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Il Gazzettino-Friuli 2022-01-30 PDF

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€ 1,20 ‘ANNO136-N°25 il Quotidiano DAL 1887 IL GAZZETTINO del NordEst iii ll! | il] Domenica 30 Gennaio 2022 FRIULI www.gazzettino.it Cinque donne accusano Vesibizionista con il Suv A pagina VII Scatti & Riscatti 31 gennaio 1945: voto alle donne, democrazia al potere Nordio a pagina 19 Lintervista Fabio Capello: «Vlahovic bene per la Champions Scudetto lontano» Boldrini a pagina 21 "| Tas === SCEGLI iL TUO ABBONAMENTO ILGAZZETTINO info: abbonamenti.gazzettino@serviziitalialS it Mattarella: «Lo faccio per I’Italia» »>La rielezione al Quirinale con 759 voti all’ottavo scrutinio: «Ringrazio parlamentari e delegati regionali per la fiducia» L’analisi Quel sacrificio accettato nel nome della stabilita Marco Conti n “bis” ostinatamente ri- fiutato e alla fine accetta- to al termine di una via crucis parlamentare che inchioda i partiti ai loro falli- menti. La crisi della Repubbli- ca, l'incompiuta transizione verso un nuovo equilibrio isti- tuzionale sono stati oggetto di tantiammonimenti (...) Segue a pagina 4 Le idee Le tre “tecniche” catapultate nel toto nomi aloro insaputa Maria Latella I sarebbe disponibile il Quirinale. Interessa « Toggetto? Stiamo per dare in pasto il suo no- me». Paola Severino eraacena col marito e ha appreso dalla tv che stavano pensando a lei, ma pare che anche le altre due nominande siano state colte di sorpresa. Loro, si dice, non so- no state consultate. Venerdi se- rai social (...) Segue a pagina 23 Il retroscena. I 2 protagonisti del bis Ih ISTITUZION Mario Draghi e Sergio Mattarella residente riluttante e il premier mediatore Il Alberto Gentili a giorni, da martedi, Mario Draghi sapeva di non essere pitt in partita. E da giorni aveva dato la sua disponibili- taarestare a palazzo Chigi, a con- dizione che la maggioranza di unita nazionale non uscisse lace- rata dalla giostra del Quirinale. Segue a pagina 3 Il duello «Chiarimenti necessari» Conte e Di Maio ai ferri corti A pagina 9 >«Le gravi emergenze richiamano al senso di responsabilita Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri» «I giorni difficili trascorsi_per Yelezione alla Presidenza della Repubblica, nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora at- traversando sul versante sanita- rio, su quello economico, su quel- lo sociale, richiamano al senso di responsabilita e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sot- trarsi ai doveri cui si é chiamati. Ringrazio parlamentari e delega- ti regionali per la fiducia». Sono le parole di Sergio Mattarella, rie- letto presidente della Repubblica con 759 voti. Un lungoapplausoé scattato alla fine dell’ottavo scru- tinio che ha sancito larielezione. Dapagina 2a paginalO Il personaggio Casini, un passo indietro da uomo delle istituzioni Mario Ajello uesta é la dimostra- zione che sei e sarai « sempre un uomo del- le istituzioni. Grazie Pier». Cosi dicono un po’ tutti isuoi amici del Centro (...) Segue a pagina 5 Il caso Giorgetti, dimissioni esmentite. Palazzo Chigi: «Si va avanti» Francesco Malfetano eanche il tempo di uffi- cializzare la rielezione del presidente Sergio Mattarella, che all’oriz- zonte inizia a stagliarsi gia un nuovo caso politico. Segue a pagina 6 Nordest, sono 160mila gli over 50 non vaccinati: da martedi le multe >Sanzioni automatiche per chi non é in regola con tutte le dosi Al via da martedi 1° febbraio le multe di 100 euro per gli over 50 non vaccinati. A Nordest sono poco meno di 160.000 le persone coinvolte: quasi 120.000 in Vene- to e circa 40.000 in Friuli Vene- zia Giulia. Le sanzioni saranno automatiche per chi non ha mai iniziato il ciclo di immunizzazio- ne 0, pur avendo ricevuto una 0 due dosi, a sei mesi dall’ultima inoculazione non ha effettuato il richiamo. Le notifiche arriveran- no direttamente a casa degli ina- dempienti, grazie all’incrocio dei dati fra i ministeri della Salu- te e dell’Economia. I destinatari avranno 10 giorni di tempo per presentare eventuali esenzioni. Pederivaa paginal5 L’allarme Ucraina, marines in arrivo mediazione franco-tedesca Joe Biden é pronto ainviare marines nei paesi Nato in prossimita dell’Ucraina. «Non molti» ha specificato il presidente degli Stati Uniti venerdisera, diritorno da una visita in Pennsylvania, comea voler ribadire che non intende coinvolgere il suo paese in un eventuale guerra tra la Russia e TUcraina. Proseguono intanto gliscambi diplomatici, nei negoziati si fasentire una voce autonoma da parte dell’Europa, sotto l’egida dell’asse franco-tedesco. 117 e8 febbraio una delegazione mista francese e tedesca sara in missionea Kiev. Pompettia pagina18 CAPSULE 0 PONTI STACCATI? FISSA PONT! E CAPSULE DENTALI PRODOTTO TASCABILE CHE CONSENTE DI RIFISSARE DA SOLI PONTI, CORONE, CAPSULE E DENT! A PERNO S| PONTEFIX - MOH COMPROMETTE IL SUCCESSIVO INTERVENTO DEL DENTISTA masri lt REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 ‘4 "llprezo degli abbinamenti®agghuntvo al prezzo de"IlGazzttno’e fina esaurimento,Lapromazion aida solo per area delta provincia dl exizone.Spelione in abbonamento postale:DL 353/03 (conv. inn. 48 del.27/02/04) at. leommal, VE IL Libro delle Meravigiedi Marco Polo’. + €7,90 + “Calendario Barbanera2022"+ €290 4 “CronachediPiombo"+ €880 L“eutanasia” del gatto va a finire in tribunale Cristina Antonutti nche un gatto morto - 0 me- glio, fatto sopprimere - pud scomodare la giustizia. Ne sa qualcosa un anziano ve- terinario che, assieme ad altre due persone, ha rischiato un’im- putazione per uccisione di ani- mali. Del caso si @ occupato il Corpo forestale di Spilimbergo, icui accertamenti hanno spinto la Procura di Pordenone a chie- dere l'archiviazione del fascico- lo per «l’invincibile genericita degli elementi raccolti». Segue a pagina 16 Tecnologie Italia pit: digitale via al fondo da 350 milioni L'Italia verso nuovi orizzonti tecnologici.Nasce con questo obiettivo il Fondo per laRepubblica digitale, finanziato con 350 milioniin tre anni, messi in campo dalle fondazioni bancarie. Di Branco a pagina 18 allejore 21.00 IN DIRETTA © = ANTEPRIMA ~ SANREMO 2022 & Con Giorgia Bortolossi e Alessandro Pomaré CANALE 110 |UDINESETV.IT 2 Primo Piano G| Domenica 30 Gennaio 2022 www.gazzettino.it La rielezione del capo dello Stato QUIRINALE i fe : ‘ . ene, bravo, bis. Sergio Mat- tarella é di nuovo presiden- te. Edé un Capo dello Stato scelto dai parlamentari pitt che dai leader. Il «se serve ci sono», pronunciato final- mente dal presidente che aveva per 15 volte in questi mesi ribadi- to il suo no al nuovo mandato, e neppure i cori popolari e teatrali di «bis, bis» sembravano averlo spinto a ripensarci, ha provocato un’ondata di sollievo a Monteci- torio e i 759 voti (il maggior suf- fragio dopo quello che andd a Pertini) all’ottavo scrutinio che riportano Mattarella sul Colle, da cui non era ancora sceso, hanno aperto una nuova stagione che pareva impossibile da inaugura- re. E che fatica! I grandi elettori stanchi della melina, impauriti per il collasso istituzionale e i ri- schi per il governoe la legislatura che si stavano per verificare a causa dei veti e dei controveti dei capi dei partiti, hanno spinto que- sti ultimi a tornare alla casella di partenza: la pit affidabile e rassi- curante, il rientro del presidente uscente. Le convenienze si sono allinea- te, anche Salvini per disperazio- ne dopo tante carte bruciate ha aperto al bis («Se l'unica risposta della sinistra a tutti i nomi che abbiamo fatto é il no, tanto vale dire a Mattarella di ripensarci») e questa apertura a sorpresa del ca- po leghista avveniva mentre Ber- lusconi gia si era spostato sul bis («Presidente, lei ha tutto il nostro sostegno», gli ha detto in una del- le telefonate) e il regista Matteo senza pill una trama accettabile ha dovuto accontentarsi di un film non scritto da lui e che é lie- vitato, votazione dopo votazione, gia dall'altra sera nel vuoto di trattative consistenti e di accordi possibili. Nei qualia non parlarsi pitt erano perfino i presunti allea- ti quali il segretario del Pd e il presidente stellato. Per non dire di Tajani e Forza Italia che decidono di fare le trat- tative in autonomia rispetto agli altri partiti della coalizione che praticamente non c’é piil. Equan- do laltra notte Conte e Salvini trovano un’intesa solida su Bello- ni, asse gialloverde a cui si unisce Meloni e Letta non sembra avere la forza o la voglia di mettersi in contrasto, Renzi rovescia la tra- ma: chiama Belloni, le dice nien- te di personale ma noi non pos- siamo sostenere la direttrice dei servizi segreti, poi a Radio Leo- polda e sui social ribadisce il con- cetto e pezzi del Pd comincianoa frenare e cosi Leu, Forza Italia, Di Maio. Fine. La Belloni, gia atte- sa dai capigruppo, esce di scena. E ieri mattina vertice di maggio- ranza dove decidere il da farsi. Il primo salta perché Conte non si sveglia. Il secondo, decisivo, é in- terrotto dalla telefonata di Dra- ghi che comunica la volonta di Mattarella di accettare il bis per il quale i grandi elettori - stellati, disinistra, e un po’ e un po’ di tut- te le aree - cominciano a votare (dare un segnale). Insomma, dopo i nomi presen- tati da Salvini e bruciati o impalli- nati dai franchi tiratori come nel caso Casellati, dopo la fine della carta Belloni, dopo che Draghi da possibile king s’é trasformato in mediatore in un lungo colloquio con Mattarella al Colle, l'opzione parlamentare su Mattarella ha «| DOVERI A CUI SLE CHIAMATI DEVONO PREVALERE SU PROSPETTIVE PERSONALI DIFFERENTI» «[| mio senso di | esponsabiliti» I predecessori Enrico De Nicola 1946-1948 Liberale 1948-1955 Liberale 1955-1962 De i 1962-1964 De Giusey Giuseppe 1964-1971 Psdi Giovanni Leone 1971-1978 De Sandro Pertini 1978-1985 1985-. "1992 Dc Scalfaro 1992-1999 Dc Carlo A. Ciampi 1999-2006 Repent i 2013-2015 Dem. Sinistra ny , Mattarella 2015-2022 2022- Indipendente.