso argomentativo at- avere rispetto di sé o di partecipare al- za di assistenza sociale, alla bassa sco- la libertà, per esempio, o l'eguaglianza pensi ai contributi di Norberto Bob- traverso cui si giunge a ciò è relativa- la vita della comunità. E a quella della larità, ecc. Allo stesso modo la presen- dei diritti), imponendo di volta in vol- bio per il quale, appunto, il concetto mente lineare. Vengono identificate le "capacità": una combinazione di za della "fame" in un paese come gli ta scelte impegnative. Dilemmi etici di eguaglianza può essere definito solo "variabili focali" più significative "funzionamenti" la quale "riflette la li- Stati Uniti, anche tra fasce di reddito nello stesso campo egualitario. rispondendo alla doppia domanda nell'ambito delle consolidate teorie bertà dell'individuo di condurre un superiore a quello di paesi più poveri In secondo luogo l'eguaglianza, così "eguaglianza tra chi" (carattere rela- egualitarie: quelle afferenti al campo determinato tipo di vita piuttosto che (come la Cina), è dovuta al fatto che definita, diventa il comun denomina- zionale) ed "eguaglianza in che cosa" delle acquisizioni, considerate costitu- un altro". È sulla distribuzione delle nei primi alcuni generi alimentari han- tore di tutte le principali teorie etiche (carattere relativo). E invece sul ver- tive del "vantaggio individuale" (il de- capacità — della facoltà di scegliere il no prezzi di gran lunga superiori. In degli assetti sociali oggi sul terreno, sante sostantivo che Sen "va oltre". Il siderio appagato, la felicità conseguita, tipo di vita che ognuno ritiene appro- un paese opulento, in sostanza, "la de- scardinando la tradizionale classifica- che ci introduce alla seconda afferma- ecc.); e quelle afferenti alle opportu- priato — che si può adeguatamente privazione relativa nello spazio dei zione che le distingueva, appunto, in zione controintuitiva contenuta nel nità o, se si preferisce, agli strumenti fondare un giudizio sulla bontà o me- redditi può implicare una deprivazio- teorie egualitarie e disegualitarie. Essa volume. Introducendo una netta inno- per le acquisizioni (disponibilità di be- no di una configurazione sociale. Il ne assoluta nello spazio delle capa- gioca un ruolo esplicito di grande rilie- vazione, essa stabilisce un rapporto as- ni primari; o rimozione di particolari che finisce per tradurre, appunto, il cità". Il che dimostra quanto sia insuf- vo nelle teorie "neocontrattualiste" sai stretto, per certi versi una identifi- barriere). Nei confronti delle prime, se concetto di eguaglianza in termini di ficiente la posizione di chi ritiene suffi- che implicano una qualche forma di cazione, tra eguaglianza e libertà. ne rileva la relativa inefficacia nel mi- libertà, dal momento che una distribu- ciente agire esclusivamente o preva- giustizia distributiva (da Rawls a Come si sa la scienza politica ha in surare situazioni di diseguaglianza in zione egualitaria delle capacità altro lentemente sulla leva del reddito, Dworkin a Nagel), ma è presente in prevalenza considerato il valore condizioni di deprivazione particolar- non è che l'estensione a tutti di un limitandosi a "produrre più ricchez- forma più implicita anche nelle teorie dell'eguaglianza come tendenzialmen- mente radicali, tali da inibire alla radi- adeguato grado di libertà individuale za". E quanto peso abbia, invece, la cosiddette "libertarie" (come quella di te antitetico rispetto al valore della li- ce la capacità stessa d'immaginare al- nel realizzare un modello di vita scel- messa in atto di politiche sociali tali da Nozick) che rifiutano pratiche redi- bertà, intesa nella sua accezione di "li- locazioni migliori. Nei confronti delle to. O, come la definisce Sen, di "li- intervenire, appunto, sul terreno delle stributive in nome del primato dei va- bertà negativa" (di libertà "da qualco- seconde si oppone la loro relativa in- bertà sostantiva", la quale assomiglia capacità al fine di limitare i costi dei lori di libertà. Nel primo caso si trat- sa"): l'unico tipo di "libertà" disposta differenza alle specifiche caratteristi- assai alla marxiana "libertà positiva". funzionamenti sociali più significativi terà di eguale distribuzione dei "beni a considerare dal punto di vista opera- che personali e sociali di individui dif- Essa è definita infatti come il "potere (nutrizione, salute, educazione, sicu- primari", delle "risorse" o delle tivo, giudicando la libertà "positiva" ferenti: l'accento posto sulle risorse in- effettivo di acquisire ciò che si sceglie- rezza, ecc.) e di ampliare il campo del- "opportunità"; nel secondo caso (la libertà di fare qualcosa) come con- tese, come "mezzi" per realizzare de- rebbe", e comprende tanto la possibi- la libertà positiva. dell'uguale rispetto dei diritti di li- cetto eccessivamente astratto. Esten- terminati obiettivi, non ci dice nulla lità di perseguire una propria accezio- jjfcvC II nostro Paese è ricco di opere d'arte « k '' che riflettono e testimoniano l'immenso ÌY§8| della storia e della cultura nei secoli. I Opere d'arte offuscate, nel loro splen- dorè, dalla notte. Tesori nascosti. L'ENEL, attento ai problemi sociali e culturali, ha deciso di strappare al- l'oscurità alcune di queste opere d'arte. Un dono di luce. Una commissione di esperti ha f 8^ ^^ riÉ ->v3j cv individuato nelle diverse regioni CG MKrnm d'Italia, situazioni storico-artistiche e W ^ ^ ^ì ambientali di particolare interesse. IDEI LIBRI DELMESEI MAGGIO 1994 - N. 5, PAG. 7 MAURIZIO VIROLI, Dalla politica alla Ragion di stato e modernità proprie cause di giustificazione della ragion di stato, Donzelli, Roma 1994, deroga, il principale, quello più fre- ed. orig. 1992, pp. 220, Lit 35.000. quentemente addotto dagli scrittori politici realisti, è lo stato di necessità, di Norberto Bobbio causa di giustificazione che vale, come C'è in questo libro molta teoria e tutti sanno, anche per i singoli indivi- molta storia. Teoria e storia s'integra- no a vicenda. Come dire che la teoria do la propria interpretazione storica, nella contrapposizione tra arte di go- Così pure non sarei tanto deciso nel dui, e non si vede perché non dovreb- senza storia è muta e la storia senza prende posizione contro le attuali teo- verno e arte di stato, è un topos classi- rifiuto della dottrina della ragion di be valere per quegli individui in gran- teoria è cieca. L'autore mantiene la rie realistiche della politica, e rivela co del pensiero politico che risale alla stato, interpretata come una forma de che sono gli stati, soprattutto nei promessa fatta alla fine dell'introdu- apertamente l'ispirazione ideale che lo distinzione aristotelica tra forme di go- perversa della politica, e senza prece- rapporti con gli altri stati. Il noto filo- zione: "Personalmente prediligo una ha mosso nello scrivere il libro: il ripri- verno pure e corrotte, secondo cui denti nella sua perversione. 