DAL 1887 € 1,20 ‘ANNO135-N° 26 il Quotidiano del NordEst 1.04.34 120 I Domenica 31 Gennaio 2021 FRIULI www.gazzettino.it Giustizia é€ ancora emergenza personale Batic a pagina VIII Il caso Sanremo, la resa di Amadeus Ma scoppia il caso Fedez Marzi a pagina 17 Calcio Il Milan soffre ma vince e resta in testa, la Juve el’Inter corrono Alle pagine 18 e 19 ~~ » L’analisi Ogni Stato sia autorizzato a produrre il vaccino Romano Prodi egli ultimi mesi mi so- no pit volte chiesto se il compito di fare previ- sioni economiche deb- ba essere trasferito dalla competenza degli economi- sti a quella dei virologi. Que- sto non tanto perché si sia aperta una nobile gara a chi sbaglia di pit tra le due cate- gorie, ma perché gli anda- menti dell’economia, in que- sta fase storica, dipendono ormai quasi esclusivamente dal comportamento del vi- Tus. Tutto cid emerge dal con- fronto dei dati economici tra il terzo e il quarto trimestre dello scorso anno. A una for- te ripresa, quando si pensava che il virus fosse sconfitto, & seguita la stagnazione di fine d’anno, quando lepidemia haricominciato il suo corso. Se il passato @ dipeso dall’andamento del_ virus, non sorprendiamoci che il fu- turo dipendera, come emer- ge dalla lettura delle ultime previsioni del Fondo Moneta- rio Internazionale, dalla dif- fusione del vaccino. La batta- glia per il vaccino é in pieno svolgimento e ogni Paese, na- turalmente, usa le armi che haa disposizione. Al vertice della protezione vaccinale non troviamo perd. uno Stato produttore ma Israele che, con un’intelligen- te strategia preventiva, si é as- sicurato il vaccino, garanten- do alla casa produttrice tutte le informazioni di cui essa ha bisogno per monitorare i comportamenti e gli effetti del vaccino stesso. (...) Continua a pagina 23 Renzi ora tratta: sia Conte >I leader di Italia viva apre a un governo guidato + »Le condizioni agli alleati: un contratto scritto dal premier: «Ma se va male puntiamo su Draghi» Pd e M5S compatti: per noi c’é solo Giuseppe A dispetto dei timori di Conte e dei fantasmi del governo istitu- zionale o di larghe intese, il pri- mo giorno dell’esplorazione di Roberto Fico nella giungla ros- so-gialla ha fatto segnare un passo importante e forse decisi- vo verso un nuovo governo gui- dato dall’avvocato. Renzi, nell’incontro con il presidente della Camera, ha dimostrato la volonta di trattare per il Con- te-ter. Tant’é che ha ha solleci- tato un «documento scritto», una sorta di contratto con «cro- noprogramma» allegato, si é detto disponibile «a fare di tut- to per trovare un accordo». Renzi, pur con qualche stiletta- ta, ha di fatto awviato la trattati- va per il Conte-ter. Ha detto di preferire un governo politico a quello istituzionale anche «se nona tutti i costi». E, sul tavolo, di governo politico c’é solo quello guidato dall’avvocato. Con un solo omissis, pit tattico che di sostanza: al contrario di 5Stelle e del Pd, Italia Viva a Fi- co non ha fatto il nome di Con- te. La spiegazione di Renzi: «I nomi arrivano dopo la discus- sione sui contenuti, arrivano al- la fine». Ma se va male, IV pun- tasull ipotesi di Draghi. Gentilialle pagine 2e3 M5S, summit dei ribelli «Adesso basta subire» Vertice diuna ventina di grilliniribelliin video conferenza. Dopo!’ennesimo rilancio sulla scissione, si torna asfiorare il punto di rottura. Malfetanoa pagina 4 Il retroscena Da Bonafede a Casalino e Arcuri: ecco i dieci che rischiano il posto Mario Ajello a chiamano «discontinui- ta». Significa il sacrificio, doloroso per le vittime ma in certi casi liberatorio per gli altri, di alcuni ministri che non sopravviveranno nel pas- saggio tra il BisConte e il Tri- sConte, se nascera. Oltre ai temi «divisivi», vedi il Mes, ci sono i ministri «divisivi». E non tira buona aria per chi appartiene a questa categoria. Che non ri- guarda solo i membri del gover- no ma anche alcuni simboli del contismo seconda maniera. Segue a pagina 5 Venezia. Riavvio anticipato all’. Ma lo storico caffé restera chiuso I musei riaprono, il Florian: «Noi no» DESERTO Il caffe Florian, uno dei simboli di piazza San Marco. Bonzio a pagina 8 Domenica blindata lira dei ristoratori: «Ulteriore danno >Confcommercio Veneto: «Ripartire prima avrebbe favorito pranzi e saldi» Il vaccino AstraZeneca, c’é lok ma solo ai 18-55enni Protestano le Regioni AstraZeneca, vialibera macon limiti pit rigorosi del previsto: solo per soggetti trail8 ei55 anni. Le Regioni protestano. Evangelistia pagina6 Lo slittamento a domani degli ef- fetti delle nuove zone gialle é sta- ta una doccia fredda per le cate- gorie interessate dalle restrizio- ni. Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto: «Parti- re con la giornata festiva, e que- sta in particolare, sarebbe stato utile su due fronti: per sostenere isaldi, appena avviati, e per aiu- tare ristoranti e bar». Concorda la Confcommercio Milano: «Co- siéun ulteriore danno». Pederivaa pagina7 CAMBIA LA TUA VECCHIA CALDAIA E GODI SUBITO DELLA DETRAZIONE DEL 65%. IL 35% DELLA SPESA RESIDUA LO POTRAI PAGARE ANCHE IN COMODE RATE. ((s00 087507] BLUENERGY Info su: www.bluenergygroup.it Bortuzzo: «Al Gf con la mia disabilita» > Due anni fa fu ferito alla schiena: «La mia idea pazza, il Grande Fratello» XN evidente, la gente non sa come avwvicinarsi al- €Q FP ia cisabilita. ce un im- barazzo che noi perce- piamo al volo. Ci sono persone coraggiose che stanno rompen- do questo muro. Una su tutte, Be- be Vio. Ma credo che dovremmo fare di pil. Un'idea pazza? Entra- re nella casa del Grande Fratello. Cosi tutta I'Italia capirebbe cos’é davvero vivere ogni singolo gior- no con la disabilita. Cosa vuol di- realzarsi, vestirsi, fare le cose mi- nime. Non dobbiamo mica sem- REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 ‘¥ llprezo deal abbinamenti®aggiuntivo al prezode"IlGazzettino’efino ad esaurimento. Lapromozion aida sola per rea delta provincia diedizon, Spediione in abbonamentopostale:DL 359/03 (conv. nL .48 del 27/02/04)at.lcommal, VE Calendario Barkanera 2021" pre suggerire la stretta al cuore. Bisognerebbe anche imparare a ridere dei nostri limiti. Noi lo fac- ciamo, e questo in parte ci salva la vita». Manuel Bortuzzo lo dice d'un fiato. Suo padre Franco lo guarda e sorride. Sono trascorsi due anni da quella notte maledet- ta tra il 2 e il 3 febbraio. In cui sta- va per tornare a casa, ma si é at- tardato per accompagnare Marti- na, la fidanzata dell’epoca al di- stributore di sigarette, ed é stato colpito alla schiena da due pro- iettili in piazza Eschilo. a Roma. « Non é un giorno particolare, non esco listato a lutto. Sto con i miei amici, e tutto passa. Anche perché da una cosa tremenda ne sono nate anche tante belle». Filinia pagina ll CAMPIONE Manuel Bortuzzo CAPSULE O PONTI STACCATI? FISSA PONTI E CAPSULE DENTALI PRODOTTO TASCABILE CHE CONSENTE Di RIFISSARE DA SOLI PONTI, CORONE, CAPSULE E DENTI A PERNO y FACILE DA USARE ~ AGISCE IN POCHI MINUTI ~ NON COMPROMETTE IL SUCCESSIVO '+€290- “Agenda del Leone 2021" + €8,80 4 “Almanacco Barbanera202I + €690-+ 2 Primo Piano G| Domenica 31 Gennaio 2021 www.gazzettino.it LAGIORNATA, GIORNATA ROMA Con ogniprobabilita Roberto Fico fara domani un secondo giro di consultazioni, per poi riferire a Sergio Mattarella sulle sorti della maggioranza rosso-gialla. Ma giail primo round ha segnato un punto a favore di Giuseppe Conte. Tanto pitt che il presidente della Camera ha fatto filtrare che non ci sono ti- mori per la fronda guidata da Ales- sandro Di Battista contro il ritorno in maggioranza di Matteo Renzi. La svolta é arrivata, verso le otto di sera, dopo l'incontro con il lea- der di Italia Viva. Renzi, pur Jan- ciando qualche stilettata, ha avvia- to la trattativa per il Conte-ter. Ha detto davanti alle telecamere di preferire un governo politico a quello istituzionale anche «se non a tutti i costi». E, sul tavolo, di ese- cutivo politico c’é solo quello guida- to dall'avvoca- to. Si é inoltre dichiarato «pronto a fare tutto nelle pros- sime ore per trovare gli op- portuni accor- di». Di pit: ha sollecitato un «documento scritto», una sorta dicontrat- to con «crono- programma» al- legato. E ha pro- messo_ <lealta, disciplinae ono- re». «Lealta si- gnifica dire in faccia chiara- mente cosa ser- veall'Italia». Insomma, Renzi tratta. Ec- come se tratta. Con un solo omissis, pitt tat- tico che di so- stanza vista la posizione dei possibili alleati: al contrario di 5Stelle, del Pd e di Leu, Italia Vivaa Fico non ha fatto il nome di Conte. Laspiegazione di Renzi: «I nomiar- rivano dopola discussione sui con- tenuti, arrivano alla fine. Oggi con Fico non abbiamo parlato di no- mi». In sostanza Renzi chiede, e non gli verra negato se non tentera "esplorazione Fico: i stelle tengono Iv vuole un patto scritto per arrivare fino al 2023 >Schiarita nelle consultazioni alla Camera »Renzi apre: «Ma i nomi dopo i temi» Democrat e 5Stelle: per noic’é solo Conte Al lavoro su un cronoprogramma IL LEADER DI Iv: «PRONTO A FARE DI TUTTO PER TROVARE, L'INTESA IL MES? NON E IL SOLO TEMA DIVISIVO, DISCUTIAMO DI TUTTO» qualche nuovo sgambetto a Conte, un patto scritto. «Un documento che chiarisca chi fa cosa, in che tempi, e tolga a tutti gli alibi per- mettendo agli italiani di valutare chiverra menoalle proprie respon- sabilita. Verba volant, scripta ma- nent». Non solo. Il leader di Italia Viva @ L’intervista Teresa Bellanova «Guardiamo al merito delle cose: da qui é possibile ripartire» unque, senatrice Bellano- va, i 5Stelle sono andati da Mattarella a dire “avanti” con Italia Viva. Una bella svolta dopo i “mai pitt con Renzi” dei giorni passati. «La considero una presa d’atto dell’impegno, della responsabili- tae della lealta che ha caratteriz- zato il nostro lavoro al governo. Si condivide quanto abbiamo chiesto per mesi: metodo e meri- to, confronto sulle priorita, patto di fine legislatura con obiettivi chiari». Torna il contratto, ma con la Le- ga non é che abbia garantito granché stabilita.. «Non é un problema di nomi ma di sostanza. Le priorita su cui con- vergere sono quelle del Paese. Va garantita la qualita di questo pre- sente e il futuro delle nuove gene- razioni, non il destino e l’interes- se delle