Un misterioso, remotissimo corpo celeste viene segnalato dai radiotelescopi terrestri, e anche quando si scopre che la cometa, o pianeta, o asteroide, si sta avvicinando al sistema solare, la notizia appassiona soltanto gli astronomi. Ma ecco che gli osservatori identificano l'intruso: è un immenso cilindro metallico che ruota su se stesso a velocità vertiginosa. Nessun dubbio è più possibile, si tratta di un manufatto, di un veicolo lanciato nello spazio da qualche prodigiosa tecnologia cosmica. Il comandante Norton riceve l'ordine di esaminare da vicino, con la sua astronave "Endeavour", il silenzioso colosso, e se possibile di sbarcarvi, di agganciarlo, di esplorarlo, di prendere contatto con gli eventuali navigatori oltregalattici. Ed è la storia di questa memorabile visita che Arthur C. Clarke, tornato dopo parecchi anni al romanzo, ci racconta col suo inimitabile piglio avventuroso e scientifico, ironico e drammatico, magistralmente realistico e carico di affascinanti aperture sull'Universo.