ebook img

Il mobbing tra diritto e organizzazione del lavoro PDF

15 Pages·2006·0.31 MB·Italian
by  
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Il mobbing tra diritto e organizzazione del lavoro

Pubblicazione on line della collana ADAPT Newsletter in Edizione speciale N. 63 del 13 dicembre 2006 Registrazione n. 1609, 11 novembre 2001, Tribunale di Modena In evidenza Il mobbing tra diritto e 14 dicembre 2006 organizzazione del lavoro Ci piace lavorare Seminario con tavola rotonda sul mobbing Dossier a cura di Marina Bettoni e Alessandro Corvino Sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e Mobbing senza veli delle Manifestazioni via Petrarca 10 - Bergamo di Antonio Vallebona pag. 13 D po le sentenze nazionali vessazioni, offese, aggres- a qualche anno si nonostante la prescrizione sioni, umiliazioni, intimida- parla di mobbing1, riferen- dell’articolo 122 c.p.c. sul- zioni, persecuzioni, morti- dosi a vessazioni di vario l’uso obbligatorio della lin- ficazioni nei confronti di un Per saperne di più tipo sofferte dal lavorato- gua italiana. Sicché è op- lavoratore subordinato. Per approfondimenti e re nell’ambito del rappor- portuno adeguarsi, ma Se la persecuzione provie- documentazione si veda to di lavoro. solo per la convenzione ne dal datore di lavoro o la voce Mobbing in La parola straniera2 è or- linguistica, allo spirito del dai superiori gerarchici che Indice A-Z al sito mai entrata, come tante tempo e considerare la lo rappresentano e la cui Adapt/Centro Studi altre, nel gergo corrente e parola mobbing oramai condotta è automatica- Internazionali e dai lavori parlamentari entrata nel vocabolario mente imputata al mede- Comparati “Marco Biagi. sembra che lo stesso legi- italiano, così almeno eli- simo datore di lavoro, si slatore non abbia pudori, minando il fastidio del parla di mobbing discen- intendendo legiferare sul puntiglioso corsivo. dente. Se i persecutori so- “mobbing”, di cui del re- Il mobbing consiste, dun- no semplici colleghi del la- sto discettano già da tem- que, in maltrattamenti, (Continua a pagina 2) Diritto delle Relazioni Mobbing, straining ed altre etichette Industriali di Alessandro Corvino N nel sistema di relazioni struzione giurisprudenzia- elle prime pronunce endo-aziendali esisten- le, in DRI, 2000, n. 3, 385 dei Tribunali italiani ove ti» (cfr. Tribunale di Tori- ss). compariva l’anglicismo no 16 novembre 1999, in Gli stessi immediati com- «mobbing», il termine era RIDL, 2000, II, 102 ss, menti della dottrina giusla- utilizzato per dare atto di con nota di G. PERA, La re- voristica liquidavano la un fenomeno «interna- sponsabilità dell’impresa problematica con laconi- zionalmente noto ed og- per il danno psicologico che, ma puntuali, osserva- getto dello studio di psico- subìto dalla lavoratrice zioni. «Secondo quanto ri- logi, psichiatri, medici del perseguitata dal preposto sulta dalla stampa il tema lavoro e sociologi», al fine (a proposito del c.d. mob- delle persecuzioni in danno di «inquadrare le proble- bing); sulla stessa senten- dei lavoratori (preferisco la matiche inerenti la causa za anche V. MATTO, Il parola italica all’inglesismo nel contesto lavorativo e mobbing nella prima rico- (Continua a pagina 8) Coordinatore di redazione Marina Bettoni: [email protected] Tutti i numeri del Bollettino sono disponibili sul sito www.fmb.unimo.it Per l’invio di materiali da pubblicare e per la collaborazione con il bollettino: [email protected] BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 63, 13 DICEMBRE 2006 (Continua da pagina 1) Rispetto alla ridda di definizioni del sopportata nella vita quotidiana. mobbing proposte in varie sedi, la Pertanto non possono essere con- voratore si parla di mobbing oriz- norma dell’articolo 2087 c.c. ha il siderate illecite condotte avvertite zontale. Se, infine, le vessazioni pregio di qualificare la condotta come lesive dal lavoratore solo provengono dai sottoposti, che si non in base al suo contenuto, ma nell’ambiente di lavoro oppure so- coalizzano contro il superiore si in considerazione del bene protet- lo a causa della propria fragilità parla di mobbing ascendente3. to (“l’integrità fisica e la personali- soggettiva nei rapporti interperso- Qualsiasi tentativo di definire spe- tà morale dei prestatori di lavo- nali. L’azienda non deve essere un cificamente il fenomeno è destina- ro”), evitando così ogni rischio di luogo di mortificazione, ma non to a sicuro insuccesso, poiché ri- incompletezza8. può neppure diventare una casa di schierebbe di escludere qualcuna Il problema, comune a qualsiasi cura per lavoratori che sono o si delle multiformi modalità persecu- diversa definizione necessaria- atteggiano come delicati cristalli15. torie possibili nei casi della vita. mente aperta, è quello di tutte le La riconduzione del mobbing a L’idea di valorizzare a fini definitori clausole generali9, che lasciano norme specifiche di disciplina del l’elemento soggettivo della con- molto spazio alla mediazione giu- rapporto e/o al ricordato obbligo dotta lesiva non solo, come si ve- diziaria, con la conseguente incer- generale di tutela della persona drà, è incompatibile col diritto vi- tezza non rimediabile neppure con del lavoratore ne impone la quali- gente, ma condizionerebbe ogni la nomofilachia della Cassazione, ficazione come inadempimento tutela alla difficile prova di tale che opportunamente rifiuta di con- contrattuale16. Con tutte le conse- elemento. Quello che conta, inve- trollare sotto il profilo della falsa guenze in tema di prescrizione ce, è la oggettività della condotta, applicazione di legge la sussunzio- (decennale), di contenuto e ripar- come è stato già chiarito per le di- ne di irripetibili situazioni specifi- tizione degli oneri probatori, di scriminazioni e per il comporta- che nella norma generale, limitan- competenza del giudice del lavoro. mento antisindacale4. dosi da un lato ad indicazioni di Il mobbing discendente costituisce Il mobbing si caratterizza per la si- largo principio sul significato di violazione di un obbligo di non fare stematicità e durata della condotta questa e dall’altro alla verifica del- (divieto) gravante sul datore di la- persecutoria5, che può consentire la logicità della motivazione10. voro17. Nel mobbing orizzontale o la configurazione di un illecito an- L’esistenza della disposizione del- ascendente si verifica la violazione che se non sono tali i singoli atti in l’articolo 2087 c.c. rende superflua di un obbligo di fare da parte del sé considerati6. Il che non esclude, ogni discettazione sulla ricostruibi- datore di lavoro consistente nella ovviamente, l’eventuale illiceità, lità di un obbligo di protezione e, doverosa protezione del lavoratore per contrasto con la disposizione quindi, di un divieto di mobbing in nei confronti della persecuzione, dell’articolo 2087 c.c. o con altra base ai principi di correttezza e conosciuta o conoscibile, dei colle- disposizione specifica, anche di un buona fede nell’esecuzione del ghi o dei sottoposti18, a loro volta atto persecutorio isolato e istanta- contratto11, oltretutto inutilizzabili responsabili contrattualmente e di- neo, seppur con altra denomina- in funzione creativa di obblighi12. sciplinarmente verso il datore di zione. Proprio quest’ultima considerazio- lavoro dissenziente19 ed extracon- Nell’ordinamento