singole forze politiche». MSS rischia di spaccarsi su Iv: lesplorazione di Fico procede insalita? «Non giudico quanto accade in casa d’altri. In un partito si ritro- vano sensibilita diverse; la coabi- tazione ha valore se é un arricchi- mento, non una camicia di forza. E il lavoro di sintesi é complesso. Quanto al resto, lo abbiamo detto stasera: se si sta ai punti indicati dal presidente Mattarella, ponen- do fin da subito al centro del con- fronto le priorita che vanno af- LEX MINISTRO DELL'AGRICOLTURA: «lL CONTRATTO? NON E QUESTIONE DI FORMULE, MA DI FISSARE LE PRIORITA» frontate, il lavoro da fare sara enorme e fortemente impegnati- vomanon impossibile». Crede davvero alla possibilita di un rilancio della maggioran- za del Conte bis? «Credo a quel perimetro ma non escludo la possibilita di un allar- gamento se ce ne sono le condi- zioni. Per questo serve confron- tarsi e discutere nel merito. Non serve unanimismo di facciata ma ricerca convinta del migliore pun- todicaduta. Elealta. Come quella di Italia Viva nell'ultimo Cdm a cui abbiamo partecipato dove, pur considerando il lavoro sul Re- covery ancora insoddisfacente, come adesso emerge nelle audi- zioni informali in corso, nei rilie- videl Centro Studi di Camera e Se- nato oltre che nei richiami del Commissario Gentiloni, ci siamo astenuti perché il Piano potesse “) essere approvato e approdare in Parlamento. Ogni volta che ci sia- moimpuntanti é stato su questio- nirilevantissime. Lasciamo stare i caratteri, si parta dai temi vitali e decisivi per il Paese. E solo que- sto che ciinteressa». Tra Renzi e Conte, e viceversa, sono volate parole grosse... Pos- sibiledimenticarsenee tornare a collaborare con Conte pre- mier? «Noi mettiamo al centro il meri- to. In palio non c’é il premio sim- patia ma qualcosa di molto pitt se- rio: i prossimi 10 anni in questo Paese. Verifico che noi non siamo stati asfaltati e finalmente parlia- mo dicontenuti». Ma quali sono le condizioni di Italia Viva per questo patto scritto di cui ha parlato Renzi? «Le indichiamo da mesi: Recove- ry, Piano vaccinale, Piano strate- ha anche fatto capire che non con- dizionera il suo si a Conte sull’ade- sione al Mes, pur ritenendolo «ne- cessario per la Sanita»: Ci sono il Mes. Cé anche il blocco delle in- frastrutture, il reddito di cittadi- nanza, le scuole. Su tutti questi te- mi ci sono opinioni diverse. E noi siamo prontia discutere e a ragio- nare su tutto, Ma abbiamo bisogno diun tavolo dove discuterne: se noi siamo disponibili a ragionare sul re dall'altra parte». La sintesi: «Si mo prontia fare tutti gli sforzi per arrivare a un punto di caduta nell'interesse degli italiani». LA PRIMA MOSSA Al SSTELLE Iprimia incontrare Fico erano sta- tii5Stelle. Al termine dell’incontro il reggente Vito Crimi aveva defini- to «indiscutibile» la scelta di Conte «come guida del governo», in quan- to «frutto di sintesi e di equilibrio tra tutte le forze di maggioranza». Maggioranza in cui, senza citarla, aveva inserito Italia Viva confer- mando eclissi del veto contro Ren- Sopra Roberto Fico al tavolo con la delegazione MSS guidata da Vito Crimi Qui a fianco, Teresa Bellanova {foto ANSA) gico per la Sanita, lavoro, investi- menti, cantieri, scuola, formazio- ne, nuove generazioni, donne, Mezzogiorno. E un vero e ambi- zioso piano di riforma della pub- blica amministrazione, che deve essere la spina dorsale nell’attua- zione del Recovery e nel rilancio del Paese». E se queste risposte non arri- vassero? Qual él’alternativa? «Noi lavoreremo perché ci sia- no». Anche dal centrodestra c’é chi, come ieri Carfagna al nostro giornale, evoca il nome di Ma- rio Draghi. Crede davvero po- trebbe nascere un esecutivo con Draghi magarial Tesoro co- me fu con Ciampi? «L'ex presidente della Bce é una personalita di straordinaria com- petenza e forte prestigio interna- zionale. Determinare tutte le con- zi. Del resto, senza il senatore di Ri- gnano evaporerebbe la possibilita diConte ditornarea palazzo Chigi. 15Stelle, consigliati dall’avvoca- to, avevano poi indicato l’esigenza diun «cronoprogramma dettaglia- toin temie tempi», che dia «comu- nicazione certa del lavoro che il go- verno dovra fare, e che dovra esse- re solennemente sottoscritto da tutte le forze che parteciperanno all’esecutivo». Questo in una pro- spettiva di «patto dilegislatura, fi- no al 2023. Insomma Renzi, quan- doéstatoil suoturno, hadetto fatto propria la proposta 5Stelle. Crimi aveva anche fissato una condizione. La rinuncia da parte di Italia Viva al Mes: «Abbiamo chie- sto di rappresentare alle altre forse politiche che siano accantonatii te- mi provocatori, utilizzati in alcuni casi in maniera strumentale, come la questione del Mes, e di concen- trarsi sui dossier dove c’é un comu- ne sentire». E anche qui dal senato- re di Rignano é arrivato un si. O quasi. In pit il reggente pentastella- to aveva lanciato un segnale di pa- ceal Pd che in questi frangenti é la vera ancora di salvezza di Conte: Yattuazione delle riforme costitu- zionali che sono la «cornice al ta- gliodei parlamentari». Lalinea dei 5Stelle era stata con- divisa dal Pd. Nicola Zingaretti, che si era fatto precedere a meta gior- nata da una dichiarazione a favore dell’ex premier («loindicheremo,é lasola personalita capace di racco- gliere i consensi necessari e di ga- rantire equilibrio e una immediata ripartenza»), uscendo dall'incon- trocon Fico aveva confermato la li- nea, ribadendo che c’é solo la mag- gioranza rosso-gialla. E aveva invo- cato, al pari di Crimi, lacostruzione di «un programma di legislatura». Non era mancato un richiamo a Renzi: «Chiediamo a tutte le forze politiche di stare in questo confron- tocon volonta e spirito costruttivo, indispensabili per ottenere la rico- struzione del Paese. Noi faremo di tutto per essere leali e coerenti con questo obiettivo, ci permettiamodi fare un appello affinché tutti lo sia- no perché a questo punto non si puddawverosbagliare». Una posizione molto simile a quella illustrata dalla delegazione di Leu guidata dai capigruppo Lo- redana De Petris e Federico Forna- To. AGen. (@RIPRODUZIONE RISERVATA dizioni perché il Paese possa con- tare sul suo apporto dovrebbe es- sere interesse di tutti». Ilcentrodestra al Quirinale non ha chiuso a nessuna possibilita. Per lei non sarebbe un proble- ma ritrovarsi per ipotesi nello stesso governo con Salvini? «Il perimetro della futura coali- zione per noi non puo che essere riformista. Di piu: la forte discon- tinuita che auspichiamo punta a rafforzare il profilo e l'azione ri- formista ed europeista. Noi, lo ri- vendico con fierezza, abbiamo da- to vita al governo uscente per di- fendere la posizione europeista dell'Italia e impedire a Salvini i pieni poteri. Italia Viva si é battu- ta dal primo momento per cancel- lare i decreti sicurezza. Abbiamo combattuto per una norma che consentisse lemersione dall’invi- sibilita a migliaia di persone stra- niere e anche italiane e condizio- nidiesistenza degne. Quando era al governo Salvini ha alimentato una narrazione indecorosa sulla pacchia, quale?, delle donne e de- gli uomini migranti. Io assumo il monito che ci ha consegnato quell'adolescente scomparso nel Mediterraneo, che sognava di ar- rivare in Europa con la pagella cucita nella giacca, la sua sola ric- chezza». Barbara Jerkov ‘©RIPRODUZIONERISERVATA Primo Piano Gy | Serie Cosi in Parlamento e e prende quota onte ter Fratelli > d'ltalia Italia e Salvini non la faremo 33 mai». Possibile che non ci sono o Misto. , 49 | | My 629 MSS a Deputati 191 Italia Viva 29 S / Liberi- e Uguali 12 Fratelli (Lega diitalia w 63 19 (&@ forza Italia 52 Europeisti MAIE - Centro Democratico 10 9 Misto a = 321 [ ™, Senatori Autonomie MSS 92 fom PD / ia) 2 ae Senatori LEgo-Hub a vita senza gruppo ROMA Nicola Zingaretti rivendica la scelta di non avere un piano B, un’alternativa a Giuseppe Conte, al di la di eventuali elezioni a giu- gno. Perché? Le ragioni esplicita- te dallo stesso Zingaretti sono chiare: Conte rappresenta un punto di equilibrio politico. Tra- duzione: senza Conte a palazzo Chigi sarebbe molto difficile te- nere unito l’esercito dei 300 par- lamentari 5Stelle e in questo mo- Il Pd lo blinda, Renzi tratta plv decisa a chiedere il massimo sui dossier »Dem compatti: «Senza Giuseppe M5S esplode E Infrastrutture e Mise per gestire il Recovery ROMA A dispetto dei timori di Giuseppe Conte e dei fantasmi del governo istituzionale o di lar- ghe intese, il primo giorno dell’esplorazione di Roberto Fi- co nella giungla rosso-gialla ha fatto segnare un passo impor- tante e forse decisivo verso un nuovo governo guidato dall’av- vocato. Matteo Renzi nell’incontro con il presidente della Camera ha dimostrato la volonta di trat- tare per il Conte-ter. Tant’é, che hachiesto un «patto scritto», sié detto disponibile «a fare di tutto per trovare un accordo».E noné andatoa testa bassa neppure sul Mes: «Discutiamone assieme agli altri temi divisivi». Eppure, la prima scelta del leader di Ita- lia Viva sarebbe stata sempre la stessa: ottenere lo scalpo dell’av- vocato, per poi incassare un go- vernoallargato a Forza Italia e ai centristi vari. La ragione che spinge Renzia trattare € spiegata da un alto di- rigente di Italia Viva: «Nessuno di noi avrebbe voluto Conte e sia- mo convinti che saremmo riu- sciti a spingere i 5Stelle, terroriz- zati dalle urne, a sostenere un governo Cartabia-Draghi. Ma il Pd non si muove, non sente ra- gioni, e resta fermo sull’'avvoca- to per preservare quella che chiamano “alleanza riformista” in vista dell’'approdo elettorale, quando sara. Cosi, valutata la si- tuazione e per non rischiare di perdere qualche senatore nel ca- so di rottura, ora fissiamo un prezzo alto per il Conte-ter. Per avere discontinuita e un gover- no migliore. A questo scopo de- ve cambiare il ministro della Giustizia, Bonafede. Gualtieri dovrebbe essere sostituito da un tecnico di altissimo livello per realizzare al meglio il Recovery Plan, Catalfo e De Micheli do- vranno lasciare perché inadatte al ruolo. Noi? Il problema non sonoi posti». Eppure, Italia Viva punta sui ministeri dello Svilup- poe delle Infrastrutture per ave- re un ruolo di primo piano nel