J uan Cabrie l Ascencio (~ IF Press ATENEO PONTIFICIO REGINA APOSTOLO RUM ATENEO PONTIFICIO REGINA APOSTOLORUM FILOSOFIA lO Juan Gabriel Ascencio, L. C. LA CULTURA E LA NATURA Temi d) introduzione alla filosofia della cultura IF Press ATENEO PONTIFICIO REGINA APOSTOLO RUM ASCENCIO,Juan Gabriel Filosofia della cultura: temi d'introduzione alla filosofia della cultura l Juan Gabriel Ascendo. Roma Morolo: Ateneo Pontificio Regina Apostolorum-If press, 2011. 151 p.; 21 cm. (Filosofia; 10) ISBN 978-88-95565-55-2 INTRODUZIONE l. Filosofia 2. Cultura L Ascencio,Juan Gabriel <1968-> 301.2 (ed. 18) -CULTURA E PROCESSI CULTURALI Volume pubblicato con il contributo della Facoltà di Filosofia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma Sono passati dieci anni da quando assunsi, pieno di entusiasmo, la cattedra di filosofia della cultura nell'Ateneo Pontificio Re gina Apostolorum. In quest'arco di tempo non ho mai lasciato invariato lo schema della materia: l'esperienza didattica, le l et ture e gli approfondimenti suggerivano modifiche su modifiche. In copertina: Castello di Estavayer-le-Lac, Neuchatel, Svizzera (foto di f. G. Ascencio) Un primo frutto di questo processo è stato il libro "Il pensiero ·culturale. Tra filosofia metafisica e razionalità postmoderna" (APRA, 2004). Non penso di aver scritto allora cose sbagliate; ma forse non erano cose sufficientemente mature. In partico lare, l'impostazione strutturale del libro sembrava poco chiara. La ricerca doveva continuare. In questo modo, i due ultimi corsi (2008 e 2009) hanno visto persino cambiamenti forti nella strut tura e nel metodo. Con questo percorso alle spalle, ottenuto anche il dottorato in filosofia, e soprattutto con l'esperienza pedagogica, la fine del corso 2009 mi diede l'occasione per visionare e per mettere a confronto gli schemi utilizzati durante l'intero decennio. Lari Copyright© 2011 by Ateneo Pontificio Regina Apostolorum flessione allora svolta mi portò a compiere alcune scelte di fondo Ateneo Pontificio Regina Apostolorum riguardanti lo schema definitivo da seguire. Poi nel2010 venne Via degli Aldobrandeschi, 190-00163 Roma www.uprait.org il tempo della stesura del testo, seguito da diverse revisioni. n testo finale vuol condurre il lettore verso uno scopo ben IF Press srl Ctr. La Murata, 49-03017 Morolo (FR) preciso, consistente nel fornire un orizzonte storico e specula www.if-press.com tivo la cui ampiezza renda possibile raggiungere tre obiettivi: l) riflettere su che cosa sia la cultura 2) facendo attenzione al con- ISBN 978-88-95565-55-2 5 INTRODUZIONE INTRODUZIONE testo storico-culturale attuale, 3) ma senza mettere a rischio il sicura per avviare una riflessione :filosofica sulla cultura sia rapporto fondamentale con l'essere. quella che coglie il riferimento essenziale della cultura alla na Per raggiungere questo obiettivo, si comincia dall'esperienza tura (specificamente: alla natura umana). Tale accorgimento giu e dalla semantica della cultura (ciò che in qualche modo costi stifica a mio avviso il titolo di questo libro. Una riflessione sulla tuisce "il dato", ovvero la questione sul "an sit" dei classici). natura è già qualcosa di culturale (non esiste una riflessione na Tale esperienza costituisce il Tema l. Seguono due parti ben di turale sulla natura). Invece, una riflessione culturale sulla cul stinte: quella storica e quella sistematica, ognuna divisa in di tura (cioè, a prescindere dalla natura), oltre ad essere versi temi, per facilitare la didattica. un'impresa ad alto rischio di autoreferenzialità e di relativismo La parte storica presenta il modo graduale in cui la cultura ll è soltanto possibile a mio avviso se si concede previamente raggiunse un posto principale nella considerazione :filosofica. discutibile carattere di quasi-naturalità alla cultura che viene Ciò permetterà di acquisire l'orizzonte speculativo e problema resa oggetto di studio. tico per far partire un movimento risolutivo-sistematico. In que In secondo luogo, si tenga presente che questo discorso sulla sto