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13 Pages·2002·1.86 MB·Italian
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Vedere Padova Il primo itinerario. È il primo fascicolo di un Muove dal Municipio il per- nuovo strumento per la visita corso che conduce alla visita di Padova. Non è una guida, degli antichi palazzi comunali nel senso tradizionale della e delle due piazze dei mercati, parola: Vedere Padova che fiancheggiano il Palazzo sintetizza la dimensione della Ragione. visuale di un diverso approc- Si entra poi nel fitto tessuto cio alla città, per comprender- urbano a sud di San Canziano, Chiesa di Sant’Andrea ne alcuni degli aspetti più girando per il Ghetto e l’anti- Oratorio di S. Rocco peculiari, coinvolgendo il co isolato di Sant’Urbano. Chiesa di Santa Lucia visitatore in un itinerario Tornando a nord, con una 3 guidato che passo dopo passo svolta verso occidente, s’in- Palazzo di Ezzelino il Balbo svela l'identità di Padova. contra la Piazza dei Signori, Attraverso un'attenta e mirata con San Clemente e la Loggia elaborazione grafica assono- del Consiglio. Lasciando il metrica del monumento o del Palazzo del Capitanio e la Stabilimento Pedrocchi complesso architettonico e Reggia Carrarese al secondo urbanistico, congiunta ad itinerario, ci si porta a nord in un'appropriata scelta d'imma- Via Santa Lucia, che si per- gini fotografiche, è consentita corre verso est, incontrando la una comprensione d'insieme e chiesa che ha imposto il nome di dettaglio, spesso legata al alla strada, l’Oratorio di San Piazza dei Frutti particolare interessante o Rocco e, sull’altro lato, alcune all'elemento di curiosità case medievali. Palazzi Municipali artistica, storica o popolare. Tornando verso sud per Via Dopo una visione d'insieme Cavour e Sant’Andrea, si dà della porzione del centro un’occhiata alla casa di Chiesa di San Clemente storico preso in esame, ogni Lombardo della Seta all’incro- passo è accompagnato da una cio delle vie Gorizia e Palazzo della Ragione piantina d'orientamento che Marsilio da Padova, prima di Palazzo del Podestà individua nella zona i monu- visitare lo Stabilimento menti più significativi, mentre Pedrocchi. Piazza dei Signori e Loggia del Consiglio alcuni pallini colorati mostra- no l'ubicazione di esercizi di Piazza delle Erbe particolare interesse: Chiesa di San Canziano trattorie e ristoranti (ros- so), negozi e botteghe (azzurro), informazioni utili (giallo). Stazione Ferroviaria Palazzo Antico Ghetto ex Sinagoga Grande (tedesca) Sinagoga (italiana) Cappella degli Scrovegni Duomo Palazzi Comunali Basilica di S.Antonio Edito: Comune di Padova Assessorato alla Cultura Azienda di Promozione Prato della Valle Turistica di Padova 5 v Il nuovo "braccio" del Al secondo piano del Palazzo Guglielmo Malaspina degli I due lati del cinquecentesco via Oi berdan Municipio del Podestà, oltre alla Sala Obizzi: il suo stemma è scolpito Palazzo del Podestà affacciati su Consiliare e quella della Giunta, sulla pietra sopra i pilastri del Piazza delle Erbe sono ornati P via 8 Febbraio IMMpslte ocour orniinerli ptccctiooiop menido cipG, o ifpiuraasrtbmooob ,gb rdteiaeecttlntat ait1 tsaoo9t rad 1id ei9S an rc etaRaa crlrociepmmo adrrae-ei-ol sdDsiae oltier mNottevaona ddi aclearoi i C GCcaorapunmpp gpepllaiil g acan ofdofnerlselai s.lC icNaohreliil ledslagiiio pcaililo a sprtatoiilace dno, io,c Phatelaetrd erdoreanvnvaaoat. o eiN lra aenl lioco mom snacesgu eaadrlzvolaza ictnoroi- cRuDrionetoonitmvt onleeerren isla c id1rtoaem8 lrG4liia o2rg ,icei tnoitntioctt ài(cll5t.lir uz)Ie idl fe duem de nqolid unpdoiuoi vutmdrenaeerassns tfitàeo- sono salvate due porzioni di vecchia contrada, (attuale V. 6 dare il Palazzo degli Anziani finestra intera. Un obelisco sulla affresco con vedute di Padova e Oberdan). con il Palazzo del Podestà. Al sommità angolare reca le iniziali via s.Canziano pviea dneoi tcearrdau ltia pniedlil ac opmrimmae mguoerrartai- dLio Vdoicveincoza P, oezszeogsueitrera ntoei. modi di La Torre degli Anziani eS ul'liln'asleag nnau odvia N, eicroetltaa Dnael P1o9n0t4e,. quand'era sindaco Vittorio mondiale. Il Palazzo degli Anziani Venduta al Comune da Tiso Moschini, tra le finestre del I Palazzi Comunali Camposampiero nel 1215, era mezzanino sono inserite alcune 5 1 La magistratura comunale degli chiamata Torre Bianca, per tabelle commemorative dei Anziani nel XIII secolo era distinguerla dalla vicina Torre caduti nelle diverse guerre. Una Il complesso degli edifici comunali formata da dodici persone: Rossa, ora inglobata negli edifi- pianta di Padova in marmo (6) è accessibile da via 8 Febbraio e otto ci successivi. Nel Duecento sul- a portico, sono sostenuti da due ricorda le 912 bombe cadute sul- dal cancello di via del Municipio. 