11 nucleo sofo della politica Felix Oppenheim, teoria ricavata dalla storia". Da un la- stino della filosofia civile, della politica buon governo è quello di chi esercita il di questa dottrina sta tutto quanto nel- della cui fede democratica nessuno to, il racconto storico si svolge pagina intesa come arte del buon governo, potere in vista del bene comune e mal la famosa massima, di lontana origine può dubitare, ha scritto recentemente dopo pagina, autore dopo autore, met- può contribuire allo sviluppo della de- governo è quello di chi lo esercita per ciceroniana, se pure deformata (De le- un libro, The Place of Morality in tendo a disposizione del lettore un ric- mocrazia e alla costruzione di una città il bene proprio. Questa distinzione si gibus, III, 8): "Salus rei publicae su- Foreign Policy, già tradotto in italiano, chissimo materiale affinché questi pos- migliore. Ho detto all'inizio che il li- tramanda tanto nel tempo che si ritro- prema lex", che lo stesso Machiavelli in cui sostiene che lo stato è giustifica- sa trarre conferma dell'ipotesi di lavo- bro di Viroli è un'opera di teoria e sto- va persino nella distinzione fra una fa propria in un famoso passo dei to, quindi non può essere sottoposto a ro; dall'altro, l'ipotesi di lavoro guida ria. Aggiungo che teoria e storia sono buona e una cattiva ragion di stato di Discorsi (e non del famigerato giudizio morale, quando agisce in sta- la ricerca selezionando e commentan- entrambe al servizio di un'idea regola- alcuni scrittori che, secondo il nostro Principe): "... dove si delibera al tutto to di necessità per la difesa dell'inte- resse nazionale. Senza volerlo, do il materiale raccolto. Oppenheim riesuma la tesi centrale L'idea ispiratrice del libro, che me- della dottrina della ragion di stato. rita di essere attentamente considerata Che cosa è l'interesse nazionale se non e discussa, è la seguente: nel tratto di la salus reipublicae degli antichi? Dico storia del pensiero politico che l'auto- "senza volerlo", perché la dottrina re ha scelto di esporre, tra la fine del della ragion di stato non è mai menzio- Duecento e l'inizio del Seicento, tra nata. Giovanni di Viterbo e Ludovico Zuccolo, il periodo attraverso il quale avviene il passaggio dall'età medievale all'età moderna, si assiste a una vera e propria regressione da una visione eu- logica della politica, secondo la quale la politica, nella scia della tradizione aristotelica-ciceroniana, viene conce- pita come l'arte del buon governante che ha di mira esclusivamente il bene comune della città, a una visione, in- sieme realistica e pessimistica, secondo Storia cui la politica si viene identificando con la ragione di stato, vale a dire con l'arte di conquistare, difendere, con- della civiltà letteraria servare lo stato, inteso come cosa, pos- sesso, patrimonio del principe. Di A ogni modo ammettiamo pure, questa regressione, secondo Viroli, si francese perché è innegabile, che il linguaggio può individuare il momento preciso della politica sia cambiato nel passag- del suo palesarsi nel contrasto tra gio dalla filosofia civile alla dottrina Machiavelli, ancora fedele all'ideale della ragion di stato. Forse che il mu- repubblicano, e Guicciardini, cui si tamento del linguaggio della politica, diretta deve non solo l'espressione "ragione intesa come scienza o filosofia o dottri- di stato", ma l'idea che l'arte di gover- na politica, implica anche un muta- nare uno stato non sia diversa da quel- da Lionello Sozzi mento nella politica intesa come prassi la di governare la casa, e pertanto colui politica? Forse che nei tempi in cui che lo "possiede" deve mirare non so- prevaleva la definizione eulogica della lo a conservare il bene posseduto, ma Tre volumi a cura dei maggiori politica, e il filosofo politico, sarebbe anche, quale che sia il mezzo con cui specialisti italiani e francesi, meglio dire il retore politico, definiva ne è venuto in possesso, possibilmente la politica come arte di governare la completati da un volume ad ampliarlo. Da questo momento in città con giustizia, in vista della libertà di dizionario biobibliografico. poi, secondo l'interpretazione che dei cittadini e della pace della comu- Viroli dà dei testi letti e commentati, il nità, la vita politica reale era diversa da termine 'stato' si contrapporrebbe a quella che si svolgeva sotto gli occhi 'repubblica', con la conseguenza che disincantati degli scrittori politici del NELLA STESSA COLLANA l'arte dello stato, di cui si preoccupa Cinquecento? Forse che ai tempi di Guicciardini, è cosa ben diversa Storia della civiltà letteraria italiana, Dante, allievo di quel Brunetto Latini dall'arte di governo che è stata l'ogget- diretta da Giorgio Bàrberi Squarotti. che esaltava la nobiltà della politica, la to della riflessione politica dagli anti- Sei volumi in più tomi completi di dizionario lotta fra le varie frazioni cittadine chi in poi, questa conservando il signi- biobibliografico. nell'aiuola che ci fa tanto feroci era ficato tradizionale di arte di reggere Storia della civiltà letteraria degli Stati Uniti, meno aspra? Quando Enrico da una città a esclusivo vantaggio dei cit- diretta da Emory Elliott. Rimini rappresentava il politico "sicut tadini, quella acquistando il nuovo si- Due volumi e dizionario biobibliografico. citharedus", il cui fine è far regnare gnificato di un insieme di accorgimen- l'armonia nella propria città, descrive- Storia della civiltà letteraria spagnola, ti che debbono servire, indipendente- va una situazione reale, oppure espri- diretta da Franco Meregalli. mente da ogni valutazione etica, a con- meva il proprio ideale del buon politi- Due volumi e dizionario biobibliografico. servare il patrimonio acquisito e a co, ben consapevole, c'è da immagi- difenderlo con ogni mezzo. Negli narlo, del contrasto tra l'essere e il do- scrittori politici successivi a ver essere? Guicciardini l'arte dello stato avrebbe U T ET Non è che Viroli non si renda conto a poco a poco sostituito l'arte del go- di questo contrasto. E infatti si limita a verno come oggetto della politica, e il novità credere e a sperare che a sconfiggere la termine "politica" avrebbe acquistato EDITORI DAL 1791 cattiva politica possa essere utile anche un senso completamente diverso da un buon concetto della politica. Sono quello che aveva avuto sino allora. Già pienamente d'accordo con lui quando lo stesso Paruta, pur continuando a in- scrive: "I