\/VILHELI\/I INTRODUZIONE ALLE SCIENZE DELLO SPIRITO A cura di Giovanni Battista Demarta Tegm tedesco C, fronte BOMPIANI ILPENSIEROOCCIDENTALE \/\/lLH_ELl\I DILTHEY l\'l'l~ìOl)U'/,lO\llI AI,LI . '\›(,`,Il~)1`xl/,FI DI`l I O HI »< “Il pensiero di un piano unitario nel corso storico del mondo muta nella misura in cui, nel XVIII secolo, viene mantenuto ma staccato dalle salde premesse del sistema teologico: da quella realtà massiccia che era, diviene un gioco metafisico di ombre. D'ora in poi, dall`oscurità di un inizio ignoto entrano in scena i processi enigmaticamente intricati del corso storico del mondo, per perdersi in avanti nella stessa oscurità. A che serve questa faticosa ascesa delliumanità? A che serve la povertà nel mondo? A che serve la limitazione del progredire a una minoranza? Dal punto di vista di Agostino tutto ciò è ben concepibile, dal punto di vista del XVIII secolo e tutto un eniøma O per la cui soluzione manca ogni chiaiRo punto di appoggio.97 Il capolavorodiWilhelm Dilthey(l833-I9I I), chepresentiamoin una nuova edizioneriveduta dopounalungaassenzadallelibrerie,èunanello dellacatenadifecondeopereincompiutedi cui ècostellatoilpensierotedescocontemporaneo. Professoredifilosofiaa Breslaviaepoia Berlino, figuraincomparabiledieruditodi stampoliberale e calvinista, prolificostoricodellospirito esaggista,eglidevela sua fortuna filosofica, deltuttopostuma edispiegatasinel Novecento, al progettomai abbandonatodi offrire unafondazioneautonomaallescienzedellospirito perveicolarea suomodo, in un'epoca segnata dal positi\1`smonaturalisticodopola grande sintesi idealistica hegeliana, il lascitodell'età romanticaperla comprensionedel mondo storicoe sociale.l\/la al presente“Volume I", articolatoinduelibriedalcaratterepropedeutico, non èmai seguitoil “Volume II", cheavrebbe dovutoesporre lavera e propria fondazione teoretíco-conoscitiva dellescienzedellospirito completandoil progettocomplessivo, chetrasparesoloda semprenuovedichiarazioni d'intentiedagli scritti più tardi. Sul cammino versola ricostruzionedi questoprogettoteorico, cheemergeda unlattività esteriormente rapsodica, continuanoa ricondurreiduelibri accolti nel presentevolume: il primo èsullacondizionecoeva delle scienzeumane; il secondoci offre,dopole lezioni di storia della filosofiadi Hegel eprecedendoquello di Heidegger, un itinerarionella storia dellametafisicacomeepocadellospiritoeuropeo, nutrendosidi una cesura nelllesperienza dellastoricitàrispettoallecostruzionispeculative di ogni filosofiadella storia. E quella cesura cheoccorrefocalizzare percomprenderemolti degliesitidelpensierocontemporaneo,insospeso tra la finedella filosofia assefitada Heidegger elasopravúvenzaepigonaledellapraticafilosofica. L`edizionecostituisceun'attenta revisione della traduzionedi Gian Antonio DeToni, apparsa nel I974 presso La Nuova Italia, e le affianca il testo tedescoa fronte, basato con una fedeltà pari alla riproduzionefotostatica sul vol. I delle Ces. Schriften, rispetto al quale sono offerti nuovi indici appositamente compilati. Questovolume segue idealmente e cronologicamente lledizionedel 2006, sempre nella presente collana e a cura di Francesco Donadio, di Tuttigliscrittidi PaulYorck von Wartenburg, l`interlocutore privilegiato di Diltheya cui è dedicata la presente opera. Giovanni Battista Demarta, impegnato nella sua ricerca attuale