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Il Gazzettino-Friuli 2021-01-06 PDF

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€ 1,20 ‘ANNO135-N° 4 il Quotidiano DAL 1887 IL GAZZETTINO | del NordEst ~ ss 120 I Mercoledi 6 Gennaio 2021 FRIULI Padova adotta la Foresta sacra dell’Uganda «Ora I’Unesco» Boccia pagina 16 Milan-Juve con il Covid fuori Cuadrado e Alex Sandro Mauro e Riggio a pagina 19 www.gazzettino.it IN EDICOLA CON ILGAZZETTINO Veneto, non si cambia: superiori in aula a febbraio > Anche il Friuli non riapre Zaia: una scelta imposta da indicazioni scientifiche Le scuole dell’infanzia elementa- ri e medie riapriranno in tutta Italia - con pochissime eccezioni - in presenza domani, 7 gennaio. Lo stesso giorno riapriranno in presenza, per meta degli alunni, anche le scuole superiori in Trentino Alto Adige e in Valle d'Aosta. Nel Lazio, in Toscana e in Emilia Romagna le scuole su- periori riapriranno al 50% della presenza I'll gennaio. Le altre Regioni vanno in ordine sparso, a partire da Veneto e Friuli che confermano il ritorno in classe per gli studenti delle superiori dal 1° febbraio (a meno che, ha precisato il governatore Luca Za- ia, la situazione sanitaria tra un mese non precipiti). «Confermo le scelte sulla scuola - ha detto Zaia -. Ribadisco che non é una decisione politica, le indicazioni scientifiche ci dicono che biso- gna chiudere. Penso che a quasi 200mila tra ragazzi e insegnanti delle scuole superiori chiedia- mo un sacrificio, ma é per il be- ne della collettivita>. Vanzana pagina4 STUDENTI A scuola con l’autobus Le misure «Se si ammala un alunno, a casa tutta la classe» Unalunnosi becca il coronavirus? Tutti isuoi compagniacasa. II che vale per tutti: bimbi degli asili, delle elementari, delle medie. La Regione Veneto ha modificato infatti il protocollo per lescuole. Apagina5 Il bilancio Il Veneto accelera sui vaccini: usato il 73,9% delle dosi Vaccino, 28.752 dosi somministrate in tutto il Veneto per una percentuale del 73,9%. La “catena di montaggio” anti-Covid ha unasola variabile:l’arrivo delle fiale. A pagina 4 L'Italia tra rosso e arancione > Arrivano i nuovi criteri: Veneto e Friuli rischiano la chiusura totale. In giallo forse solo 4 regioni Il commento Il buon senso cancellato dalle ideologie Alessandro Campi averita— dura da riconosce- re per il governo, dura da accettare per gli italiani — che lo pseudo-lockdown na- talizio non é servito a granché. Draltronde, se stabilisci una rego- la ferrea ma poi introduci ecce- zioni finalizzate a evaderla non puoi aspettarti che essa funzioni o venga rispettata. Per le feste do- vevamo stare tappati in casa,ma fatta salva la possibilita di anda- re a trovare amici e parenti una volta al giorno. I] risultato, con i Da lunedi quasi tutta Italia sa- ra colorata di arancione, con tutte le conseguenze previste, come la chiusura di bar e risto- ranti. Con i nuovi criteri, che abbassano I’asticella dell’Rt che sancisce misure pit seve- re, alcune regioni rischiano il rosso. Vale soprattutto per il Veneto: a oggi é impossibile fa- re previsioni, perché bisogne- ra attendere le elaborazioni dell'Istituto superiore di Sani- ta che usciranno venerdi, ma gia il 31 dicembre il Veneto aveva I’RT a 1,07, una valuta- zione d'impatto sul sistema sa- nitario “alta” e quella della classificazione complessiva ri- schio a “moderata-alta”. Ci so- no altre regioni a rischio: il Friuli, che si trova in una situa- zione sovrapponibile a quella del Veneto, e la Calabria. Po- trebbero “salvarsi” Sardegna, Toscana, Piemonte e Molise. Verso la proroga fino a luglio Il caso. Lombardia, vaccinazioni flop: si accelera sul rimpasto Gallera in bilico, spunta la Moratti L’intervista Brugnaro: «Musei chiusi, basta polveroni: ecco la verita» Davide Scalzotto 1 sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, in un’intervista, scende in campo sulla pole- mica nata dalla decisione di chiudere i Musei civici fino all’ aprile. C’é una mobilita- zione in citta e non solo, c’é una petizione nazionale, il quotidiano francese Le Figa- ro titola “Venezia, clamore per la chiusura dei musei”. «E una decisione che rivendico, difendo e spiego, perché qui é stata montata la solita bufera dal solito fronte sindacale in- terno, alimentata poi dalla so- lita parte che non vedel’ora di fare mozioni, petizioni, inter- venti, polveroni. La Fondazio- ne Musei é un bene pubblico, che merita una gestione ocu- lata. In questa fase di pande- mia, di incertezza su tutto, di assenza di mobilita, abbiamo programmato un bilancio a zero incassi per consentire di garantire la cassa integrazio- ne ai dipendenti. Ho agito co- me un buon padre di famiglia e lo rivendico. L’apertura dei musei dipende dalla ripresa della mobilita delle persone, dal bacino di utenza. I nostri vivevano e vivranno soprat- tutto dei turisti. Quindi senza musei saldamente chiusi e i cen- dello stato d’emergenza. turisti, come facciamo ad tricommerciali (...) Evangelistie Malfetano aprire?». Continua a pagina 23 alle pagine2e3 RIMPASTO Letizia Moratti potrebbe subentrare a Giulio Gallera. Guasco a pagina 7 Continua a pagina 10 Regno Unito rere _ Elisabetta scopre 0 stallo allarma il Colle un business d’oro: DIFENDITI CON SUSTENIUM IMMUNO crisi pilotata, no di Conte comprare canzoni Francesca Pierantozzi 7) FE lizabeth II rules”, que- sto é certo, dopo 62 an- ni di regno, e con che stile. Forse meno scon- tato é che la Regina d'Inghil- terra sia anche molto rock e pop, visto che regna (almeno per I'll,2% del capitale del fon- do che ne gestisce le royal- ties) anche sulle canzoni di Justin Timberlake, Rihanna e Beyoncé, su alcuni pezzi di Bruce Springsteen (...) Continua a pagina 13 ADULT! JUNIOR PER SOSTENERE LE DIFESE IMMUNITARIE DI TUTTA LA FAMICLIA. GLI INTEGRATOR! ALIMENTARI NON VANNO INTES! COME SOSTITUTI DI UNA DIETA VARIA, EQUILIBRATA E DI UNO STILE DI VITA SANO. REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 ‘¥ llprezo degli abinamenti®aggiuntvo al prezode"I\Gazzettino'efino ad esaurimento.Lapromozion aida sola per rea delta provincia di edizone.Speizine in abbonamentopostle:OL 359/03 cov. nL n.48 del 27/02/04) art. commal, VE “Calendario Barbanera 202+ €290 + "Dolomiti. Passegiatesulaneve" + €7,90 + “Agenda del Leone 201" + €880 + “AlmanaccoBarbanera 202 + €690 4 Renzi: allora lasciamo «Conte deve dimettersi. Se non lo fara, ci penseranno Bellanova e Bonetti a lasciare aprendo la crisi». La pistola di Matteo Renzi é sul tavolo. Giuseppe Conte, in piena pandemiae con il governo ormai agonizzante, pero prende tempo per evitare loshow-down e l'apertura formale della crisi. Una situazione di «incertezza» e di paralisi che «allarma e preoc- cupa» il capo dello Stato, che a fi- ne anno ha invocato il «tempo dei costruttori», avvertendo che «incertezze e perdite di tempo» non sarebberostate tollerabili. Gentilia pagina 8 2 Primo Piano G| Mercoledi 6 Gennaio 2021 www.gazzettino.it ILCASO ROMA Da lunedi gran parte dell'Italia sara colorata di aran- cione, con tutte le conseguenze previste, come la chiusura di bar e ristoranti. I nuovi criteri abbas- sano lasticella dell’Rt (indice di trasmissione del virus) che sanci- sce misure pit severe