vigente le nume- ne, insieme alla inesistenza di un trattualmente verso il mobbizza- rose disposizioni specifiche di pro- principio di pari trattamento nei to20. tezione del lavoratore (ad es. in rapporti interprivati13, esclude che La responsabilità contrattuale del materia di mansioni, di controlli, di il divieto di mobbing possa trasfor- datore di lavoro è sempre per fat- sanzioni disciplinari, di trasferi- marsi in un obbligo per il datore di to proprio, sia nel caso del mob- menti, di discriminazioni) convivo- lavoro di giustificare qualsiasi suo bing discendente in cui la condotta no con una norma comportamento. La dei superiori del mobbizzato è di- generale, che impo- tutela per giustifica- rettamente imputabile al datore di ne al datore di la- Qualsiasi tentativo zione necessaria, lavoro per effetto della organizza- voro di adottare le di definire con relativo onere zione gerarchica e del relativo po- misure “necessarie specificatamente della prova sul da- tere di rappresentanza, sia nel ca- a tutelare l’integrità il fenomeno tore di lavoro, deve so del mobbing orizzontale o a- fisica e la personali- è destinato essere apposita- scendente, in cui l’obbligo di pro- tà morale dei pre- all'insuccesso mente prevista (ad tezione grava proprio sul datore di statori di lavo- es. licenziamento, lavoro. Non occorre, quindi, utiliz- ro” (articolo 2087 trasferimento) ed è zare le disposizioni degli articoli c.c.), così precorrendo ed inveran- completamente diversa dalla tute- 1228 e 2049 c.c. o dell’articolo 28 do il principio per cui l’iniziativa la antillecito (ad es. divieto di di- Cost. per affermare la responsabi- economica non può ledere la liber- scriminazioni, divieto di mobbing), lità del datore di lavoro21. tà e la dignità del lavoratore che esige la prova della condotta Con la qualificazione civilistica può (articolo 41 Cost.). lesiva14. concorrere, a volte, una qualifica- Le condotte comunemente ricom- Questa può essere considerata ta- zione penalistica (ad es. maltratta- prese nel fenomeno del mobbing le solo quando è oggettivamente menti, lesioni, violenza privata, e- possono essere illecite per viola- persecutoria, mentre onestà e storsione, ingiuria, diffamazione), zione di una specifica disposizione buona fede vogliono che il lavora- ma questo non esclude la natura di tutela oppure per contrasto con tore non pretenda nell’ambito del contrattuale dell’illecito civile. An- la ricordata norma generale r apporto di lavoro una situazione che le lesioni della persona posso- dell’articolo 2087 c.c.7. più facile di quella normalmente no rientrare, infatti, nella respon- 2 BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 63, 13 DICEMBRE 2006 sabilità contrattuale, quando la ne, in base alla quale il diritto del controlli vietati, trasferimento ille- persona è coinvolta nell’esecuzio- creditore nasce soddisfatto e può gittimo, discriminazioni). ne del contratto. Ovviamente il la- essere leso solo dal successivo In proposito il dibattito dottrinale e voratore è libero di non coltivare inadempiente agire del debitore, a l’elaborazione giurisprudenziale l’azione contrattuale, ma di far va- capovolgere la conclusione, one- sono ricchissimi e non c’è nulla di lere la responsabilità aquiliana da rando il creditore dell’onere proba- nuovo da aggiungere sul piano reato quale parte civile nel giudizio torio dell’altrui inadempimento, dell’ordinamento vigente. Piuttosto penale o autonomamente innanzi cioè del compimento dell’azione l’enfatizzazione mediatica del al giudice civile ordinario, sottopo- vietata da parte del debitore, altri- mobbing sembra aver creato le nendosi al relativo regime anche menti inammissibilmente costretto condizioni per un intervento legi- per la prescrizione (quinquennale, a fornire un alibi permanente. slativo, che potrebbe investire an- salvo quella più lunga del reato) e Pertanto nel mobbing discendente, che i rimedi, ma allora opportuna- per gli oneri probatori, che qui in- che consiste nella violazione di un mente non solo per il mobbing. vestono anche l’elemento sogget- divieto, grava sul lavoratore de- Al momento la situazione è in sin- tivo. Non si può escludere neppure durre e provare tale violazione os- tesi la seguente: la proposizione congiunta delle sia la persecuzione da parte del l’azione di adempimento, even- due connesse azioni innanzi al giu- datore di lavoro e/o dei superiori tualmente anticipata in via caute- dice del lavoro, purché non si con- gerarchici, come lare ove sussista fondano i differenti regimi. avviene per i divieti un concreto pericu- Dalla qualificazione del mobbing di discriminazione e lum, è la sola in a- Può concorrere quale inadempimento contrattuale di atti a motivo ille- stratto idonea a consegue la normale ripartizione cito23. un'azione civilistica garantire una tute- ed una penalistica degli oneri probatori prevista per Invece nel mob- la satisfattiva. Tut- le azioni fondate su un inadempi- bing orizzontale o tavia incontra sia mento. ascendente, dappri- un limite di fatto In proposito le Sezioni Unite22 ma il lavoratore deve provare la nei rapporti non resistenti, per il hanno stabilito che in tutti i tipi di persecuzione da parte dei colleghi timore del lavoratore di subire un azione (di adempimento, di risolu- o dei sottoposti, che da un lato licenziamento non rimuovibile se zione, di risarcimento) il creditore fonda la responsabilità extracon- non con la difficile prova del moti- è tenuto soltanto a provare l’esi- trattuale di costoro e dall’altro de- vo illecito di ritorsione, sia un ge- stenza dell’obbligazione e a dedur- termina l’obbligo di intervento pro- nerale limite giuridico per la nota re l’inadempimento del debitore, al tettivo del datore di lavoro ove sia incoercibilità degli obblighi di fare quale spetta l’onere di provare comprovata, altresì, la conoscenza o non fare infungibili25; l’adempimento o l’eventuale im- o conoscibilità del mobbing in atto. l’autotutela conservativa del rap- possibilità di adempiere per cause Solo a questo punto scatta l’onere porto può essere attuata mediante a lui non imputabili. L’unica, ma del datore di lavoro di dimostrare il rifiuto della prestazione non do- importantissima, eccezione a que- l’adempimento del proprio obbligo vuta, come è anche quella da ren- sto regime riguarda le obbligazioni positivo di protezione del lavorato- dere in un ambiente mortificante. negative, dette anche di non fare re mobbizzato24. Questa forma di autotutela è di- o divieti, nelle quali l’inadempi- I rimedi contro il mobbing sono gli versa dall’eccezione di inadempi- mento consiste in un fatto positivo stessi utilizzabili contro gli altri il- mento, in cui viene rifiutata la pre- compiuto appunto in violazione del leciti contrattuali del datore di la- stazione dovuta come reazione e divieto (articolo 1222 c.c.). Qui è voro lesivi della persona del lavo- in proporzione all’altrui inadempi- proprio la struttura dell’obbligazio- ratore (ad es. demansionamento, mento26. L’autotutela conservativa BBoolllleettttiinnoo AAddaapptt -- CCeennttrroo SSttuuddii IInntteerrnnaazziioonnaallii ee CCoommppaarraattii ““MMaarrccoo BBiiaaggii”” Al sito www.fmb.unimo.it, sezione Newsletter, è possibile consultare l’archivio storico dei Bollettini Adapt, attivo dal gennaio 2004, e il nuovo archivio Dossier Adapt/Csmb. In particolare la sezione DDoossssiieerr propone un focus di interventi, articoli e ricerche di collaboratori Adapt e di collaboratori esterni su tematiche di settore di notevole risonanza nazionale e internazionale. Dal settembre 2006 i Dossier offrono sintetici approfondimenti che colgono tempestivamente gli aspetti attuali e concreti riguardanti il mercato del lavoro, l’applicazione dei contratti collettivi e le novità legislative in materia. 