ebook img

Introduzione all'Analisi Qualitativa dei Sistemi Dinamici Discreti e Continui PDF

319 Pages·2016·7.042 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Introduzione all'Analisi Qualitativa dei Sistemi Dinamici Discreti e Continui

UNITEXT 96 Marco Squassina Simone Zuccher Introduzione all’Analisi Qualitativa dei Sistemi Dinamici Discreti e Continui UNITEXT – La Matematica per il 3+2 Volume 96 Editor-in-Chief A.Quarteroni SeriesEditors L.Ambrosio P.Biscari C.Ciliberto M.Ledoux W.J.Runggaldier www.springer.com/series/5418 Marco Squassina (cid:2) Simone Zuccher Introduzione all’Analisi Qualitativa dei Sistemi Dinamici Discreti e Continui MarcoSquassina SimoneZuccher DipartimentodiMatematicaeFisica DipartimentodiInformatica UniversitàCattolicadelSacroCuore UniversitàdiVerona Brescia,Italia Verona,Italia ISSNversionecartacea:2038-5722 ISSNversioneelettronica:2038-5757 UNITEXT–LaMatematicaperil3+2 ISBN978-88-470-5790-6 ISBN978-88-470-5791-3(eBook) DOI10.1007/978-88-470-5791-3 SpringerMilanHeidelbergNewYorkDordrechtLondon ©Springer-VerlagItalia2016 Quest’operaèprotettadallaleggesuldirittod’autoreelasuariproduzioneèammessasoloedesclu- sivamenteneilimitistabilitidallastessa.Lefotocopieperusopersonalepossonoessereeffettuatenei limitidel15%diciascunvolumedietropagamentoallaSIAEdelcompensoprevistodall’art.68.Le riproduzioniperusononpersonalee/ooltreillimitedel15%potrannoavveniresoloaseguitodispeci- ficaautorizzazionerilasciatadaAIDRO,CorsodiPortaRomanan.108,Milano20122,e-mailsegrete- [email protected]. Tutti i diritti, in particolare quelli relativi alla traduzione, alla ristampa, all’utilizzo di illustrazioni e tabelle,allacitazioneorale,allatrasmissioneradiofonicaotelevisiva,allaregistrazionesumicrofilmoin database,oallariproduzioneinqualsiasialtraforma(stampataoelettronica)rimangonoriservatianche nelcasodiutilizzoparziale.Laviolazionedellenormecomportalesanzioniprevistedallalegge. L’utilizzoinquestapubblicazionedidenominazionigeneriche,nomicommerciali,marchiregistrati,ecc. anchesenonspecificatamenteidentificati,nonimplicachetalidenominazioniomarchinonsianoprotetti dallerelativeleggieregolamenti. QuestaedizioneèpubblicatadaSpringerNature LasocietàregistrataèSpringer-VerlagItaliaSrl Allenostre famiglie,pertutto Prefazione Questovolumenascedall’esigenzadiuntestoinlinguaitalianaperlostudioqua- litativoelementarediequazioniesistemidifferenziali,tipicidegliinsegnamentidi Sistemi Dinamici, Equazioni Differenziali e Metodi e Modelli Matematici per la Biologia,presentiinmolticorsidilaureainBiologia,Matematica,MatematicaAp- plicata,Ingegneria,ScienzeNaturalieMediche. Perché nutrire interesse verso gli aspetti qualitativi? Le equazioni differenziali sono usate per descrivere la dinamica di sistemi naturali governati da leggi fisi- che.Tuttavia,mentreperiproblemitraducibiliinequazioniosistemilineariesiste una serie di tecniche atte ad esprimere esplicitamente le soluzioni in forma anali- tica,questononèpossibile,ingenerale,periprobleminonlineari.Perquesticasi si potrebbe ricorrere ad un approccio di tipo numerico-computazionale, che con- sentediotteneresoluzioniapprossimateedistudiarnelerelativeproprietà.Imetodi numerici, tuttavia, risultano piuttosto inefficaci se prima non si riesce a stabilire l’esistenza o la non esistenza di soluzioni e la loro eventuale unicità o moltepli- cità. Pertanto, questioni quali limitatezza o illimitatezza delle soluzioni, esistenza o non esistenza di orbite periodiche, stabilità o instabilità dei punti di equilibrio, biforcazionedel sistema al variare di un parametro, robustezza del sistema in pre- senzadiperturbazioni,sonodiprimariaimportanzaepossonoessereaffrontatetra- mite l’analisi qualitativa senza ricorrere alla soluzione analitica (che per sistemi nonlineariraramenteesiste)esenzasimulazionenumerica.Inoltre,l’analisiquali- tativa delle equazioni differenziali è un argomento tecnicamente