Antea Lorenzi compra una vecchia villa fuori Milano. Non sa cosa l'abbia spinta ad acquistarla, ma sa che non ha potuto evitarlo.
Con l'amica Livia scopre sul sito internet gestito da Eugenio Callegari che negli anni Venti la villa era una clinica psichiatrica privata. Attraverso il diario dell'assistente del dottor Malick che all'epoca gestiva la clinica, Antea, Livia ed Eugenio rivivono gli orrori vissuti dai pazienti.
Nella casa accadono fatti strani e soprattutto ci sono strane presenze. Il presente e il passato si fondono attraverso fenomeni soprannaturali in un intreccio di personaggi vissuti in un altro tempo e legati ai protagonisti.
Tutto questo mentre una incomprensibile e fitta nebbia avvolge la casa.
Senza alcun motivo plausibile pensai alla nebbia.
Un semplice fenomeno meteorologico che di norma obnubilava solo la vista, ma che qui aveva assunto un’altra fisicità, un’altra prospettiva. [...] Se io potevo essere considerata la chiave, l’antenna ricevente, la nebbia era il canale di trasmissione, il ponte di collegamento tra le dimensioni. Qui la nebbia ottenebrava anche la mente.
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