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Il Gazzettino-Friuli 2022-10-14 PDF

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€ 1,20 ‘ANNO136-N°244 il Quotidiano DAL 1887 ILGAZZETTINO del NordEst ill AMIN 120 604478) Venerdi 14 Ottobre 2022 FRIULI www.gazzettino.it E bufera sulle foto hard del calendario dell’avvocato A pagina VI Litinerario Tra le colline del prosecco, 111 luoghi da scoprire Filini a pagina 16 wr Calcio Champions, I’Italia rialza la testa Napoli, Inter e Milan vedono gli ottavi Boldrini a pagina 19 info: abbonamenti gazzettino@servizitalialSit, Eletto La Russa, FI blitz fallito »L’esponente di FdI conquista la presidenza_»Tensioni nel centrodestra, Forza Italia del Senato grazie a 17 voti del centrosinistra_tenta (invano) di far saltare la nomina L’analisi Litalia che vuole ripartire e i soliti affari di famiglia Alessandro Campi i parla spesso della “cen- tralita del Parlamento” senza capire cosa si in- tenda con quest’espres- sione. Bene, ieri abbiamo avu- to una prova concreta di co- me funziona, nella sua piena autonomia, l’istituzione par- lamentare. E quali siano i meccanismi che, al di 1a delle rigide appartenenze di parti- to, ne regolano la vita interna. Forza Italia, mal condottae mal ispirata da Licia Ronzul- li, ha provato ad affossare Telezione di Ignazio La Russa candidato alla presidenza del Senato di Fratelli d'Italia. Si voleva mandare agli alleati e segnatamente alla Presidente del Consiglio un pectore un duro segnale in vista della co- stituzione del governo. Qual- cosa del tipo: se non ci date quel che chiediamo (che poi sarebbe soprattutto un dica- stero di peso per lamedesima Ronzulli) vi terremo sotto scacco. Ma ecco la sorpresa. Nono- stante la plateale scelta dei forzisti di non partecipare al voto (con l’eccezione di Silvio Berlusconi e dell’ex Presiden- te del Senato Casellati), La Russa é stato egualmente elet- to al primo colpo. Ha ottenu- toil voto di una ventina (...) Continua a pagina 23 Da ieri la seconda carica dello Stato é Ignazio La Russa. II brac- cio destro di Giorgia Meloni é stato eletto a maggioranza da 16 senatori, sui 104 necessari. Tutto nella norma stando alle intenzioni di voto dei giorni pre- cedenti. In realta, i conti non tor- nano. All'ultimo minuto infatti quasi tutti gli eletti di Forza Ita- lia, indispettiti da come FdI sta conducendo le trattative per la formazione del governo ponen- do ripetuti veti sulla presenza di Licia Ronzulli, hanno deciso di non rispondere alla chiama. La candidatura del colonnello me- loniano, nel segreto dell'urna, é stata sostenuta anche dall’oppo- sizione, come ha rimarcato lo stesso La Russa nel suo discor- so: «Ringrazio chi mi ha votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra». Un’elezione “a sorpresa” che, se- condo diversi osservatori e se- condo lo stesso Berlusconi, por- terebbe la firma di Matteo Renzi e di qualche senatore dem. Cid che é certo é che, spiegano fonti interne a Fdl, il comportamento dei forzisti non é stato digerito né da Meloni né dai suoi senato- ri. Gentilie Malfetano alle pagine2e3 Il ritratto L’ex missino che piace (un po’) anche a sinistra Mario Ajello a un mazzo di rose bian- che a Liliana Segre e pren- D de un vaffa da Berlusconi. Il tutto, sorridendo sem- pre. Percid, per questo eterno sorriso sdrammatizzante (...) Continua a pagina 23 Il primo giorno Debutta Speranzon selfie con Ignazio, cravatta di Giorgia Angela Pederiva rentasei anni di militan- Ti dalla stessa parte, fra Msi, An e Fdl. Poi una mattina la sveglia suona alle 4: comincia cosi la prima giornata da senatore (...) Continua a pagina 6 Il personaggio Un veneto alla Camera, la Lega sceglie Fontana Salvini ha comunicato la sua decisione ai vertici del parti- to ieri mattina e poi in sera- ta, dopo una sorta di Federa- le “ristretto”, ha ufficializza- ta: Molinari restera capo- gruppo della Lega, Giorgetti andra al governo e per la pre- sidenza della Camera si pun- ta sul veneto Lorenzo Fonta- na - ex ministro della Fami- glia nel governo Conte 1-che aveva assicurato la sua di- sponibilita, pur premetten- do di non voler sgomitare per il ruolo della terza carica dello Stato. Puccia pagina5 Treviso. Telefoni spenti anche a ricreazione e in mensa Cellulari vietati a scuola, anche ai prof DIVETO All'istituto Serena di Treviso, cellulari spenti: divieto anche per i prof. Favaro a pagina 12 Un debito da 500 euro dietro l’'esecuzione e la rissa tra 2 fazioni >Due arresti per l’omicidio di un cittadino kosovaro a Treviso. In 30 si sono affrontati Un debito di 500 euro per un la- voro edile non saldato é stata so- lo la goccia. Dietro il delitto c’é un altro debito, legato all’onore, che la vittima si portava dietro dal Kosovo. Ragip Kolneci, 52 anni, era arrivato in Italia due settimane fa. E la sua esecuzio- ne si é consumata a Treviso mercoledi sera. Epilogo di una fallita. mediazione, avvenuta qualche ora prima della mattan- za. Una trentina le persone che si sono affrontate nella rissa, due le persone arrestate. Pavana paginal3 Lintervista «Arriva l’influenza vaccinare i bimbi tra 6 mesi e 6 anni» «E prevedibile una grande ondata di influenza: vaccinare i bimbi trai6 mesi ei6 anni». Cosi Mattia Doria, segretario della Federazione Pediatri. Cozza a pagina 10 ae sa) COPPA ITALIA FRECCIARDSSA 2022/23 UDINESE 19 OTTOBRE, ORE 21.00 SERIE TIM 2022/23 UDINESE TORING 23 OTTOBRE, ORE12.30 =ACGCIA MONZA ARENA ‘Biglietti su sport.ticketone.it, rivendite Ticketone autorizzate e botteghini della Dacia Arena. Info su udinese.it REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 ‘4 "llprezo degli abbinamenti®agghuntvo al prezzo de"IlGazzttno'e fina esaurimento,Lapromazion é aida solo er are della provincia dl eiione. Spline in abonamentopostale: OL 359/03 (conv. inL.n. 48 del77/02/04) a. Veommal, VE 4 “Papa Lucan. Una itada Beato" + € 80 «Lei non sa chi sono io» E Battisti va a processo Lex terrorista Cesare Battisti tor- naa far parlare di sé. Questa vol- ta da detenuto. Battisti, un paio di anni fa, recluso in un carcere ca- labrese, avrebbe apostrofato in modo minaccioso alcune guar- die penitenziarie rivolgendosi lo- ro con il classico: «Lei non sa chi sonoio». A cuil’ exesponente dei Pac (Proletari armati per il comu- nismo), aveva pensato bene diag- giungere un ancora pit intimida- torio: «Vedra di cosa sono capa- ce». Oggi prima udienza nel pro- cesso che lo vede imputato di re- sistenza a pubblico ufficiale e ol- traggio alla polizia penitenziaria. Apaginal3 La Consulta Niente Imu ai coniugi in case diverse Sentenza della Consulta: esente dall'Imu non solo la casa dove risiede il nucleo familiare ma anche altre abitazionise virisiede stabilmente uno dei coniugio unaltromembro del nucleo. A pagina 15 2 Primo Piano G| Venerdi 14 Ottobre 2022 www.gazzettino.it , L’incarico ROMA Alla fine, a riguardare gli ultimi minuti del film della pri- ma seduta del nuovo Senato, sembrerebbe essere andato tut- to secondo i piani. Da ieri infatti la seconda carica dello Stato é Ignazio La Russa. II braccio de- stro di Giorgia Meloni é@ stato eletto a maggioranza da 116 sena- tori, sui 104 necessari. Tutto nel- la norma stando alle intenzioni di voto dei giorni precedenti. Se solo nelle urne non fossero finite in aggiunta 66 schede bianche, 2 voti per Liliana Segre (che da se- natrice pit anziana ha guidato la seduta, ricevendo un mazzo di rose bianche dal suo “successo- re”) e 2 per Roberto Calderoli, candidato leghista alla presiden- za che ha fatto un passo indietro in nome dell’alleanza di centro- destra (e di un mi- nistero). In altri termini, i conti non tornano. Al- meno 16 voti so- no arrivati dall’opposizione. Allultimo mi- nuto infatti quasi tutti gli eletti di Forza Italia, indi- spettiti da come FdI sta conducen- do le trattative per la formazio- ne del governo ponendo ripetuti veti sulla presen- za di Licia Ron- zulli, hanno deci- so di non rispon- dere alla chiama. A fare eccezione, rispondendo pe- ro al secondo ap- pello, solo la pre- sidente uscente Elisabetta Casel- lati e Silvio Berlu- sconi. Il Cavalie- re, spiegano fonti autorevoli, ha de- ciso di votare per il suo ex ministro e almeno inizial- mente _avrebbe anche chiesto ai suoi di fare lo stesso (pur difen- dendone la scel- ta: «Siamo in democrazia» dice). «Noi avremmo votato La Russa alla chiama successiva» aggiun- gono gli azzurri parlando aperta- mente della volonta di mettere pressione a Fdl, «ma non siamo arrivati al nuovo voto e non ce lo aspettavamo». La candidatura del colonnello meloniano infatti, nel segreto dell'urna, @ stata sostenuta an- che dall’opposizione, come ha ri- marcato lo stesso La Russa nel suo discorso: «Ringrazio chi mi ha votato pur non facendo parte della maggioranza di centrode- stra». Un'elezione “a sorpresa” che, secondo diversi osservatori e secondo lo stesso Berlusconi, porterebbe la firma non solo di qualche amico di lungo corso di La Russa quanto di Matteo Renzi e di una manciata di ambiziosi senatori dem o M5S che in cam- bio del favore ora chiederanno un ruolo nelle Commissioni. Im- possibile stabilirlo con certezza, anche se ricorrendo alla moviola e contando i secondi di perma- nenza dietro le tende del catafal- co la lista dei sospettati pare or- mai piuttosto ristretta. Cio che invece é certo é che, BERLUSCONI VOTA PER IL SENATORE FDI | SUOI INVECE PRES! ALLA SPROWVISTA: «ASPETTAVAMO SOLO LA SECONDA CHIAMA» Senato, eletto La Russa grazie all’opposizione Il Cav isola Forza Italia >All’ex ministro 116 preferenze »E gli azzurri valutano se andare 16 voti non sono di centrodestra da soli alle consultazioni al Colle IL CAVALIERE