La casa editrice Arcana: dalla fondazione ai giorni nostri. La casa editrice Arcana: 2 dalla fondazione ai giorni nostri. A cura di Roberta Sabatini © Oblique Studio 2009 indice La storia 4 Beat Generation 6 Le fasi evolutive 7 Stefano Pistolini 8 Vivalibri 9 Le collane Arcana dal 1981 10 Le collane Arcana 2009 11 Intervista a Stefano Scalich 12 Stefano Scalich e la collana Testi 13 Intervista a Gianluca Testani 14 Intervista a Maurizio Ceccato 15 Studio del logo Arcana 16 Il progetto grafico 17 L’evoluzione delle copertine 18 3 La casa editrice Arcana lastoria La casa editrice Arcana viene fondata a Roma negli anni Settanta da Raimondo Biffi e Fernanda Pivano, scrittrice, traduttrice di testi e autrice di molte prefazioni di testi della Beat Generation. Profonda cono- scitrice della cultura americana, ne ha favorito l’introduzione e la diffusione in Italia in articoli, saggi e libri. Dai suoi significativi incontri in America ci ha consegnato opere di autori come Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William Seward Burroughs, Jerry Rubin, Paul Bowles e Ernest Hemingway, suoi grandi amici e poi esponenti di quella generazione caratterizzata da una netta posizione di protesta nei confronti della società conformistica del secondo dopoguerra. È proprio Kerouac a parlare per la prima volta di Beat, rife- rendosi all’uomo “battuto”, sconfitto di fronte alla falsa comunicazione, all’avidità, alla violenza e alla sete di potere. Gli autori della Beat Generation estendono la contestazione giovanile di quegli anni all’intero sistema americano, mettendo in discussione gli schemi imposti dalla società, la segregazione razziale, la con- dizione subordinata della donna, le discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale. È la scoperta di una libertà senza pregiudizi e costrizioni che porta a provare anche droghe e alcol, uno stile di vita estre- mo che nella maggior parte dei casi ha tormentato la vita di questi autori. La casa editrice Arcana: dalla fondazione ai giorni nostri. 4 Arcana inizia a pubblicare soprattutto testi e testimonianze dell’epoca, come Beat, Hippie, Yippie di Fer- nanda Pivano (1972), Diario indianodi Allen Ginsberg (1973), Visioni di Codydi Jack Kerouac (1974), con introduzione di Allen Ginsberg e prefazione di Fernanda Pivano, Siamo tanti!di Jerry Rubin (1973) e Quin- to: uccidi il padre a la madre. Memorie di un radicale degli anni ’60 (1976), C’era una volta un beat. 10 anni di ricerca alternativa di Fernanda Pivano (1976), Controstoria del surrealismo di Jules François Dupuis (1978), Terrorismo o rivoluzione e altri scrittidi Raul Vaneigem (1973) e Il libro dei piaceri(1980), Con Burroughs: con- versazioni inedite 1974-1979 di Victor Bockris (1979), La città della notte rossa di William Seward Burrou- ghs (1982) con prefazione di Fernanda Pivano, un testo visionario focalizzato su ogni tipo di droga e sesso. giovannidemartino 8 8 i 9 h 1 g n e r valterbinaghi a c l a v a e r d n a 5 Tra gli italiani, i protagonisti di quel periodo sono Valter Binaghi che ha curato alcuni volumi dedicati alla musica pop (Pink Floyd e Punk, 1978, Lou Reed e Eroi e canaglie della musica pop, 1979), Giovanni De Martino (Marocco-Nordafrica. Una guida diversa per viaggiare differente, 1975), Andrea Valcarenghi (Underground a pugno chiuso, 1973 con prefazione di Marco Pannella). Arcana vuole mettere in luce i valori e i modelli culturali della contestazione giovanile, la controcultura, uno stile di vita diverso da quello dominante di quel periodo, affrontando