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Il massone PDF

48 Pages·2008·2.25 MB·Italian
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Anno IX - Numero 19-20 15-30 novembre2008 William Blake, Newton, 1795 sommario inprimopiano 5 Manifestazioni SINALUNGA / Convegno su attivitàGrande 23 2 Cronaca RAVENNA / Cardinale Tonini Ezio Marchi Oriente d’Italia ospite della Massoneria UDINE / Il Grande Oriente Ultime dal Vascello DIREZIONE, REDAZIONE CASO GELLI / Gran Maestro PAVONE CANAVESE / teme per la famiglia Notizie dalla AMMINISTRAZIONE: Raffi: “Riappare dalle nebbie personaggio inquietante” Convegno su “Massoneria e SAINT BARTHÈLEMY / Comunione arte regia” Incontro tra le stelle Via di San Pancrazio, 8 TOSCANA / Qualcuno vuole IN BREVE 00152 Roma rivedere la legge sulla PRATO /I duecento anni del TdAelRl’AENurToOp a/ Adlelai priocpeorclia 27 rassegnastampa Tel. 06 5899344 Massoneria Gran Maestro Mazzoni storia e cultura Fax 06 5818096 3 Servizio Biblioteca SANSEPOLCRO/ Inaugurato 17 Attività Internazionali attualità www.grandeoriente.it Omaggio a Franco Cuomo e al monumento a Garibaldi CAGLIARI / Fratelli tedeschi suo “Il Tradimento del GROSSETO / Lo Stato laico e in visita alla “Heredom” Templare” la società BREVI 47 anniversari EE--MMAAIILL:: eerraassmmoonnoottiizziiee@@ggrraannddeeoorriieennttee..iitt o n cronaca a acanorc i p o CASO GELLI m In televisione vecchio capo P2 i r p n A qualche giorno dall’apparizione l’opinione pubblica esplode i Grande Oriente chiamato ad esprimersi. Gran Maestro Raffi: “Riappare da nebbie personaggio inquietante. Rispunta sempre in momenti di crisi e rimarchiamo infinita distanza che ci separa” ““QQuueessttoo ppeerrssoonnaaggggiioo rriiaappppaarree ddaallllee nneebbbbiiee ee ppeerr cceerrttii vveerrssii èè momenti di crisi”. “Forse – ha spiegato il Gran Maestro – è un iinnqquuiieettaannttee.. IIll pprriimmoo cchhiiaarriimmeennttoo cchhee rriimmaarrcchhiiaammoo èè ll’’iinnffiinniittaa modo per distrarre l’opinione pubblica da altre questioni. Per ddiissttaannzzaa cchhee ccii sseeppaarraa ddaa GGeellllii:: ccii ssccrroolllliiaammoo ddii ddoossssoo,, ccoommee quanto ci riguarda – ha tagliato corto il Gran Maestro – abbia- ttuuttttii ssaannnnoo,, qquuaallssiiaassii aappppaarreennttaammeennttoo ccoonn iill ppeerrssoonnaaggggiioo.. LLaa PP22 mo dedicato anche troppo tempo a questo individuo che non ha ssttaa aall GGrraannddee OOrriieennttee ccoommee llee BBrriiggaattee RRoossssee ssttaannnnoo aall ppaarrttiittoo fatto la storia ma ha alimentato le cronache. E qui mi fermo...”. ccoommuunniissttaa.. LLaa MMaassssoonneerriiaa èè ssttaattaa vviittttiimmaa ddii ppeerrssoonnaaggggii ddii qquuee-- ssttoo ggeenneerree””.. altre notizie in Rassegna Stampa Queste sono le prime dichiarazioni del Gran Maestro Gustavo Raffi all’Adnkronos due giorni prima della messa in onda su Odeon TV di “Venerabile Italia”, dal 3 novembre nuova tra- smissione con protagonista Licio Gelli. Un’annunciata parteci- 22 nnoovveemmbbrree pazione piena di polemiche che ha sollecitato una presa di po- sizione del Grande Oriente d’Italia. “Piuttosto viene una domanda – ha aggiunto il numero uno di Palazzo Giustiniani –Cui prodest? Ci dobbiamo interrogare sul perché Gelli ricompaia oggi e lo faccia sempre quando ci sono 2 novembre 2 numero 19-20 / 2008 cronaca acanorc TOSCANA / Dibattito in Consiglio Regionale E qualcuno vuole rivedere la legge sulla Massoneria “La legge regionale re la loro affiliazione”, spiega Ciucchi, sulla Massoneria? Va che insiste sulla sua posizione. rivista perché oramai antistorica”. A so- “Ritengo un fatto assolutamente privato stenerlo è Angelo Pollina, Pdl, vicepresi- l’appartenenza di ciascun consigliere ad dente del Consiglio regionale. La legge n. associazioni di vario genere. Se io fossi 68 del 1983, che prescrive l’obbligatorietà massone, cosa che non sono, non avrei per ogni consigliere regionale eletto di problemi ad esprimermi a riguardo, se in- dichiarare la propria eventuale apparte- terrogato da un cittadino. La legge regio- nenza a logge di stampo massonico, è nale prevede però l’obbligo della dichia- per Pollina “una norma aberrante”. Per razione di appartenenza per essere nomi- cui, dice, va rivista. nati, e questo è tutto un altro discorso”, Dopo la riapparizione di Licio Gelli in tv spiega il presidente del Consiglio regio- lo scottante tema della Massoneria è tor- nale Riccardo Nencini. nato nuovamente in primo piano. E anche Non tutti però, anche nel centrodestra so- la tanto discussa legge toscana di cui già no d’accordo nel rivedere la legge sulla nel 2003 il segretario del Psi Pieraldo