e alcune re- gioni rischiano il rosso. Vale so- prattutto per il Veneto: ad oggi é impossibile fare previsioni, per- ché bisognera attendere le elabo- razioni dell'Istituto superiore di Sanita che usciranno venerdi, ma gia il 31 dicembre il Veneto aveva I’Rt a 1,07, una valutazione d'impatto sul sistema sanitario “alta” e quella della classificazio- ne complessiva rischio a “mode- rata-alta”. Con 1,25 c’é il passag- gioa “rosso”, un valore che appa- re plausibile. Proprio il caso del Veneto ha convinto i tecnici del Ministero della Salute a rivedere la determinazione della classifi- cazione in giallo, arancione e ros- so: la Regione di Zaia, che ha dal- Ja sua un sistema sanitario che ha retto all’onda d'urto dei conta- gi, € sempre rimasta gialla, con chiusure limitate, ma poi ha pa- gato questa situazione di privile- gio in termini di incremento dei casi di Sars-CoV-2. Con i nuovi criteri, il fatto che il Veneto vada verso la fascia rossa é considera- to molto probabile. CHIRISCHIA Il Lazio é un‘altra regione che, sia pure con un aumento dei positi- vi, ha limitato i danni e ha avutoi numeri per restare gialla. Il suo Rt ora é vicino a1, se lo superera, come é possibile, per la prima volta finire in fascia arancione, con conseguente chiusura di bar e ristoranti. Ci sono altre Regioni a rischio arancione 0 rosso. La Calabria, oltre a un sistema sani- tario fragile, paga un Rtche é ben al di sopra di 1 e potrebbe diven- tare rossa, mentre é quasi sconta- to che quanto meno si ritrovi in arancione. Il Friuli-Venezia Giu- lia, nei fatti, si trova in una situa- zione sovrapponibile a quella del vicino Veneto, con Rt attorno a 1. L’Emilia-Romagna appare prossima alla classificazione in arancione, mentre vi sono alcu- ne Regioni che stanno affrontan- do una situazione epidemiologi- ca fluida. Prima fra tutte, 'Um- bria: nell’'ultimo report I'Rt era basso e non preoccupava l’impat- to sugli ospedali, peré ci sono al- cuni segnali discordanti. L’Uni versita dell'Insubria, ad esempio, esegue un monitoraggio indipen- dente dell’indice di trasmissione e calcola, per I'Umbria un valore di 1,3. Non é la stima ufficiale, quella che conta per le decisione del Ministero della Salute é elabo- rata dalla Fondazione Kessler per conto dell'Istituto superiore di Sanita, pero é comunque un dato da non sottovalutare. A ri- schio arancione l’Abruzzo, che aveva si un Rt molto basso nell'ultima rilevazione, ma che registra l’incremento dei ricove- ri. Anche Puglia e Lombardia sembrano, quanto meno, destina- tearitrovarsi in arancione. ALLARME SICILIA In Sicilia ieri si @ accesa la spia dell’allarme: é stata la terza regio- ne per numero di nuovi positivi, oltre 1.500 con poco piti di 9.500 tamponi. Bene, ma allora nessu- na Regione potrebbe aspirare al- la classificazione meno restritti- va di gialla, che consente, ad esempio, a bar e ristoranti di re- stare aperti, sia pure fino alle 18? Detto del Lazio, che comunque é SOTTO OSSERVAZIONE ANCHE LOMBARDIA PUGLIA E UMBRIA, RIPRESA DEL VIRUS IN ABRUZZO E SICILIA, LAZIO IN BILICO Il ritorno dei colori Zone rosse e arancioni in quasi tutta Italia A rischio il Nordest >In base ai nuovi parametri, da domenica »Con i criteri pitt severi nuove limitazioni solo Sardegna e Molise forse saranno gialle _ per il Veneto, analogo l’indice Rt del Friuli Fino al 31 gennaio La Germania prolunga il lockdown Angela Merkel ha confermato il prolungamento del lockdown al 31 gennaioe ha annunciato il rafforzamento dialcune misure restrittive. Lavariante inglese, ha spiegato, é «un motivo in pill per lariduzione dei contatti». Sara reintrodotta la misura di marzo che prevede che ogni nucleo familiare potra entrare in contattocon un’altra personae non conun altro nucleo familiare. Merkel ha quindi confermato lintroduzione diuna limitazione degli spostamenti entrounraggio di15km dalla residenza. Le scuole resteranno chiuse fino a fine mese, mentre le persone che provengono da regioni giudicatea rischio dovranno starein quarantena per cinque giorniancheseil tamponeé negativo. Palazzo Chigi illuminato di rosso, bianco e verde La possibile classificazione delle Regioni dall'll gennaio Z regioni in bilico tra fascia arancione e fascia rossa BZ regioni in bilico tra fascia arancione e fascia gialla Indice di contagio RT oltre quota 1,25 PERMANE IL COPRIFUOCO Indice di contagio RT oltre quota 1,00 Le regole (dovranno essere confermate da un Decreto legge o da un Dpem) © Non si pud uscire dalla propria Regione (se non per motivi seri e con autocertificazione) © Centri commerciali chiusi nei festivi e nei prefestivi (ma restano aperte farmacie, parafarmacie, edicole, alimentari, tabaccherie) © Mostre e musei chiusi » Palestre e piscine chiuse = Bar e ristoranti chiusi dalle 18 (ma possono fare asporto fino alle 22) © Scuole superiori aperte al 50% salvo diversa indicazione regionale © Trasporti ridotti ad eccezione di quelli scolastici © Si possono visitare parenti e amici solo in coppia con figli con meno di 14 anni © Si pud andare nella seconda casa solo se si trova in Regione © Chiabita in comuni con meno di 5.000 abitanti pud muoversi in un raggio di 30 km anche al di fuori deta propria Regione © Si pud sempre tornare nella propria residenza o domicilio Oltre alle misure previste per la gialla © Non si pud uscire dal Comune ma con tre deroghe (oltre a motivi di lavoro e salute) @si pud raggiungere la seconda casa entro i confini regionali @ chi abita in centri piccoli pud muoversi in un raggio di 30 chilometri @© si pud andare a trovare amici e par una sola volta al giorno in copia con figli di meno di 14 anni © Negozi chiusi ad eccezione di alimentari, farmacie, edicole © Scuole superiori aperte al 50% salvo diversa indicazioni dette singote Regioni FASCIA ROSSA Oltre alle misure previste per la gialla el'arancione © Non si pud uscire di casa ma probabilmente saranno confermate le deroghe previste per la fascia arancione © Scuole superior! in didattica a distanza e probabilmente anche seconda e terza media salvo diversa indicazione delle singole Regioni LEgo-Hub ancora in bilico, dalle ultime rile- vazionie sulla base anche dei da- ti pit recenti, potrebbero salvarsi Sardegna (anche se nell’ultimo report aveva un livello di rischio “non valutabile”, che equivale ad jae Toscana, Piemonte e Mo- ise. SPETTRO INGLESE Perché c’é tanta preoccupazione per l'andamento dell’epidemia? In fondo I'Italia ieri ha registrato un quarto di nuovi casi positivi del Regno Unito, che é arrivato a 60 mila al giorno, e l'incidenza nel nostro Paese (numero di in- fetti ogni 100mila abitanti) é infe- riore a quello della Germania e dell’Austria e un terzo di quello dell’Olanda. Ci sono due preoccu- pazioni che hanno convinto il go- verno e il ministro della Salute, Roberto Speranza, ad abbassarei limiti che fanno scattare l’aran- cione e il rosso. Il primo é pro- prio il se- gnale che giunge da Londra: la diffusione della va- riante ingle- se, ma an- che di altre mutazioni del virus, aumenta la velocita di trasmissio- ne in modo considere- vole, si vuo- le evitare un’improv- visa accele- razione simile a quella che sta su- bendo la Gran Bretagna. La se- conda é causata dal fatto che