E LA FEDELISSIMA SEMPRE VICINI spiegano fonti interne dopo la d Fdl, il Berlusconi, al rientro al denza nel colloquio con la ser Ronzulli a Palazzo Madama atr comportamento dei forzisti non é stato digerito né da Meloni né dai suoi senatori. «II rischio - fan- no sapere - é che tale disagio po- trebbe incidere mercoledi prossi- mo sulle scelte delle nomine che ci saranno per I’ufficio di presi- denza». IL TERREMOTO Un impatto tutto sommato relati- vo, specie se paragonato al terre- moto che le mosse di ieri hanno scatenato nelle trattative per la formazione del nuovo esecutivo. La dimostrazione di forza di F telli d'Italia da un lato ha ridi mensionato l’influenza di Ron- zulli nella partita e dall’altro quella di Berlusconi nell’allean- za. La fedelissima (ex?) del Cav é infatti accusata di aver orche- strato l'agguato di ieri, come sembrano peraltro rivelare alcu- ne dichiarazioni dello stesso La Russa raccolte dal Foglio: «Quel- lo che é successo é che Micciché e la Ronzulli gli danno addosso, a Berlusconi, e lui purtroppo si fa portare. Ormai sulla Ronzulli, la Meloni non cede. A costo di Effetti collaterali delle candidature multiple E per “colpa” di Fdl il Veneto perde un seggio VENEZIA Dovevano essere 17, perché tanti sono statii parlamentari di Fratelli d'Italia eletti dai veneti. Perd in realta sono 16, perché il partito di Giorgia Meloniin Veneto ha fatto un errore: troppe candidature multiple (ad esempio Nordioe Urso, ma non solo, messi in lista quasi dappertutto) e alla fine, con la valanga di votiche ha preso (32,5%, primo partitoin Veneto, pit del doppio della Lega), ha esaurito le liste. Risultato: il diciassettesimo deputato lo sié dovuto andarea pescare nella circoscrizione dove FdI ha ottenuto il resto pitt alto. Certo, ilnumero dei parlamentari dei Fratellia livello nazionale resta invariato, mail Venetone perde uno (dovevaessere il vicentino Mattia Ierardi) a vantaggio del Lazio. «Colpa di questa legge elettorale», dice ilcoordinatore veneto di FdI Luca De Carlo. Resta il fatto che se il partito non avesse ecceduto con le candidature multiple, oggi Fdlin Veneto avrebbe 17 deputati eletti anziché 16. Scende cosi anche il totale dei parlamentari veneti: non pit 48 (32 alla Camerae 16 al Senato), ma 47 (3lalla Camera) che salgonoa 50 considerando anche itre parlamentari di altri partiti eletti altrove:l’azzurra Maria Elisabetta Alberti Casellati (eletta in Basilicata), ’Ude Antonio De Poli (Marche), il dem Andrea Crisanti (estero). (al.va.) (© RIPRODUZIONE RISERVATA L’elezione di Ignazio La Russa é pit: di un sogno che si compi FABIO RAMPELLI Da alcuni senatori dell opposizione é arrivato U che era divisa ENRICO LETTA bE Abbiamo votato scheda bianca: votare un nostalgico del fascismo CARLO CALENDA Tirare troppo la corda non aiuta: perché bisogna procedere insieme MAURIZIO GASPARRI non fare il governo, non torna in- dietro». Eppure il Cavaliere pare che fi- no all’ultimo abbia provato a te- nere in piedi il dialogo a modo suo. Non tanto con il “vaffa..” a favor di telecamere destinato proprio al futuro presidente del Senato (alla «situazione» spie- gheranno pitt tardi i suoi) poco prima che iniziasse il voto, quan- to soprattutto provando a riela- borare e limare le proposte az- zurre. E cioé, come mostrano i fermi immagine su alcuni ap- punti, chiedendo (prima della chiama) cinque o sei ministeri. Per Ronzulli gli Affari europei, il Turismo o i Rapporti con il Par- lamento, gli Esteri per Antonio Tajani, Universita per Anna Maria Bernini, Casellati alla Giu- stizia, Ambiente per Alessandro Cattaneo e Pubblica amministra- zione per Maurizio Gasparri. Uno schema di gioco - presenta- to anche a Meloni, incontrata ie- ri mattina - pero prima rigettato e poi naufragato con|'elezione di La Russa attraverso queste mo- dalita. E non a caso, lasciando palazzo Madama, Berlusconi ha sottolineato ai cronisti come il suo braccio di ferro per portare Ronzulli nella squadra di gover- no sia ora finito. La fedelissima é destinata quindi solo ad essere la capogruppo di FI a palazzo Ma- dama. «Ma questo non va bene - ha aggiunto - perché é sbagliato mettere i veti». Cio’, aleggere tra le righe, il Cavaliere promette vendetta, preparandosi a chiede- re ministeri di peso come Giusti- zia e Sviluppo economico. Lo quindi scontro resta dietro l’an- golo. LACAMERA Non oggi pero. Con ogni probabi- lita oggi sara il giorno della pax nel centrodestra. Alle 10.30, per lelezione del presidente della Ca- mera, non ci saranno nuove spaccature tra FdI, Lega ed FI. Anche per non rovinare i rappor- ti con Matteo Salvini, Forza Ita- lia votera compatta il vicesegre- tario leghista Lorenzo Fontana, il fedelissimo del Capitano che ha ormai superato la concorren- za interna di Nicola Molteni e so- prattutto di Riccardo Molinari. «Non é un problema di nomi Noi non personalizziamo e non met- tiamo veti. Noi...» sottolinea pe- roamarol'azzurro Cattaneo. Al netto delle reciproche ri- vendicazioni e dei nuovi equili- bri, per il momento la nascita del nuovo esecutivo non pare a ri- schio. Eppure, per quanto per Mule di Forza Italia «€ prematu- ro parlare di appoggio esterno», all'interno del partito cresce la fronda di chi vorrebbe presentar- siin solitaria da Sergio Mattarel- Ja per le consultazioni. Per alcu- ni degli esponenti della prima li- nea azzurra infatti, ora é ancora pit! necessario inviare segnali a Meloni. Divisioni perd smentite dai leghisti. Dal canto suo Giorgia, consa- pevole di aver incassato ulteriori legittimazioni, continua a lavora- re al suo primo governo. «Sepa- rati? Ne parleremo nei prossimi giorni» ha detto a sera lasciando gli uffici alla Camera. Esattamen- te lo stesso momento in cui la premier in pectore annuncia an- che di aver praticamente chiuso la partita per la casella del Teso- ro: «Giancarlo Giorgetti sarebbe un ottimo ministro dell’Econo- mia». Francesco Malfetano {© RIPRODUZIONE RISERVATA MELONI FRENA SULLA VISITA A MATTARELLA DIVISI: «VEDREMO» SMENTITA DELLA LEGA: «NOTIZIE INFONDATE» Primo Piano Venerdi 14 Ottobre 2022 www.gazzettino.it ROMA Giorgia Meloni fino all'ulti- mohasperato che Forza Italianon compisse lo strappo. «Votano scheda bianca al Senato? Non cre- do», ha detto negli istanti in cui a palazzo Madama si stava per sgre- tolare il centrodestra sull’elezione a presidente di Ignazio La Russa. Ma una volta incassato «il risulta- to» di vedere il suo «amico» alla guida della Camera alta grazie a 17 voti dell’opposizione - c’é chi so- stiene che la premier in pectore ab- bia lavorato a creare il “paracadu- te” per dimostrare che alla bisogna potrebbe fare a meno di FI- Melo- ni viene descritta dai suoi determi- nata a «tirare dritto», <Soddisfatta per ilrispetto dei tempi: il Paese ha bisogno di risposte urgenti». In pili, «Giorgia ci ha detto», rac- conta un esponente di rango di Fratelli d'Italia, «che i ministri li sceglie lei. E’ lei a dire ultima pa- rola. Perché piuttosto che rinun- ciare a un governo di alto livello, credibile e autorevole su cui é lei a mettere la faccia, preferirebbe an- dare a schiantarsi. E c’é da creder- le... Meloni, pero, é arci-convinta di non rischiare alcun frontale. Ga- rantisce: «I governo nascera pre- sto e bene». Accompagna questa «certezza» da una forte irritazione verso Berlusconi (che non sente per|'intera giornata) e Forza Italia: «Non diamole alcun ministero, pensano solo alle poltrone!», viene detto nella riunione con i deputati i: «Di certo ora l'approc- cio cambi: E marca, Giorgia, un voluto disinteresse per lo strap- po forzista: «Questioni seconda- rie». Ora perd «tutti siano respon- sabili>. ROTTOL'ASSE LEGA-FI Insomma, nonostante il centrode- stra alla prima occasione ufficiale sia uscito con icerotti, Meloni ritie- ne di non essersi indebolita. Anzi. Uno dei suoi colonnelli conferma: «E’ vero, non siamo partiti con il piede giusto e la mossa di alcuni forzisti dimostra che in quel parti- tonon sisa pili chicomanda. Masi érotto l'asse tra Berlusconi e Salvi- nie cid rafforza Giorgia. Ora é da vedere se dara la Giustizia a Forza Italia, cosa al momento da esclude- re visto che pensa a Carlo Nordio. Inpit, Meloni non voleva Ronzulli nel governo e Ronzulli non ci sa- ra». Certo c’é chi dentro Forza Italia, come Maurizio Gasparri, chiede ai due contendenti di abbandonare le «rigidita» e di trovare «una me- diazione», attraverso «un chiari- mento». Ma nell’entourage di Me- ROMA Per Giorgia sarebbe «un ot- timo ministro dell’Economia». Lui invece si schermisce: «Io mi- nistro? Certo, dello Sviluppo eco- nomico, sono ancora in carica... Potrei sempre asserragliarmi li». Non perde il buonumore, Gian- carlo Giorgetti. Neanche quando in Transatlantico a Montecitorio (dove ha appena votato scheda bianca) cominciano a rimbalza- re le voci dei malumori che scric- chiolano in Forza Italia. I cro: sti gli stanno alle costole, gli chie- dono se sara dawvero lui il prossi- mo inquilino di via Venti settem- bre. Lui sulle prime glissa: «Man- cano ancora otto, dieci giorni. Vedremo». Qualcuno la butta sulla sua passione calcistica: «Ci sono pil probabilita che il Sou- thampton vinca la premier 0 che lei vada al Mef?». «Ma il Sou- thampton non é quotato», scher- za Giorgetti, tifosissimo del club inglese. E lei, invece? «Eh...», so- spira, prima di infilarsi in ascen- sore. La nebbia sui suoi prossimi passi pero comincia a diradarsi PER GIORGIA CONTA SOLO IL RISULTATO E SI DICE «OTTIMISTA» La leader voto alla C: una «qu quanto avvenuto ieri al S di Fl, impe; mera, ha definito tione seconda Meloni si sente pit forte >La premier in pectore incassa la rottura dell'asse storico tra