Massoneria. “Bisogna lasciarla stare così Angelo Pollina Ciucchi provò a chiedere la cancellazio- com’è senza andare a sollevare un nuovo ne: “E’ una legge ipocrita perché chi è gran vespaio”, sostiene ad esempio Mau- liana o della Massoneria, io comunque massone non lo dichiara. Per cui non ser- rizio Bianconi, aretino, deputato di An. trovo giusto che i cittadini conoscano ve a nulla. E comunque è sicuramente di- Dello stesso avviso, è anche Rossella An- l’appartenenza dei propri consiglieri a scriminante in quanto non si capisce co- giolini, aretina, consigliere regionale del ogni tipo di associazione”. me mai solo i massoni debbono dichiara- Pdl: “Che si tratti della Croce Rossa ita- Il Tirreno 7 novembre 2008 servizio biblioteca acetoiilbib oizivres ROMA / Presentato a Villa ‘Il Vascello’ il libro di Cuomo "Il Tradimento del Templare" Omaggio a un uomo e allo scrittore della bellezza del sogno “Siate liberi, è il sogno che è vostro non voi siete del sogno”. Queste parole di Franco Cuomo, scrittore che ha insegnato a in- seguire la bellezza del sogno, riassumono la presentazione del suo libro postumo Il tradimento del templare, edito da Baldini Ca- stoldi Dalai, realizzata a Roma il 6 novembre a Villa ‘Il Vascello’, sede nazionale del Grande Oriente d’Italia. Nell’affollata sala della Biblioteca, sono intervenuti gli storici Italo Comelli, dell’università popolare di Parma, e Ludovico Gatto, dell’u- niversità ‘La Sapienza’ di Roma, il Gran Maestro Gustavo Raffi. Tutti gli interven- ti hanno sottolineato la grande umanità di Franco Cuomo, scomparso nel 2007, ma soprattutto la capacità della sua scrittura di evocare sogni e rincorrere utopie possibili. “Franco Cuomo ha vissuto una profonda esperienza di studioso, rimo- dulandola magicamente con la sua statura di uomo e di pensatore”, ha introdot- to i lavori Bernardino Fioravanti, responsabile del Servizio Biblioteca del Grande Oriente e promotore dell’incontro. Mentre Italo Comelli ha rimarcato: “Franco Cuomo ci ricorda con i suoi innumerevoli scritti che ancora oggi c’è un profondo spirito medievale che può fare strada di conoscenza e di verità. Amava citare spesso Raimondo Lullo, e il suo ‘Ordine della Cavalleria’, in cui si diceva che un Velia Iacovino, vedova di Franco Cuomo, con Dino Fioravanti 3 numero 19-20 / 2008 servizio biblioteca acetoilbib oizivres tano sono arrivato all’abilità Cuomo, questo grande sognatore, ci da di Franco Cuomo, che è riu- speranza in un mondo mercificato”. Quel- scito sempre a padroneggia- lo del numero uno di Palazzo Giustiniani re argomenti di peso, ren- è allora un invito a “tuffarsi in compagnia dendoli in stile narrativo”. “Le di queste pagine magiche nel medioevo sue pagine – nota ancora dei sogni e delle attese, andando a ripe- Gatto, anche lui medievalista scare i valori che non tramontano dei ca- – ci insegnano che Gerusa- valieri di ogni tempo, ma facendosi an- lemme è in ciascuna coscien- che interrogare dalle domande che pone, za, si può trovare e difende- da quella Gerusalemme che è un’idea per- re ovunque. E’ colpevole il ché il primo principio – rimarca Raffi – templare che ha tradito l’Or- non è l’obbedienza, ma la lealtà”. dine, Squinn de Floyran? C’è In compagnia degli scritti di Franco Cuo- un segreto da cercare e in mo, sottolinea ancora Raffi, “tutti noi sia- questo caso è una teca pro- mo invitati a riconoscere una semplice e digiosa che lui non conosce e profonda verità: ci sono dei morti che so- vorrebbe a sua volta trova- no vivi e dei vivi che sono morti. Sempre, re”. “Da qui – sottolinea an- nella nostra storia, abbiamo il compito di cora il docente de ‘La Sa- inseguire un sogno. La rivoluzione è an- pienza’ – l’originalità della cora possibile. Su questa linea, il Gran scrittura di Cuomo: una vol- Maestro del Grande Oriente d’Italia, ricor- ta che il rinnegato si mette in da la lezione del vescovo di Ravenna che giro per trovare la verità, si assolse i templari perché avevano reso la imbatte in un personaggio, loro confessione sotto tortura: “Finì male Dante Alighieri, che incontra – dice Raffi dell’antico prelato – morì in in terra francese. Una vicen- una valle, lontano dal potere, ma non si da che si sarebbe potuta ve- macchiò le mani. Questo libro ci insegna rificare benissimo intorno al anche – conclude il Gran Maestro – che 1305-1306, Dante rivelerà al ci sono momenti storici in cui bisogna tempo c’era la giustizia, poi è tramontata templare che ha tradito i suoi voti al combattere le strutture che calpestano le e l’uomo ha il compito di ricostruire dal Tempio che la teca è a Bologna, in quel- idee, anche se distruggere per ricostruire