2 la Torre degli Anziani fu posta colonne sormontate da capitelli la città durante la prima guer- una campana per battere le ore. bizantini di recupero, chiamati i ra mondiale. L'ufficio relazioni col pubblico Nella prima metà del Seicento due catini d'oro(3 e 4). Il fian- collocato al piano terra del Palazzo fu aggiunta sulla sommità una co verso ovest è parzialmente degli Anziani, sul lato nord del Lo stemma coronato di Padova, lanterna ottagonale con cupola, coperto dal Volto della Corda. cortile d'onore, con ingresso anche sostenuto da due vittorie alate (1), sormontata da una statua della I palazzi comunali sono colle- Giustizia, tutte demolite nel gati con il Palazzo della da via Oberdan. è posto al centro della facciata 1939. Ragione per mezzo di Gli Uffici municipali non prevedo- verso il Bo, sopra la lapide con un cavalcavia sor- no visite turistiche, ma sono aperti il Bollettino della Vittoria del Il Palazzo del Consiglio retto dal Volto al pubblico con le normali limita- generale Diaz. zioni. Il Palazzo del Podestà oqtutaot terroa ndoa lelale Cttoi mdaulnlea nAzrati, deove Fteutt oco Lsterounitaor dnoe lB 1o2c8a5le dcaal,l'archi- dsoetltloa Corda, prevalevano i nobili. Il palazzo quand'era podestà Fantone de Edificato dall'architetto Andrea degli Anziani fu terminato nel Rossi, come si legge nelle Moroni a partire dal 1541, il 1285, quand'era podestà lapidi murate nel pilastro Palazzo del Podestà contiene al angolare. I tre archi al primo piano il cortile pensile pianterreno, un (2), raggiungibile da due scale tempo aperti simmetriche con ingresso a edicola. Il quadriportico a tre arcate in pietra presenta colonne doriche a tutto tondo incassate nei pilastri. Si noti il bel contrasto con le semplici superfici intonacate dei due piani sopra la trabeazione. Palazzo del Podestà Cortile pensile Sala dei Nodari Palazzo della Ragione Cortile d’onore Palazzo del Consiglio Volta della Corda il quale si ricono- sce la srtuttura di Palazzo e Torre degli base della torre Anziani rossa. Qui sotto, La statua infatti, i malviven- allegorica Ala Moretti/ Scarpari ti erano sottoposti della 7 alla pena dei tratti vecchia Padova, di corda. Nei cin- coronata da tre giri que anelli in pie- concentrici da mura urbane, tra, i cui resti si era collocata in una nicchia sul vedono allineati Cavalcavia delle Debite, demolito Ex Magazini del Sale sulla parete verso nel 1872 insieme con le Prigioni. il Salone, veniva- La scultura (7) è ora collocata no appunto infissi nel cortile d’onore del 3 4 i pioli per le corde. Municipio. v v v Il Palazzo della Ragione lati lunghi del Palazzo e affac- 3 della città); a ovest le prigioni, l'accorpamento dello spazio ciate sulle due piazze, ingloban- l'alloggio del custode e la camera interno in un unico Salone sia S. Clemente Il nucleo originario più interno do le scale e allargando lo spa- dei Cattaveri, magistratura l'unificazione dell'immagine piazza della Frutta dineilz Piaatola znzeol 1d2e1ll8a, Rqaugainodn'eer afu zDioo pcoo pl'einrtcoe npdeiro i ld mel e2r cfaetbob.raio pimreppoossttea. Aalll 'ecseanztiroon uen d'aemllep ia epsrteedronma iinna unnte v soullulm'edei ldiziviae rso e via Fiume podestà Giovanni Rusca e 1420 l'edificio fu ricostruito sala rettangolare ospitava circostante. terminato l'anno successivo, col senza il piano ammezzato e, gli altri sedici dischi. Volte a crocieraescludono alla podestà Malpelo di San Miniato forse, anche senza un ultimo Lo spazio del Salone fu unificato vista le capriate del tetto delle piazza delle Erbe dabi bTautstucitai .e Pdiefri ccio ismtrpuoirrltoa nftuir,ono ps'ièa npoe,r sdae ml qeumaoler i-a ,s ein ètr eosdiustcieton d-o dalul'rianncteen idl iroe sdtealu 1ro4 2c0o.n seguente Lduoegcgeen ete uscnaa cpuair tsei adpeplloa gpgairaentoe. Manin WC costruiti da non molti decenni. le volte in muratura per sostene- Sotto agli archetti si conservano Le testine romaniche (1) re il pavimento del Salone e Sul fianco ovest lasciato libero affreschi di epoca carrarese, scolpite sugli stipiti degli archi delle Logge. dalla testata del cavalcavia della scampati ai rifacimenti operati Il Palazzo di accesso al mercato sotto il Il 17 agosto 1756 un turbine Sanità (3), il sole al tramonto dai veneziani dopo il 1420. 7 della Ragione Salone sono di quest'epoca. fece volare in Piazza dei Frutti illumina numerosi stemmi gentilizi Le Loggedel 1309 addossate Le misure del coppo, dello staio, gran parte della copertura e dei podestà e dei capitani della alle facciate del secolo L'apertura del piano terra segue del mattone e del braccio pado- della Loggia settentrionale. città,collocati in vicinanza del precedente raddoppiano il l'orario dei negozi, con chiusura vano, (2) usate in epoca comu- Alla ricostruzione fu preposto Poggiolo dei Bandi. passo delle aperture, alla domenica e al mercoledì nale, sono scolpite sul pilastro Bartolomeo Ferracina. Sopra il riquadro della porta è dimezzandone il numero. pomeriggio. Il Salone al piano angolare, al piede della Scala Mentre il piano terra del incassato il busto di Tito Livio e La muratura prevalentemente superiore è visitabile, tranne il degli Osei. Sotto di essi è Palazzo è stato sempre destinato un'iscrizione, un tempo piena cede la scena alle arcate lunedì, con orario 9-18 da riportato il più Tardo a mercato, all'interno del Salone. sostenute da piedritti più snelli, novembre a gennaio e 9-19 da brazzolaro che lasciano penetrare la luce febbraio a ottobre, con ingresso Con l'innalzamento della gran in profondità. Le colonne e le dal cortile del Municipio. volta