Berlusconi e Salvini loni la mossa forzista, volta a ma- nifestare il malcontento per il «peso irrisorio» concesso al parti- to del Cavaliere nella squadra di governo, viene derubricata a «ha- rakiri». O a «incredibile suici- dio». Da qui la convinzione, ap- punto, che «Meloni sia pitt forte». Ecco la spiegazione, in punti, di uno dei suoi: «Primo, Fadl di- ventera calamita per i forzisti in libera_uscita. Secondo: Salvini quando ha dovuto scegliere tra Giorgia e Berlusconi, alla fine ha scelto Giorgia votando La Russa. Terzo: vincendo il braccio di fer- ro sul nome di Ronzulli e otte- nendo il Senato per La Russa an- che se con il soccorso di alcuni dell’opposizione, Meloni ha di- mostrato di avere la forza di an- dare avanti e di non essere tipo da cedere ai ricatti. Quarto: d’ora in poi il nostro interlocutore in FI sara Tajani, che avra gli Esteri». Cé pero la questione di cosa accadra nei prossimi giorni. Se Forza Italia, come é stato fatto fil- I ministri ora li decido io» >I paletti della leader FdI: adesso a FI solo Esteri e qualche casella “minore” trare ieri sera, dovesse andare da sola alle consultazioni di Sergio Mattarella rendendo plastica la frattura nel centrodestra, la ten- sione potrebbe salire alle stelle. Ma mentre la Lega smentisce, nessuno nella cerchia ristretta di Meloni crede che Berlusconi pos- sacompiere un altro strappo. «Se lo facesse perderebbe mezzo par- tito. E poi la questione é molto semplice», teorizza un dirigente di Fdl: «La settimana prossima Giorgia salira al Quirinale con la lista dei ministri per vagliarla con Mattarella. Poi ci sara il pas- saggio della fiducia. E si pud sta- re certi che in Parlamento, a scru- tinio palese, nessuno fara sorpre- se>. A questo punto, mentre oggi si capira lo stato di salute della maggioranza in occasione del vo- to sul leghista Lorenzo Fontana per la presidenza della Camera, il nodo della squadra di governo torna centrale. Visto il caos delle ultime ore, il ritmo di Meloni é& La leader e Giorgetti, prove di governo «Un ottimo ministro dell’Economia» verso sera. Quando, dal vertice di Salvini coi vicesegretari del Carroccio, trapela la notizia che Yattuale numero uno del Mise ha «rimesso» nelle mani del Ca- pitano ogni decisione sulla sua presenza nel nascente governo Meloni. Tradotto: «Se la Lega vuole il ministero dell’Econo- mia e mi manda li - la riassume il diretto interessato lasciando lariunione —io ci vado». Passa un‘altra ora ed ecco che sul nome di «Giancarlo» arriva EL'ATTUALE RESPONSABILE DEL MISE: «SE LA LEGA VUOLE, VADO AL MEF» IL LUNGO COLLOQUIO ALLA CAMERA anche la benedizione della pre- mier in pectore. Mai tanto espli- cita nel tesserne le lodi: «Penso che Giorgetti sarebbe un ottimo ministro dell’Economia», mette averbale, mentre si infilain auto per lasciare Montecitorio, Gior- gia Meloni. Che in mattinata ave- va liquidato cosi la domanda sul leghista: «Non parlo di squadra governo perché per farlo biso- gnaavere un incarico». IL COLLOQUIO Del resto in mezzo, tra la cautela del mattino e l’imprimatur della sera, non c’é solo il vertice dei le- ghisti. Ma anche il lungo collo- quio che la leader di FdI haavuto con il suo potenziale custode dei conti pubblici a Montecitorio, durante la prima chiama per eleggere il presidente. Una chiac- chierata al centro dell’emiciclo scandita da battute e qualche ri- sata per allentare la tensione, an- CONFRONTO Giorgia Melonia colloquio con illeghista Giancarlo Giorgetti, durante la prima seduta della Camera dei Deputati data avanti per quasi mezz’ora. Unconfronto su cid che in quegli stessi minuti stava avvenendo nell’'altro ramo del Parlamento, a Palazzo Madama. Ma anche una prima occasione di incontro vis-a-vis per cominciare a deli- neare le priorita di quel corposo dossier economia che la futura premier trovera sulla scrivania di Palazzo Chigi. Perché Giorgia, orientata sulle prime a proporre a Mattarella un tecnico “puro” un po’ rallentato. A nessuno é co- munque sfuggito che la premier in pectore abbia parlato a lungo in aula con Giancarlo Giorgetti: é lui, ormai, il prossimo ministro dell’Economia. E la Lega avra, a meno di sorprese, anche le Infra- strutture (per Salvini), l'Agricoltu- ra, gli Affari regionali. Il Viminale invece sara presidiato dal prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. A FdI andranno lo Sviluppo economico con Guido Crosetto, la Difesa con Adolfo Urso e la Giustizia con Car- lo Nordio, anche se invocata da Berlusconi per Elisabetta Casella- ti. «Un prezzo per lo strappo il Ca- valiere dovra pur pagarlo», dice un esponente di Fdl. Alberto Gentili @RIPRODUZIONERISERVATA, IL MESSAGGIO: . IL GOVERNO NASCERA PRESTO E BENE LA RABBIA VERSO | FORZISTI: TAJANI UNICO INTERLOCUTORE per la poltrona di via Venti set- tembre (si erano fatti i nomi di Fabio Panetta e Domenico Sini- scalco), ne é consapevole: tempo da perdere non ce n’é. Specie su una materia complessa e insidio- sa come la legge di Bilancio, pri- mo banco di pro- va su cui tutti gli occhi —saranno puntati fin da un minuto dopo il giuramento. Dun- que, se- come pa- re — Giorgetti sa- ra, meglio comin- ciare a discuter- ne fin da subito. Anche il quasi ex titolare del Mise, del resto, esce pitt saldo dalla gior- nata di ieri. «Ora ha tutto il partito alle spalle che lo sostiene — confida un deputato amico — E questo gli dara molta pitt forza, nel momento in cui dal Mef dovra gestire partite poten- zialmente complicate». Andrea Bulleri (© RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Primo Piano G| Venerdi 14 Ottobre 2022 www.gazzettino.it , La ribalta di Palazzo Madama ROMA Festosi, ma insieme preoc- cupatia destra. Depressi, ma in- sieme speranzosi - «Questi non mangiano il panettone», assicu- ra Calenda - nelle opposizioni 0 almeno in quella terzopolista, visto che i dem sembrano sem- plicemente accasciati e intentia leccarsi le ferite. Basta vederli quando vanno alla toilette a Montecitorio e vorrebbero non uscirne pitt: «Siamo irrilevanti, inutili, dannosi», dice un big ex Ds dopo aver fatto i suoi biso- gni, e avrebbe bisogno di una psicologa possibilmente caruc- cia. La fotografia della doppia difficolta italiana - dove comun- que «si sta meglio da vincitori che da sconfitti», come diceva Andreotti polemizzando con Churchill convinto invece che «i problemi dei vincitori sono me- no dolorosi ma non meno impe- gnativi di quelli degli sconfitti» - sta al Senato nel ribaltamento dei ruoli che, di colpo, s’appro- pria della scena: un pezzo di mi- noranza fa la maggioranza e un pezzo di maggioranza (i berlu- sconiani) fa l’opposizione. E se La Russa lo eleggono an- che qualche dem e qualche cen- trista e qualche renzian-calen- diano, invece di dare un segnale forte di contrarieta e di lotta du- ra senza paura, quel segnale vie- ne da Berlusconi che in antipa- tia a Giorgia e in amore per Li- cia si sfila dal governo che anco- ranonc’ée dice: «Era giusto da- re un messaggio di avvertimen- to». Che poi é quello che Meloni, la quale segue l'impazzimento di Palazzo Madama dal suo uffi- cio al settimo piano di Monteci- torio dove al mattino ha visto Silvio eil faccia a facciaé andato malissimo causa Ronzulli, deru- brica a «suicidio». «Forza Italia si é suicidata», dice infatti la pre- mier in pectore ai suoi. E il ra- gionamento prosegue pit o me- no cosi: ora 0 Berlusconi si ade- gua o noi andiamo avanti e si é visto che siamo capaci di farlo anche senza di lui. Econil gioco disponda con la Lega a cui la su- per offerta di sei ministeri fa go- la eil divide et impera di Giorgia evidentemente funziona. LASCENA E comunque: la scena é riempi- ta da Silvio che doveva essere il matador e invece ne esce battu- to, voleva la prova di forza ma Giorgia é stata pit forte di lui. Sia perché «Licia non avra un ministero», come amaramente ammette lui uscendo dal Sena- to. Sia perché il centrodestra sié accordato alle sue spalle con al- triea lui non resta che prender- sela con La Russa («Ma vaf- fanc...»), battere i pugni sul tavo- lo, muovere nervosamente le gambe sotto lo scranno, rovinar- si con cupezza la sua rentreé in Senato e occhio a questa scena. Casellati e Sisto, papabili Guar- dasigilli, gli vanno a dire al pri- mo banco che deve essere pitt determinato nella trattativa, co- sa che lui gia cerca di essere, e Silvio un attimo dopo appena gli si avvicina La Russa sembra in preda a una rabbia che non gli si conosceva pubblicamente e sbotta con il vaffa. Preceduto da queste parole: «Mi avete pre- so in giro fin dall'inizio. Ma ora basta». Licia é seduta alla sua sini- stra, in tailleur pantaloni rosso fuoco. E prima di poter baciare o salutare lui, tutti devono pas- CASELLATI E SISTO VANNO DAL CAVALIERE E GLI CHIEDONO DI ESSERE PIU DURO SULLA TRATTATIVA: E LUI SBOTTA CON LA RUSSA Dai sorrisi al “vaffa” in aula lo spettacolo tragicomico di un Paese appeso a Licia >I nervosismo di Berlusconi mette a nudo >I fedelissimi meloniani Lollobrigida la sconfitta. Giorgia: «Si sono suicidati» Prima dell’elezionea presidente del Senato, La Russa ha avuto una discussione col Cavaliere, che alla fine sié lasciato andare aun labiale inequivocabile i Ilsindacalista Aboubakar c Soumahoro, eletto con l’alleanza : \pq Verdi-Sinistra, é arrivato alla Camera con glistivaliinfangati«per rappresentare le sofferenze, i desiderie le speranze» sare da lei e oltrepassare la diga Ronzulli. E che strano Paese quello in cui si rischia una crisi del governo che ancora non c’é, quello in cui potremmo morire di freddo a causa della crisi energetica e dove le bollette so- no diventate supersoniche, la guerra ci abbaia alle porte di ca- sa e l'inflazione