niente: di ogni mille uomini ne è stato pre- la penisola italiana in cui, nel Medioevo, è un percorso sempre rischioso”. so uno per far rivivere i valori. Da questa si trovano i bandoli di tutte le matasse”. Dell’inguaribile malinconia dei templari, radice gli scritti di Franco Cuomo ci inse- “Nella teca – spiega Gatto parlando del- che nel romanzo di Franco Cuomo sfila- gnano che c’è una Gerusalemme dentro di l’avventura di Squinn – c’è la mano di vano indolenti per le vie di Parigi nel 1314, noi”. “Nelle sue pagine – rimarca l’esperto un uomo sulla trentina: può essere quel- dopo i roghi di carne cui gli inquisitori di storia medievale – c’è una missione, la del Cristo, e la sua esistenza andreb- di Filippo il Bello avevano consegnato sempre da scoprire tra gli intrecci della be a sovvertire la narrazione dei Vange- Jacques de Molay, Gran Maestro dei storia”. “I romanzi di Cuomo – sottolinea li della Resurrezione, capovolgendo il cri- Templari, e i suoi cavalieri con le inse- perciò il docente all’università popolare stianesimo”. “Anche per questo – sotto- gne dell’aquila, si è avuto un saggio in di Parma – anche se scritti oggi sono co- linea Gatto – Il tradimento del templare sala quando Maricla Boggio, docente di me i romanzi medievali: scritti di forma- è un romanzo avvincente per la potente Drammaturgia, ha letto all’assemblea l’in- zione che insegnano a vedere le ingiusti- fantasia che dimostra, una fantasia però cipitdel romanzo. Pagine che cuciono in- zie e a lottarle con la forza della ragione. dominata da una conoscenza storica mol- sieme l’Occidente e Gerusalemme, il dub- Il messaggio è forte: il recupero delle idea- to profonda. Un libro che si può legge- bio e la speranza e spingono a conside- lità, lottare per sapere cosa sono un de- re in molti modi, per trovare miriadi di rare che spesso un tradimento non è la siderio e un sogno, perché nella missione sottigliezze storiche ma soprattutto la porta del rimorso o del dolore ma l’ini- c’è sempre qualcosa di più, un progetto forza e la freschezza di una scrittura che zio di una nuova grande storia da cono- da portare avanti. Anche per questo – rende gli avvenimenti descritti in manie- scere per quanto dura la notte oscura di conclude Comelli – Franco Cuomo resta ra unica, insegnando a comprendere ogni ricerca libera. ancora un maestro di vita”. quell’età medievale in cui nasce la libertà Per il professor Ludovico Gatto “il Tradi- di coscienza. Una storia che dal Medioe- LLaa pprreesseennttaazziioonnee èè mento del templareè un libro a suo mo- vo ad oggi ancora profondamente ci ri- aanncchhee iinn iinntteerrnneett do unico. In una conversazione che ebbi guarda”. ccoonn uunnoo ssppeecciiaallee anni fa con Cuomo gli confessai che in- Commosso l’intervento del Gran Maestro ddeell TTeelleeggiioorrnnaallee vidiamo questa sua capacità di scrivere Gustavo Raffi, che traendo le conclusioni ddeell GGrraannddee OOrriieennttee dd’’IIttaalliiaa di storia in modo discorsivo, senza quel- dell’evento, rimarca: “Serate come que- la che Gaetano Salvemini chiamava la ti- sta ci ricordano che l’amicizia è un valo- wwwwww..ggrraannddeeoorriieennttee..iitt tolografia per concorsi. Neanche da lon- re che va oltre la vita. Pensare a Franco 4 numero 19-20 / 2008 manifestazioni inoizatsefinam RAVENNA / La loggia “La Pigneta” festeggia il compleanno con un convegno Cardinale Tonini ospite della Massoneria La loggia ravennate “La Pigneta” ha festeggiato il 3 ottobre il quarantennale della sua rifondazione con un convegno. Titolo dell’incontro “La Pigneta. Una loggia napoleonica a Ravenna nel suo rap- porto con il territorio” che ha mutuato il nome dal libro curato dallo storico Daniele Tonini sulla sto- ria dell’officina, la prima del periodo napoleonico nel Ravennate. Sono intervenuti il Gran Maestro Gustavo Raffi, più volte maestro venerabile della “Pigneta”, e due importanti esponenti delle auto- rità civili e religiose: il vicesindaco di Ravenna Gian- nantonio Mingozzi e il cardinale Ersilio Tonini. Nel Circolo Ravennate e dei Forestieri, sede del convegno, la partecipazione è stata notevole e il suo presidente Giuseppe Rossi ha aperto i lavo- ri con un excursussull’importante storia masso- nica, civile, e patriottica del Circolo. Il maestro venerabile della “Pigneta”, Giovanni Rambelli, ha poi illustrato il senso dell’iniziativa, in linea con la ‘politica’ di apertura del Grande Oriente d’Ita- lia, seguito dal suo predecessore Antonio Panai- no, iranista, direttore scientifico di Hiram e al- Il Gran Maestro Raffi con il cardinale Tonini l’epoca preside della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna, che, prima