di copertura, formata da balaustre in pietra d'Istria e in È spesso sede di mostre o nervature curve in legno rosso ammonitico si rincorrono convegni, con orari prolungati o trattenute alla base da tiranti in alternandosi nel gioco dei chiusure per gli allestimenti. ferro e tavole rivestite in lastre di colori del Comune padovano. piombo, fra' Giovanni ottiene sia Il porticoaddossato alle Logge, deciso dal Consiglio nel 1433, acceca in gran parte le arcate del piano terreno. Le botteghe interne, ancora di proprietà comunale, 1 Nel mese sono disposte in due file di marzo del 1306 fu contigue, con corsie di iniziato l'innalzamento della servizio all'esterno, un tempo nuova copertura, rivestita di illuminate da aperture ad arco piombo, ad opera di fra' alte e strette. Giovanni dell'ordine degli il Salone fu usato come Le botteghe esterne, di Eremitani, che nel 1309 eresse le Tribunale fino al 1797, quando proprietà privata, sono collocate logge a due piani, addossate ai cadde la Repubblica Veneta. entro la Loggia trecentesca Fino al 1420 rimase suddiviso in Scavi archeologicicondotti nei tre parti. Nelle due testate sotterranei del Palazzo hanno trovarono luogo: a est la messo in evidenza una Cappella di S. Prosdocimo e i stratigrafia completa dal 2 due dischi (o tribunali) del medioevo al periodo romano, Sigillo e del Maleficio dentro con il ritrovamento (per delitti commessi all'interno di importanti reperti. Il Salone distrutto nell'incendio del 1420. Saturno domiciliato in Sopra le quattro porte Quello esistente, più volte Capricorno è rappresentato d'ingresso aperte sulle Logge S. Clemente L'interno al primo piano del rimaneggiato, è attribuito a con un vecchio che si morde si trovano altrettanti piazza della Frutta Pscael auznz ou ndieclola " RSaagloionne"e dcaogstliit uani-ni NFeircroalròa ,M chiree tftoor see a h Satnenfoan o da lear am caonnos i(d5e)r. aItlo s umoa ilneffilcuoss.o bteansesroor.i lSieovnio q sutaadtir aintis ienr ictialcare via Fiume successivi all'incendio del 1420. mantenuto l'ideazione Nel riquadro superiore una durante il Quattrocento, La decorazione pittorica è divisa figurativa giottesca. scena di amanti, alla quale perché prima le porte erano in due parti. In quella inferiore Come un grandioso calendario fu sovrapposta l'immagine più alte, concluse con arco piazza delle Erbe sdoisncoh ir a(fof itgruibruatnea llie) icnosne gfnigeu dree idi ial pcaicrtlior eè ddaivlli'esoq uiinn odzoidoi cdii mesi, dSio purnaa ldao pnonrat.a orientale rfirboanstsoantcoi nei ctoriraonngaotela crio on con Manin WC animali: leone, aquila, orso, primavera in Marzo, sotto il verso il Municipio è cornicioni ad archetti. pavone, porcello, capricorno, segno dell'Ariete, dipinto a 4 collocato il medaglione I quattro bassorilievi (7) volpe, lupo, cammello, drago a partire dall'angolo nord est. Il mese di Aprile (4) è con il ritratto rappresentano personaggi Il Salone due teste, dolce (come era detta rappresentato con una giovane dell'esploratore padovano padovani, o creduti tali. Sul 9 la pantera), grifo, bue, cervo, La Pietra del donna su un prato recintato Giovanni Battista Belzoni, lato sud: il medico filosofo e leopardo, drago, cavallo, Vituperio (3) recante fiori in entrambe scopritore di antichi astrologo Pietro d'Abano sulla unicorno; ma anche le quattro fu usata come le mani. monumenti d'Egitto, porta orientale dei Ferri, berlina per i opera del 1823 dello il giurista Giulio Paolo su Il dorso di una cartella debitori insolven- scultore Rinaldo Rinaldi: quella occidentale del Vino. d'archivio contenente gli atti ti dal Duecento è attorniato dal serpente Sul lato nord: il teologo del foro padovano relativi al fin all'ini- che si morde la coda, simbolo predicatore Alberto Eremitano disco del Pavone per gli anni zio del dell'immortalità (6). sulla porta occidentale delle dal 1676 al 1678 (1). Seicento. Nel 1819 furono collocate ai lati Erbe e lo storico Tito Livio su Nell'Archivio di Stato della porta le due statue di quella orientale degli Osei. di Padova del solo disco Sakmet donate da Belzoni alla Quindi due personaggi antichi del Pavone si conserva- città, ora al Museo Civico. e due moderni. no 239 buste dagli anni dal 1368 al 1797. 1 La consistenza degli atti giudiziari degli altri 17 dischi è analoga. 3 2 7 5 Prosegue con la successione dei dodici segni zodiacali, per terminare al punto di partenza con l'Acquario. Ogni segno dello zodiaco è accompagnato dal pianeta signore del segno e da un santo. Tutt'intorno le attività e i caratteri verso cui inclinano gli umani, secondo le rispettive influenze, derivate dalla data di nascita e dall'ascendente. Il rilievo con il sole dorato posto sulla parete sud (8) lascia passare attraverso la bocca il raggio di sole che a mezzogiorno colpisce sul pavimento una lunga asta meridiana virtù cardinali e le tre teologali, Il grande cavallo ligneo (2) graduata, i santi protettori di Padova, i fu commissionato da Annibale realizzata nel dottori della Chiesa, etc. Capodilista ad un ignoto 1761 da In quella superiore, divisa in tre autore per una giostra Bartolomeo fasce, è dipinto un ciclo simbo- pubblica nel 1466, anno 