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La cittadinanza digitale. Competenze, diritti e regole per vivere in rete PDF

225 Pages·2021·6.76 MB·Italian
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ai miei nipott: nativi digitai~ Giuseppe, Giuseppe e Ignazio GIOVANNI PASCUZZI LA CITTADINANZA DIGITALE Competenze, diritti e regole per vivere in rete IL MULINO I lettori che desiderano informarsi sui libri e sull'insieme delle attività della Società editrice il Mulino possono consultare il sito Internet: www.mulino.it ISBN 978-88-15-29427-2 Copyright © 2021 by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mez zo - elettronico, meccanico, reprografico, digitale - se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto d'Autore. Per altre informazioni si veda il sito www.mulino.it/fotoc:opie INDICE Introduzione p. 9 l. Cosa c'è dietro l'app? Lo spazio digitale 13 l. L'era digitale 13 2. Algoritmi, hardware, software, rete Internet 15 3. Convergenza tecnologica e principio di neutralità 18 4. Una continua evoluzione: Internet delle cose, cloud computing, intelligenza artificiale, big data 20 5. Cyberspazio e cybersicurezza 24 6. Gli usi delle tecnologie digitali 25 7. In particolare: gli usi per finalità di insegnamento e di apprendimento 30 8. Digita! divide 36 Il. Le competenze per la cittadinanza digitale 41 l. Le competenze del cittadino 42 2. Le iniziative tese a promuovere l'alfabetizzazione digitale 44 3. Le competenze tecniche di base e avanzate. Ripensare la formazione e il lavoro 49 4. Gli inventari delle competenze digitali. In partico- lare: il DigComp 2.1 52 5. Le competenze relative alla raccolta, gestione e valutazione delle informazioni 54 5.1. Saper navigare, ricercare e filtrare dati, infor- mazioni e contenuti digitali 54 5.2. Saper valutare dati, informazioni e contenuti digitali. Le /ake news 56 5.3. Saper gestire dati, informazioni e contenuti digitali 59 6. Le competenze relative alla comunicazione attraverso le tecnologie digitali. Hate speech e comunicazione non ostile 59 5 6.1. Netiquette, autoregolamentazione, norme contrattuali p. 66 6.2. Saper gestire la reputazione online 67 7. Le competenze relative alla creazione di contenuti digitali 69 7 .1. Saper sviluppare i contenuti digitali 69 7.2. Saper integrare e rielaborare i contenuti digitali 71 7.3. Saper rispettare i diritti sulle opere altrui e far valere i diritti sulle proprie 71 7.4. Saper programmare 73 8. Le competenze relative alla sicurezza 73 8.1. Saper proteggere i dispositivi 73 8.2. Saper proteggere i dati personali e la privacy 74 8.3. Saper proteggere la salute e il benessere. Di- fendersi dal cyberbullismo 76 8.4. Saper proteggere l'ambiente 79 9. Le competenze relative alla risoluzione di problemi 80 9.1. Saper risolvere problemi tecnici 80 9.2. Saper individuare fabbisogni e risposte tecno logiche 81 9.3. Saper utilizzare in modo creativo le tecnologie digitali 82 9.4. Saper individuare i divari di competenze digitali 82 10. Le competenze connesse all'analisi dei dati 83 11. Le competenze relative all'intelligenza artificiale 84 III. Gli strumenti 87 l. L'identificazione e l'autenticazione elettroniche. SPID e CIE 87 2. Il domicilio digitale 92 3. I documenti elettronici 94 4. Le firme elettroniche 96 5. Gli strumenti di pagamento elettronici 100 6. La posta elettronica certificata (PEC) 101 7. I principali servizi dell'amministrazione digitale 102 7.1. PagoPA 105 7.2. AppIO 106 8. Lo sportello digitale unico dell'Unione europea 106 9. Il responsabile per la transizione digitale 107 IV. Diritti per la cittadinanza digitale 109 l. Verso una dichiarazione solenne dei diritti e dei principi digitali dell'Unione europea 111 6 2. La Carta della cittadinanza digitale e il difensore civico digitale p. 113 3. La tutela dell'accesso alla rete. Il ruolo dei service provider 115 4. L'accessibilità per le persone con disabilità 122 5. Identità e reputazione digitale 124 6. Diritto a comunicare liberamente