filosofi politici non debbono tendere la politica come filosofia civi- diventare agitatori politici né disertare le, cede alle lusinghe della ragione dì le aule universitarie per predicare in stato, che è diventata la politica dei tempi moderni: nel Soliloquio ammet- riva, appassionatamente difesa. autore, avrebbero ripudiato la dottrina della salute della patria, non vi debba piazza". Mi piace ricordare che te che non si può governare gli stati Posta su questi tre piani diversi, teo- classica della politica. Fra l'altro, pro- cadere alcuna considerazione né di nell'ultima mia lezione (millanta anni col Vangelo (ma non aveva già detto la rico, storico e normativo, l'opera meri- prio sul periodo in cui avverrebbe la giusto né d'ingiusto, né di pietoso né fa) dissi che avevo cercato di essere fe- stessa cosa Cosimo de' Medici, citato terebbe una discussione molto più am- grande svolta, un insigne storico come di crudele, né di laudabile né d'igno- dele al principio così solennemente da Machiavelli?) e bisogna accettare le pia di quel che io possa fare in questa Gerhard Ritter ha scritto l'affascinante minioso; anzi, posposto ogni altro ri- espresso da Max Weber di fronte ai leggi del mondo anche se contrarie sede. Per ora mi limito a qualche os- libro II volto demoniaco del potere, in spetto, seguire, al tutto quel partito suoi studenti subito dopo la prima agli insegnamenti della chiesa. servazione su ciascuno dei tre piani. cui sostiene che dall'inizio del che le salvi la vita e mantenghile la li- guerra mondiale: "La cattedra non è Sul primo dico subito che sarei meno Cinquecento si dipartono le due cor- bertà" (IH, 41). per i profeti né per i demagoghi". Seguono due capitoli, intitolati ri- drastico nell'affermare sia la visione renti antagonistiche del potere che ar- Non è sfuggita del resto a Viroli, tra Però aggiungo che non riesco a vedere spettivamente Gli ultimi bagliori della regressiva della storia del pensiero po- rivano sino a noi, quella realistica di le varie interpretazioni della dissocia- alcun contrasto tra l'idealismo dell'uo- filosofia civile e 11 trionfo della ragion litico sia quella del salto qualitativo Machiavelli e quella utopica di zione tra etica e politica, quella data da mo che vive con serietà la vita del pro- di stato, che, attraverso l'esposizione che sarebbe avvenuto in un preciso e Tommaso Moro. E come dimenticare Scipione Ammirato, secondo cui è le- prio tempo non rinunciando a dare il del pensiero politico del Cinque e circoscritto momento storico nel pas- che contemporanea del Principe è cita la "contravvenzione di leggi ordi- proprio contributo all'affermazione di Seicento, da Botero a Boccalini, da saggio da Machiavelli a Guicciardini. T Educazione del principe cristiano di narie per rispetto di publico benefi- alcuni principi fondamentali, necessari Campanella a Zuccolo, narrano la sto- Visione positiva e visione negativa del- Erasmo che ne rappresenta la più radi- cio". Si tratta di un principio generale al "bene vivere", purché lo faccia sen- rfdiialaol lsdao efdlilaoa t ctprivirnoilage rdseeoslssltaiiv truaa igtdaieo cana pddoei cnsotza aat o pd. oelcloa nleapo po eco hlsietii . ccLaoa, n adt rimsatpiionp zgoioinundgeio ztnrioao, b siuin or nitnu gctootervr eolre-- cdcaoislnes o l'aceinsaatziltitoaeznsiieo, ntcreoa n de etllialca ac t oeens pid ooaplniptniocaas t,da a,e nslleza-i dcleoeglng ddi iiorn i tcctuaosi ie èe dcacemellzm'eioteincsasala,i . ilTla rp adr ieqnrucoiegpsatioi a csalelse-i zed aii ltc raroeppairplieas m pprroiom sdoae pldlooip asestasu oedl visoeesrneoz aoc hiclleou nscdieoarncnia-, condo cui l'etica è la migliore politica? eccezionali, che costituiscono vere e Nella conclusione l'autore, ribaden- no e mal governo, che Viroli coglie Istituto Suor Orsola Benincasa LABORATORIO MANFRED RIEDEL, Fra mito e BERNARDINO TELESIO, De rerum MICHAEL ERLER, I dialoghi apo- GIOVAN BATTISTA DELLA PORTA, scienza. L'inizio della filosofia natura iuxta propria principia retici di Platone alla luce del De humana Physiognomonia Volumi pubblicati e distribuiti greca Prefazione di Maurizio Torrini, ri- nuovo paradigma ermeneutico Ristampa anastatica 1 ed. 1586 dalla Guida editori - Napoli ELÉMIRE ZOLLA, Il sincretismo stampa anastatica della 1 edizione HANS KRAMER, Il paradigma ro- Giovanni Battista Piranesi inci- MIRKO D. GRMECK, Nuove pro- (1570), con correzioni ed aggiunte mantico nell'interpretazione di sore autografe Platone 1990, pp. 32, 35 stampe fuori testo spettive per la storia delle malat- Giovan Battista Della Porta nel- tie antiche Napoli, 1989, pp. XIV-212 MAURIZIO MIGLIORI, Il 'Parme- GIOVANNI AQUILECCHIA, Il di- l'Europa del suo tempo ALDO VALLONE, Cultura e me- MGIeOtoVpAoNsc oBpiAaT TISTA DELLA PORTA Pnildateo n' ee le dottrine non scritte di aletmommiasm om atee miantifcino itismdio Bruno tra Prefazione di Eugenio Garin moria in Dante Introduzione e testo critico di Gio- GIANCARLO MOVIA, Il 'Sofista' e HANS ALBERT, Scienza e ragione Gaetano Filangieri e l'Illumini- R. ASSUNTO, C. CESA, M. CORSI, vanni Aquilecchia le dottrine non scritte di Platone critica smo europeo R. FRANCHINI, V. VERRÀ, Le let- Ristampa anastatica, Napoli, 1990, GIOVANNI REALE, Ruolo delle INCISIONI ITALIANE DEL '600 ILnat rotedoulozgioian e idni Adnitsocnuisos iVonilel ani treernet indoi Scaravelli a un amico fio- PP- 152 d'iontttorirnneo anlo nb ensec ri't tne ellad i 'PRleaptounbe- NELLA RACCOLTA DELL'ISTITUTO Introduzione di Wolfhart Pannen- WERNER BEIERWALTES, Pensiero lGaI ObeRsDtiAa NO tBriRoUnfNaOnt, e Lo spaccio de blica ' e nel 'Filebo ' SAU cOuRr aO RdSi OALnAn aB ECNapINuCtiA eS AM aria Te- berg dell'uno Con postille autografe a margine di GIOVANNI REALE, I tre para- resa Penta Teologia e secolarizzazione KARL-OTTO APEL, Il logos distin- John Toland digmi storici nell'interpreta- ITALO ALIGHIERO CHIUSANO, La Introduzione di Jiirgen Moltmann tivo della lingua umana Introduzione e cura di Rita Sturlese, zione di Platone e i fondamenti vita come ordalia Il Mezzogiorno alle soglie del GIOVANNI ALIBERTI, Fattori sog- ristampa anastatica della 1 edizione del nuovo paradigma ITINERARI ARCHEOLOGICI A NA- 1992 gettivi di sviluppo nell'Italia de- 1584 THOMAS ALEXANDER SZLEZAK, POLI E DINTORNI. Incisioni della Introduzione di Bruno Jossa gli anni Cinquanta Napoli, 1994 Oralità e scrittura della filoso- Fondazione 'Pagliara' dell'Isti- Pasquale Stanislao Mancini. R. WALTER, K. RINGHOFER, fia. Il nuovo paradigma nell'in- tuto Suor Orsola Benincasa L'uomo, lo studioso, il politico W.D. GRUSSMANN, Kelsen oggi terpretazione di Platone Fotografie di Mimmo Jodice. Cata- Introduzione di Giovanni Spadolini MARIO POMILIO, Edoardo