\§ 159% 75,2% LEgo-Hub Dall’Assemblea 759 voti «Bisogna rispondere alle emergenze del nostro Paese» preso piede fino ad arrivare nella serata di ieri al voto finale che & stato quello che ha chiuso tutto. E che Mattarella, con gli scatolo- ni del trasloco dal Colle gia pron- tida tempo, il trasloco nella nuo- va casa dei Parioli ormai fatto, ha accolto con queste parole: «Ri- spetto il Parlamento, anche se avevo altri programmi». Quelli di ritirarsi nella vita da senatore a vita e da presidente emerito. Con grandi onori ma minori respon- sabilita. E invece, no. In serata in- fatti, a spoglio delle schede appe- na concluso a Montecitorio («Mattarella, Mattarella, Matta- rella,....»), la presidente europea Ursula von der Leyen, e non solo lei, gia festeggiava: «Caro presi- dente Mattarella, complimenti per la sua rielezione a Capo della Repubblica italiana. II vostro Pae- se pud sempre contare sulla Ue». ILPATTO Appena in mattinata s’era deciso Taccordone, i capigruppo dei par- titi della maggioranza di governo (non quelli di Fratelli d'Italia) si avviano al Quirinale e ricevono da Mattarella l'assenso a farsi eleggere. «E’ un momento diffici- le, lei rappresenta l’unita del Par- lamento», gli dicono. E lui con il suo solito stile non magniloquen- te accetta il sacrificio. Una patria in difficolta ha richiesto il supple- mento di cura a un presidente che hail gradimento massimo da parte dei cittadini e la cui elezio- ne segna un punto di incontro - Sergio Mattarella, 80 anni, deputato dal 1983 al 2008, ex giudice costituzionale, @ stato eletto la prima volta presidente della Repubblica nel 2015 IL SECONDO DOPO PERTINI PER PREFERENZE DRAGHI: SPLENDIDA NOTIZIA PER GLI ITALIANI non scontato in questi tempi di anti-politica forse declinante ma ancora resistente - tra Palazzo e Paese. E altra sintesi, dopo tanti errori, si é riuscita ad avere su questo principio, cosi sintetizza- toal mattino da Letta nell’assem- blea dei grandi elettori del P. «Noi tenteremo fino all’ultimo, contro il metodo Salvini delle car- te le do io e prendetevi Cassese e prendetevi Massolo, di cercare un‘intesa che tenga assieme mag- gioranza per il Quirinale e mag- gioranza di governo, dopo di che c’éla saggezza del parlamento da assecondare». La saggezza parla- mentare ha detto Mattarella bis. Cioé «una splendida notizia per gli italiani», come commenta Draghi dopo cena. Intanto ci so- Le procedure LA PROCLAMAZIONE L’annuncio a Montecitorio leri il presidente della Camera, letto l'esito dello scrutinio, ha pro- tamato il nuovo Pre- idente della Repub- blica. Immediata- mente dopo si é reca- to dall'eletto, comuni- candogli formalmente Uelezione e formulando- gli gli auguri suoi e dell'intero Parlamento. IL GIURAMENTO Il presidente parla alle Camere IL nuovo Capo dello Sta- to assumera i poteri so- lo dopo il giuramento. Che awerra giovedi 3 febbraio (la stessa data in cui giurd nel 2015) nell'Aula di Montecitorio sulla copia originale della Costitu- zione. Seguira il discor- so alle Camere in sedu- tacomune. L’INSEDIAMENTO Al Colle scortato dai corazzieri IL neopresidente salira poi a bordo della Lancia Flaminia presidenziale accompagnato dal Presidente del Con- siglio e, dopo esser- si recato all'Altare della Patria, scortato dai corazzieri a cavallo entrera nel cortile del Quirinale dove ricevera glionori militari. L'OMAGGIO DEL PREMIER Dimissioni formali nel primo incontro Nel salone dei Corazzie- ri, il nuovo capo dello Stato dovra ricevere il saluto delle pi alte cariche istituzionali e politiche. Successi- vamente incontrera il Presidente del Consi- glio, il quale presentera le sue dimissioni che, per prassi, verranno re- spinte. Primo Piano G| Domenica 30 Gennaio 2022 www.gazzettino.it QUIRINALE La giornata Icapigruppo al Quirinale per chiedere il bis Dopo intesa tra i partiti, icapigruppo della maggioranza vannoal Quirinale achiederea Mattarella diaccettare il mandato bis. (Nella foto ledem Malpezzi e Serracchiani) L’applauso di5 minuti Dura quasi5 minutialla Camera Yapplauso scattato dopo il raggiungimen- todel quorum chesancisce il secondo mandato di Mattarella La prima dichiarazione Ipresidenti della Camera Fico e del Senato Casellati comunicano il risultatoa Mattarella. Che in diretta tvannuncia di accettare Pincarico Ottavo scrutinio QUORUM 505 voti 759 NORDIO. 2 ) ] Mal eu 3 Z BRS ON 2 BELLON| & CAS 2 MATTARELLA Presenti e votanti 983 Schede bianche 25 Schede nulle 13 Altri voti 39 no stati gli applausi pluriparti- san al momento della proclama- zione in aula («E’ la vittoria di tut- ti», dicono a destra, a sinistra e al centro mentre si festeggia e ci si abbraccia anche tra nemici) e la Casellati e Fico siavviano al Colle per comunicare a Mattarella l'esi- to delle urne (il giuramento alla Camera sara il 2 febbraio). VINCITORI Insomma hanno vinto tutti («Ho sempre detto 0 io o Mattarella», é il messaggio berlusconiano che arriva dal San Raffaele) ma so- prattutto rischiavano di perdere tutti insieme, gli uni contro gli al- tri. Anche con impuntature da molti considerate irricevibili co- me quella - cosi ha raccontato Renzi ai suoi che gli chiedevano lumi su come si é arrivati a Mat- tarella - imposta da Salvini con- tro Casini. E quando in mattinata il faticoso accordo era stato tro- vato, altra divisione: Conte e Sal- vini - ormai coppia di fatto - vole- vano andare personalmente e so- lo loro due al Colle a dare la buo- na novella al Capo dello Stato, mentre Renzi e Letta si sono op- posti considerando questa mos- sa irrispettosa verso il Parlamen- to. E quindi al Colle vanno i capi- gruppo. Per prendere questa de- cisione, tante discussioni: ma an- che battute come quelle tra Con- te e Renzi che si vedono per la prima volta dopo la crisi del Con- te 2. Conte propone che Renzi non faccia parte delle delegazio- ne che va al Colle e Matteo: «Io non voglio venire, ma se vai tu vengo anche io perché non posso Mario Draghi é stato nominato Repubblica Se Mattarella il stare senza di te». Non va nessu- nodiloro. Intanto, quando Di Maio ha ri- vendicato alla Camera l'accordo raggiunto su Mattarella, si legge disappunto sul volto di Conte che ha sofferto anche la mediazione di Draghi. E intanto la strana cop- pia Letta-Renzi ha chiuso una settimana stranamente vissuta fianco a fianco (con I'unica ecce- zione della rottura sulla Belloni). Intanto per tutta la giornata Sal- vini ha fatto a sorpresa il pitt mat- tarelliano dei mattarelliani («Ora che cosa fa, si mette pure a parla- re in siciliano?», iro- nizzano quelli di Fra- telli d'Italia) e sui di- splay dei telefonini di amici e nemici del leader, mentre lui di- ce a tutti che «per primo il nome di Mattarella l'ho fatto io», vengono ripro- posti vecchi tweet del Matteo leghista (31 gennaio 2015) con su scritto: «Mat- tarella non é il mio presidente». Ma vab- bé, il passato é passa- to e quando a Tv 2000 compare Prodi molti grandi elettori si avvicina- noai monitor delle sale di Monte- citorio per sentire che cosa dice il Prof. Questo: «Si é rotto un mec- canismo di autorita dei partiti e di una lunga comune convivenza tra i parlamentari dello stesso partito. E cid é estremamente im- portante». Ma ecco verso 22 il primo vi- deo di Mattarella in versione bis. Volto rilassato, aria serena, po- che parole: «Mi impegno a inter- pretare le speranze dei cittadi- ni». E ancora: «Ringrazio i parla- mentari e i delegati regionali per la fiducia. I giorni difficili trascor- si per l’elezione della Presidenza della Repubblica, nei giorni dell’emergenza che stiamo anco- ra attraversando, richiamano al senso di responsabilité e al ri- spetto delle decisioni del Parla- mento. Queste considerazioni impongono di non sottrarsi ai do- veri cui si é chiamati e devono prevalere su considerazioni e prospettive personali». Tutti quelli che lo guardano in diretta streaming, dentro i Palaz- zi e anche fuori, commentano: buon bis, caro Presidente. Mario Ajello (©RIPRODUZIONE RISERVATA VON DER LEYEN: «PUO CONTARE SULLA UE» LAGARDE: «AL SERVIZIO DEI CITTADIN. MACRON: «CON LUI FRANCIA E ITALIA SONO PIU AMICI» Draghi sblocca lo stallo al posto dei partiti «Adesso serve stabilita» >E stato Mattarella, durante un colloquio a due, a