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Immaginario e immaginazione nel Medioevo: Atti del convegno della Società Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale (S.I.S.P.M.), Milano, 25-27 settembre 2008 PDF

435 Pages·2009·20.552 MB·Italian
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Féderation lnternationale des Instituts d'Études Médiévales TEXTES ET ÉTUDES DU MOYEN AGE, 51 IMMAGINARIO E IMMAGINAZIONE NEL MEDIOEVO a cura di MARIA BETTETINI e FRANCESCO PAPARELLA con la collaborazione di RoBERTO FuRLAN LOUVAIN-lA-NEUVE 2009 FÉDERATION lNTERNATIONALE DES lNSTITUTS D'ÉTUDES MÉDIÉVALES Présidents honoraires: L.E. BoYLE (t) (Biblioteca Apostolica Vaticana e Commissio Leonina, 1987-1999) L. HoLTZ (Institut de Recherche et d'Histoire des Textes, Paris, 1999-2003) Président: J. HAMESSE (Université Catholique de Louvain, Louvain-la Neuve) Vice-Président: O. MERISALO (University ofJyvaskyla) Sécretaire: J. MEIRINHOS (Universidade do Porto) Membres du Comité: O. R. CoNSTABLE (University ofNotre Dame) G. DINKOVA BRUUN (Pontifical Institute of Mediaeval Studies, Toronto) M. J. MuÑoz }IMÉNEZ (Universidad Complutense de Madrid) A. OLIVA (Commissio Leonina, Paris) O. PECERE (Universita degli Studi di Cassino) P. E. SzARMACH (Medieval Academy of America) Féderation Tnrernationale des Instituts d'Études Médiévales TEXTES ET ÉTUDES DU MOYEN ÁGE, 51 IMMAGINARIO E IMMAGINAZIONE NEL MEDIOEVO ATTI DEL CONVEGNO DELLA SOCIETA ITALIANA PERLO STUDIO DEL PENSIERO MEDIEVALE (S.I.S.P.M.) MILANO, 25-27 SETTEMBRE 2008 a cura dí MARIA BETTETINI e FRANCEsco PAPARELLA con la collaborazione di RoBERTO FuRLAN LOlNAIN-LA-NElNE 2009 ISBN 978-2-503-53150-2 Tous droits de traduction, de reproduction, et d' adaptation réservés pour tous pays. Copyright © 2009 Fédération Internationale des lnstituts d'Études Médiévales College Cardinal Mercier Place du Cardinal Mercier, 14 B 1348 LOlNAIN-LA-NEUVE INDICE Maria BETTETINI, Prefazione. .. . ... . . . ... . . .. . . .. . . .. . .... .. . .. . . .... ... . . . . . 7 Jean-Claude ScHMITT, Le immagini, l'immaginario e il tempo della storía. . . . . . . . . . . . .. .. .. . . . . . ... . . . . . . . . .. . . . . . .. . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. .. . . . 11 Gianluca BRIGUGLIA, Immagini dell1mpero. Didea di impero tra narrazione storica, diritto e teoría política tra XIII e XIV seco lo. ....... .... ... . .... . . . . ............... .......... .... ..... . ... ... .... 45 Leonardo CAPPELLETTI,MirabiliaNaturae: ilcaso delMonstrum nella Scolastica. ............................................................. 61 Marta CRISTIANI, Meditazione visiva e visione profetica. Ugo di San Vittore e Ildegarda di Bingen .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. .. .. ... . 77 Silvia NAGEL, Immaginí, simboli e numeri nell'hpistola 55 di Agostino. ....................................................................... 93 Patrizia SPALUNO, L'immaginazione creatrice in Ibn 'Arabi. .... 117 Francesco PAPARELLA, Le ambiguíta del conoscere nel mondo carolingio: vedere e immagínare nei Libri carolini, in Rabano Mauro e in Eriugena. ....................................... 133 Cristina MoTTA, Il ruolo dell'immaginazione del Cristo nel momento dell'agonia in alcuní autori del XIII secolo. .. .... 149 INDICE Gianfranco FroRAVANTI, Phantasia: tra Aristotele e i Peripatetici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . 163 Alessandro PALAZZO, Philosophi aliter loquuntur de prophetia qua m sanctí. Alberto il Grande e la profezia naturale. . . . . . 179 Roberto GATTI, Lewi Ben Gershom (Gersonide) commentatore di Averroe: il tema dell'immaginazione nel supercommentario al De Anima. . . . . . . . .. .. . . . . . . . .. .. . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . .. .. . . . . . 203 Fabrizio AMERINI, Immaginario e immaginazione in Tommaso d'Aquino. Alcune note. . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . .. .. . . .. . . . . . . . . .. . .. 219 Federica CALDERA, !mago e verbum mentís: la ftnomenologia dell'atto intellettivo in Riccardo di Mediavilla. ............... 