an- cora non sappiamo quali saran- no ireali effetti delle festivita na- talizie quando, al di 1a delle limi- tazioni, si sono moltiplicate le oc- casioni di incontro, e temiamo che il 7 gennaio la riapertura del- le scuole (in dubbio quelle supe- riori, ma certa quella delle ele- mentari) possa provocare un in- cremento del contagio. Gia oggi giungono segnalazioni di molti contagi avvenuti durante i ceno- ni in famiglia. In sintesi: i dati dell’ultima settimana, se slegati dal contesto, non sono dramma- tici anche se in aumento, ma la curva pud risalire, visto che negli ultimi giorni sono stati eseguiti pochi tamponi. E continuano a essere moltissimi i decessi, ieri 649. Alcuni numeri: sempre ieri 15.378 positivi su 135mila tampo- ni; altri 202 ricoveri in terapia in- tensiva; in totale, aumentano i posti letto occupati da pazienti Covid e questo non é mai un se- gnale incoraggiante (25.964, in- cremento di 68 unita). Su base settimanale c’é un aumento dei nuovi casi positivi? Si. Detto che la presenza negli ultimi quindici giorni di molti giorni festivi com- plica sempre i confronti, emerge che tra il 30 dicembre e il 5 gen- naio sono stati individuati 114.144 nuovi casi, tra il 23 e il 29 dicembre 90.716. In media nell'ultima settimana sono stati 16.306 al giorno, in quella prece- dente 12.959, c’é stato un incre- mento del 26 per cento. In sinte- si: la trasmissione del virus é au- mentata, bisognera capire perd se si tratta solo di una anomalia statistica legata al fatto che a Na- tale il sistema dei tamponi si era arenato o se invece nei prossimi giorni si andra a un consolida- mento della crescita. Sperando che Roma e Milano non siano Londra o Glasgow. Mauro Evangelisti ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA SU BASE SETTIMANALE SEGNALATO UN INCREMENTO DEI FOCOLAI, SLTEME L'EFFETTO CENONI DI NATALE Primo Piano G| Mercoledi 6 Gennaio 2021 www.gazzettino.it I bilancio in Italia IERI 135.106 Tamponi effettuati | Nuovi casi 15.378 % positivi rispetto ai test 04/01 | 05/01 13,8% | 11,38% Deceduti —- 649 1.536.129 Guariti 76.329 Deceduti 2.181.619 CONTAGIATI TOTALI itivi 2 — er 2.569 Terapia intensiva 23.395 Ricoverati con sintomi 543.197 lsolamento domiciliare IL confronto fra nuovi contagi giornalieri 4 gennaio Lombardia ED 803 Veneto 1.682 Lazio ED 1334 5 gennaio Lombardia ED 1335 Veneto Lazio 719 Fonte: Protezione Civile dati aggiornati alle 17 diieri L'Ego-Hub LO SCENARIO ROMA I due lockdown italiani, quello di marzo/giugno e quello ancora in corso, non hanno qua- si nulla in comune. Tanto fu rigi- do e molto partecipato dai citta- dini quello della scorsa primave- ra, tanto é flessibile e molto di- scusso quello invernale. Fra i due eventi c’é forse una sola cosa in comune: i gravissi- mi danni all’economia di servi- zio. A ben vedere pero, anche da questo punto di vista il secondo lockdown sta producendo effetti diversi. Anche se il governo ha scelto consapevolmente uno stop leggero per non danneggia- re troppo l’economia, i danni so- no probabilmente peggiori ri- spetto al primo perché questo lockdown sembra infarcito di in- congruenze ed errori. Questo al- menoé quello che sostengono le categorie pili colpite che appar- tengono soprattutto al mondo sei servizi al turismo e alla risto- razione. «Quello che stiamo notando - sostengono alla Fipe, la federa- zione degli esercizi pubblici che aderisce a Confcommercio - @ Stato d’emergenza verso una proroga fino a luglio pl governo si prepara a reiterare il decreto in scadenza il prossimo 31 di altri sei mesi IL RETROSCENA ROMA In arrivo la proroga fino al 31 luglio dello stato di emergen- za. A Palazzo Chigi, dove é in pre- parazione il Dpcm destinato a prolungare le misure dell’ultimo Cdm, gia ci si prepara al 31 gen- naio, quando scadra lo stato d’emergenza. L’ipotesi, piti che concreta viene confermato nel governo, é un rinnovo di altri 6 mesi. Una decisione non pit procra- stinabile perché, ad un anno esatto da quando era stato decre- tato la prima volta (il 31 gennaio 2020), lo status emergenziale ap- pare pitt che mai necessario. Bi- sogna quindi individuare veloce- mente una data per estenderlo e redigere un decreto apposito. Se é infatti vero che il premier Giu- seppe Conte nel corso della tradi- zionale conferenza stampa di fi- ne anno a Villa Madama aveva gia annunciato di essere pronto a farlo (lo prorogheremo «finché ci sara bisogno»), é chiaro che si tratta di una scelta squisitamen- te politica che in passato ha fatto ampiamente discutere il Parla- mento, e che quindi va presa al piu presto. LE DATE Osserva Agostino Miozzo, coor- dinatore del Comitato tecnico scientifico: «Presto saremo nel DUBBI SULLA, OPPORTUNITA DI PREVEDERE LE “ZONE BIANCHE” GIA NEL PROSSIMO PROVVEDIMENTO pieno della campagna vaccinale e l'epidemia é ancora in corso. Prorogare lo stato di emergenza mi pare inevitabile e come mini- mo bisognera arrivare a prima- vere inoltrata». Le parole del coordinatore del Cts rafforzano lo scenario che gia si sta consoli- dando. Le opzioni sul tavolo so- no due: il 31 marzo e il 31 luglio. La prima sarebbe frutto di un at- teggiamento pitt prudente da parte del governo. L’esecutivo in pratica, consapevole della sua debolezza attuale, si limiterebbe a scegliere una soglia minima, quella del 31 marzo, che avrebbe anche avuto il “merito” di essere gia investita di alcune evidenze »>Nuovo Dpcm il 15 per estendere a fine gennaio le strette su spostamenti e visite emergenziali. Si tratta infatti di un ganglio di scadenze gia identi- ficate nel Milleproroghe appena pubblicato in Gazzetta ufficiale. In altre parole é la deadline di molti provvedimenti collegati proprio allo Stato d’emergenza. Un esempio per tutti: la gestione PALESTRE PISCINE E MUSEI SPERANO NELLA POSSIBILITA DI RIAPRIRE ALMENO NELLE REGION! GIALLE emergenziale dello smart wor- king. La scelta pero, ad oggi, sem- bra essere ormai caduta sul 31 lu- glio. Vale a dire su una data che appare come il risultato di valu- tazioni politiche pit ottimistiche da parte di Palazzo Chigi (nono- stante la bagarre parlamentare diluglio scorso). Non solo, il 31 luglio é anche, almeno formalmente, l’ultima data a disposizione. Secondo le norme del Codice della Protezio- ne Civile (quello che regola lo sta- tus), lo stato d’emergenza é infat- ti prorogabile solo di 12 mesi e poi di altri 12. Questo perd non vuol dire che pud durare in tutto LE REGOLE Visite Sipotraandarea trovareamicie parentimauna volta al giorno, incoppiae con figli dimeno dil4 anni. In questo casoé necessaria Yautocertificazione. Casa Sara sempre possibile raggiungerela propria seconda casa masolosesitrova nella Regione di residenza. Serve lautocertificazione. Paesi Chiabita in piccoli comunipotra muoversientroun raggiodi30km anche superandoi confiniregionalima non pud raggiungere icapoluoghi. Residenza Sipotra sempre viaggiare per raggiungerela propria residenza oil proprio domicilio (dove sistudia o si lavora).Serve Yautocertificazione. «Troppe indecisioni e divieti inutili> 390.000 attivita a rischio chiusura che il continuo stop and go delle varie restrizioni impedisce alle nostre imprese qualunque pro- grammazione». Per un settore come quello dei