chiedere al premier di intervenire sui leader. Superati i veti incrociati ROMA Da giorni, da martedi, Ma- rio Draghi sapeva di non essere pitt in partita. E da giorni aveva dato la sua disponibilita a restare a palazzo Chigi, a condizione che la maggioranza di unita naziona- le non uscisse lacerata dalla gio- stra del Quirinale. Cosi quando ie- ri mattina, dopo I'ennesima gior- nata da incubo divenerdi, ha visto i dispacci di agenzia che facevano prevedere altre ore di ordinaria follia sulla pelle delle istituzioni, il premier ha deciso di scendere in campo per mettere fine alla peri- colosa sarabanda. Nel ruolo di king maker. Proprio lui che molti volevanore. Anzi, Presidente. Draghi, da uomoal servizio del Paese, non ha forzatolamano, sié tiratoindietroal momento giusto. Esiélanciato nell’impresa di met- tere in sicurezza I'ltalia, conti- nuando a fare il suo lavoro come hasempre fatto. Il primo passo del premier, ieri mattina, é stato un incontro di trenta minuti con Sergio Mattarel- la nel palazzo della Consulta, a margine del giuramento di Filip- po Patroni Griffi. Con il capo dello Stato, Draghi ha svolto «un atten- to esame della situazione». Ha stigmatizzato il «caos fermo». E avendo presoatto che non si pote- va rischiare di sprofondare un al- tro giorno nel delirio, come dico- no fonti di governo, «non ha avu- toesitazioni nel consigliare al Pre- sidente di restare» per un altro mandatoal Quirinale. Draghi ha incontrato pero una forte resistenza di Mattarella a concedere il bis. Il Presidente gli ha detto di considerare il suo eventuale “si” un grande sacrifi- cio. Pero «per la stabilita e per il bene del Paese», ha dato il suo as- senso di massima, perché la ri- chiesta di rielezione era arrivata «spontanea dal Parlamento».Che «@ sovrano». Nel colloquio Matta- rella, deluso dai partiti, ha infine chiesto a Draghi di gestire la parti- tain prima persona. L’haesortato acontattare i leader delle forze po- litiche. Rientrato a palazzo Chigi, Dra- ghi ha cominciato il giro di telefo- nate. Prima Matteo Salvini, poi Giuseppe Conte e per sicurezza anche Luigi Di Maio, Enrico Letta, Roberto Speranza, Silvio Berlusco- ni, Matteo Renzi, pit i centristi va- ri. «Con tutti ha avuto telefonate brevi e asciutte». Con una sola ri- chiesta, suonata pitt 0 meno cosi: “Lasituazione che si é creata inne sca una dannosa instabilita polit ca. Percio é il caso di finirla con questo caos in cui sono state bru- ciate una candidatura dietro I’a tra. Convergete su Mattarella il pri- mapossibile”.Con “urgenza”. Da parte sua, Draghi, ha offerto la garanzia ai suoi interlocutori che con la conferma di Mattarella sul Colle, sarebbe rimasto alla gui- dadel governo. Il giroditelefonate ha avuto effetto immediato. Poco dopo Salvini, il vero artefice dello stallo, ha messo a verbale: «Gli ita- liani non meritano altri giorni di confusione. Riconfermiamo il pre- sidente Mattarella al Quirinale e Draghial governo». Il presidente del Consiglio, rac- contano, ha scelto tempi stringen- ti «perché il Paese non puod pit aspettare». E perché ritiene la con- ferma del capo dello Stato «la mi gliore soluzione possibile per i cit- Lacuriosita ANordio vanno 90 voti pit degli elettori di Fdi ACarlo Nordio, ex procuratore aggiunto di Venezia, scrittore, garantista, in passato consulente della commissione parlamentare sul terrorismo, sono andati 90 votinell’ottavoe ultimo scrutinio delle elezioni per il Quirinale. Nordio, indicato come candidato di bandiera da Fratelli d'Italia, ha raccolto molti pitt consensi dei 64 Grandi Elettori di cui disponeva la formazione di Giorgia Meloni. tadini». E anche l'approdo che «da pit forza e solidita al gover- no», tant’é che «l'azione dell’ese- cutivo ne esce enormemente raf- forzata», secondo palazzo Chigi. Chiaro il motivo: confermando il Presidente che un anno fa dette vita al patto di unita e salvezza na- zionale chiamando Draghi a pa- lazzo Chigi, il premier ora pud continuare su un solco gia traccia- to. E potra farlo avendoalle spalle colui che I’ha voluto alla guida dell’esecutivo, in nome proprio dell’'unita nazionale. LE DUE ISTITUZIONI Una continuita «salutare», insom- ma, che rende ancora pitt palese e conferma «la saldatura tra la Pre- sidenza della Repubblica e la Pre- sidenza del Consiglio». Le due isti- tuzioni che, secondo Draghi, in questa fase tormentata e trava- gliata con una politica senza bus- sola, sono il faro per il Paese e per Yopinione pubblica e «lavorano per il bene dell'Italia», E in pitt si rafforzano, grazie alla rielezione di Mattarella e alla conferma di Draghi, dopo che i partiti hanno mostrato I'assenza di capacita di sintesi. Quanto é costato a Draghi chia- marsi fuori? A palazzo Chigi non indugiano su «questi sentimenta- lismi». Draghi é uno che «opera e lavora». Tant’é, che gia domani il premier vuole celebrare un Consi- glio dei ministri. «L'azione di go- verno é solida, forte. E questo epi- logo per il Presidente é un succes- so», ripete un’alta fonte dell’esecu- tivo. A giudizio di Draghi, non ci sara bisogno di alcun rimpasto. «Ora andiamo avanti per il bene del Paese». Alberto Gentili © RIPRODUZIONERISERVATA, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA GARANTITO ALLA MAGGIORANZA CHE SAREBBE RIMASTO A PALAZZO CHIGI 4 Primo Piano G| Domenica 30 Gennaio 2022 www.gazzettino.it QUIRINALE I protagonisti ROMA Un “bis” ostinatamente ri- fiutato e alla fine accettato al termine di una via crucis parla- mentare che inchioda i partiti ai loro fallimenti. La crisi della Repubblica, l’incompiuta tran- sizione verso un nuovo equili- brio istituzionale sono stati og- getto ditantiammonimenti che Sergio Mattarella ha rivolto alle forze politiche. Ora di tanta insi- pienza ne fa in qualche modo le spese, accettando un nuovo mandato, che non pud avere scadenze implicite, nel nome della «stabilita». «Prendo atto della situazione», ha ammesso Mattarella incontrando i capi- gruppo di maggioranza che ieri pomeriggio sono stati ricevuti al Quirinale dopo che con Dra- ghi il Capo dello Stato aveva di fatto chiuso la faccenda. LAGRATICOLA «Il Paese, mai come in questo momento di impasse della poli- tica, ha bisogno di punti di rife- rimentisicurie lei ha un grande consenso», gli dicono i presi- denti di regione. Nei giorni scor- si, votazione dopo votazione, il nome di Mattarella era finito in massa sulle schede del centrosi- nistra, ma anche del centrode- stra. «Vi ringrazio della stima», replica sobriamente Mattarel- la. I partiti di maggioranza si so- no fermati sul ciglio del burro- ne, ma é toccataa Mario Draghi la missione complicata di con- vincere Mattarella a restare per- ché sulla graticola dei falsi ac- cordi e delle lunari trattative stava finendo anche il governo Punto di riferimento Sergio Mattarella lo é sempre stato di un sistema politico imballato da un sistema elettorale che nel 2018, e forse anche nel 2023, non offrira soluzioni se non si mettera mano a qualche regola elettorale. Un Settennato, quel- lo trascorso e quello che si apre, fatto di un rapporto stretto con il quotidiano e con i problemi reali dei cittadini che in questi giorni di votazionie dirette tele- visive hanno assistito ad un continuo sfiorire di ipotesi e no- mi. Stavolta é l'arbitro, custode delle regole, ad aver vinto la partita che forse non avrebbe voluto vincere a seguito di un Parlamento balcanizzato, parti- ti deboli e leadership spesso in- consistenti. La decisione di ac- cettare, presa in solitaria, dopo aver seguito in tv le ultime e ro- cambolesche proposte al fem- minile di Salvini e Con- te e vissuto con una IL PRECE certa delusione la boc- ciatura della seconda carica dello Stato. Hanno fatto il resto le telefonate di Draghi preoccupato e quelle dei suoi pit stretti col- laboratori che da qual- che giorno erano alle prese con il futuro che ora li riporta ancora una volta tra le mura del Quiri- nale. Ai primi sette anni «<impegna- tivi, complessi e densi di emo- zioni» se ne aggiungeranno ora altre sette anche se non si é in grado di prevedere ora se, ad un certo punto del mandato, Mat- tarella voglia fare come Giorgio Napolitano. Il trasloco a Roma della casa di Palermo é@ stato completato da tempo, ma alla fine é andata come Mattarella non avrebbe mai voluto perché sperava in un colpo d’ala della politica e Il sacrificio del Presidente: non é un mandato a termine >La rielezione accettata solo »La battuta: «<Stima verso dopo la via crucis dei partiti dime? Ne prendo atto...» incapaci di trovare soluzioni Ora sistema da rifondare DENTE Presi¢ della Repubblica rieletto Giorgio Napolitano fu proclamato per la seconda Libera uscita dal Quirinale: i weekend nella nuova casa ROMA A via Lutezia numero 2a Ro- ma, il palazzo dove Sergio Matta- rella ha preso la casa in affitto, i condomini raccontano: «Mai avremmoimmaginato diavereun presidente in carica che la sera tor- na qui a dormire. Ci eravamo abi- tuati all’idea di avere un presiden- te emerito». Siamo ai Parioli, ango- lo viale Liegi. Il trasloco di Matta- rella da Palermo via della Liberta a Roma via Lutezia