modo, il Tema 2 presenta i tratti generali della "modernità" n natura e la cultura viene sviluppato senza indugiare molto nelle :filosofica, e il Tema 3 ne studia la crisi. Tema 4 si sofferma questioni più attuali e nelle correnti di pensiero culturale più sull'antropologia culturale, vista la sua importanza per la rifles recenti. Forse dò potrà deludere qualche lettore. Fatto sta che sione sulla cultura in genere. Finalmente, il Tema 5 chiude il di tali argomenti vanno piuttosto seguiti sulle pagine delle riviste, scorso sull'orizzonte speculativo e problematico della non sui libri monografìci che cercano di presentare ciò che per postmodernità entro la quale si svolge la riflessione sulla cul n propria natura rimane stabile. progresso degli studi permet tura. terà ad ognuno di trovare il momento giusto per interessarsi alle Tenuto conto delle problematiche rinvenute, la parte siste questioni più complesse che riguardano la cultura nell'attualità. matica spiega gradatamente le principali dimensioni nelle quali Terza segnalazione: per qualche motivo, la mia esperienza la cultura e la natura si presentano. Esse sono le seguenti: la me come docente e come scrittore ha fatto scemare in me l'antica tafisica (Tema 6), l'antropologica (Tema 7), l'epistemologica vo~lia di collocare abbondanti note a piè di pagina in ogni (Tema 8) e la morale (Tema 9). In conclusione delle due parti, scntto. Forse ha avuto un impatto su di me un commento la considero brevemente i rapporti che intercorrono tra la natura, sciato cadere da Hans-Georg Gadamer in una conferenza del la cultura e la :filosofia (Tema 10). 1955. Diceva Gadamer che la vera "scientificità" di un testo il Vorrei segnalare infine tre elementi che vanno tenuti presenti ' suo merito, non si misura in base alla quantità di citazioni per una corretta comprensione di questo libro. "scientifiche" e di note a piè di pagina, ma alla luce della perti Primo: sebbene il discorso trovi nella cultura il suo punto di nenza e profondità delle domande che muove, e della maturità partenza e il suo interrogativo principale, la prospettiva fonda delle impostazioni date a tali domande. Perciò sin dall'inizio ho mentale che qui ho adottato è quella che non disgiunge mai la deciso di eliminare per intero le note a piè di pagina. Le poche cultura dalla natura, anche se questo rapporto sia tutt'altro che citazioni letterali, e i brani che riflettono da vicino testi di altri univoco. Sono arrivato alla convinzione che la prospettiva più autori, riportano immediatamente la dichiarazione della fonte 6 7 INTRODUZIONE in modo completo o come rimando alla bibliografia. In questa si troverà l'indicazione della totalità delle fonti che in vario modo sono confluite in quest'opera. TEMA l CONTATTO CON LA CULTURA-RIFLESSIONE SULLA CULTURA Esigenza primaria di ogni discorso comprensibile è di assicurare il contatto con il suo oggetto. Nella misura in cui questo venga "visto", sarà più facile capire le riflessioni fatte in proposito. Qui si parlerà della "cultura". E se è chiaro che essa esiste, è difficile dire di preciso che cosa essa sia. La filosofia riconosce qui un problema aperto e un compito. Perciò ci occupiamo an zitutto di riflettere sul termine "cultura" e sui significati più im mediati che esso racchiude. l. La polisemia del termine ((cultura)) Aristotele di solito inizia le sue ricerche filosofiche ascol tando "cosa dice la gente". Allora, cosa s'intende per "cultura" oggi? Subito appare uno dei problemi della cultura: la sua com plessità. La cultura è una realtà con tante sfaccettature, e quindi il suo concetto corrispondente ha "molti sensi" (poli-semia). Tutti sono collegati, ma non tutti sono ugualmente importanti! Alla luce dei sensi che ora saranno presentati si capisce subito che la cultura è una realtà massimamente "poliedrica". È diffi cile cogliere insieme tutte le sue molte dimensioni in un unico concetto "chiaro e distinto". Perciò questo corso non inizia con una definizione di cultura, bensì con la riflessione sulla polise mia del termine "cultura". 