bar e dei risto- ranti, che per definizione dipen- de dalla lavorazione di materie prime fresche, é stato esiziale co- noscere pochi giorni prima del Natale che gli esercizi avrebbero lavorato solo con I’asporto per gran parte del periodo natalizio. UN NEMICO SUBDOLO «E’ vero che il Covid-19 é un ne- mico subdolo che é riuscito a scombinare all’improvviso per- sino i rapporti commerciali fra l'Inghilterra e il resto del Conti- nente europeo - dicono sempre alla Fipe - Cid non toglie che I’as- Effetti Covid e crollo consumi su imprese di servizi nel 2020 e dei servizi Chiuse 390mila imprese del commercio al dettaglio 200mila lavoratori autonomi in meno | comparti pitt colpiti (riduzione stock imprese rispetto a 2019) AGENZIE DI VIAGGIO -21,7% Fonte: stime Ufficio Studi Confeommercio Gi ABBIGLIAMENTO E CALZATURE -17,1% BAR E RISTORANTI -14,4% LEgo-Hub senza di un metodo e di una tem- pistica sulle chiusure e sulle ria- perture impedisce all’intero set- tore di programmare». E pro- prio in queste ore si torna all’in- certezza: c’é un orizzonte fino al 10 gennaio. E I'll? Chi pud dire con assoluta certezza in quali re- gioniiristorantieibar potranno aprire le saracinesche?. Altre incongruenze delle regole del lockdown le abbiamo potute sperimentare tutti nei giorni scorsi: centri commerciali aper- ti nei giorni arancioni ma con bar e ristoranti chiusi negli stes- siagglomerati commerciali. Cer- to, la scelta si pud capire per im- pedire concorrenze sleali e per mantenere un certo livello di al- larme in chieraimpegnato nello 2 anni: la norma infatti prevede che la proroga del secondo anno vada conteggiata rispetto alla fi- ne della prima dichiarazione del- lo stato d’emergenza. Nel caso del coronavirus, la scadenza da cui parte la possibile proroga di un anno non éil 31 gennaio 2021, ma il 31 luglio 2020. E l'ultima data disponibile per la proroga sarebbe quella dell’estate 2021. Tuttavia non di rado queste sca- denze sono state sforate. E acca- duto pili volte in presenza di eventi tragici come i terremoti (Centro Italia, Emilia e Campo- basso per citarne alcuni). ILDPCM In ogni caso, che l’orizzonte tem- porale di riferimento sia la pri- mavera o pili probabilmente Testate, bisogna arrivarci. E per farlo il primo passo da compiere da parte dell’esecutivo é redigere un nuovo Dpem che sostituisca quello in scadenza il prossimo 15 gennaio. II testo non comprende- ra grossi stravolgimenti ma pro- lunghera I'efficacia delle misure stabilite con il “provvedimento ponte” in vigore da domani. In- sieme al ritorno del sistema delle fasce (con i nuovi parametri) dal 15 gennaio confermati i divieti di ricevere in casa pit di 2 persone non conviventi e di varcare in confini Regionali senza validi motivi (anche se in zona gialla). Non solo. In attesa di capire se fa- rao menoil suo esordio la nuova “zona bianca” libera dal Covid immaginata dal ministro dei Be- ni culturali Dario Franceschini, i ministeri pili coinvolti dalle re- strizioni - il dipartimento per lo Sport e proprio il Mibact - spin- gono per riaprire gia dal 15 gen- naio palestre, piscine e musei. «Lo sport entrera nel nuovo Dpem - garantiscono dall’entou- rage di Spadafora - da fine dicem- bre stiamo lavorando con il Cts per un protocollo che ci permet- tera di aprire in modo differen- ziato palestre, piscine e scuole di danza in zona gialla». Dello stes- so avviso il Mibact. «Puntiamo ad aprire dal 15 i musei in zona gialla - confida una fonte - e da meta febbraio o a marzo cinema eteatri». Francesco Malfetano Mauro Evangelisti © RIPRODUZIONERISERVATA Controlli dei Carabinieri in provincia di Bologna (foto ANSA) shopping, ma é obiettivamente difficile dire che misure del ge- nere siano in grado di frenare i contagi. «Cosi come alcune chiusure nel- le Regioni sono state troppo pro- lungate anche quando i dati del contagio scendevano molto e questo ha reso incomprensibile il sistema delle fasce a moltissi- mi italiani», sottolineano all’uffi- cio studi della Confecommercio. Che nei giorni scorsi ha diffuso uno studio secondo il quale cir- ca 390.000 aziende del settore servizi sono a rischio chiusura. Una buona parte della riduzione delle imprese del settore, il 15%, dipendera dallo scoraggiamen- todinuoviimprenditoriche non si azzardano ad aprire un bar 0 un ristorante in una fase incerta come questa. Incongruenze, errori e incertez- ze a parte, in sottofondo resta una domanda cui rispondere. Sarebbe stato meglio un lock do- wn severo come quello primave- rile? A ottobre, di fronte alla pri- ma impennata dei contagi, le im- prese e pitt in generale la popola- zione lo avrebbero accettato? Domande fatalmente senza ri- sposte. Diodato Pirone ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Primo Piano G| Mercoledi 6 Gennaio 2021 www.gazzettino.it LAGIORNATA VENEZIA Nella calza della Befana non ci saranno regali uguali per tutti i ragazzi italiani: alcuni do- mani torneranno in classe, altri si alterneranno tra Dad, la didat- tica a distanza, e lezione in pre- senza, altri resterannoa casa per un altro mese. E a nulla é servito il monito del ministro dell'Istru- zione, Lucia Azzolina: «Se si han- no contagi altissimi posso anche capire - ha detto ieri sera a Rai News 24 - ma allora se si chiude la scuola si deve chiudere tutto il resto, anzi la scuola dovrebbe es- sere l'ultima a chiudere». Le Re- gioni, pero, sono andate in ordi- ne sparso. LAMAPPA Una mappa variegata: doma- ni, 7 gennaio, riapriranno in pre- senza, per il 75% degli alunni, le scuole superiori in Trentino Alto Adige. Nel Lazio, in Toscana ein Emilia Romagna le scuole supe- riori ripartiranno al 50% della presenza I'll gennaio, rispettan- do cosi le indicazioni del gover- no. Una situazione che pero ri- schia di evolversi, a seconda dei dati sui contagi, in un ulteriore rinvio al 18 gennaio. Data questa gia individuata dal Piemonte. Nelle Marche la didattica a di- stanza proseguira al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, fino al 31 gennaio. Il Veneto ha confer- mato il ritorno in classe per gli studenti delle superiori dal 1° feb- braio (ameno che, ha precisato il governatore Luca Zaia, la situa- zione sanitaria tra un mese non precipiti). Idem il Friuli Venezia Giulia: fino a fine mese solo Dad. LE CONFERME «Confermo le scelte sulla scuo- la - ha detto il presidente del Ve- neto, Luca Zaia -. Ribadisco che non é una decisione politica, le indicazioni scientifiche ci dico- no che bisogna chiudere. Penso che a quasi 200mila tra ragazzie insegnanti delle scuole superiori chiediamo un sacrificio, ma é@ ANCHE NELLE MARCHE DIDATTICA A DISTANZA COME NEL NORDEST IL PLAUSO DI SALVINI Al GOVERNATORI DELLA LEGA IL PIANO VENEZIA Una puntura ogni 3 minu- ti, per 14 ore di fila, tutti i santi giorni. La “catena di montaggio”, un bazooka anti-Covid della Re- gione del Veneto, ha una sola va- riabile: l'arrivo delle fiale da Ro- ma. «Noi siamo pronti», hanno detto ieri il governatore Luca Za- ia e la responsabile del Diparti- mento Prevenzione Francesca Russo, autrice del piano regiona- le per la campagna vaccinale anti Covid-19. INUMERI I dati aggiornati alle 18.30 di ie- ri sono i seguenti: 28.752 dosi somministrate in tutta la