anche dei rischi e delle sfide. Nel 1971 la casa editrice pubblica ...Ma l’amor mio non muore: origini, documenti, strategie della “cultura alternativa” e dell’“underground” in Italia, testo dal tono estremista e di rivolta. Uno degli autori è Gian- ni Emilio Simonetti, in quel periodo direttore editoriale di Arcana e personaggio chiave dell’under- ground italiano. Il libro rischia il sequestro perché definito da un magistrato “espressione di un atteg- giamento sovversivo, inconcepibile e imperdonabile”. La Procura della Repubblica di Roma consiglia a Raimondo Biffi e agli autori di evitare di distribuirlo, pena l’arresto e un rinvio a giudizio per istiga- zione a delinquere. Dopo due anni in cui le copie rimangono in magazzino, l’editore decide di mandarlo in Francia, più tollerante dell’Italia, e di importarlo di nuovo tramite un distributore di Marsiglia. Poco alla volta le 10.000 copie della prima edizione vengono vendute. Un libro scomodo, pubblicato nuova- mente da Castelvecchi nel 1997 nella collana DeriveApprodi, oggi casa editrice, che lo pubblica nel 2003 nella terza edizione. Nel testo provocatorio si citano l’antiproibizionismo e le sperimentazioni con le droghe, le radio libe- re e le tecniche di stampa indipendente, gli operai e la rivolta di Reggio Calabria, la realizzazione della salute attraverso la soppressione della medicina, il femminismo e la contraccezione, le comuni e la cul- tura hippy, le Brigate Rosse con riferimenti derivati dalle riviste della controcultura come Mondo Beat, Re Nudo e Il Gobbo Internazionale. “ Non ci va una generazione che ha alle spalle guerre mondiali, ghetti, nazismi e stalinismi vari, non ci vanno le autorità, la famiglia, la repressione sessuale, l’economia dei consumi, la guerra e gli eserciti, i preti, i poliziotti, i culturali, i pedagoghi e i demagoghi […]. Noi vogliamo cambiare subito e con urgenza le situazioni in cui ci troviamo. Per questo bisogna agire e provocare. Carlo Dojmi di Delupis, estratto da un articolo su www.lettera.com, 29 aprile 2004 Beat Generation ’94: la riscossa. stato nel ’56 a Portorico. Eravamo a un party, vidi William Colloquio di Fernanda Pivano con Antonio Troiano. Carlos Williams e gli chiesi di raccontarmi cosa ci fosse di Allen: “Sconosciuti in Italia senza la Pivano”. E ora Nanda nuovo in America”. “C’è un giovane poeta – mi rispose – al racconta quando li incontrò. E le lotte per pubblicarli. quale sto scrivendo una prefazione. Si chiama Ginsberg, Allen Ginsberg. Credo che diventerà un poeta molto impor- “On the road again”, i compagni di strada della Beat Gene- tante”. “I suoi versi, Howl(Urlo), in realtà – ricorda la Piva- ration sono tornati. In America vengono ristampati decine no – li lessi per la prima volta qualche mese dopo a Parigi. di titoli. Allen Ginsberg celebra con una nuova raccolta Capii subito di trovarmi di fronte a un poeta diverso. Ado- (Cosmopolitan greetings, editore Harper Collins) il cinquan- perava una forma lirica innovativa, alla Walt Whitman, lui tesimo anniversario dell’incontro a New York con Jack diceva alla Christopher Smart, ma in realtà era Whitman Kerouac e William Burroughs. Francis Ford Coppola ha tro- puro modernizzato. E poi la sua era una poesia di denuncia. vato il “coraggio” per lanciarsi in una memorabile impresa: Denunciava il consumismo, quella che lui chiamava ‘l’era girare un film tratto da On the Road. Non è tutto. Anche l’I- neomaterialista di Dwight Eisenhower’. E la cosa mi entu- talia onora i “Beat”: da Theoria arriva la Guida alla Beat