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Il liberalismo di Bruno Leoni PDF

154 Pages·2003·1.641 MB·Italian
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IL PENSIERO DEI PADRI COSTITUENTI b r u d i A n Il S nt o o o le n 2 i 4 o O M l R E a e s a o l a n i I numeri arretrati possono essere richiesti direttamente al proprio edicolante di fiducia al prezzo di copertina. Direttore marketing Editrice e Digital: Filippo GramignaResponsabile della collana: Francesca Tozzi Settimanale. N. 27/2013Registrazione Tribunale di Milano numero 78 del 22-02-2010Via Monte Rosa, 91 20149 MilanoIl Sole 24 ORE S.p.A.Direttore responsabile: Roberto NapoletanoIl Sole 24 ORE collection Il presente volume deve essere venduto esclusivamente in abbinamento al quotidiano “Il Sole 24 ORE”. Ogni violazione sarà perseguita a termini di leggeTutti i diritti di copyright sono riservati. e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore.È vietata la riproduzione dell’opera o di parte di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, micro Edizione speciale per Il Sole 24 Ore pubblicata su licenza di Rubbettino Editore S.r.l. - www.rubbettinoeditore.it © 2003 Rubbettino EditoreVolume 23: di Il liberalismo di Bruno LeoniAntonio Masala IL PENSIERO DEI PADRI COSTITUENTIIl Sole 24 ORE film A i m i e i g e n i t o r i B r u n o L e o n i hlgpp pllc rsnrpaLfscvvdipD I anno stimolati, la continuità e l’evoluzione del suo pensiero. e tematiche più ricorrenti, i momenti di svolta e gli autori che li ativi apparsi su quotidiani e periodici. Si è tentato di individuare ortanti opere, scritte tra il 1938 e il 1967, e alcuni articoli divul-rocedendo, ove possibile, con un criterio cronologico, le più im-Sono state così prese in esame, dividendole per argomenti e oi dei ragguagli sulle loro interpretazioni. ettuale e scientifica, attraverso l’analisi dei suoi scritti, fornendo avoro nasce perciò con l’intento di ripercorrerne la vicenda intel-ostruzione organica del percorso intellettuale di Leoni. Questo A fronte di questo rinnovato interesse, manca tuttavia una ri-ecuperate in nuove e diverse concezioni della politica e del diritto. i è ritenuto che le sue tesi possano essere almeno parzialmente i non assimilabili a un liberalismo radicale come quello di Leoni, ale contemporanea. Inoltre, e anche da parte di fautori di posizio-er valutare la tenuta delle sue tesi all’interno della tradizione libe-mpio quadro della filosofia del diritto e della filosofia politica, sia eoni è studiato da più parti, sia con l’intento di collocarlo nel più econdi della teoria liberale contemporanea. Oggi il pensiero di e fosse ormai relegato ai margini dei dibattiti più interessanti e he Leoni visse in un’epoca nella quale sembrava che il nostro pae-oce ascoltata e stimata all’estero, tanto più notevole se si pensa on Hayek e James M. Buchanan. Un dato, quello del suo essere el liberalismo contemporaneo, quali i Premi Nobel Friedrich A. ntuizioni, se ne studia l’influenza su alcuni importanti esponenti ensiero e gli scritti di Bruno Leoni, se ne apprezzano le originali a oltre un decennio si assiste a un risveglio di attenzione per il ntroduzione economica e la scienza delle finanze, la sociologia, lo studio del strumenti metodologici a vari campi del sapere, come la scienza sua riflessione. Negli anni, egli applica in maniera innovativa tali connessi, diventano in questo modo i princìpi guida di tutta la istituzioni sociali, la suddivisione della conoscenza e gli altri temi dividualismo metodologico, la genesi inintenzionale di molte L’“avalutatività”, il problema dell’adeguatezza mezzi-fini, l’in-e sociali. nomica un modello da seguire per lo studio dei fenomeni politici e a indicare nei progressi conseguiti dal metodo della scienza eco-un’indagine della “materia politica” condotta con criteri scientifici, beriana e del marginalismo austriaco lo condussero a prospettare sul finire degli anni ’40, quando la scoperta della