Una volta Bauman era un professore universitario. Un uomo colto. Affermato. Poi la sua vita è cambiata, improvvisamente. Ubriaco, ha investito una ragazzina aggravando la sua posizione con la fuga. Il verdetto della corte è inappellabile: omicidio colposo. Di colpo Bauman si trova immerso in un universo cupo e pericoloso: il carcere di massima sicurezza e di sinistra fama di State. Nei suoi corridoi interminabili, nelle celle dove ogni detenuto è costretto a pagare un pedaggio, nelle docce, persino nell’infermeria si mormorano frasi cariche di minaccia. Tra quelle fredde pareti è nascosto un terribile segreto. Bauman è un’anomalia tra uomini che hanno perduto ogni dignità, ogni valore umano. State è una città, regolata da leggi non scritte, che si rifanno alla regola primaria: il più forte sopravvive. E Bauman impara presto. Poi il sangue comincia a scorrere; un amico di Bauman viene ucciso, ma la sua non è che la prima di una serie di morti misteriose. Qualcuno parla di un pericoloso racket, altri di una vendetta di una delle bande che dettano legge. Qualcuno mormora addirittura che potrebbe essere stato lo stesso Bauman a sopprimere il compagno per un debito non pagato. E allora il detenuto diventa detective attingendo alle sue più nascoste energie, alla sua umanità che l’universo di State vorrebbe cancellare. Scoprire il colpevole diventa un’ossessione, un viaggio dentro un mondo crudelmente racchiuso tra le mura di una prigione da cui nessuno può fuggire.