non subira il contrordine alla luce del fatto che Mattarella restera al Quirinale. Avra due case nella Capitale il pre- sidente uscente e rientrante. Prefe- rira la casa piccola 0 la casa Colle? Leintenzioni sarebbero di godersi l'abitazione ai Parioli il pit: possi- bile. Nel week-end, certo, ma ma- gari non solo nel fine settimana. Ancora la decisione non c’é. Mai libri di una vita, i quadri del cuore, gli arredi di famiglia, che finora erano rimasti a Palermo, adesso sono ai Parioli e difficilmente il MATTARELLA NON LASCERA L'APPARTAMENTO APPENA AFFITTATO Al PARIOLI, TRA LIBRI QUADRI E ARREDI neo presidente bis rinuncera a go- derseli avendoli cosi vicini. Quel che non potra permettersi sara la colazione da Hungaria 0 al bar del Cigno - dove avrebbe potu- toincontrare un quasi quirinabile ossia Guido Crosetto, genius loci del caffé storico di viale Parioli - e le passeggiate solitarie verso piaz- za Verdi, dove abita il fratello, o piazza delle Muse dove vive la fi- glia Laura, first lady che pensava di essere ormai libera e invece sa- rain modalita bis suo malgrado. Il tragitto serale, quando da casa Col- lerientrera nella casa in affitto, co- steggera Villa Borghese. Dove pen- sava di poter passeggiare da soloo coninipoti da pensionatoeinvece la guardera dal finestrino scuro Sopra, il presidente Sergio Mattarella esce dalla casa di via Lutezia, ai Parioli (foto TOIATH/ BONACCORSO) dei partiti. «L’arbitro al quale compete la puntuale applicazio- ne delle regole», dovra ora di nuovo accompagnare le forze politiche in un processo di asse- stamento che coincide con la fi- ne della legislatura e il cambio nei numeri del Parlamento che il prossimo anno sara ridotto di un terzo. Nel discorso di fine anno che rappresenta una sorta di ma- nuale d’uso per presidenti della Repubblica, c’é tutto Mattarella e stavolta non ci sara nulla da scoprire in un Presidente della Repubblica che ha rivendicato in quello che sarebbe dovuto es- sere il suo ultimo discorso di fi- ne anno, di aver sempre svolto «il mio compito nel rispetto ri- goroso del dettato costituziona- le». La sua contrarieta ad un se- condo mandato é nota e ribadi- ta pill volte anche nel tentativo di spingere le forze politiche a trovare un’intesa che non ren- desse una “quasi-regola” la pos- sibilita del bis. L’implorazione di Mattarella ai partiti, reiterata e motivata con le stesse perples- sita costituzionali che pero non impediscono la rielezione. Poi le richieste del “bis” a dicembre alla prima della Scala di Milano i lunghi applausi a Firenze, le foto del trasloco e della sua visi- tanell’appartamento dove si sa- rebbe dovuto trasferire. Adesso che viene di nuovo eletto con una sorta di plebisci- to e una percentuale di gradi- mento altissima tra i cittadini, sara di nuovo alle prese con un sistema politico ed elettorale da rifondare e con partiti che han- no gia deluso le promesse fatte nove anni fa a Giorgio Napolita- no quando chiesero all’allora presidente di accettare il bis. Marco Conti © RIPRODUZIONERISERVATA IL CAPO DELLO STATO RIMANE IL PUNTO DI RIFERIMENTO DI UN SISTEMA POLITICO BLOCCATO DA CINQUE ANNI dell’auto, con in testa i troppi pen- sieri che gli daranno le prossime elezionie i nuovi governi. Lui vole- va solo un gelo di mellone da Sici- lianedde, il caffé siciliano non lon- tano dalla sua nuova abitazione, ma gli toccheranno viceversa grat- tacapi poco dolci e molto impe- gnativi. M.A. {©RIPRODUZIONE RISERVATA Primo Piano G| Domenica 30 Gennaio 2022 www.gazzettino.it IL PERSONAGGIO ROMA Un applauso scrosciante dell’aula di Montecitorio, lungo due minuti, ringrazia a sera Pier Ferdinando Casini. «Questa é la dimostrazione che sei e sarai sempre un uomo delle istituzioni. Grazie Pier». Cosi dicono un po’ tutti i suoi amici del Centro, a co- minciare da quelli di Coraggio Ita- lia con Giovanni Toti, e questo - bastava osservare Casini nell’au- Ja prima e dopo il passo indietro da una candidatura mai formaliz- zata ma che stava nelle cose, con- siderando la storia delle perso- naggio e il credito di cui gode - é anche quanto i big e i parlamenta- risemplici del Pd e degli altri par- titi andavanoa dire ieri all’ex pre- sidente della Camera. Il quale, abituato a non forzare e a rispet- tare il senso delle istituzioni, ha rinunciato alla gara: fra tante spaccature non poteva essere cer- tamente luia crearne ancora 0 co- munque a ritardare un processo che si era innescato. Eppure, Casi- nihalastima largae riconosciuta per essere - e lo é stato - un papa- bile, riconoscibile e riconosciuto. «Sarebbe un ottimo presidente, rispettoso del pluralismo e della correttezza della vita democrati- ca»: ecco la convinzione di tanti LA NOMINA ROMA II suo nome era stato fatto anche come possibile candida- to alla presidenza della Repub- blica. E invece, mentre alla Ca- mera era in corso la votazione, Giuliano Amato é stato eletto all’unanimita nuovo presidente della Consulta. Torinese, 83 an- ni, professore emerito di diritto pubblico comparato, pit volte ministro, ha all'attivo due man- dati da presidente del Consi- glio: nel 1992-1993 e nel 2000-2001. Nominato da Gior- gio Napolitano il 12 settembre 2013, é il giudice costituzionale con maggiore anzianita. E stato vicepresidente della Corte dal settembre 2020, sotto le presi- denze di Mario Rosario Morelli e di Giancarlo Coraggio. Rimar- ra in carica 8 mesi, prima del termine del suo mandato da giudice, di 9 anni. nel Pd, in Leu, ea sinistra come a destra, quando tutta un’area va- sta dei grandi elettori aveva capi- to che la carta Pier poteva essere capace di pacificare e di risolvere lo stallo. Non é un caso che, a quo- rum raggiunto, in molti, a comin- ciare da Enrico Letta, siano anda- ti proprio da lui. Una volta che é cresciuta l’op- zione Mattarella, ei leader hanno trovato la quadra intorno al bis del Presidente, Casini aveva capi- to che quel percorso era il miglio- re dal punto di vista del rispetto della volonta dei grandi elettori e delle compatibilita generali, e ha fatto impressione a tutti il post su Instagram con la scritta: «Viva il Parlamento, Viva la Costituzione, Viva I'Italia», corredato da una sua foto insieme a Mattarella. Con il quale Pier ha un rapporto consolidato e dilunga durata, che anche nella fase di vita nazionale che sta per aprirsi non potra che AMICI E COLLEGHI LO CONSIDERANO IL LEADER PIU ADATTO A GUIDARE UN’AREA CENTRISTA E RIFORMISTA PORTFOLIO | MOMENT! CLOU Il post che lo ritraeva da giovane, du- rante il di- scorso una manife- stazione, con il mes- saggio: «Poli- tica, la pas- sione della mia vita» ad Le deposizione nell’urna della Camera della scheda per la votazione del Presi- dente della Repubblica, appuntamento che Casini non ha mai mancato QUIRINALE Casini in au- la mentre parla con al- tri parlamen- tari: per mol- ti (a destra, a sinistra e al centro) lex presidente della Camera éun punto di riferimento Casini, un passo indietro da uomo delle istituzioni «L'Italia prima di noi» >L’ex presidente della Camera salutato »Intorno alla sua possibile candidatura in aula da un lungo applauso spontaneo si era creata una vasta area di consenso risultare prezioso per la tenuta del Paese e del sistema. Parlano una lingua comune, quella della politica come costruzione pazien- te e mai di frattura, lex presiden- te della Camera e il presidente della Repubblica uscente e rien- trante. In questa vicenda della possibi- le candidatura di Casini al Colle, cheavanzava ma senza esibizioni muscolari 0 esercizi propagandi- stici o altre forme di politica-spet- tacolo di cui per Dna il senatore eletto a Bologna é felicemente sprovvisto, e che aveva una base di lancio parlamentare non ri- stretta e un sostegno primario (ma allargabile) in tutta l'area di centro che queste settimane han- no mostrato esistente e promet- tente. Ebbene, in questa vicenda non c’é stato passaggio in cui so- stenitori e avversari non abbiano riconosciuto a Casini le alte doti morali che gli appartengono or- 3 @Pierf dinando PierferdinandoCasini @ Viva il Parlamento! Viva la Costituzione! Viva I'Italia! IL POST Il post di Pier Ferdinando Casini su Instagram, con una foto insieme a Mattarella: «Viva il Parlamento! Viva I'ltalia! Viva la Costituzio- nel» Consulta, Amato al vertice «Collaboriamo con le Camere» Come primo atto, Amato ha nominato tre vicepresidenti tra i giudici con maggiore anziani- ta di mandato: Silvana Sciarra, Daria de Petris e Nicolo Zanon. Poi, durante la conferenza stampa a Palazzo della Consul- ta, ha sollecitato il legislatore a intervenire sulle questioni sen- sibili. Dall’ergastolo ostativo e al suicidio assistito, la Corte ha indicato una soluzione possibi- le, ha ricordato, «ma saremmo molto pitt contenti se le soluzio- niarrivassero dal Parlamento». I conflitti sui valori sono «i pitt impegnativi da comporre», ha detto il presidente: «La Costitu- zione dice molto», ma «non di- LEX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ELETTO ALLA CORTE COSTITUZIONALE RIMARRA IN CARICA OTTO MESI ce quale soluzione» trovare «ed é qui che la collaborazione tra