metodologia we-no a Leoni solo col tempo. Una tappa fondamentale la si raggiunge successivamente, i metodi e le implicazioni della ricerca si chiariro-Se già in questi primi scritti sono presenti molti dei temi trattati riflessioni sulla natura dell’obbligazione politica. trapposto a quello di maggioranza, si possono ritrovare le prime raneamente, nello studio sul concetto di pubblica opinione con-la concezione giuridica dei Greci e quella dei Romani. Contempo-e, nei corsi di Filosofia del diritto, rimarca le notevoli differenze tra dia le concezioni di Cournot, Daniele Pascal, Bernoulli e Leibniz, senso di giustizia condiviso da tutti. In questa prospettiva egli stu-tentato di ricondurre il diritto alle previsioni degli individui e a un L’analisi leoniana si estende poi ad autori classici che avevano aspetti non deliberatamente progettati dalla ragione umana. gny, analizzando in particolare il tema della presenza nel diritto di Scuola Storica del diritto inaugurata da Friedrich Carl von Savi-su autori appartenenti, pur in forme diverse, alla tradizione della della convivenza civile. Inizialmente la sua attenzione si concentra rispetto ai comportamenti altrui, capacità considerata fondamento una teoria in grado di spiegare la capacità umana di fare previsioni progettati, del diritto e della politica, nel tentativo di elaborare tato a cercare una spiegazione degli aspetti “irrazionali”, o non È così emerso come Leoni, sin dai suoi primi studi, fosse orien- 10 BRUNO LEONI (decisioni di gruppo raggiunte attraverso pro-decisioni politiche di far corrispondere al nostro desiderio i comportamenti altrui), reputa i concetti chiave della scienza politica: (possibilità potere americano, Leoni elabora le sue prime definizioni di quelli che In costante e diretto dialogo con l’ambiente culturale anglo-fonderli con la tradizione filosofica italiana. teresse che suscitarono la sociologia e il marxismo e dei tentativi di tazioni della filosofia idealistica e storicista. Senza dire poi dell’in-giuridico di stampo kelseniano e nelle troppe reminiscenze e rivisi-distinzione crociana tra liberismo e liberalismo, del positivismo dibattito culturale pareva allora essersi arenato nelle secche della opere e riflessioni in Italia, ma con risultati modesti, giacché il Milton Friedman e Murray N. Rothbard. Tenterà di introdurne oltre ai già citati Hayek e Buchanan, anche Ludwig von Mises, importanti esponenti del pensiero liberale contemporaneo, come volta influenzerà, con la sua originalità di pensiero, alcuni tra i più Entrato a contatto con quel mondo, ne verrà influenzato, e a sua attraversava una stagione intellettuale di straordinaria fioritura. lentemente con la cultura liberale angloamericana, quando questa gia della scienza economica, per poi giungere a confrontarsi preva-studio del diritto nel mondo classico e sull’analisi della metodolo-Acquisiti tali strumenti metodologici, Leoni si concentra sullo realmente una determinata scelta o un determinato valore. pone, con quali mezzi e a quali costi, mostrando cosa comporti di spiegare in che modo si possano raggiungere i fini che ci si pro-scientifico della politica e delle altre attività umane come tentativo biettivo, Leoni impostò la sua riflessione concependo lo studio diritto, nacque la rivista “Il Politico”. Coerentemente con quell’o-politica, riconducendo a unità anche lo studio dell’economia e del Dall’intento di affrontare in modo scientifico lo studio della sull’assistenza sanitaria e altro ancora. scritti per “24 Ore” e i saggi sul federalismo, sul diritto di sciopero, stioni concrete e legate all’attualità, come dimostrano gli articoli stessi strumenti vengono anche messi a frutto nell’analisi di que-pensiero politico, la critica del fisicismo e del nominalismo. Quegli INTRODUZIONE 11 messa sulla quale Leoni costruisce una sua originale teoria del di-La critica dell’insufficienza del formalismo giuridico è la pre-concetto di diritto è quindi imperniato sull’idea