Scar- logo della Mostra, 1983, pp. 94, 30 Da spazi e tempi lontani. La foglio LE OPERE E IL TEMPO stampe, 14 fotografie fiaba nelle tradizioni etniche VITTORIO MATHIEU, L'avven- Classici LA RACCOLTA D'ARTE DELLA FON- IIInln tt'rrPooaddruumzzeiioonnnideee 'dddiii EAmlbaenrPtuolae Mtloen .S eCe vireersine o ftAiuloNrsaTo,If oMs Opi driNetloEl' GerRaI d, eAlli'unEgduuurssottpora i aleC omte, dedllaal lVaF oRilluuomsscoiof idna ii sLtdriiebblr ui istdi.i rr.ilt.t o EDCIOZMIOMNEIR FCUIOO RI DTAreUA scTZauO IPrO aeSN nUEdtO ai R A 'POnAnRGaS LOCILAaApR uABt'Ei Ne IDMCEAaLSrLAia' I STTeI-- Bernardino Telesio e la cultura LUCIO D'ALESSANDRO, Comunità I seguenti volumi possono richie- 1985, pp. 33,13 stampe e disegni napoletana politica e pena di morte. Note su dersi, limitatamente alla disponibi- Introduzione di Giuseppe Galasso Vittorio Imbriani G.W. FRIEDRICH HEGEL, Lezioni lità, direttamente a: Istituto Suor cLrEaOli»N.E DPimICeCnsIOioNniI, «dLeell 'alteSreitpào l- LInatmroadrtuinzieo, ne Ndia Gpoeloi,r gesl 'VItaalllieat SVpINavCeEnNtaZ O e ViIlT IpErLobLlOem, a Bedretlr ancdoo- dmi afniloosscorfiitat o deWl adnirnietntom aSnenc ond(oH eii-l O10r s-o 8l0a1 B3e5n Ninacpaoslai - Via Suor Orsola -LdiU CGIrAaNciOàn AiNnC EESCuHroIp, a La poetica Filosofia, religione e letteratura minciamento delberg 1817-1818) LUIGI BLASUCCI, Sopra il ritratto in Russia all'inizio del XX secolo MARIO A. CATTANEO, Manzoni, Con il commentario di Karl Heinz di una bella donna Introduzione di Vittorio Strada le 'gride ' e la concezione illumi- Ilting, a cura di Paolo Becchi ACHILLE ARDIGÒ, Crisi econo- LUIGI PAREYSON, Heidegger: la Teologia in Europa. La teologia nistica del diritto Napoli, 1993, pp. 568 mica e sicurezza sociale libertà e il nulla europea nel cambiamento MARIO A. 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OOML 'IiLnIqOu,iG sPiUtroGerLies ItEoLreiM ai lI NrdEoi TgoTu In, ranea MARZIO PIERI, Marino e i marini- Introduzione e note di Silvia Croce e NORBERTO BOBBIO, Contratto so- sti, a Napoli di nuovo Pio Colonnello ciale oggi Introduzione di Sebastiano Maffet- GIOVANNI PREVITALI, La pittura D'ANNUNZIO QUASI UN DIARIO BENEDETTO CROCE, Cinque ine- ORTENSIO ZECCHINO, Il pro- tone a Napoli tra Cinquecento e Sei- diti blema penale nelle lettere di Etica dell'ambiente cento CARLO BO, Gabriele d'Annunzio DANTE ISELLA, Ancora sulla Mancini a Mamiani Introduzione di Silvana Castiglione ELÉMIRE ZOLLA, Tre discorsi sGeInOzRaG IOci gnPoE TROCCHI, La Leda struttura di « Satura » PAOLO GROSSI, L'inaugurazione metafisici (1989-1990) DOMENICO DE ROBERTIS, A pro- della proprietà moderna ENRICO OPOCHER, La filosofia FERRUCCIO ULIVI, La maschera posito di Ungaretti e Campana Parigi, luoghi, per una storia In preparazione: del diritto di Giuseppe Capo- senza il volto DOMENICO DE ROBERTIS, L'edi- 1985, pp. 112, 34 illustrazioni fuori grassi PAOLO ALATRI, D'Annunzio zione Starita testo Igl'niuotoenrmep or:e tazfiiolonsio fia, astctiueanlzi'a , rdeelli-- fCilLosAoUfiDa IO dCelElaS A, stAourigau to Vera e la EpmeTirtTsoOo nReaE l irtPàea AlRtàAl eTttOeRraEr, iaA spdeetlt i D'dAelnla- DzmiOoennMetoE NIiunCnOtei rvneraFszAiitoZanIrOaiol,e. Il eCd Domippeasarprtaei--- PHAeSgQelU ALE SALVUCCI, L'eroe in Introduzione di Evandro Agazzi FRANCO BIANCO, Giudizi di va- nunzio rienza italiana PDAeSllQa UANLaEz ioSnTaAliNtàI SLAcOo meM ANfoCnIdNaI-, lore e riabilitazione della filoso- l'Sillabari' di Goffredo Parise ANCO MARZIO MUTTERLE, La EDUARDO CAIANIELLO, Da New- mento del diritto delle genti Introduzione di Silvio Perrella fia pratica prosa delle vergini delle rocce ton ad Einstein PASQUALE STANISLAO MANCINI, Il tempo nella scienza e nella fi- FRANCESCO GUIZZI, Una stella UGO DOTTI, Dal diario alla poe- EDUARDO NOLLA, Autour de Protesta e A' giureconsulti e losofia fissa sia: una elegia duecentesca del- l'autre démocratie pubblicisti italiani Introduzione di Evandro Agazzi WANDA RUPOLO, Lamartine e l'Alcyone ENRICO OPOCHER, Filosofia e po- PIETRO PIOVANI, Per un'interpre- Mario Pomilio e il romanzo ita- Mozart PIETRO GIBELLINI, «Alcione»: tere tazione unitaria del 'Critone' quasi un diario liano del Novecento RC.O NCBI,E RNT.INCI. A. CDOAN ICDOI,S TA,D . MAo.- ETTORE BONORA, D'Annunzio ELTa KIlNetDta-rNaItVurAaT -SErRuMssAa Nd-SeTl RANDoAv, e- R19is4t7a mpa anastatica 1 ed. Roma Introduzione di Carmine Di Biase stri divini. Fenomenologia e lo- dalle prose di romanzi alle prose cento Giuseppe Capograssi filosofo del gica della metamorfosi di memoria ETTORE BONORA, Ancora sulla RACCOLTA DI SCRITTI IN MEMORIA diritto lettera a Marco Coen DI ALFONSO TESAURO A. CORRADO, P. FAULKNER, K. 1983, 2 volumi, pp. 600 complessive Ribera e Fanzago a Napoli KUMAR, E. SCHULTE, William MODERNITÀ E SECOLARIZZA- EUGENIO GARIN, Da un secolo RAFFAELE SIRRI, Il seme degli Introduzione di Ferdinando Bologna Morris: «News from Nowhere» ZIONE all'altro esuli napoletani nelle opere gio- Teologia e filosofia in dialogo cent'anni dopo REINHART KOSELLECK, Accelera- FERRUCCIO ULIVI, Linee per un vanili del Manzoni Introduzione di Bruno Forte GIANLUIGI PALOMBELLA, Stato zione e secolarizzazione ritratto di Manzoni RAFFAELE SIRRI, Sopra un basso Bibliologia e informatica dei partiti e complessità sociale LUCIANO PELLICANI, Secolariz- FRANCESCO D. BUSNELLI, Il di- rilievo antico sepolcrale Introduzione di Enzo Esposito SALVATORE D'ELIA, Alle origini zazione e rivoluzione. Marx e la zriiottnoe civsipleec iatlrea codice e legisla- RENATO TREVES, La sociologia del teatro comico europeo. morte di Dio del diritto in Italia oggi Plauto AUCUSTO DEL NOCE, Secolarizza- sFuR AGNiaCcEoSmCoO DEL eoSpAaNrdCiT IS, Studio ROSARIO ASSUNTO, Leopardi e la EDUARDO CAIANIELLO, L'arte del zione e crisi della modernità Ristampa anastatica 1 ed. 1885 nuova Atlantide INTERVENTI fRisAicFoF AELE COLAPIETRA, Angelo EtiNcaR InCeOl pBeEnRsTieIr, oA naalnittiiccao e dialet- lGetAteBrReI EpLeEr Dl''OAfNfeNrtUa NZdiI O, FraCnicneqsucoe sSmERaG IoO rCeaOltTàT?A , Europa: fanta- Volumi pubblicati e distribuiti Camillo De Meis politico 'mili- VINCENZO CAPPELLETTI, La sto- Paolo Michetti SUR L'UNIVERSITÉ. UN TEXTE INÉ- dalla Guida editori - Napoli tante ' ria della scienza come dialettica A cura di Lucio d'Alessandro DIT DE LAMARTINE di paradigmi Trascrizione, traduzione e com- GABRIELE D'ANNUNZIO, Lettere VITTORIO MATHIEU, Fine della da Napoli 18gi -18gj mento di Antoine Court e Laura modernità Mascoli A cura di Raffaele Pupino VorIiNgiCnEi NZOde lla CA'PpPhEilLoLsoEpThTiIa, Aalnle- FRONTIERA D'EUROPA dMeAllaN FRpEoDli s ReI ElD'iEdLe,a Ldael la fildoesmofoia- GABRIELE DE ROSA, La vita reli- vUiMlleB EeR lTaO c riCsOi LDeAurGoEpLeaL