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l' industria bresciana ed i suoi uomini negli ultimi 50 anni PDF

154 Pages·2007·6.04 MB·Italian
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ALFREDO GIARRATANA - L' INDUSTRIA BRESCIANA ED I SUOI UOMINI NEGLI ULTIMI 50 ANNI Supplemento ai COMMENTAR1 DELL'ATENEO Con il contributo del& ASSOCIAZIONE INDUSTRIALS BRESCIANA Dedico questa raccolta di notizie sulle più tradizionali attività bresciane alla cara rne- moria dei fraterni amici Carlo Bonurdi e Marzìule Ducos, autorevoli promotori e in- citatori di quelle virtù che fanno &Ua nostra terra e dei nostri uomini testimo- nianza perenne di ogni progresso. ALFREDO G-IA RRATANA L' INDUSTRIA BRESCIANA ED I SUOI UOMINI NEGLI ULTIMI 50 ANNI Supplemento ai COMMENTAR1 DELL'ATENEO Con il contributo dellu ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE BRESCIANA COMMENTAR1 DELL'A1"ENEO DI BRESCIA Direttore responsabile: Ugo Vaglia Autorizzazione del Tribunale di Brescia N. 64 in data 21 gennaio 1953 - - Tipografia Fratelli Geroldi Brescia 1957 P R E S E N T A Z I O N E Se oggi Carlo Bonardi, che ebbe Z'idea di illustrare la industria bresciana e i suoi uomini nell'ultim cinquanten- nw, scrivesse queste righe si rallegrerebbe in primo luogo con l'Autore per il lavoro condotto con mano felice e con sobria ed efficace espressione, e ringrazierebbe poi nella persona del suo Presidente, Pier Giuseppe Beretta, FAsso- ciazione Industriale Bresciana che patrocinò l'iniziativa e si assume Ponere della stampa. Leggendo il lavoro di Alfredo Giarratanu, un pensiero in me sovrasta sugli dtri: il lavoro ed i! capitale, elementi essenziali al successo industriale, non avrebbero dato i loro frutti se gli uomini che sfilano nelle pagine di questo libro, non avessero coordinato e dominato i mezzi a loro dispo- sizione con la loro personalità. Ed è bene sottolineare questo aspetto perché nel nostro mondo, ancora troppo pervaso di materuilismu, alle doti intellettuali e morali dell'uomo non si dà, purtroppo, quel posto preminente che a loro compete. Quanti sacrifici sconosciuti e quante segrete sofferenze hanno dovuto affrontare questi uomini nelt'aspra ascesa verso il successo! E ancora, quanti di essi, pur geniali e valo- rosi, furono stroncati nell'arduu impresa! Sof fereme, insuo cessi e talvolta drammi, che questo libro lascia più che altro intuire, ma che molti bresciani che hanno vissuto que- sto periodo ben conoscono. Se guardiamo alle origini della numerosa schiera degli industriali bresciani, vediamo che tutte le categorie econo- miche e le classi sociali vi sono rappresentate e che le più umili vi hanno dato un larghissimo contributo, dimostrando in tal modo, che quanti oggi primeggiano, non costituiscono una casta chiusa, ma fanno bensì parte di un agone aperto a tutti. E questa caratteristica assicura la vitalità e lo spirito di intraprendenza sempre pronto e desto in vecchi e nuovi rappresentanti dell'attività industriale bresciana. Si deve infine constatare che la nuova ricchezza pro- dotta ddlo sviluppo industriale ad opera degli uomini che figurano in questo libro si è risolta, per percentuali eleva- tissime, in fonti di larga e duratura prosperità per la nume- rosa schiera di lavoratori convogliati verso Cindustria da altre forme neno ricche di attività. Ritengo pertanto, non solo doveroso riconoscimento, ma anche utile stimolo a nuove imprese socialmente van- taggiose, creare attorno a queste figure un senso di estima- zione, che sovrasti la meschina invidia di animi gretti, che in particolari climi degenera e dilaga, in odio più che ste- rile, dannoso e disgregatore. Per questo mi auguro che la presente pubblicazione venga largamente diffusa e contribuisca a creme, attraverso la conoscenza di persone e di vicende, un clima più sereno di rapporti sociali tra le categorie interessate. Tra uomini che si sentono fratelli, pur nei diversi posti nei quali sona stati collocati dalle vicende della vita, il progresso potrà continuare non solo più facile e rapido, ma anche social- mente e spiritualmente assai più vantaggioso. OSVALDO PASSERINI PRESIDENTE DELL'ATENEO L'INDUSTRIA BRESCIANA ED I SUOI UOMINI NEGLI ULTIMI CINQUANT' ANNI P R E M E S S E Con queste note non è mio proposito affrontare uno studio statistico-economico per ottenere 'gli aspetti della produzione industriale, le variazioni e i fenomeni conse- guenti, cioè la misura e il senso della vita unitaria del corpo territoriale, economico e sociale della provincia di (( Brescia » negli ultimi cinquant'anni. Uno studio del genere si addice più propriamente ad un ente od ufficio quali la Camera di eommercio o 1'Assoeiazione degli industriali, come del resto è stato fatto con indagini che fanno onore ai due istituti, e in particolare con la relazione camerale per la Comrnis- sìone parlamentare di inchiesta sulla disoccupazione del novembre 195'2, la quale contiene un capitolo sul progresso economico della nostra provincia nel mezzo secolo che va dal 1880 al 19'30, periodo scelto come il più fortunoso del nostro sviluppo, n on solo industriale, ma anche della boni- fica e trasformaz ione fondiaria e del progresso tecnico- agrario. Io voglio tentare piuttosto - secondo gli esempi illustrati ai quali intendo semplicemente riferirmi e non confrontarmi, di Zanardelli, di Quistini, di Bonardi, uomini della nostra famiglia dell'Ateneo, i quali commen. tarono in varie occasioni e con alto vigore di patrio inte- resse, gli aspetti economici della provincia - un esame della evoluzione prodattiva provinciale, partendo dal 1900, quando ancora avevano preminenza le iniziative indivi- duali e familiari, dando luogo all'affermarsi di quelle personalità che veramente incisero nella nostra vita e di cui Brescia, come altre provincie, può vantare esempi memorabili. Era quello il tempo nel quale l'industria moveva i primi passi e i nostri rivi erano ancora sonanti di fresche acque e di fucine, opifici, mulini, frantoi, filandine e filatoi, perché unica energia era quella idraulica. alla quale occorreva attingere localmente. Quando nel 192 1 si dovette procedere al riconoscimento dei vecchi diritti per potenze al disotto dei trenta cavalli idraulici, vennero presentate n. 579 domande, per complessivi 11.260 cavalli, per deri- vazioni che non esistevano più. Né questo deve destare meraviglia. Basta pensare che una statistica ministeriale del 1882 quando ancora esisteva la tassa sul macinato e perciò il controllo era vigile, dava nella nostra provincia, per i soli mulini, 760 prese d'acqua per 2417 cavalli idrau- lici. Anche questo serve al panorama. La modestia delle risorse impegnava allora il lavoro dell'uomo a fondo, e mentre la esiguità dei capitali rive- lava la genialità e la razionalità del loro impiego, I'inizia- tiva risultava per natura ardita dovendo affrontare le d a - coltà sia tdella tecnica non ancora diffusa, sia del mercato non ancora sviluppato.

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grande patriota qual'era) della tanto desiderata soddisfa- zione di vedere .. a Orzinuovi, Gnutti Cesare a Bienno, un Bonomi a Piso- gne, i fratelli
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