Questo affascinante studio di antropologia ed etnofarmacologia, combina un’avventura personale presso gli indiani Ashaninca a un’analisi rivoluzionaria sul sorgere dell’intelligenza e della coscienza negli schemi evolutivi dell’universo. Narrato in prima persona, il libro illustra come gli sciamani siano in grado di ottenere informazioni verificabili scientificamente grazie a stati alterati di coscienza raggiunti con l’uso di piante psicotrope. Ciò ha aperto nuove prospettive sulla biologia, l’antropologia e i limiti del razionalismo, rivelando quanto può essere diverso il mondo intorno a noi se lo affrontiamo a mente aperta.