di in- mo, dal 1°novembre preside della Facoltà di Conservazione dei dossare le vesti di moderatore, ha spiegato al pubblico l’iden- Beni Culturali di Ravenna, sarà a capo di un più ampio progetto tità storica e filosofica della Massoneria. di studio sulla Libera Muratoria al tempo di Napoleone (quel Gran- La ricerca storica della “Pigneta” inizia dal riesame, a più di de Oriente d’Italia fondato nel 1805) e “La Pigneta”. trent’anni di distanza, del saggio dello studioso ravennate Gaetano Ravaldini, Appunti sulle origini della Massoneria a Ravenna,pubblicato nel 1976 sulla Rivista Massonica. Si trat- ta del primo importante riscontro di documenti sulla costi- tuzione dell’officina, avvenuta nel 1806, e sulla sua attività in epoca napoleonica da cui prende le mosse il saggio Sic Virtus Resurgit. La Pigneta, una Loggia nella Ravenna napo- leonicadi Daniele Tonini, pubblicato nel volume celebrativo della “Pigneta” con la ristampa del testo di Ravaldini e i con- tributi del Gran Maestro Raffi, del venerabile Rambelli, di Antonio Panaino e dello storico Roberto Balzani. Quest’ulti- Due momenti del convegno i Nel convegno Tonini (membro dell'officina) ha illustrato n le testimonianze storiche, ora disponibili, dei primi anni p di vita della loggia in relazione agli studi sulla Massone- r i ria napoleonica, inserendole a pieno titolo nel vasto sce- m nario storico e politico del periodo che perciò riserva an- o cora sorprese. p Una sintesi della storia della Massoneria napoleonica e i militare è stata effettuata dal Bibliotecario del Grande a n Oriente Dino Fioravanti attraverso la proiezione di inte- o 5 numero 19-20 / 2008 o n manifestazioni a inoizatsefinam i p o Ravenna, 4 ottobre 2008 m (Ravenna), 4 ottobre 2008 i r p n i te presenti tra i reparti militari non mi ha mai abbandonato. Anche nelle di linea napoleonici. tappe principali della mia vita nel Grande Roberto Balzani ha chiuso i la- Oriente, sin dall’inizio della mia Gran Mae- vori riassumendo i temi di ri- stranza che ho improntato secondo rego- cerca e la complessità dell’in- le all’epoca “fastidiose” per molti, ma che dagine storica sulla Massoneria oggi rivelano la loro validità. E lo dimo- del periodo e sulle dinamiche stra il fatto che siamo qui, in questa splen- ressantissima iconografia, tra cui la ri- politico-sociali in Romagna e nel Raven- dida assise, con il cardinale Tonini tra il produzione della medaglia di loggia ori- nate tra periodo napoleonico e Restaura- nostro pubblico”. ginale, datata 1806-1807, dove compaio- zione. Anche l’alto prelato ha voluto prendere la no i tre pini incrociati, emblema della “Pi- Al termine, il Gran Maestro Gustavo Raffi parola e ha ricordato i momenti di incon- gneta”. Significativi anche un sigillo raf- ha salutato gli intervenuti ricordando al- tro avuti più volte tra la Massoneria ra- figurante l’Italia unita, testimonianza del cuni momenti della sua quarantennale car- vennate e alcune istituzioni benefiche cit- ruolo avuto dal Grande Oriente d’Italia riera massonica e ripercorrendo le scelte tadine. Ha auspicato per il prossimo futu- nella costruzione dell’identità nazionale, che nel 1968 portarono un giovane ad in- ro nuove convergenze su progetti di fi- e alcune immagini tratte da rituali di log- traprendere la “scomoda” strada della lantropia e carità. ge di Rito Francese, minoritarie in un Massoneria. “Un atteggiamento di contro- Grande Oriente dominato dal Rito Scoz- tendenza – ha detto il Gran Maestro – che altre notizie in Rassegna Stampa zese Antico e Accettato, ma sensibilmen- PAVONE CANAVESE / Primo convegno di studi alchemici del Collegio circoscrizionale di Piemonte e Valle d’Aosta Massoneria e arte regia Con il primo convegno nazionale di studi alchemici il Colle- Longanizzi, i Gran Maestri Onorari Morris Ghezzi e Pietro gio circoscrizionale di Piemonte e Valle d’Aosta ha raccol- Spavieri, il presidente dei Grandi Architetti Revisori Alber- to il pensiero di esperti prestigiosi per spiegare la dif- to Jannuzzelli, i Grandi Ufficiali Tiziano Busca e Mario Ci- fusione e l’influenza della cultura alchemica in vari farelli, il consigliere dell’Ordine Franco Sannia e il vi- rami del sapere. Un approccio critico, sotto il pro- cepresidente circoscrizionale di Campania e Lucania filo storico ed epistomologico, che ha consentito Giovanni Esposito. interventi e suggestioni di chi è considerato de- Dopo il saluto del presidente circoscrizionale positario e portavoce di percorsi esoterici – Marco Jacobbi e l’introduzione del coordinato- personali e di scuola – in vario modo ri- re della Commissione Cultura del Collegio