Rimasta vedova a quarantadue anni, Edith si accorge pian piano nella solitudine di non essere mai stata indipendente e comincia a far progetti per poter godere la sua nuova libertà. Due uomini entrano nella sua vita. Prima il suo ex professore di filosofia, che la ama e del quale Edith colma la solitudine prima che egli muoia. Poi un giovane, bizzarro e geniale, che risveglia in lei istinti sopiti da lungo tempo. Cede a questo amore, poiché l’amico scomparso le ha insegnato una nuova filosofia della vita. Edith veglierà sul giovane amante con tutto il suo ardore, e rimarrà per sempre la sua "dea fedele”. Con un susseguirsi di fatti che avvincono l’attenzione del lettore costringendolo a "vivere” nell’atmosfera del romanzo, a esserne sentimentalmente e razionalmente partecipe, disposto a capire e sperimentare nuove cose, Pearl Buck porta la sua eroina alla conclusione finale che è insieme sublime e logica.