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Islam in 20 parole PDF

225 Pages·2016·2.635 MB·Italian
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LORENZO DECLICH L Questo è un libro da portare con sé e da , O sfogliare ogni qual volta ci imbattiamo esperto di mondo islamico contem- R in discorsi, concetti e dibattiti in cui l’I- poraneo, ha insegnato Storia dell’I- E N slam viene trattato in maniera frettolosa slam nell’Oceano Indiano all’Univer- Z e stereotipata. Ma è anche un viaggio, da sità “L’Orientale” di Napoli. Traduce O dall’arabo saggi e romanzi e collabora fare tutto d’un fiato, nel mondo islamico D e in ciò che dell’Islam si dice e si pensa con “Limes” e altre testate giornalisti- E che. Cura il blog “Tutto in 30 secondi” C oggi. Le 20 parole rappresentano tappe Venti L di un itinerario che tocca storia, cultura e e ha ideato il sito “Islametro”, sul quale I riunisce contributi di bloggers e testate parole chiave, C religione, antropologia e sociologia, eco- H L O R E N Z O nomia e politica. Alcune – Allah e jihad giornalistiche online con l’obiettivo di fornire un’informazione il più possibile da ‘Jihad’ a ‘Economia’, da D E C L I C H ad esempio – sono ormai sulla bocca di tutti. Altre – come din (religione), umma completa sul mondo islamico contem- ‘Donne’ a ‘Modernità’, per capire l’Islam I S L A M (comunità) e iman (fede) – sono meno poraneo. Nel 2015 ha pubblicato L’islam e andare oltre gli stereotipi che troppo conosciute ma altrettanto essenziali. Al- nudo. Le spoglie di una civiltà nel mercato tre ancora, come islamofobia e terrori- globale (Jouvence). spesso sentiamo in politica I N 2 0 PA R O L E smo, affrontano direttamente i nodi sui e nei media. quali si concentra il ‘discorso pubblico II sull’Islam’. Alla base di tutto c’è la curio- N S sità verso mentalità, popoli e storie di un 2 0L mondo che ancora conosciamo poco e P che ha sempre esercitato grande fascino. A A R Oggi più che mai è importante imparare O a conoscerlo. M L E Progetto grafico: Mauro De Toffol / theWorldofDOT € 14, per informazioni sui nostri libri 0 iscriviti alla newsletter su 0 (i.i.) www.laterza.it e seguici su 9788858124512_Declish 0516_c.indd 1 24/03/16 12.48 i Robinson / Letture Declich.indd 1 01/04/16 13:52 Declich.indd 2 01/04/16 13:52 Lorenzo Declich Islam in 20 parole Editori Laterza Declich.indd 3 01/04/16 13:52 © 2016, Gius. Laterza & Figli www.laterza.it Prima edizione maggio 2016 Edizione 1 2 3 4 5 Anno 2016 2017 2018 2019 2020 Proprietà letteraria riservata Gius. Laterza & Figli Spa, Roma-Bari Questo libro è stampato su carta amica delle foreste Stampato da SEDIT - Bari (Italy) per conto della Gius. Laterza & Figli Spa ISBN 978-88-581-2451-2 Declich.indd 4 01/04/16 13:52 Indice Introduzione VII L’Islam e i suoi fratelli, p. X - Islamici, islamisti e musulmani, p. XV - L’Islam dell’immaginario, p. XX - L’Islam, gli arabi e la storia, p. XXIV - La zona grigia, p. XXVI 1. Corano 3 2. Muhammad 11 3. Allah 17 4. Fitna (Divisione) 21 5. Umma 31 6. Din 38 7. Dawla 46 8. Jihad 52 9. Arabi 59 10. Imam 68 11. Medio Oriente 79 V Declich.indd 5 01/04/16 13:52 12. Modernità 84 13. Politica 94 14. Iman (Fede) 103 15. Economia 111 16. Popoli 125 17. Orientalismo 133 18. Islamofobia 141 19. Terrorismo 155 20. Donne 177 Bibliografia 187 Cronologia 189 Declich.indd 6 01/04/16 13:52 Introduzione Negli ultimi decenni la parola “Islam” è entrata di prepotenza nei media. La sentiamo pronunciare con sempre maggiore frequenza nelle nostre conversa- zioni quotidiane, e in relazione ad avvenimenti di cronaca. L’Islam è sulla bocca di tutti, ma spesso chi ne parla – in televisione, sui giornali, in autobus o al bar – ne ha un’idea fortemente stereotipata. Questo non deve stupirci: tutto ciò che ruota attorno all’I- slam rappresenta qui – spesso per motivi compren- sibili – qualcosa di alieno e sconosciuto. Ed è ovvio che diventino luogo comune le molte semplificazioni dovute alla ricezione di nozioni parziali o a confronti avventati e impropri. Secondo uno studio del 2011 del Georg Eckert Institut1 i libri