il proprio pensiero 130 7. Diritto alla protezione dei dati personali 135 8. Diritto all'oblio 139 9. Diritto di opporsi a trattamenti automatizzati 141 10. Diritti sui beni digitali. Patrimonio digitale. Eredità digitale 143 11. Diritti dei consumatori in rete 147 12. Diritti dell'impresa online 155 13. Diritti dei lavoratori digitali 158 14. Diritto ad un ambiente online sicuro e affidabile 161 15. Diritti dei minori 164 V. Le fonti dei doveri per la cittadinanza digitale 169 l. Il fenomeno della deterritorializzazione del diritto 169 2. Un diritto destatualizzato 173 3. Il dibattito internazionale sul governo della rete 17 4 4. Gli effetti della dematerializzazione 176 5. Il contratto e la tecnologia come fonti delle regole 179 6. La tutela dei diritti: i metodi alternativi di soluzione delle controversie 181 VI. La partecipazione politica online 183 l. E-governance ed e-democracy 184 2. I partiti digitali 189 3. Il voto elettronico 191 4. Il rischio della manipolazione 193 VII. Saper essere cittadini digitali 197 l. Progresso tecnologico e progresso sociale 198 2. Il doppio volto della tecnologia 202 3. Algoritmi centrati sull'uomo. L'etica digitale 207 4. Cittadini dell'era digitale 211 Bibliografia 215 7 INTRODUZIONE Il concetto di cittadinanza è antico e nel corso dei secoli ha visto evolvere il proprio significato [Costa 1999]. In prima approssimazione esso individua il nesso che lega un individuo ad un ordine costituito mettendone a fuoco le principali ar ticolazioni: aspettative e pretese, diritti e doveri, modalità di appartenenza e di differenziazione, strategie di inclusione e di esclusione [Costa 2005, 3]. Se affermo: «Sono cittadino italiano», implicitamente evidenzio: a) un profilo identitaria: lo Stato italiano riconosce il mio status di cittadino e io avverto il mio senso di appartenenza alla comunità nazionale; b) un profilo giuridico: in quanto cittadino sono titolare di diritti (civili, politici, sociali, umani) e destinatario di doveri (ad esempio pagare le tasse); c) un profilo politico: concorro, tramite l'esercizio del di ritto di voto e la organizzazione dei partiti, alla costituzione e al funzionamento del sistema politico-rappresentativo. Riprendendo un'efficace sintesi, si può dire che la cittadi nanza è un dispositivo utile a garantire inclusione, coesione, sviluppo delle comunità politiche e che in esso convergono tre componenti: l'appartenenza; i diritti e i doveri; la partecipazione. La sintesi è di Giovanni Moro [2020] che spiega come la cittadinanza sia un'invenzione risalente al V secolo avanti Cristo, ma reinventata a partire dal '700 con l'avvento degli Stati mo derni 1• Di quella invenzione la cittadinanza moderna conserva due eredità: a) l'idea della cittadinanza come partecipazione; b) l'idea della cittadinanza come eguaglianza dello status legale (anche se sono idee di non facile armonizzazione). In ogni caso 1 Sulle invenzioni operate dal diritto vedi Pascuzzi [2018]. 9 la sua è un'epopea perché sin dall'inizio si è assistito ad una lotta per la cittadinanza. Basti ricordare le lotte per il conseguimento della reale uguaglianza tra tutti i membri della comunità politica: si pensi alla condizione delle donne, ovvero al raggiungimento del suffragio universale (all'inizio dell'800 in Inghilterra aveva il diritto di voto meno del 5% della popolazione perché erano esclusi le donne, i nullatenenti, gli analfabeti e così via), o ancora, alla condizione degli americani di origine africana. Nel corso dei secoli il concetto di cittadinanza si è evoluto [Kochenov 2020]. In tempi recenti si è assistito all'emersione di tipi specifici di cittadinanza. In particolare: la cittadinanza urbana [Labriola 2016]; la cittadinanza europea [Tomaselli 2017; Nascimbene 2012]; la cittadinanza cosmopolita o globale2 [Archibugi 2009; Reimers 2018]; la cittadinanza multiculturale [Ferri 2018]; la cittadinanza di genere [Lister e Campling 2003]; la cittadinanza legata al consumo [So per