siasmò”. E poi? “Poco tempo dopo un vecchio amico, 6 Generation, di Emanuele Bevilacqua. Arcana editrice, dopo Matthew Josephson, compagno di Hemingway, amante di aver ristampato L’altra America negli anni Sessanta, la storica Katherine Anne Porter, venendo dall’America mi portò una antologia di Fernanda Pivano, ripropone Diario indianodi copia di On the Road(Sulla strada). Il libro era appena usci- Ginsberg e Viaggiatore solitario di Kerouac. Infine, notizia to. Mi disse: “Me l’ha dato al porto Malcolm Cowley, tieni, dell’ultima ora, sembra che la Mondadori abbia deciso di leggilo, vedrai che tu farai qualcosa”. Mettendo insieme que- tradurre i Collected Poems 1947-1980 di Allen Ginsberg. ste due cose, Howl eOn the Road, capii che quella era la Della Beat Generation, della sua nascita e della sua storia, prima, vera, autentica denuncia, indipendente dai partiti, Fernanda Pivano è forse la testimone più autorevole. Il com- contro Joseph McCarthy e il maccartismo. Mi accesi come plimento più bello glielo fece qualche anno fa proprio Allen uno zolfanello – continua la Pivano – e cominciai a fare di Ginsberg a Torino. Si era da poco concluso un reading di tutto perché questi libri venissero pubblicati. poesie al teatro Regio e un applauso di oltre 8 minuti aveva Sulla strada uscì perché una sera Andreina, la moglie di salutato il vecchio menestrello. Ginsberg aspettava, con il Arnoldo Mondadori, diede una delle sue belle feste. Io andai, musicista Philip Glass, l’arrivo di Nanda Pivano, l’amica di riuscii ad avvicinare Arnoldo, e gli dissi: devo parlarle presi- sempre, che anche quella volta l’aveva accompagnato tra- dente. Andammo in un salottino, e lui: “Cosa c’è, cosa c’è”. ducendo i suoi versi al pubblico torinese. Conversando con Tutto d’un fiato: guardi che io ho un titolo che le farebbe un ammiratore Ginsberg disse: “Non so proprio cosa guadagnare un sacco di soldi ma i suoi direttori non lo voglio- avremmo fatto in Italia senza l’aiuto di Nanda. Èincredibi- no pubblicare perché a loro non piace. Mondadori mi guardò le quanto abbia lavorato e combattuto per noi, per la Beat attraverso i suoi grandi occhialoni, un po’ titubante, e tirò Generation. Le traduzioni, gli articoli, i saggi. Come potre- fuori dalla tasca un piccolo taccuino, che per combinazione mo mai sdebitarci”. era proprio come quelli che adoperava Kerouac per gli La vita di Fernanda Pivano è un romanzo affascinante, popo- appunti. E mi disse: “Come si chiama questo libro?”. On the lato da personaggi straordinari. E un capitolo particolare è Road. “Come si chiama l’autore?”. Jack Kerouac. “Pubblica- dedicato proprio ai suoi amici “Beat”. A Jack Kerouac e Gre- to On the Road cominciò la mia battaglia per fare uscire Juke- gory Corso, a Lawrence Ferlinghetti e Allen Ginsberg, a Wil- box all’idrogeno di Ginsberg. Fu una storia molto più pittore- liam Burroughs e Neal Cassady, alle loro poesie e ai roman- sca. Passammo da un processo all’altro, e il più clamoroso fu zi. E così mentre torna il mito della Beat Generation abbiamo quello di Spoleto, con una incredibile denuncia per oscenità. chiesto a Nanda Pivano di raccontarci come scoprì questi Nata perché sul ciclostile italiano che annunciava una lettu- autori, quanto fu difficile farli pubblicare. “La prima volta che ra di poesie c’era la parola ‘uccello’. Allora considerata così ho sentito parlare di uno di loro – di Ginsberg, racconta – è scandalosa che bloccò la stampa del libro per diversi anni”. fernandapivano 1994 fernandapivano Non è un segreto, comunque, che