regione (record assoluto I’Ulss 3 Serenis- sima con 5.026 iniezioni) per una percentuale del 73,9%. Solo ieri & stato iniettato il vaccino a 6.411 persone tra operatori sanitari e anziani ospiti delle case di riposo. La percentuale veneta sul totale delle dosi somministrate in Italia é del 15,8%. «Alla volta di venerdi esauriremo la capacita di magaz- zino - ha detto Zaia -. Abbiamo una macchina in funzione, é olia- ta e funzionante». Stando al pia- no della dottoressa Russo, entro il 25 gennaio dovrebbero ricevere la prima delle due dosi di vaccino L’emergenza Covid Scuola, strappo delle Regioni Veneto e Friuli non riaprono >Ripresa in ordine sparso. Zaia e Fedriga confermano »Il governo indica I'll gennaio (non viene pero escluso le loro ordinanze: le superiori in classe solo a febbraio_ il rinvio al 18), ma Trento e Bolzano partono gia domani per il bene della collettivita. I ra- gazzinon hanno colpe né sono il capro espiatorio, ma bisogna evi- tare qualunque aggregazione. Non far andarea scuola i ragazzi éun fallimento, la scuola é il no- stro futuro e pensiamo che non dovrebbe essere appesa al wifi, mala situazione é pesante». II ve- ro tema - ha aggiunto Zaia - é Yaula: «Lasciare in un ambiente confinato 10-15 persone per cin- que ore é veicolo dicontagio». Un plauso a Zaia per la chiusu- ra delle scuole superiori fino al 31 gennaio é arrivato dal leader della Lega Matteo Salvini: «Fa be- ne, se non ha garanzie sulla salu- te per gli studenti e gliinsegnan- tir. In Friuli Venezia Giulia il go- vernatore Massimiliano Fedriga Quando si ritorna in aula Da giovedi riprenderanno le Lezioni in presenza, ma solo al 50% | Bi In alcune Regioni si entrera normalmente alle ore 8, in altre ci sara un doppio turno con orari 8-14 e 10-16, lezioni da 45-50 minuti e turni il sabato Altre Regioni invece preferiscono aspettare e lasciare che almeno gli studenti delle scuole superiori riprendano le lezioni solo a distanza CHI FA DIVERSAMENTE e@ LAZIO PARTONO IL 7 GENNAIO CON MODALITA AUTONOME @ Valle d'Aosta @ Provincia autonoma di Trento ha firmato l’ordinanza che sara in vigore dal 7 al 31 gennaio in ba- se alla quale I’attivita didattica delle scuole secondarie di secon- do grado sara svolta in Dad, di- dattica a distanza. La decisione delle Regioni di posticipare la riapertura delle scuole superiori a dopo il 31 gennaio, ha detto Fe- driga, «anche all'interno dell’or- ganizzazione scolastica, ha un @ Liguria @ Umbria @ Basilicata @ Provincia autonoma di Bolzano CHI PARTE L'11 GENNAIO @ Lombardia @ Molise @EmiliaRomagna @ Sicilia @ Toscana @ Calabria @ Abruzzo riapertura l'11 gennaio ma possibile slittamento al 18 gennaio CAMPANIA (11 gennaio riaprono scuola dell'infanzia e le prime classi della scuola primaria; il 18 é il turno del resto della scuola primaria; il 25 tocca alla secondaria di primo e secondo grado © SARDEGNA 15 gennaio © PUGLIA possibile lo slittamento della riapertura al 18 gennaio ma la scelta di ricorrere o meno alla didattica a distanza verra presa dai genitori di ogni studente © PIEMONTE 18 gennaio © FRIULI VENEZIA GIULIA 31 gennaio @ VENETO 31 gennaio © MARCHE 31 gennaio LEgo-Hub Una puntura ogni 3 minuti piano-bazooka per i vaccini * VACCIN Prima gli anziani 185mila veneti tra operatori sani- tari, compresi i medici di base e gli amministrativi, i volontari del- le Croci che si occupano di emer- genza, il personale del settore pri- vato accreditato. Per il settore pri- vato (dentisti, centri diagnostici) la Regione sta facendo delle stime sulla quantita di dosi necessarie. Nel frattempo - ha detto Russo- si sta organizzando la fase 2, quella che riguardera prima di tutto i 360mila anziani over 80: «Stiamo gia preparando le lettere di con- vocazione, l’unico dubbio é se avremo davvero i vaccini da Ro- ma». Poi tocchera alle fasce di po- polazione trai 79 ei 70 anni, agli over 60 (complessivamente 1,1 mi- lioni), alle categorie a rischio, a chi opera nei servizi essenziali.Se la fornitura di fiale fosse massic- cia - ha specificato Russo - si po- trebbe cominciare a vaccinare an- che altre le fasce di popolazione senza aspettare di concludere il giro dei richiami che vanno fatti al 21° giorno. «Pit vaccini avremo e pit vaccineremo». Il piano veneto é stato messo a punto con l’obiettivo di non per- dere neanche un secondo: un me- dico sovraintendera cinque am- bulatori (unita vaccinali), ogni Microbiologi: contrordine, sono meglio i test rapidi LO STUDIO VENEZIA I pitt recenti test anti- genici a lettura fluorescente - utilizzati ad esempio in gran numero in Veneto - «hanno migliori prestazio- ni» dei precedenti test rapidi (immunocromatografici) «e sembrano mostrare risultati sovrapponibili a quelli del saggio di real-time RT-PCR (imolecolari)». I loro uso «é indicato in setting a bassa prevalenza di infezione». Lo afferma un documento dell’ Associazione dei micro- biologici clinici italiani (Am- cli), di cui @ presidente Pie- rangelo Clerici e vicepresi- dente Roberto Rigoli (il “pa- pa” dei test rapidi in Vene- to). I microbiologici dell’Am- cli_ si esprimono anche sull'appropriatezza dell’uso del test molecolare: «Deve essere considerato solo a scopo diagnostico - afferma- no -e va utilizzato in presen- za di un forte sospetto clini- co diinfezione o in presenza di un contatto stretto con un soggetto con positivita accer- tata. Non é da considerarsi adeguato allo screening di massa della popolazione. In- fatti, pit é bassa la probabili- ta di avere un vero positivo pit: diminuisce il valore pre- dittivo positivo del test». «I test di rilevazione molecola- re o antigenica - prosegue l’Amcli- non trovano indica- zione scientifica al di fuori di tali casi, percio, l'utilizzo di test diagnostici al di fuori di tali indicazioni si configura come un ricorso inappro- priato alla diagnostica viro- logica, che si traduce in uninappropriata gestione delle risorse (economiche, strumentali, umane)». Al momento, perd, nel conteggio nazionale sono presi in considerazione solo i tamponi molecolari. Della circolare ministeriale che doveva dare il via libera ai te- st rapidi antigenici non c’é notizia: «Ah, saperlo», ha commentato la responsabile del Dipartimento Prevenzio- ne del Veneto, Francesca Russo. (al.va.) © RIPRODUZIONERISERVATA LE PRIME DOS! GIA INIETTATE PER IL 74% PROFILASSI DI MASSA MESSA A PUNTO E DIMINUISCONO | RICOVERATI senso limpido e chiaro: si finisce il quadrimestre in Dad e ci augu- riamo che se la situazione pande- mica non sara drammatica, con il nuovo quadrimestre le lezioni si possano riprendere in presen- za». Fedriga ha detto che la deci- sione di riaprire le scuole secon- darie di secondo grado a febbra- io é una decisione «che vuole da- re un po’ di chiarezza. Dopo l’ul- timo Consiglio dei Ministri di ie- ri e dopo diversi annunci che la scuola sarebbe partita il 7 genna- io, mi sembra che lo stesso Go- verno, uscito pubblicamente ieri contro le decisioni di Fvg, Vene- toe Marche, in realta abbia fatto un passo indietro». L'INCONTRO Teri, intanto, si é svolto un in- contro tra Cgil, Cisl, Uil del Vene- to e l’assessore regionale alla sa- nita, Manuela Lanzarin. La ri- chiesta avanzata dai sindacati é di un protocollo che preveda