3 BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 63, 13 DICEMBRE 2006 è rischiosa, perché laddove non ne sione, che sarebbe meglio soddi- zione degli oneri probatori, che siano accertati i presupposti il la- sfatta mediante la introduzione di non può essere che quella deri- voratore risulta inadempiente, con penali. I danni risarcibili sono tutti vante dai principi generali. tutte le conseguenze risarcitorie e quelli identificati nella elaborazio- No ad una disposizione di agevola- disciplinari fino al licenziamento. ne civilistica, che agli eventuali zione dell’onere della prova del Anche per questo l’autotutela non danni patrimoniali aggiunge i dan- mobbing, sulla scia di quanto pre- è considerata doverosa, neppure ni alla persona34, come quello bio- visto in materia di discriminazioni. nei rapporti resistenti27; logico, quello esistenziale, quello Queste ultime, infatti, impongono l’autotutela estintiva, mediante di- all’immagine e alla reputazione e, l’accertamento di una situazione missioni per giusta causa, è dav- infine, anche quello morale sog- complessa implicante anche com- vero utile solo laddove il lavorato- gettivo in caso di reato. Qui va ri- parazioni e, soprattutto, la lesione re abbia facilità di reperimento di badito almeno l’auspicio che la anche indiretta del fattore protet- altra confacente occupazione, al- prova di ciascun danno sia seria e to40. Mentre per il mobbing l’accer- trimenti per evitare un danno il la- si evitino duplicazioni nella liquida- tamento riguarda fatti più semplici voratore mobbizzato se ne procura zione del risarcimento35. Per il integranti la persecuzione, poten- un altro consistente nella perdita danno patrimoniale e biologico o- do risultare ardua solo la loro qua- del posto, per la quale non può pera l’assicurazione Inail, ormai e- lificazione, che però è problema di neppure chiedere un risarcimento stesa anche alle malattie non ta- diritto e non di prova. Del resto se derivante da fatto proprio, tutto ri- bellate, per le quali è richiesta pe- il mobbing coincide con una discri- ducendosi alla indennità ex artico- rò la prova della eziologia lavorati- minazione vietata, si applicherà il lo 2119 c.c.28; l’azione risarcitoria va, ivi compreso il mobbing36. In regime probatorio di questa. Sen- è per definizione non satisfattiva, caso di indennizzo da parte dell’I- za dire che le agevolazioni proba- poiché presuppone l’avvenuta le- nail il lavoratore può pretendere torie delle discriminazioni si ridu- sione del bene così riparata per dal datore di lavoro il risarcimento cono, nella sostanza, ad una mera equivalente. Una volta accertato dell’eventuale danno differenziale, propaganda per il convincimento l’illecito, secondo la ripartizione patrimoniale e biologico, e del mediante presunzioni41, di cui, co- degli oneri probatori prima ricor- danno morale da reato37. munque, i giudici del lavoro fanno data, il lavoratore deve provare il Le iniziative legislative sul mob- già ampiamente uso in tutti i cam- danno di cui chiede il risarcimento bing all’esame del Parlamento38 pi, compreso il mobbing, in appli- ed il nesso causale tra l’illecito e il impongono di prendere posizione, cazione del disposto dell’articolo danno, che ex articolo 1223 c.c. distinguendo le proposte utili da 2729 c.c. deve esserne conseguenza imme- quelle dannose. No alla introduzione di uno specia- diata e diretta29. La prova può es- No ad una nuova definizione del le procedimento sommario non sere fornita anche per presunzio- mobbing, che, per quel che si è cautelare per la repressione del ne, provvista dei requisiti di gravi- detto, sarebbe certamente peggio- mobbing sul modello di quello pre- tà, precisione e concordanza degli re di quella vigente, ricavabile dal- visto per la repressione della con- indizi in conformità alla disposizio- la disposizione dell’articolo 2087 dotta antisindacale, poiché allora, ne dell’articolo 2729 c.c.30. Il diffu- c.c. ed incentrata non sulla con- per coerenza costituzionalmente so orientamento che ricava pre- dotta, inafferrabile nelle sue multi- imposta (articoli 3 e 24 Cost.), oc- suntivamente la prova di alcuni formi modalità e finalità, bensì sul correrebbe introdurre un analogo danni dalla gravità dell’illecito31 è bene protetto (“integrità fisica” e procedimento per tutti gli illeciti opinabile, ma almeno esclude l’er- “personalità morale” del lavorato- del datore di lavoro potenzialmen- ronea tesi del danno in re ipsa e re). te lesivi della persona del lavora- lascia spazio alle valutazioni del No ad una incriminazione penale tore, cioè tendenzialmente per tut- caso concreto nel del mobbing, pro- te le controversie di lavoro ad ec- contraddittorio tra prio in ragione del- le parti. La liquida- la necessaria am- zione equitativa del Il lavoratore deve piezza della defini- risarcimento ex ar- provare il danno zione, che contra- IInnddiiccee AA--ZZ ticolo 1226 c.c. sterebbe con il presuppone l’avve- principio costituzio- nuta prova del nale di precisa pre- danno e del nesso causale32, an- determinazione della fattispecie In questa sezione che se in molte motivazioni non è incriminatrice39. Del resto esistono del sito www.fmb.unimo.it affatto limpida la distinzione tra i già una serie di reati, nei quali ben diversi passaggi logici, proprio a possono essere ricomprese di vol- si trova tutta la causa della rilevata connessione ta in volta le peggiori condotte tra accertamento dell’illecito e pre- mobbizzanti (maltrattamenti, le- documentazione di sunzione anche quantitativa del sioni, violenza privata, estorsione, supporto alle pubblicazioni danno. La diffusa modalità di eser- ingiuria, diffamazione). Mentre se scientifiche del Centro cizio del potere di liquidazione l ’obiettivo della incriminazione pe- Studi, organizzata in un equitativa di alcuni danni median- nale è la deterrenza, questo può te aggancio ad una quota della re- essere meglio conseguito con le indice analitico e in ordine tribuzione mensile per tutta la du- penali civilistiche di cui si dirà ap- alfabetico. rata dell’illecito33 esprime un’esi- presso. genza di prevedibilità della deci- No ad un intervento sulla riparti- 4 BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 63, 13 DICEMBRE 2006 cezione di quelle relative ad una maggiorata negli importi, anche retribuzione non alimentare. Il che per il periodo successivo alla con- QQuuaallee èè ll’’oorriiggiinnee finirebbe per ritardare anche que- danna ad adempiere, in funzione ddeellllaa ppaarroollaa sto procedimento speciale, restan- promozionale di una esecuzione do solo una pericolosa generaliz- incoercibile. A tal fine occorre pre- mmoobbbbiinngg?? zazione dell’accertamento somma- vedere la competenza del medesi- rio. mo giudice che ha emanato il Sì alla istituzione di comitati pari- provvedimento asseritamente in- tetici tra r.s.a. o r.s.u. e rappre- seguito