9 8 TEMA l CONTATTO CON LA CULTURA-RIFLESSIONE SULLA CULTURA 1o Si può fare un'indagine etimologica. Essa rivela che il ter è un focus musicale italiano. n churrasco è un focus culinario bra mine "cultura" proviene dal mondo latino, legato al ve~bo cole~e siliano. Auschwitz è un focus geografico ma anzitutto storico con la sua triplice valenza: fisica (coltivare la terra), et1ca (c olt~ per gli ebrei. va re se stessi, per realizzare un ideale di uomo perfetto), e reh Come si vede, i luoghi culturali sono presenti praticamente giosa (dare culto a Dio). in tutti i campi e in tutte le dimensioni della vita: vi sono luoghi 2° Ci si può rivolgere ai giornali per vedere cosa c'è nella so morali, cognitivi, storici, estetici, pratici, religiosi, criteriologici, lita "sezione culturale". In questa luce, "cultura" sarebbero le letterari ... D'altra parte, tutti questi "luoghi" non contano sol arti la letteratura, la storia. Insomma, un piccolo mondo cre tanto come elementi oggettivi, da studiare singolarmente. Conta sci~to all'ombra dell'ozio, lontano dalle cose importanti della anzitutto la percezione soggettiva che essi generano nella col vita (che si trovano in altre sezioni del giornale: politica, econo lettività, cioè il modo come i membri della cultura li hanno com mia attualità internazionale, sport). ' . . presi e interpretati fino a costruire la loro specifica identità 3 La cultura va vista anche in rapporto ai suo l esponent1: o culturale attorno a tali luoghi. Infatti, questi luoghi culturali, gli "uomini colti". Cultura sarebbe allora un~ vast~ c?noscenza oltre ad essere da tutti conosciuti, devono essere anche consi di svariati argomenti: di tipo storico, letterano, art1st1c~, filoso~ derati validz~ vincolanti. Sono fonti di doveri, di modi di agire e fico, politico. Avere questa "cultura" è d~stintivo d1 alcunl di pensare. Tutti si devono sentire "identificati" con quei luoghi; gruppi umani: l'aristocrazia, le e lite. cultu~ah. . . li devono sentire vicini, cari. Tramandando questi luoghi, la cul Questi primi tre sensi sono statl mess1 per lungh1 secoh al tura si prolunga nel tempo, passando da padre a figlio. Questi centro della comprensione della cultura. La cultura era qualcosa luoghi sono dei punti di riconoscimento: condividendoli, i che riguardava alcuni gruppi privilegiati, mentre ip_iù restavano membri di una cultura si riconoscono a vicenda come uniti da esclusi. Ma nella seconda metà del secolo XVIII s1 e fatta strad.a una cultura comune, e così facendo si differenziano dagli una nuova comprensione della cultura quale fenomeno che n "altri", cioè da coloro che non conoscono questi "luoghi". Per guarda ogni essere umano, ?es~un~ esc~uso. Si dove~a cercare ciò, questo quarto senso della parola "cultura" ci invita a parlare questa cultura nella vita ordmana d1 ogn1 popolo. Cos1 sono ap non solo di "cultura" al singolare. Si parla anche di tante culture parsi tre nuovi sensi del termine "cultura". esistenti nel mondo, sebbene il criterio per contarle sia discusso. 4o La cultura è ciò che unifica un gruppo umano, rendendolo Per alcuni, esse sono circa 5000; per Samuel Huntington nel un popolo particolare. La cultura è la fonte. de~la sua id~nti:à. suo saggio del1996, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine In questo senso, la cultura consiste in ~a. sene c:h el~menu,chla mondiale, esse sono otto: occidentale, confuciana, giapponese, mati luoghi culturali. Evidentemente, qw il termme .luogo non islamica, hindu, slavo-ortodossa, latino-americana e africana. si riduce al senso locale, ma viene inteso nel senso d1locus usato 5° Al fondo dei "luoghi culturali", intesi nel modo più im dai classici, cioè quale "punto di riferimento" rilevante~ ~ual mediato, fenomenologico e quasi folklorico, si può dire che esi che ambito. Per esempio, Anima est quodammodo omnza e un n sta un numero ristretto di concetti e di valori di base, rapportati focus della cultura filosofica. monologo che inizia con le p a l'uno con l'altro, in modo da formare un