all'Università di Friburgo, negliultimi lavoricome Dos EreignisdesAnfangs e Delpensiero oltre lafilosofia, in prep., sta sviluppando anche nel confrontocon la controversa sintesi ermeneutica di eredità quali quelle di Dilthey, Heideggere Gadamer, di cui ha già curatodiverseedizioni perla collana IlPensiero Occidentale,un percorso autonomo sullialtro iniziodel pensiero nelle sue implicazioni teoriche e pratico-sociali. \ \ \ \ S \ \\ s s `\ iicsLib" ~ ¢ - " \ isauwsafizawv \` www.bnmpiani.eu s €31,00 ~` s BOIVIPIANI IL PENSIERO OCCIDENTALE direttore GIOVANNI REALE segretari: Vincenzo Cicero Giuseppe Girgenti Roberto Radice WILI-IELNI DILTI-IEY INTRODUZIONE ALLE SCIENZE DELLO SPIRITO TENTATIVODIFONDAZIONE ` PERLOSTUDIODELLASOCIETA EDELLASTORIA VOLUMEI Testo tedesco a fronte Introduzione e apparati di Giovanni Battista Demarta Traduzione di Gian Antonio DeToni riveduta da Giovanni Battista Demarta @ BOMPIANI IL PENSIERO OCCIDENTALE Titolooriginale: Gesammelte Schriften BandI- Einleitungindie Geisteswissenschaften © 1990, 1959 B.G.TeubnerVerlagsgesellschaft, Stuttgart ISBN 978-88-452-5894-7 ©2007 R.C.S. Libri S.p.A., Milano I edizione Bompiani Il PensieroOccidentalegiugno2007 INTRODUZIONEALLANUOVAEDIZIONEITALIANA Destínz'della coscienza storica Verso un bilanciosulla recezíonediDiltbey nelNovecento di GiovanniBattista Demarta Il capolavoro di Wilhelm Dilthey che presentiamo in questa col- lana sul pensiero occidentale, e che risulta da lungo tempo assente dalle librerie, rientra a pieno titolo nella serie di celebri opere incom- piute di cui è costellata la filosofia tedesca dopo l'impresa sistematica di Hegel. Limitandosi alle sue figure principali la cui data di nascita non varca ancoralasoglia delNovecento, sipuòiniziareainanellarein una catena di fecondissimi fallimenti esteriorí Il capitale di Marx, il cui primoeunicovolumepubblicato dall'autoreèuscitonel 1867, annoin cui Dilthey invia alle stampe í primi dieci sedicesimi del Leben Sc/aleierrnac/versi, mentregli altri duevolumi sono apparsipostumiper manodiEngels. DelgrandeHauptwerkfinaleprogettatodaNietzsche, che nel corso dell”anno, il 1883, in cui Dilthey pubblica il presente “Volume I"2 traendolo dal piano più ampio di fondazione delle scien- ze dello spirito, è impegnato a scrivere la seconda parte dello Zara- t/austra e a preparare la terza, non sono rimasti che i frammenti riuniti 'WilhelmDilthey,LebenSc/a/eiermacberi',Bd. 1 (ErstesBuch),Reimer,Berlin 1867. Ilsecondolibrodelprimovolumededicatoallabiografiaschleiermacheríanaescecome notosemprepressoReimcrnel 1870,cquestovolumenelsuocomplessoèstatoripub- blicatounsecolodopo,acuradiM.Redeker,comevol.XIIIdelleGesammelteScbrzfifen. Quattroanniprima,nel 1966,lostessocuratorehapubblicato,comevol.XIVdiquesta edizionedegliscritti,ilsecondovolumeineditodellamonumentaleimpresabiografica.- IvolumidelleGerammelteSc/mften,perilcuipianosirimandaallaSez.I.ldella“Biblio- grafia”,vengonocitatitramitelasigla “GS”,seguitadalnumerodelsingolovolume. 