conducibili alla tradizione ermetico-al- Massimo Brighenti, il convegno è entrato chemica. nel vivo con l’intervento del moderatore L’iniziativa si è svolta il 25 ottobre a Massimo Marra, saggista, direttore Pavone Canavese, vicino Ivrea, della Rivista multimediale Airesis con un’ampia partecipazione di (www.airesis.net) e studioso at- massoni da tutta Italia e la tento della tradizione ermetica presenza esclusiva del Gran moderna e contemporanea. Maestro Gustavo Raffi, Marra ha sottolineato la responsabile delle con- portata della manifesta- clusioni del conve- zione che ha richiamato gno. Tra il pubbli- l’interesse di molti, co anche il Pri- più di quelli previ- mo Gran Sor- sti, tanto da co- vegliante stringere l’e- S e r g i o sclusione di 6 numero 19-20 / 2008 manifestazioni inoizatsefinam ben 450 richieste di regi- sitivista, ma di metodo in- strazione per garantire i certo e di dubbio valore posti in sala. Secondo il scientifico. moderatore, questo succes- Ciò che si smarrisce nelle so è il segno, all’indomani tre interpretazioni, – ha della confusa bagarre della spiegato ancora il modera- pseudo-religiosità new-age, tore –, tutte più o meno di una rinnovata sensibilità alla base anche del recu- alle tematiche del sacro, e pero delle dottrine ermeti- di una richiesta, non più so- che da parte della new lo quantitativa, di occasioni age, è lo slancio verticale privilegiate di studio e ri- (poetico e ‘poietico’), ov- flessione. Nel suo interven- vero l’essenza pura dell’a- to ha sintetizzato la com- pertura metafisica che in plessa storia del rapporto queste dottrine costituisce, tra modernità e alchimia. nel contempo, radice e secondo tre prospettive. punto d’arrivo. La prima è storico-scientifi- Compito di rintracciare il ca, di chiaro stampo positivista, tipica dei grandi studiosi del- disegno di quella philosophia perennis,di natura metafisica e la seconda metà dell’Ottocento come Kopp, Chevreul e Berthe- tradizionale, presupposto essenziale della tradizione ermetica, lot, che ritrova, nella tradizione alchemica, le tracce dell’origi- è stato di Maurizio Barracano, autore da decenni di studi sul- ne della moderna scienza chimica. In quest’ottica, l’alchimia è l’ermetismo e il misticismo e della riedizione di importanti te- studiata nell’ambito di un ‘balbettio’ pre-scientifico, in una con- sti classici di alchimia. fusa e incomprensibile massa di informazioni, da cui poi si iso- La molteplicità delle forme dottrinarie tradizionali hanno, per la per favorire il progressivo sopravvento della scienza mo- lo studioso, il fine di trasmutare l’essenza profonda dell’uo- derna. mo e di ricondurlo nell’alveo della sua originaria natura di- L’approccio occultista prende invece le mosse dalla grande re- vina. Significativi i suoi richiami alle analogie esistenti tra la naissance occultistedi fine Ottocento che, pur recuperando in via realizzativa del Buddadharma e quella proposta dall’al- toto– in senso iniziatico – le scienze cosmologiche tradizio- chimia, annunciando in questo senso temi approfonditi da al- nali, non riusciva a liquidare fino in fondo le radici culturali po- tri relatori. sitiviste. Per i grandi occultisti di quel periodo, come Papus, o Come ad esempio Grazia Shogen Marchianò, docente di fama per gli alchimisti o iperchimici come Jollivet-Castellot,l’alchi- internazionale di estetica e di culture orientali all’Università di mia e le dottrine iniziatiche in genere erano scienze sostan- Siena, che dopo la spiegazione dell’archetipo, di matrice in- zialmente necessitanti, sistemi di conoscenza positivi da inter- diana, della liberazione in vita, via privilegiata dal v-ıra– l’e- pretare secondo griglie epistemologiche non dissimili da quel- roe spirituale – e motore spirituale di ogni ricerca iniziatica e i n le della scienza ufficiale. trasmutativa, ha parlato delle relazioni profonde tra l’estetica, All’opusalchemico inteso, soprattutto in senso junghiano, co- la mistica e l’alchimia indiane. Un rapporto, oltretutto, espres- p r me prodotto di materiali individuali non elaborati e più o me- so con una serie di legami etimologici: ad esempio il sostanti- i m no sepolti, è legato l’orientamento psicologico che confina nel- vo rasa(dalla radice indoeuropea ras=fluido, essenza – da cui la dimensione psichica, e quindi individuale, ogni tipo di ten- il nostro resina– ma anche “sapore”), utilizzato inoltre nella o sione sovrasensibile e metafisica. Si tratta, sottolinea Marra, di fisiologia tradizionale indiana come omologo dello sperma ma- p un’operazione riduzionistica, volta a recuperare la ritrosia epi- schile, è presente nella parola