6 Ferracina. lico il cui programma, ispirato della morte di Donatello. alla dottrina astrologica di Pietro Il cavallo imita quello del d'Abano, vuole indicare l'in- monumento a Gattamelata. fluenza dei corpi celesti sulle La testa e la coda furono nature e le attività umane. rifatte dall'intagliatore Il ciclo astrologico dipinto da Agostino Rinaldi, poco prima Giotto tra il 1315 e il 1317, che l'opera fosse donata comprendente anche la volta al Comune e portata in Salone 8 con stelle e pianeti, è andato nel 1837. Il sottosalone e le piazze La Piazza a nord del Salone 3 fornai e fu unificato l'invaso Ceramiche colorate di porta ancora il nome della piazza. Nel 1997 è stata Andreose nel sottoportico di S. Clemente Il mercato coperto padovano "della Frutta", ma i pochi ricollocata al suo posto. casa Verza segnalano i capi di piazza della Frutta fpuiannzoio tnear riennion tdererlo Pttaalmazeznot ed aellla bciarnccohnid raitmi daastii vseonndoi toogrig di i Aafnfacchcei ait in evgeorszoi silo Pttaol ai zpzoor tdiceilla vaells'itniateriron oc h(e9 )s.ono venduti via Fiume Ragione da quasi ottocento anni abbigliamento. Il famoso Ragione hanno lunghe (6), anche se il tipo di merci mercato della frutta, segnalato tradizioni. vendute cambia nel tempo. già dalla fine del XII secolo, Sotto il portico detto dei piazza delle Erbe I(nv eedpio pciaa nctoinmau),n valie t,r oavda ensoe mpopsitoo sPie srvoonligoe fvina oe natlrl'oin iilz rioecinto del Cnoarldeg daerlil,a c pioiaèz dzeai dceail zForluatit,i ,a Manin WC venditori di panni pregiati, dell'Ottocento. La colonna del dove nei Duecento si pellicce e raschiatori di Peronio (in copertina), vendevano cinture, guanti e pergamene, mentre i generi col suo capitello scolpito a seta, oggi si trovano Il Sottosalone e alimentari sono venduti nelle motivi vegetali, simbolo del ancora alcuni negozi di scarpe, 11 le Piazze piazze: vino e granaglie in mercato dei frutaroi, fu ma anche botteghe del pane (2) quella a sud, verdura, frutta, allontanata nel 1809, quando fu e di abbigliamento. Caffè Bar, Pasticcerie: carne e pesce in quella a nord. demolita anche la Camatta dei Ma il vero mercato popolare di Pasticceria Graziati - P.zza Frutta Già dal Quattrocento i merciai frutta e verdura si svolge si assicurano stabilmente tutte le oggi di mattina nella piazza Bar Antille - Via del Municipio, 3 botteghe esterne del lato nord, meridionale, detta appunto delle 9 Bar Municipio - Via del Municipio, 8 dove ora ne resta una sola (4). Erbe già dal secolo scorso (3). Caffè Verdeoro - P.zza Erbe, 20 I salumieri, invece, almeno dal Le bancarelle in legno su ruote Caffè Vescovi - P.zza Erbe, 6 XVII secolo, occupano gli (5) sono portate ogni giorno sul spazi sotto la Scala dei Ferri, selciato in trachite della piazza Caffè Margherita - P.zza Frutta sul lato sud. e ricoverate di pomeriggio negli Sotto Salone: Anche i mercati nelle piazze si stalli - sempre più rari - del Bar dei Osei - P.zza Frutta sono modificati col tempo. Ghetto, di S. Urbano o di via Soncin. Sul rettangolo rialzato Bar Romeo - Sottosalone (la levà) gli ottanta banchi Bar Nazionale - P.zza Erbe, 41 numerati occupano un posto Bar dei Spriz Colzera - P.zza Erbe, 36 2 1 cinture saerttaic oeli in seta 4 guanti e olio e seta formaggio Alodio fila Berlina tela dei fibbie di panni rifatti Falsari trapunte e ottone lino di piave coltri salumi fveercrcih i tlienlie paroapnocnei e Peronio pane anitre mercato c o ltelli galine della frutta 7 10 pulcini uova In occasione di particolari selvagginascala Torre Vecchia 5 ricorrenze le carni fresche uccelli degli Uccelli degli Anziani pesci Palazzo erano esposte con grande scarpe e mercato del Consiglio opulenza, com'era abitudine calzari delle erbe cambiavalute della macelleria Garbin Prigione durante le feste natalizie negli "Basta" anni Venti e Trenta (10). scala panni pregiati delle Erbe panni pregiati (sarti 1°piano) assegnato e a rotazione, perché pellicciai non tutte le posizioni godono I banchi collocati a lato dei raschiatori di pergamene scala 6 della stessa accessibilità e dello due passaggi longitudinali pellicciai dei Ferri stesso favore del pubblico. sono tutti di macellai, Tra la levà e il Palazzo trovano salumieri e casolini(7). Carcere Carcere ferro Palazzo posto i banchi più grandi, Nuove Vecchio esattori civici lavorato del Podestà tra i quali ancora qualcuno di scala giocatori granaglie. del Vino di tarocchi Sulla testata est della levà nel 1930 è stata collocata una mdeelr vciantoo scteurochlei vee lgeegtaaclcii flerugmumenito giubbe fontana, opera di Tullio crusche e Paoletti. biade Anord della fontana hanno il posto assegnato i mercanti di fiori. calzature Ospizio di S.Urbano 9 S. Canziano 1797. Era chiuso di notte da nell'ultima guerra. bottega con due medaglioni: a quattro porte: quella settentrionale L'isolato di S. Urbano destra Tiziano e a sinistra via s.Canz Lanac chhei easi am dair Sti.r iC Caannzziaion,o, dedicata iSn. vCiaan dzeiallneo P; iqauzezlel,a poorcieon ata sleu din di È compreso tra le vie dei Fabbri e Rstaufdfaeneltlio, .c oMmae s ruabcictoo ngtlai no bri Canzianilla e Proto, è vicina al via S. Martino e