2L`indicazione “VolumeI” (ErxlerBand) chenel 1922 compareancora,inaggiun- taalsottotitolo, sulfrontespiziodelvolumeinaugurale (GS I) dell`edizionedegliscritti (sebbeneinordinecronologicosiauscitoperprimo,nel 1914,GSII),checostituiscela ristampaimmutatadeltestoapparsonel 1883 pressoTeubner,nonsiriferiscealnumero di questo stesso volume inaugurale ma a quella che è rimasta l'unica parte pubblicata dell'opera. VI INTRODUZIONEALLANUOVAEDIZIONEITALIANA dai primi editori sotto il titolo di La volontà dipotenza, ossia l'inerte simulacro diuna sintesi cercatae avvertita ancora comenecessaria, ma il cui tentativo fattuale subisce uno scacco tutto da decifrare rispetto alla portata dell'ambizione progettuale. In Nietzsche questo scacco a livello dell'opera “finale” si salda poi, per usare parole di Heidegger, con il carattere esteriormente e significativamente “infranto” della sua esistenzacomediquelle,loosservasemprequest'ultimoaragionvedu- tachiudendosiinuncolloquioesclusivoevirtualeconessei,chehanno subito più che creato il destino di una meditazione sulla storia e sulle sorti dell'Occidente al di fuori di una gabbia sistematica come quella hegeliana. Lo stesso Husserl, che nel famoso saggio del 1911 affila le armi contro Dilthey in nome di una filosofia sistematica come scienza rigorosa4, “canonizzando” gli stilemi dell'accusa di relativismo che seguirà eperseguiterà il cammino dell'eredità di Dilthey e dello “stori- cismo”5 contemporaneo nel corso del Novecento filosofico, non è riu- 3Cfr.MartinHeidegger,Domandefondamentalidellafilosofia.Selezionedi«proble- mi» della «logica››, vol. 45 della Gexamtausgabe (citata tramitelasigla “HGA", seguita dalnumerodelvolume),trad.it. diU. M.Ugazio,Mursia,Milano 1988,p. 153. 4EdmundHusserl,Lafilosofiacomescienzarigorosa,trad.it.diG.Sinigaglia,pre- faz. di G. Semerari, Laterza, Roma-Bari 1994, in part. owiamente la seconda parte su “Storicismoefilosofiadella«W/eltanschauung››”,pp.71-106. 5Com'èstatosottolineatopiùvolte, ilconcettodi “storicismo”,chenelsaggiodel 1911 Husserl impiega nel senso polemico-negativo poi divenuto consueto ma che sul pianodell”usolinguisticofailsuoesordioinNovalis,haassuntonelcorsodelXXseco- lounavalenzaindeterminataeplastica-alparipermoltiaspettidiquellodi “ermeneu- tica” - che lo ha reso veicolo di una uulgata assimilante una pluralità di orientamenti palesementeantitetici.L'antitesidecisivache,acostodirasentarel'ovvietàinquestasede introduttiva, va ribadita nel tentativo di focalizzare nuovamente il nucleo teorico che scaturiscedall'esperienzadellastoricitàcosìcomesiconfigurainDilthey,echequalifica il sorgeredella “coscienzastorica” dalui tematizzataedifesa, èquellatrauno “storici- smo” cheda taleesperienzalasciaemergerecomeconseguenzacruciale,cosìcomeneè giàtestimonianzaquestovolumeIdelflntroduzione,ilcongedodaogniformadi “stori- cismoassoluto”, seconl'espressiones'intendeognicostruzionespeculativadi unafilo- sofia della storia che inquadri con pretese di cogenza il processo storico stesso in un sensoassolutoefinalistico.-Nell`ambitodellascuolanapoletanadellostoricismoitalia- nocontemporaneo,cheannoveraesponenticomePiovani,TessitoreeCacciatore,l”anti- tesivieneespressadallaformulazionediun“neo-storicismo”critico-problematicorichia- mantesiallatradizionekantianaerivolto,controlostoricismoassolutodimatricehege- liana (e marxista), a questa cesura individuata nella seconda metà dell`Ottocento nel- l'operadellostessoDilthey.Dellavastaletteraturaditaliesponentimilimitoarichiama- relevoci recentidi GiuseppeCacciatore,Sloricixnto, in Nicola Abbagnano, Dizionario diFilosofia, UTET, Torino 19983, pp. 1051-'53, c Hixtr›rixmu.r, in EnzyklopãdiePhiloso- /›/Jie,hrsg. v. H. G. Sandkühler,Meiner, Hamburg 1999, pp. 551-56, eilsuoStoricismo /woblcnzaticoemetodocritico,Napoli 1993.Tra i compendi sullostoricismo, cfr. Fulvio Tessitore, Inƒrot/1./zioneaL0storicismo, Laterza,Roma-Bari 1991; Lo.i'tnrici_wnoela.tua .r/aria. 