accessibile anche agli studenti di primo livello e consente di collegare, combinare ed esercitare no- zionicheprovengonodall’algebra,dalcalcolodifferenzialedibaseedallageome- triaelementare,stimolandonotevolmentel’intuizionematematica.Sipuòaffermare chegliaspettiqualitativicostituiscanounbackgroundindispensabileperaffrontare un’ampiagammadiinsegnamenti,anchenondirettamentecollegatiallateoriadelle equazionidifferenziali. L’opera è costituita da un’ampia collezione di problemi svolti che permette sia di acquisire elementi di natura teorica tramite dimostrazioni rigorose, sia di svi- luppare l’attitudine a risolvere problemi nuovi utilizzando nozioni note e richia- mate all’inizio di ciascun capitolo. Il volume si caratterizza, principalmente, per vii viii Prefazione due aspetti: quello induttivo e quello figurativo. L’approccio induttivo permette al lettorediapprendereletecnichedell’analisiqualitativaattraversounaseriedipro- blemi proposti in modo graduale e pensati per introdurre, ciascuno, un particolare argomento. L’aspetto figurativo è stato particolarmente curato in quanto l’analisi planarepermette,persuanatura,unarappresentazionecompletadeiritrattidifase. Il lettore si renderà conto che, anche per problemi non lineari ed apparentemente complessi,lostudiodipochecaratteristichedibasemediantestrumentisemplicie la successiva ricomposizione delle informazioni raccolte in una figura permettono diintuirevelocementel’andamentodellesoluzioni.Perquestimotivicrediamoche iltestononsianéunlibroditeoriainsensoclassiconéunodiesercitazioni,masi collochiinposizioneintermediatradiessi. Poiché l’opera concentra l’attenzione sugli aspetti qualitativi dei problemi dif- ferenzialiordinari,letecnichediintegrazioneesattanonsonotrattateeperessesi rimandaillettoreadaltrefonti(sivedano,peresempio,iriferimenti[3,29,31,34]). Perisistemidinamicidiscretisegnaliamoilriferimento[35],perquellidiscretiin campocomplesso[18,35],mentreperquellicontinuiesisteun’ottimaletteraturain Inglese(inparticolareiclassici[5,17]).Percompletezza,inbibliografiasonomen- zionati altri validi testi dedicati all’analisi qualitativa delle equazioni differenziali, perlopiùordinarie. NellaParteIcioccupiamodimodellidiscreti,siaincamporealecheincampo complesso,ovverodiequazioniesistemialledifferenze,chegiocanounruolofon- damentaleinnumerosicampi,tracuilabiologiaelafisica,doveirilevamentispe- rimentalidiunacertagrandezzasonoeffettuatiatempidiscreti.Nelprimocapitolo vengono presentati alcuni esempi di equazioni alle differenze ad un passo, mentre nel secondo capitolo consideriamo alcuni sistemi di due equazioni alle differenze indueincognite.Inentrambelesituazionirestringiamol’attenzionealcasononli- neare, assumendo che il lettore conosca i metodi risolutivi standard per trattare il casolineare(sivedanoiriferimenti[18,35]).Particolareattenzioneèdedicataalle differenzetralenozionidistabilitàlocaleeglobale.Ilcasoscalarediscretoconsente anchediintrodurresiailconcettodicaostramiteunmodelloclassicounidimensio- nale,moltosemplice,enotocomeequazionelogistica,sialanozionediesponentedi Lyapunov.Entrambiquesticoncettisonoripresi,inseguito,periproblemicontinui. LaParteIsiconcludeconisistemidinamicidiscretiincampocomplesso. LaParteIIdelvolumeèdedicataalleequazionidifferenzialieaisistemididue equazioni. Si è dato particolare risalto al caso non lineare, rimandando ai riferi- menti [8, 29, 31, 34] per il background che riguarda il complesso delle tecniche risolutivegenerali.Dapprimaconsideriamoalcunistudiqualitatividelproblemadi Cauchyunidimensionalecomepropedeuticiallasuccessivaanalisideisistemipla- nari non lineari. Vengono inoltre svolti due classici problemi agli autovalori del second’ordineconcondizionialcontornodiDirichlet,Neumann,Robineperiodi- che, nonché alcuni problemi di minimo risolti utilizzando le equazioni di Eulero- Lagrange per funzionali unidimensionali. Nel caso vettoriale, dopo