I, Tocque- giosa nel Seicento nel Regno thropologica ' IL PENSIERO crazia europea GILBERTO LONARDI, Un classici- UN LUOGO, UNA STORIA. L'ISTI- CLAUDIO MAGRIS, Quale totalità DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA ANTONIO VILLANI, Le «chiavi» sta da attraversare: Montale, TUTO SUOR ORSOLA BENINCASA A MARINO GENTILE, Ragione e in- Volumi distribuiti del postmoderno. Un dialogo a Zanella e la « colpa » moderna NAPOLI telligenza dalla Rusconi Libri s.r.l., distanza GINO GIUGNI, Aspetti istituzio- Numero speciale de La provincia di RUDOLF HALLER, Tra soggettivi- viale Sarca 235, 20126 Milano nali della giungla retributiva Napoli, Fuorni (SA) smo e oggettivismo tel. 02-66191, fax 02-66192758 VERSO UNA NUOVA IMMAGINE GIORGIO AMENDOLA, Antonio VITTORIO FROSINI, Ordine e di- ALDO GARCANI-MARINO FRE- DI PLATONE Gramsci nella vita culturale e sordine nel diritto SLdCeUlHlIeGI ,I KnPaafAzkiSao InNioE gTgTi I, (L1a8 83-1r9i8cc3h) ezza nGeIsA MBOArTatToIrSiaTeA VICO, Institutio- WdpirgEemtRaNzai EoRn en eBoEpdIliEa RtoWPnlAiactLoo TnEe S, nIel ll'ipnatrear-- pGteoIrlOaitrRiicGaa I Oe PimEtaTulRisaiOcnaCa CHneI,l Cpruimltuor a trleent-- VPWaIATstTLeOTrnREaRIOk B ISNTNRAI,D PAe, nsIniecroon treo poecsoina AgTiULoDnLOeL I OVn AellLGaLR OEcrGNitOEi,cR aY C, roEclietb iecreat inDae anrtee li- TmNeaespntotoo li ,dc 1ri i9Gt8iic9uo,l ,ip apntr.o ac Cdxunriz-f5iòo7 n0e e com- ssEctNirmiRttoIeCn Oia 'ninBzetEo RrnTdoIi, aLAle rbiesdntooett terl'ie n nee lle noten- tdGeeInlOlnaRi oC IlOudn elPa ETsRecOoCloC HI, Il tramonto nWSetAillle'Nu. DltSAimt uod iRoU PsLuOe LoMpOaa, rrdioi UmPaonmitiàli o e IDEI LIBRI DEL MESE! MAGGIO 1994 - N. 5, PAG. 9 Poesiapoeti, poesie Contro il mare dell'insania Classici N , dunque UOVI. di Domenico Scarpa Classici sono i libri che parlano al lettore di GIOVANNI GIUDICI, Quanto spera di visione ci mostra ogni giorno (vedi la • c'è questo verso che è riassunto campare Giovanni, Garzanti, Milano ex Jugoslavia) mentre consideriamo dell'intera opera dell'amico: "Tutta oggi con la stessa forza del momento in cui 1993, pp. 109, Lit 33.000. reali e vicini — quasi dei ricordi perso- baci riparte la vita senza di noi". nali tra i più cari — avvenimenti del (Addirittura si direbbe che in questi sono stati scritti, cinquanta o duemila anni fa. Chi legge le poesie di Giovanni passato, come Jalta, di cui appena po- ultimi anni Giudici abbia scritto, a Giudici è indotto continuamente a chi fotogrammi ci giunsero con i cine- modo suo naturalmente, qualcuna del- Questi libri sono semine numi. porsi una domanda: che cosa questo giornali Luce. Infatti le poesie civili di le poesie che Sereni, morto nell'83, Oggi c'è spazio per una diversa idea di autore vuole che si pensi di lui? A cosa Giudici sono raggelanti e spassionati non ha fatto in tempo a scrivere: pro- cospirano quegli artifici stilistici e psi- referti. Sono pronunciate da una voce prio il poemetto su Jalta potrebbe es- Classici, che non si identifica con le monu- cologici che di lui danno, a prima vi- serne una). A Sereni e alla sua lotta sta, un'immagine di dimesso poseur? E con l'Altro, un antagonista che il poeta mentali "Opera omnia" né con la dispersiva e un fatto che, in settant'anni di vita e in scopre essere se stesso, si può ricon- quaranta di attività poetica, Giudici ha durre anche l'omaggio poetico a Saba: inflazionata soluzione tascabile. Alla base di rimesso in onore, per quel personag- Il ritratto, una delle cose più belle del gio-poeta che dice "io" nel suo canzo- libro. Mentre è puro Giacomo questa idea c'è la qualità scientifica dell'edi- niere, la Leggenda di Ognuno. Giudici Noventa l'incipit della poesia Rissi, zione: introduzioni, note, bibliografie, appen- si è costantemente dipinto, tra serietà scritta nel dialetto ligure delle Grazie, e ironia, come un Everyman aspirante "mio paese nativo": "Paolo / Ne statte dici sono affidate ai maggiori specialisti e, per a una media mediocritas, ogni volta de- a spassionà / Conténtete / De quélo luso dalla propria irrimediabile unicità che te vén fin eh' 'a te dùa". ogni volume, coordinate da un solo curatore, e insieme compiaciuto di essa, segreta- Ma tra tutti questi temi così divari- mente ma non troppo. Nella scrittura cati tra pubblico e privato, come si in modo eia garantire l'uniformità e l'armonia poi il suo essere Ognuno ha coinciso concilia la contraddizione tra la (sedi- tra le parti. con la sua stupefacente duttilità stili- cente) mediocrità rivendicata dal poe- stica: Everyman è semplicemente il ta e il suo linguaggio? Come la sua fi- I /ariosa impostazione della pagina e la poeta in grado di padroneggiare ogni gura è mandane, così la sua lingua è di linguaggio e renderlo plausibile, dalla un'elasticità e duttilità tali che può maneggevolezza dei volumi, rilegati in tela conversazione in cucina su cosa farne prendere sul serio o irridere ogni regi- degli avanzi del brodo di pollo su su fi- stro, celestiale o infimo che sia. Non con sopraccoperta e astuccio, traducono \isi- no allo pseudoprovenzale di Salutz. m esiste in Italia un'altra poesia così net- vamente i criteri e gli obiettivi del progetto Timore e attrazione di Giudici verso tamente scissa tra il colloquiale e il sa- la mediocrità sono dunque tra le sue pienziale, e che sappia passare con tale culturale. massime muse. Vediamo la prima naturalezza dall'uno all'altro. Anche le quartina di Sonnet noir: "Questa mi- poche varianti che ho potuto confron- E infine, per essere veramente nuovi, que- tezza mia che non disvuota / Il mare tare sono tutte orientate nel senso di dell'insania che mi sfida / A navigarti eliminare nessi logici, di slogare la sin- sti Classici hanno anche un prezzo diverso, balba lingua ignota / Accarezzando il tassi, di rendere più repentino lo scat- decisamente inconsueto per edizioni tanto sogno che mi uccida". Il conflitto è tra to di ogni verso da quello che lo prece- mitezza e ispirazione, tra mediocrità e de: Giudici è maestro nell'ordire accurate. follia. Dalla lotta tra questi opposti enjambements psichici, vuoti d'aria a princìpi viene fuori il gusto delle anti- mozzare il respiro tra un'idea e l'altra. tesi che è il segno di questo poeta (e Più di una volta Giudici ha afferma- spesso la sua maniera). Dallo stesso so- to che la sua suprema aspirazione, Classici Giunti. La grande letteratura netto, infatti: "Al sempre disperando quando scrive, è "servire la lingua". disperare / Essere purgatorio dov'è in- Credo che proprio qui si possa final- ha qualcosa di nuovo da dire ferno / Fssere mutato quel che torna mente ritrovare la conciliazione tra il uguale". Giudici poeta e il Giudici personaggio Questo libro di Giudici è, fin