Corte e Parlamento diventa es- senziale». Amato ha manifesta- to preoccupazione per il livello di parita di genere in Italia, per la cultura «machista» diffusa an- che trai ragazzi, «spesso prividi identita», e per il problema del sovraffollamento carcerario. LA RIFLESSIONE Negli ultimi due anni la Consul- ta é intervenuta spesso a ricom- porre i conflitti tra Stato e terri- tori. Molte volte é stata invocata dai cittadini che, perd, non pos- sono appellarsi alla Corte. Ama- to ha fatto una riflessione sul te- mai da una vita da leader e da ve- terano delle Camere (di cui cono- sce ogni arredo, ogni umore, ogni figura sia grande sia meno impor- tante, ma trattate tutte alla stessa maniera da uomo di mondo); le capacita di manovra politica; l’at- taccamento alle istituzioni e lo stile - «Magari ce l'avessero an- che tutti gli altri l'eleganza di trat- to e di ragionamento di Casini»: commentavano ieri anziani Dc venuti a Montecitorio ad assiste- real voto finale - con cui é abitua- to a mettersi a disposizione dello Stato. Tutte caratteristiche facil- mente riscontrabili nelle parole con cui ha annunciato il suo pas- soindietro. I DIALOGHI Pur non essendo mai stato uffi- cialmente candidato per la corsa quirinalizia, Casini in una dichia- razione sul canale della Camera ha chiesto al Parlamento di rinno- vare a Mattarella la fiducia per il secondo mandato. «Chiedo al Par- lamento - queste le parole di Pier - di togliere il mio nome da ogni di- scussione e di chiedere al presi- dente della Repubblica, Mattarel- Ja, la disponibilita a continuare il suo mandato nell’interesse del Paese». E ancora: «Credo ne vada della dignita del Parlamento e del decoro delle istituzioni. Se il Par- ma: «Da studioso ho lavorato sul ricorso diretto, é uno stru- mento che ha una sua forza nella tutela dei diritti fonda- mentali», come accade in altri Paesi, ma «implica un’organiz- zazione diversa dei lavori e un diverso peso ispettivo dei giudi- ci>. Ha poi aggiunto: «Conti- nuo a vederla come una cosa che ci manca, ma vanno risolti alcuni problemi». Quanto all’elezione diretta del Capo dello Stato, invocata da alcune forze politiche, ha sostenuto: «I sistemi costituzionali sono co- me rotelle in un orologio, enon é detto che una rotella si possa prenderla e metterla in un al- tro orologio e aspettarsi che funzioni». L’elezione diretta «non pud essere vista come qualcosa che da sola si innesta in un sistema lasciandolo cosi com’é». Mic. All. ©RIPRODUZIONERISERVATA lamento non é in grado di decide- re non puo contribuire alla sua delegittimazione, continuando una serie di inutili votazioni. Spe- ro che oggi pomeriggio potremo confermare il presidente Matta- rella, a cui chiediamo questo sup- plemento di responsabilita. Cre- do che per lui sara un prezzo molto alto da pagare ma glielo chiediamo nell'interesse del Pae- se. Io naturalmente non vado in vacanza perché continuero a la- vorare in Parlamento». Perfino il tono ha quella ma- gniloquenza un po’ antica che non si riscontra - e non é una buona cosa - nel lessico, piutto- sto andante, dell’attuale classe politica visibilmente sprovvista, per lo pit, di studi alla scuola dei partiti quandoi partiti-elaDcin cui milito fin da ragazzo Pier lo era eccome - sapevano essere pa- lestre di conoscenza ben al di la delle identita politiche di parte. Nelle telefonate con Berlusconi di questi giorni, nelle interlocu- zioni con tutti gli spicchi dei mo- derati italiani e nel dialogo conti- nuo con Renzi, Casini ha potuto riscontrare la simpatia e le affini- ta da comune famiglia centrista e riformista. E questo é un patri- monio o una reciproca identifica- zione che politicamente vale an- che in prospettiva. Queste vicen- de quirinalizie hanno dimostra- to infatti l'esistenza di alcune possibilita condensabili nel di- scorso che écaroa Casini. Quello secondo cui la destra ha deluso, il populismo dell’uno vale uno e della politica urlata ha fatto il suo tempo insieme al rifiuto del professionismo politico, la sini- stra socialdemocratica non ha capacita di rinnovamento e sten- ta ad essere attrattiva, e un’area della responsabilita e dell’inno- vazione non nuovista né leggeri- sta ha tutte le condizioni per svi- lupparsi. I leader per questo pro- getto ci sono, a cominciare da Pier. Mario Ajello (© RIPRODUZIONERISERVATA LE TELEFONATE CON BERLUSCONI, | DIALOGHI CON RENZI DOPO L'ELEZIONE DI MATTARELLA MOLTI SONO ANDATI DA LUI 6 Primo Piano Domenica 30 Gennaio 2022 www.gazzettino.it weanae I] futuro dell’esecutivo ROMA Neanche il tempo di uffi- cializzare la rielezione del presi- dente Sergio Mattarella, che allorizzonte inizia a stagliarsi gia un nuovo caso politico. Dopo un incontro tra il segretario del- la Lega Matteo Salvini e il mini- stro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, idue hanno recapitato sul tavolo di Mario Draghila richiesta di un vertice. Perché? A fornire i primi indi- zi é lo stesso titolare del MiSE (che non aveva preso parte ad al- cuni degli ultimi Consigli dei mi- nistri), che ai giornalisti ha detto che il suo addio al governo «é una ipotesi, magari c’é da mi- gliorare la squadra. Ho posto un tema serio». I parlamentari tornano a tre- mare. Dopo il “lavoro” necessa- rio per tenere tutto sommato in piedi questa maggioranza di go- verno durante il voto per l’elezio- ne del Capo dello Stato (e quindi, sperano, portare con sicurezza al suo termine naturale la legi- slatura), la Lega pare avere in mente di rimettere tutto in di- scussione. LE DICHIARAZIONI Passano un paio d’ore pero, e le acque gia iniziano a tornare pitt placide. E lo stesso Giorgetti a chiarire che quella da lui posta é pit che altro una questione di metodo. Al governo, spiega, «per affrontare questa nuova fa- se serve una messa a punto. Per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa cam- pagna elettorale che non serve al Paese serve un cambio di codi- ce di condotta tra gli alleati». «L’anno prossimo», ha ricorda- to, «ci sono le elezioni, dei refe- rendum abbastanza divisivi, che spero non blocchino Iattivi- ta del Parlamento e del governo. Lesecutivo lavora benissimo, ma un anno cosi richiede proba- bilmente quantomeno un codi- ce di comportamento tra allea- tr. Metodo o meno, a sentire le dichiarazioni del ministro é ine- vitabile pensare che nel governo regni dawvero il caos. Anche per- ché alla richiesta della Lega, su- bito si associa anche Giuseppe Conte. «Abbiamo chiesto un in- contro a Draghi - rilancia - serve un patto pericittadini». E allora ancora una volta é il segretario dei dem Enrico Letta a provare a vestire i panni del pompiere e gettare acqua sul fuoco. Interrogato sull'ipotesi di un rimpasto infatti, Letta ha su- bito precisato che per il Partito democratico «il governo va bene Giorgetti, voci di dimissioni: gia si apre il fronte governo Ma dal Pd no al rimpasto >I malumori in casa Lega, il ministro: «Io vado a casa». Poi arriva la smentita cosi», salvo poi gettare la palla nel campo di Mario Draghi: «E nelle prerogative del presidente del Consiglio immaginare qual- siasi forma dicambiamento». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Forza Italia, che con Anto- nio Tajani, fa sapere che «il go- IL TITOLARE DEL MISE: «VIA DALL’ESECUTIVO? HO POSTO UN TEMA...» MA LA PARTITA E TUTTA INTERNA AL CARROCCIO vernoé stabile» el'alleato Rober- to Speranza di LeU: «Dobbiamo metterci subito al lavoro. Io pen- so che non sia il tempo di formu- le politiche incomprensibili». A questo punto torna sui suoi passi anche Conte: «I] M5s non ha mai espresso I’esigenza di un rimpasto: é una roba sulla quale noinon abbiamo nessuna sensi- bilita. Noi vogliamo un patto per il Paese e siamo disposti a rinno- vare il nostro impegno». Frenate che perd non sembra- no interessare piu di tanto Salvi- ni. Il segretario del Carroccio in- fattinon molla eai microfoni del Tgl dice: «Rimpasto? Ne parlere- mo con Draghi, se c’é qualche >Salvini e anche Conte chiedono al premier un incontro. Fi: «Da noi nessun cambio» ministro che non ha voglia di lavorare o di non essere coe- renti é giusto che ne parliamo ma da lunedi». LA SMENTITA Trascorrono ancora una man- | SSTELLE SUBITO ALLA CARICA: «OCCORRE UN PATTO CON GLI ITALIAN» | LEGHISTI: UN CODICE TRA ALLEATI ciata di minuti e allora si rende necessaria la smentita del di- retto interessato: «Ma va, ma che rimpasto, non esiste» dice Giorgetti ai cronisti che lo asse- diano a Montecitorio, confer- mando di fatto quanto gia spie- gavano coloro che lavorano a stretto contatto con il ministro al MiSE. Quella di Giorgetti sarebbe poco pit di una posi- zione di facciata. Un intervento concertato con Salvini, la cui immagine ora é data in pesan- te discesa all’interno della Le- ga, con cui proverebbero pitt che altro di spostare il focus dell’attenzione dalla batosta che ha appena incassato. Un tentativo, pitt o meno malde- Il leghista pit vicino al premier Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, a Camera e votazioni per I'elezione del capo dello Stato, ha chiesto di av una nuova fase per il governo stro lo si