di scambio. l’esistenza di una costellazione di poteri complementari. Anche il zione per eccellenza”, la “situazione delle situazioni”, che implica giuridica. Infine, dallo scambio del potere nasce lo la “situa-stato: i suoi interessi allo studio delle premesse dell’attività economica e quello economico e da quello giuridico – e la scienza politica allarga come condizione di ogni altro tipo di scambio – a cominciare da l’interpretazione. Ma non basta, poiché lo scambio di poteri si pone così essenzialmente come , e la scienza politica ne è scambio di poterifar rispettare l’integrità dei propri beni. L’azione politica si configura anzitutto scambiano l’uno con l’altro il potere di farsi rispettare, e di ; tant’è che tutti gli individui se ne scambiano parti: fuso nella societàSi tratta di un potere che, ad avviso di Leoni, è diversamente dif-essenziali: potere politico. diventa allora la possibilità di ottenere rispetto dei beni considerati negativa, con il non impedimento e con l’assenza di costrizione, senso. Questo potere, che essenzialmente coincide con la libertà agli altri di modificare la nostra situazione senza il nostro con-persona e per i propri beni, e quindi come capacità di impedire inteso come possibilità di ottenere il rispetto per la propria potere tare, subentrano altre considerazioni. Si passa a una visione del ercitive e “irrazionali” per la minoranza che non le vorrebbe adot-All’insoddisfazione per le decisioni di gruppo, procedurali, co-ordine sociale, imperniato sul concetto di scambio. lità di pensiero, che lo conduce a elaborare un modello teorico di L’opera di Leoni evolve poi verso una sempre maggiore origina-minabile di queste ultime: la coercizione. quella che, in un primo momento, considera la caratteristica ineli-“economistico” dello studio delle scelte politiche, scontrandosi con daga poi la possibilità di utilizzare quello che chiama un approccio (situazione dei poteri che risultano dalle decisioni politiche). In-far coincidere le proprie scelte con le decisioni del gruppo) e stato cedure in qualche misura coercitive), (possibilità di potere politico 12 BRUNO LEONI politica porta alla nascita dello stato (tramite lo scambio di poteri). porta all’incontro tra domanda e offerta (prezzo di mercato) e in del sistema giuridico; il processo è analogo a quello che in economia tutti si pretese), quindi tutti partecipano alla formazione scambiano sono legittime. Tutti esercitano pretese (si potrebbe anche dire che pacità di determinare il verificarsi delle sue previsioni quando queste da quelle illegittime, Leoni mostra come ogni individuo abbia la ca-con quella che definisce “probabilità oggettiva”), le pretese legittime intervento. Dopo aver distinto (con l’, e id quod plerumque acciditcaso questo non avvenga spontaneamente, con un qualche tipo di il verificarsi di un comportamento e lo ritiene determinabile, nel minare” i comportamenti altrui: chi rivendica un diritto pretende Nella “pretesa” leoniana è così insita anche la capacità di “deter-re soggettivo determinante per la formazione del diritto. più individualistico, inserendo, con il concetto di pretesa, un fatto-Scuola Austriaca, Leoni sviluppa la teoria weberiana in senso ancor dei beni. In questo modo, facendo tesoro dell’insegnamento della razioni di compravendita contribuiscono a determinare il prezzo stesso meccanismo che si verifica nel mercato, ove le singole ope-mento giuridico e, dunque, di . Si tratterebbe dello “determinarlo”fenomeni giuridici, idee considerate capaci di influire sull’ordina-della considerazione delle idee che ogni individuo ha dei singoli comprendente” di Max Weber, che però sviluppa nella direzione portamenti effettivi degli individui, Leoni guarda alla “sociologia Proprio perché questa teoria guarda non alle norme, ma ai com-la gente pensa essere il “diritto”». condurre il diritto a tale capacità previsionale: «il “diritto” è ciò che che consentono di interpretare il comportamento umano