e Trentmann 2008]; la cittadinanza d'impresa [Crane 2019]; la cittadinanza attiva [Cotturri 2013; Moro 2013]. Tra le cosiddette cittadinanze emergenti c'è la cittadinanza digitale: essa è connessa all'avvento dell'era digitale [Pascuzzi 2020a] ed è più difficile darne una definizione univoca. Di seguito alcuni indizi rinvenibili in atti normativi ufficiali. Per il Consiglio d~Europa la cittadinanza digitale è «la capacità di partecipare attivamente, in maniera continuativa e responsabil mente alla vita della comunità (locale, nazionale, globale, online ed offline) a tutti i livelli (politico, economico, sociale, culturale e interculturale)». li Consiglio d'Europa definisce cittadino digitale la persona che possiede le competenze per la cultura democratica così da essere in grado di impegnarsi in modo competente e positivo con le tecnologie digitali in evoluzione; di partecipare attivamente, continuamente e responsabilmente alle attività sociali e civiche; di essere coinvolto in un processo di apprendimento permanente (in contesti formali, informati e non formali) e di impegnarsi a difendere continuamente i diritti umani e la dignità3• 2 Di educazione alla cittadinanza globale si occupa la risoluzione adottata dall'Assemblea generale dell'GNU il25 settembre 2015, n. 70/1, Trasformare il nostro mondo. !:Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, obiettivo 4.7 [UNESCO 2014]. 1 Recommendation CM/Rec(2019) l Oo / the Committee o/M inisters t o member States on developing and promoting digitai citizenship education. 10 Per l'Unione europea «la cittadinanza digitale è un insieme di valori, competenze, atteggiamenti, conoscenze e compren sione critica di cui i cittadini hanno bisogno nell'era digitale. Un cittadino digitale sa come utilizzare le tecnologie ed è in grado di interagire con esse in modo competente e positivo»4• Per quel che riguarda l'Italia, non abbiamo una definizione esplicita di cittadinanza digitale sul piano giuridico. Cionon dimeno essa compare nel nostro ordinamento in una pluralità di significati. li codice dell'amministrazione digitale (d.lgs. 82/2005 - CAD) intitola la sezione II del capo I alla «Carta della cittadinanza digitale». Detta sezione si apre con l'art. 3 che riconosce il diritto all'uso delle tecnologie, ovvero riconosce a chiunque il diritto di usare, in modo accessibile ed efficace, le soluzioni e gli strumenti del codice nei rapporti con le pubbliche ammini strazioni e i gestori di pubblici servizi anche ai fini dell'esercizio dei diritti di accesso e della partecipazione al procedimento amministrativo. La Carta della cittadinanza digitale comprende altri aspetti che vanno dalla effettuazione di pagamenti in mo dalità informatica (art. 5) al diritto a servizi online semplici e integrati (art. 7); dalla alfabetizzazione informatica dei cittadini (art. 8) alla partecipazione democratica elettronica (art. 9): tutti questi temi saranno approfonditi nel capitolo IV. Si deve anche ricordare che la cittadinanza digitale ha formato oggetto, di recente, di un altro intervento normativo: la legge 20 agosto 2019, n. 92 (Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica). L'art. 5 di detta legge prevede che l'educazione alla cittadinanza digitale sia parte dell'inse gnamento trasversale dell'educazione civica (reso obbligatorio sin dalla scuola dell'infanzia). I contenuti dell'educazione alla cittadinanza digitale appaiono chiari se si guarda alle abilità e conoscenze digitali che devono essere sviluppate con gradua lità tenendo conto dell'età degli alunni e degli studenti (se ne parlerà diffusamente nel cap. Il). Fin qui le definizioni ritraibili da atti normativi. Ma la cittadinanza digitale è oggetto di indagine anche di discipline diverse dal diritto: sociologia, psicologia, pedagogia, tecno- 4 Conclusioni del Consiglio sull'istruzione digitale nelle società della cono scenza europee 2020/C 415/10, nota 7. 11

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