'låw//', /rm/v/c/n/',/zro_v[›ettz've,acuradiG.Cacciatoreealtri,Guerini, Milano 1997; piùdatataÂ-lu classicalmitologia Lostoricismoconternporanco, acura «li di PietroRossi, UTET,Torino 1977. GIOVANNIBATTISTADEMARTA,DESTINIDELLACOSCIENZASTORICA VII scito a non far calare in proporzioni variabili liombra dell'incompiu- tezzasusueoperecapitaliqualilaFilosofiaa'ell'arz'tinetz'cadel 1891 ole Ideedel 1913, pernonparlaredellaCrisidellescienzeeuropee. Manel- l'alveo della sua fenomenologia delle essenze, instancabilmente rivolta a neutralizzare come contaminazioni antropologico-psicologistiche molte delle aspirazioni della filosofia della vita che si coalizzava intor- no a figure così agli antipodi come quelle di Nietzsche e di Dilthey, l'anestetico controipostumideinaufragistoricipatiti dalleformazioni dello spirito era ed è offerto dalle intangibili sfere ideali di validità versocuil'umanitàeuropea,dicuieglihapretesodicircoscrivereedia- gnosticare la crisi, non dovrebbe cessare di tendere teleologicamente secondolanotaprognosi. Unanesteticochenonhaavutoeffetto,enon poteva averne, su chi, come Heidegger, ha poi ripreso più di ogni altro ehacercatodisondarequelleaspirazioniunavoltachesonostatefiltra- tee radicalizzate dallalacerante cesura dellaPrimaGuerraMondiale, e cheharivelatopubblicamenteilparricidiofilosofico giàconsumatonei confronti di Husserl, il quale lo vedeva ancora spiccare nella scuola fenomenologica come suo naturale successore, proprio con un altro trattato che chiude come un ultimo anello la nostra catena selettiva di manoscrittiincompiuti nelpensiero tedesco contemporaneo. Dopo la proscrizione husserliana a ridosso della morte di Dilthey, EssereeternpodiHeidegger,lacui “Primametà” èuscitanel 1927,rap- presenta comenoto-e siamo al passaggio obbligato di ogni presenta- zione che concerna il pensatore renano - anche l'atto inaugurale, con annessa un'ipoteca che resta sempre da vagliare, della fortuna filosofi- cadiDiltheynelNovecento. Contrariamentealvol. IdelleGesarninelte Scbrzƒten, però, il vol. 2 della Gesanztausgabe heideggeriana non reca piùnelfrontespiziol'indicazione(“Primametà") chenerammental'in- compiutezza, avendolaHeideggergià rimossa inprecedenza perla set- tima edizione del 1953 presso Niemeyeró. Sul versante diltheyano il progetto cli unafondazionefilosofica delle scienze dello spirito, rivolto a sancirne il loro statuto autonomo, è rimasto fedele, nonostante tutte le varianti che avrebbero pur imposto degli aggiornamenti, all'intento di accorparenel suo compimento definitivo, come una base diparten- za consolidata, i due primi libri in cui il volume I pubblicato si artico- la7, sicché non appare categorica o superata Yaffermazione fatta nel 6Cfr.MartinHeidegger,Essereetempo(HGA2),trad.it.(contestoafronte)acura diA. Marini,Mondadori,Milano2006,p.7. 7NeètestimoneinmodoinequivocabilelostessoDiltheyinaperturadell'abbozzo diprefazionecherientratraimanoscrittirisalentiaglianni 1904-1906,quandoavevaac- consentito all'ideadi unanuova edizione del presente “VolumeI": egli sostieneinfatti qui di aver acconsentito al desiderio dell'editore di farne uscire una seconda edizione