Solferino, vicino Squarcione, a sud della Piazza Toffanin e Puppi, battezzarono ei Fab qEusaisdtreinvtieo gdieàt tnoe lC 1a0n3to4n è d uenl aG daelllole. allo sbocco in via Roma; dSe. lMle aErtribneo (e7 )S, oflifneor ian ov,i a lme odiueree t"e. rIrne cvoiatt ed e"iG Soobnaction e so viaSoncv.lio ndS. Martino via d. P iazeze Solferino pÈvrncooiao ùtsmmrat daazee.nti n aoLutt innoaicne hfan tdeaere ccrelcecol h1lsi 'aisid6enati1asg t7tea rrè ,ei dd oscsiasnco oPofntoo am dlt dacaapo ll aaeovrs vatrsi.eiit nscanto oa,- dtasISrlolo.a l cp'vsUiopfneornri bzeervmairseoasnna iodcotto aoenp lleeaall 'o dpOdlc aaeuta tlfcsto uao1hc r 8ileoaea0nbns 6tcaioot.h ad,ei teeddivdsoiafoipic, c oaa tltaai aa sfdDsoiue erltlellr laTose trv fiepaaecorc elilca,ni if eatocodtraa ie(sf 9 iadtc)r ea.diclteooatbr tvaaae ttdarese csoi io p lnaao p dfrieonsnetào S.Canziano e con quattro colonne e basamento partire dal 1185 dai benedettini di 13 il Ghetto Praglia, per offrire un ricovero e un luogo di preghiera ai monaci che 4 Ristoranti, Trattorie Pizzerie: dovevano recarsi in città. Talvolta, via Fiume medaglioni floreali policromi, 10 in caso di guerra, l'intera comunità completamente ridipinti negli Cavalca - Via Manin, 8/10 monastica era costretta a trasferirsi anni Cinquanta. Highlander Pub- Via S. Martino e al sicuro in città. Così l'archivio SMoalrfeercihnioa,r o6 9- Via Manin, 37 anmiom dienl imstroantiavsote droe ld vi aPsrtaog pliaat reimrao- via Manin WC Icno lvloiac adteai uSnoan cdienl lèe arnimcoersase per Osteria dei Fabbri - Via dei Fabbri, 13 sGeimà pnreel cDounesceernvtaoto è at eSs.t iUmrobnainaota. l'o- one ldei bPaianzczaar edlelell ein E lrebgen.o L dae ls cmrietrtacato PCCiaazffzffeèèr liBea a CSroo, nrPncaaisnct ci-c hVcieeirai eS:oncin, 11 5 sddI pien ilsetlca'gUoloilntzaàiir v niae eelr l sp picitraoàon.nfoev setsenortrroai daif fSa.c Ucirabtia nsuoi via dei Soncin via Gritti via Squarci "psiSineTitAsrtaLr aLte Odne eSlr Oap oNèr CtionIncNae" s (si1na0ct)ai.s aa nella Via S.Martino e Solferino, 6 portici del lato sud della Piazza Bar Zanellato - Via dei Fabbri, 22 delle Erbe, erano anch'essi di 11 La vecchia enoteca proprietà monastica ed erano ceduti Via S.Martino e Solferino, 32 a livello. Caffè della Piazzetta 2 piazza che allora era detta del Via S.Martino e Solferino, 49 La casa che separa via S. Martino Vino). Racconta l'abate in mattoni. Sull'attico quattro e Solferino da via Soncin è Gennari che il Gobbato era Enoteca Dido - Via Soncin, 35 statue degli evangelisti, opere di decorata da due medaglioni (7) chiamato Aneme "perché da Osteria L’anfora - Via Soncin, 13 Pietro Danieletti. In due nicchie che guardano sullo slargo. Nel giovane faceva l'anime de' tra le coppie di colonne le statue 1784 un certo Gobbato aveva bottoni". dell'Umiltà e della Verginità di 6 un'osteria di fronte allo sbocco Nel 1848 un suo discendente, Antonio Bonazza (2). Le due quella occidentale nella stessa di via Squarcione, che allora si Luigi Gobbato, aprì un caffè formelle soprastanti raffigurano strada, prima dell'incontro chiamava Contrada Caneve al n. 48 e, appassionato di il martirio dei santi. con via dei Fabbri; (cioè cantine, e proveniva da una scultura, adornò i lati della Al centro della facciata, sopra il e quella meridionale in via 7 timpano curvo del portale, un dell'Arco, dove confluisce grande affresco di Guido Luigi in via Marsala. Nonostante le Vernansal rappresenta la trasformazioni e i rifacimenti Concezione della Vergine. il Ghetto conserva la sua 3 impronta con le caratteristiche case alte, eterogenee e spesso ricche di elementi di recupero, come le quattro colonne con capitelli tutti diversi in via S. Martino e Solferino, di fronte all'imbocco di via dell'Arco (4). La prima grande Sinagoga di Padova fu quella di rito tedesco (3), inaugurata nel 1683 in via delle Piazze, con 8 ingresso anche da Corte 12 Lenguazza. Era collegata a sud con la Sinagoga di rito spagnolo che aveva di fronte quella di rito Il Ghetto italiano, l'unica tuttora funzio- L'architetto Camillo Boito, 1 Nsuedl ld'aerlelaa dPeianzszaam deenltlee eEdribfiec aet aa aest npaern taec. cFoug ltirearsvfio armncahtea in feeld 1e8li9 d2i vchinec pitroervee ddeelv cao ln'acbobrastot idmeel n1t8o7 d2ei dell'isolato del convento di rito italiano e spagnolo, cavalcavia delle Debite, detti Sant'Urbano (7), fu concentrato il ma fu devastata da un incendio delle Guardie, della Chiesuola Ghetto ebraico, deciso nel 1601, doloso nel 1943. e delle Sanità,tra il Palazzo operante dalla Pasqua del 1603 e Il restauro compiuto nel 1998 della Ragione e il vecchio edificio abolito dal governo francese nel risarcisce finalmente una delle delle prigioni, realizzò il nuovo tante ingiurie subite dalla città Palazzo delle Debite, destinando a botteghe il pianterreno e ad abitazioni i piani superiori, via Dpiazza dei Signori via S. Clemente LLddeeaall llLLa'Oo oGtggtrgogaicinaae n dGdteouel, la C èrCd opoinaons snistgieagll il aoiclo,ol 'drasenotgtao lo 6 SIcSna.. ssCCeer lleieet mman eeiengnn otutezen is ic( 7ori)mv lepal laCe sphseioer sdlaai di via S. Lucia itraP illeB aiv VDrNaiaaga zgP aSiirua.i nozLgz Sueaarc deuia