insieme ben integrato. role To be or not to be è un focus letterario inglese. Va pensiero Si pensi, per esempio, a concetti come "la dignità", "la natura", 10 11 TEMA l CONTATTO CON LA CULTURA-RIFLESSIONE SULLA CULTURA "Dio", "la ragione", "la tecnica", "la persona"; e a valori come Una volta che c'è l'intervento umano, appare la "cultura". Essa "il dovere", "la libertà", "il progresso", "la realizzazione", indica ciò che l'uomo produce. Perciò si aggiungono altri sensi: "l'onore". Ogni individuo li riceve tramite i luoghi culturali, e cultura può significare ciò che è più sviluppato, ciò che volge alla loro luce egli interpreta e guida tutta la sua vita. L'insieme verso un fine, e perfino ciò che si oppone alla barbarie. Ma la così formato riceve il nome di visione del mondo. Tutta la per cultura può anche significare ciò che è "artificiale" (lontano sona ne viene segnata: il pensiero e l'agire, non meno che la sen dalla natura) e perfino ciò che è "innaturale", incompatibile con sibilità e l'emotività. Ogni cultura e ogni epoca ha la propria la natura. n visione del mondo. più delle volte, quei concetti di base ri Senz' altro si potrebbero prendere in esame altri sensi del ter sultano evidenti alla persona che li accetta: raramente vengono mine "cultura". Ad ogni modo, i sei significati che abbiamo in sottoposti all'indagine critica, e ai membri della cultura riusci dicato bastano per dare il senso dell'ampiezza e dell'importanza rebbe difficile giustificare il loro modo di vita e le loro scelte della riflessione affidata alla filosofia della cultura. Ora dob senza fare riferimento ad essi. N o n passa loro facilmente per la biamo trarre soltanto una conseguenza immediata: siamo im testa che quei concetti e quei valori siano ingiustificati. Perciò, mersi nella cultura. Essa non si trova soltanto "fuori di noi", quando quei concetti vengono visti con diffidenza o quando come un oggetto che si potrebbe prendere in esame con impar cambiano, si può parlare senza dubbi di un cambiamento cul zialità, senza essere coinvolti. La cultura è anche dentro di noi e intorno a noi. Anzi, è tramite la cultura (in questo caso, tra turale. Se la cultura viene intesa così, non è difficile capire come la mite l'esperienza che ognuno porta con sé, e tramite gli stru filosofia della cultura possa occuparsene in diversi modi. Per menti filosofici che ognuno ha imparato) che ci si rende conto primo, la filosofia può occuparsi di saggiare la validità di quelle di essere immersi nella cultura, e che ci si dispone a studiare visioni del mondo che presuppongono altri concetti più com che cosa sia la cultura. Capire la cultura è, in qualche modo, ca plessi (come "realtà", "esperienza", "oggettività" e "valore"). pire se stessi. Ma è altrettanto importante non perdere il con Poi, la filosofia può far venire a galla il valore universale pre cetto e la realtà della natura. sente nelle singole culture, che di per sé sono universali soltanto in modo potenziale. Finalmente, la filosofia può fare attenzione ai diversi processi e saperi che configurano la cultura e il pen 2. La filosofia della cultura: statuto e missione siero sulla cultura, in modo da poter dirigere questo processo con un senso di responsabilità e di verità. L'assenza di questi Avendo già in mente una comprensione iniziale di ciò che è apporti dati dalla filosofia non può che impoverire le culture. la cultura, conviene volgere l'attenzione verso la branca della 6° Spesso si parla di "cultura" in opposizione a "natura". filosofia che la studia: appunto, la filosofia della cultura. Ogni Questo binomio sarà molto importante per l'approfondimento "oggetto" (qui, la cultura) può essere studiato da diverse filosofico. "Natura" è ciò che non è stato modificato dall'uomo, scienze, filosofiche o "umane" quale la sociologia e la psicologia. ciò che esiste indipendentemente dall'uomo. Perciò la natura Perché queste scienze siano legittime, basta che ognuna abbia può anche significare ciò che è all'inizio, ciò che è puro e intatto. una prospettiva propria (un "oggetto formale") che la identifi- 12 13 CONTATTO CON LA CULTURA-RIFLESSIONE SULLA CULTURA TEMA l della cultura si costruisce sulla base di posizioni metafisiche, chi la renda diversa dalle altre e che gli assegni un metodo e epistemologiche, antropologiche ed etiche prese in precedenza, un~ specifico "livello di discorso" (positivo, fenomenologico, ciò significa che diverse persone, partendo da basi diverse, co filosofico, ecc.). struiranno filosofie della cultura assai diverse. La diversità di Quando di ogni scienza si capiscono questi fondamentali posizioni nell'ambito della filosofia della cultura è difatti note punti di riferimento, cioè il suo oggetto materiale. e forma~e, il vole. Finalmente, si noti che la filosofia della cultura, perché suo "livello" proprio e il suo metodo, possiamo d1re che s1 co collocata in cima alla piramide, può svolgere in modo privile nosce lo statuto epistemologico di quella scienza. In questo giato il ruolo di ponte di dialogo tra la filosofia e altre discipl~ne modo, lo statuto della filosofia della cultura permette di inserirla quali le scienze umane (sociologia, psicologica, ecc.), le cosld al posto giusto nell'insieme del sapere umano. Ci domandiamo dette scienze esatte (matematica, fisica, ecc.), e anche le scienze allora quale sia lo statuto epistemologico della filosofia della cul teologiche. I ponti sono luoghi di incontro e quindi anche di tura. A questo scopo, due prospettive ci possono aiutare: quella possibile scontro. Il dialogo-scontro della filosofia della cultura sistematica e quella storica. con le scienze umane è di massima importanza per una com La prospettiva sistematica deve prendere avvio dalf episte prensione della cultura. N on solo: la filosofia della cultura può mologia delle scienze. Secondo questa prospettiva, le diverse spesso far tesoro dei risultati che le scienze umane ottengono scienze filosofiche sono fondate sulla metafisica, che potrebbe nel loro studio sulla cultura. somigliare alla base ultima sulla quale poggia una grande p ira Vediamo ora la seconda prospettiva per capire lo statuto epi mide. La metafisica è allora la scienza subordinante massima. stemologico della filosofia della cultura: quella storica. Una pro Sopra questa base, sorge un primo livello: la filosofia del m~ndo spettiva storica invita a considerare la filosofia d~lla c~ltura fisico. Questa scienza riceve i principi fondati dalla metafis1ca e come una scienza giovane che non ha ancora consohdato 1 pro li applica al suo oggetto, il mondo fisico. La filosofia del mor:do pri schemi e i propri metodi. Esistono relativamente pochi "ma fisico è allora una scienza subordinata riguardo alla metafis1ca, nuali" di filosofia della cultura, anche se la letteratura sul tema ma diventa subordinante verso le altre scienze filosofiche (an generale della cultura è cresciuta rapidamente negli ultimi tre tropologia, etica, filosofia della religione, ecc.), collocate o.gr:i decenni. Se si prendono in mano dei manuali di filosofia della volta più in alto nella piramide. A queste scien~e c~mpete d: n~ cultura, ci si accorge che le impostazioni e i temi ivi trattati pos cevere principi sempre più specifici per apphcarh a camp1 d1 sono essere molto diversi. La filosofia della cultura è tuttora studio altrettanto più specifici, ottenendo così anche i principi priva di un contenuto tematico ben definito. . . propri. Secondo questa prospettiva, la filosofia de~a cultura sa~ Come spiegare questa fluttuazione? Nella prospett1va slste rebbe la scienza filosofica massimamente subord1nata. Essa s1 matica si è già accennato al fatto che la filosofia della cultura è trova, per così dire, in cima alla piramide della filosofia perenne. sempre una scienza subordinata. Ma subordinarla all' antropo Riceve i principi di tutte le altre discipline filosofiche, n:a spe logia filosofica non è lo stesso che subordinarla alla psicologia, cialmente dall'etica, dall'antropologia e dalla gnoseolog1a. alla semiotica, allo strutturalismo o ad altre discipline o correnti Questa