rasayana(letteralmente “via del i a stemologica delle dottrine ermetiche secondo astrazioni siste- rasa”), che indica sia la dottrina alchemica che quella estetica. n miche illuministe, senz’altro rassicuranti per la cultura neo-po- La parentela etimologica esprime qui una profonda connessio- o 7 numero 19-20 / 2008 o n manifestazioni a inoizatsefinam i p o ne tra la scienza alchemica e la scienza Grande interesse tra il pubblico ha poi su- De Pascalis ha individuato i meccanismi m del bello, entrambe apparentate in quella scitato il percorso storico tracciato da An- storici di formazione di una tipica “leg- i funzione ‘anagogica’ (di risalita) e tra- drea De Pascalis, esperto internazionale di genda alchemica”. Gli alchimisti, nel cor- r - p smutativa che caratterizza la via del vıra. storia dell’alchimia, e Anna Maria Partini, so dei secoli, hanno attribuito la paternità Lo sviluppo e le successive migrazioni studiosa dell’alchimia rosicruciana di area delle loro opere a personaggi famosi, n delle dottrine alchemiche tra oriente ed italiana e autrice, nella sua lunga attività cercando di utilizzare questa notorietà i occidente è stato invece discusso da Mas- saggistica, di preziosi lavori di edizione per rendere autorevoli i loro scritti e, più simo Candellero. critica di testi alchemici seicenteschi. in generale, sostenere una scienza tradi- 26 ottobre 2008 IL GRAN MAESTRO “Rimedio anti-crisi: ritrovare se stessi” Ritorno alle origini e progettualità sulla strada indicata da Gustavo Raffi per uscire dal tunnel di MASSIMILIANO SCIULLO “Serve una presa di coscienza in questo momento di grande crisi, l’uomo deve ri- trovare se stesso e recuperare la sua dimensione originale”. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – ospite a Ivrea del primo convegno naziona- le di Studi Alchemici organizzato dal Goi – guarda alla realtà e all’attualità con di- sincanto. Buona parte dei problemi che stiamo affrontando in questo periodo, se- condo lui, hanno una radice comune. “Assistiamo alla carenza di un progetto, di un disegno. Vedo soltanto materia magmatica e confusione”. Le cause? “La ca- renza profonda di un contesto culturale di riferimento. E l’esempio può essere il baratro in cui è caduta la nostra scuola”. Proprio la scuola. Uno dei temi più cal- di, in queste ore. Forse più della crisi economico-finanziaria. “E’ un tema caldo perché anche in questo caso non vedo una progettualità. All’Università assistia- mo alla fuga dei cervelli. Ma quali sono le nostre controproposte? Per non par- lare dei concorsi: è inaccettabile si ripropongano le dinastie”. “Il problema ve- ro della scuola – continua – è che bisognerebbe riformarla, restituendole un primato, una priorità che non vuol dire effettuare tagli tout court, ma investire. Bisogna che gli insegnanti abbiano nella società lo spazio che compete loro, con una retribuzione adeguata, altrimenti ci troveremo in presenza di frustrati che generano altri frustrati. Non per nulla, a livello mondiale, stiamo scenden- do a precipizio sul fronte della formazione scolastica. E un Paese che non di- fende e cura la propria formazione è un Paese morto”. In questo momento, però, chi cerca di riformare la scuola si trova di fronte a occupazioni e proteste di piazza. “In realtà – ammonisce Raffi – quando gli studenti si muovono è perché, al di là dei rifiuti, a un progetto go- Il richiamo in prima pagina vernativo, i giovani si ribellano a un’insicurezza diffusa, a un domani che non riescono a vedere”. Quando le folle che urlano però cominciano ad avere un’età media un po’ più alta, allora cresce anche la preoccupazio- ne. “Pensiamo alle folle guidate dai comici. Pensiamo a Grillo – dice il Gran Maestro – che può essere anche un comico simpatico. Ma se si agi- tano le masse, lui come tutti i demagoghi, si corre un grosso rischio, vi- sto che si sa da dove si comincia e non dove si arriva. Bisogna essere mol- to attenti. E anche se siamo una nazione giovane, dobbiamo recuperare i valori comuni e condivisi che formano le nostre fondamenta”. Uno sforzo, insomma, che riporta all’argomento del Convegno sull’Alchimia. “E’ un ar- gomento attuale perché è un percorso simbolico, rappresenta tutto ciò che può aiutare a comprendere e a far lievitare gli animi e gli interessi”. 8 numero 19-20 / 2008 manifestazioni inoizatsefinam zionalmente negletta e soggetta ad at- tacchi di varia natura dal sapere istitu- Primo Convegno Studi Alchemici zionale. Citando L’Art Transmutatoire, un Jacobbi: “Migliorare tutti noi notissimo testo alchemico spesso attri- buito a Papa Giovanni XXII (1249-1334, per migliorare il mondo autore della celebre decretale Spondent contro alchimisti e falsari), De Pascalis ha individuato, attraverso le fonti, tutti (...)