scoprira nei prossimi giorni, di impedire soprattutto al fronte dei governatori del Nord-est di mettere sotto attac- cola leadership del segretario. Implacabile Matteo Renzi - dopo aver passato un’oretta in transatlantico a dileggiare pitt o meno tutti i protagonisti del- la strana partita per il Quirina- le - liquida infatti la faccenda come un tentativo di evitare la resa dei conti interna. «La Lega vuole il rimpasto di governo? Non mi occupo di Lega, me ne sono occupato per una settima- nae mi é stato sufficiente per dire che i problemi della Lega riguardano la Lega». Non solo. Ad agitare la com- pagine di via Bellerio, ci sono chiaramente anche le macerie di un’alleanza di centrodestra ormai implosa. «Meloni ha det- todinoa Draghi, oggidicenoa Mattarella - ha attaccato Salvi- ni - una scelta legittima. Ma mentre noi siamo stati compat- ti, altri sono andati in ordine sparso: vuol dire che una rifles- sione sull’alleanza andra fatta. Io preferisco il gioco di squa- drae non da battitore libero. Se qualcuno si sente di sinistra do- vremmoriflettere». Francesco Malfetano (RIPRODUZIONE RISERVATA DOSSIER APERTI RECOVERY, FISCO E RIFORME: | CONTI Con il Def le stime sulla crescita NEXT GENERATION EU Scuola, sanita e appalti: tante scadenze IL PATTO DI STABILITA Il confronto con i falchi a Bruxelles FISCO Legge delega ora si prova a ripartire 1Documento di economia e finanza viene normalmente approvato dal governo intornoal 15 aprile diogni anno. Sitratta in realta di uninsieme didocumenti diversi, che quest’anno sara pitt corposo che mai: oltre al programma nazionale di riforma che segnala alla commissione europea lo stato di avanzamento degli impegni presi dall’Italia con Bruxelles quest’anno ci sara anche un’apposita relazione per fare il punto sugli obiettivi del Pnrr. In quella sede il governo dovra poi aggiornare le proprie previsioni sulla crescitae sulla finanza pubblica, a partire da deficit e debito. opo la prima tornata di targete milestone il Pnrr entra sempre di pitt nel vivo. Trai 47 obiettivi che hanno come scadenza il prossimo 30 giugno ce ne sono diversi rilevanti. In tema di scuola dovra essere entrata in vigore la riforma della carriera degli insegnantie nel frattempo andra adottato il piano per la transizione digitale. Peri lavori pubblici c’é I'approvazione della delega per la riforma del codice degli appalti, in campo sanitario la definizione del nuovo modello della rete diassistenza territoriale e per la Pacisonoi provvedimentiattuativi della riforma da varare. ariforma del patto di stabilitaé fondamentale per il futuro dell’Unione. Alcuni governi che tradizionalmente vengono classificati tra i “falchi” hanno gia messo in chiaro la volonta di tornare a regole severe sulla riduzione del debito, dopo la scadenza della “clausola generale” che ha congelato i vincoli del Patto si stabilita per lacrisi dovuta alla pandemia. II compromesso, a cui sta lavorando con Yautorevolezza che glié da tutti riconosciuta il premier Mario Draghi, ruotera intornoalla definizione di nuove regole che non cozzino con la necessita dicontinuare a sostenere la crescita. rai dossier pit delicati che si trovera ad affrontare il governo dopo lelezione del presidente della Repubblica c’é la legge delega per la riforma del fisco, finora congelata in parlamento. Con la partita del Quirinale alle spalle, si tentera di far ripartire la discussione sui 454 emendamenti presentati e dichiarati ammissibili. I capitoli da definire sono molti, compreso quello contestato che riguarda il catasto: la revisione delle rendite non avra un immediato utilizzo ma dal 2026 il governoche ci sara potra utilizzare la nuova “mappa” per ridisegnare il prelievo. Primo Piano G| Domenica 30 Gennaio 2022 www.gazzettino.it of Il premier accelera sui dossier | ~u-caseae PeT SMinare le pretese leghiste racconta Giuseppe Conte, o per- ché «serve un governo compat- to», come spiega Salvini. Le rica- dute delle disastrose giornate di trattative rischiano ora di finire su Palazzo Chigi. I due schiera- >Due Cdm gia convocati per ripartire >I timori per veleni e conti elettoralistici con Pnrr e misure contro la pandemia che M5S e Carroccio scaricano sul governo menti che ancora compongono Icapigruppo _ Russia sull’Ucraina che agita le uno sbrindellato bipolarismo della Lega cancellerie per il possibile pac- escono dalla “partita” lacerati e alla Camera chetto di sanzioni che potrebbe- gia ieri era evidente il tentativo eal Senato, ro colpire Mosca e innescare 12 di Lega e M5S di nascondere le Riccardo reazioni. Leu tensioni interne, scaricando Molinarie Sullo sfondo pero gia spicca contraddizioni e ansie di rivinci- Massimiliano _ !a riforma della legge elettorale 22 ta, sull’esecutivo. Romeo che soprattutto la componente Goracaie ttalla (a destra), centrista del Parlamento invoca gg) IFRONTI abicano al a gran voce, rilanciata ieri an- Anche se nessuno si azzarda aproporre ufficialmente rimpa- sti di governo, @ complicato pe- ro pensare che il presidente del Consiglio apra all'idea di siglare Quirinale per lincontro con il presidente della che dal segretario del Pd Enrico Letta e che per Salvini «non é una priorita». E’ intenzione del- la galassia centrista avviare la riforma per iniziativa parla- % eiacae A Repubblica, 4 & un “nuovo patto” o di applicare Sergio mentare visto che non é nel pro- “un nuovo metodo”. La telefona- Mattarella gramma di governo, ma tutte le ta partita da palazzo Chigi per frenare le intenzioni del mini- stro leghista, sono un segno ine- quivocabile. Ma le scorie della settimana che volge al termine dovranno essere eliminate quanto prima anche perché nei giorni di votazioni e scontri, so- prattutto i ministri pit: politici hanno militato su fronti opposti anche quando loggetto della contesa era il candidato-Dra- previsione che I’ex presidente del Consiglio fa su Sky, ricor- dando la sua esperienza da pri- mo ministro con «le pretese» di PARTE IL PRESSING CENTRISTA PER LA rali», sottolineato dal ministro Giorgetti, non turba Draghi che domani rientrera a Roma per riaprire il dossier Covid, ma a ultime leggi elettorali sono pas- sate con il voto di fiducia. Draghi intende voltare pagi- na dopo le giornate di tensioni che si sono scaricate su palazzo Chigi. «Subito al lavoro, nessu- no alimenti giochini, tensioni e divisioni» ammonisce il mini- stro degli Esteri Luigi Di Maio che teme ci sia la voglia di ripor- tare indietro le lancette ad un anno fa quando I'allora governo ghi. Bertinotti, si ritrova nelle paro- RIFORMA DELLA seguire dovra occuparsi dei co- Conte era imballato. Il timore a L’emergenza sanitariae quel- le pronunciate ieri dal ministro sti dell'energia, delle concessio- che si voglia ingessare il gover- COSI AL SENATO laeconomica sono i due capisal- leghista Giancarlo Giorgettl che LEGGE ELETTORALE ni balneari, delle pensioni e noé forte e Draghi ne é consape- di dell’azione di governo che da mesi soffre le insofferenze dell’implementazione della ri- vole. comprendono I’attuazione del del suo leader nei confronti del MA PER SALVINI h forma fiscale. Sullo sfondo, e Marco Conti Pnrr e il pacchetto di riforme governo pit di quelle degli altri NON E UNA PRIORITA non solo, la crisi tra Occidente e ©RIPRODUZIONERISERVATA a8 to ad elezioni anticipate, sono tive di primavera e delle politi- Autonomie stati ieri fugati e cid dovrebbe che del prossimo anno. Draghi spingere l'azione del governo vuole pero spingere al massimo 21 B41 anche se, per dirla con Romano la macchina del governo perché . . Fai Piece Prodi«la Legasi imbertinotie- ‘un utilizzo efficace del Recove- Enel Energia non segue un modello di contatto legato ra” e aumentera le pretese». Lary Fund rafforzerebbe il ruolo : ae - =2 dell'Italia nel dibattito sulla ri- a pratiche commerciali scorrette o disoneste. ps forma delle regole di bilancio Eel europee che si aprira dopo le elezioni francesi. j i i on pe yen Nellovers at ronrenimenen Abbiame rilevato come il fenomeno fraudolento DI VOLTARE PAGIN delle tensioni interne ai partiti, dell’esistenza di operatori abusivi — che si spacciano DOPO GIORNATE Draghi avra ancora una volta al MAGGIORANZA Fonte: Openparlamento, LEgo-Hub che si porta dietro e che dovra proseguire sino al 2026. Il dop- pio consiglio dei ministri che si terra in settimana segnala la vo- glia del premier di accelerare dopo una settimana trascorsa nell’attesa della fumata bianca. Itimori degli investitori sui pos- sibili ritardi che avrebbe avuto l'attuazione del Recovery plan qualora il Paese fosse precipita- DI TENSIONI: SUL TAVOLO ANCHE IL NODO ENERGIA partiti. E’ complicato perd per Salvini la via d’uscita dall’esecu- tivo dopo aver deluso con la sua strategia tutti i governatori del Nord che rappresentano il ser- batoio elettorale del Carroccio. Svanita sia l’idea di entrare al governo, sia quella del rimpa- sto, per Giorgetti si annunciano mesi complicati soprattutto in vista delle elezioni amministra- suo fianco Mattarella che ieri, ha assecondato le richieste dei gruppi parlamentari di rielezio- ne nel nome della