ervio i,Sa diSge.nt tLoaru iuc nsiia t pepumeòrp voia àMteioP idnte via M va in a iFniume cFdBdicClooieu aas1nln sme i5 s1sngv1eab4inig6nzra9oaui o 6pa iMe,d,.t e n avièIro t ni A ednnlsta attnecaa e ringlBt trladiouaobi ire atc aLetrPgoal reeidim aoegt e rMt apalàB l cdaeii(loggit2 anog1)t.cii5a o o0 d r9sasu oe fdG1eadqasl1eeuiccslg9àiuc en l0Firncida, aie sSittfl taacupafa tron ectaaianzcom g ieihnsnlapteeit tlero ddoida ,roe. apetp craipdotu nioeFigmt lseadi ta cebaeananb ina petrBcili:i l, htde' qoAOeceul colrrpecae ledorlfreiii cei via Dantepiazza dei Signorivia N. Sauro "ddaspMvtdlieiial aaaelu' i n lvnmfSs iriP i .oapba opC ongoezuztgclszeezòciee oms onttgt tt oeiaeiodnu rnn"ue dntpt,lnie, gli paaa,spe ez ulrrcsarzov ta asmrlpisc,aa raaeic dia pnnoiacnrrcs :coeddo hanisoilen e ea fd na dqr(muzoa1ueane1ett-)àe. Piazza dei tra il 1530 e il 1533 col e Maniscalchi. Questi ultimi destra i resti dell'affresco sulla Via S. Lucia 15 Signori contributo del Falconetto. fecero capo all'altare di S. Alò parete nord della canonica. Sulla facciata rivestita di calcare (S. Eligio), ricostruito da Nicolò Giunti in Piazza della Frutta si bianco d'Istria risaltano gli Baroncelli nel 1440. giri subito a sinistra per via Ristoranti, Trattorie Pizzerie: Ristoranti, Trattorie: inserti geometrici in marmi La facciata, con le quattro Boccalerie (dal nome dei vasai Belle Parti- Via Belle Parti, 11 colorati di gusto lombardesco (8). lesene in cotto poggianti su Al Pero - Via S. Lucia e dei bocalariche vi La Lanterna,P.zza dei Signori, 39 Sono notevoli i dettagli, come le alto piedistallo e sorreggenti il Cantina del Gufo - Via S. Lucia, 91 operarono). Allo sbocco di via Piedigrotta- Via Obizzi, 14 ghiere degli archi, i capitelli e le timpano, è stata rifatta nel 1598 Enoteca Tre Archi - Via N. Sauro, 23/A Boccalerie in via S. Lucia la due basi cilindriche delle in forme che assomigliano a vecchia casa trecentesca con Caffè Bar, Pasticcerie: colonne, intagliate da Giovanni quelle di S. Canziano, di circa Posada de la Mision - Via N. Sauro, 16 barbacani e arcatelle mostra Caffè el Pilar - P.zza Signori Minello de' Bardi. vent'anni più tarde. Sul timpano Caffè Bar, Pasticcerie: ancora, sotto alla cornice in Bar Frutteria Orologio - P.zza Signori Le pareti della Sala del 7 furono collocate tre statue: al Caffè dei Signori - Via Dante cotto, qualche lacerto di Consiglio al primo piano furono centro S. Clemente, S. Giustina intonachino dipinto a finti Caffetteria Manin - Via Manin, 56 affrescate da Antonio Torri nel a destra e S. Daniele a sinistra. Caffè ai Trani - Via Dante mattoni (12). Caffè dei Signori - Via Dante 1667. Gli episodi della storia e Nel 1696 furono ricavate le Gelateria Patagonia - P.zza Signori delle leggende nicchie tra le lesene per le 12 statue di S. Alò a nord di Caffè S. Clemente - Via S. Clemente, 16 S. Giovanni Battista a sud. Le decorazioni a stucco sotto 4 all'architrave, con ricchi festoni e mascherone centrale (5) appartengono verosimilmente a questa fase. (ma una fu asportata durante l'ultima guerra). 9 Da notare sul gradino superiore verso ovest una curiosità: 1 due tacche metalliche con la scritta consunta 2 "BRAZZOLARO". 11 Si tratta della misura di circa 68 centimetri del braccio da panno. Adestra della facciata di S. padovane sono riquadrati da Clemente (7), una lapide ricorda grandi telamoni monocromi (3). "il grave et atroce delitto commesso da diversi sbirri li 15 Il piedistallo dell'antenna porta- febbraio 1722 contro alcuni 3 stendardo (4) era stato collocato scolari all'interno di questa dal governo veneziano della abitazione ..." città di fronte alla Loggia del Consiglio. Fu spostato nella 8 posizione attuale, sul lato opposto della Piazza, quando nel 1787 fu deciso di Di fronte all’Oratorio di S. Rocco, accoppiargli la Colonna romana, la casa Dondi ingloba il volto su rinvenuta negli scavi di S. via Pietro d'Abano. Essa, insie- Giobbe in Piazzetta Pedrocchi, me all'edificio contiguo verso con sovrapposto il leone La Torre dell'Orologio, con la ovest, fu sede dal 1509 marciano. Porta del Falconetto al centro del Il leone nimbato fu abbattuto al 1771 del Collegio Palazzo del Capitanio, dai francesi nel 1797 e sostituito Lambertino, istituito dal è il principale riferimento visivo solo nel 1870 con medico bresciano Girolamo per chi giunge in Piazza dei quello attuale, Lamberti per gli studenti Signori dalle altre piazze (6). scolpito da Natale provenienti dalla sua città. Anord della chiesa di S. L'ultimo piano della facciata Sanavio. Le for- Una scritta di epoca napoleonica, melle del basamen- Clemente, dall'altra parte della tardo-gotica è separato dalla volta a conservare la nettezza to in pietra d'Istria strada, la Casa Zanibon si parte inferiore con una linea di urbana, è collocata sul lato dell'antenna distingue per le balaustre in arcatelle chiuse. orientale dello slargo raffigurano ghisa dei poggioli e gli elementi Molte ghiere d'arco in cotto, esistente ad est della Loggia le quattro virtù in pietra di recupero, appartenenti a vecchi fori del Consiglio (1). cardinali ricollocati sulle aperture tamponati, sono visibili sulla 10 della facciata (10). superficie muraria in mattoni. 