"Wilde era riuscito a creare di sé un romanzo a forti colori; aveva giuocato l'anima e il corpo al gioco d'azzardo della celebrità e il mondo credette di dovergli qualche compenso. Lo prese in parola nella famosa confessione: "ho messo tutto il mio talento nella letteratura". E serba nitida l'immagine dell'uomo in una galleria di ritratti eccentrici e diabolici." (Emilio Cecchi)