l’Italia delle lettere non pelle, hanno pagato gravi ingiustizie. Non cercavano il suc- volle mai accettare il movimento Beat. Ginsberg, Kerouac, cesso, e quando arrivò li prese di sorpresa, li mise quasi in Corso e gli altri non furono capiti. “Avevano una posizione imbarazzo. Jack Kerouac, un bel giorno – come disse la sua assolutamente apartitica – racconta Nanda Pivano – cerca- compagna Joyce Johnson – ‘si addormentò ubriaco e si vano, attraverso la comunicazione, la non violenza, l’egua- risvegliò famoso’. Si spaventò al punto che per quattro gior- glianza. Razziale prima di tutto, poi economica e sessuale. Si ni non volle parlare con nessuno. Il successo fu più grande battevano perché tutti fossero uguali”. Erano in pochi, però, di loro. Adesso vengono riscoperti, la gente torna a legger- a dare retta alle loro parole. li. È strano. Come fu sconfitto il loro sogno di non violen- Credevano in questa idea zen della società dentro la società, za, così oggi vengono riabilitati dalla sconfitta della violen- un’idea che risolvevano con la “povertà volontaria”, ma non za. E adesso vorrei tanto che anche loro, finalmente, fossero ci fu nulla da fare, quasi nessuno capì, o volle capire la loro visti con un po’ di rispetto. Un po’ di rispetto”. denuncia. “Hanno subìto grandi torti – Fernanda Pivano si commuove, la sua voce si incrina leggermente – e, sulla loro Antonio Troiano, Corriere della Sera, 15 novembre 1994 7 Dal 1980 al 1985 Arcana è sotto la guida di Riccardo Bertoncelli, critico musicale e autorevole conosci- tore della cultura rock e pop. La redazione si trasferisce a Milano. Nel 1973 con la casa editrice Arcana Bertoncelli pubblica il primo libro di musica rock, Pop Story, evento rivoluzionario che rivela al pubblico italiano l’esistenza di grandi musicisti sconosciuti. La casa editrice diventa un punto di riferimento per tutto l’ambiente, con le sue pubblicazioni fa conoscere il mondo del rock al pubblico italiano. Viene considerata la prima casa editrice musicale del paese. In quel periodo Bertoncelli dirige la serie dell’Enciclopedia rock, un’opera di riferimento per tutti gli appas- sionati e gli addetti ai lavori. Lascia Arcana agli inizi del Novanta per dirigere la casa editrice Giunti. Dal 1995 al 1999 il direttore editoriale diventa Ezio Guaitamacchi, oggi direttore del mensile Jam. Un anno dopo la casa editrice si rinnova per quanto riguarda la proprietà e la gestione: viene infatti acquisita dal grup- po Vivalibri. Nel 2001 Stefano Pistolini, giornalista romano, diventa il direttore editoriale della casa editrice. Nel 2004 Arcana viene acquisita da Fazi Editore, con la direzione editoriale di Felice Di Basilio. In que- sto periodo di grande sviluppo e crescita, torna a sondare le emergenze sul fronte della controcultura con una collana dedicata, Controculture, che ospita manuali di resistenza, guide estreme, saggi e storie di esi- stenze marginali. All’interno di questa collana c’è uno spazio dedicato ai fumetti militanti: da Boondocks di Aaron Mc Gruder a Doonesburydi Garry B. Trudeau. Viene lanciata una nuova serie di testi musicali diret- ti da Massimo Cotto: Songbook, biografie di artisti e gruppi italiani. Dal 2007 Arcana viene ceduta nuovamente al gruppo Vivalibri, che promuove e gestisce le vendite di diver- se case editrici, tra cui Elliot e Castelvecchi. Felice Di Basilio rimane alla direzione fino al 2009, quando subentra Gianluca Testani, già collaboratore di Arcana nel 2006 con la supervisione del volume unico del- l’Enciclopedia del rock italianoe