un osservatorio regionale sulla sani- ta, con cadenza almeno mensile, e la definizione di tavoli di con- fronto specifici su singole aree tematiche. In una nota unitaria i sindacati hanno espresso preoc- cupazione sul persistere di una grave situazione emergenziale per la dimensione dei contagi, che sta crescendo anche nei luo- ghi di lavoro, dei ricoveri com- plessivi e in terapia intensiva, e dei decessi. «Un’evoluzione che va arrestata - hanno detto - per- ché altrimentic’é il rischio che le strutture sanitarie, gia fortemen- te sotto stress, non riescano pitia gestire tempestivamente tutti i ricoveri e a garantire almeno tut- ti gli interventi e le prestazioni urgenti e che nelle Rsa la situa- zione peggiori ulteriormente». Alda Vanzan (© RIPRODUZIONE RISERVATA ambulatorio sara strutturato in due turni da 7 ore I’uno per som- ministrare tra i 2.800 e i 3.000 vaccini al giorno. In pratica una puntura ogni 3 minuti. Quanto ai posti dove eseguire le iniezioni, spettera alle singole Ulss identifi- care le strutture da destinare a centri vaccinali. E le “primule” ideate dall’architetto Stefano Boe- ri? «E probabile che ci arrivi qual- che tensostruttura - ha detto la re- sponsabile del Dipartimento Pre- venzione - ma il principio é lo stesso dei centri vaccinali. Tutto dipende dai vaccini, da quanti ne arriveranno». Quanti ne servireb- bero? «Pit di 4 milioni per copri- re tutta la popolazione veneta». Dopodiché ci sono ancora tanti interrogativi: se con il richiamo Yimmunita sara al 95%, ancora non si sa quanto durera la “coper- tura” vaccinale, se un anno o pil. ILBOLLETTINO Intanto in Veneto pare calare la pressione ospedaliera: nelle ul- time 24 ore sono diminuiti i pa- zienti ricoverati (-34 nelle aree non critiche, -19 nelle terapie in- tensive). Aumentano invece i casi di contagio: 1.314 nuovi casi da lu- nedi sera a ieri mattina, saliti in serata a 3.174. E sempre tanti morti:134 in un giorno. ALVa. © RIPRODUZIONERISERVATA, Primo Piano G| Mercoledi 6 Gennaio 2021 www.gazzettino.it LA SCHEDA Didattica a distanza Ilprotocollo prevede orachein casodiuna positivita tra gli alunnisichiudala classe anche dalla seconda elementare finoallaterza media. La decisione viene comunicata dalla scuola, che porra gli studentiin didattica a distanza. I tempi per il rientro Aldecimo giorno gli alunnieffettueranno iltest molecolare. Se cisono genitori contrari, il medico di base valuterai sintomiein caso di assenzail bambino torneraascuolail14° giorno. In caso contrario, tornera quandoisintomi saranno spariti. SANITA Francesca Russo, responsabile della prevenzione Com’era prima Ilprecedente protocollo prevedeva lisolamento per il caso positivo, tamponia tutta classe e,se non ci fossero stati altri casi, i bambini potevano continuare afrequentare la classe ma restandoa casa nelle altre ore. ILCASO VENEZIA Il presidente della Regio- ne del Veneto, Luca Zaia, ha di- sposto una ispezione all’ospeda- le di Camposampiero, in provin- cia di Padova, per verificare se davvero i pazienti restano tre-quattro giorni in pronto soc- corso prima di essere ricoverati e se i giovani muoiono per man- canza di cure. Tutto questo a se- guito delle dichiarazioni del dot- tor Carlo Santucci, il medico di- ventato famoso come “I’eroe del treno” per aver salvato una turi- sta sulle Dolomiti e per questo premiato anche dal presidente Sergio Mattarella, ora in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale padovano, che, attraverso post sul proprio profilo Facebook e interviste, non ha risparmiato bordate alla gestione sanitaria in Veneto. LAVERIFICA «Questo non é il momento del- le polemiche - ha detto il presi- dente Zaia - ed evito ogni rifles- sione sulle accuse rivolte al siste- ma sanitario veneto, alla sua diri- genza e all’assessore perché dob- biamo essere tutti una squadra, ma é doveroso fare chiarezza. II dottor Santucci, che é un profes- Se un alunno si ammala a casa compagni e prof >Con l’aggravarsi dell’epidemia cambia il protocollo per le elementari e le medie LE REGOLE VENEZIA Un alunno si becca il coro- navirus? Tutti i suoi compagni a casa, senza neanche pili fare il tampone di controllo. II test, sem- mai, verra fatto al termine della quarantena, dieci giorni di isola- mento fiduciario. Il che vale per tutti: bimbi degli asili, delle ele- mentari, delle medie. La Regione Veneto ha modificato infatti il protocollo per il trattamento dei contagi da coronavirus anche per le scuole elementari, a partire dal- la seconda classe, e per le scuole medie. La decisione, illustrata ie- ri dalla responsabile del Diparti- mento Prevenzione Francesca Russo, é stata presa a fronte dell’aumento del 30% circa dei ca- si secondari, riscontrato in regio- ne danovembre a oggi. IERI Le vecchie “Linee di indirizzo per la gestione dei contatti di casi confermati di Covid-19 all’interno delle scuole e dei servizi per l'in- fanzia”, risalenti a ottobre, preve- devano due differenti metodiche: se delle scuole materne o della prima elementare, l'intera classe finiva in quarantena. A partire dalla seconda elementare, inve- ce, nel caso di una positivita si fa- cevano i tamponi a tutti gli altri compagni di classe e se erano tut- tinegativi continuavano ad anda- reascuola. «Ma non potevano an- dare dai nonni o fare attivita so- ciale, niente partita di calcio 0 fe- ste dagli amici, potevano solo an- dare a scuola», ha specificato la dottoressa Russo. OGG! Le nuove “Linee di indirizzo” allegate all’ordinanza firmata dal governatore Luca Zaia lunedi 4 gennaio, equiparano tutte le scuo- le, non c’é cioé pitt differenza tra materne, elementari, medie. Os- sia: se un alunno viene trovato po- sitivo al coronavirus, dovra stare acasa lui e dovranno stare a casa i suoi compagni. In pratica, si Le accuse del medico-eroe: Zaia ordina lispezione e e e d e in corsia a Camposampiero NEL MIRINO L’ospedale di Camposam- piero e il dottor Carlo Santucci: da giovane eroe in camice bianco a spina nel fianco della Regione che Tha accolto sionista e ha una laurea in tasca, parla di aspetti sanitari che non possono restare in un’area gri- gia, specie quando riferisce di giovani che muoiono perché non ricevono le cure o di pazien- tiche restano in pronto soccorso per giorni anziché essere ricove- rati subito. Io - ha puntualizzato Capienza massima dellaula: 2 +3 Persone >Estese le linee guida finora applicate ai pit piccoli. Rischio caos per le scuole LEZIONE Un’insegnante in classe con la mascherina (foto ANSA) chiudera l’intera classe. La deci- sione verra comunicata dalla scuola alle famiglie e scattera, ove possibile, la didattica a distan- za. Testuale dalle linee guida: “Per la classe sospensione della frequenza scolastica in presenza, eventuale attivazione della moda- lita di didattica non in presenza (Dad); per gli insegnanti e opera- tori individuati come “contatti EFFETTO A CATENA: LA QUARANTENA (PER DIEC! GIORNI) DEGLI INSEGNANTI SI RIVERBERA SU TUTTE LE LORO CLASSI il presidente della Regione - non sono un medico, non sono in gra- do di dare risposte, ma va fatta chiarezza». Come? «Ho chiesto al direttore della sanita regiona- le, Luciano Flor, di fare una veri- fica puntuale e urgente sugli aspetti di