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Il lato oscuro della Rete: alla scoperta del Deep Web e del Bitcoin PDF

159 Pages·1960·9.33 MB·Italian
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I R L LATO OSCURO DELLA ETE A D W B LLA SCOPERTA DEL EEP EB E DEL ITCOIN Riccardo Meggiato © Apogeo - IF - Idee editoriali Feltrinelli s.r.l. Socio Unico Giangiacomo Feltrinelli Editore s.r.l. ISBN edizione cartacea: 9788850333257 Il presente file può essere usato esclusivamente per finalità di carattere personale. Tutti i contenuti sono protetti dalla Legge sul diritto d’autore. Nomi e marchi citati nel testo sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive case produttrici. L’edizione cartacea è in vendita nelle migliori librerie. ~ Sito web: www.apogeonline.com Scopri le novità di Apogeo su Facebook Seguici su Twitter @apogeonline Introduzione Hai sempre considerato Internet per ciò che è: un immenso oceano nel quale navigare, a caccia d’informazioni, persone, opportunità. Con il passare del tempo, hai capito che tutta questa manna digitale sottende, però, ad alcune regole non scritte: per esempio, il politically correct a tutti i costi, pena la gogna pubblica. Il divieto di commerciare determinati prodotti, pena l’arresto. Non ultimo, l’accettare che la tua privacy non è più tale. Nel momento in cui apri una nuova casella di posta elettronica, per dire, accetti che i tuoi dati vadano in mano a colossi del Web e agenzie prive di scrupoli. Internet, insomma, sta diventando sempre più controllata e controllabile, perdendo il suo spirito democratico. Quello che forse non sai, però, è che la Rete, per come la conosci, è solo la superficie, di quell’oceano. Appena più sotto, infatti, inizia quello che è definito il Deep Web. Si tratta di quell’insieme di siti e servizi web non rintracciabili con un normale motore di ricerca. Insomma, nel Deep Web non ci arrivi digitando un indirizzo nel tuo browser abituale, perché è un mondo a sé stante, con le sue norme, e che poco ha a che fare con il Web tradizionale. Soprattutto, grazie ad alcune tecnologie sopraffine, è un mondo sommerso privo di quelle regole e controlli che hanno reso l’Internet tradizionale un posto meno vivibile. Pensa a quei governi che censurano il Web per evitare la fuga di scottanti notizie politiche, o a quelli che decidono di spiare posta elettronica e telefonate via Internet con la scusa della sicurezza nazionale. Nel Deep Web non esiste niente di tutto questo, con conseguenze molto positive, come hai visto, ma anche negative. Trafficanti di droga e armi, per esempio, da queste parti hanno vita facile, perché sfruttano il più completo anonimato per portare a termine i loro loschi affari. E, su questo filone, troviamo anche spacciatori di stupefacenti, anfetamine e anabolizzanti, ma anche sicari (!) e commercianti di immagini pornografiche illegali. Luce e oscurità, destra e sinistra, buoni e cattivi: il Deep Web è tutto questo e di più, ma negarne l’esistenza rischia di metterci sempre più nelle mani di mega-corporazioni senza scrupoli. Meglio, quindi, imparare a conoscere uno strumento che, se usato nel modo giusto, ci offre un grado di libertà che nel Web tradizionale possiamo scordarci. Questo è un libro dedicato davvero a tutti: a chi è curioso, perché da queste parti si trovano chicche rarissime. A chi è a caccia di emozioni forti, perché il Deep Web è pieno zeppo di avventure spericolate. A chi fa informazione, perché imparerà a procacciarsi notizie di prima mano e senza censura. A chi vuole arricchirsi, perché qui esiste un’economia rivoluzionaria, che sta poco a poco cambiando anche quella di tutti i giorni (mai sentito parlare di bitcoin?). Questo è un libro che tocca un argomento un po’ osé, difficile, ma lo fa con il tono colloquiale