coautore di libri Radiohead. Musica per glaciazioni(con Alessandro Besselva Averame) e Oggi ho salvato il mondo. Canzoni di protesta 1990-2005 (con Carlo Bordone). Gianluca Testani collabora anche con il mensile Il Mucchio Selvaggioe il trimestrale Il Mucchio Extra. Oggi Arcana ha deciso di dedicarsi eclusivamente all’ambiente musicale e con la collana Musica raccoglie le biografie più autorevoli di cantanti e band della musica internazionale. Comprende anche gli album fotografici degli artisti. Songbook colleziona monografie di artisti, cantautori e gruppi della canzone ita- liana raccontati fra biografia, testi e fotografie inedite. Fra gli autori non solo giornalisti e critici musicali ma anche contributi di chi ha conosciuto e lavorato con i protagonisti della scena musicale italiana. La col- lana Testi racconta la musica attraverso l’analisi e il commento dei testi: un viaggio per capire e approfon- dire la storia della musica alla ricerca di tracce e riferimenti del passato. 2001 Parla Stefano Pistolini, nuovo direttore di Arcana, la casa editrice tenuta a battesimo da Fernanda Pivano. Surfando su culture giovanili, rinnovata nella linea, resta fedele al suo target. Noi siamo i Modsscritto da Howard Baker, un libro di Rober- ta per l’estate. Saggio sui suicidi imitativi dei giovani seguaci 8 to Freak Antoni, un’antologia sul rock dal titolo I frenetici delle star del rock. Direi, più in generale, tutto quello che pub- curata da Giandomenico Curi, una biografia dei Rolling Sto- blichiamo è collegato alla cultura popolare, alla fiction, alla nes di Andrew Loog Olhan, un’enciclopedia sui Beatles, televisione a stelle e strisce. Per fare un altro esempio, sto pen- biografie non autorizzate dei miti Janis Joplin e Bruce Spring- sando ad un’analisi dei serial di successo sui network Usa”. steen. La miniera l’ha aperta Stefano Pistolini, quarantacin- Un paradosso: fate libri sugli adolescenti americani, ragazzi quenne giornalista romano, critico e studioso di culture gio- che non leggono quasi nulla… “Se è un’analisi negativa, ci vanili. Da qualche mese Pistolini è diventato direttore sarebbe molto da discutere. Certo, i teenager leggono poco, editoriale di Arcana. Casa editrice prestigiosa, nata oltre in compenso ascoltano molta musica, giocano a basket, viag- trent’anni fa sotto l’egida di Fernanda Pivano, ora tornata a giano su Internet”. Cosa pubblicate che riguarda Internet? nuova vita dopo molti avventurosi cambiamenti. Quella che “Bisogna distinguere la realtà americana e quella italiana. Da è rimasta intatta nel tempo è l’attenzione a tutto ciò che si loro, Internet ha una visione e una dimensione che noi non muove oltreoceano nel campo della musica, dei nuovi media, abbiamo. Per fare un po’ d’ordine, le tre collane portanti di della televisione, dei giovani. Riscoperta, lavoro d’archivio o Arcana sono oggi: Arcana Pop, Arcana classici, Biografie. Gli cos’altro? “Sono andato a setacciare quanto era disponibile sprecati e Smileerano due suoi libri a metà fra critica sociale, del vecchio catalogo – spiega Pistolini – oltre 500 titoli: un musica e sociologia. Adesso? “Adesso preparo un altro volu- materiale in parte non tradotto, in parte da riscoprire, un gia- me per Feltrinelli. Un libro sul sociale in Italia, un’analisi sulla cimento immenso. Ho selezionato testi che mi sembravano psicologia collettiva in particolare dei giovani. Uscirà in inver- ancora attuali, ho rinfrescato la linea editoriale, ho tolto volu- no”. Miti musicali e miti americani: c’è stata la riscoperta