Recovery Plan. Anche se non scarta affatto l'ambo Interni-Di- fesa. Cé da dire che al Nazareno non saltano sulla sedia di fronte alle richieste renziane: «Se ne oc- cupera Conte quando avra otte- nuto l’incarico e dovra formare la nuova squadra», dice un mini- stro dem di rango. Che poi spie- ga: «Per noi non ci sono alterna- tive al Conte-ter, se non le elezio- nia giugno. L’avvocato é amato, io non posso fare 50 metri per strada senza che qualcuno mi di- ca: “Difendetelo”, “andate avanti con Conte”. E senza che qualcun altro non lanci insulti all’indiriz- zo di Renzi. Matteo ormai é odia- to, non pud mettere il naso fuori da casa. E dunque, come si é vi- sto, si sta piegando. Del resto, non ha alternative: i suoi lo la- scerebbero se si andasse a vota- re. In pitt potra vendere I’accor- do come una vittoria: era stato lui il primo a chiedere il Con- te-ter e dira che I’ha ottenuto». Ancora, in una sorta di sfogo: «Di certo noi non suicidiamo il Pd, non loammazziamo per fare un favore a Renzi. Perfino se so- stenessimo un governo Draghi saremmo mortie nonc’é alcuna possibi di avere un premier del Pd: perché mai i 5Stelle do- vrebbero accettarlo? Per noi Conte é essenziale. La ragione? Non abbiamo alcuna intenzione di far saltare l’alleanza con i gril- lini e solo Giuseppe si porta die- tro il Movimento compatto che invece si spappolerebbe se l’av- vocato dovesse essere silurato. In piu, noi una roba con Forza enoinon ci suicidiamo. L’alternativa é il voto» CHI SALE E CHI SCENDE GIUSEPPE CONTE isConte, vorra iseppe é ‘o inaffondabile. La écheigr di voto. Se Renzi non cambia idea, é fatta. VITO CRIMI mavano Sleep: mmortala addormentato in aul irridevano politico M5S. Ma dicolpo, guidato da Di M: ha risolto (per ora) la guerra con Renzi. berlusco: Berluse: di Mario Ajello DAVIDE CASALEGGIO fo. Enon uuna web piattaforma. Casaleggio é uscito fuor lle Andea s ne con il compagno Dibba. MARIA ROSARIA ROSSI pera. Per orai ianisonofermia bisogno dialtro tempo. Zingaretti, niente piano B per Palazzo Chigi mento non c’é altra forza politi- ca di un qualche peso elettorale che possa fare da sponda al Pd nell’'arginare il sovranismo. Di quil’ennesimo endorsement per Conte pronunciato subito dopo lincontro con l’esploratore Ro- berto Fico. «Il Pd é impegnato con grande determinazione alla scrittura di un programma di fi- ne legislatura sostenendo Conte nel mandato», ha detto ieri Zin- garetti. LE TENSIONI Il segretario ha chiesto di fare in fretta perché quattro giorni di consultazioni di Fico, con i 5Stel- le in agitazione, potrebbero an- che determinare condizioni di- verse da quelle indicate dai dem e trasferire nello stesso Pd ten- sioni ora solo marginali. Non é certo passata inosservata, infat- ti, la riunione di ieri mattina dei 50 parlamentari Pd che aderisco- no a Base Democratica, la cor- rente guidata da Lorenzo Gueri- ni e Luca Lotti al termine della quale uno scarno comunicato in- vita a recuperare i renziani a pie- no titolo. Non a tutti i costi. Nella visione di Zingaretti l’eventuale consegna a Renzi dello scalpo del premier equivarrebbe a dar- la vinta all’ex segretario che vie- ne dipinto sempre come «quello che vuole uccidere il Pd». Non so- lo. La difesa di Conte da parte dei dem sta ottenendo leffetto di subordinate a Conte? «C’é n’é una sola, le elezioni. Se Italia Vi- va si sfilasse, ma dopo le parole di Renzi é improbabile, Matta- rella farebbe un governo eletto- rale e si andrebbe a votare a giu- gno. Contro una destra becera cela giocheremmo». DI BATTISTA NON FA PAURA In casa dem non fa paura neppu- re la ribellione dei 5Stelle. Vito Crimi e Luigi Di Maio sono corsi a rassicurare gli alleati sulla fronda guidata da Alessandro Di Battista contro il ritorno in mag- gioranza di Renzi: «Nessuno dei parlamentari lo seguira, al mas- simo la Lezzi. E nel caso che la situazione dovesse aggravarsi c’ésempre il voto su Rousseau. E potete starne certi, i nostri iscrit- tisanno bene che dire no a Italia Viva vorrebbe dire affossare Conte, percio prevarra la linea del si ai renziani», é stato garan- tito a Nicola Zingaretti & C. Ragione in pit per una venta- ta di ottimismo sulla trattativa. Dario Franceschini continua a restare in contatto con il senato- re di Rignano e chi ha parlato con il capodelegazione dem l’ha trovato «sereno», convinto che Renzi non tornera indietro sulla strada della riedizione della maggioranza rosso-gialla e del ritorno a palazzo Chigi di Conte. Tanto pit, é la convinzione di Zingaretti e Franceschini, che nel caso di un diverso epilogo Italia Viva si spaccherebbe. Una parte dei senatori renziani volte- rebbero le spalle al capo e corre- rebbero a rafforzare la maggio- ranza, rendendo cosi Renzi inin- fluente e marginale come Conte avrebbe voluto con l’operazione «volenterosi». Quella fallita mi- seramente. Alberto Gentili (© RIPRODUZIONE RISERVATA LA PARTITA DEI MINISTERI SARA GESTITA DIRETTAMENTE DAL PREMIER DOPO L'INCARICO scaldare i cuori di gran parte del gruppo dirigente pentastellato. leri il reggente Vito Crimi é stato esplicito: «La collaborazione con il centrosinistra non pud essere solo una temporanea alleanza di governo ma dovra essere decli- nata in qualche modo in altre forme». Un risultato politico an- che in vista delle elezioni comu- nali che riguarderanno sei fra le principali citta italiane a partire dalla capitale. DP. (GRIPRODUZIONE RISERVATA SPEZIA vs UDINESE au lO STADIO Conduce MASSIMO CAMPAZZO Con la partecipazione di PAOLO BARGIGGIA OGGI ALLE ORE 11.30 n er Collegamento ore 17.30 Pallaa due ore 18.00 DEL DIGITALE TERRESTRE IN FVG E VENETO OPPURE IN STREAMING SU UDINESETV.IT QUESTA SERA ALLE ORE 21.30 STUDIO COMMENTI onduce FRANCESCO PEZZELLA Con la partecipazione di FULVIO COLLOVATI "4. UDINESETV 4 Primo Piano G| Domenica 31 Gennaio 2021 www.gazzettino.it ILRETROSCENA ROMA Tuona ma non piove nel Movimento. Forse solo per poco. Questa mattina una ventina di parlamentari grillini ribelli si riu- niranno in video conferenza per tirare le somme. Dopo I’ennesi- morilancio sulla scissione, si tor- na infatti a sfiorare il punto di rottura. I “kamikaze” che aveva- no preso la parola dopo il passo indietro sul ritorno di Matteo Renzi in maggioranza, ora stu- diano come muoversi. Si tratta di un manipolo di duri e puri (in te- sta ci sarebbe il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra, seguito dagli irriducibili Barbara Lezzi, Bianca Laura Gra- nato e Mattia Crucioli. Mentre tra i deputati Raphael Raduzzi, Alvise Maniero, Jessica Costan- zo, Francesco Forciniti) che, rive- lal’Adnkronos, avrebbero inizia- toa incontrarsi con una certa re- golarita dagli inizi di dicembre, dopo il voto sulla risoluzione di maggioranza relativa alla rifor- ma del Mes, mai digerito dalla ‘fr- onda’ vicina ad Alessandro Di Battista. «Ora basta subire - si sfo- ga uno dei parlamentari ribellei - un Movimento che non é in gra- do di mantenere la barra dritta non fa bene a nessuno». Al mo- mento pero, non c’é ancora una strategia definita e non si é anco- ra davvero deciso fino a che pun- to si vorra arrivare, ma il pensie- ro diffuso é «non possiamo sop- portare ogni cosa». L'APPIGLIO Eppure un salvagente a cui ag- grapparsi lo ha gettato ieri il ca- po politico Vito Crimi. «Abbiamo postol’esigenza che silavoria un cronoprogramma dettagliato» ha detto subito dopo le consulta- zioni con il presidente della Ca- mera Roberto Fico che, in “esplo- razione”, lo ha ricevuto a Monte- citorio insieme ai capigruppo e vice capigruppo di Camera e Se- nato. E ancora: «Conte é indiscu- tibile», «accantoniamo i temi pro- vocatori come il Mes» e «<immagi- CABRAS, AUTORE DELL'INTERROGAZIONE CONTRO ITALIA VIVA SULL’ARABIA: «S$! PUO PARLARE ANCHE CON SATANA» Le spine del Movimento Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (foto ansa) MBS, summit dei ribelli «Adesso basta subire» > Il giorno dopo lo strappo di Di Battista _ >I dissidenti pero si organizzano: oggi solo 6 isenatori che potrebbero rompere riunione anti Renzi con Lezzi e Morra niamo altri incontri» come que- sto. Acquisita la giravolta su Ren- zi, in pratica vediamo come va. Un attendismo che evidente- mente a Dibba e agli altri non de- ve essere piaciuto molto, data la chiamata alle armi. «Provano a misurarsi» spiega un senatore vi- cino a quella che era considerata l'ala governista quando un esecu- tivo c’era. Ma i numeri, come la rabbia per il ribaltone pro-Renzi, per il momento si gonfiano e si sgonfiano nel giro di pochi telefo- nate. «Trenta deputati e 10 sena- tori» vaticinava uno dei parla- mentari considerati gia da qual- che tempo in rotta di collisione Q L’intervista/1 Giorgio Trizzino «Serve buonsenso inutile stavolta il voto su Rousseau» norevole Giorgio Trizzino, lei @ considerato il trait dunion tra il Movimento e il Colle ed é stato trai primi a predicare calma nei confron- ti di Matteo Renzi. Ma una nuo- va maggioranza con gli stessi protagonisti non rischia di fini- reimpantanata spesso? «Prevarra il buonsenso. Come sempre avviene quando un rap- porto viene tradito sara necessa- rio ripartire dal momento in cui si é rotto, puntellando l’alleanza con regole nuove. Serve un pro- gramma, qualcosa che ricordi un po’ l'accordo fatto ai tempi con la Lega». Non fini benissimo pero. «Bisogna renderlo inderogabile. Ora quello che conta é cid che sta facendo Fico, perché é I'unico modo di definire un programma che parta dagli interventi fonda- mentali che per me sono sanita, giustizia, lavoro e Recovery». Per molti pentastellati é anche una questione di nomi. Rinun- ciare a Conte é un’opzione? E pensare a un governo istituzio- nale? «Non credo sia ancora il momen- to di parlarne, tantomeno dei no- mi». C’é anche chi dice di essere IL DEPUTATO RITENUTO VICINO AL COLLE: SERVIRANNO REGOLE NUOVE pronto a non votare la fiducia adun governocon Iv. Al Senato siaprirebbe una voragine. «Le differenze di valutazione ci sono sempre state. Ma in questa circostanza non credo incideran- no perché non sarebbe cid che chiede il Paese. Credo che i veti non servano o comunque che possano essere superati. Anche quando siamo stati con Salvini o prima di iniziare con il Pd non tuttierano d’accordo, c’éstatoun