Presentazione Un percorso di apprendimento per chi desidera imparare a disegnare bene, indipendentemente dalle capacità di partenza: gli unici requisiti richiesti sono l’impegno, la costanza e la voglia di farcela. Le metodologie classiche del disegno sono spiegate con un linguaggio discorsivo ricco di consigli pratici, trucchi ed esempi. Tecniche e suggerimenti per disegnare meglio e 350 illustrazioni fondamentali, Imparo a disegnare è il testo ideale per ispirare chi ambisce a diventare un artista. Questo libro è dedicato agli insegnanti, colleghi e studenti con cui ho avuto il privilegio di lavorare e dai quali ho avuto la possibilità di imparare www.vallardi.it www.facebook.com/vallardi @VallardiEditore www.illibraio.it Antonio Vallardi Editore s.u.r.l. Gruppo editoriale Mauri Spagnol Titolo originale: The Fundamentals of DRAWING. A Complete Professional Course for Artists © 2002 Arcturus Publishing Limited Copyright © 2010 Antonio Vallardi Editore, Milano Traduzione dall’inglese di Antonello Galimberti Grafica di copertina: Baroni Design ISBN 978-88-6731-344-0 Prima edizione digitale 2013 Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore. È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata. Introduzione Imparare a disegnare non è difficile. Tutti imparano in età precoce a camminare e a parlare, e poi a leggere e scrivere: imparare a disegnare presenta ancor meno difficoltà. Disegnare non significa altro che tracciare su un foglio segni che rappresentano esperienze visive. In realtà, tutto quel che ci vuole per disegnare è la voglia di farlo, un po’ di perseveranza, spirito di osservazione e sollecitudine nel correggere puntualmente ogni errore. Quest’ultimo aspetto è di grande importanza: di per sé, gli errori non sono un problema; vanno presi come opportunità di miglioramento e vanno corretti sistematicamente. Parecchi esercizi di questo libro rispettano i metodi applicati tradizionalmente da studenti e artisti di professione: seguendoli scrupolosamente, dovresti ottenere un netto progresso nelle abilità artistiche; attraverso una pratica costante e una ripetizione regolare degli esercizi, giungerai a disegnare con perizia, anche se magari non proprio come Leonardo da Vinci (cosa che richiede un po’ più di tempo). Infine, non dovrai disperarti se non disegnerai capolavori: altrimenti non avresti alcun bisogno di questo libro né di altri analoghi. Primi passi Prima di cominciare bisogna equipaggiarsi di matite, penne, carboncino, pastello di grafite e di vari tipi di carta da disegno: vanno bene sia la morbida carta ruvida sia la rigida carta liscia, a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. Bisogna trovare il modo giusto per impugnare la matita, e anche abituarsi a maneggiare il tavolo da disegno e magari pure il cavalletto. Non devi avere fretta; meglio sperimentare finché non trovi le soluzioni che fanno al caso tuo. Una volta presa dimestichezza con l’armamentario, potrai cominciare a pensare all’attività del disegno. In questa sezione c’è anche una serie di esercizi che servono a introdurre le nozioni di base e che forniscono una preparazione elementare in vari generi di disegno: man mano che procederai, dovrai ricorrere alle tecniche insegnate in tali esercizi, sulle quali dovrai quindi esercitarti con regolarità e diligenza. MATERIALI Per ottenere risultati non servono attrezzi da disegno sofisticati. A chi disegna per la prima volta dovrebbe andare bene una matita B, 2B, 3B o 4B ben temperata: bisogna comprarne una gamma e provarle, sperimentando di ciascuna la morbidezza e la pesantezza di tratto. Più tardi ci si può magari cimentare nel disegno con il pastello di pura grafite: ha un costo più elevato delle normali matite ma dura di più ed è ottimo quando si desidera variare tratto. Il carboncino è splendido per disegni più ampi ed è molto facile spanderlo o sfumarlo; esso permette inoltre di conservare una traccia scura anche con un tocco leggero. Per provare la penna (di grado 0,1 o superiore) è invece meglio aver già sviluppato una certa sicurezza. CARTA Tutti gli attrezzi citati si usano sulla normale carta grossa da disegno, che nei negozi di articoli per artisti è disponibile in un variegato assortimento di pesi e trame: bisogna provarne tanti tipi diversi per poter valutare i pro e i contro di ciascuno. Il vantaggio della carta liscia è che consente di disegnare con elevata precisione di dettaglio, rappresentando anche forme più piccole; il pregio della carta ruvida è che le linee che vi si tracciano sembrano vagamente spezzate, conferendo un effetto operato e garantendo che non vi si disegnerà troppo minutamente. In linea generale, più piccolo è il disegno e più liscia e fine dev’essere la carta da disegno; disegni più grandi richiedono un aumento commisurato nella ruvidità della carta. All’inizio è utile un album per gli schizzi perché lo si può portare ovunque, per disegnare in qualunque luogo e momento si desideri. TENERE LA MATITA Probabilmente ti verrà spontaneo tenere la matita a mo’ di penna, ma prova a impugnarla come un pennello o un bastoncino: il tratto risulta migliore se la presa è rilassata, senza tensioni nella mano o nel braccio. LAVORARE SU TAVOLA O CAVALLETTO Se non hai un cavalletto e te ne stai seduto con una tavola appoggiata sulle gambe, devi tenere la matita più o meno all’altezza delle spalle e avere una vista chiara dell’area su cui vai a disegnare.