a conoscere delle vicende Il termine “mobbing” prende le sentanti aziendali, presieduti da del rapporto successive a tale sue origini dagli studi di un membro esterno affidabile, con provvedimento per l’eventuale ap- Konrad Lorenz (etologo e il compito di monitorare e preveni- plicazione dell’astreinte e per la premio Nobel) sui re42 gli illeciti di durata pregiudi- sua cessazione in caso di ottempe- zievoli della persona del lavorato- ranza o per altri motivi. Ovvia- comportamenti aggressivi nel re, ivi compreso il mobbing, di mente sia la penale per il periodo mondo animale. Egli per primo, raccogliere le denunzie dei lavora- precedente la sentenza, sia nel 1963, utilizzò il verbo “to tori che si ritengono lesi e di l ’ a streinte per il periodo successivo mob” per esprimere l’assalto di istruirle immediatamente, median- non sono più dovute e, se già pa- te la stesura di verbali che g a te, sono ripetibili in caso di ri- un gruppo animale verso un nell’eventuale suc- forma della senten- individuo della stessa razza, cessivo giudizio, za accertativa del- con l’intento di espellerlo dal pur non potendo l’illecito. certo sostituire le No ad una nuova Sì alla introduzione gruppo. prove tipiche, pos- definizione nei rapporti resi- Nei suoi studi egli descrisse sono essere molto stenti, nel corso dei utili ai legali per la quali già ora decor- con queste parole la reazione formulazione dei re la prescrizione che induce all’attacco: ”attacco capitoli di prova testimoniale ed al ed il lavoratore agisce normalmen- collettivo di una moltitudine di giudice come fatti indizianti per la te in giudizio, di un breve termine creature più deboli verso il più costruzione di una presunzione, di decadenza (ad esempio tre me- oltre che per la verifica della at- si) entro il quale, salvo una inca- forte…un finto attacco contro tendibilità dei testi. pacità assoluta, il lavoratore deve un nemico” nel quale chi si Sì alla introduzione, per tutti gli il- denunziare l’illecito permanente, sente minacciato “scaccia con leciti di durata pregiudizievoli della ivi compreso il mobbing, al comi- grande strepito” il nemico. persona del lavoratore, ivi com- tato paritetico o introdurre il giudi- preso il mobbing, di una penale zio se vuole far valere il diritto alla patrimoniale come tale sganciata penale46. Altrimenti per il periodo Anche nel mobbing l’azione da un danno da riparare e propor- di asserito illecito per il quale si sia d’attacco è spesso perpetrata zionata alla permanenza dell’illeci- verificata tale decadenza opera il da un gruppo attraverso offese to, con la predeterminazione di un normale regime risarcitorio, nel- e minacce verso il soggetto più importo giornaliero minimo e mas- l’ambito del quale, però, il giudice simo parametrato a quote della prudente esigerà, a differenza di debole. Talvolta questi attacchi retribuzione, lasciando al giudice il ora, una prova rigorosissima del- assumono la forma di compito di individuare, entro que- l’eventuale danno. Resta salvo, aggressione diretta e sti margini invalicabili, l’importo in ovviamente, il regime della penale chiaramente manifesta. Negli concreto dovuto in base alle circo- per il periodo di illecito tempesti- stanze del caso concreto43. Detta vamente denunziato. studi successivi il termine fu penale deve assorbire, ovviamen- Sì alla introduzione di un arbitrato affiancato a quello di bullying te, fino a concorrenza ogni risarci- irrituale non obbligatorio che le (bullismo) per indicare quelle mento, con benefico effetto di cer- parti possono concordemente di situazioni di aggressività tezza, anche perché il giudice che volta in volta utilizzare in alterna- liquida la penale pretenderà una tiva alla giustizia statale, con lodo esistenti in età scolare. prova assai rigorosa dell’eventuale espressamente dichiarato non im- maggior danno da risarcire, men- pugnabile per violazione di norme Successivamente Leymann e tre ora è spesso costretto ad ac- inderogabili di legge o di contratto Gustavsson parleranno di contentarsi di labili presunzioni per collettivo47. mobbing esclusivamente con poter liquidare un qualche risarci- riferimento alle vessazioni di mento44. Il sistema ne guadagnerà Antonio Vallebona molto in limpidità, poiché la pena- Professore ordinario di Diritto del natura psicologica esercitate le, che ha funzione punitiva- Lavoro presso l’Università degli Studi nell’ambiente lavorativo, compulsoria e non riparatoria, di Trieste. separando quindi i due termini spetta indipendentemente dalla Note ed eliminando la confusione tra prova di un danno, non più da ri- cercare spasmodicamente con opi- 1 Tra gli Autori italiani, cfr. S. AGRIFO- gli stessi. GLIO, Il mobbing nel pubblico impiego, nabili acrobazie45. in P. TOSI (a cura di), Il mobbing, Atti Sì alla applicazione della penale, del Convegno Cesifin di Firenze, 16 5 BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 63, 13 DICEMBRE 2006 maggio 2003, Giappichelli, Torino, rispetto della personalità morale del la- trofia delle tutele risarcitorie. E’ oppor- 2004; F. AMATO, V. CASCIANO, L. LAZZE- voratore posto nell’art. 2087 c.c. è suf- tuno riservare la valutazione di illiceità RONI, A. LOFFREDO, Il mobbing. Aspetti ficiente a reggere tutto”; F. CARINCI, alle situazioni più gravi di patologia lavoristici: Nozione, responsabilità, tu- op. cit., 93; L. BATTISTA, op. cit., 2; R. dell’organizzazione, al netto delle iper- tele, Giuffrè, Milano, 2003; L. BATTISTA, SCOGNAMIGLIO, op. cit., 500-501; S. sensibilità soggettive”; S. AGRIFOGLIO, Persona, lavoro e mobbing, Libreria MAZZAMUTO, op. cit., 53; R. DEL PUNTA, op. cit., 161-16, osserva che non esiste Forense, Roma, 2005; F. CARINCI, Un op. cit., 68-69. un diritto alla felicità, tanto meno nel fantasma si aggira tra le aule giudizia- 8 R. DEL PUNTA, op. cit., 69. rapporto di lavoro, sicché non può es- rie: il mobbing, in P. TOSI (a cura di), 9 La problematica delle clausole gene- sere risarcito qualsiasi disagio esisten- op. cit.; M.C. CIMAGLIA, Riflessioni su rali è opportunamente richiamata a ziale, richiamando i caustici rilievi di mobbing e danno esistenziale, in RGL, proposito del mobbing da P. TOSI, op. Gazzoni (cfr. infra nota 45) e di Roppo; 2002, II, 88; R. DEL PUNTA, Il mobbing: cit., 180-181. T.A.R. Lazio, sez. III ter, 11 luglio 2005 l’illecito e il danno, in P. TOSI (a cura 10 A. VALLEBONA, Clausole generali e n. 5454, in GL, 2005, n. 30, 28, ne- di), op. cit.; S. MAZZAMUTO, Il mobbing, controllo della Cassazione, in DL, ga un “diritto del lavoratore ad operare Giuffré, Milano, 2004; M. MEUCCI, Con- 2004, I, 19. in un ambiente professionale asettico, siderazioni sul mobbing, in LPO, 1999, 11 Come quella di S. MAZZAMUTO, op. irenico o, comunque, cordiale, al più 1953; M. MISCIONE, Mobbing, norma cit., 24-37, che pure non trascura la di- potendosi pretendere comportamenti di giurisprudenziale (la responsabilità da sposizione espressa dall’art. 2087 c.c. buona fede da tutte le parti del rappor- persecuzione nei luoghi di lavoro), in (53). to di lavoro, indipendentemente, quin- LG, 2003, n. 4, 305; P.G. MONATERI, M. 12 Cass., sez. un., 17 maggio 1996 n. di, dai dati caratteriali dei singoli attori BONA, V. OLIVA, Mobbing, vessazioni sul 4570, in FI, 1996, I, 1989. di quest’ultimo”. lavoro, Giuffrè, Milano, 2000; P.G. MO- 13 Cass., sez. un., 29 