voto sulla piattaforma e poi sono rimasti». Si passa per Rousseau quindi? «Jo ho una visione tutta mia sulla questione. La piattaforma in que- sta scelta non serve, meglio pas- sare per i parlamentari. Abbia- mo ricevuto una delega dai citta- dini per fare quello che facciamo, bisogna fidarsi. La democrazia diretta va circoscritta altrimenti siamo inutili». Anche perché mediare tra le posizioni della base e il com- promesso necessario divente- rebbe difficile. «Forse ho preso un po’ dalla De, macredo nel buonsenso. E anche che serva riconoscere gli errori fatti e saper sacrificare qualcosa sull'altare di un bene supremo. Se non é questo il momento..» F.Mal. ‘©RIPRODUZIONE RISERVATA, Alessandro Di Battista a un comizio (foto ANSA) con il Movimento. «Siamo quel che bastano per far saltare tutto» spiega infervorandosi. «Ma per ora parliamo di temi e lasciamo da parte i nomi» media, in vista dell'incontro. «Soprattutto su Palazzo Mada- ma la sparano grossa» dice inve- ce sicuro uno dei volti pit noti tra igrillini, «ovvio che hanno un pe- so, ma non siamo al mercato. Se arrivano a8 é gia tanto, 6 mi pare molto pit realistico». Per il depu- tato Pino Cabras, uno dei dissen- zienti in genere pit agguerriti so- prattutto quando si parla di Ren- zi (aveva gia annunciato un’inter- rogazione sulle conferenze del leader di Ivin Arabia Saudita, poi é stato stoppato da Luigi Di Ma- io), «Si pud trattare anche con Sa- tana - dice - figurarsi se non pos- siamo parlare con il signor Renzi che é un povero Diavolo. L’im- portante é che sia consapevole di non essere nelle condizioni di dettare alcunché», La situazione quindi é nebulo- sama non ancora al punto da ot- tenere la discesa in campo di Bep- pe Grillo (che gia due settimane fa era intervenuto rilanciando una conciliante lettera del depu- tato Giorgio Trizzino, considera- to vicinissimo al Quirinale). L’ex comico, pure gia invocato da al- cuni big venerdi, a quanto si ap- prende non ha ritenuto di dover ancora ribadire la propria posi- zione. Lo strappo al momento non é ancora cosi netto. Si spera che la porta lasciata aperta da Renzi dopo il suo turno alle con- sultazioni con Fico, riesca a pla- care qualche bollore: «I] mes vuol dire 36 miliardi, noi siamo convinti che questi soldi servano, se il M5s é contrario cercheremo dicapire le ragionie diaffrontare tutti i punti in discussione, non solo mes, se siamo disponibili a trovare soluzioni sul mes lo sia- noanche glialtri». FACCIATA Non é pero evidentemente detta Tultima parola. Anche perché per qualcuno é quasi pili una questione di facciata, o meglio, di gestione del Movimento. «II pro- blema non é sedersi a parlare con una forza politica piuttosto che con un“altra - spiega un depu- tato grillino - ma le ambiguita nella comunicazione che ci mo- strano in balia di chissa cosa. Non possiamo fare passi indietro su tutto. A preoccuparmi sono i “mai con Renzi”, poi smentiti nel giro dipochi giorni». E aggiunge: «Ma poi se dopo tutto questo tempo passato a par- lare di scissione, dopo gli Stati Generali e i programmi, finiamo per spaccarci definitivamente su Renzinon crede che glidiamo un motivo per sentirsi orgoglioso?» Francesco Malfetano ‘@RIPRODUZIONE RISERVATA IDIBATTISTIANI: «RICORDIAMO PERO CHE NOI ABBIAMO IL 30%», GRILLO NON TEME L'IMPLOSIONE E SI TIENE DEFILATO Q L’intervista/2 Mattia Crucioli «Nessuna fronda sui nostri temi liberi di dire no» enatore Mattia Crucioli, lei @ visto come uno dei parlamentari della “fron- da” anti-Renzi. E cosi? Non voterete la fiducia se si dovesse trovare la quadra per un nuovo governo? «Jo innanzitutto chiedo di non chiamarla fronda. In questo momento in cui ci sono varie opzioni, vari scenari di governi e di programmi. La cosa che conta di pit é quindi definire cosa faremo sui nostri temi». Non si oppone a Renzi in quanto Renzi, ma a cid che propone. II risultato rischia di non cambiare: Italia Viva finira con il chiedervi di cede- resulla giustizia o sul Mes. «A me Renzi come persona non fa né caldo ne freddo. Cosi come non me lo faceva l’idea di soppiantarlo con la Lonardo 0 con Vitali. Un nome vale l'altro, contano i programmi». Certo perd per un eventuale maggioranza servira media- re tra visioni diverse. «II male peggiore non é andare al voto, ma avere un governo con obiettivi sbagliati. Se Renzi FEDELISSIMO DI DIBBA: vuole che vada via Bonafede per me non c’é problema, non credo abbia fatto molto dopo la riforma della prescrizione o la Spazzacorrotti. Il problema é se Iv chiede una inversione a “u” sulle nostre lotte sulla giu- stizia. Se la condizione é inter- venire sulla prescrizione ad esempio, io non ci sto. Non si va da nessuna parte. Cosi come non si va da nessuna parte se il piano per gestire il Recovery fi- nisce per essere una lottizza- zione con un tot di milioni ge- stito da ogni partito per conto suo non in maniera organica. Cosiiononcisto». _ Sul ricorso al Mes? E uno dei temi su cui Iv potrebbe im- puntarsi. «Possono avanzare tutte le pro- poste che vogliono. Non hanno il coltello dalla parte del mani- co ma ce l’hanno puntato alla gola del Paese. Se fara proposte che non coincidono con la no- stra visione noi gli diremo di no. Non ho intenzione di impe- gnare il futuro dei mie figli per non andare al voto. Ma non cre- do lo fara, e se ce lo chiedera se ne prendera le sue responsabi- lita». F.Mal. (© RIPRODUZIONE RISERVATA Primo Piano G| Domenica 31 Gennaio 2021 www.gazzettino.it on si chiama pit Contrat- to, come al tempo giallo- verde, ma ritorna il con- tratto. Ovvero un «testo scritto che faccia chiarez- za», con lelenco degli obiettivi del nuovo governo e il cronoprogramma, ossia i tempi, di realizzazione di ogni cosa. Renzi rispolvera, per il TrisCon- te, quello che é stato il vincolo, impegnativo, ingombrante e per- fino doloroso («Questo nel Con- tratto non c’é! Qui si sta traden- do il Contratto!», era la litania) del Conte Uno che servi per decidere dallinizio sui temi di- visivi. Ma di divisivi adesso ci sono anche iministri. E la discon- tinuita anche a loro andra applicata. Quindi? Gia si fa la conta dei sommersie dei salvati del nuovo governo, se nascera. In bilico, pitt fuori che dentro, ce ne so- no 10. Il leader di Ita- lia Viva, oltre a chie- dere Tesclusione di Bonafede e di Gual- tieri (risarcibile con la candidatura ros- so-gialla-italovivista asindaco di Roma co- si Zingaretti risolve un bel problema?), vuole allontanare o fortemente ridimen- sionare il super-com- missario Arcuri. Le sponde per farlo, ne- gli altri partiti e an- che nei 5 stelle, ci so- no. E comunque la gestione della pande- mia e della politica economica, a comin- ciare dal Recovery Fund, hanno mostrato agli occhi dei renziani delle lacune profonde e tali da poter bocciare sia Arcuri sia Gualtieri. Accadra? IL BENSERVITO Pitt semplice, per non dire quasi scontato ma bisognera vedere quali compensazioni avra M5S (un magistrato come ministro, e si pensa al capo della Procura di Milano, Greco, che pero ha in mano le indagini sulla Lega di Salvini e questo complica?), il sa- crificio di Bonafede. Anche tra i grillini non si stravede per Fofo Dj e il suo profilo giustizialista appare ai pit inadatto. Tra le tan- te retromarce e abiure grilline, quella sulla giustizia ancora non sé avuta ma nella generale di- scontinuita chissa che non ci si arrivi finalmente. E la rinuncia a Bonfade sarebbe il simbolo di questa svolta. Molto in bilico, per poco amore anche da parte dem e perché il sostituto sarebbe gia pronto e attrezzato (Delrio), Ja poltrona della De Micheli. A meno che il ministero Infrastrut- ture e Trasporti non venga spac- chettato. E che cosa dire, a pro- posito di donne, della Dadone nella Pubblica Amministrazio- ne? Ha la targa Casaleggio e il ti- tolare di Rousseau sembra anda- re all‘opposizione, con Dibba, del TrisConte. Della Azzolina quasi inutile parlare: la tragedia della scuola nella pandemia é di quelle che hanno reso I'Italia un caso nel mondo. Per colpa dell'intero BisConte, ma a paga- resara la Azzolina. DALLA SCUOLA AL MISE Pitt complicata la vicenda Casali- no. Chi? Roccobello, come viene GUALTIERI, INVISO AI RENZIANI, SE FACESSE UN PASSO INDIETRO RISOLVEREBBE IL PROBLEMA DI ROMA PER ZINGARETTI Cantiere maggioranza Il ritorno del contratto e i dieci nomi a rischio >Torna uno dei simboli del patto giallo-verde »I volti-chiave del Bis potrebbero pagare Ipotesi Boschi sottosegretario alla presidenza dazio, da Bonafede ad Arcuri e Casalino SIMBOLO DEI GUAI A SCUOLA Lucia Azzolina é diventata, suo malgrado, il simbolo dei problemi che affliggono la scuola al tempo del Covid IL PORTAVOCE-CONSIGLIERE Rocco Casalino, ben pit di un portavoce per Conte: un consigliere politico. Che perd & decisamente inviso ai renziani Armi all’Arabia, ricorso contro lo stop all’export ROMA Oltre 200 posti dilavoroa rischio, gran parte dei quali in un’area povera come il Sulcis, in Sardegna, e un ricorso ur- gente contro un provvedimen- to “ad aziendam’, cioé contro una sola azienda e dunque ap- parentemente illegale. Queste le conseguenze dello stop alla vendita di armi all’Arabia Sau- dita, deciso nei giorni scorsi dal governo. Uno stop, emerso dopo un di- scusso viaggio di Matteo Renzi per una conferenza a Riad, ca- pitale dell’Arabia, che di fatto colpisce una sola azienda italia- na, la Rwm Italia con sedi a Ghedi, vicino Brscia, e a Domu- snovas, in Sardegna, che, ap- punto, fabbrica bombe acqui- state anche dall’Arabia Saudi- ta. La decisione di Rwm Italia di ricorrere all’autorita giudizia- ria per una misura “ad azien- dam” - fatto assai raro nella giurisprudenza italiana - era nell’aria da tempo. | PRECEDENTI Il governo Conte, infatti, gia un anno e mezzo fa aveva sospeso le licenze del 2016 e 2018 per Texport di bombe d’aereo ver- sol'Arabia Saudita e gli Emira- ti Arabi Uniti dopo polemiche infuocate sui bombardamenti in Yemen, dove da annié in cor- so un conflitto che vede impe- gnate le forze armate saudite. Rwm Italia fa parte del grup- po tedesco Rheinmetall che gia aveva praticamente fermato la produzione bellica in piena emergenza Covid e ora non le- sina attacchi al «governo dimis- sionario» che «lascia intoccate