dal ti- della propria poesia. Quest'ultimo vie- tolo, il libro di un uomo che ha visto ne dipinto, e addirittura rivendicato IN LIBRERIA passare la propria vita; ma paradossal- orgogliosamente, come grigio "uomo mente pare non importargliene nulla: impiegatizio", come piccolo borghese PIRANDELLO "guardo da questo aldilà del presen- catapultato nell'Italia appena appena Novelle per un anno te". Eppure una spia ben nascosta del- affluente dei primi anni sessanta. La la sua ansia è forse nell'abitudine, da poesia eroicomica di Giudici nasce dal a rum di Pietro ('•/bellini Fortezza (1990) in poi, a datare punti- ( i contrasto tra l'esiguo retroterra del con In collaborazione gliosamente la maggior parte delle suo personaggio e il confuso orizzonte di Novella Gazìrh, Marisa PKlMl.HIiO poesie, accentuando l'aspetto inter- in continuo allargamento sul quale la Novelle mittente e diaristico delle raccolte, il sua vicenda è proiettata. Si sa che, in Strada e Giacomo Prandolirii per un anno senso di brandelli di tempo strappati quell'Italia, la prima promozione so- 3 tomi, pp.1.11-2804 L. 160.000 alla vita in fuga. Nemmeno l'esperien- ciale sognata dal ragazzino di famiglia za — l'accumularsi del tempo e degli piccolo borghese e cattolica era pro- accadimenti, la sola conquista certa di prio fare il chierichetto, indossare la AUSTEN una lunga vita — è stata apportatrice tunica bianca per servire massa. Allo di conoscenza o verità. E un circolo stesso modo, qualche lustro più tardi, L'abbazia di Northanger l'esperienza, ma una volta tornati al il traguardo del poeta sarà "servire la a cura di Ornella l)e '/.orda AUSTEN punto di partenza è al nulla di fatto lingua", conservando però quell'atti- traduzione L'abbazia che si perviene, o a una vana vittoria tudine irriverente per cui dopo la mes- di su se stessi. Nella poesia che dà il tito- sa un chierichetto non abbandonerà di Anna Bauli Northanger lo al volume, l'acquisto e l'allestimento mai la sacrestia senza bere un sorso del pp.XXXIV-222 I ..28.000 di quella che Giudici definisce Casa vino consacrato. estrema ("Mettere su una casa / Alla Ciò che può dire chi scrive è che, ri- sua età — quanto spera di campare spetto a poesie dalla scaltrita natura- DOSTOEVSKIJ Giovanni") approda a questa conclu- lezza, di elegante e tornita fattura (qua sione: "A ogni scopetta tu sai / Ride e Memorie da una casa di morii e là ricompare perfino la dieresi sulla i, fpaa sfesost ma lo'ivnefnadnote a rl assusoic audreamtop /i ePrsais —so a/ a prescrivere al lettore l'esatta scansio- a cura di Fausto Ma/covati DMoeMmoiirnie-k tl ne del verso) fanno premio le poesie traduzione e nate da una casa Si distrugge così nel costruire / L'ani- di moni meno recitate, più abbandonate, più male adulto / Che mai più ricomincia: di Maria Rosaria Fasanelli "ovvie". Come Sotto il Vòlto, dove si / Io invento questo inizio al mio fini- leggono versi di semplicità disarmante pp.XXXVIII-330 I .38.000 re". priva di commozione, una voce inna- e disarmata: "Un uomo vecchio non è È bello e singolare che un libro in- turale e metallica di segreteria telefoni- che una misera cosa", "Misero è l'uo- centrato sulla propria privata senilità ca, efficacissima a descrivere il nostro mo che ha bisogno di soccorso". Solo PIRANDELLO incominci con una sezione dedicata al- atteggiamento al cospetto dell'orrore ora il vecchio cui rimorde l'aver sacri- L'esclusa la decrepitezza del nostro Occidente. La passione è riservata al prima, agli ficato una moglie che lo ha lasciato re- Essa accoglie il poemetto Da ]alta in anni di Jalta, a quelle smisurate figure citare "A me stesso una vita di roman- a cura di Giuseppe Nirofetti collana diretta poi e perfino — scritti d'occasione per dell'immaginazione collettiva che fu- zo" comprende, con l'amato Noventa, pp.XL-184 L.28.000 da Lucio Felici "Cuore" — dei Distici bosniaci con rono Roosevelt e Stalin, alla guerra, a "Che amar xé viver — come sognar". tanto di data (Bologna, 11 marzo ciò che parve l'estrema deflagrazione È questa semplicità riaffiorante la vera 1993): niente male ì'instant poem. Qui dell'Europa ed era invece anche l'in- conquista della senilità di Giudici. Egli Giudici coglie una sindrome d'irrealtà cubatrice del nostro lento sfacelo. è come il giovane Ungaretti, che pro- tipica del nostro costume: tutti noi In questo culto contraddittorio del prio durante la notte passata accanto tendiamo a sentire remote e implausi- passato trovano posto le poesie dedi- al compagno massacrato in trincea bili le tragedie e gli eventi che si con- non si è mai sentito così attaccato alla cate ad amici e maestri. In Un tardo sumano a un passo da noi e che la tele- vita. colloquio, dedicata a Vittorio Sereni, MAGGIO 1994 - N. 5, PAG. 10 Narratori italiani Ripete Tabucchi Un giornalista pentito passaggio del valore di "sostiene" da quello dell'ipoteticità a quello della di Vittorio Coletti certezza, che, snaturandolo, lo assimila di Alberto Papuzzi ai più diretti e tradizionali verbi e mo- di narrativi, sia figura di una fiducia ANTONIO TABUCCHI, Sostiene Pereira, perché in quel momento... ma il fatto è progressivamente accordata dal ro- Quali ragioni spingono Pereira a È vero che siamo nell'estate del Feltrinelli, Milano 1994, pp. 207, Lit che...". Poi, però, questo valore reale, manziere al narratore personaggio. A una scelta che capovolge la sua vita? 1938, data sintomatica nella storia 27.000. non opzionale, del "sostiene Pereira" ogni modo, il lettore non può fare a Perché un giornalista scrupoloso e av- dell'Europa: l'estate in cui non si potè si perde o, perlomeno, il lettore lo meno di interrogarsi su questo presen- veduto, che conosce i trucchi del me- far finta di non vedere. È vero che il Il dottor Pereira è un giornalista di smarrisce. La narrazione prende a te fasciato dal dubbio dell'opinabile, stiere e che non nutre molte illusioni, Portogallo del dittatore Salazar ap- Lisbona. Dirige la pagina culturale di svolgersi per frasi principali e passati da questo segno tanto esposto, che promosso alla cultura dopo aver con- poggia la crociata franchista contro la un modesto giornale di regime nel remoti che non suggeriscono neppure sembra voler governare, orientare e se- sumato una vita nella cronaca nera - repubblica spagnola. E vero che il Portogallo salazarista della fine degli alla lontana-il dubbio del congiuntivo, gnare il testo intero e invece retrocede "di lei mi fido, ha fatto il cronista per "Lisboa", il giornale di Pereira, ignora anni trenta. Della realtà non gli inte- la possibilità del condizionale, l'opina- rapidamente a vistoso soprammobile trent'anni", gli dice il direttore - man- il massacro di un