e scanzonato che è ormai la mia firma da tanti anni. Se sei esperto, troverai pane per i tuoi denti; se sei inesperto, troverai ogni nozione e procedura spiegata in modo facile e divertente. E dunque, diciamo addio ai termini specialistici e alle spiegazioni super-tecniche: amo dire che ogni mio libro si può leggere in treno, senza bisogno di un computer vicino, e questo non fa differenza. Tanto più che inizia come una storia. La storia di qualcuno che, di punto in bianco, si è ritrovato in un mondo misterioso, mai visto prima, senza nemmeno sapere come ci è finito dentro. Se ti va di essere quel qualcuno, non devi far altro che girare pagina. Che il più eccitante e misterioso dei tuoi viaggi abbia inizio. Ringraziamenti Terraferma tra le onde dell’oceano soluzione e cura di ogni male. Terraferma che i marinai inseguono e che le stelle mi han fatto trovare quando ero perso in alto mare. Terraferma, Max Pezzali Se non ho fatto male i conti, questo è il mio venticinquesimo libro. Scrissi il primo, Tutti i segreti del DVD, nel lontano 2006. Era un libro diverso da tutti quelli che affollavano, all’epoca, gli scaffali di libri d’informatica. Era divertente, dissacrante, pieno di battute e senza nessun tecnicismo. Eppure raccontava tutto quello che c’era da dire, dimostrando che i toni ingessati non servivano più nemmeno in quell’angolo della libreria. Se da lì a oggi ci sono stati altri ventiquattro libri, credo sia perché la ricetta ha funzionato, e perché continuo a divertirmi a fare questo (difficile) mestiere. Alla faccia di chi mi esortava a “trattenermi”. Alla faccia di chi diceva che sarebbe stato il mio primo e ultimo libro. È per questo che colgo l’occasione per ringraziare tutti-ma-proprio-tutti. Per una volta, parto dai miei editor: Francesca, la prima in assoluto, insieme a Fabio, che ancora oggi mi segue (e insegue), e Federica. E grazie anche a Furio ed Enrico, senza i quali non avrei fatto una scelta che mi ha portato, per sfortuna tua che mi stai leggendo, a scrivere libri. E poi grazie a chi mi è stato vicino, chi mi ha criticato, chi non c’è più ma c’è più di prima, chi ha intravisto in me qualcosa di buono e mi ha spinto a tirarlo fuori. Ma mai, come con questo libro, ringrazio me stesso, che non ho mai guardato ai traguardi ma solo ai percorsi. È stato, è e sarà sempre un bel cammino, perché ne ho gustato ogni singolo passo. Se ogni tanto ti va di farne un pezzetto insieme, leggi qualche mio libro, e seguimi su (dove trovi, tra le altre cose, un http://www.riccardomeggiato.com sacco di guide sfiziose) e su Twitter, come . @rickymeggiato Capitolo 1 Nel posto di nessuno Lo so, ti sembra tutto molto strano. Hai aperto gli occhi credendo di vedere tutto ciò a cui sei abituato, di ritrovare i tuoi abituali punti di riferimento. E invece, tutto saltato in aria, distrutto, cancellato. L’aria è rarefatta da fumo e polvere, e riesci a respirare solo grazie a qualche sporadica raffica di vento. Intorno a te, il nulla. O meglio, nulla di tutto quello che avevi visto finora. Nessuna pagina come te l’aspettavi. Nessuna interfaccia grafica “fumettosa”. Nessuna serie infinita di commenti ai tuoi post divertenti su Facebook. Nemmeno una sbirciatina al profilo Facebook di Meggiato, l’autore tecnologico che vorresti tanto riempire d’insulti. Internet non è più come l’avevi lasciata solo qualche minuto fa. O, forse, non sei su Internet. E se è così, dove diavolo sei? E come ci sei arrivato? C’è chi dice che una domanda è troppo, figuriamoci due. Diciamo che sei partito malissimo, ma ti perdono. Figura 1.1 La vedi questa semplicissima pagina web? Tutta bella colorata? Dove ti trovi adesso, roba del genere non ce n’è. Facci l’abitudine, rimarrai qui per un po’. P.S: non è quello che pensi, è il sito ufficiale di un album di Kylie