stabilita. «L’anno di appuntamenti eletto- Schedeacura di Jacopo Orsini SISTEMA ELETTORALE Crescono le spinte per GIUSTIZIA Le modifiche che l’Europa aicl| per agenti di Enel Energia al fine di ottenere |’atten- zione dell’interlocutore, per poi offrire nel corso della telefonata contratti con terzi concorrenti — espone la Societa stessa a danni rilevanti anche sotto il profilo dell‘immagine. Enel Energia, da sempre impegnata nel migliorare la qualita del servizio offerto e nel garantire la riserva- tezza dei dati dei propri clienti, adotta tutte le misu- re tecniche e organizzative per assicurare il pieno ri- AVVISO A PAGAMENTO. il proporzionale ci impone spetto delle disposizioni normative in materia di data protection (GDPR), denunciando in pit circostanze I'il- lecita circolazione di dati personali utilizzati da parte di terzi per pratiche commerciali scorrette e fornendo piena collaborazione alle istituzioni coinvolte. raicapitoli cruciali del Piano di ripresae resilienza c’é anche quello della giustizia. I dossier aperti sono l'attuazione della riforma del processo penale e di quello civile e l'avvio delle procedure di assunzione per itribunali amministrativi. Sempre in tema di giustizia si discute da tempo sul nuovo sistema di elezione dei componenti del Consiglio superiore della magistratura, dopo gli scandaliele indagini sulle manovre per pilotare la nomina dei procuratori che hanno travolto l’organo di autogoverno dei giudici. adiscussione sulla legge elettorale riemerge periodicamente. E Yelezione del presidente della Repubblica, se non si fosse indirizzata su un nuovo mandatoa Mattarella, avrebbe potuto condizionare chiaramente la discussione. Una legge maggioritaria tendea tenere assieme due poli che in realta sono divisi al loro interno. Il proporzionale invece esalta le posizioni dei partiti ma impedisce agli elettori di scegliere da chi farsi governare. Frale ipotesi in campo un proporzionale che assicuri la maggioranza dei seggia partiti coalizzati che superino il 40% dei voti orisultino primia un ballottaggio. | numeri telefonici autorizzati da Enel Energia posso- no essere facilmente verificati sul sito: https://www. enel.it/it/supporto/faq/verifica-chi-ti-ha-chiamato G Domenica 30 Gennaio 2022 www.gazzettino.it a2a.eu QUANDO FACCIAMO CRESCERE LENERGIA PULITA LA VITA E PIU AZZURRA Nel 2021 abbiamo preso l’impegno di contribuire alla transizione ecologica del Paese. In un anno abbiamo superato i nostri obiettivi e siamo il 2° player nazionale nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Risultati che ci incoraggiano a continuare per garantire pid energia pulita e pit rispetto dell’ambiente. Grazie a tutti quelli che credono in noi e in una vita pit. azzurra. = LIFE COMPANY G| Domenica 30 Gennaio 2022 www.gazzettino.it Il centrodestra wwe, ~ Nella coalizione a pezzi sfida su governo e riforma elettorale >I] mandato bis divide Lega e Fdl. Salvini: «Uniti alle elezioni? Bisogna vedere chi c’é» ROMA Per ora c’é una richiesta di incontro a Draghi perché «le cose vanno tarate», ma i big della Lega non escludono che quando si en- trera in campagna elettorale Sal- vini possa uscire dal perimetro del governo. Di sicuro, dopo il suo via libera al Mattarella bis, Fratel- li d'Italia lo marchera stretto. Se prima attaccava Draghi ora met- tera nel mirino la Lega di governo e Salvini in primis. E iniziato il braccio di ferro tra i due leader, «Giorgia é un’amica, ma é all’op- posizione», dice il Capitano del partito di via Bellerio. Ma la lea- der di Fdi non ha gradito affatto la giravolta dell’ex ministro dell’Interno, anche nell'ultimo vertice del centrodestra aveva promesso che la strada del Matta- rella bis non sarebbe stata percor- sa. «Non posso crederci», é sbotta- ta ieri sera. La Russa spiega che «il nemico non é la Lega», che non intende spargere «sale sulle ferite> ma é un coro unanime sul- la sconfitta del centrodestra nella partita del Quirinale. «L’alleanza non esiste pit», afferma l’ex mini- stro. «Va rifondato», rilancia la leader di Fdi. Ma l’elezione del presidente della Repubblica non ha solo prodotto la frattura tra Matteo e Giorgia, con Renzi che ai suoi parlamentari ricordava co- me «con Mattarella al Colle an- che se dovesse vincere le elezioni Giorgia non andra mai a palazzo Chigi». «Il problema non esiste, noi le elezioni ce le siamo giocate gid», il grido d’allarme che provie- ne proprio da Fdi. Insomma, non sara facile stem- perare le tensioni, lo schieramen- to é spaccato in mille pezzi. Due giorni fa Tajani, di concerto con Berlusconi, ha dato il via libera all’operazione centrista. Si é in- contrato con Lupi, Toti e Cesa: ci sara una federazione di centro per dialogare con Renzi sulla leg- ge elettorale di tipo proporziona- le. ICENTRISTI Salvini e Meloni fanno muro, ma la prossima mossa dei centri- sti andra in questa direzione, con la sponda del Pd e perfino del Mo- vimento 5 stelle. Forza Italia man- terra per ora una posizione auto- noma, guardando ai partiti del Ppe. Ha cercato di forzare portan- do Casini al Quirinale, Salvini ave- va avuto la delega per trattare con il fronte ex rosso-giallo. Poi, perd, dopo dieci minuti ha cercato di rinsaldare l’asse giallo-verde con Conte su Belloni, mandando su tutte le furie i centristi e gli azzur- ri. «Cosi il centrodestra é irrile- vante - dice Toti - se non fosse sta- to per noi Salvini e Meloni stareb- bero ancora a darsi spallate su Nordio e Casellati». Brugnaro é meno tranchant: «Si vince e si perde tutti insieme, io sono abi- tuato cosi. Il centrodestra non & morto». Anche Salvini ha cercato di non alimentare la rissa, pren- dendosela pero con chi tra i cen- tristi e gli azzurri ha fatto saltare il banco su Casellati. «Noi sapeva- mo dei franchi tiratori, ci abbia- mo provato». Certo, @ singolare che I’ex responsabile del Vimina- le davanti ai parlamentari abbia lodato Cesa. «Ci divide la cultura politica ma si é dimostrato una persona corretta, il pit leale. Da stringerglila mano». Il fatto é che il segretario dell’Udc ha garantito tutti i voti alla seconda carica del- lo Stato. «Altri, invece, non hanno rispettato i patti». Insomma, é partito il processo a chi ha causa- tola debacle del centrodestra. Tuttavia, ¢ proprio ilsegretario DIVIS| Giorgia Meloni e Matteo Salvini: ancora tensioni >FI si avvicina alle forze centriste. Tajani: «Ora il coordinamento sara pitt stretto» del partito di via Bellerio ad esse- re finito sul banco degli accusati. SOTTO ACCUSA «E arrivata un’altra prova che non é un leader. Ha avuto I’assist una decina di volte per segnare un gol, ma non ha mai tirato in porta», dicono da FI. Applausi ma anche critiche al Capitano all’in- terno della Lega. «Ha giocato ma- le la partita», dice un big. Ma il fe- delissimo Fontana rimarca come Salvini sia stato «l’unico a scende- re in campo. Perlomeno ha fatto delle proposte, dal Pd sono arriva- tisolo veti». I militanti si sono sfo- gati sui social. Con commenti al vetriolo: «Abbiamo sbagliato a rinnovare la tessera...», il giudizio pitt benevolo. Salvini punta a ri- lanciare. Si riparte da questa sconfitta, «ci sono dei pezzi di centrodestra che sono scompar- si. Non accettabile gente che va di qua e di la», E si avanzera una proposta «a chi in Italia si sente li- berale, conservatore, identitario, moderato ma non vive di nostal- gia» per rinnovare, rilanciare, ampliare la coalizione. Di fatto il leader della Lega é gia in campa- gna elettorale. Agganciato per ora all'esecutivo ma con la tenta- zione di alzare sempre pit il tiro. Il problema é che nell’alleanza so- nosaltati tutti gli schemi, siandra in ordine sparso. E la legge eletto- rale sara la cartina di tornasole dello scontro in atto. Perché é ve- ro che i governisti di FI hanno ri- marcato che l’operazione Casinié stata tardiva, ma i moderati han- no preso la palla al balzo per smarcarsi. «La verita — spiegava Cesa ai suoi - é che Matteo ha vo- luto legare centrodestra e gover- no. Missione impossibil {®RIPRODUZIONERISERVATA IONE pet VENETO ) | REGIONE bu VENETO ollo auto? 