Perry e Gail, lui insegnante idealista a Oxford, lei avvocato rampante: una coppia di fidanzati inglesi in vacanza ai Caraibi. E un russo di nome Dima, rozzo eppure magnetico, che possiede una tenuta sull'isola di Antigua. Un incontro destinato ad avere conseguenze inimmaginabili per i due giovani, quando Dima chiede a Perry di giocare a tennis con lui. Chi è veramente quest'uomo? E, soprattutto, cosa vuole dai due fidanzati? Con quella partita ha inizio un'avventura che vede Perry e Gail coinvolti dai servizi segreti inglesi e dal "riciclatore numero uno al mondo" di denaro, dapprima chiusi in un asfissiante seminterrato, poi spettatori della finale del Torneo del Roland Garros a Parigi e infine catapultati in uno chalet sulle Alpi svizzere. Con Il nostro traditore tipo John le Carré reinventa ancora una volta il romanzo di spionaggio, traendo spunto dalla più sconcertante attualità: volti nuovi della mafia russa cercano una propria "rispettabilità ufficiale" nei mercati di tutto il mondo, intrecciando i loro affari con quelli delle multinazionali e inevitabilmente con le politiche degli Stati sovrani. E la posta in gioco si fa sempre più alta...
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