le esportazioni delle altre socie- ta» con un’interruzione di con- tratti «fata in maniera tale da colpire solo certi prodotti e so- locerti Paesi». DISTIMA ANCHE DA FOTOGRAFIA AMICO, GUARDASIGILLI E CAPODELEGAZIONE Alfonso Bonafede non é solo il ministro della Giustizia nonché capodelegazione M5S nel governo. E' anche amico di Conte (con lui in foto). Ma per i renziani incarna una politica sulla giustizia tutta da riscrivere. Potrebbe essere il primo “sacrificato” IL SUPERMINISTRO DEI CONTI Roberto Gualtieri é guardato con insofferenza da lv. Anche se é difficile sostituire il garante dei conti agli occhi della Ue CORAL! « Gl ACQUISTIAMO ANTIQUARIATO ORIENTALE ED EUROPEO IADE VASI CINES! ¢ ACQUERELL! ORIENTAL! © DIPINTI ANTICHI GLI SERIETA E COMPETENZA _ CHIAMACI ORA O INVIA DELLE FOTO chiamato ora. Che non é stato ministro ma ha contato e conta assai pit di tanti ministri. Som- merso 0 salvato? Si sa quanto Renziloritenga nemicoe quanto nel Pd ne soffrano l’importanza e per certi aspetti anche la capa- cita. Ma sta cercando di recupe- rare, se é vero quanto si racconta in queste ore. E cioé che, nell'in- tento di favorire la riappacifica- zione con Renzi, si sia rivolto co- sia un pasdaran grillino che insi- steva sulla vicenda dell’Arabia Saudita: «Amore, ma ti pare che debba essere io a dirti di smetter- la con Renzi? Proprio io! Questo non é il momento di rompere le scatole. La possibilita di mante- nere Conte a Palazzo Chigi é lega- taa lui. Per cui, che cosa ci frega delle sue gite in Arabia?!». Matteo - si dice che Patuanelli al Mise verra alternato con un renziano - rafforzera la sua squa- dra. Balla, e assai, la poltrona del sottosegretario a Palazzo Chigi, Fraccaro, non considerato un campionissimo, e la Boschi po- trebbe subentrargli. E ancora. Poche chance di riconferma per lagrillina Catalfo al Lavoro. I sommersi e i salvati, se dav- vero si arrivera al TrisConte, stanno per ora in una condizione di sospensione che potrebbe spingere alcuni di loro a gesti for- ti. Bonafede raggiungera il Co- mandante Ale, ossia il Dibba, sul- le montagne della resistenza an- ti-governativa una volta scarica- to da via Arenula? In M5S c’é questo timore. E gia si sta pen- sandoa come risarcirlo: da mini- stro a sottosegretario? Quel che certo é che il TrisConte non sa- ra un rimpastino ma una «di- scontinuita». Percid tutti trema- no, e chissa come reagiranno quando gliarrivera il messaggio: «Tu? Sei fuoril». Mario Ajello (GRIPRODUZIONE RISERVATA SOPRALLUOGHI GRATUITI IN TUTTA ITALIA DIPINT! DELL'800 E DEL '900 * ARGENTERIA ¢ SCULTURE IN MARMO E LEGNO BRONZI CINESI-TIBETANI © PARIGINE IN BRONZO ¢ IMPORTANT! DIPINTI CONTEMPORANE! » MOBIL! DI DESIGN LAMPADARI ¢ VASI IN VETRO © ANTIQUARIATO ORIENTALE © OROLOG! DI SECONDO POLSO DELLE MIGLIORI MARCHE ETANTO ALTRO.. zi ROBERTO 3496722193 (©) | TIZIANO 348 3682502 (©) | GIANCARLO 3483921005 (S) © [email protected] @ www.barbieriantiquariato.it Primo Piano Domenica 31 Gennaio 2021 www.gazzettino.it La corsa alla profilassi AstraZeneca, l’ok dell’ Aifa «Meglio per gli under 55 Le Regioni: scelta pilatesca >Boccia: «Entro febbraio quattro milioni >Lazio e Puglia: cosi 50enni in salute coperti prima degli 80enni. Ora la grana al governo Lesomministrazioni Dosi inoculate su quelle consegnate Campania 87,9% Marche 86,8% Piemonte 85,8% Toscana 84.0% Puglia NE 83,5% P.A. Bolzano L errr 83,4% Umbria EE 82,5% Veneto EE 82,2% Emilia-Romagna es 80% Valle d'Aosta SSS 77,3% Lazio a 773% Basilicata a 76,3% Friuli Venezia Giulia 4 75% Lombardia = 73,5% Sicilia a 72,8% P.A. Trento a 71.4% Abruzzo a 68,6% Molise == 68,2% Sardegna — 66,7% Liguria ay 647% Calabria a 55% ITALIA 78% somministrati: 1.813.005 Dati ministero della Salute sls aaa al 30 ——_ gennaio tw en ILCASO ROMA La frase chiave del comu- nicato di Aifa, agenzia italiana per il farmaco, é questa: «II co- mitato tecnico scientifico ha suggerito un utilizzo preferen- ziale del vaccino AstraZeneca, in attesa di acquisire ulteriori dati, in soggetti trai 18 ei 55 an- ni, per i quali sono disponibili evidenze maggiormente soli- de». L’autorizzazione anche in Italia, dopo il via libera di Ema (l'agenzia europea), ieri pome- riggio é arrivata, ma con una li- mitazione molto pitt rigorosa di quella pronosticata. REBUS Se la Germania suggerisce di non usare AstraZeneca per gli over 65, l'Aifa suggerisce un li- mite ancora piii severo a 55 an- ni, che rischia di fare saltare il piano vaccinale. «Da Aifa una scelta pilatesca, ora il governo ci deve dire cosa fare - attacca per il Lazio l'assessore alla Salute, Alessio D’Amato - in questo mo- doa marzo rischiamo di trovar- ci con 54enne in forma gia vac- cinato e protetto, e con un 80en- ne a rischio che ancora sta aspettando, che senso ha?». An- che il professor Pier Luigi Lopal- co, che é assessore alla Sanita in Puglia, é molto perplesso: «Che senso ha scrivere “é consigliabi- di dosi». Ma ce ne spettavano il doppio le?”. O si pone un divieto o altri- menti serve a poco. Chiediamo al Ministero di dare indicazioni precise, altrimenti si rischia il caos, perché magari una regio- ne da AstraZeneca a un ottan- tenne, l’altra solo ai cinquanten- ni». Al Ministero della Salute c’é prudenza, ma la scelta di Aifa, che in qualche modo é fotocopia di quella di Ema, ha creato ma- lumore (eufemismo) perché in questo modo si cede la patata bollente di una scelta difficile. Dopo che nero su bianco é stato scritto dall’Agenzia del farmaco che é consigliabile usare quel vaccino solo per gli under 55, al Ministero della Salute difficile prendersi la responsabilita di di- re “no, per noi va bene anche per gli ottantenni”. Allo stesso modo, pero, con le forniture dei vaccini che arrivano a singhioz- zo, riservando ai pitt anziani so- lo Moderna e Pfizer, si materia- lizzera il paradosso ipotizzato da D’Amato, con il cinquanten- ne che sara protetto prima dell’ottantenne. Un rebus, an- che se Nicola Magrini, direttore generale di Aifa, precisa: «Sono state fornitr indicazioni per otti- mizzare l'utilizzo dei vaccini esi- stenti sfruttandone al meglio le diverse caratteristiche». Aifa, nel comunicato finale, ha spiegato: «La Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia ha confermato la valutazione dell’Ema sull'efficacia (59,5 per cento nella riduzione delle infe- zioni sintomatiche da Covid-19) e sul rapporto beneficio/rischio favorevole del vaccino. Abbia- mo quindi una valida opzione aggiuntiva nel contrasto della pandemia, anche in considera- zione della maggiore manegge- volezza d’uso di questo vaccino. Si tratta di uno strumento che rafforza la campagna vaccinale in Italia e, seppure i dati a dispo- sizione indichino una efficacia inferiore a quella degli altri due vaccini disponibili, la compara- zione tra i tre vaccini é difficile, tenuto conto delle diversita del- le popolazioni studiate e della necesita di completare gli stu- i>. DATI Per quanto riguarda il nodo de- gli anziani Aifa, come gia fatto da Ema, non afferma che Astra- Zeneca sia poco efficace, ma che i riscontri della sperimentazio- ne non sono completi: «I dati de- gli studi registrativi del vaccino AstraZeneca mostrano un livel- lo di incertezza nella stima di ef- ficacia nei soggetti sopra i 55 an- ni, in quanto tale popolazione (nella quale tuttavia si € osserva- ta una buona risposta anticorpa- le) era scarsamente rappresen- tata». Da questo ragionamento si arriva alle conclusioni che, in- serite nell'incerto territorio del Professori, poliziotti e detenuti: ecco da chi riparte il nuovo piano IL FOCUS ROMA Con il vaccino per gli under 55, se il Ministero della Salute ac- cogliera l'indicazione dell’ Aifa, ci sarannole prime iniezioni a perso- nale scolastico, forze dell’ordine e detenuti. Ma il percorso verso la protezione anti Covid degliitaliani diviene ancora pitt complicato. Doveva essere il game changer, il vaccino che avrebbe cambiato i giochi e accelerato la protezione contro il Covid degli italiani. La realta é differente dalle speranze: non arriveranno i16 milioni di do- si nel primo trimestre 2021 inseri- te inizialmente nel piano vaccina- lee neppure gli 8 milioni assicura- tiin un secondo momento, ma so- lo 3,4 milioni. Speravamo di com- pletare in tempi rapidissimi, gra- zie ad AstraZeneca che si va ad ag- giungere a Pfizer-BioNTech e Mo- derna, la vaccinazione degli ul- traottantenni, coloro che rischia- no di pit in caso di infezione, e in- vece ieril'Aifa ha suggerito di som- ministrarlo solo agli under 55. In sintesi: i] via libera al vaccino svi- luppato dall’Universita di Oxford, acui collaborato anche la Irbm di Pomezia, che si sta gia infialando in uno stabilimento ad Anagni, ri- schia di causare una valanga di problemi perché il piano vaccina- leandra completamente rivisto. Teri mattina si é svolto un verti- ce tra i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza, il commissa- rio Domenico Arcuri, i rappresen- tanti delle Regioni. La decisione dell’Aifa ancora non era nota, ma in molti si aspettavano il limite suggerito sugli over 55. E pitidiun presidente o di un assessore alla Sanita lo ha fatto notare: guardate che cosi rischiamo di proteggere un cinquantenne diun ottantenne arischio. Il governatore della Ligu- ria, Giovanni Toti: «L’ok di Aifa su AstraZeneca lascia l'amaro in boc- ca, proteggera i cinquantenni che L'ITALIA FINORA HA SOMMINISTRATO UN MILIONE E 800MILA DOS! E 462MILA RICHIAMI. ASTRAZENECA ARRIVA IL 10 FEBBRAIO hanno rischi di salute molto mo- desti». Bene, ma come sara cam- biato il piano? Seil Ministero della Salute applichera alla lettera l'in- dicazione dell’Aifa, il completa- mento della fase 1, che comprende operatori sanitari, ospiti e perso- nale delle Rsa e over 80 (questi ul- timisono 4,3 milioni) avverra solo a inizio maggio. AstraZeneca in- viera i primi vaccini il 10 di febbra- io, con una pandemia in corso van- nousati subito. Dunque, si sta pen- sando di partire subito con i 55 en- ni, ma puntando su alcune catego- rie: chi lavora a contatto con il pubblico in uffici pubblici, forze dellordine e, soprattutto, inse- gnanti. Proteggere maestrie profé fondamentale per fare ripartire le scuole (ma non si potra fare con gli studenti perché AstraZeneca non si pudusare per gli under 18) & importantissimo, ma il limite é evidente: una parte consistente de- gli insegnanti ha pitt di 55 anni, per cui si creerebbe una disparita di trattamento. AstraZeneca, infi- ne, potra essere usata anche in co- munita chiusi come le carceri, do- ve l'epidemia sta correndo (ma so- lo per i detenuti under 55). A segui- re sirispettera il principio anagra- AstraZt > /?