di mi superati. Certo, non è lavoro che si risolve dall’oggi al Elvis Presley… “Su Presley abbiamo vecchi titoli, che forse domani. Per questo, ho rinunciato ai programmi radio e tele- ripubblicheremo. Ma Elvis rimane comunque un fenomeno visivi”. Negli anni Settanta, Arcana era una specie di “Savelli a sé nel campo del divismo. Un po’ per il tipo di fan e segua- dei poveri”. Oggi invece? “Oggi siamo più raffinati rispetto ci che raccoglie nel mondo, un po’ per la sua musica che ha agli esordi, senza per questo perdere smalto o entusiasmo. Il recuperato molte suggestioni dei cantanti di colore”. Lettera- target tocca le culture giovanili, le nuove professioni. Direi fra tura, musica, costume: Arcana seguirà anche il cinema? “Argo- Einaudi, Castelvecchi e Fazi per parlare di concorrenti che si menti che si toccano fra loro, che convivono. Per adesso è muovono sullo stesso terreno. Ma Elido Fazi, che è il padre importante ripartire bene, con una trentina di titoli e una della casa editrice omonima, partecipa anche lui al nostro pro- buona nicchia di lettori. Cresceremo a poco a poco”. getto”. Qualche titolo di punta della nuova Arcana? “Sicura- mente La terra desolata dei teenagersdi Donna Gaynes, in usci- Ernesto Massimetti, la Nuova Sardegna, 12 aprile 2001 stefanopistolini vivalibri 2007 Come ti vendo il piccolo editore un segreto di nome distribuzione di prodotti editoriali di case editrici minori “Vivalibri”. che non entrano nella grande distribuzione – spiega D’A- more – insieme all’editore pensiamo e valutiamo tutti gli Che cosa c’è dietro un libro? Quali fili si muovono dietro aspetti di vendita del libro dalla distribuzione al marketing la parola scritta e organizzata in progetto editoriale? C’è un passando per la pubblicità e i lanci, cerchiamo di trovare autore, certo ed un editore, ovviamente. Ma se l’editore non con creatività delle strade alternative che siano giuste per il è quello “super”, inserito nella grande catena di montaggio tipo di prodotto che andiamo a promuovere. Importante di una grande realtà imprenditoriale o commerciale, tra l’au- infatti è che tutti i passaggi siano adeguati alle potenzialità tore e l’editore c’è un soggetto di mezzo che lavora per la di mercato di quel singolo libro”. Una rete di agenti, pro- visibilità di case editrici indipendenti, minori, bisognose di motori librari, che lavora su tutto il territorio nazionale strutture di distribuzione più flessibili e adatte alle singole assieme al costante potenziamento dei servizi offerti con- esigenze del prodotto libro. È il caso della factory che stia- notano il lavoro della promozione di Vivalibri, che in 10 mo per raccontarvi che si posiziona proprio in questo ter- anni ha moltiplicato il numero di editori clienti. “Ora stia- ritorio di mezzo. E propone modelli strategici innovativi mo aprendo nuove librerie – continua D’Amore – ne abbia- operando in libreria, online, attraverso forme di vendita mo in progetto 10 in tutta Italia, a Roma ne abbiamo aper- diretta negli spazi raggiunti dalla grande distribuzione in ta una a Testaccio in piazza Santa Maria Liberatrice, un’altra una fitta rete di relazioni. Cos’hanno in comune titoli come dovrebbe aprire a piazza Navona in via di Tor Millina ed Tutt’al più muoiodi Filippo Timi o Cento colpi di spazzoladi entro la fine di maggio aprirà anche il nuovo bookshop Melissa P? Poco sembrerebbe, visto che sono editi da edi- della Casa delle Letterature gestito da noi”. Ma, vista la cre- tori differenti, eppure dietro a questi titoli e a tanti