carrettiere socialista ressa più nulla; dialoga col ritratto del- bilità dell'evento; si colloca in una net- stilistico e di fatto si defila, perdendo i da tutto all'aria schierandosi dalla par- e dedica invece la prima pagina "allo la moglie moria; scrive o pensa di scri- yacht più lussuoso del mondo". È vero vere necrologi di grandi autori; tradu- che Pereira parla alla moglie in foto- ce testi altrui. Ma, un giorno, assume grafia del figlio che non hanno avuto e un collaboratore, Monteiro Rossi, un si sorprende a riflettere sulla morte e Quando si sbaglia numero bizzarro giovane che, anche per la sug- sulla resurrezione dei corpi che non gestione di Marta, la sua ragazza, fa desidera. Ma è anche vero che Pereira politica clandestina e attiva tra gli anti- non si è mai occupato di politica. di Gabriella Maramieri fascisti. Poco dopo, conosce il dottor Diffida della politica come di qualcosa Cardoso, un medico che vuole fuggire di malsano e pericoloso: "Oh, fece dal Portogallo asfissiato e mortificato GIOVANNI PASCUTTO, Veramente non mi chiamo dotto sulle solide strutture del romanzo ora Pereira, la mia gioventù se n'è andata dalla dittatura. La realtà rientra cosi Silvia, Marsilio, Venezia 1993, pp. 164, Lit "d'azione", ora di "genere alto", capace di affron- da un pezzo, quanto alla politica, a nella vita del placido e disilluso 26.000. tare, senza timidi diversivi e approssimazioni, te- parte che non me ne interesso molto, Pereira e lui se ne lascia progressiva- non mi piacciono le persone fanatiche, mi veri, sullo sfondo dell'Italia dei brutti condo- mente, pacificamente coinvolgere, fino mi pare che il mondo sia pieno di fa- Hanno la vocazione all'infelicità e una tenden- mini, delle autostrade tentacolari, delle periferie a solidarizzare con gli amici antisalaza- natici". Ed è anche vero che Pereira za innata alla sfortuna, non riescono a odiare ma smisurate. risti e a dare ospitalità in casa propria conosce e applica a menadito le regole a Monteiro Rossi braccato dalla poli- neppure ad amare, si sentono schiacciati dal de- Costruite su personaggi che sono simboli forti del gioco, per cui quando Monteiro zia segreta. E anche se non riesce a grado urbano, ma anche turbali dal desolante pae- del conflitto tra il vecchio e il nuovo, tra sensibi- Rossi, il giovane intellettuale che si è proteggere il suo giovane amico, tosto saggio interiore e quando, finalmente, giunge la lità personale e cinismo di massa, tra rumore as- incautamente scelto come aiuto, gli scoperto e ucciso a manganellate, telefonata tanto attesa, non arrivano a dirsi quello sordante dei media e bisogno di silenzio interiore, porta un articoletto su Garcia Lorca, Pereira lo vendicherà, denunciandone che vorrebbero, incapaci di dare voce al disagio le storie di Pascutto hanno una vistosa consonan- lui non esita a cestinarglielo: "Eh, no, apertamente l'assassinio in un articolo trovò la forza di dire Pereira, niente che li opprime. Strano corteo di personaggi nelle za con la nostra epoca, con le sue visioni e le sue fatto uscire sul giornale, con una beffa Garda Lorca, per favore, ci sono trop- storie, appena velate dall'ombra del paradosso, di paure: la perdita urbana del paesaggio (e del pro- al regime del paese, da cui se ne andrà pi aspetti della sua vita e della sua senza rimpianti. Giovanni Pascutto, a partire da Milite ignoto, pri- prio orizzonte interiore), i consumistici riti televi- morte che non si addicono a un gior- ma e convincente prova del 1976. Strane paure e sivi, la difficile convivenza con le istituzioni, la ca- nale come il 'Lisboa', non so se lei si In questo romanzo salutiamo il ri- strani desideri proiettati in scenari di assoluta renza di ideali, il rapporto controverso con il pro- rende conto...". torno, ad opera di uno dei più grandi normalità urbana, ma in grado di incrinare, con prio io e con gli altri, l'assillo degli inevitabili tra i narratori contemporanei, di una Mettiamola così: Pereira non avreb- tic impercettibili, ossessioni appena accennate, la equivoci quotidiani, la rabbia dissacratoria quan- tematica, se si può ancora usare la pa- be alcuna ragione per entrare in con- rola, più impegnata, meno letteraria e limpida compattezza di esistenze se non piene, do non si riesce a dire, se non lateralmente, quello flitto con la direzione del giornale. raffinata forse, ma anche più diretta, perlomeno ben organizzate. Dall'irriverente La che si vorrebbe dire per chiarire tali equivoci. Non è un oppresso, non è un ribelle, è evidente e, in fin dei conti, più impor- famiglia è sacra (1977) all'intenso Strana la vita Ed è una faticosa maturazione, umana e intel- un cattolico che crede nella comunio- tante di quella da ultimo presente nei (1986), sono storie che sembrano fluttuare nel dif- lettuale, quella che porterà Luciano, il protagoni- ne delle anime. E questo spiega il tito- libri dello stesso Tabucchi e di tanti al- ficile territorio dell'accadibile: in effetti si colloca- sta dell'ultimo romanzo, a dissimulare con ironia lo del libro, l'inciso ricorrente nella tri autori di questi anni. Il filtro del no in quella imperscrutabile zona della coscienza la sua inguaribile attitudine all'infelicità, e a si- narrazione su cui tutti i critici si sono tempo, l'ambientazione anni trenta, i interrogati: Sostiene Pereira. Quel so- dove sedimenta l'ossessione nevrotica, lo scarto glare, per la prima volta nel lungo corteo degli an- precisi e retrodatati contorni cronolo- stiene è una difesa, una giustificazione, gici del racconto non ne impediscono tra ciò che potrebbe accadere e quello che accade tieroi di Pascutto, il distacco dalla tipologia del di fronte a un'inevitabile e attualissima infatti una lettura anche attuale o, per davvero, l'istante di follia che scatta tutte le volte personaggio sconfitto, la cui esistenza è spesso obiezione, che potremmo condensare 10 meno, lasciano intatto il fascino che in cui desiderio e realtà non coincidono. schiacciata da meccanismi impietosi, oscuri e in- nel fatidico: chi te l'ha fatto fare? i grandi motivi della politica, della li- "Un ottimo antidoto all' angoscia quotidiana, controllabili (come accadeva in Tre locali più ser- Il fatto è che Pereira è un giornali- bertà, della dignità esercitano, posso- ma anche a quella metafisica, può essere il gioco vizi, 1980 e L'amico Friz, 1981). Irònico e am- sta. E i giornalisti hanno, o avrebbero, no ancora esercitare in un bel roman- dell'ironia", commenta Giovanni Pascutto, classe miccante fin dal titolo, Veramente non mi chia- delle regole etiche da osservare, di cui zo. Peccato che a questa svolta verso la 1948, autore di otto romanzi un po' snobbati dal- mo