“Come Massoneria abbiamo l’intenzione – spiega Marco gli elementi che concorsero, subito dopo Jacobbi (presidente circoscrizionale di Piemonte-Valle d’Ao- la morte del pontefice, a creare la leg- sta)–, con l’organizzazione di questi convegni aperti a tutti, di dare un segnale genda, infondata, del “papa alchimista”. alla gente comune che non siamo come spesso veniamo dipinti, cioè come un Con Anna Maria Partini si è andati avan- gruppo di persone cattive o di cui diffidare. Anzi, siamo persone perbene, che cer- ti di qualche secolo, fino al Novecento, cano di migliorare loro stesse per riuscire di conseguenza a migliorare quello che tratteggiando due figure: il Barone di noi chiamiamo “mondo profano”, ovvero la realtà quotidiana in cui viviamo”. Tshoudy, alchimista del XVIII secolo au- La scelta dell’alchimia come filo conduttore non è appunto casuale: “L’alchimia – tore di un celebre Catechismo Ermetico dice Jacobbi – è un’arte, una scienza, una filosofia antichissima che si fonda sul- della Stella Fiammeggiante, e lo studio- la trasformazione che vede il metallo diventare oro, ma che in realtà è una tra- so di ermetismo e massone Giorgio Tron sformazione ben più profonda. E’ l’uomo che deve trasformare i pregiudizi e le (1884-1963) che fu autorevole uomo di passioni, per rinascere come uomo nuovo e puro, che con le proprie virtù cerca scienza e Gran Maestro del Grande di incidere nella vita quotidiana”. Insomma, l’alchimista come metafora: “La me- Oriente d’Italia nel biennio 1960-1961. tafora del cambiamento di tutti noi, per diventare migliori e recuperare determi- Nel delineare con emozione i due ritrat- nati valori eliminando quelli vecchi. E’ un cambiamento doloroso importante, di ti, la studiosa ha sottolineato l’ininter- certo non semplice, ma non lo è nemmeno il passaggio dal metallo in oro”. rotta catena dottrinaria che, attraverso [Msci] le epoche, ha trasmesso il senso di un Il Giornale del Piemonte 26 ottobre 2008 universo di idee e simboli “legati a una via trasmutativa e realizzativa con presupposti metafisici e dottrinari”. L’ermeneutica alchemica è un’altro filone di stu- di. Esempi moderni sono stati presentati da Pao- lo Mottana, filosofo dell’educazione all’Univer- sità di Milano, da anni impegnato nel recupero della operatività immaginale, di ispirazione er- metica, nei percorsi formativi e nelle pratiche pedagogiche. Il suo intervento ha delineato il complesso percorso figurativo del pittore Nico- NNEELL CCOORRSSOO DDEEII LLAAVVOORRII è stato presentato il nuovo libro di Massimo Marra R. A., Schwal- ler de Lubiocz, la politica, l’esoterismo, l’egit- tologia(Mimesis 2008) dedicato alla comples- sa figura dell’esoterista-egittologo alsaziano, autore di riferimento di una importante cor- rente eretica dell’egittologia che legge nell’ar- chitettura templare dell’antico Egitto i fonda- menti di una scienza iniziatica e simbolica. Sti- mato da personaggi del calibro di Jean Coc- i n teau e di André Breton, Schwaller, noto agli p studiosi di alchimia per il suo coinvolgimento r nella formazione della leggenda di Fulcanelli, i m fu allievo di Matisse, chimico, animatore di o progetti utopistici di matrice socialista, alchi- mista, capo di una comunità esoterica di arti- p sti e intellettuali, teorico di una filosofia ini- ia ziatica ed erotica dell’eccesso. n o 9 numero 19-20 / 2008 manifestazioni inoizatsefinam las De Stael (1914-1955) mica, tanto negli aspetti dottrinari che in quelli operativi e di lungo tappe di nigredo, al- laboratorio. bedoe rubedospirituali ed estetiche, concludendo Prima delle conclusioni del Gran Maestro Gustavo Raffi, gli or- con l’esame dell’immagine ganizzatori hanno dedicato uno spazio a Paolo Lucarelli, noto dell’Opera dell’artista Te- esperto di alchimia allievo di Eugène Canseliet, scomparso pre- re Grindatto, autrice del maturamente nel luglio del 2005. Nel momento commemorati- simbolo-icona del conve- vo, introdotto e coordinato da Francesco Indraccolo, sono in- gno. tervenuti suoi conoscenti e assidui frequentatori in vari perio- Il noto genetista e scrit- di: Giovanni Canonico delle Edizioni Mediterranee con cui col- tore Giuseppe Sermonti laborò a lungo, Guido Buffo, Grazia Marchianò e Alberto Ce- ha invece proposto par- sare Ambesi. L’attrice Anna Cùculo ha interpretato una serie di te delle sue ricerche passi dell’opera di Lucarelli Lettere Musulmane (Magnanelli sulle fiabe del focolare. 