maggio 1993 n. 16 Cfr. S. MAZZAMUTO, op. cit., 49-53; R. NATERI, I paradossi del mobbing, in P. 6030, in FI, 1993, I, 1794. DEL PUNTA, op. cit., 68; F. CARINCI, op. TOSI (a cura di), op. cit.; R. NUNIN, 14 A. VALLEBONA, L’onere della prova nel cit., 93; R. SCOGNAMIGLIO, op. cit., 500- Mobbing: onere della prova e risarci- diritto del lavoro, Cedam, Padova, 5 0 1, ma solo per il mobbing discenden- mento del danno, in LG, 2000, 835; G. 1988, 129 ss., 137 ss. te. Contra P.G. MONATERI, op. cit., 84- PERA, Angherie e inurbanità negli am- 15 L’esigenza di porre un limite oggetti- 85, e P. TOSI, op. cit., 171-172, che bienti di lavoro, in RIDL, 2001, I, 291; vo alla configurabilità di una condotta parlano di responsabilità extracontrat- R. SCOGNAMIGLIO, A proposito del mob- come persecutoria è generalmente av- tuale ex art. 2043 c.c. bing, in RIDL, 2004, I, 489; P. TOSI, Il vertito. E così: P. TOSI, op. cit., 179- 17 Per la ricostruzione dei limiti ai poteri mobbing, una fattispecie in cerca di 180, osserva che esula dall’illecito la del datore di lavoro come obblighi di autore, in P. TOSI (a cura di), op. cit.; mera “insofferenza soggettiva” del la- fare o non fare, con il conseguente P. TULLINI, Mobbing e rapporto di lavo- voratore, rilevando la “sensibilità media concorso dell’azione di invalidità con ro. Una fattispecie emergente di danno dell’uomo comune”; R. SCOGNAMIGLIO, l’azione risarcitoria, cfr. A. VALLEBONA, alla persona, in RIDL, 2000, I, 251; A. op. cit., 505, esclude dal mobbing le Tutele giurisdizionali e autotutela indi- VISCOMI, Il mobbing: alcune questioni “situazioni di malessere o disagio, rife- viduale del lavoratore, Cedam, Padova, su fattispecie ed effetti, in LD, 2002, ribili esclusivamente alla sfera delle 1995, 54. Con specifico riferimento al 45; C. ZOLI, Il mobbing: brevi osserva- condizioni e delle componenti caratte- mobbing, R. DEL PUNTA, op. cit., 69, zioni in tema di fattispecie ed effetti, in riali del lavoratore”; G. PERA, op. cit., parla di “implicito divieto legislativo” LG, 2003, 339. 300, osserva che “l’abuso di posizione insito nella disposizione dell’art. 2087 2 Sulle cui origini, cfr. R. SCOGNAMIGLIO, dominante va represso. Ma non la dia- c.c. op. cit., 490-491 ed ivi citazioni. lettica che è nelle cose, in quel sano 18 G. PERA, op. cit., 297, rileva l’obbligo 3 Per questa tripartizione del fenome- conflitto che è la molla del progresso del datore di lavoro di procedere disci- no, cfr. S. MAZZAMUTO, op. cit., 6; R. nel senso dell’utile sociale”; R. DEL PUN- plinarmente contro i responsabili; R. DEL PUNTA, op. cit., 72; R. SCOGNAMI- TA, op. cit., 71.72, rileva “il rischio mol- DEL PUNTA, op. cit., 72-73, esclude una GLIO, op. cit., 501. Solo per il mobbing to grave della dilatazione incontrollata responsabilità oggettiva e un dovere di discendente può essere condivisa l’os- della fattispecie. Non si può evidente- vigilanza onnipervasiva. servazione secondo cui una della cause mente pensare che qualsiasi screzio, o 19 S. MAZZAMUTO, op. cit., 60. del mobbing è la limitazione del potere inurbanità, o scortesia, o persino qual- 20 R. SCOGNAMIGLIO, op. cit., 501. di licenziamento (S. MAZZAMUTO, op. siasi maleducazione o offesa, vengano 21 Contra S. MAZZAMUTO, op. cit., 57- cit., 5; S. AGRIFOGLIO, op. cit., 142). attratte nell’imbuto cieco di una iper- 60; R. SCOGNAMIGLIO, op. cit., 501, per 4 Per la disamina della questione, cfr. P. TULLINI, op. cit., 256 ss; R. SCOGNA- MIGLIO, op. cit., 503-505. 5 In senso conforme L. BATTISTA, op. wwwwww..ffmmbb..uunniimmoorree..iitt cit., 91-92; S. MAZZAMUTO, op. cit., 57; R. SCOGNAMIGLIO, op. cit., 496, 500, 506-507. Contra R. DEL PUNTA, op. cit., 70, e G. PERA, op. cit. 295, i quali riten- gono sufficiente anche un singolo epi- In occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Fondazione sodio. universitaria Marco Biagi, è stato anche attivato un nuovo sito a 6 P. TOSI, op. cit., 187. Cfr., anche, S. supporto del programma scientifico e culturale che si intende AGRIFOGLIO, op. cit., 158-161, secondo cui nel lavoro pubblico privatizzato la realizzare. scomparsa delle posizioni di interesse legittimo e della relativa tutela che co- priva qualsiasi atto dell’amministrazio- Il nostro programma è in fondo molto semplice: seguire lo sviluppo del diritto ne nei confronti del dipendente avreb- del lavoro con particolare attenzione alle relazioni industriali, nella dimensione be indotto la proposizione di doglianze comparata e interdisciplinare, prestando attenzione soprattutto alle esperienze analoghe sub specie di mobbing. più innovative che non mancano anche in questo inizio di nuovo secolo. 7 Per la riconduzione del mobbing alla violazione di questa norma fondamen- Marco Biagi tale, cfr. G. PERA, op. cit., 297, secondo cui, condivisibilmente, “il principio del 6 BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 63, 13 DICEMBRE 2006 il mobbing orizzontale o ascendente. in MGL, 2000, 1169; Cass. 21 dicem- per le discriminazioni in ragione del 22 Cass., sez. un., 30 ottobre 2001 n. bre 1998 n. 12763, in MGL, 1999, 287. sesso è consentito il convincimento se- 13533, in FI, 2002, I, 769. 30 R. SCOGNAMIGLIO, op. cit., 515; Cass. mipieno in presenza di indizi non gravi, 23 A. VALLEBONA, Gli oneri di allegazione 7 febbraio 2004 n. 2354, in GL, 2004, con conseguente interesse del datore e di prova nelle azioni fondate sull’ina- n. 15, 33; Cass. 8 novembre 2003 n. di lavoro di ribaltare tale convincimen- dempimento del datore di lavoro, in 16792, in RIDL, 204, II, 334; Cass. 14 to anche con indizi dello stesso livello; DL, 2002, I, 251; R. SCOGNAMIGLIO, op. maggio 2002 n. 6992, in RIDL, 2003, P. TOSI, op. cit., 177, parla di parziale cit., 507-508; L. BATTISTA, op. cit., I I, 326; Cass. 14 novembre 2001 n. inversione dell’onere probatorio. 123; S. MAZZAMUTO, op. cit., 70-77, ma 14199, in MGL, 2002, 30. 42 Sull’importanza della prevenzione, con un complesso ragionamento diritto 31 Cass. 13 ottobre 2004 n. 2024, in cfr. R. SCOGNAMIGLIO, op. cit., 516-518. a superare una distorta lettura della GL, 2004, n. 49, 25; Cass. 29 aprile 43 A. VALLEBONA, Tutele giurisdizionali e sentenza delle Sezioni Unite. 2004 n. 8271, in MGL, 2004, 618; autotutela individuale del lavoratore, 24 A. VALLEBONA, Istituzioni di diritto del Cass. 1 giugno 2002 n. 7967, in MGL, cit., 106-107; ID., Il danno da dequali- lavoro, vol. I, Il rapporto di lavoro, 2002, 604; Cass. 2 novembre 2001 n. ficazione tra presunzione e risarcimen- Cedam, Padova, 2005, 224. 13580, in MGL, 2002, 29; Cass. 20 to equitativo, in MGL, 2001, 1016; ID., 25 A. VALLEBONA, Tutele giurisdizionali e gennaio 2001 n. 835, in MGL, 2001, Prospettive di disciplina legislativa del autotutela individuale del lavoratore, 1014. danno alla persona del lavoratore, in cit., 9 ss., 46 ss.; Cass. 12 maggio 32 R. SCOGNAMIGLIO, op. cit., 516; A. Atti delle giornate di studio AIDLASS di 2004 n. 9031, in FI, 2004, I, 2033; VALLEBONA, Tutele giurisdizionali e Foggia-Baia delle Zagare del 2001, Cass. 4 settembre 1990 n. 9125, in autotutela individuale del lavoratore, Giuffré, Milano, 2002, 439; G. PERA, MGL, 1990, 599; Cass. 19 febbraio cit. 106. op. cit., 298; F. GAZZONI, op. cit., 401, 1990 n. 1205, in FI, 1991, I, 884; 33 Cfr. le sentenze citate in nota 31. F. 410, 423, rileva che il risarcimento del Cass., sez. un., 13 aprile 1988 n. G AZZONI, Dall’economia del dolore all’- danno esistenziale non ha funzione 2925, in FI, 1988, I, 1493; Cass., sez. economia dell’infelicità, in ADL, 2003, compensativa, ma solo satisfattiva – un., 13 febbraio 1984 n. 1073, in MGL, 422-423, critica, con riferimento al sanzionatoria analoga a quella della 1984, 8; Cass., sez. un., 15 marzo danno esistenziale, questa parametra- penale. 