237 Chiara SELOGNA, L'immaginazione e l'inganno dei sensi. La presenza di Agostino in alcune dottrine della conoscenza tardo-medievali. ........................................................... 253 Vittoria PERRONE CoMPAGNI, «Artificiose operari». L'immaginazione di Avicenna nel dibattito medievale sulla magia . ......................................................................... 271 Anna RoDOLFI, Immaginazione e profezia. Da Alessandro di Hales a Tommaso d'Aquino. . . . .. .. . . . . . . . .. .. . . . . . . . .. . . . . . . . .. . . . ... 297 Gabriella ZuccouN, L'immaginazione nella fisiognomica medievale. .................................................................... 313 Marco GALLARINO, L'immaginazione tra psicología e poesía nella Divina Commedia. . . . . . . . . . . . .. . .. . . .. . . . . .. . . . .. .. . . . . . .. . . . . . .. .. . . . .. . 339 Giacomo GAMBALE, "Si forte era la mía imaginazione, che pz·a ngenaJo z· ncomz·n cz·a z· a ¿z· re....f " ll lv7 j 'NXXJ!! JO•'/l · ••••••••• 353 Andrea A. RoBIGLIO, I gradi dell'immaginazione nel commento di Giovanni da Serravalle alla Divina Commedia (1416). . . . . 369 Giulio D'ÜNOFRIO, Conclusioni. ........................................... 391 MARIA BETTETINI PREFAZIONE e Il nostro immaginario non di grande aiuto quando cerchiamo di comprendere quello altrui, e insieme studiare i meccanismi dell'immagina zione che lo hanno elaborato. Se poi si tratta dell'Eta di mezzo, lo sforzo pcr sgombrare la mente da pregiudizi e immagini storicamcnte false, ma molto di moda, dovra esserc ingente. Una forma di indolore nostalgia ha infatti invaso le immagini che si prcsentano ai nostri sensi e alla nostra capacita immaginativa sotto forma di film, videogiochi, fantasiosi romanzi. 11 Graal e non un segreto per nessuno, cosl i movimenti esoterici, i grandi miti, la vita quotidiana dcll"'uomo mcdievalc". Lo studioso ne deve prendere atto, mantencndo la calma, e deve continuare a svolgere il suo lavoro di indagatore dclle fonti, di costruttore di ipotesi, perseguendo un'indagine piu severa e meno gratificante di qualunque noir. Anche per questo nel 2008 la Societa Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale (Sispm) ha deciso di dedicare il suo convegno annuale al tema Imrnaginario e immaginazione nel Medioevo. Un titolo impegnatívo, e anche a una prima lettura palesemente ambiguo: immaginario infatti puo essere inteso come un aggettivo, ovvero il prodotto e dell'immaginazione, e in senso lato detto di qualcosa di fittizio, apparen te, illusorio. Immaginario e per la matematica un numero complesso il cuí e quadrato dato da un numero reale negativo: utile per risolverc equazioni e impossibili, ma un numero non reale. Immaginario pero anche un sostan tivo che indica l'insieme delle rappresentazioni del mondo e delle fantasie di un individuo o di un gruppo o di un'intera collettivita: un termine diffuso da quando Jung negli anni Trenta dello scorso secolo ha definito l'immaginario collettivo come illuogo degli archetipi, e quindi il fondamento inconscio di e ogní rappresentazione psichíca. Il termine cosi inteso stato piu volte ripro u e posto, anche se probabilmente 1' applicazione per noi pi interessante quella di Jacques Le Goff, che ha definito con il sostantivo "immaginario" (sí veda tra gli altri L'imaginaire médiéval, Gallimard, París 1985; tr. it. L'immaginario medíevale, Laterza, Roma-Barí 1988, 20087) il patrimonio di simboli e rap- 8 MARIA BETTETINI presentazioni collettive, che si pone a fondamento della coscienza di un' epo ca dopo esser stato filtrato dagli eventi storici e tramandato dalle tradizioni. Il Comitato Scientifico del convegno (Alessandro Ghisalberti, Maria Bettetini, Luca Bianchi, Chiara Crisciani, Paola Müller, Massimo Parodi), in accordo con il direttivo della Sispm, ha ritenuto di prendere l'avvio proprio da questa concezione di immmaginario, invitando nella prima sessione Jean-Claude Schmitt a tenere una prolusione intitolata Les images, l'imaginaire et le tem ps e a discuterne poi con alcuni membri della Cattedra Unesco "Cultural and Comparative Studie on lmaginary" (incardinata alla Universita Iulm di Milano). 