schizza, ma il dove metto Licia - da nessuna parte, ha ampiamente risposto Giorgia - diventa la questione su cuiil Palazzo si bloccaoalmeno s'ingarbuglia. E in cui uno stati- sta di lungo corso come Silvio, anzi un personaggio storico, ar- riva a dire in tono magniloquen- te «non accettiamo veti» e si rife- risce a un veto solo, personale e risibile, qual é quello riguardan- te la sua assistente. La quale pe- rd, memore dello scontro che ebbe con La Russa per una sedia - durante la presentazione del candidato sindaco milanese Bernardo lei voleva far sedere in prima fila Salvini al posto di Me- loni, e Ignazio sbotto: «Non me ne fotte niente, alzati, quel po- sto non é vostro!» - non accetta di vedere il rivale sullo strapun- tinone da seconda carica dello Stato. L’Italia che deve combat- tere contro la recessione e la po- verta chissa che cosa pensera di queste storie e non ne pensera molto bene. Su questo si fa forte Giorgia: basta manfrine politi- chesi e politicanti, dotiamoci su- bito di una squadra istituziona- le e di governo e mettiamoci a e Donzelli spediti a presidiare il Senato Rientratoin Senato per la sua decima legislatura dopo essere stato ripescato conl'effetto flipper, il Senatur ha votato insieme atuttalaLega L’ex presidente del Consiglio é alla prima esperienza in Parlamento dopo essere stato eletto deputato tra le fila del Movimento Cinque Stelle. Sié definito «emozionato» al suo ingressoa Montecitorio LE BATTUTE DI LOTITO: «OGGI E SUCCESSO UN CASINO. HO VISTO RENZI ANDARE DAI NOSTRI A DIRE: SIETE DEI DILETTANTI» Il virologo Andrea Crisanti, emozionato, al momento del voto ha perso lascheda. Poisiédetto «arrabbiato» per l’elezione diLa Russa: «Qualcuno ha tradito glielettori> Colazione con Tajanie saluto a Bossi prima di entrare in aula per votare (in bianco). Primo giorno anche per Marta Fascina, compagna di Berlusconi rieletta in Sicilia lavorare presto e bene. E se la caccia ai 101 sicari di Prodi per il Colle aveva una sua nobilta, ce I’ha di meno la ricer- ca di chi ha aiutato La Russa a diventare presidente del Sena- to. Tutti dicono Renzi, lui nega, esi vedra. Ma se diventera vice- presidente del Senato tutti gri- deranno: eccolo 1a, é stato ri- compensato per I'aiutino a ‘Gn- azio. Il quale, come dice Berlu- sconi, «non poteva non sapere» che si stavano cercando per lui- © lui cercava direttamente per se stesso - i voti misteriosi per eleggerlo allo scranno pitt alto di Palazzo Madama. Dove a me- ta mattinata, appena Giorgia ha capito che la situazione poteva ingarbugliarsi, vengono manda- ti da Montecitorio i fedelissimi meloniani Lollobrigida e Don- zelli per vigilare sull’eventuale trappola di Silvio, e appena ve- dono che la trappola ci sarebbe stata si impegnano per evitarla, parlando un po’ con tutti come si fanella vita parlamentare. LA CORONA E’ un po’ tragicomico insomma questo esordio di legislatura. In cui pero Meloni ostenta una pa- catezza invidiabile. S'intrattie- ne per quasi mezz’ora con Gior- getti in aula, si fuma le sue siga- rette con Cirielli sulla porta del cortile di Montecitorio e ogni tanto alza le braccia per sgran- chirsi e tende le gambe per lo stesso motivo e magari si sta preparando - e lo vuole far vede- re-al prossimo combattimento con il Cavaliere che pretende di avere la Giustizia, ma lei non molla Nordio, e come sé riu- scito a vedere ingrandendo il foglietto pog- giato sullo scranno di Sil- vio lui vuole anche molto al- tro: Politiche Europee, Rap- porti col Parla- mento o Turi- smo per Licia, pitt Tajani agli Esteri e Catta- neo all’Am- biente. Tra i pit omaggiati del- la giornata c’é il forzista Loti- to, gongolante per essere final- mente diventato senatore (mol- ti gli si avvicinano e gli fanno: «Questa Lazio?») ma resta luci- do: «Oggi @ successo un casino. Ho visto Renzi che col sorrisetto ci va dicendo: siete dei dilettan- ti. E guardate il discorso che ha fatto Ignazio appena eletto. Par- lava a loro e ringraziava loro, no?». Forse. Ma intanto c’é stato France- schini in pelle- grinaggio da Silvio prima del «casino» e il Cav: «Quan- to sei brutto con quella bar- ba». Renzi si fa la foto con Ber- lusconi come a volerlo rassicu- rare che lui non avrebbe avuto colpe su cid che sareb- be accaduto. Mentre a Mon- tecitorio si respira un’altra aria. Magari perché c’é il surreali- smo alla Fascina che sparge il suo alone di tranquillita o di in- consapevolezza tra Transatlan- tico ed emiciclo: «Mi piace mol- to questa compattezza del cen- trodestra», dice lei con in testa un cerchietto di brillanti che pa- re una corona probabilmente donatagli dal semi-consorte che ieri ha sfoggiato di nuovo la fede al dito anulare che Ialtroieri non aveva e tutti a malignare in slang: «Silvio e Marta si sono ac- cannati?». Macché. Qui si ri- schia che s’accannino Silvio e Giorgia, che del resto non si so- no maipiaciuti troppo. Mario Ajello (© RIPRODUZIONERISERVATA ALLA TOILETTE LO SFOGO DEI DEM: «SIAMO IRRILEVANTI» NEL CENTRODESTRA L'UNICA OTTIMISTA E MARTA FASCINA Primo Piano G| Venerdi 14 Ottobre 2022 www.gazzettino.it Le opposizioni VERSO IL_GOVERNO ILCASO ROMA A fine giornata il conteggio si fermaa un numero: sedici. So- no i voti in pitt che hanno per- messo a Ignazio La Russa di di- ventare presidente del Senato. A sedici, dunque, ammontano i sa- botatori di un’operazione - Yastensione in massa di Forza Italia, in protesta - con cui Silvio Berlusconi avrebbe voluto ri- mandare, per non dire annulla- re, l'elezione del colonnello di Fdl. E 'una e mezzo di pomerig- gio quando il tabellone del Sena- to certifica il fatto: La Russa é la terza carica dello Stato. Un brivi- do attraversa gli assistenti parla- mentari forzisti assiepati in Transatlantico tra ghigna e oc- chiolini, «lo fanno saltare, per oggi non se ne fa niente». Un mi- nuto dopo, dentro e fuori l'emici- clo scatta la caccia all'uomo. Nei corridoi, sulle chat whatsapp, una sola domanda: chi é stato? Chi ha regalato un clamoroso as- sist a Giorgia Meloni, nel giorno pitt duro? LACACCIA I primi indiziati, va da sé, sie- dono tra i banchi dell’opposizio- ne. Dopotutto, tranne Berlusco- ni ed Elisabetta Casellati - gesto formale, dicono - nella compagi- ne di FI nessuno ha ritirato la scheda. E se il dubbio serpeggia subito in una direzione - il lea- der di IV Matteo Renzi, «solo lui puo pensare una cosa del gene- re», ilrefrain del palazzo - presto la caccia allarga gli orizzonti. Co- si il Senato si trasforma in una gigantesca stanza del Var, con gli onorevoli a riguardarsi - di- vertiti e un po’ confusi - la mo- viola del pellegrinaggio al cata- falco. Chi sa fare i conti abbozza una prima indagine. La Russa ha ricevuto 16 voti, uno in pitt della maggioranza di centrode- stra. Dei diciotto forzisti, in sedi- ci sono rimasti fermi al banco, il che porta il conto della coalizio- ESCE ALLO SCOPERTO SOLTANTO UNO DEI “FRANCHI SOCCORRITORI”: E MARIO BORGHESE ELETTO ALL’ESTERO 1 DEM IN PIAZZA PER L'UCRAINA leri centrosinistra ha manifestato davanti alfambasc della comunita ucraina in Italia ES La caccia ai © 66 traditori’: Var sui video del voto >Veleni e accuse incrociate. Pd contro Iv: «Solita spregiudicatezza». Ma Renzi nega nea 99. Uno solo dei franchi tira- tori - o meglio, soccorritori - esce allo scoperto: Mario Bor- ghese del Maie. In pochi sospet- tano i tre senatori a vita: Carlo Rubbia, Elena Cattaneo, Mario Monti. Restano in campo tre li- ste: Azione-Iv, Pd e MSS. Ma tra gli ex alleati é un dedalo di accu- se incrociate. Mario Turco, vice e plenipotenziario di Giuseppe Conte, assicura: «Noi non c’en- triamo, abbiamo fatto un con- trollo interno, nome per nome». Dalla buvette, Ettore Licheri scuote la testa, cupo. «Noi siamo quanto di pitt lontano da La Rus- sa. Si vada a cercare i suoi eletto- ritra chila pensa come lui su nu- cleare, carbone, ambiente». Frecciatina dritta dritta al Terzo polo, dove perd Renzi e Calenda negano a spron battuto. Sara sta- to il Pd? «Quale dei tanti?», scherza una prima fila al Naza- reno. Tra i primi osservati c’é la Il nuovo Parlamento Coalizioni e partiti al Senato Altri Senatori a vita FA Svp Centrosinistra “et E oggi tocca alla Camera: il Carroccio sceglie Fontana Il Pd: ha rapporti con Putin INODI ROMA Salvini ha comunicato la sua decisione ai vertici del partito ieri mattina e poi in serata, dopo una sorta di Federale “ristretto”, I'ha uffi- cializzata: Molinari restera capo- gruppo della Lega, Giorgetti andra al governo e per la presidenza della Camera si punta su Fontana che aveva assicurato la sua disponibili- ta, pur premettendo di non voler sgomitare per il ruolo della terza ca- Tica dello Stato. «Io non ho mai pro- posto Molinari», ha detto ai suoi, «ho letto il suo nome sui giornali». Poi in una nota Salvini ha spiegato chelesponente piemontese del Car- roccio - una vita al fianco del “Capi- tano”-é pit strategico alla guida dei deputati. Nel pomeriggio il vicese- gretario Crippa aveva spiegato che Tipotesi Molinari — che era stata ri- Janciata pure da Meloni-nonerain discussione. Sorpresa generale in Fratelli d'Ttalia - che vedeva di buon occhio la candidatura - e anche nel partito di via Bellerio. Qualche espo- nente “ex lumbard” la motiva come una “exit strategy” dettata da esigen- ze di equilibri interni (Fontana é ve- neto), altri propendono perché il prescelto é ancora pitt vicino al “Ca- pitano”, altri ancora sostengono che avrebbe potuto oscurare la lea- dership di Matteo, Fatto sta che la “virata” potrebbe creare ulteriori fi- brillazioni interne. La prima inco- gnita di oggi é quindi legata al com- portamento dei leghisti in Aula, la seconda all’atteggiamento di