altri tito- scita, Vivalibri ha partecipato anche al rilancio di Castel- li, c’era sempre Vivalibri. Siamo in via Isonzo 34, quartier vecchi, di Arcana, editrice di musica e di Elliot, neonato generale di questa factory romana dedicata all’editoria che marchio di narrativa. Negli uffici di Vivalibri c’è il cuore conta 60 dipendenti e molti collaboratori. Nel palazzetto al della società composto da una ventina di persone. Tra loro, 34 di questa strada alle spalle di via Salaria, tre piani sono accanto a Pietro D’Amore c’è Maria Grazia Zulli, diretto- occupati da Vivalibri o da sue diramazioni. Incontriamo re commerciale, responsabile forza vendite e nuove librerie; Pietro D’Amore, ex rappresentante Einaudi, ex direttore come assistente Federico Panicaldi, all’ufficio stampa Livia 9 commerciale alla Donzelli, oggi amministratore unico della Senni, al Centro Studi Alessandra Gambetti e come respon- Vivalibri. Le parole chiave delle attività che svolgono qui si sabili delle nuove librerie, Adele e Luigi Toni per la libreria evidenziano subito: “distribuzione, flessibilità e case editri- di Testaccio. L’attività di Vivalibri prevede anche un corso ci indipendenti”. Così era quando l’attività iniziò, 10 anni fa, di alta formazione in editoria libraria in collaborazione con accanto e insieme a piccole (allora) case editrici romane il centro europeo per l’editoria dell’Università di Urbino come Fazi, Carocci e Donzelli e così è oggi, in una società perché, spiega D’Amore, c’è l’esigenza di creare nuove figu- che per esigenze commerciali è diventata Spa e che conta re professionali per l’editoria. Per il futuro, una sfida: “Mi quasi trenta editori tra i suoi clienti, tra cui tanto per citar- piacerebbe – conclude D’Amore – che libri e altri prodot- ne alcuni ci sono Meltemi, Carocci, Fandango, Cooper, ti fossero meno divisi fra loro, che ci sia fusione anche Gremese ma anche marchi d’arte come Allemandi, de Luca, strutturale. Penso per esempio alla Fandango di Domenico e nuove sigle di progetto come Ferro di Cavallo, Play- Procacci che fra l’altro è nostra cliente”. ground, Pequod, la Gallucci per la letteratura per ragazzi o la neonata romana Elliot. “Ci occupiamo di promozione e Geraldine Schwarz, la Repubblica, 25 maggio 2007 Le collane di Arcana dal 1981 ad oggi MusiQa Musica straniera. Libri pubblicati a Milano e Padova dal 1981 al 1998. Vessazioni Storie e biografie di cantanti stranieri. Libri pubblicati a Milano e Padova dal 1982 al 1999. Manuali Rock Musica straniera (interviste, storie, discografie). Libri pubblicati a Milano dal 1984 al 1994. Musica Rock 9 Musica rock straniera. Libri pubblicati a Milano dal 1990 al 1991. 0 Radici Cantautori italiani. 0 Libri pubblicati a Milano e Padova 2 10 dal 1992 al 1999. e Chorus Narrativa, saggistica. n Libri pubblicati a Milano e Padova dal 1994 al 1997. a ArcanaFiction l Narrativa italiana. l o Libri pubblicati a Roma dal 2001 al 2003. c ArcanaPop Narrativa contemporanea. Libri pubblicati a Roma dal 2001 al 2003. Controculture Songbook Saggistica. Libri pubblicati a Roma dal 2004 al 2007. Musica italiana: biografie, testi, foto. Libri pubblicati a Roma dal 2005 a oggi. Controstorie Narrativa, saggistica straniera. Musica Libri pubblicati a Roma dal 2005 al 2006. Musica internazionale. Exit Libri pubblicati a Roma dal 2000 a oggi. Narrativa contemporanea. Libri pubblicati a Roma nel 2008. Testi Artisti stranieri: analisi e commento dei testi. Libri pubblicati a Roma dal 2008 a oggi.
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