natura sanitaria solle- vati dal dottor Santucci perché L’allarme della Cna Eventi-cerimonie, crollo dei fatturati Unintero comparto legato all’organizzazione di cerimonie ed eventisia per privati che per aziende che, da solo, ricopre trail 10 ed il15% del Pil regionale e che in questi ll mesidi pandemiaha pressoché azzerato il fatturato.Sono 23milain Veneto le imprese della filiera che comprende abitida cerimonia e abbigliamento; alloggio e location; audioe video, attivita artistiche edi bellezza; ristorazionee catering. «Da febbraio del AREA OVID 19 Oreveto A di fronte ad accuse di questo ge- nere sono doverosi precisi accer- tamenti». LE BORDATE Il dottor Santucci aveva para- gonato la sanita veneta a “La zat- tera della Medusa” di Theodore Géricault, il dipinto custodito al 2020 -afferma Mirco Froncolati, portavoce Ho.Re.Ca Cna Veneto -i grossi eventi privati, i matrimoni, le cerimonie, le fiere, imeetinge icongressi aziendalisono stati annullati. Anche se abbiamo avuto una esigua boccata di ossigeno in estate».La Regione ha messoin campo un fondo per ristori da 16 milioni chea breve dovranno essere destinati tramite bandi. «Un aiuto che, ad oggi, non ha avuto dimensioni adeguate», secondo Froncolati. «NON E IL MOMENTO DELLE POLEMICHE MA HO CHIESTO AL DOTTOR FLOR DI FARE UNA VERIFICA PUNTUALE E URGENTE» scolastici” sospensione della fre- quenza scolastica in presenza, eventuale attivazione della moda- lita di didattica non in presenza (Dad)”. Per i genitori dei pit: pic- coli si porra la scelta: stare a casa dal lavoro 0 trovare una baby sit- ter. L'ISOLAMENTO Quanto durera l'isolamento fi- duciario? Non due settimane, ma dieci giorni. Per tutti: asili, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie dei primo e secondo grado. Il protocollo specifica che in caso di comparsa di sintomato- logia durante la quarantena biso- gnera contattare il proprio medi- co curante. Al temine della qua- rantena, e cioé al decimo giorno, tutti gli alunni verranno sottopo- sti a tampone. Occhio: tampone molecolare, non test rapidi anti- genici. E se una famiglia si oppo- nesse all’esecuzione del tampo- ne? Non é una ipotesi peregrina, gia adesso - ha riferito il presiden- te della Regione - ci sono genitori che non vogliono far fare l’esame ai propri figli. In tal caso sara il medico di base a valutare le con- dizioni di salute del bambino: in assenza di sintomi I’alunno potra tornare a scuola il quattordicesi- mo giorno. Se invece saranno pre- senti sintomi, bisognera aspetta- reche questi scompaiano. Dopodiché potrebbero esserci casi particolari. Ad esempio: casi positivi in classi diverse della stes- sa scuola. In questo caso sara il Si- sp (Servizio igiene e sanita pubbli- ca) a valutare “l’opportunita di at- tuare misure aggiuntive”, non ul- timo l’esecuzione di tamponi di- rettamente a scuola. E i genitori dei bambini messi in quarantena perché compagni di classe di un positivo, come dovranno compor- tarsi? Se il loro figlio non é positi- vo, per loro niente isolamento fi- duciario. LE PERPLESSITA Al riguardo sono gia sorte per- plessita: cosa succede se a risulta- Te positivo é un insegnante che fa lezione in pit classi? Si chiude tutta la scuola? La segnalazione arriva da un docente di Musica di una secondaria di primo grado di Mestre: «Gli insegnanti di scuola media entrano pit volte alla setti- ti mamente frequente. Non sarebbe opportuno il tampone rapido per i docenti ogni volta che entrano in una classe con alunni positi- vi?». Alda Vanzan (© RIPRODUZIONE RISERVATA, Louvre che raffigura la fregata francese naufragata a causa di negligenze e incapacita del co- mandante. Non aveva risparmia- to l'assessore Manuela Lanzarin che «"dall’alto e dallo specifico” del suo diploma da traduttrice e interprete, guida la Sanita di una delle regioni pitt in carenza di personale sanitario». Aveva poi accusato la Regione di non pre- stare ascolto alle sue proposte: «Non si pud riconoscere una ca- renza cronica di medici senza at- tuare nulla di pratico per risolve- re il problema, altrimenti resta solo sterile propaganda». Ma, al di 1a dei giudizi sulla classe diri- gente del sistema sanitario, il medico aveva riferito episodi specifici, parlando di «persone di 40-50 anni con problemi im- portanti di saturazione, che ne- cessiterebbero di un ricovero im- mediato» e invece «spesso resta- no in pronto soccorso anche 3-4 giorni». «Non muoiono solo gli anziani, perché non riusciamo a curare nemmeno i giovani», ave- va detto in una intervista. Ora, su disposizione del gover- natore Zaia, tocchera al direttore generale della sanita veneta fare una «verifica» su quanto riferito edichiarato dal medico-eroe. Al.Va. (GRIPRODUZIONE RISERVATA Primo Piano G| Mercoledi 6 Gennaio 2021 www.gazzettino.it IL DOCUMENTO ROMA Meglio rinviare la riaper- tura delle scuole e proseguire lungo la strada della didatticaa distanza, anche se disseminata di buche. Lo sostengono due in- segnanti su tre secondo lInapp. L'Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pub- bliche ha realizzato un’indagi- ne sulla scuola e la prospettiva del corpo docente nell’era del Covid-19 che ha coinvolto 800 docenti, dalla quale é emerso che il 70,4 per cento degli inse- gnanti ritiene che scuole e uni- versita debbano rimanere chiu- se finché l’emergenza sanitaria non sara rientrata. Promossa (anche se con qualche riserva) la didattica a distanza: 82,4 per cento dei docenti pensa che sia necessario avere uno stan- dard unico per la Dad, mentre il 90 per cento circa insiste sul- la necessita di avviare iniziati- ve formative specifiche per mettere i professori in condi- zione di svolgere al meglio le lo- ro mansioni da remoto. IL SISTEMA «Il sistema dell'istruzione ha utilizzato la didattica a distan- za come una scialuppa di salva- taggio. Docenti e studenti han- no remato nella stessa direzio- nee cid ha permesso di salvare il ciclo di studi, ma le lezioni da remoto hanno fatto anche affio- rare in superficie le numerose problematiche che affliggono il mondo della scuola, dagli orga- nici insufficienti alla scarsa pa- dronanza dell'Ict da parte del corpo docente», fa notare il pre- sidente dell'Inapp Sebastiano Fadda. L’eta avanzata del no- stro corpo docente (tra i paesi Ocse é quello con la maggiore presenza di over 50 econ la percentuale pit bassa, lo 0,5 per cento, di insegnanti con eta compresa fra i 25 e i 34 anni) non é stata di aiuto in questa fa- se. Le carenze a livello tecnolo- gico, e in particolare l’inade- GLI ALUNNI? SOLO PER UN INTERVISTATO SU TRE SONO, DIVENTATI PIU COLLABORATIVI GRAZIE ALLA DAD Le opinioni degli insegnanti in tempo di Covid Sei d'accordo con le seguenti affermazioni? (dis) @ Le Scuole/Universita si devono tenere chiuse fino a emergenza sanitaria rientrata @ Gli studenti devono svolgere attivita di recupero estive @ Occorre uno Standard unico 0 Linee Guida per la DaD © Occorre una Formazione specifica ai docenti sulla DaD @ La DaD ha svecchiato la didattica e accorciato il digital divide nel corpo docente @ | miei studenti sono stati pili solidali e collaborativi fra loro e pit responsivi e solleciti con me con questa metodologia @ Con la DaD atcuni miei studenti pili