1982 n. 1669, in FI, 1982, I, 985. zione equitativa, che introduce una di- 44 R. DEL PUNTA, op. cit., 78, osserva 26 A. VALLEBONA, Tutele giurisdizionali e scriminazione in ragione della ricchez- che in tal modo la funzione del risarci- autotutela individuale del lavoratore, za per una infelicità uguale per tutti. mento tende a trasformarsi da ripara- cit., 126 ss. Invece alcune pronunzie 34 S. MAZZAMUTO, op. cit., 65, afferma toria inpunitiva. In proposito, cfr. già confondono il rifiuto della prestazione condivisibilmente la risarcibilità di dan- A. VALLEBONA, Tutele giurisdizionali e non dovuta con l’eccezione di inadem- ni non patrimoniali da responsabilità autotutela individuale del lavoratore, pimento: Cass. 1 marzo 2001 n. 2948, contrattuale, se l’obbligazione investe cit., 106; ID., Il danno da dequalifica- in FI, 2001, I, 1869; Cass. 19 agosto anche interessi non patrimoniali; P. zione tra presunzione e risarcimento 2003 n. 12161, in RIDL, 2004, II, 378; TOSI, op. cit., 176, rileva che dal mob- equitativo, cit., 1016. Cass. 23 dicembre 2003 n. 19689, in bing può derivare qualsiasi tipo di dan- 45 Sulle quali, cfr. F. GAZZONI, op. cit., FI, 2004, I, 1111. no. 397 ss., che ne individua la ragione 27 A. VALLEBONA, Tutele giurisdizionali e 35 R. SCOGNAMIGLIO, op. cit., 512; R. profonda nel modello edonistico della autotutela individuale del lavoratore, DEL PUNTA, op. cit., 75. ricerca della felicità a tutti i costi di- cit., 138 ss. 36 Per l’estensione dell’assicurazione sgiunta dalla virtù (427-429). 28 A. VALLEBONA, Dimissioni per giusta Inail alle malattie non tabellate a con- 46 F. CARINCI, op. cit., 93-94, avverte causa e pregiudizi da perdita dell’occu- dizione della prova in concreto della e- questa esigenza di reazione tempesti- pazione, in MGL, 1998, 687; Cass. 7 ziologia professionale, cfr. C. Cost. 18 va, affermando la irrisarcibilità del novembre 2001 n. 13782, in RIDL, febbraio 1988 n. 179, in FI, 1988, I, danno evitabile con la ordinaria dili- 2002, II, 591. Contra R. SCOGNAMIGLIO, 1031. Per l’annullamento della circ. genza ex art. 1227, comma 2, c.c. In op. cit., 514; Cass. 2 febbraio 1998 n. Inail n. 71/2003, che di fatto aveva in- generale, per la medesima esigenza, 1021, in MGL, 1998, 687. serito, senza il dovuto procedimento, cfr. A. VALLEBONA, L’incertezza del dirit- 29 A. VALLEBONA, Tutele giurisdizionali e tra le malattie tabellate anche quelle to del lavoro e i necessari rimedi, in autotutela individuale del lavoratore, psichiche da mobbing, cfr. T.A.R. La- RIDL, 2004, I, 22. cit., 102 ss.; R. SCOGNAMIGLIO, op. cit., zio, sez. III ter, 11 luglio 2005 n. 4 7 A. VALLEBONA, L’impugnazione del lo- 515; G. PERA, op. cit., 294, esige una 5454, in GL, 2005, n. 30, 28. do arbitrale irrituale in materia di lavo- prova rigorosa, poiché “talora la vitti- 37 C. Cost. 17 febbraio 1994 n. 37, in ro, in ADL, 2001, 77. ma è un furbo matricolato che dissi- FI, 1994, I, 1326; Cass. 15 aprile 1996 mula”. Per il danno da demansiona- n. 3516, in DPL, 1996, 2964; Cass. 28 mento, cfr. Cass. 28 maggio 2004 n. gennaio 1997 n. 859, in MGL, 1997, 10361, in MGL, 2004, 719; Cass. 4 suppl., 21; Cass. 13 settembre 1997 giugno 2003 n. 8904, in GL, 2003, n. n. 9136, in MGL, 1997, suppl., 76; AAllccuunnee ccaarraatttteerriissttiicchhee 27, 30; Cass. 4 febbraio 1997 n. 1026, Cass. 10 novembre 2000 n. 14638, in in MGL, 1997, suppl. 22; Cass. 18 a- FI, 2001, I, 2308 ddeell mmoobbbbiinngg prile 1996 n. 3686, in DPL, 1996, 3 8 Sulla competenza esclusiva del legi- 3043; Cass. 26 gennaio 1993 n. 931, slatore nazionale a proposito della di- in RIDL, 1994, II, 149; Cass. 15 ago- sciplina del mobbing, in quanto ricom- Azioni ripetute nel tempo sto 1991 n. 8835, in RIDL, 1992, II, presa nell’“ordinamento civile”, con 954. Per il danno da inadempimento conseguente dichiarazione di incostitu- dell’obbligo di sicurezza, cfr. Cass., zionalità della legge della Regione La- Asimmetria della relazione di sez. un., 17 giugno 2004 n. 11353, in zio n. 16/2002, cfr. C. Cost. 19 dicem- potere MGL, 2004, 738; Cass. 26 giugno bre 2003 n. 359, in FI, 2004, I, 1692 2004 n. 11932, in MGL, 2004, 722; 39 R. SCOGNAMIGLIO, op. cit., 509; S. Incapacità di difesa per la vittima Cass. 1 giugno 2004 n. 10510, in MGL, MAZZAMUTO, op. cit., 22. 2004, 719; Cass. 26 ottobre 2002 n. 40 Questa differenza tra le discrimina- Supporto anche tacito del gruppo 15133, in FI, 2003, I, 505; Cass. 7 ot- zioni e il mobbing è sottolineata da F. tobre 2002 n. 14323, in RIDL, 2003, CARINCI, op. cit., 96. II, 266, Cass. 5 febbraio 2000 n. 1307, 41 A. VALLEBONA, Istituzioni di diritto del Conseguenze per la vittima lavoro, cit., 266-267, rileva che solo 7 BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 63, 13 DICEMBRE 2006 (Continua da pagina 1) sentenza del Tribunale di La Spe- sità di una definizione normativa, zia. «Ma che cosa è il mobbing?» – anche soltanto per chiarire definiti- mobbing, come sempre di moda) è si chiede il Giudice del Lavoro – vamente la materia»). di attualità specie per il benemeri- «Va premesso che questo giudice In carenza di una definizione del to impegno dei medici sociali», os- concorda con l’Avvocato dello Sta- legislatore, il medesimo giudice si servava G. PERA (La responsabilità, to nell’auspicare che in un testo le- ritiene in dovere poi di «far com- cit.). Tenendo conto del principio gislativo regolante tale fattispecie prendere anche all’uomo qualun- di civiltà enunciato nell’articolo s i conii un altro vocabolo più felice que cos’è il mobbing». E da qui la 2087 c.c. – si osservava – il di- e più aderente alla nostra cultura rievocazione del noto personaggio scorso giuslavoristico è semplice; di origine greco-romana anche se cinematografico che per anni ha l’impresa non può tollerare un sif- oramai la parola mobbing è diffusa divertito gli italiani. Accostamento fatto clima e deve far tutto quanto in tutto il mondo e differenziandoci che potrebbe anche far sorridere; è possibile per eliminarlo, caccian- finiremmo con essere isolati rispet- se non fosse che oggetto della do capi e sorveglianti che tengano to alle altre culture causa de quo è il il comportamento riscontrato nel giuridiche. Ma… a risarcimento del caso. parte queste consi- Il ragionier Fantozzi: danno biologico da In sostanza, si diceva: il termine derazioni personali, il più famoso inabilità permanen- inglese «mobbing» descrive ciò per far comprende- mobbizzato d'Italia te e temporanea che in italiano si chiamerebbe re anche all’uomo (Trib. La Spezia) (danno di una certa “persecuzioni in danno dei lavora- qualunque cos’è il rilevanza, stando tori”, dei cui danni risponde il da- mobbing, basta ri- alla consulenza pe- tore di lavoro ex art. 2087 c.c. cordare la figura del ragionier Fan- ritale, che lo ha riconosciuto nella Punto, null’altro da aggiungere: la tozzi, relegato in un sottoscala dal misura del 30%), del danno mora- questione non pone