La parola "samurai", dall’umile, originario significato di “colui che serve”, è assurta a un livello mitico. Grazie anche alla diffusione della cultura e delle arti marziali giapponesi, il "samurai" è spesso visto come l’equivalente nipponico del cavaliere arturiano. Tuttavia, lo spirito del "samurai", radicato nella lealtà e nell’abnegazione, è qualcosa di molto reale e attraversa ininterrottamente un arco temporale che parte nel XII secolo per finire soltanto con la sconfitta del Giappone nel 1945.