Sono passati quarant'anni. Duca Lamberti, l'investigatore creato dalla fantasia di Giorgio Scerbanenco continua ad affascinare i lettori e a offrire un modello a tutti gli autori di gialli e di thriller italiani. Perché Scerbanenco è stato il primo a raccontare - attraverso i quattro romanzi del ciclo di Duca Lamberti - la nuova realtà metropolitana dell'Italia che s'affacciava sul boom. E l'ha fatto in una maniera nuova, convincente e appassionante, da grande scrittore: non sono solo i personaggi e le trame, i paesaggi e i dialoghi, a ispirarlo è stata anche una precisa idea del male, vera e dura.Giorgio Scerbanenco ha fatto in tempo a scrivere quattro romanzi di un ciclo che avrebbe dovuto essere più ampio: aveva già pronte le tracce del quinto e del sesto romanzo di Duca (due inediti qui pubblicati per la prima volta). Per rendere omaggio a Scerbanenco, a Duca Lamberti - e al fatto che siano diventati ormai dei classici della nostra letteratura -sedici tra i migliori giallisti italiani hanno scritto un racconto centrato sulla figura del medico-detective di Scerbanenco. In assoluta libertà, con un solo vincolo: il confronto ravvicinato con un personaggio straordinario.