particolari pro- tirannico capoufficio. Si tratta sicu- le e del danno esistenziale patito blemi (vedi ancora G. PERA, Anghe- ramente – sono sempre parole del dalla ricorrente (dipendente civile rie e inurbanità negli ambienti di Tribunale – del più famoso di ruolo del Ministero della Difesa, lavoro, in RIDL, 2001, n. 1, 291 “mobbizzato” d’Italia che tuttavia in servizio presso il Circolo Sottuf- ss.). non ha mai saputo di esserlo per- ficiali con qualifica di operatore A qualche anno da allora, il termi- ché negli anni in cui la trasposizio- amministrativo contabile), a segui- ne è adoperato con sempre mag- ne cinematografica delle sue av- to dei comportamenti persecutori e gior disinvoltura dai giudici italiani venture divertiva gli spettatori, il prevaricatori posti in essere nei (nonostante la prescrizione dell’- mobbing non era ancora studiato suoi confronti da funzionari civili e art. 122 c.p.c. sull’utilizzo obbliga- come fenomeno sociale in grado di militari; e che, a seguito di ciò, la torio della lingua italiana, cfr. A. causare gravi danni alla salute dei ricorrente era caduta in uno stato VALLEBONA, Mobbing senza veli, che lavoratori». depressivo ed aveva dovuto inter- precede). Qui in maniera più suggestiva ri- rompere l’attività lavorativa per far Leggendo le più recenti massime spetto ad altre pronunce, si evi- ricorso alle cure ed alla assistenza giurisprudenziali – riportate in In- denzia in primo luogo la richiesta, di medici specialistici psichiatri sot- dice A-Z, voce “mobbing” – le cose da parte dei giudici di merito, t o ponendosi ad una terapia psico- sembrano davvero essersi compli- di un intervento legislativo farmacologica specifica. cate, a partire dalla definizione (sostanzialmente analoga, al ri- L’accostamento è poi tanto più im- stessa del fenomeno. guardo, è la sentenza del Tribunale barazzante se si pensa alle vicende Emblematico questo passo della di Forlì ove si sottolinea «la neces- ancor più drammatiche che sono DDiirriittttoo ddeellllee RReellaazziioonnii IInndduussttrriiaallii Si segnala che l’Osservatorio di Legislazione, prassi amministrative e contrattazione collettiva del fascicolo n. 4/2006 di DDiirriittttoo ddeellllee RReellaazziioonnii IInndduussttrriiaallii, in corso di pubblicazione, riserva specifica attenzione, in chiave comparata, alle problematiche sollevate dal fenomeno del mobbing dedicando all’analisi di tale fenomeno, al relativo inquadramento e alle tecniche di tutela la sezione ricerche: Il mobbing nell’esperienza comparata. Si segnalano, in particolare, i commenti di A. RUSSO, Il mobbing tra esigenze preventive e tecniche risarcitorie. Profili comparati, e N. GHIRARDI, Esperienza e prospettive nel Regno Unito. Si ricorda che i Soci Adapt e gli Abbonati al Bollettino Adapt hanno diritto al 10% di sconto sul costo annuale dell’abbonamento alla Rivista. 8 BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 63, 13 DICEMBRE 2006 sfociate in noti processi penali, gnificato del fenomeno, il Giudice tenze (fra cui anche quella del Tri- ove pure la parola mobbing ha fat- del Tribunale ligure fa seguire un bunale di La Spezia e quella del to il suo ingresso (si pensi, in par- monito morale. «Questa pluralità Tribunale di Forlì) si puntualizza, ticolare, alla famosa vicenda lega- di danni derivanti dal mobbing do- alla luce degli studi specifici del ta alla c.d. “palazzina Laf” dell’Ilva vrebbe essere una remora – si settore, che i comportamenti ves- di Taranto, sfociata nella sentenza legge – per i datori di lavoro dal satori devono essersi ripetuti per del Tribunale di Taranto del 7 porre in essere comportamenti le- un periodo minimo di almeno sei marzo 2002 e nella successiva sivi della personalità del lavoratore mesi: caso emblematico la senten- pronuncia d’appello del 10 agosto e uno sprone a vigilare per evitare za del Tribunale di Milano, 29 otto- 2005, entrambe pubblicate in Boll. che vengano perpetrate azioni ag- bre 2004 (in OGL, 2004, n. 4, Adapt, n. 40, 2005; sui rilievi pe- gressive e vessatorie da parte dei 889) ove, affermando la necessità nalistici del mobbing cfr. A. CA- collaboratori e dei preposti in ge- del suddetto periodo minimo per STELNUOVO, Il mobbing nel diritto nere. Si dovrebbe arrivare insom- la configurabilità del mobbing, è penale, 2005). ma ad una maggiore umanizzazio- stata respinta la domanda della la- La definizione del tribunale, in ne del lavoro così come propugna- voratrice in quanto le pretese mal- ogni caso, non si ferma qui. Prose- to anche dal papa Giovanni Paolo versazioni si sarebbero protratte al gue infatti il giudice ricordando II nell’Enciclica Laborem Exercens massimo per quattro/cinque mesi. che «l’espressione mobbing deriva dedicata “agli uomini del lavoro” Altre pronunce si sono poi soffer- dal verbo della lingua inglese to che mediante il lavoro non solo mate scrupolosamente sull’esame mob che significa assalire, aggre- trasformano la natura adattandola degli atti persecutori onde verifica- dire ed è ripresa dalla scienza del- alle proprie necessità ma anche re se nel caso di specie fossero l’etologia e descrive il comporta- realizzano se stessi come uomini presenti le sei fasi dell’evoluzione mento di un gruppo di animali che ed anzi, in un certo senso, diven- della situazione di mobbing che la si accaniscono contro uno di essi tano più uomini. La strada è anco- psicologia del lavoro è solita indi- per espellerlo dal branco. Il primo ra lunga atteso che l’International viduare (la c.d. «fase zero», di ad usare tale termine – prosegue Labour Office (ILO) denuncia una conflitto fisiologico normalmente la sentenza – fu negli anni sessan- tendenza generalizzata all’aumen- accettato; la «fase uno» in cui si ta Konrad Lorenz e successiva- to delle violenze psicologiche in individua la vittima e verso di essa mente tale concetto fu ripreso dal- ambito lavorativo riscontrabile in si dirige la conflittualità generale; la psicologia del lavoro quando si è tutti i paesi del mondo». la seconda fase, che è il vero e trovata nella necessità di esprime- Segue, sempre in sentenza, un in- proprio inizio del mobbing, nel re quel medesimo fenomeno di teressante studio statistico, che quale la vittima prova un senso di aggressione nell’ambiente di lavo- tiene conto dei dati europei e di disagio e fastidio; la terza fase ro. L’attuale psicologia del lavoro quelli italiani in particolare… nella quale il mobbizzato comincia (i primi studiosi sono stati Hans Al di là delle divagazioni, la sen- a manifestare i primi sintomi psi- Leymann ed in Italia Harald Ege) tenza di La Spezia cosomatici, i primi indica con questo termine una si- non è, in ogni ca- problemi per la sa- tuazione lavorativa di conflittualità so, che un esem- lute; la quarta fase, La responsabilità sistematica, persistente ed in co- pio, forse il più caratterizzata da ricade sempre sul stante progresso all’interno del suggestivo, di errori ed abusi del- datore di lavoro luogo di lavoro, in cui gli attacchi quanto sforzo stia- l’amministrazione reiterati e sistematici hanno lo no facendo i giudici del personale; la scopo di danneggiare la salute, la italiani al fine di quinta fase, che è reputazione e/o la professionalità dare, di volta in volta, una defini- quella dell’aggravamento delle della vittima. In ogni caso, gli stu- zione di mobbing. Ciascuno