e di ri-spiegare gli schemi previsionali degli uomini, ossia quegli schemi Facendo riferimento al linguaggio ordinario Leoni cerca così di del termine diritto, e lo individua nel concetto di . comune”pretesaeconomica, procede in modo opposto: ricerca il “minimo significato ha nel linguaggio comune, egli, sempre sull’esempio della scienza della parola “diritto” non corrisponde al significato che tale parola ritto. Poiché, a suo avviso nella concezione kelseniana il significato INTRODUZIONE 13 alternativa alle decisioni collettive Leoni propone dunque la riva-non vorresti fosse fatto a te”, il loro ideale principio regolativo. In massima confuciana ed evangelica: “non fare agli altri quello che do libero corso a quello scambio di poteri-libertà che hanno nella te collettive ai casi in cui sono veramente indispensabili, e lascian-sentire agli individui il maggior grado di libertà, riducendo le scel-Quello che è possibile chiamare il “modello Leoni” mira a con-sono state rivolte alla pianificazione. alle loro azioni, e anch’essa suscettibile delle stesse obiezioni che pace di risolvere i veri problemi degli individui, di dare certezza “modello pratico” si ha la critica della legislazione, ritenuta inca-incapace di spiegare la vera origine individualistica del diritto, nel “modello teorico” si trova la critica del normativismo, ritenuto gli Austriaci hanno rivolto alla pianificazione economica. Se nel che, a esempio sul problema della divisione della conoscenza, che vrebbero essere rappresentati, e suscettibile di quelle stesse criti-tanza, anch’essa coercitiva, irrazionale per gli individui che do-pratico” si ritrova l’insoddisfazione per il mito della rappresen-lettive, coercitive e “irrazionali” per la minoranza, nel “modello “modello teorico” si riflette l’insoddisfazione per le decisioni col-concepisce il e la . Se nel diritto come pretesa politica come scambiosorta di “ramificazione pratica” di quella concezione teorica che potrebbe essere allora letta come una Freedom and the Law ne del diritto per via legislativa. secoli, e che egli intende come antitetico a quello della produzio-a quello che, a partire dalla civiltà romana, ha funzionato per vari ni su come tornare a un sistema di “scoperta” del diritto, analogo del 1961, Leoni cerca perciò di dare anche delle precise indicazio-scelte collettive. Nella sua opera più nota, Freedom and the Law, individuale che, negli ultimi scritti, riterrà incompatibile con le venza civile basata sullo scambio di poteri e quindi sulla libertà egli contrappone, una teoria dell’ordine politico e della convi-messo in crisi dal dilagare delle scelte collettive. A tale mutamento dine sociale negli ultimi due secoli è profondamente mutato, e D’altro canto però, Leoni è consapevole che il sistema di or- 14 BRUNO LEONI eminentemente politologico, si muove ora sul piano della filoso-Leoni, che in un primo momento proponeva analisi di tipo dagli infiniti contributi individuali. assetti, delle situazioni, che sono poi delle “costellazioni” composte tese (diritto), poteri (politica). Da questi scambi scaturiscono degli quello cooperativo: gli uomini si beni (economia), pre-scambiano la politica, non è tanto l’elemento competitivo o coercitivo, ma politica e della società. a essere determinante, nel diritto come nel-, Leoni rivede l’intera impalcatura della concezione della scambioElaborando le teorie del e della diritto come pretesa politica come ricostruito a partire dallo scambio tra i poteri individuali. concetti politici non sono più i gruppi, ma i singoli, e tutto viene tiene fondamentali. In tal modo, protagonisti delle definizioni dei che sono innanzitutto la capacità di tutelare i beni che ognuno ri-modo nella vita politica essi si scambiano i propri poteri politici, nel mercato gli individui si scambiano beni e servizi, allo stesso la complementarità dell’agire individuale. Di modo che, così come come per l’economia, poiché è basata sullo scambio, e dunque