situazione epistemologica in qualche modo "privile di pensiero. Ora, la prospettiva storica illumina maggiormente giata" ha anche una controparte negativa. Se difatti una filosofia 15 14 TEMA l CONTATTO CON LA CULTURA-RIFLESSIONE SULLA CULTURA questa situazione, ricordando come nascono le nuove scienze. che diventa così un "ambiente" a lui connaturale. Evidente La @o sofia nacque nella Grecia antica sotto le vesti di una ri mente, si tratta di un mondo affidato per intero alla responsa flessione di tipo cosmologico. Ma col tempo varie branche ac bilità umana. Infine, si deve dire che, se il mondo naturale è quisirono un'identità propria: antologia, epistemologia, ecc. Nel soltanto uno, esistono molti mondi culturali. n XVII secolo nacquero le scienze positive, che pure conobbero mondo naturale è sottomesso al tempo (cicli di nascita, una continua diversificazione. Ciò vale anche per la filosofia crescita e morte); ma il mondo culturale o umano è sottomesso della cultura. Quando nel XIX secolo sorsero le scienze umane alla storia. Infatti, la storia riguarda una vicenda umana legata positive, e in particolare l'antropologia culturale e la sociologia, a idee e avvenimenti inspiegabili senza la libertà. Trovandoci le loro affermazioni implicavano spesso una presa di posizione immersi in uno specifico mondo culturale, ci troviamo per ciò in campo filosofico. Questo richiedeva un ripensamento speci stesso immersi in una specifica storia. La riflessione @osofica ficamente @osofico del tema, arricchito dai dati certi offerti da sulla cultura deve tener conto di questo fatto perché, come si è queste nuove scienze. Ecco uno dei fattori essenziali della na detto, è tramite la cultura che si pensa la cultura. Non si può scita della @osofia della cultura. fare @osofia della cultura nel vuoto storico e culturale: ogni ri A nostro avviso, la @osofia della cultura si trova in questa flessione sulla cultura avviene all'interno di una cultura, cioè in fase di consolidamento del proprio statuto epistemologico. Tale una situazione specifica che va attentamente determinata. Anzi, fase è da paragonare alla circostanza in cui si disegna il tracciato ci possiamo spingere a dire che il problema di oggi non sono delle strade principali di un centro urbano: esse rimarranno in tanto le culture, ma il modo di pensarle. Questi rilievi sulla dif n variate lungo il successivo crescere della città. rischio è alto. ferenza e relazione tra "mondo umano" e "mondo naturale" Ci si domanda quale impostazione verrà seguita in futuro. sono sufficienti per il momento. Riprendiamo ora il @o del di scorso. Per portare avanti la nostra riflessione sulla cultura, si aprono 3. Il mondo culturale e la sua rilevanza per la riflessione sulla cultura davanti a noi due possibili vie. La prima sarebbe quella che ap profondisce il fenomeno riscontrato nei primi tre significati del Romano Guardini diceva che il mondo esiste "due volte": la termine, ne cerca le cause, ne evidenzia l'essenziale. Questa via, prima volta, come "mondo naturale" (ted. Welt); la seconda se da una parte si presenta "in sintonia" con la tradizione reali volta, come "mondo umano" (ted. Umwelt; ambiente), quello sta, dall'altra corre il rischio di non vedere la forte carica di pro che viene forgiato dall'uomo a partire dalla natura preesistente. blemi che si è accumulata attorno alla cultura nel contesto Questo "secondo mondo" è il mondo culturale, il mondo delle storico del pensiero moderno. Insomma, la prima via sarebbe idee, dei valori, dei mezzi, degli artefatti, del linguaggio, delle una riflessione valida, ma priva di contesto storico e, perciò, tecniche. Nasce dal fatto che l'uomo ha la capacità di modificare forse insensibile ai problemi contemporanei. Non resta che fare il mondo naturale per conformarlo secondo un piano ideale lo sforzo per guadagnare un contesto storico adeguato entro il preconcetto. In tal modo, l'uomo colloca un insieme di signifi quale pensare la cultura. cati (conoscenze, valori, richiami, spinte ... ) nel nuovo mondo, 16 17