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MATTEO RENZI: «VENERDI | GRILLINI HANNO PROVATO A TENERE IL LORO CONGRESSO SUL COLLE» we XN , aly , ij «Chiarimenti necessari» Conte-Di Maio ai ferri corti >Lirritazione dell’ex premier, spiazzato >In Transatlantico gli applausi grillini dal rivale interno durante la trattativa ROMA «Arrivera il momento per i chiarimenti interni». Per una volta niente giri di parole. Giu- seppe Conte, provato da giorni di trattative per lui inconcluden- tie a dir poco fumose dichiara- zioni, si prepara al redde ratio- nem nel “suo” partito. «Ci sara occasione» risponde a chi gli chiede del rapporto con Luigi Di Maio. E lo fa appena pochi mi- nuti prima che proprio il mini- stro degli Esteri venga accolto in transatlantico dagli applausi degli eletti grillini. «Ce l'abbia- mo fatta» scandiscono. Un tri- buto per il successo dell’opera- zione Mattarella-bis. Un’opera- q@ Il colloquio Enrico Lett «Governo piu forte, niente rimpasti Ora nessuno deve tirare gomitate» “elezione di Mattarella per noi é la soluzione migliore, l'ho sempre detto che era il massimo. E il governo ne esce rafforzato. Non serve al- cun rimpasto». Enrico Letta, mentreigrandielettoristanno per incoronare per la seconda volta Sergio Mattarella capo dello Stato, fa il bilancio della lunga e trava- gliata partita del Quirinale. Non senza qualche accenno di amarez- za: «Siamo stati costretti a chiede- re al presidente della Repubblica di essere rieletto, segno di una pro- fonda crisi politica e istituzionale. Ma forse cid che é accaduto pud rendere la politica, ora bloccata, consapevole di dover risolvere i suoi problemi cominciando dalla necessita di limitare il piti possibi- le il trasformismo con la riforma dei regolamenti parlamentari». Il segretario del Pd, incontran- doi giornalisti, parte da un «gran- dissimo ringraziamento a Matta- rella per la sua scelta di generosita nei confronti del Paese». Poi rac- conta: «In questi giorni sié dipana- toun continuo scontro di veti, con- tro veti, veti incrociati, spesso in- comprensibili. Ma questa difficol- taé stata, questa mattina, il punto di partenza per far capire a tutti chenon c’énessuna delle due coa- lizioni che ha la maggioranza in Parlamento. Non a caso noi non abbiamo messo in campo nessun nome di parte, mentre ne avrem- mo avuti tanti. E non labbiamo fatto perché l'unico profilo adatto era quello di una personalita su- per partes. Meno male che c’é una figura come quella di Mattarella che credo faccia felici tutti gli ita- liani>. Nell’ultima settimana, secondo Letta, «@ cambiata la geografia po- litica». Ed é mutataanche grazie al fatto che «nei momenti e nei pas- saggi cruciali, il campo largo é esi- stito. Cé stato. Siamo riusciti a te- nere insieme partiti che vanno dal centro alla sinistra. Conte? Di lui mifido. Certo, ci sono state frizioni all'interno della coalizione, ma c’é stato un lungo chiarimento che per me é sufficiente. E credo che ne usciamo rafforzati: ora ci cono- zione condotta in sordina, con cui Di Maio é stato capace di af- fondare un triplice colpo: ha in- debolito Conte, si é mostrato un alleato affidabile per il Pd (a dif- ferenza di Conte) e ha messo con le spalle al muro Salvini. In altre parole il ministro esce vincitore da una guerra gio- cata sul filo del rasoio fino all'ul- timo istante. «I 5 stelle hanno provato a fare il congresso» sul Colle sintetizza Matteo Renzi in transatlantico. Il blitz tentato venerdi sera per portare al Quirinale Elisa- betta Belloni senza informare il ministro dell’accordo, infatti, «era un modo per spaccare la maggioranza e portarci a vota- re» spiega un parlamentare gril- sciamo meglio e abbiamo impara- toa lavorare insieme, a collabora- re. Mentre il centrodestra esce di- viso, spaccato in tronconi». Per affrontare perd «l'ultimo miglio della legislatura» e soprat- tutto la prossima, «metteremo manoalla legge elettorale. Per noi lariforma va messa assolutamen- te in agenda: quella attuale é la pitt brutta che ci sia». Letta pero glissa sul tipo di modello, non parla di proporzionale. Al segretario dem sta a cuore piuttosto sottolineare la «maggio- re forza del governo». «La maggio- ranza poteva sfasciarsi. Invece, fi- nalmente, nelle ultime ore abbia- mo fatto un buon lavoro comu- ne». Mal'approdo noné stato faci- Je. Lesecutivo di Mario Draghi ha rischiato di saltare. E se non é av- venuto, spiega Letta, é perché «sia- moriuscitia tenere assieme tre pe- rimetri diversi: quello delle coali- zioni, quello dalla maggioranza di governo e della maggioranza che elegge il capo dello Stato. Questo grazie alla figura eccezionale del presidente Mattarella». Segue au- al ministro. «Presto affondera il colpo» lino. «Conte sta cercando di co- struirsi il suo partito e quindiha bisogno di far entrare gente nuova in Parlamento». «Un cambio di passo che gli servirebbe per diventare final- mente un leader di partito», sin- tetizza invece Danilo Toninelli, «ma deve ancora imparare co- mesifa, @ evidente». GLIELETTI Festeggiano, a loro modo, parla- mentari vicini a Di Maio e al pre- sidente della Camera Roberto Fico. Consapevoli che il loro ve- ro vantaggio in questa partita é stato proprio comprendere me- glio di altri la grammatica politi- ca: «Noi abbiamo imparato cos’é l’equilibrio qui dentro - si spicio: «Miauguro che d’orain poi nessuno voglia marcare il territo- rio, tirare gomitate agli altri», chia- ro il riferimento a Matteo Salvini, «e spero ci sia maggiore coesione tra di noi». Tanto pitt che «Draghi esce pit forte», avendo «accanto il Presidente che gli ha dato la forza in questi undici mesi. Enon é una cosa da poco: un Presidente nuo- vo ciavrebbe messo un po’ di tem- po, avrebbe dovuto fare un rodag- gio, prima di entrare nel ruolo di aiuto, protezione e spinta dell’ese- cutivo». Cid sarebbe «stato un pro- blema», perché «il governo deve agire subito per consolidare la ri- presa economica e per fronteggia- re l'aumento dei costi dell’energia e delle materie prime». E proprio per questo «non serve alcun ta- gliando al governo, alcun rimpa- sto. Per quanto ci riguarda l’esecu- tivo va bene cosi: siamo stati in apnea, ora prendiamo fiato e rico- minciamoacorrere». ILBILANCIO A Letta sta a cuore sottolineare che «lo scenario» che vede Draghi lascia andare in compagnia di alcuni esponenti dem, tra i cor- ridoi di Montecitorio, il mini- stro dei rapporti con il Parla- mento Federico D'Inca - non é stare sempre sul ciglio del bur- rone ma guardarlo restando un passo indietro». «“Sembra che siate qui dentro da 20 anni», gli rispondono ridendo. E lo si vede anche dal fatto che quello del presidente Matta- rellanoné che fosse il nome per cui si é speso fin dall'inizio Di Maio. Il ministro degli Esteri avrebbe preferito Draghi, aven- do pero cura di non nascondere mai la carta del Presidente, gia consapevole che sarebbe stata lasola alternativa credibile. «E stato sempre sinceramen- «(N QUESTI GIORNI HO DOVUTO FARE IL CATTIVO HO TELEFONATO A BERLUSCONI PER DIRGL CHE NON C’ERA NULLA DI PERSONALE» te convinto che era l’opzione da preservare» spiega il senatore cinquestelle Primo Di Nicola, so- stenitore del “bis” fin dal primo voto («Gli abbiamo portato solo 16 voti, ma sapevamo che sareb- be stato un crescendo»). A nulla quindi sono serviti i tentativi portati avanti fino all’ultimo minuto da Conte per intestarsi la rielezione davanti all’opinione pubblica («Un’op- zione sempre sul tavolo» ha det- to a pit riprese ieri, avendo an- che cura di abbracciare caloro- samente Enrico Letta a favor di telecamera). Lo sanno gli eletti 5s: «Il messaggio che ha inviato stamattina (ieri ndr) per chie- derci di votarlo é stato ridicolo». Elo sanno gli alleati di governo, che descrivono cosi la scena dell’ultimo vertice: «Mentre Di Maio si intestava Mattarella da- vanti a noi, Conte sembrava stesse per esplodere». LA STRATEGIA Anche perché il ridimensiona- mento del leader avvenuto du- rante questa settimana, sarebbe solo il primo capitolo di una strategia decisamente pit arti- colata che Di Maio avrebbe in mente. «Luigi poteva affondare il colpo ora - spiega un senatore grillino della prima ora - e inve- ce @ stato capace di attendere. Affondera il colpo pit in avanti, magari prima che chiudano le li- ste elettorali per le comunali in programma il mese prossimo 0 anche lo logorera in vista delle elezioni dell’anno prossimo». E ancora: «Luigi restando sempre in silenzio, era stato capace di crearsi uno scenario in cui an- che con la Belloni eletta, non avrebbe perso credibilita. Ma con le elezioni rischia di trovar- si con tutti uomini del presiden- te nel partito, e questo non pud essere». Ne vedremo delle belle. Francesco Malfetano © RIPRODUZIONE RISERVATA IL BLITZ DEL CAPO DEL MOVIMENTO SULLA BELLONI INTERPRETATO COME UN TENTATIVO PER ANDARE AL VOTO SEGRETARIO PD Enrico Letta confermatoa palazzo Chigi e Mat- tarella rieletto al Quirinale «per noi é quello ideale. E’ il migliore possibile, migliore di quello che avrebbe visto Draghi eletto capo dello Stato». Anche perché, «dopo cid che é@ successo negli ultimi giorni, non so dawvero se sarem- mo riusciti a negoziare con gli al- Jeati un nuovo primo ministro e un nuovo Presidente». In sintesi: «Non sosesaremmoriuscitia fare un altro governo con Draghi al Quirinale». Non manca un passaggio sul piano personale: «In questi giorni ho dovuto dire tanti no in modo netto. Mié dispiaciuto farloe sono un po’ ammaccato, perché ho do- vuto fare la parte del cattivo ecce- dendo a volte nei termini. Ma era necessario. Pero la scorsa notte ho telefonato a Berlusconi in ospeda- le per dirgli che non c’era nulla di personale nelle affermazioni che avevo dovuto usare: dovevo dimo- strare che nessuno ha la maggio- ranza in questo Parlamentoe dun- que la soluzione era avere un Pre- sidente di tutti, non un capo politi- coal Quirinale». Casellati bocciata é ancora super partes? «Non ab- biamo alcuna intenzione di chie- dere le dimissioni della presidente del Senato, le chiediamo di conti- nuareilsuo lavoro». A.Gen.

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