Berlu- sconi e di FI. «Penso che voteremo Fontana», si é sbilanciato il presi- dente dei forzisti alla Camera, Barel- li. Elo stesso ex presidente del Con- siglio non intende fare uno “sgam- betto” a Salvini, anche se molti espo- nentiazzurrinon nascondonolirri- tazione pure nei confronti del lea- der della Lega che «ha giocato di sponda con Fdi». Ma il Pd insorge: «Fontana? Una provocazione, scel- ta pill estremista e discutibile non potevano fare», fanno sapere dal Nazareno, «anche per le sue ambi- guerelazionicon Putin». LA RIUNIONE Mail Cavaliere dopo quanto succes- soa palazzo Madama, con FI che si é sfilato su La Russa per mandare un segnale, guarda al di la del voto. In serata nella sua residenza roma- na ha riunito i senatori e i fedelissi- mi. E su tutte le furie. «Mi ha preso in giro», si é sfogato. In realta da Fdi assicurano che ieri nell'incontro avuto con Meloni I’ex presidente del Consiglio avrebbe assicurato il sostegno a La Russa e che siano sta- tii suoi ad appiccare il fuoco, della serie «é una umiliazione contro di te, dobbiamo difenderci». E ora? Dunque fino a ieri pomeriggio la strategia era quella di replicare la presa di distanza decisa al Senato. Perché «Meloni non ha fatto un ac- cordo di maggioranza, vuole deci- dere i nostri ministri, si sta dimo- strando peggio di Draghi, vuole SENATO 206 IL VICESEGRETARIO E STATO PREFERITO | A MOLINARI (CHE SARA IL CAPOGRUPPO) | DEM INSORGONO: UNA PROVOCAZIONE >Immagini alla moviola: i sospetti cadono su 6 senatori 5S, una del Terzo polo, un dem Centrodestra SEES Soglia della maggioranza assoluta 104 Withub spaccarci», il “refrain”. MaT'orienta- mento é quello di non creare un’ul- teriore distanza con gli alleati. Villa Grande in ogni caso ribolle, due giorni fa pure Gianni Letta aveva consigliato Berlusconi di alzare la posta. E dopo lo “smacco” dei nu- meria palazzo Madama sulla vota- zione a La Russa il Cavaliere co- pattuglia di Base riformista, gli ex renziani, che mandano avan- tiun colonnello per frenare le in- sinuazioni, «noi c’entriamo ze- ro, sono sicuramente i Cinque Stelle». C’é chi, il caso di Renzi, sembra indicare una pista che porta al leader di Aria dem Da- rio Franceschini. Altro sospetto, altra smentita, netta: «Non devo giustificarmi, la mia storia politi- ca parla da sola». Meglio tornare al Var. Da cui, notano addetti ai lavori, sembra emergere un indizio: cronome- tro alla mano, c’é chi non si é li- mitato alla scheda bianca. Trai nomi che circolano, Rossoman- do, Astorre, Delrio (Pd), Aloisio, Croatti, Floridia, Lorefice, Pirro, Sironi (M5S), Sbrollini (Azio- ne-Iv). Di prove non ce ne sono. Ce chi consiglia di attendere Tassegnazione delle vicepresi- denze e delle poltrone nelle com- missioni di garanzia, dal Copa- sir alla Vigilanza Rai: qualcuno, éil sospetto, otterra pit di altri. ISOSPETTI Nel centrodestra, la caccia ai se- dici non é meno febbrile. Ma an- che qui regna la confusione. «Renzi ha provato a dimostrare che Forza Italia non é decisiva per il governo», mormora il le- ghista Stefano Candiani passeg- giando in Transatlantico. Sulla sostanza concorda Berlusconi. In aula, c’é chi ha assistito a una sfuriata del Cavaliere a un drap- pello dei suoi, pallidi: «Grazie al- la vostra strategia, avete reso Forza Italia ininfluente». Nel nugolo di ipotesi che flut- tuano a Palazzo Madama, ce n’é pero un’altra che merita una menzione. Non sara che la regia del salvataggio in aula é in casa Fdl? Tra i meloniani bocche cu- cite. <Non ne so nulla e non dico una parola», smentisce, col sor- riso, Adolfo Urso. Di certo non manca, tra i big del partito, chi vede nello schiaffo a FI una «le- zione» all'alleato ribelle: «Se la sono proprio cercata». Francesco Bechis (© RIPRODUZIONE RISERVATA | PENTASTELLATI RESPINGONO LE ILLAZIONI: «ABBIAMO FATTO UN CONTROLLO INTERNO NOME PER NOME» VERONESE Lorenzo Fontana, 42 anni, fedelissimo di Matteo Salvini munque non ha cambiato opinio- ne. «Meloni deve fare i conti con noi, a meno che non decida di fare gliaccordi con Calenda e Renzi, ven- dendosi due poltrone tra segretari d'Aula e presidenze di Commissio- ne», il ragionamento. Main realta il partito é spaccato: una parte non condivide quanto accaduto. «E sta- tauna riunione caotica—dice un se- natore -, nessuno sapeva cosa fare, tutti credevano che La Russa non sarebbe passato». Sulla presidenza della Camera «non é un problema dinomi. Noinon personalizziamoe non mettiamo veti. Noi...», dice l'az- zurro Cattaneo. Ma da qui alla na- scita del governo la strada per Melo- ni—la promessa del Cavaliere—sara lastricata d’ostacoli. Non si tratta di puntare sull'appoggio esterno, «ma se siamo rilevanti o meno. E lei ha dimostrato di volerci chiudere la porta in faccia». Nell'incontro tra Salvini e Meloni si é discusso anche della votazione di oggi. Il Capitano leghista ha invitato il presidente del Consiglio in pectore a trovare un compromesso con il Cavaliere (ma- garisulla Giustizia) ma Fdinon trat- ta. «Ci sara una maggioranza stabi- le», il convincimento. Al momento Tipotesi é che il centrodestra non va- da unito alle consultazioni al Quiri- nale. «Per orano»,diconoda FI. Emilio Pucci (©RIPRODUZIONE RISERVATA 6 Primo Piano Venerdi 14 Ottobre 2022 www.gazzettino.it ~ — rm IL DOPO me. VOTO «25 aprile festa di tutti» Passaggio di testimone tra La Russa e Segre >I dono del neopresidente alla senatrice: un mazzo di rose bianche «Un 'Italia pitt coesa e pacificata». E cita Calabresi, Pertini e Violante ROMA Un mazzo di rose bianche, una stretta di mano e un lungo ap- plauso. L’orologio segna le 14 quan- do il passaggio di testimone viene suggellato. Da una parte c’é lui, Ignazio La Russa, appena procla- mato presidente del Senato. Dall’al- tra lei, Liliana Segre, che per quat- tro ore ha guidato I’Aula di Palazzo Madama in quanto senatrice pitt anziana. E che sialza dallo scranno pitt alto dell’emiciclo per fare spa- zio al successore di Elisabetta Casel- lati, tenendo tra le mani il mazzo di fiori che luile offre in dono. Un pas- saggio di testimone all'insegna di quella «concordia» che la senatrice avita 92enne, soprawvissuta all’Olo- causto, invoca nei suoi 23 minuti di discorso (interrotto da quattro stan- ding ovation, la pitt grande proprio quandocitalaShoah).«Nonc’éuna sola sua parola che non abbia meri- tato il mio applauso», sottolinea su- bito dopo La Russa, ringraziandola senatrice che «non voglio chiama- re Presidente provvisoria ma Presi- VENEZIA Trentasei anni di mili- tanza dalla stessa parte, fra Mo- vimento Sociale Italiano, Allean- za Nazionale e Fratelli d'Italia. Poi una mattina la sveglia suona alle 4: comincia cosi la prima giornata da senatore per Raffae- le Speranzon, che dopo un quar- to di secolo nelle istituzioni loca- li (consigliere comunale e asses- sore provinciale a Venezia, ca- pogruppo regionale del Vene- to), debutta in Parlamento pro- prio nel frangente in cui il suo partito si appresta a guidare il Governo per la prima volta. «Che soddisfazione poter vivere un momento storico irripetibile per la destra italiana», sorride il 5lenne a sera, mandando git una bustina di paracetamolo al- la facia dell’ottobrata romana. IN TRENO Colazione al volo, «e poco ori- ginale», prima di salire in treno: brioche e cappuccino. Insieme alla moglie Kathy, partenza da Mestre con il Frecciarossa delle 5.38, mentre le gemelle Sofia e Vittoria sono rimaste a dormire dai nonni: «C’é la scuola, anche se avrebbero tanto voluto salt la per questo giorno special Quattro ore di giornali e telefo- no, quindi l’'arrivo a Roma Ter- mini alle 9.30, «per fortuna pun- tuale». Il look é decisamente se- natoriale: abito blu come la cra- vatta, su cui spicca un piccolo tricolore, «regalata da Giorgia Meloni». L’ingresso a Palazzo Madama avviene sotto la piog- gerellina; in una mano il trolley con il cambio «per stare un paio di giorni», nell’altra lo zainetto «con i vari documenti compilati e firmati per entrare al Senato con le carte in regola». Dentro c’é da perdersi: «Sale, affreschi, marmi. Essendo molto sensibile dente morale» dell’Aula. LE DATE Nel suo intervento Segre sottolinea Timportanza di una memoria con- divisa: «Le grandi nazioni dimostra- no di essere tali anche riconoscen- dosi coralmente nelle festivita civi- li». Giornate come «il 25 Aprile fe- sta della Liberazione, il primo mag- gio festa del Lavoro, il2 giugno festa della Repubblica», elenca: «Perché mai dovrebbero essere vissute co- me date divisive, anziché con auten- tico spirito repubblicano?». Do- manda che La Russa, che parla per 28 minuti («non ci crederete ma non ho preparato un discorso, ave- vouna bozza che cerchero di riper- correre») sceglie di non eludere. «Troppo facile scappare di fronte alle richieste di chiarezza», osserva il neo eletto presidente aggiungen- done una quarta, «quella della fon- dazione del Regno d'Italia». Mo- menti che «hanno bisogno di esse- recelebrati da tutti», spiega La Rus- sa, perché «un Ttalia pitt coesa, paci- ficata e unita é la migliore precondi- zione per affrontare ogni criticita». all’arte, so gia che non mi anno- ierd nei prossimi cinque anni. Aldi la del lavoro, intendo». Al- le 9.45 comincia la riunione del gruppo Fdi e Speranzon si siede accanto al bellunese Luca De Carlo: «Saremo compagni di banco anche in aula, perché sia- mo amici e abbiamo fatto la ga- vetta insieme». L’approdo nell’emiciclo, per la seduta delle LA SVEGLIA ALLE 4, IL VIAGGIO CON LA MOGLIE E IL CAFFE ALLA BUVETTE «MI SENTO A CASA, QUI TANTI AMICI CON CUI HO CONDIVISO 30 ANNI» Cita Luciano Violante, magistra- to ed ex presidente di Montecito- rio, nonché volto storico del centro- sinistra: «Faccio mie le sue parole: unclima coeso aiuterebbe a coglie- re la complessita del nostro Paese, acostruire la liberazione come va- lore di tutti e a riconoscersi recipro- camente». Dunque occorre un «su- peramento di qualunque momen- to di odio, di rivalita e di contrasto storico». Non é l'unica mano tesa all’op- posizione offerta dalla seconda ca- rica dello Stato. Che dopo aver rin- graziato «chi mi ha votato, chi non mi ha votato e chi mi ha votato pur non facendo parte della maggio- ranza», (punge rivolto a Forza Ita- lia), prende a prestito pure una fra- se di Sandro Pertini: «Nella vita tal- voltaé necessario saper lottare non solo senza paura, ma anche senza speranza». Assicura equilibrio, La Russa: «Sono stato un uomo di par- te e di partito, ma in questo ruolo non lo sard», mette in chiaro: «Cer- cheré di essere il presidente di tut- ti». Ecumenico, il cofondatore di Fratelli d'Italia, anche quando ri- Zainetto, caprese, selfie il debutto di Speranzon «Momento irripetibile» 10.30, é da batticuore: «Emozio- nato? Molto. Qua dentro mi sen- toa casa, perché ho ritrovato de- cine e decine di amici con cui ho condiviso un percorso politico trentennale e con cui tagliamo insieme il traguardo». IN AULA Il discorso della presidente provvisoria Liliana Segre susci- ta commozione e battimani. «Equilibrato e molto istituziona- le. Un giusto richiamo ai doveri ed alle responsabilita dei sena- tori. Da autentica custode della Costituzione». E quel riferimen- to alla marcia su Roma, che ef- fetto fa? «Onestamente nessu- no, la storia é storia. Comunque Tho applaudita». Alle 11.50 pau- sa nella mitica buvette, con tan- to di scontrino a sfatare la leg- I discorsi in aula Ray IL PRESIDENTE Miha sempre ispirato «Nella vita ¢ necessario sapere lottare non solo senza paura, ma anche senza speranza» Ricordo tre ragazzi: un militante di destra, ,edue disinistra, , i cui assassini non no mai stati trovati A DESTRA DA VENEZIA ZZ0 Madama, ingresso in aula e il voto. Il senatore di Fdi a Venezi ha avuto ruoli in Comune, Provincia e genda: «Caffé e biscotto, un euro e 55 centesimi, mi pare un prez- zo ragionevole». Inizia la “chia- ma’ e alle 13.04 arriva il suo tur- no, con l'appello al microfono: «Speranzon», la “o” é aperta ma l'accento é giusto, buona la pri- ma. Per chi ha votato? Doman- da retorica. Del resto basta l’im- magine: alle 13.30 scatta gia il selfie con Ignazio La Russa, che solo tre minuti prima ha supera- to il quorum di 104 preferenze. «Fiero di aver contribuito alla tua elezione, ho foto insieme a te di quand’ero un ragazzo», lo omaggia il neo-senatore, seduto su uno scranno con vista strate- gica sul catafalco, il che lorende un testimone oculare del giallo politico d’inizio legislatura. «Non so perché Forza Italia ab- bia deciso di non partecipare, LA SENATRICE La lotta per la liberta non inizia nel settembre del 1943, ma vede idealmente come capofila La Costituzione, come disse noné un pezzo di carta, ma ¢ il testamento di centomila morti pero durante la votazione ho ca- pito che la maggioranza sareb- be stata pitt ampia delle attese. Dalla posizione dei piedi che ve- devo sotto la tenda, notavo che alcuni ci mettevano troppi se- condi per una semplice scheda bianca. Chi? Non ho certezze, ma secondo me qualcuno dei Cinquestelle si é fermato pitt del previsto». Dopo le 14.30, il pran- «SOTTO LA TENDA DEL CATAFALCO VEDEVO | PIEDI FERMI: SECONDO ME QUALCHE CINQUESTELLE NON HA VOTATO SCHEDA BIANCA» I FIORI E L'ABBRACCIO Il neo presidente Ignazio La Russa e la senatrice a vita Liliana Segre che ha presieduto la prima seduta corda le vittime degli anni di piom- bo: «Di nomi ne potrei fare tanti, ma quello di Calabresi credo possa rappresentarli tutti. Assieme — ag- giunge —a tre ragazzi: un militante didestra, Sergio Ramelli, e due di si- nistra, Fausto e Iaio (Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, ndr) i cui assas- sini non sono mai stati trovati. Mi inchino davanti alle loro memo- rie». Poi le morti bianche che «gri- dano vergogna, l'attenzione all’am- biente, il ruolo di «casa comune» dell’Unione europea, il nodo del ca- roenergia. «EMOZIONATA» Untema, quest’ultimo, su cui si sof- ferma anche Segre. Che pero sce- glie di aprire il suo applauditissimo intervento con un ricordo persona- le: «E impossibile non provare una sorta di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo nel 1938 fu co- stretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco delle elementari ~ racconta — oggi si trova per uno strano destino sul banco pitt presti- gioso del Senato». Per questo, dice Segre, «oggi sono emozionata dias- sumere temporaneamente la presi- denza di questo che é il tempio del- la democrazia, nel mese di ottobre in cui cade il centenario della mar- cia su Roma che dette inizio alla dit- tatura fascista». Poi l'elogio della Costituzione repubblicana: «Come disse Piero Calamandrei, non é un pezzodicarta,maéiltestamentodi centomila caduti nella lunga lotta per la liberta. Una lotta—ha conclu- so - che non comincia nel ‘43, ma vede idealmente come capofila Gia- como Matteotti». Andrea Bulleri {© RIPRODUZIONE RISERVATA zo al self-service interno. «Fetti- na di carne e insalata caprese, tutto molto italiano. Carboidra- ti? Meglio di no: i veterani mi hanno avvertito che nei primi sei mesi c’é il rischio di mettere su cinque chili fra carbonara, cacio e pepe, puttanesca...». LE PRATICHE Il tempo di sbrigare alcune pratiche («il Telepass, il badge, i biglietti aerei»), dopodiché biso- gna cominciare a pensare alle prime scadenze: «Per l'iscrizio- ne alle commissioni, escluderei quelle pitt tecniche come Bilan- cio, Affari costituzionali, Giusti- zia, ma partecipero volentieri ai lavori di qualsiasi altra, dalla Di- fesa alla Cultura, dall’Agricoltu- ra alle infrastrutture. L’assun- zione dei miei collaboratori sa- ra un tema che affrontero nei prossimi giorni, insieme a quel- lo dell'alloggio. Alcuni mi consi- gliano l'appartamento, altri il bed&breakfast. Per ora sto in un albergo a trenta metri da Palaz- zo Madama, per non sbagliare». Comunque sia, addio a Ferro Fi- ni: «Ho ritenuto giusto dimetter- mi da consigliere regionale gia nel mio primo giorno da parla- mentare. Sono felicissimo che a prendere il mio posto sia Lucas Pavanetto, anche se un po’ mi di- spiace lasciare il seggio proprio adesso che cominciavamo a in- granare dopo il Covid. Ma non ho potuto dire di no a Giorgia». Cosi non resta che aggiornare la pagina Facebook, dove ora Spe- ranzon risulta «<Senatore della Repubblica Italiana». I] post fis- sato é il frontespizio dell’auto- biografia della leader, con la de- dica a penna della stessa autri- ce: «A Raffaele, mio fratello da sempre. Ti voglio bene». E lui: «Anche tu sei mia sorella da sempre». Angela Pederiva © RIPRODUZIONE RISERVATA Primo Piano Venerdi 14 Ottobre 2022 www.gazzettino.it VENEZIA Clima sempre caldo nella Liga veneta. Ieri i13 parla- mentari neoeletti sono stati im- pegnati a Roma per |’insedia- mento delle Camere, ma in Ve- neto hanno continuato a tene- re banco le vicende congres- suali e, sopratutto, il “siluro” che il deputato padovano Mas- simo Bitonci ha _lanciato sull’autonomia. «Se chiedo 23 materie, in un anno é difficile - ha detto il parlamentare -. L'impostazione corretta é quel- la della legge quadro e quindi dei decreti attuativi, trattare una competenza per volta, ma- gari partendo dalle materie considerate minori». In sintesi: inutile lamentarsi se dopo cin- que anni non c’é ancora l'auto- nomia, ha sbagliato Zaia a chie- dere tutte le 23 materie in un colpo solo. LA REPLICA ABitonci ha replicato Alber- to Villanova, presidente dell’in- tergruppo Lega-Zaia Presiden- te in consiglio regionale del Ve- neto: «La richiesta di 23 mate- rie per l'autonomia del Veneto non é un numero casuale, frut- to del lancio di dadi. E una ri- chiesta ponderata, basata sul diritto costituzionale ed elabo- rata col supporto tecnico di esperti giuristi. II nostro obiet- tivo non cambia: chi non ci cre- de pit, lo dica senza giri di pa- role». E ancora: «Le 23 materie dell’autonomia regionale sono nel mandato che i veneti han- no dato ai loro rappresentanti, in Veneto e a Roma. Sui mani- festi elettorali lo abbiamo scrit- to a chiare lettere: autonomia subito. Abbiamo dato ai veneti la nostra parola al riguardo e Le tensioni nella Lega Autonomia, 23 materie come promesso ai veneti» > Villanova ribatte a Bitonci: «E previsto dalla Costituzione, se non ci crede lo dica» segretari di mostrare i conti delle elezioni >E a Padova Boron chiede ai candidati SCINTILLE Il capogruppo della Lega in Regione Alberto Villanova e il deputato Massimo Bitonci IL DEPUTATO AVEVA CRITICATO LA STRATEGIA DI PALAZZO BALBI: «LA STRADA GIUSTA ELA LEGGE QUADRO» non abbiamo intenzione di re- trocedere di un passo nel per- corso che ci portera al raggiun- gimento del nostro obiettivo. Pacta sunt servanda». IL COMMISSARIO I patti vanno rispettati e il commissario regionale della www .familybusinessforum.net PREMIUM SPONSOR @ Banc: Lega, il deputato Alberto Stefa- ni, ha provato a metterci una pezza postando su Facebook una foto di se stesso assieme al governatore Luca Zaia e, senza citare Bitonci e senza entrare nel merito della strategia di Pa- lazzo Balbi, ha assicurato una accelerazione sull’autonomia: giovedi 20 09:00 — 19:00 venerdi 21 09:00 — 13:00 Sant'Artemio Sede Provincia di Treviso Via Cal di Breda, 116 PARTNER: simest' gruppo edp BPER: Banca orrick GliauguriaLa Russa Zaia: «Garantisco ogni collaborazione» VENEZIA «Rivolgo i miei compli- mentiperl’elezioneeun sincero augurio di buon lavoro al neo presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il Senato eil Parlamentoin generale sono chiamatisin d’oraaun grande lavoro per darealla gente leattese risposte e contribuirea fronteggiare la grave crisi economica, anche in rapporto costruttivo con le Regionie gli Enti Locali».Cosiil governatore del Veneto, Luca Zaia, complimentandosi con il nuovo presidente del Senato perlelezione allaseconda carica dello Stato. «Garantisco ogni collaborazione istituzionale possibile per portare avantile tante riforme necessarie - ha concluso - tra le quali quella dell’autonomia, a cui il Veneto tiene particolarmente». {© RIPRODUZIONERISERVATA «Oggi e domani le votazioni per i presidenti delle Camere - ha scritto ieri - dalla prossima settimana accelerazione sull’autonomia. Grazie alla Le- ga, che da sola ha tenuto alta la bandiera dell’autonomia del Veneto anche in anni (e con Governi) difficili, la legge-qua- dro sull’autonomia puo prose- guire concretamente un per- corso storico di devoluzione di materie tra Stato e Regione, con l’obiettivo di arrivare ad ac- quisire tutte le materie che i ve- neti hanno richiesto. Per la Le- ga del Veneto questa é e sara sempre la priorita: la difesa del nostro territorio e della nostra identita. Abbiamo un’occasio- ne storica, con un governo di centrodestra dopo oltre 11 an- ni. Ora tocca a noi e la respon- sabilita sara nostra. Avanti tut- ta, avanti Legal». I CONGRESSI Inattesa del congresso regio- nale - che da regolamento del partito, salvo deroghe, vedra Yesclusione dalle candidature asegretario dei consiglieri e de- gli assessori regionali mentre potranno correre parlamenta- rie sindaci - nel partito ci si ani- ma per le assise comunali. Lu- nedi sara celebrato il congres- so della Lega di Padova citta dove c’é fermento per le nuove iscrizioni e le candidature con- trapposte. Ma il congresso é an- che l’occasione per rivangare vecchi temi. Un invito arriva dal consigliere regionale Fabri- zio Boron: «I candidati alla se- greteria della Lega cittadina fir- mino un impegno, chiunque vinca: alla prima riunione di se- zione, che qui non si fa da anni, vengano portati i conti della campagna elettorale delle ulti- me comunali». Alda Vanzan (© RIPRODUZIONE RISERVATA ORGANIZZATO E DIRETTO DA Maria Silvia Sacchi IN COLLABORAZIONE CON : ASSINDUSTRIA VENETOCENTRO IMPREDITOR! PADOVA TREVISO COMMUNITY REPUTATION ADVISERS CON IL PATROCINIO DI ft] PROVINCIA DI TREVISO orldwide Wither th WAgricull Venerdi 14 Ottobre 2022 www.gazzettino.it Primo Piano G| Venerdi 14 Ottobre 2022 www.gazzettino.it La trattativa turca ROMA L’incontro tra Erdogan e Pu- tin ha un esito evidente ma signi- ficativo: il presidente russo offre ad Ankara la creazione in Tur- chia di un hub mondiale del gas, che nei piani del Cremlino non dovra pitt passare dal Nord Stream, ma guardare alla strada che passa da Sud, con conseguen- ze anche sui prezzi. Allo stesso modo si rafforza il ruolo di Erdo- gan nel favorire l'esportazione del grano ucraino, mentre si con- solida la collaborazione tra i due Paesi per la realizzazione di una centrale nucleare in Turchia, ad Akkuyu. Il dialogo tra Erdogan e Putin, svoltosi ad Astana, in Kaza- kistan, in occasione del vertice del Cica (un organismo che rag- gruppa 27 paesi asiatici), ha pero anche un altro risvolto, che resta nell’ombra, e che si riassume nel- la frase pronunciata dal portavo- ce del Cremlino, Dmitry Peskov, che sié affrettato a precisare: non hanno discusso del conflitto in corso in Ucraina nel loro incontro ad Astana. PRUDENZA Sono parole che per le ragioni del- Ja diplomazia vanno pronuncia- te, ma sembra poco credibile che in questa fase cruciale Putin non abbia affrontato il tema della guerra in Ucraina con colui che & diventato il pitt importante me- diatore per fare ripartire i nego- ziati. Anche perché Erdogan ave- va una bozza di piano da fare va- lutare allo Zar, che punta a un ces- sate il fuoco, a un compromesso per riconoscere una parte dei ter- ritori ucraini annessi da Mosca, una zona cuscinetto gestita da missioni internazionali ai confini tra Ucraina e Russia. Si ipotizza anche un tavolo di confronto a cui debbano partecipare Russia, Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito. Da una parte la stra- da del gas che passa della Turchia elesportazione del grano rappre- sentano un puntello geopolitico ed economico che pud favorire la disponibilita di Putin a trattare, LA BOZZA DEL PIANO TURCO PREVEDEREBBE UN CESSATE IL FUOCO E UNA ZONA CUSCINETTO AL CONFINE RUSSO-UCRAINO L'INCONTRO AL VERTICE DI ASTANA Stretta di mano tr: tu eil russo Putin; Yincontr avvenuto ad Astana, in Kazakistan, in occasione della riunione diun organismo internazionale che riuni un gruppo d paesi asiatici ’ —— | al Offerta di Putin a Erdogan «Hub del gas in Turchia per controllarne il prezzo» >A Kherson i russi evacueranno i civili >I] Cremlino smentisce di aver parlato anche di scenari di pace in Ucraina tenendo conto che sul campo i russi stanno arretrando sia a Sud sia Est. A Kherson é stato lo stes- so governatore fedele a Mosca a chiedere e ottenere l’evacuazione dei civili, chiedendo al Cremlino di organizzare il trasporto in ter- ritorio russo. Il nodo é che oggi Zelensky ha, in piti occasioni, ri- fiutato di trattare con Putin e lo ha ribadito anche ieri nel corso di un intervista: «Non ci pud essere diplomazia con la Russia di oggi». Peré dopo il faccia a faccia tra Pu- tin ed Erdogan qualcosa si é mos- so, ma le distanze sembrano an- cora ampie. I] ministro degli Este- rirusso, Serghei Lavrov, ha detto: «La Russia sara pronta a prende- rein considerazione eventuali se- gnali di apertura al dialogo da Finlandia e 14 Paesi Nato rafforzano la difesa aerea LiTtalia prende tempo ROMA Si chiama “European Sky Shield Initiative”, mette insieme quindici Paesi europei su iniziati- va della Germania. Punta a miglio- rare le difese aeree della Nato so- prattutto di fronte a possibili attac- chi con missili con testate nuclea- ri. Jeri mattina i ministri della Dife- sa hanno firmato il patto a Bruxel- les, o piti correttamente una «lette- ra di intenti, per creare uno scudo del cielo europeo. Quali paesi era- no rappresentati? Sono quattordi- ci della Nato pitt la Finlandia. Ol- tre alla Germania, Belgio, Bulga- ria, Repubblica Ceca, Finlandia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Pae- si Bassi, Romania, Slovacchia, Slo- venia, Norvegia e Regno Unito. LEstonia non era presente ma partecipera al progetto. Si punta, entro il 2025, a rafforzare la difesa aerea utilizzando soprattutto tre sistemi: I'Iris-T Slm, sviluppato in Germania, il Patriot, americano, e lArrow-3, israeliano. Bene, ma perché nell’elenco non compare Italia? Fonti diplomatiche, ai margini del vertice dei ministri della Difesa a Bruxelles, hanno fat- to trapelare: I'alleanza di questi primi Paesi non é altro che «un gruppo di testa» e in futuro ci si aspetta che «altre nazioni della Nato» vi partecipino, inclusa «I'Tta- lia». Fonti della Difesa italiana pe- rd descrivono uno scenario non perfettamente sovrapponibile. Ov- ENTRO IL 2025 CAMBIERA IL SISTEMA DI PROTEZIONE DEI CIEL! EUROPE! IL NUOVO ESECUTIVO GUIDATO DA MELONI DECIDERA SE ADERIRE viamente, una decisione cosi im- portante come I'adesione allo «scudo del cielo europeo» non po- teva essere presa dal governo uscente a pochi giorni dalla forma- zione del nuovo. Dunque, sara Yesecutivo guidato da Giorgia Me- lonia valutare, in un secondo mo- mento, se aderire. Ma viene anche fatto notare che I'Italia non arriva impreparata e che gia é attiva sul fronte dell’organizzazione di un efficace sistema di difesa aerea e missilistico, anche in ambito Na- to: investe da diversi anni nello svi- luppo di due programmi di nuova generazione, il Camm er, sistema acorto e medio raggio, e il Sampt, a medio lungo raggio. Si tratta di sistemi totalmente integrabili nel- la difesa missilistica Nato, che sa- ranno operativia partire dal 2025, realizzati con il contributo delle eccellenze di settore nazionali quali Mbda, Avio e Leonardo. Que- sto non esclude anche la possibili- per rispondere all’avanzata di Kiev parte degli Usa, se li dovesse rice- vere». Anche Peskov, il portavoce del Cremlino, ha spiegato: «L’ope- razione militare speciale conti- nua fino a quando non saranno raggiunti i nostri obiettivi. Tutta- via abbiamo pit volte ribadito che restiamo aperti ai negoziati. Ma per raggiungere i nostri obiet- tivi>. E ha aggiunto: la Russia «non si aspetta prospettive di ne- goziati con l’Occidente nel prossi- mo futuro». In sintesi: la media- zione di Erdogan necessita di al- trotempo, la ripresa dei negoziati non appare dietro l’angolo. E an- che i messaggi inviati da Putin - creiamo un hub del gas in Tur- chia che di fatto bypassa l'Europa efacciamo passare l'esportazione La mappa dell'alleanza IRIS-T missile aria-aria I _acorto raggio gittata 40 km PATRIOT missile terra aria gittata 70 km ARROW 3 sistema di difesa antimissile gittata fino a 2.400 km AA ta di collaborare al programma varato ieri a Bruxelles. Che punta soprattutto su tre sistemi: I'Iris T-Slm consente una difesa pitt a corto raggio, il Patriot e soprattut- to l'Arrow-3, prodotto in Israele, che offre l’opzione di intercettare missilia medio e lungo raggio nel- lo spazio, a una distanza fino a 2.400 chilometri e un’altitudine di 100 chilometri. Appare di pri- maria importanza in caso di at- tacchi nucleari. L’obiettivo é es- sere pronti entro il 2025. Aveva spiegato il cancelliere tedesco Olaf Scholz: «Questo sistema non sara solo pit! economico ed efficiente di quanto lo sarebbe se del grano in modo da raggiungere