> 2 AVCCIME COAID-TA AVCCIME COND TA | I vaccini prodotti da AstraZeneca “suggerimento”, ha causato non poco malumore sia nei corridoi del Ministero della Salute, sia nelle Regioni: come detto per AstraZeneca «utilizzo prefenzia- le» trail8 e i55 anni, per Moder- na e Pfizer (gli altri due vaccini autorizzati in precedenza) «nei soggetti pit anziani e/o pit fra- gili. Per la definizione di specifi che categorie di rischio si ri- manda a quanto previsto dal piano strategico per la vaccina- zione anti Sars-CoV-2/COVID-19 del Ministero della Salute». POLITICA Sull'intervallo di tempo tra una dose e l’altra Aifa ha rinviato la decisione, anche se nel Regno Unito si ipotizza tra le 4 e le 12 settimane. Spiega il professor Giorgio Palu, presidente dell’ Ai- fa: «Abbiamo una ulteriore ar- ma contro la pandemia. Altre presto se ne aggiungeranno. E auspicabile un approccio inte- grato tra vaccini e terapie anti Proroga Ancora bloccati i voli dal Brasile Firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, Vordinanza che proroga il blocco dei voli dal Brasile. Loha annunciato lo stesso ministro sul suo profilo Facebook. «Ho firmato una nuova ordinanza che prorogail blocco dei voliin partenza dal Brasile e il divieto diingresso in Italia di chinegli ultimi 14 giorni vié transitato. Manteniamol’approccio della massima prudenza mentrei nostri scienziati continuanoa studiare le varianti Covid».In Brasile, dove venerdisi contavano 1.119 morti di Covid-19 e 59.826 contagi, sono tanti gli italiani bloccati.E sotto il post di Speranza adessoc’é una pioggia di proteste. Covid-19 attualmente in uso e in sperimentazione». Osserva il professor Silvio Garattini, presi- dente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri: AstraZeneca garantisce «una maneggevolezza che puo tra- dursi in un vantaggio per la vac- cinazione di massa sempre te- nendo conto che ha una minore efficacia degli altri due. La scel- ta di quale utilizzare e per chié di tipo politico ed etico. Non é una scelta scientifica. I dati del- lascienza sono questi. Il resto lo devono stabilire i decisori politi- ci». Ecco, in queste ore al Mini- stero della Salute dovranno ri- solvere un rompicapo molto in- sidioso, perché come commen- ta uno scienziato «come fai, sba- gli, o lascia senza vaccini per al- cuni mesi gli ottantenni, o gli ri- servi un prodotto che secondo Aifaé meno efficace». Mauro Evangelisti ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA LA DECISIONE Il ministro della Salute, Roberto Speranza fico. Altro nodo: cosa fare con i gio- vani con patologie gravi e mag- giormente a rischio Covid? Ha sen- soaffidarsi comunque ad AstraZe- neca, che secondo Aifa ha una effi- cacia attorno al 60 per cento, 0 é meglio attendere la disponibilita didosi di Pfizer e Moderna? Astra- Zeneca avra comunque anche un impatto molto positivo, perché consente una semplice distribu- zione (sono sufficienti normali fri- goriferi): dunque scatta il coinvol- gimento dei medici di base, che potranno vaccinare chi ne avra di- ritto nei loro studi; solo a marzo vedremo, se va bene, le famose “primule”, i tendoni sparsi nelle citta, ma le regioni ormai si stanno muovendo autonomamente per la vaccinazione di massa che AstraZeneca, con tutti i problemi illustrati, comunque favorisce. Arcuri ha ricordato i numeri dei vaccini in arrivo: ad oggi abbia- mo somministrato 1.800.000 vac- cini, oltre 462 mila seconde dosi; AstraZeneca ha confermato l'in- vio di 3,4 milioni di dosi nel primo trimestre, le prime consegne av- verrannoil10 febbraio (428.440) e il 20 febbraio (661.133); Pfizer e Moderna (che ha tagliato del 20 per cento) questa settimana invie- ranno 576.020 dosi, dall’8 al 14 feb- braio 1.070.560, dal 15 al 21 1.277.723, dal 22 al 2 1.115.520; a fi- ne febbraio saranno 6.364.808 do- siconsegnate. Mauro Evangelisti ‘© RIPRODUZIONERISERVATA Primo Piano G| Domenica 31 Gennaio 2021 www.gazzettino.it LA CLASSIFICAZIONE VENEZIA L’aria che tira é gia da zona gialla: pitt clienti nei nego- zi per l’avvio dei saldi, tanti av- ventori nei plateatici per le ulti- me consumazioni da asporto. Domani riapriranno i bar e i ri- storanti fino alle 18, oltre ai mu- sei benché con ingressi contin- gentati e ai confini comunali senza obbligo di autocertifica- zione. Domani appunto, non og- gi, con grande delusione soprat- tutto degli esercenti, che in Ve- neto come pure in Lombardia confidavano nella domenica per rilanciare colazioni in pa- sticceria e pranzi in trattoria: «Decisione incomprensibile e dannosa», dicono. ILBALLETTO Il balletto sulla data era anda- to avanti per tutta la giornata di venerdi, lasciando nel dubbio anche le Regioni, con governa- tori come Luca Zaia che annun- ciavano il lunedi (ma il suo as- sessore Roberto Marcato via so- cial lamentava l’incertezza sul tema) e presidenti come Attilio Fontana che invece contavano sulla domenica. Poi in serata il ministero della Salute aveva fat- to sapere che la nuova classifi- cazione sarebbe scattata a parti- re dal 1° febbraio, non dal 31 gen- naio, scatenando polemiche e dietrologie, visto che i preceden- ti provvedimenti erano entrati in vigore alla domenica. Ma cosi é:lordinanza riguardante il Ve- neto, nonché la Lombardia, l'Emilia Romagna e la Calabria, prende atto «della sussistenza dei requisiti», informa che «ces- sa l'applicazione delle misure» da fascia arancione e «produce effetti dal 1° febbraio 2021». LE CATEGORIE Una doccia fredda per le cate- gorie interessate dalle restrizio- ni. Spiega ad esempio Patrizio Bertin, presidente di Confcom- mercio Veneto: «Partire con la giornata festiva, e questa in par- ticolare, sarebbe stato utile su due fronti: per sostenere i saldi, CRISANTI PERPLESSO SULL’ALTALENA DI FASCE: «COSI NESSUNA BARRIERA ALLA TRASMISSIONE, VEDREMO GLI EFFETTI> LAPOLEMICA VENEZIA Amareggiato e arrabbia- to, Arrigo Cipriani non ci sta, e freme per l'apertura dello storico Harry's Bar. In un momento in cui alcuni scelgono di non aprire e altri invece decidono di cercare di tornare alla normalita, Cipria- ni si schiera con il “dovere” di aprire e rilanciare il lavoro. La decisione di diventare zona gial- la da lunedi, con la conseguente possibilita di rimettere in moto i pubblici esercizi, lo fa infuriare. Tanto da comprare una pagina pubblicitaria per annunciare sul giornale ai suoi clienti l'apertura dal I’ febbraio: «Avrei avuto cin- quanta coperti gia prenotati per la domenica, ritardare dopo il fi- ne settimana vuol dire un ulterio- re ammanco di trentamila euro di incassi. Ci sono clienti che aspettano da mesi per venire, in cassa ho mille euro e durante la settimana avremo poca gente, fa- remo diecicopertial giorno». Una decisione «incomprensi- bile» per I’"oste” piti famoso del mondo quella del governo che ha rinviato a lunedi l'effetto del pa- rere del comitato scientifico che ha sancito il ritorno alla zona gialla. Ma c’é anche il dispiacere per il comportamento delle asso- L’emergenza a Nordest Aperture solo da domani la delusione dei ristoranti Una decisione dannosa» Bertin (Confcommercio Veneto): «Partire domenica avrebbe favorito pranzi e saldi» La variante inglese é arrivata a Trieste IL BOLLETTINO VENEZIA La variante inglese é arrivata in Friuli Venezia Giulia. Dopo essere gia stata individuata in Veneto a ri- dosso di Natale, la mutazio- neé stata rintracciata in una donna rientrata in regione da Londra a inizio gennaioe risultata positiva sia al test rapido che al tampone mole- colare. La paziente non ha avuto contatti ed é stata im- mediatamente messa in iso- lamento, ma é sempre stata asintomatica ed é gia guari- ta. La sequenza genica é sta- ta ricostruita grazie alla col- laborazione tra il sistema ospedaliero di Trieste, il la- boratorio di Area Science Park e quello di virologia molecolare diIcgeb. IDATI Il bollettino friulgiuliano ieri ha segnalato 415 nuovi casi su 8.046 esami comples- sivi, per un totale di 6.038 in- fezioni dall’inizio dell’epide- mia. Altri 14 decessi aggior- nano la conta a 2.378. I rico- verati scendono a 57 in Tera- pia intensiva e a 596 in area non critica. Continua il calo delle curve anche in Veneto. Fra le 8 e le 17 sono stati con- tabilizzati altri 807 positivi (in tutto 311.973) e “solo” 20 vittime (8.929 dall’avvio dell’emergenza), una delle variazioni pill basse della fa- se autunnale e invernale. So- no in flessione pure i degen- ti: 256 quelli intubati, 1.977 i pazienti accolti negli altri re- parti. \@RIPRODUZIONE RISERVATA appena avviati, e per aiutare ri- storanti e bar che la domenica possono essere frequentati di pit rispetto a un normale gior- no feriale. Il governo avrebbe fatto bene ad andare alla sostan- za delle cose: slittare di un gior- no, eliminando una domenica cosi importante per il calenda- rio, non fa che allungare la fati- ca di molte attivita che attende- >Fontana (Lombardia): «Non capisco». In Fvg Fedriga firma l’ordinanza per il “giallo plus” vano un segnale d’incoraggia- mento». Al di la dei sentimenti, per gli operatori é anche una questione organizzativa: «Pren- diamo I’esempio di un ristoran- te che lavora con prodotti fre- schi: c’é chi ha fatto ordini con- sistenti pensando di partire do- mani (oggi, ndr.) e adesso si tro- vaa doverli buttare, pur avendo- li pagati. Chiediamo pit atten- Cosi in zona gialla Bar e ristoranti Circolazione nel proprio comune is = Spostamenti tra regioni o comuni commerciali Negozi Trasporto pubblico f) Sale giochi e scommesse Piscine, palestre, teatri, cinema Attivita sportiva Ean.) Musei e mostre Didattica scolastica Universita 8NH- 0931 Cipriani, le scuse ai clienti e un attacco al governo: «Rinvio incomprensibile» IL PATRON COMPRA UNA PAGINA DI GIORNALE «RITARDARE PER ME SIGNIFICA PERDERE ALTRI 30MILA EURO EINVECE