sul-“prasseologia”) è unica e che essa vale per la politica e per il diritto che la teoria dell’azione umana (quella che Mises aveva chiamato Come già avevano fatto Carl Menger e Mises, Leoni sostiene un ruolo primario. le decisioni di gruppo, e quindi la coercizione, non rivestono più ti sul concetto di scambio, delineano un modello di società in cui i beni che ritiene fondamentali. Tali pretese e tali poteri, incardina-portamento ritenuto doveroso e il potere che ognuno ha di tutelare il diritto e la politica ai loro elementi ultimi: la pretesa di un com-la teoria dell’individualismo metodologico, Leoni riconduce così sociale spontaneo, delineato dalla Scuola Austriaca. Seguendone guenze e applicando al diritto e alla politica il concetto di processo Tale modello è costruito sviluppando sino alle estreme conse-. nessuno sia costretto coercitivamente ad accettare una certa decisionealle decisioni di gruppo e ai gruppi di decisione», dunque senza che dalla collaborazione di tutte le persone interessate, senza ricorso lutazione della , ossia di quella «volontà che emerge volontà comune INTRODUZIONE 15 nario incoraggiamento. una iniziale versione di questo lavoro è stato per me uno straordi-la figura del professor Mario Stoppino, il cui apprezzamento per il professor Pasquale Scaramozzino. Mi è anche doveroso ricordare Didi Leoni, e dal successore di Leoni alla direzione de “Il Politico”, Leoni devo molto all’aiuto e alle notizie fornitemi da Silvana e consigli. Nel ricostruire la vicenda umana e scientifica di Bruno nucci, che mi sono stati vicini con i loro numerosi e apprezzati ziamento va ad Alberto Mingardi, Flavia Monceri e Alberto Van-Bruno Leoni forse non sarebbe neanche nata. Un sentito ringra-senza i cui suggerimenti e incoraggiamento l’idea di un libro su scritto. In primo luogo ringrazio il professor Raimondo Cubeddu, che vanno naturalmente ed esclusivamente addebitati a chi lo ha consentito a questo libro di venire alla luce, pur con tutti i limiti Numerose sono le persone che devono essere ringraziate per aver produrli e quindi l’utilità dello stato: il Libertarianism. di beni pubblici, la necessità di scelte collettive per individuarli e un’anticipazione di quella corrente di pensiero che nega l’esistenza tassello nella tradizione del , e per alcuni versi Classical Liberalismvative idee contenute nei suoi scritti, costituiscono un importante si ormai sul piano della filosofia politica. Tuttavia, le tante e inno-ca, perché morì proprio quando egli stesso si rese conto di muover-niera sistematica, o almeno non poté riproporle in maniera organi-Leoni non poté portare a compimento queste riflessioni in ma-la più importante, dello svolgersi degli scambi individuali. stato, il quale si configura allora come una delle risultanti, seppure ne sociale, domanda che precede logicamente lo stesso concetto di così una risposta alla domanda classica su come sia possibile l’ordi-a rendere prevedibili i comportamenti e le azioni umane. Si delinea dagli individui e dai loro liberi scambi, volti a soddisfare bisogni e sociale complesso senza fare ricorso alla coercizione, ma partendo una spiegazione su come sia possibile la formazione di un ordine fia politica. Infatti, quella che egli prospetta negli ultimi scritti è 16 BRUNO LEONI no poi Josephine Westberg, per il suo sorriso e per i suoi undici anni. Un ringraziamento di tipo diverso e un augurio tutto speciale van-e resa consultabile. vata la biblioteca personale di Bruno Leoni, che è stata catalogata La mia gratitudine va anche al Cidas di Torino, dove è conser-stato possibile consultare la fitta corrispondenza tra Leoni e Hayek. temporaneo, e la Hoover Institution (Stanford, California), ove è più preciso orientamento sulle varie correnti del liberalismo con-ma), ove ho svolto soggiorni di studio che mi hanno consentito un Ringrazio poi il Ludwig von Mises Institute (Auburn, Alaba- INTRODUZIONE 17

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