Silvia è insieme una precisazione di identità vanno persino fieri: "Io non dipendo sostanza delle cose non faccia riscon- la critica accademica (ma lodati da Giuliano personale e una sottile allusione metaletteraria; è dal mio direttore nelle mie scelte lette- tro pieno e completo una parallela rarie", dice piccato Pereira al suo Manacorda, Enzo Siciliano e Giovanni Raboni), l'ironica commedia degli equivoci quotidiani, ed è svolta nella scrittura, pur tanto diversa Monteiro Rossi. "La pagina culturale nonché consulente editoriale e sceneggiatore di anche l'acrobazia di una sintassi che affida a sa- da quella abituale all'ultimo Tabucchi, la dirigo io e io scelgo gli scrittori che ma ancora, temo, tentata di strizzare film, che con modestia tende a mostrare di sé limi- pienti colpi di scena, a trovate folgoranti l'altera- mi interessano, perciò decido di affi- l'occhio agli addetti ai lavori della for- ti e difetti, riducendo la sua opera a "un semplice zione simmetrica degli schemi di comportamento, darle il compito e le lascio campo libe- ma, a linguisti e narratologi, manipola- gioco autoironico, per trasferire sulla pagina so- pronti a chiudersi come gabbie su ogni reale slan- ro, avrei voluto suggerirle Bernanos e tori vari del genere romanzo. Lo rivela gni, desideri, insofferenze quotidiane". E rivelan- Mauriac, perché mi piacciono, ma a 11 titolo, Sostiene Pereira, che, ripetuto dosi invece abile autore di un gioco serissimo con- D> questo punto non decido niente, a lei la decisione". A queste regole i giorna- fino all'ossessione in tutto il libro, è listi possono crederci o non crederci. I anche il segno linguistico dominante più non ci credono. Ma Pereira è fra i della narrazione. È, o dovrebbe essere. meno. Se un testo si svolge a partire da un: ta, distaccata identità, allontanandosi, propri originari connotati di afferma- te di un rivoluzionario? Perché Pereira "tizio sostiene, afferma ecc.", infatti, con la precisione ineluttabile dell'ac- zione decisa ma discutibile e lasciando non rimane tranquillo nel suo ufficio - Non avesse questo neo, non fosse occorre anche che esso, poi, sia orien- caduto, dall'attualità, partecipe e an- libero campo a un passato accertato, "una squallida stanzetta", per carità, così individualista, sarebbe una perfet- tato a svolgere tutto il tasso di ipoteti- cora sgomenta, del testimone che rivi- ricostruito con esattezza, non più di- "dove ronzava un ventilatore asmatico ta riproduzione di tanti giornalisti cità che c'è in un fatto "sostenuto" e ve e "sostiene". Infine, il "[Pereira] e c'era sempre puzzo di fritto", però giunti alla fine di una mediocre e ono- che quindi lo distanzi e discuta con al- sostiene" diventa un puro inciso ("Poi anche un porto franco, una nicchia ap- rata carriera: scettici ma scrupolosi, fe- tre ipotesi, lo interroghi con domande aprì la porta, sostiene"; "Pereira entrò partata - a compilare la rubrica delle deli al mestiere anche se disillusi, con- o, al limite, lo neghi clamorosamente. in un caffè, sostiene, e ordinò un'ac- ricorrenze e a tradurre scrittori france- temporaneamente incapaci di negare E, all'inizio, pare proprio che le cose quavite") innocuo, neutro, senza ri- si, senza lode ma senza infamia, un in- la propria routiniera professionalità stiano così. Il narratore-autore enya in flessi formali nella disposizione del te- tellettuale con ambizioni pari alle sue ma anche di ribellarsi ai diktat del ver- dialogo col racconto del narratore- sto o della sua lingua; un inciampo che non eccelse qualità? Invece quest'uo- tice. Quante volte ricorda didattica- personaggio e avanza ipotesi, supposi- si potrebbe benissimo togliere senza mo marginale, troppo grasso e sudato mente a Monteiro Rossi che si deve zioni, interloquisce: "Pare che Pereira che nulla venga a mancare nel libro. per il suo cuore malandato, consuma- scrivere con le ragioni dell'intelligen- stesse in redazione... Perché? Questo a Perché Tabucchi, scrittore sorvegliato tore impenitente di omelette fritte e li- za: "Altrimenti, se scrive con le ragioni Pereira è impossibile dirlo. Sarà per- come pochi, abbia giocato con questo monate ghiacciate, vedovo di una mo- del cuore, lei andrà incontro a grandi ché suo padre..., sarà perché sua mo- marchingegno (esibito al punto da di- glie morta di tisi, avaro di sesso, senza complicazioni". Lasci perdere Lorca e glie..., sarà perché lui... ma il fatto è Marinetti, Majakovskij e D'Annunzio, ventare il titolo) senza poi, come figli, con un unico amico, si trasforma che..." si legge nei primi capitoli, gli dice infatti. Scriva piuttosto su avrebbe saputo fare benissimo (lo ha lentamente ma quasi invincibilmente, quando il testo declina volentieri verso Mauriac e Bernanos, sull'anima e sulla fatto benissimo in altre opere), dispor- come se neppure dipendesse da lui, la subordinazione richiesta dal verbum morte. re un'adeguata, conseguente strategia nell'eroe nostro malgrado che tutti opinandi, raddrizzata qua e là da affer- testuale, non so spiegarmi. Né riesco a una volta o l'altra vorremmo essere: il Però gli è rimasto un senso della di- mazioni di cui il personaggio conserva convincermi che il verbo eponimo vo- simbolo di un riscatto, tanto più lam- gnità: gli sembra che oltre certi limiti tutta la responsabilità: "Sostiene lesse essere solo un tic linguistico, una pante quanto meno prevedibile. Ma un giornalista non possa compromet- Pereira che da principio si mise a leg- gere distrattamente l'articolo... Perché figura della ripetizione come il "beh, qual è la molla che fa di Pereira un uo- tersi con le sottintese esigenze del lo fece? Questo Pereira non è in grado pazienza" che il protagonista dice ogni scusso o evitato. Che sia la "morale" mo onesto fino all'esilio da quell'one- giornale e del potere. Che cosa fare di dirlo. Forse, perché quella rivista..., volta che parla col ritratto della moglie del libro, la "testimonianza" dichiara- st'uomo che era? In questo interroga- per esempio quando anche i cattolici forse perché quel giorno..., o forse o le molte limonate che beve durante il ta nel sottotitolo, il suo modo di sug- tivo è racchiuso il fascino dell'ultimo giorno; e non credo che il progressivo gerire una lettura attualizzante? romanzo di Antonio Tabucchi. D>

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Marina Alberti, Gianluca Solerà, Vula Tsetsi. La città sostenibile. 43. Mario Tozzi. Stefano Mazzoleni, Giovanna Aronne. (a cura di) Linguaggio e filosofia. Nel cuore del "labirinto filosofico che ha il linguaggio al proprio centro", attraverso l'opera di autori come Hobbes,. Berkeley, Wittgenst
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