di scuola europei (Regno Unito, Fran- cia, Austria, Spagna, Germania) “usano stereotipi” in cui “l’Islam è sempre presentato come un sistema di 1 Susanne Kröhnert-Othman, Melanie Kamp e Constantin Wa- gner, Keine Chance auf Zugehörigkeit? Schulbücher europäischer Län- der halten Islam und modernes Europa getrennt, Georg Eckert In- stitut, Braunschweig 2011, http://www.gei.de/fileadmin/gei.de/pdf/ presse/Islamstudie_2011.pdf. VII Declich.indd 7 04/04/16 12:28 regole che a partire dalla sua epoca d’oro non è mai cambiato”. Discutendone alla televisione France24, la sottosegretaria tedesca agli Affari esteri, Cornelia Pieper, affermò: “i musulmani non devono più essere classificati come un gruppo separato costituito di im- migrati non europei le cui tradizioni limitano l’inte- grazione”, perché “la mancanza di differenziazione e i riferimenti collettivi ai musulmani possono promuo- vere una forma di ‘razzismo culturale’ che considera non superabile l’alterità religiosa. Il focus di questa polarizzazione non è, tuttavia, nella presentazione dei musulmani quali avversari religiosi in conflitti violen- ti, come ad esempio nelle narrazioni sulle crociate, ma nella loro rappresentazione come premoderni e quindi come ‘altri’, incompatibili con l’Europa”2. È proprio questa attitudine a rappresentare l’Islam co- me un “sistema immutabile di regole” premoderno, definito da alcuni studiosi come “essenzialismo”3, a generare il maggior numero di pregiudizi. In partico- lare, sfogliando giornali o navigando sul web ci im- battiamo sempre più frequentemente in una qualche variante del luogo comune che definisce l’Islam come qualcosa di irrimediabilmente “medievale”. Quel luogo comune oggi non basta più, quella griglia interpretativa tutto sommato utile, anche se spesso troppo semplice (e a volte velatamente razzi- sta), è diventata una gabbia, una barriera psicologica. 2 Report finds Anti-Islam prejudices rampant in Europe’s school books, “Mend”, 21 settembre 2011, http://mend.org.uk/report-finds- anti-islam-prejudices-rampant-in-europes-school-books/. 3 Si veda ad esempio Daniel Martin Varisco, Islam Obscured: The Rhetoric of Anthropological Representation, Palgrave, New York 2005, pp. 146-150. VIII Declich.indd 8 01/04/16 13:52 La sua lente non mette a fuoco i dettagli e finisce per restituire un’immagine nella quale un migrante, una ragazza col velo, un italiano di seconda generazione di religione musulmana e un efferato terrorista si so- migliano, si confondono, e in cui esotismo e folklore – eredità di un periodo in cui davvero il mondo dell’I- slam era lontano – cedono il passo a paura e sospetto. Parlare di Islam oggi significa, per molti versi, con- statare la misura di una distanza – quella fra “noi” e “loro” – che si fa di giorno in giorno più corta e, anzi, spesso si annulla. Sull’onda di eventi che ci coinvol- gono fino a toccarci, possiamo scegliere di rimanere dove siamo, accogliendo la retorica allarmistica di chi predica chiusura e conflitto. Oppure possiamo fare un passo avanti e rivedere alcuni nostri consolidati giudizi alla luce di nuovi elementi di riflessione. Que- sto piccolo dizionario dell’Islam va in quest’ultima direzione. Non ha la pretesa di esaurire le domande, né di infondere consapevolezze definitive: piuttosto, vuole riaprire le porte della curiosità, che in tanti ten- gono ben chiuse, da questa come dall’altra parte del mondo. Ma prima di avventurarsi sui sentieri incrociati di una lettura per voci è bene aver chiaro da dove si parte. Nell’immaginare un libro che ambisca, almeno parzialmente, a divenire una sorta di vademecum utile per navigare nelle tempeste dell’infotainment non si possono trascurare quegli elementi che, a torto o a ra- gione, costituiscono lo stereotipo stesso. Per descri- verli, affronteremo nel loro aspetto meno scontato alcune parole-chiave – e in questa introduzione so- prattutto la parola “Islam” – indagando sui significati che ad esse diamo e sugli usi che ne facciamo. Questo IX Declich.indd 9 01/04/16 13:52

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