dei condizioni di salute psico-fisica del diosi del fenomeno sembrano con- giudici aditi si è prodigato in ap- mobbizzato che cade in piena de- cordare che due sono gli impre- profonditi studi di psicologia, so- pressione ed entra in una situazio- scindibili elementi dello stesso: la ciologia del lavoro, etologia, stati- ne di vera e propria prostrazione; reiterazione delle condotte stica; tutti hanno riportato i passi ed infine la sesta fase, che è solo (costituite da negozi, atti, meri più significativi dei manuali e dei eventuale, nella quale la storia del comportamenti), non necessaria- trattati, per lo più quelli di Hans mobbing ha un epilogo, e può con- mente illecite se considerate in sé, Leymann e di Herald Ege, dei prin- sistere in dimissioni, anticipazione per un arco di tempo apprezzabile cipali studiosi del fenomeno. Cia- di pensionamenti, licenziamenti ed (almeno sei mesi, secondo alcuni scun giudice, non volendosi esi- addirittura, nei casi più gravi, nel studiosi) e la loro intenzionalità mere dal prestare il suo contributo suicidio del lavoratore). Così, la (da non considerarsi come co- alla problematica, ha poi eviden- sentenza del Tribunale di Forlì del scienza specifica del fine ma come ziato l’aspetto ritenuto più signifi- 28 gennaio 2005 ripercorre minu- finalità riprovevole in relazione alla cativo in relazione al caso sottopo- ziosamente la vicenda della lavo- lesione dei beni della dignità per- sto al suo esame. ratrice confermando che le sud- sonale e della salute psico-fisica)». Ad esempio, se la maggior parte dette fasi «appaiono tutte presenti Passi sostanzialmente analoghi dei giudici si è limitata ad afferma- nel caso in esame a conferma del- possono essere estrapolati dalle re che perché si configuri mobbing la riconducibilità dell’esperienza altre sentenze sopra indicate. è necessaria una condotta conti- vissuta dalla ricorrente nell’ambito C’è di più. Alla divulgazione del si- nuata nel tempo, in alcune sen- del fenomeno preso come riferi- 9 BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 63, 13 DICEMBRE 2006 mento». gli estremi della figura del mob- il “mobbing” è da individuarsi – L’assenza delle sei fasi ha invece bing, al riguardo utilizzando la de- spiega il Ctu – nella mancanza di impedito che il caso sottoposto al scrizione fenomenologia che di es- una frequenza idonea (almeno al- Tribunale di Bergamo potesse es- so ne danno le scienze del lavoro cune volte al mese) di azioni ostili sere inquadrato come mobbing. che se ne occupano; potrà essere ostative: in tali situazioni le azioni Nella causa svoltasi avanti il Tribu- invece demandato al consulente l’- ostili che la vittima ha effettiva- nale di Bergamo, il Giudice del La- accertamento se siano rinvenibili mente subìto sono poche e troppo voro, onde qualificare la condotta sulla persona del lavoratore che distanziate nel tempo, spesso ad- datoriale come mobbing si è avval- denunzia di aver subìto una siffatta dirittura limitate ad una singola a- so della consulenza tecnica proprio persecuzione, eventuali postumi da zione, come un demansionamento del sopraccitato dott. Harald Ege, essa derivanti; tuttavia, poiché il o un trasferimento disagevole. Per- noto come il principale studioso del mobbing supera e non si risolve tanto, mentre il “mobbing” si ca- fenomeno nel nostro Paese, ed in- nel tradizionale danno biologico, la ratterizza per una serie di condotte tervenuto quale Ctu anche in altri consulenza non ne- ostili, continue e processi (si veda per esempio, nel- cessariamente sarà frequenti nel tem- la sentenza del Tribunale di Milano medico-legale e po, per lo del 29 giugno 2004 sopra richia- potrà anche non Non solo mobbing: “straining” è suffi- mata, ove si legge: «si deve rile- essere necessario lo straining ciente una singola vare che il Ctu dott. Ege ha chiari- disporla). E nel ca- azione con effetti to che la patologia maturata dalla so discusso avanti duraturi nel tempo ricorrente ha proprio natura pro- al Tribunale di Ber- (come nel caso di fessionale e si sostanzia in un’evi- gamo la “sentenza” del dott. Ege è un demansionamento)». dente fattispecie da mobbing»). Al stata che non si era di fronte ad un Il Ctu ha comunque riconosciuto Ctu non viene quindi richiesto solo, caso sussumibile nella fattispecie che – sebbene il caso concreto non come di solito avviene nelle cause di mobbing, ma, più propriamente, fosse riconducibile al mobbing, ma di risarcimento, di chiarire se in in quella di “straining”, che consi- allo straining – era comunque rav- capo al ricorrente si riscontri o me- ste, piuttosto, «in una situazione di visabile un danno alla salute in ca- no una determinata patologia, se stress forzato sul posto di lavoro, po al ricorrente. Da qui la coerente questa sia collegata eziologica- in cui la vittima subisce almeno u- pronuncia, in ogni caso, di condan- mente con la condotta del conve- na azione che ha come conseguen- na da parte del Tribunale berga- nuto e se da questa sia derivato un za un effetto negativo nell’ambien- masco. danno: il Ctu interviene infatti pro- te lavorativo, azione che oltre ad Proprio questo passo, a parere di nunciandosi egli stesso circa la essere stressante è caratterizzata chi scrive, coglie nel segno. Fa qualificazione come mobbing della anche da una durata costante. comprendere infatti che, al di là di condotta datoriale (diversamente, La vittima è rispetto alla persona ogni discettazione sul mobbing, ciò il Giudice del Lavoro di La Spezia che attua lo “straining”, in persi- che rileva giuridicamente non è se ha affermato che è precipuo com- stente inferiorità. Lo “straining” la condotta persecutoria e vessato- pito del giudice, non demandabile viene attuato appositamente con- ria sia definibile, o meno, mob- ad un consulente, valutare se, nel- tro una o più persone ma sempre bing. Che sia “mobbing” o un’altra la fattispecie concreta posta alla in maniera discriminante». «la parola per dirlo» (parafrasando sua attenzione, sussistano o meno «La differenza fra lo “straining” ed R. DEL PUNTA, Il mobbing: l’illecito II ssiinnttoommii ddeell mmoobbbbiinngg A livello dell’individuo è difficile valutare il prezzo della sofferenza e del dolore provati per aver subìto una violenza sul posto di lavoro. La sofferenza e l’umiliazione hanno conseguenze durature che si manifestano principalmente con un calo della motivazione, una perdita di fiducia in se stessi e negli altri, con la depressione, la collera, l’ansia e l’irritabilità. Clinicamente, la vittima risulta manifestare gli effetti del mobbing con le seguenti sintomatologie: smarrimento, insicurezza, insonnia, depressione, disturbi psicosomatici multipli, degenerazione del proprio quadro clinico organico, malattie stress dipendenti, mancanza di concentrazione. I disturbi più frequenti sono: depressione, ansia, disturbi del sonno, attacchi di panico, tachicardia, cefalea, disturbi gastrointestinali, manifestazioni dermatologiche, disturbi sessuali, disturbi alimentari, abuso di alcool, fumo e farmaci. Il cammino del mobbizzato comincia quindi con la sua individuazione a vittima. 10

Description:
compariva l'anglicismo. «mobbing», il termine era utilizzato per dare atto .. quali già ora decor- re la prescrizione ed il lavoratore agisce normalmen-.
See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.