1 lavori sono poi proseguiti sulla scia di possibili declinazioni del l'immaginario e qui vengono pubblicati secondo l'ordine di presentazione: dalle immagini dell'impero (G. Briguglia) ai casi dei monstra (L. Cappelletti) fino al ruolo della fisiognomica (G. Zuccolin). Ma nessuno ha voluto evitare le difficolta imposte dall' articolazione immaginazione-immaginario, e cosl si sono indagate le fonti del pensiero medievale, tra queste naturalmente Ago stino di Ippona e in particolare la numero logia es posta nell' Epístola 55 (S. Nagel), fino a rilevare le tracce agostiniane in dottrine della conoscenza tar domedievali (C. Selogna). Indubbiamente, come a termine del convegno e di questo volume chiarisce esaurientemente Giulio D'Onofrio, la deriva neo platonica ha molto pesato sulla diffidenza almeno teoricamente espressa dagli autori medievali nei confronti dei prodotti della facolra dell'immaginazione. Ma accanto al sospetto verso tutto cio che proviene dalla sensibilita o ad essa riporta, si deve segnalare una forte attenzione per tutto cio che attraverso i sensi possa aiutare l'intelletto, anche nei percorsi piu arditamente teologici, e insieme un' apertura verso la realta materiale -da un Dio buono creata e da luí cosl voluta -, che porta a non poter accettare in maniera totalizzante il ri fiuto per una natura che si porge allo sguardo avvolta da misteriosa bellezza e che come tale viene ricostruita dalla phantasia o da una facolta immaginativa, e poi dalle penne e dalle mani degli artisti. Una felice ambiguita, dunque, che e in eta carolingia apparsa con chiarezza anche a livello teorico (F. Paparella), per poi sfociare in quello che Marta Cristiani ha definito il "pensiero visuale'' di Ugo di San Vittore e Ildegarda di Bingen. Tematiche presentí anche nel pensiero islamico ed ebraico, come hanno illustrato gli interventi di Patrizia Spallino e Roberto Gatti: un passaggio obbligato, se si valuta il ruolo del mondo arabo nella circolazione delle traduzioni e dei commenti aristotelici e nell' elaborazione del pensiero occidentale tra XII e Xlll seco lo. La facolra immaginativa si presenta come strumento, e non ostacolo, perla conoscenza anche delle realra piu alte, portando cosl a numerose variazioni a proposito del ruolo dell'immaginazione, della fantasía, dell'intelletto, degli intelletti, nel percorso conoscitivo dell'uomo, degli angeli, di Dio stesso, soprattutto nella figura di Cristo, nomo-Dio. Per questo il convegno Sispm ha dato am- PREFAZIONE 9 pío spazio ad Alberto Magno (si veda l'intervento di G. Fíoravanti su ímagi natio-phantasia), anche su immaginazione e intdletto nella profezia naturale (A. Palazzo), e naturalmente a Tommaso d'Aquino (E Amerini e ancora la profezia in A. Rodolfi), nonché a temí puntuali come l'immaginazione di Cristo nella riflessione teologica del XIII secolo (C. Motta) e la fenomeno logía dell'atto intellettivo di Riccardo di Mediavilla (C. Selogna). Un'intera e sessione stata poi dedicara al rapporto tra ímmaginazione e magia, in par e ticolare al ruolo dell'immaginazione, cosl come presentara ncl De anima di Avicenna, nella "spiegazíone" di incantamenti e fascinazioni oltre la nozione di semplid mirabilia (V. Perrone Compagni). Non si poteva infine chiudere un convegno su immaginario e immaginazione nel Medioevo senza trattare di Dante: del rapporto tra psicología e poesía (M. Gallarino), di quello tra facolta immaginativa e nascita della parola (G. Gambale), delle immagini di nobilitas riprese in un commento alla Divina Commcdia (A. Robiglio). e Proprio la Commedia anche la chiusa dell'intervento di D'Onofrio, insie me riassuntivo e chiarificatore delle intense giornate di lavoro, felicemen te ospitate nella sede dell'Universita Cattolica di Milano, con il contributo dell'Universita Iulm di Milano, dell'Universidt del Piemonte Orientale, del l'Universita degli Studi di Milano, dell'Universita degli Studi di Pavía. Universita IULM Milano

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