1998), mentre Luca Dragani, musicista e medico, ha presentato Attraverso una tratta- una propria composizione dal significativo titolo “Omaggio zione tra nozioni di an- musicale a Lucarelli da un discepolo a distanza”. tica metallurgia (fre- In chiusura di una lunga giornata di lavori, il Gran Maestro Gu- quenti le citazioni da stavo Raffi ha evidenziato il senso alchemico e trasmutativo del De re metallica, del cammino iniziatico proposto dall’istituzione massonica e l’inti- 1556, di George Agri- ma parentela del simbolismo massonico con il cammino di dei- cola), antropologia, ficatiodell’uomo proposto dalla tradizione ermetica. “Un pro- etnologia e tradizioni cesso fatto di continue morti simboliche – ha precisato – e di colte e popolari, ha altrettanto simboliche resurrezioni sino a giungere ad un più spiegato che le fiabe elevato livello di consapevolezza”. a tutti note come “Per il libero muratore – ha detto alla fine del suo intervento Cappuccetto Rosso, – ci troviamo nel momento opportuno per poter ottenere i ri- Biancaneve e Cene- sultati sperati e che sono il compimento di quella Grande Ope- rentola possono es- ra che, da anni, il Grande Oriente sta tentando di portare a ter- sere metafore alche- mine. Con ostacoli che sembrano quasi simili a quelli affronta- miche del mercurio, dell’argento e dello zolfo. Le vicen- ti dai grandi alchimisti nel loro lavoro. Per farlo ci vuole però de delle tre protagoniste scoprono la loro intima parentela con la volontà e, soprattutto, l’umiltà che impedisce di diventare processi di estrazione, lavorazione, purificazione: le fiabe di “soffiatori”: quegli pseudo alchimisti incapaci di tenere l’atanor tradizione popolare diventano così oggetto di un’ermeneutica alla giusta temperatura, regolando il fuoco”. metallurgica in cui la simbologia di colori, nomi e avvenimenti “Bisogna saper regolare il fuoco, – ha ribadito il Gran Maestro si radica in arcaici simbolismi artigianali, con il loro relativo va- – altrimenti si corre il rischio di bruciare tutto e di fallire mi- lore allegorico e iniziatico. L’estrazione di Cappuccetto Rosso seramente nei propri intenti. Ora è il momento, per la Libera dal ventre del lupo, le esequie e il successivo risveglio di Bian- Muratoria italiana, di regolare il fuoco per evitare di trasfor- caneve, la splendida trasformazione di Cenerentola, sono al- marci tutti in “soffiatori”. In questa Opera Magistrale – una ef- trettante delicate e profondissime metafore alchemiche. fettiva Grande Opera – un contributo importante può venire dalla scienza alchemica che è una delle più importanti vie che Al seicento rosicruciano si è ricollegato anche il musicista Mau- la tradizione esoterica della Libera Muratoria ha accolto e fat- rizio Natoli per esporre alcuni elementi di un interessantissimo to propria. E’ un invito a lavorare perché il fuoco alchemico work in progresssulle partiture musicali dell’Atalanta Fugiens non si spenga mai”. di Michael Maier (1568-1622). Natoli, evitando abilmente di ca- Gli atti del Primo Convegno Nazionale di Studi Alchemici,sa- dere in complessi tecnicismi, ha evidenziato come si intreccino ranno disponibili all’inizio del 2009, grazie all’impegno della in quest’opera omissioni compositive, probabilmente volonta- casa Editrice Mimesis e del suo direttore Pierre dellaVigna. rie, e codici simbolici ermetici tante da richiederne una rivalu- tazione più approfondita. <<<<<< A pagina 36 il discorso integrale del Gran Maestro >>>>>> E ancora ricco di suggestioni simboliche l’intervento del noto saggista Alberto Cesare Ambesi sul simbolismo trasmutativo dell’opus interiore. Come il moderatore Massimo Marra ha IIll PPrriimmoo CCoonnvveeggnnoo ddii spiegato all’inizio dei lavori, questo è uno degli approcci al- SSttuuddii AAllcchheemmiiccii l’alchimia, insieme a quello ‘operativo’, rappresentato al con- èè aanncchhee iinn iinntteerrnneett ccoonn vegno da Carlo Paredi e Cesare Pierbattisti. I due alchimisti uunnoo ssppeecciiaallee ddeell hanno testimoniato, attraverso la ‘spagiria’ (o alchimia vegeta- TTeelleeggiioorrnnaallee le) e l’alchimia metallica, la vitalità e l’attualità di questo sa- ddeell GGrraannddee OOrriieennttee pere in ogni parte del globo: le loro spiegazioni sono scaturi- dd’’IIttaalliiaa te da una lunga e profonda frequentazione della pratica alche- wwwwww..ggrraannddeeoorriieennttee..iitt 10 numero 19-20 / 2008

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A qualche giorno dall'apparizione l'opinione pubblica esplode. Grande Oriente chiamato ad sentate anche le logge “Ars Regia” e “Nazario Sauro” di Trieste,. “Bensalem” di Trani O di Aleister Crowley, “il più disgustoso e
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