TUTTI ZITTI> ciazioni di categoria, “ree” -a suo dire - di non esserci battute a suf- ficienza : «E inammissibile, qua ci portano via due giorni di lavo- roe nessuno fa niente. Il Comita- to tecnico scientifico ha dato il via da venerdi pomeriggio, il de- creto é arrivato lo stesso giorno, perché cambieremo da lunedi? Ho vissuto la guerra, la dittatura, quando viene tolta la libera non lo sopporto. E invece tutti zitti, stiamo diventando un popolo che si lascia fare tutto quello che vogliono». Non manca un’accusa anche al mondo vissuto da dietro alla ta- stiera: «Facebook ha rovinato le coscienze». E le lamentele arriva- no anche sul fronte ristori: «A “Strade sicure”, i750 militari resteranno sul territorio L'ACCORDO PADOVA E stato scongiurato, per ora, il rischio che i 750 militari impiegati nell’opera- zione “Strade sicure” duran- te la pandemia venissero ri- mandati in caserma. Ieri sera il ministero dell’Interno e quello della Difesa hanno in- fatti siglato un’intesa per il mantenimento dei miliari a disposizione delle prefetture. Lintesa sarebbe stata rag- giunta in attesa di un rifinan- ziamento del contingente nel- la proroga dello stato di emergenza per coronavirus fino al 31 aprile. Con la scadenza dello stato di emergenza legato al coro- navirus, poi prorogato fino al 31 aprile, era infatti scaduto anche il finanziamento per Timpiego dei soldati. Il ri- schio che venissero tolti dalle strade aveva sollevato le pro- teste dei sindaci dei capoluo- ghi. «E grave - aveva awvertito il sindaco di Padova Sergio Giordani - e ho gia protestato formalmente con il Prefetto perché si faccia portavoce di tutto il mio malessere a Ro- ma ma anche direttamente sentendo i vertici del Ministe- ro degli Interni». «Questo é il momento peggiore per assu- mere questa decisione», ave- va aggiunto Giordani, per il quale la pandemia «ha porta- to alcune criticita che richie- dono un maggiore controllo del territorio e, banalmente, col coprifuoco alle 22, c’é la necessita di una diffusa pre- senza di forze dell’ordine». Proteste che, ieri sera, hanno evidentemente dato frutto. ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA RISTORATORE Arrigo Cipriani zione e buon senso: bastava co- municare prima che la zona gialla si applica da lunedi». Con- corda Marco Barbieri, referente di Confcommercio Milano: «Non riusciamoa capire perché facciano partire la zona gialla da lunedi. Cosi é un ulteriore danno. L’attivita di pubblico esercizio permette di lavorare di domenica, quando magari le famiglie sono pili propense ad andareal ristorante a pranzo». LE REGIONI Non riesce a comprenderlo nemmeno il governatore Fonta- na: «Tornare lunedi in zona gial- laéun risultato importante e so- prattutto meritato. Anche se francamente continuo a non ca- pire perché il provvedimento non sia stato reso operativo da domenica». Ma anche le Regio- ni devono adeguarsi e cosi in Friuli Venezia Giulia il presi- dente Massimiliano Fedriga fa scattare a sua volta da domani la propria ordinanza, quella che ripropone alcune misure restrit- tive anti-assembramenti gia co- nosciute dal Veneto ai tempi del “giallo plus”, come le consuma- zioni solo da seduti dalle 11 alle 18, gli accessi ai negozi parame- trati alle metrature e la fascia oraria mattutina raccomandata per la spesa degli anziani. ITIMORI Il microbiologo Andrea Cri- santi non nasconde i propri ti- mori per I’altalena di fasce: «E una delle fasi di questo “stop and go”, di cui vedremo gli effet- ti, Effetti che ci diranno se é sta- to un errore o meno, dal mo- mento che le regioni in giallo, come si é gia visto, non offrono nessuna barriera alla trasmis- sione. Staremo a vedere». Ma le imprese vogliono essere ottimi- ste e cosi si preparano anche al- la riapertura delle scuole supe- riori, con la didattica in presen- za al 50% per le prime tre setti- mane di febbraio. «Siamo pron- tia fare la nostra parte per per- mettere agli oltre 70.000 stu- denti pendolari di rientrare in sicurezza», dichiarano Denis Pulita e Giambattista Danieli, presidenti rispettivamente dei gruppi Nec e Taxi di Confartigia- nato Veneto. Nell’operazione, infatti, saranno coinvolti anche 700 bus privati e la categoria an- nuncia di poter mettere a dispo- sizione «mezzi e risorse per in- tervenire in caso di guasti di bus», Angela Pederiva © RIPRODUZIONE RISERVATA fronte di otto milioni di incassi i ristori ricevuti ammontano a 1l0mila euro, non é permesso, chi é alla guida del Paese non é adatto». Con tante scuse, infine, ai clienti «per quanto sta acca- dendo: anche se non é colpa no- stra,ma mi scuso per glialtri». L'IMPEGNO Per Cipriani la decisione di te- nere aperto «é un impegno che fa parte della posizione del mondo della ristorazione». Una storia che si ripete: «Sessant’anni fa tan- ti miei colleghi erano stati chia- mati a una serrata, l’allora presi- dente degli esercenti era d’accor- do, io invece avevo deciso di tene- re aperto, avro fatto 5mila caffé a 50 “schei”, meta del prezzo cor- rente». E da ristoratore compren- de anche I’esasperazione di chi, nei giorni scorsi, aveva deciso di aprire comunque, sulla scia della manifestazione “#ioapro”: «For- se se avessi avuto un’osteria “sconta” l'avrei fatto anche io. Non sono un rivoluzionario ar- mato, pero non é possibile che una nazione vada avanti solo su opinioni di virologi e dottori, esi- ste anche la scienza dell’uomo, che é tale perché lavora. Questi al potere non sanno neanche cosa sia lo sviluppo economico». Tomaso Borzomi ‘©RIPRODUZIONE RISERVATA Primo Piano G| Domenica 31 Gennaio 2021 www.gazzettino.it LA RIPARTENZA VENEZIA Venezia si prepara a ria- prire al mondo della cultura. La Fondazione Musei civici ha infat- ti annunciato che a meta mese, in occasione del Carnevale, Pa- lazzo Ducale e il museo Corner torneranno ad essere visitabili. Con la classificazione in zona gialla anche bar e ristoranti, con Ta clamorosa eccezione del Caffe Florian in piazza San Marco, si preparano a voltare definitiva- mente pagina per ridare nuovo ossigeno al centro storico lagu- nare. Sembra cosi superata la po- lemica scatenata dal fatto che il sindaco Luigi Brugnaro, nella fa- se piti acuta dell’epidemia, aveva ipotizzato la riapertura solo ad aprile. LASVOLTA «Stiamo definendo le date in questi giorni - spiega Mariacristi- na Gribaudi, presidente della Fondazione Musei civici di Vene- zia - idea potrebbe essere quel- la di aprire proprio giovedi 11 (giovedi grasso), magari prose- guendo nel fine settimana tra il 13 e il 14 quando, da quello che ci hanno detto gli albergatori, ci sa- ranno diverse persone che arri- veranno in citta». Quello della ri- partenza, con i locali che riapro- no domani, é un segnale decisivo per rivedere piazza San Marco un po’ affollata. E il fatto che le prenotazioni alberghiere stiano crescendo alimenta anche un comprensibile ottimismo. «La nostra speranza - aggiunge Gri- baudi - é di poter lavorare anche nei fine settimana, quando so- prattutto le famiglie, libere da impegni di lavoro e di studio, po- tranno spostarsi nei nostri mu- sei. Per prima cosa apriremo Pa- lazzo Ducale e il museo Correr, in un secondo tempo sara la vol- ta del museo del vetro e poi, se le richieste lo permetteranno, an- che altri spazi come, ad esempio, lacasa di Goldoni». Anche le Gallerie dell’Accade- mia da venerdi sera hanno fatto scattare il piano di rientro. «Stia- mo ultimando gli ultimi lavori necessari per accogliere al me- glio i turisti - precisa il direttore Giulio Manieri Elia - Per quanto ci riguarda le Gallerie dell’ Acca- demia riapriranno lunedi 8 feb- braio. Il primo giorno ci sara Yorario ridotto, fino alle 14, e poi da martedi a venerdi la chiusura é fissata alle 19.15. Certo, anche noi speriamo che ci sia la possi- bilita di lavorare nei fine settima- Ritorno in zona gialla SAN MARCO La presidente del Musei civici veneziani, Maria Cristina Gribaudi e, sotto, Yamministra- tore delegato del caffe Florian, Marco Paolini (FOTOATTUALITA) Venezia, | musei riaprono Ma il Florian: «Noi chiusi» > Il piano: ripresa anticipata dall'll febbraio Il caffé simbolo della piazza non si fida: Prima Palazzo Ducale e Correr, poi il vetro «E solo caos, rischiano il posto 70 persone» na, quando la gente ha pitt tem- po per ammirare le opere. In ge- nerale va detto che la riapertura dei musei potra aiutare non solo gli appassionati d’arte, ma an- che le varie attivita commerciali, penso ad esempio ai bar ed ai ri- storanti, che hanno faticato pa- recchio in questi mesi». Sul fronte della terraferma va segnalata la riapertura del Mu- seo del ‘900 da mercoledi 3 per ora per tre giorni alla settimana. Ufficializzati anche gli orari di apertura dell’M9: mercoledi 3 e giovedi 4 dalle 10 alle 18, mentre venerdi I'M9 sara visitabile dalle I2alle 20. LAPOLEMICA Chi invece non ne vuol sapere di accendere le luci del suo loca- le é Marco Paolini, amministra- tore delegato di Sacra, societa che gestisce il celebre Caffé Flo- rian. «Dov’é il Governo, che cosa stanno combinando? Ogni gior- no - dice Paolini - ci costa 1Omila euro, é una situazione dramma- tica. Senza spostamenti tra le re- gioni, senza turismo, con i vene- ziani che non sono mai venuti, Van Gogh, inaugurazione-bis Goldin: «Ma non c’é ragione per lo stop nel week end» L'EVENTO PADOVA I “lenzuolini” bianchi che proteggevano i quadri dopo tre mesi sono stati tolti. Volti e pae- saggi, rimasti al buio e in un con- testo surreale presidiato dalle guardie armate, sembrano rie- mersi da un sonno forzato, dura- to 90 giorni. Pronti a suscitare nuovamente emozioni, anche se a tempo determinato, per un pubblico contingentato e con orario ridotto. Da dopodomani, martedi, infatti, riaprira anche la mostra “Van Gogh. I colori della vita”, allestita al Centro San Gae- tano di Padova il 10 ottobre scor- so, e chiusa per I'emergenza-Co- vid dopo tre settimane. E metafo- ricamente a essere protagonista é proprio il “giallo”, il colore “pitt vicino alla luce” che nel periodo francese per Van Gogh ha rap- presentato una rivelazione deci- siva per la sua straordinaria pro- LORGANIZZATORE Marco Goldin DA MARTEDI DI NUOVO VISITABILE (PER ORA FINO AL 12 FEBBRAIO) LA MOSTRA A PADOVA IN POCHE ORE