la classifica- zionedegliequilibriperisistemilineari,consideriamoalcuniproblemidipendenti daunparametrorealemostrandocomelecaratteristichedistabilitàdiunpuntodi equilibriopossanocambiaresostanzialmentealvariaredelparametrostesso.Ilcaso Prefazione ix di sistemi non lineari è affrontato sia localmente tramite la linearizzazione del si- stemanell’intornodelpuntodiequilibriosiaglobalmenteattraversolostudiodelle curve isocline, che permettono di dedurre la direzione delle traiettorie nell’intero pianodellefasi,esiaattraversol’utilizzodelteoremadiLyapunovodellecoordi- nate polari, che spesso forniscono informazioni di carattere globale (sul bacino di attrazionediunequilibrio).Dopounasezionededicataalleprincipaliproprietàdei sistemiconservativi,gradiente,eHamiltoniani,vienedatolargospazioall’esistenza diorbiteperiodicheediciclilimite(teoremadiPoincaré-Bendixon),allaloronon esistenza(criteriodiDulac),nonchéadalcuniesempichechiarisconoiconcettidi orbita omoclina ed eteroclina. Tra le varie applicazioni sono considerati, oltre ad esempiclassicitrattidellafisica(circuiti,pendolo,etc.),modellidicompetizionee cooperazionetrapopolazionitrattidallabiologia.Unultimocapitoloèdedicatoai fenomenicaoticichepossonoverificarsiinsistemicontinuibidimensionali(nelcaso nonautonomo)etridimensionali.Perulterioriapprofondimentirelativiallaseconda partesirimandaairiferimenti[3–7,9–12,14–17,19–26,30,37–39]. Irequisitinecessariallettoreperlacomprensionediquestotestosonoicontenuti standarddeicorsidiAnalisiMatematicaIeIIeirudimentifondamentalidiAlgebra Lineare.Cometestidiriferimentosivedano[8,13,28,29,33]. Gli autori desiderano ringraziare Alessandro Musesti per il contributo alla Se- zione1.5etutticolorochehannofornitosuggerimentiutiliamigliorarelastesura delvolume. Verona,Italia MarcoSquassina 22marzo2016 SimoneZuccher Indice PartI EquazionieSistemialleDifferenze 1 Ilcasoscalare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 1.1 Richiamiditeoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 1.2 Equazionidiscreteadunpasso . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 1.3 Stabilitàglobalee2-cicli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 1.4 Ilmodellologisticoclassico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 1.5 LogisticaeinsiemidiCantor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 1.5.1 InsiemiditipoCantor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 1.5.2 Lamappaatenda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 1.6 Ilmodellologisticoesatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 1.7 EsponentediLyapunov . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 2 Ilcasovettoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 2.1 Richiamiditeoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 2.2 Alcuniesempi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 3 Sistemidinamicidiscretiincampocomplesso . . . . . . . . . . . . 65 3.1 Richiamiditeoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 3.2 Esempielementari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 3.2.1 L’iterazionelinearef(z)=az . . . . . . . . . . . . . . . 67 3.2.2 L’iterazionequadraticaq(z)=z2 . . . . . . . . . . . . . 69 3.3 LasferadiRiemann . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 3.3.1 LetrasformazionidiMöbius . . . . . . . . . . . . . . . 72 3.4 IlmetododiNewtonnelpianocomplesso . . . . . . . . . . . . . 73 3.4.1 IlcasoquadraticoedilTeoremadiCayley . . . . . . . . 74 3.4.2 Ilcasocubico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 3.4.3 Ilcasogeneralezn−1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 3.5 InsiemidiMandelbroteJulia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79 3.5.1 LegametrainsiemidiJuliaeMandelbrot . . . . . . . . . 84 3.5.2 GenerareJ eMalcalcolatore . . . . . . . . . . . . . . 84 c xi

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.