5 o S. Lucia ridisegno di gran parte del 5 definita "delle catapecchie suB centro della città, dal schifose, degli angiporti oscuri, aiv via S. Lucia Lè ari ccohriedsaata p griimà iitni vuan d i S. Lucia qchuiaerstiae dree id Si eSr.v Li,u scailav fainndoo a ilnla dveain otr iavbii mtaetofi tPiciei"trom da 'Adobvaen oa,ve- documento del 964. Fu sede del pratica solo i palazzi comunali Andrea Mantegna, Girolamo Capitolo delle Fraglie dei e lo stabilimento Pedrocchi. Savonarola. WC Frutaroli,dei Calegarie dei La cosiddetta Casa di Ezzelino Il palazzo d'angolo con Piazza eirelaccoB aiv via P. d'Abano via Breda via M. da Padova FlGlcta'euea risrrcrmaeiocctclihaoanui smanzdttiiraaoo.u nSNzsFeoiareo,nli longp t1e eirnm 7o,B e1bseleu1a l1ni b cps7aiaerl3tm,o o 0ngm,e, ee fn aeutdtt n eocetac rdeuisi sea idfrdCloiei bo Brlmamslaasterl asuMbza oizottoago ail i. nvpvacaelalosrla ierr ap fi(,cio 7niarn)eva e aodi rlrep eiVlog ioiil n lpteoi a dni o oPvinsercporosicotnea tdrproeaiann uzdonzo ia la l GluTtnreaogar tioerb odav ilidfdaiici S Siso.i. LLuucciiaa. GacdiGnloiia v mmncrehioerabi t nPaaeii vlnetedeirtrimee i ( scs1lpsmo'e0aunlo)ntet.t ii ifc eF,aa innuan evut q epotru orlineoufreceegterel e ia:ncmt nttoaecentshnoccet ioido,a La Chiesa di S. Lucia e di una questione riguardante la Duecento, forse negli stessi notevole di epoca del piano di ricostruzione e 17 l’Oratorio di San Rocco sporgenza della facciata rispetto anni del Palazzo del Consiglio tardo-romanica, risultante dalla azionista della società che ne a quella dell'Oratorio di S.Rocco e di quello degli Anziani, fusione di due case contigue, gestì l’esecuzione. Ristoranti, Trattorie Pizzerie: (4). Assai luminoso l'interno a mostra nelle due facciate rispettivamente con due e tre navata unica, con l'ampia volta contrapposte diverse archi di portico, sostenuti da IPsaodlao vdai, C11a/p1r5era,Via Marsilio da lunettata sopra la cornice 4 stratificazioni successive, come colonne in trachite e separati da sostenuta da semicolonne la quattrocentesca trifora con un pilastro in comune. Mentre Pizzeria Mandrillo - Via S. Lucia, 59 composite. Le statue di S. Pietro archi polilobati che si affaccia il capitello mostra semplici Ristorante da Mario - Via Breda, 3 e di S. Paolo sulle nicchie sopra Sul sagrato della chiesa di S. su via Marsilio da Padova (6), spigoli smussati e decorati con Caffe Bar, Pasticcerie: le porte laterali (1) sono di Lucia una colonnina in trachite arricchita dal gioco delle due un’esile stella a sei punte, le autore sconosciuto, mentre le sormontata da una croce fu colonne in pietra d'Istria ghiere più esterne degli archi Bar Pasticceria Nova - Via Boccalerie, sculture degli stessi santi nelle eretta nel 1839 a ricordo bianca con gli stipiti e i appaiono sostenute da peducci 25 dell'abate Giuseppe Barbieri, balaustrini in rosso scolpiti con testine singole o, in Pasticceria Dell’Antone gran predicatore (9). ammonitico. un caso, anche accoppiate (8) Via Boccalerie, 5 Le coppie di bifore all'ultimo simili a quelle del pianterreno Osteria Vita Nova - Via P. d’Abano, 10 S. Rocco piano sono riunite dalle ghiere del Palazzo della Ragione. VEniao tPe.c da’ ALab aCnoor, t1e dei Leoni L'Oratorio a due piani eretto sduapl edraivoarin izna lme actotonntiin luaov osura ti e 9 dalla Confraternita di S. Rocco Caffè Missaglia - Via Breda, 39 tra il 1525 e il 1542 ospita il arcatelle in cotto; il motivo si ripete sulle due facciate Bar Segafredo - Via Breda, 31 ciclo di affreschi ispirati alla contrapposte. vita del santo, opera del pittore Bar del Bacco - Via Breda, 6 Dal 1794 al 1873 i locali sopra Gualtiero Padovano, con Bar Tabera - Via S. Lucia, 33 interventi anche di Domenico il Volto della Malvasia Paparazzi Fashion Café Campagnola, Girolamo Tessari 6 Via Marsilio da Padova, 17 del Santo e Stefano dell'Arzere. Nel riquadro con il "Sogno di S. Rocco" una veduta di Padova nel Cinquecento, con i bastioni e il Santo (3). 2 Gli edifici sul lato sud della via nicchie interne furono si sono salvati dalla demolizione eseguite da Giovanni Bonazza. del resto del quartiere di S. Del figlio Antonio quelle di S. Lucia, avvenuta tra il 1925 e il 9 Bartolomeo, di S. Andrea e gli 1927 (9). Lo sventramento angeli sulla cimasa di un altare. risparmiò solo l'Oratorio di Gli edifici del fronte edifi- Di scultori della scuola dei S. Rocco, la Chiesa di S. Lucia cato sul lato nord di via S. Bonazza le altre statue nelle e l'Ospizio dell'Angelo, Lucia sono in evidente fuori nicchie. I riquadri monocromi ora affacciato in scala col tessuto della città sotto la trabeazione tra le colon- Piazza dell'Insurrezione. medievale. ne, raffiguranti i patroni della Viene tra l’altro demolito L'architettura monumentale città, gli evangelisti e i dottori l’albergo Stella d’Oro in Piazza e accademica o ispirata al della Chiesa, furono dipinti da Garibaldi e anche la casa razionalismo più banale Giacomo Ceruti tra il 1738 e il Savonarola in Via Borromeo. sostituisce quella rasa al 1740, tranne il S. Luca, opera Il progetto del 1921 di Gino suolo, pretestuosamente Gian Battista Tiepolo. Peressutti prevedeva