MILLE BIGLIETTI VENDUTI duzione artistica, e che oggi, ca- ratterizzando invece il Veneto sulla base dell’andamento della pandemia, consente di tornare a “tu per tu” con capolavori di straordinaria bellezza come il “Seminatore”, il “Covone sotto un cielo nuvoloso”, o I’’Autori- tratto con cappello di feltro”. La rassegna, come ha anticipato il curatore Marco Goldin, uno dei massimi esperti del maestro olandese, intanto tornera ad ac- cogliere i visitatori per 9 giorni, cioé fino al 12 febbraio, quando cisara l'aggiornamento legato ai contagi che determina appunto il colore di ciascuna regione. Nel frattempo il call center di Linea d’ombra é stato preso d’assalto con mille biglietti venduti poche ore, come il sito a cui si sono col- legati centinaia di utenti, ma per ora vengono accolte prenotazio- nisolo per questo primo periodo in cui c’é la certezza dell’apertu- ra. PADOVA La sala vuota e i quadri per meta coperti da teli bianchi LE RIFLESSIONI Non é facile, comunque, far ri- partire una mostra di tale porta- ta, tra le pit importanti allestite almondo durante la pandemia, e quindi lo storico dell’arte ha de- ciso di ritardare di un giorno gli accessi, in modo da ri-tarare l’or- ganizzazione del personale e del- la sicurezza. «Sara come partire da zero, con una memoria della bellezza delle opere di Van Gogh da costruire una seconda volta - ha spiegato -. Ora finalmente da- vanti ai quadri reali, dopo le tan- te ore di dirette Facebook che all’artista olandese ho dedicato negli ultimi tre mesi. Sara una sorta di seconda “inaugurazio- ne”, come se la mostra partisse effettivamente il 2 febbraio 2021, per proporre la bellezza strug- gente dei colori, quelli di Van Go- gh, che potranno aiutare a guari- re le cicatrici che la pandemia sta lasciando nei nostri cuori. “I colori della vita” é del resto il sot- totitolo della mostra, cioé luogo in cui arte, e appunto vita, si toc- cano per non lasciarsi pit». Chiu- sura forzata prima, e riapertura parziale ora, perd, penalizzano pesantemente. «Non capisco - di- ce ancora Goldin - quale sia la ra- tio che ha fatto decidere di far chiudere la mostra nel weekend, visto che gli ingressi contingen- tati permettono di far entrare nelle sale l'identico numero di persone ogni giorno, che sia lu- nedi, o domenica. E un non sen- so. In secondo luogo, ribadisco che la possibilita di contagio é IL CURATORE: «SI RIPARTE DA ZERO» ENTRANO 15 PERSONE OGNI DIECI MINUTI E POSSONO RIMANERE PER UN'ORA LA PRESIDENTE GRIBAUDI: «ABBIAMO BISOGNO DEL SABATO E DOMENICA QUANDO LE FAMIGLIE SONO LIBERE» se non quando era gratis, gli in- cassi sarebbero di 6-700 euro al giorno, di cosa stiamo parlan- do?». In ballo, al Florian, ci sono 75 dipendenti: «Non apriamo - aggiunge Paolini - il demanio vuole i soldi, i ristori non arriva- no, ricordo che ci hanno dato 120mila euro su 6,5 milioni di perdita, il 2%, é normale non ave- re regole per ridurre i canoni del- le concessioni? Piazza San Mar- co é deserta gli aerei non arriva- no e gli hotel son chiusi». L’'am- ministratore se la prende con il Governo, a tutti i livelli: «Dema- nio, ministri, sindaco, come si fa achiedere affitti a chi é chiuso?». Zona arancio, gialla 0 altro non fa differenza: «Sulla complessita hanno creato un caos, non ci possono governare cosi, hanno invertito le cose. A rischio sonoi dipendenti, diciamocelo chiara- mente, se noi soci perdiamo gli investimenti, cadiamo in piedi, ma a rimetterci sono loro. Stia- mo cercando di congelare la so- cieta per salvare il loro lavoro. Mi fa male vedere queste perso- nea 5-600 euro al mese grazie al- lacassa integrazione». Gianpaolo Bonzio (ha collaborato Tomaso Borzomi) paria zero, essendo i controlli ri- gorosi; per esempio, da Van Go- gh entrano 15 persone ogni 10 mi- nuti, che possono rimanere un’ora, con la sorveglianza che garantisce il rispetto del distan- ziamento. Ipotizzare di far fron- te alle spese colossali che richie- de una rassegna del genere, con 1.000-1.500 ingressi la settima- na, éimpensabile». LACITTA Sulla riapertura della rasse- gna sono intervenuti pure il sin- daco Sergio Giordani, e l'assesso- re alla Cultura, Andrea Colasio. «All'interno delle proposte cultu- rali di Padova - hanno commen- tato - la mostra dedicata a Van Gogh si inserisce come una gem- ma preziosa ed é per questo che siamo felici che riparta in un tempo che rimane incerto, ma che proprio per questo ha biso- gno di bellezza, come quella che offrono le opere straordinarie del pittore olandese». I nuovi orari della mostra sa- ranno i seguenti: dalle 10 alle 13, e dalle 14,30 alle 19,30, dal lunedi alvenerdi, con chiusura il sabato e la domenica. Le prenotazioni vanno fatte al call center di Linea dombra, al numero 0422 429999. Nicoletta Cozza ‘©RIPRODUZIONERISERVATA Primo Piano G| Domenica 31 Gennaio 2021 www.gazzettino.it on @ una minaccia, semmai una promes- sa: «Se il teatro Ariston apre i battenti per il fe- stival della canzone di Sanremo, io il giorno dopo apro il Goldoni di Venezia, il Verdi di Padova, il Del Monaco di Treviso. Personalmente andro ad aprire i cancelli». Giampiero Beltotto, 66 anni, romano di na- scita, veneto di adozione, un cur- riculum che va dalla Rai a “L'In- dipendente” fino agli incarichi di portavoce di Luca Zaia quand’era ministro all’Agricoltu- rae poi capo ufficio stampa della Regione, nonché direttore della comunicazione della Fenice, é il presidente del Teatro Stabile del Veneto, una delle piii prestigiose istituzioni culturali venete. Ma i teatri, alla pari dei musei, sono chiusi da mesi. Con una differen- za: da oggi i musei nelle “aree gialle” potranno riaprire, i teatri- come i cinema, le piscine, le pale- stre - no. Sipari abbassati che au- mentano la difficolta di una citta, come Venezia, che senza turismo sista svuotando e desertificando. Presidente Beltotto, Venezia é vuota: prima Il’Aqua Granda, poi il Covid, turisti non ce ne so- no piu, le attivita economiche sono in ginocchio. Questa crisi non pud essere l’occasione per ripensare le fondamenta eco- nomiche della citta? «Intanto una premessa. Ci sono delle categorie che, senza gli ol- tre 20 milioni di turisti all’anno, stanno soffrendo molto, hanno bisogno di aiuti e di solidarieta. Ha ragione il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, quando dice che non ci si puo limitare a dire che servono ristori: i ristori vanno da- ti, nel momento in cui li annunci devono esserci, immediati». Il sindaco Brugnaro ha dato SHOPPING IN SICUREZZA Q Giampiero Beltotto «Universita, cinema, teatri: una nuova offerta turistica» >Il presidente dello Stabile: «Ha ragione >«Dopo la fine dell’epidemia Venezia sara Brugnaro, lavori e progetti non mancano» al centro della nostra produzione artistica» una lettura diversa di Venezia “vuota”, dice che, anche se non si vede, la citta sta lavorando. Voi state lavorando? «Non si pud che essere d’accordo con il sindaco. Il Teatro Goldoni, una delle pitt grandi istituzioni culturali della citta, sta lavoran- do e sta progettando. Abbiamo firmato 300 contratti con altret- tanti attori, registi, operatori. Stiamo rifacendo la sala del Gol- doni, convinti che Venezia sia la gemma della corona: quando tut- tal’emergenza sanitaria legata al Covid-19 sara conclusa, si dovra ripartire con Venezia al centro del progetto artistico 2021-2024 Cl SONO OPERATORI CHE SENZA VISITATORI STANNO SOFFRENDO: A LORO SOLIDARIETA E RISTORI, MA DEVONO ESSERE IMMEDIATI PRESIDENTE Giampiero Beltotto in platea al teatro Goldoni di Venezia non puoi raggiungerci, scopri il nostro servizio SHOPPI rthurglen.it/noventadipiave inata in base al del Teatro Stabile del Veneto. E sara un progetto internaziona- le». Inche senso? «Se il Teatro La Fenice é ancora- toal centro della citta e al grande flusso turistico, noi saremo il grande progetto tra Venezia, Pa- dova, Treviso». Perd intanto siete fermi. «Non abbiamo il pubblico in sa- la, ma non siamo fermi. Non po- tendo aprire i nostri teatri, du- rante le feste natalizie sulla piat- taforma digitale Backstage abbia- mo avuto 130mila visualizzazio- MA SE PER SANREMO UTILIZZANO L'ARISTON 10 APRO SUBITO GOLDONI, VERDI E DEL MONACO ni dei nostri spettacoli, di cui solo 40mila con il concerto di Capo- danno. Numeristraordinari». Il Veneto é stato promosso in zona “gialla”, ma i teatri resta- nochiusi. Previsioni? «Noi siamo pronti, ci diano una data e il giorno dopo apriamo. Se c’é un posto sicuro, quello é il tea- tro. La Mostra del cinema di Ve- nezia ha dimostrato che il festi- val in sicurezza si pud fare». Cosa pensa del festival di Sanre- mo? Pare lo facciano senza pub- blico. «lo senza pubblico non lo farei, Sanremo richiede il pubblico. Ma é chiaro che se I’Ariston ria- pre, con spettatori veri o figuran- ti, inviero un telegramma al mini- stro e al prefetto e il giorno dopo aprirdi teatri di Venezia, Padova, Treviso. La legge é uguale per tut- ti,ono?». Il Goldoni riaprirebbe in una citté comunque vuota. Brugna- ro sostiene che Il’economia pre- dominante di Venezia sara sempre il turismo. Concorda? «Intanto Venezia non sta moren- do, basta vedere i set cinemato- grafici di questi mesi. Dopodiché se aggiungi al turismo I'Universi- ta, la Fenice, il Goldoni, l’offerta cambia. Si pud inventare una nuova offerta turistica? Io penso disi». Chi dovrebbe decidere quale svolta economica imprimere a Venezia? Magari un tavolo di esperti? «Se vogliamo che qualcosa nau- fraghi si fa un tavolo o una cabi- na di regia. Non é il sindaco che sta organizzando i 1.600 anni di Venezia? Decide lui, sennd cosa loabbiamoelettoa fare?». Alda Vanzan {© RIPRODUZIONERISERVATA AVVISO A PAGAMENTO L’ MARRY’S BAR DI VEAEZIA = AAAUAGCIA Al SUC! CLIEATI ChE [Ly] /\R Rvs DA LUMEDI’ 1° FEBBRAIO 2021 BAIR: SARA’ APERTO TUTTI 1 GORA DALLE 10 ALLE 16 Lenerdi 29 gennato- tb comitato- scientifico- naztonale, dopo- besame sull indice RT, avevw “Promosso”” tn zona, gially la Regione Veneto- Jodluppo- Gconomico- luv emesso- lo- stesso. giorno- utv OPCM Cio hy fatto perdere due giornt di ripresa prezosa a bar ai ristoranti di tutta lw Regione: iw decistone & stata presa serzw aleuna protesta da parte delle assocaztont de categoria lene. He Cprars CIPRIANI