Minogue. (Sì, lo so che dicono tutti così). Nel retrobottega del Web Diciamo pure che questa è Internet, ma non come la conoscono tutti. Hai presente quei bar loschi che si vedono in molti film thriller e polizieschi? All’apparenza tutto è tranquillo, ma è nel retrobottega che si fanno misteriose contrattazioni, incontri pericolosi, giochi d’azzardo. Internet è la facciata pulita di un enorme locale, mentre ora ti trovi nel suo retrobottega. Piccolo, buio, minaccioso, ma dove è possibile portare avanti affari di tutti i tipi. Questo luogo virtuale si chiama Deep Web, “Web profondo”, e molti lo paragonano, piuttosto, a un mondo parallelo. Qualunque sia il modo d’intenderlo, il Deep Web differisce in modo sostanziale da Internet per un solo motivo: è anonimo. Ma anonimo veramente. Figura 1.2 Diciamo che ti trovi nel retrobottega di un bar malfamato. Tutto sommato, a volte, fare la parte dei cattivi è più divertente. (Credit: CC BY-SA 2.0 Flickr/Karen_neoh.) Nessuno è al sicuro Il concetto di partenza è molto semplice: qualunque dato passi per Internet è virtualmente intercettabile. E-mail, social network, bacheche elettroniche, blog e commenti, telefonate VoIP… nessun servizio può garantire un anonimato completo al 100%. Questo perché i sistemi di “anonimizzazione”, semplificando, prevedono di mascherare la tua identità con altre fittizie. Ma volendo, è possibile seguire un processo inverso e arrivare all’utente di partenza, cioè tu. Senza contare che, come il caso Snowden insegna (vedi box), ci sono agenzie preposte al controllo di tutti i dati del Web, e che in pochi clic possono, di fatto, raggiungere qualsiasi informazione. Siamo tutti sotto controllo, insomma. Buona parte della colpa va al nostro modo di gestire il Web, ma anche alla crescita incontrollata di quest’ultimo: un’escalation che ha messo in secondo piano la riservatezza dei dati, sacrificata dalla smania di avere tutto subito e gratis. Figura 1.3 La National Security Agency è l’agenzia governativa americana preposta al controllo delle informazioni al fine di tutelare la sicurezza del popolo a stelle e strisce. Alcune indagini, tuttavia, hanno evidenziato un eccesso di zelo… CASO SNOWDEN? COS’È? Posto che sul Web puoi trovare di tutto e di più su questo simpatico ragazzotto americano, si tratta di una vicenda che ha avuto inizio verso la fine del 2012. Edward Joseph Snowden, uno specialista della CIA e dell’NSA (National Security Agency), cioè l’agenzia preposta all’analisi dei dati utili alla sicurezza degli Stati Uniti, decide di spifferare ai media diverse notizie relative alle pratiche proprio dell’NSA. Pratiche di spionaggio della popolazione non solo americana, ma di tutto il mondo. Dalle scottanti rilevazioni di Snowden, è emerso che gli Stati Uniti controllano un sofisticato sistema di sorveglianza globale, basato sull’utilizzo di tecnologie avanzate, capaci di arrivare ai dati di ogni singolo utente. Dopo le prime smentite, gli Stati Uniti hanno dovuto fare marcia indietro, ammettere le proprie colpe e rivedere questo programma di controllo. E “ovviamente” (le virgolette sono d’obbligo) dare la caccia a Snowden, che nel frattempo rimbalza da un paese straniero all’altro, in cerca di protezione. Questo caso ha sollevato, per l’ennesima volta, il problema della protezione della privacy online, messa a rischio non solo dall’NSA, ma da agenzie equivalenti che quasi tutte le nazioni del mondo utilizzano.

Description:
Sotto l’Internet che conosciamo grazie a Google e che navighiamo un clic dopo l’altro, si nasconde un’altra Rete: il Deep Web. Si tratta di un oceano di siti e servizi non rintracciabili con un normale motore di ricerca. Un mondo a sé stante, con regole particolari, che poco ha a che fare con
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