il 10 3 7 8 1 via S. Andrea vi Via Sant'Andrea via S. Andrea vi VPaiad oGvoarizia e via Marsilio da Itunrdiisrtiaz zei vei sniotatitzoiree u:tili peril ova Ua Snaa nptr'Aimnidtirveaa Achpioessato dloe deisciasttae va ova Via Gorizia, prima della d d IATUffici di informazione ed via M. da Pavia Gorizia i Ppe.tdar occhviia 8 Febbraio ncNrpaPia errcseeniloulm co ssd1einta td6rei oulec4 'zpnaed1imnote oeutnln,erln ea'enaaant tpta mdetcr u opeouoa nrmtrlliòd'ienaep olclnglt 'ieaatigpaàtrslaate sian l eei.aetn tlegno 1rro ae1r s2ds6.i , via M. da Pavia Gorizia i Ppe.tdar occhviia 8 Febbraio c1dSsmfaoo9iuc apn1Tlcn rq6luiaoaau,r m ttiiceoa shrne taniiasena sogcd. orpohid iziiqe alis t umpicr eaihdala eltidnaas eont icCl enlita oteght rnuàcart aeanrns,,an e adlol a a ASododrorotsaaasmmrrziiisi ooot99e n,,ein00nesz00v taF:--: Sl11Tluu,32u nnt,,r-e00-islss00a at0bibc4 a999,/,080070-5- 121908,7,30700 via Oi berdan dcaanllo'antitcuaa.le cortile della via Oi berdan fuamttaan eirsitgae Grei udlaiol mFeedrcealen tnee l 1556 Vteilc 0o4lo9 /P8e7d6r7o9c2c7hi, Via Sant'Andrea Dal 1875 al 1884 la chiesa a Via Gorizia e su progetto di Agostino Righetti, orario: lun-sab 8,30- 12,30 19 navata unica fu trasformata a via Marsilio da Padova "ad usum amicorumque 15,00- 19,00 tre navi, separate da colonne commodum et urbis Ristoranti, Trattorie Pizzerie: claocruinnzairei, acfofrne sscoaftfii tdtoa aA ntonio Ristoranti, Trattorie Pizzerie: oscrnriattma ennetlu cma"rt icgolmioe ( 5at)t.esta la Pteila z0z4a9 /d8e7l5 S3a0n8t7o Trattoria Isoletta - Via S. Andrea, 12 Grinzato, messi ben in evidenza 3 Bar Camporese- Via Gorizia, 16 Sul lato interno di un capitello orario: lun-sab 9,30- 16,30 Caffè Roversi - Vicolo S. Andrea, 4 cani e tracce di vecchie aperture. Caffé Pedrocchi- Via 8 Febbraio della casa di via Marsilio da dom 9,00- 13,00 1 Il fronte sulla piazza è invece Caffé Cavour - P.zza Cavour Padova, all'angolo con via da marzo a novembre assai regolare e ha perso Gorizia, è scolpito un panno di URPUfficio per le Relazioni con ogni traccia di queste antiche seta annodato, mentre sopra il il Pubblico del Comune di stratificazioni (2). pilastro angolare è inserita una Padova Davanti alla chiesa, 5 lastra scolpita con San Michele Via Oberdan, tel 049/8205572 sul modesto slargo dell'incrocio sopra uno stemma a sei stelle orario 9,00- 12,00 col vicolo di S. Andrea, fin dal (8): pare che siano entrambi APT Azienda di Promozione 1209 gli abitanti della contrada riferimenti a Lombardo dalla eressero una colonna con sopra Seta, personalità del Trecento Turistica un leone (4), in memoria del padovano, segretario di Petrarca. Riviera dei Mugnai 8, marchese d'Este, che aveva Sulla facciata della stessa casa tel 049/8767911 fatto cessare una ribellione, un'altra lapide riquadrata riporta Giotto durante la quale l'esercito la scultura di una borsa con i Consorzio Promozione Turistica 2 padovano aveva conquistato la cordoni aperti (7). Riviera dei Mugnai 8, rocca di Este e tolto da lì la tel 049/8767924 scultura. Il leone fu poi Sindacato Guide Turistiche, restituito agli estensi e 7 tel.049/8750655 sostituito con un altro, scolpito Fax 049/650794 da maestro Daniele. Distrutto, Assoc. Guide Turistiche del Veneto insieme a tanti altri, all'arrivo tel 049/8698601 dei francesi nel 1797, in quanto ritenuto simbolo del governo Fax 049/8075485 Veneto, l'attuale fu rifatto da Touring Club Italiano, via Verdi, 7 Felice Chiereghin. tel 049/8754227 Nel 1910 fu deturpato e rovesciato dalla colonna. Pronto Intervento La ricomposizione fu condotta Soccorso Pubblico, tel 112- 113 da Antonio Penello nel 1914, Questura, (documenti smarriti) ma i danni subiti e la mancanza Riv. Ruzante, tel 049/833111 della testa giustificano il Carabinieri, Prato della Valle nome un po' irridente di tel 049/212121 Gatta di Sant'Andreacol quale dai recenti restauri e dalla nuova è chiamata di solito la scultura. illuminazione. 8 Via Cavour prese il nome dello statista piemontese solo nel 1900, mentre la piazza delle Biade era stata a lui intitolata già dal 1866. La strada si Distribuzione chiamava Contrà dei Morsari, Gratuita perché c'era un fabbro che forgiava morsi e altri finimenti da cavallo. Prima delle Edito: Comune di Padova, demolizioni del suo lato APTdi Padova orientale nella seconda metà ©tutti i diritti riservati. dell'Ottocento, la via era tra le Ideazione:Peter Eberle, più strette della città. Gianfranco Martinoni e Una lapide sopra la libreria Adriano Verdi. Draghi ricorda la nascita di Progetto grafico: Peter Eberle. Arrigo Boito in questa contrada Disegni:Francesco Frosi e nel 1842. Valentina Gambelli. Foto e testi:Adriano Verdi. Sul lato sud dello sbocco di via Editore:Comune di Padova e Sant'Andrea in piazza Cavour è Azienda di Promozione Turistica. visibile il prospetto non Coordinamento Generale intonacato di una casa-torre tar- Gianfranco Martinoni do romanica, con resti di barba- 4 Stefan Marchioro

Description:
girando per il Ghetto e l'anti- co isolato di Sant'Urbano. Palazzo Antico Ghetto ex Sinagoga Grande . illuminate da aperture ad arco alte e strette.
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