i paesi piti poveri - sembra anche un modo per legittimarsi sullo scenario internazionale alternati- voall’Occidente, dopo che solo al- tri quattro paesi all’Onu hanno votato contro la risoluzione che condanna le annessioni illegitti- me. BELGOROD La guerra non si ferma. La Russia continua a colpire soprattutto dal cielo con i missili e i droni kami- kaze Shahed-136 di produzione iraniana. leri il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, ha assicu- rato: forniremo all’Ucraina centi- naia di dispositivi di disturbo dei droni usati dai russi, cosi proteg- geremo la popolazione e le infra- strutture ucraine. Saranno invia- te anche divise ed equipaggia- mento per l'inverno. Ieri un missi- le ha danneggiato un condomi- nio, in territorio russo. Le autori- talocali hanno accusatol’esercito ucraino. Kiev ha replicato: «I rus- si hanno deciso di colpire Khar- kiv. Ma i tre missili che hanno sparato si sono autodistrutti du- rante il lancio e uno ha colpito un edificio residenziale a Belgorod». Mauro Evangelisti (© RIPRODUZIONERISERVATA Withub ogni Paese costruisse il rispettivo piano di difesa aerea. Sara un van- taggio in termini di sicurezza per tutta Europa. E un ottimo esem- pio di cosa intendiamo quando parliamo di “rafforzare il pilastro europeo della Nato”». MLEv. (CRIPRODUZIONE RISERVATA 10 Attualita G| Venerdi 14 Ottobre 2022 www.gazzettino.it SANITA ROMA I dati che arrivano dall’Au- stralia sono allarmanti perché anticipano lo scenario che fra qualche settimana si presentera dalle nostre parti. L’influenza, infatti, sta per arrivare. e consi- derato che nel continente situa- toa sud dell’Asia, dove era inver- no ad agosto, si é verificata la si- tuazione pit pesante degli ulti- mi5anni, con un numero di casi di gravita medio-alta che oscilla trai6ei7 milioni, le preoccupa- zioni sono fondate. Le contromi- sure, perd, ci sono e, analogamente a quanto é avvenuto per arginare il Co- vid, si chiamano vaccini, come spie- ga Mattia Doria, se- gretario nazionale alle attivita scientifi- che ed etiche della Federazione Italia- na Medici Pediatri. Dottore, che cosa ciaspetta? «Un periodo nel quale dovremo alza- re molto l'attenzio- ne, perché il picco di influenza che c’é stato nell’emisfero australe nel perio- do estivo ci fa pensa- re male per la sta- gione prossima, do- po 2 anni in cui ab- biamo avuto_ una curva piatta. E pre- vedibile, quindi, una grande ondata, e come sempre so- no proprio i bambi- ni ad avere il mag- giore coinvolgimen- to. In vista di questo ritorno, per- tanto, stiamo iniziando a lavora- re in termini di prevenzione vac- cinale, che é l'unico strumento per arginare il problema». Quali sono i soggetti a cui do- vrebbe essere somministrato ilvaccino? «La circolare ministeriale mette in evidenza come le dosi debba- no essere iniettate alle categorie arischio, e in particolare i bimbi di eta compresa trai 6 mesiei6 anni, che sono il serbatoio del vi- Tus dell’influenza». Sara un’ondata con conseguen- ze pesanti per l’organismo? «Sappiamo che i bambini sotto i 2 anni possono avere le ripercus- sioni maggiori, e il pericolo é Prix Qualita Haliana Q L’intervista Mattia Doria «Influenza aggressiva Vaccinate i bambini» >Il segretario della Federazione dei medici pediatri: «Sara peggiore degli anni scorsi» PEDIATRA Mattia Doria, segretario della Federazione Italiana Medici Pediatri a) | PICCOLI TRA | 6 MESI E16 ANNI SONO IL “SERBATOIO” DEL CONTAGIO CHE PUO TRASFORMARSI IN POLMONITE PEPSI COLA Regular mi 1750 al litre # 0,90 che l'infezione delle basse vie re- spiratorie si trasformi in polmo- nite. E un virus aggressivo, che implica rialzi febbrili a 39-40 per un periodo che va dai 5 ai 7 giorni, mettendo a dura prova la tenuta dei pit piccoli, i quali nel- la maggior parte dei casi se la ca- vano bene, pero nei grandi nu- meri abbiamo anche quelli che vanno incontroa complicanze». Cé la disponibilita di dosi per tutti? «Si, le Regioni mettono a disposi- zione un quantitativo adeguato. Quest’anno per la prima volta avremo, oltre alla versione intra- muscolare, anche quella spray intranasale, che potra essere uti- lizzata nei soggetti con pitt di 2 annie che si é dimostrata molto efficace in Inghilterra». E per gli adulti qual é la racco- mandazione? >] dati dall’Australia fanno temere ondate pericolose. Disponibile anche la dose spray Ilcasoa Vicenza L’Usl da l’assenso al suicidio assistito per un malato di distrofia muscolare VICENZA «<Buongiorno amici vi- cinie lontani oggi sono felicissimo ed é un gran bel giorno, é stato quiildirettore sanitario della Aulss7 Pedemontana, a cuiioil30 giugno avevo inoltrato la mia richiesta di suicidio assistito, viinformo che la mia richiesta é stata accolta, e ora sono libero di decidere quando vorro mettere fine alle mie sofferenze». Lo scrive sulla sua pagina Facebook Stefano Gheller, il 49enne di Cassola (Vicenza), attaccato ad un respiratore 24 ore su 24, che ha chiesto il suicidio assistito. Gheller, che da 34 anni vive su una sediaa rotellea causa della distrofia muscolare, si dice «contento che questo diritto gli sia stato riconosciuto e spera possain parte servire per altre eventuali persone che ne farannorichiesta». 1127 giugno avevascritto all’Ulss7 Pedemontana per chiedere laccesso legale al suicidio assistito. Ha raccontato che avrebbe potuto andare in Svizzera, ma di aver deciso di rimanerea combattere la sua “battaglia” in Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA, «Che si vaccinino i soggetti a ri- schio e le persone che sono a contatto con loro, come i genito- ri che hanno bimbi piccolini. Non avendo la dose un’efficacia del 100%, pitt sono le persone con la copertura, pit si riducono icontagi». A proposito delle vaccinazioni anti Covid, invece, c’é un po’ di confusione, con indicazioni di- verse aseconda dell’Ulss. «Per me la soluzione é semplice. Abbiamo delle persone a ri- schio, che sono gli over 65, chi ha patologie croniche o deficit immunitari, per le quali é fonda- mentale completare il ciclo vac- cinale primario e fare i richiami con i nuovi bivalenti. M anon si pud dire che in eta pediatrica il rischio sia azzerato. Purtroppo la percentuale di bambini che va incontro a complicanze per il vi- rus del Covid é maggiore di quel- lache abbiamo per la meningite, eppure non c’é genitore che non vaccini il figlio per quest’ultima, mentre la stessa sensibilita non c’éneanche per l'influenza». Che consigli si sente di dare in vista dell’arrivo del picco in- fluenzale? «Di non prendere d’assalto gli ospedali alla prima linea di feb- bre, ma di affidare la gestione dei casi al pediatra di famiglia che conosce gia il bambino e pud dare indicazioni specifi- che». Nicoletta Cozza (© RIPRODUZIONE RISERVATA Salute mentale, polemica sui nuovi centri diurni IL PIANO VENEZIA E stato presentato ieri in Quinta commissione del consi- glio regionale del Veneto il nuo- vo modello organizzativo e ge- stionale dei centri diurni per per- sone affette da patologie psichia- triche. Secondo quanto previsto dalla delibera di giunta numero 94 dello scorso 13 settembre. tut- te le Ulss del Veneto dovranno at- tivare nel giro di tre anni centri diurni per la salute mentale. Il parametro-guida é di un posto a tempo pieno nel centro diurno ogni 2500 abitanti in eta maggio- renne (paria una struttura da 20 postia tempo pieno ogni 50 mila abitanti, con saturazione a 30 percorsi terapeutici individuali). 4 500 Pasta di Semola DIVELLA Spaghetti Panne Rigate flag € 1,58. y Si prevede che un terzo dei posti sia riservato ai casi ad alta inten- sita di cura e che, in ogni ambito territoriale, ci sia un centro diur- no dedicato ai giovani pazienti. I centri diurni dovranno essere in- seriti in contesti urbani, facil- mente raggiungibili con i mez pubblici e offrire attivita risocia- lizzanti e dovranno garantire un’apertura settimanale di 40 BIGON E ZOTTIS (PD): «PROVVEDIMENTO INADEGUATO» BRESCACIN (ZP): «Cl SARANNO RISORSE AGGIUNTIVE» BUONO SCONTO > FAI LA SPESA pa: LUNEDI a. VENERDI CON UNA SPESA MINIMA DI 15€ RICEVI UN BUONO DIS € » SPENDIBILE SABATO E DOMENICA DELLA STESSA SETTIMANA IN CUI HAI RICEVUTO IL BUONO SU UNA SPESA MINIMA DI 30° ore, per complessivi 240 giorni Yanno. La spesa massima previ- sta é di 9,3 milioni di euro. ILDIBATTITO Anche se il provvedimento verra discusso e messo ai voti dalla commissione in una delle prossime sedute, il dibattito tra le forze politiche si é gia acceso. «Questo provvedimento non ri- sponde alle reali esigenze nell'ambito della salute mentale, sia dal punto di vista finanziario che da quello organizzativo - hanno detto Anna Maria Bigon e Francesca Zottis del Pd -. Dalle audizioni é arrivata la conferma dell'insufficienza di questa deli- bera che non prevede un incre- mento di fondi importante e non fornisce un quadro reale delle ri- chieste d’accesso e degli abban- doni da parte dei pazienti. Basti pensare che non viene prevista una distinzione degli inserimen- ti e del trattamento tra pazienti con problematiche psichiatriche diverse». Replica della presiden- te della commissione Sonia Bre- scacin (Zaia Presidente): «Come spiegato ampiamente nel corso della seduta, una volta approva- ta la delibera mettera a disposi- zione dei centri diurni risorse ag- giuntive, prese dal Fondo sanita- rio regionale e non da quelle gia stanziate per la Salute mentale. Stiamo parlando quindi di soldi in pitt che permetteranno di am- pliare ulteriormente i servizi, e non di spostare risorse gia esi- stenti>. (© RIPRODUZIONE RISERVATA “hen spracthie nar|'acqinetn heres Now cumtebie, FINO AL 24 OTTOBRE

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