isolati 0 taciturni o poco motivati si sono rivelati piu partecipativi e coinvolti @ Vorrei continuare a usare la tecnologia per attivita come i colloqui con student, colloqui con genitori, consigli di classe, ecc @ Vorrei continuare a usare la tecnologia anche nella didattica in presenza Fonte: Indagine Inapp (Istituto Nazionale per Analisi delle Politiche Pubbliche) «La priorita é la salute» Il no dei prof al rientro >Sondaggio dell’Inapp tra 800 insegnanti: »I docenti promuovono la didattica per oltre il 70% meglio rinviare le aperture guatezza delle connessionia in- ternet usate a casa dai professo- ri, hanno fatto si che il livello di stress dei docenti sia aumenta- to significativamente una volta che la didattica a distanza é di- ventata protagonista. Il 12 per cento degli insegnanti coinvolti nell’indagine dell'Inapp hanno definito la propria connessione a internet insufficiente per ge- stire la didattica online. Le difficolta di connessione so- no state determinate anche dal- lacondivisione della banda con conviventi che contemporanea- mente hanno avuto l’esigenza di lavorare da remoto o di se- guire le lezioni online: il 40,7 per cento degli intervistati ha dichiarato di convivere con una persona che ha la necessita di telelavorare e il 32,5 per cen- to di convivere con uno studen- te in didattica a distanza. La ne- cessita di avere una connessio- ne stabile per portare a termine efficacemente le attivita di di- dattica online ha incoraggiato molti docenti ad attivare nuove tipologie di accesso alla rete pitt performanti: la percentua- le di quelli che utilizzano la fi- bra é passata per esempio da 48,5 a 63,1 per cento. Gli ostaco- li di natura tecnologica hanno avuto inevitabilmente un im- patto negativo sulle lezioni. Ap- pena un terzo dei professori af- ferma di aver visto i propri stu- denti diventare pitt collaborati- vi e responsivi con questa nuo- va metodologia d’insegnamen- to. Poco pit della meta dei docen- ti, il 58 per cento, ritiene tutta- via che la Dad abbia contribui- to a svecchiare la didattica e a ridurre il divario digitale in se- E uno studente su due pensa di aver sprecato un anno a causa del virus LARICERCA ROMA Soli davanti a un compu- ter, quando va bene, a cercare di imparare quella lezione che di- venta sempre pit distante: con la didattica online, e relativi pro- blemi, circa 34mila studenti del- le superiori non ce la fanno. La scuola rischia di perderli per sempre. A lanciare l’allarme sul- la dispersione scolastica, che po- trebbe raggiungere nuovi picchi a seguito dell’emergenza Covid, é l'associazione Save the Chil- dren che ha studiato il fenome- noattraverso l’indagine Ipsos, “I giovani ai tempi del Coronavi- rus” raccogliendo opinioni, stati d’animo e aspettative degli stu- denti trail4eil8 anni. Circa 34mila studenti delle scuole superiori, a causa delle assenze prolungate, rischiano di abbandonare gli studi. Il 28% de- gli intervistati, pit di uno su 4, ha raccontato che dal lockdown almeno uno dei suoi compagni di classe ha lasciato la scuola. Per il 7% i compagni di scuola di- spersi sono gia tre o pit di tre. Non va meglio tra quelli ancora sui libri: il 35% assicura di aver visto peggiorare la sua prepara- zione tanto che uno su 4 si ritro- va ora a dover necessariamente recuperare i brutti voti presi in una o pit materie. LE LEZIONI ONLINE Che cosa non sta funzionando? La didattica a distanza. Per 4 stu- denti su 10, infatti, la lezione on- line rappresenta un‘esperienza negativa. Il motivo? La concen- trazione: gli adolescenti ammet- tono di far fatica a concentrarsi per seguire le lezioni online, di- stratti dai problemi tecnici dovu- tialla connessione internet 0 al- la scarsa copertura di rete nella propria casa. Non solo, gli stessi problemi tecnici riguardano i 8% Sono gli studenti che hanno dichiato di avere almeno un compagno che ha lasciato lascuola durante il periodo di lockdown dovuto all’emergenza Covid O% Gli studenti che dicono di aver visto peggiorare la loro preparazione, tanto che uno su 4siritrovaoraa dover recuperare i brutti voti presi Valutazione dell'incremento del lavoro in DaD per la preparazione delle lezioni SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA |° 9,0 14 15,5 21 Abbastanza Poco Abbastanza Poco 83,7 82,5 Molto Molto SCUOLA SECONDARIA II” UNIVERSITA 9,2 21,6 Poco 66,2 16,3 Abbastanza Motto 12,2 Abbastanza LIEgo-Hub a distanza: «Ma si lavora molto di pit» Lezione all’aperto a Torino in segno di protesta per la DAD (foto Ansa) docenti e quindi si ripercuotono anch’essi sull’efficacia della le- zione. Inoltre il 18% degli adole- scenti racconta di avere un solo dispositivo, pc o tablet, condivi- so con altri e 1’8% si trova a fre- quentare le lezioniin una stanza con altre persone. Quindi la mancanza di strumenti e spazi adeguati rappresentano I’osta- colo peggiore per la concentra- zione durante una lezione onli- ne. Ma é un dato di fatto che molte famiglie italiane, soprat- tutto in questo periodo di crisi, non possono contare su un com- puter a persona, in casa, né su una stanza per ciascun figlio: una realta di cui si dovrebbe te- nere conto quando si pianifica- nomesididad. «E necessario dedicare le ri- sorse del Next Generation prio- ritariamente al futuro dei pit giovani, con un forte e concreto investimento di lungo periodo sull'infrastruttura educativa - sostiene Raffaela Milano, diret- trice dei programmi Italia-Euro- pa di Save the Children - in que- sta crisi troppo a lungo gli adole- scenti sono rimasti invisibili. Oc- corre riaprire subito le scuole in sicurezza con un’offerta educati- va potenziata, soprattutto nei territori pili difficili>. Si sta infat- ti formando un impoverimento di competenze difficilmente sa- nabile anche perché la crisi eco- nomica, che sta schiacciando le famiglie, rischia di trascinare gli INDAGINE IPSOS PER SAVE THE CHILDREN IN 34 MILA ALLE SUPERIORI SONO A RISCHIO ABBANDONO no al corpo docente. Oltre il 70 per cento vorrebbe continuare autilizzare la tecnologia anche inclasse, mentre il 46 per cento crede possa tornare utile nei colloqui con i genitori e nei con- sigli di classe. Ma I’indagine dell'Inapp guarda anche alla va- riazione del carico di lavoro prodotta dalla didattica a di- stanza. IL RISULTATO Il corpo docente a questo ri- guardo ha espresso un giudizio polarizzato a seconda del gra- do scolastico: il carico é dimi- nuito per il 18,6 per cento degli educatori dei nidi, in ambito universitario invece risulta in- variato, mentreé aumentato per chi lavora negli altri ordini di scuola. «Verosimilmente gli educatori e le educatrici dei ni- di dell'infanzia hanno benefi- ciato, nel periodo di sospensio- ne della frequenza scolastica, di una ridotta richiesta di inte- razione con la propria utenza, mentre i docenti universitari hanno potuto contare sull’ele- vato grado di autonomia dei lo- ro studenti», si legge nello stu- dio. L'incremento del carico di lavoro @ stato maggiormente avvertito dai maestri della scuola primaria e dai professo- ri delle medie, a causa della li- mitata autonomia dei loro allie- vi. Gli insegnanti del liceo hanno sperimentato invece un incre- mento del carico di lavoro so- prattutto durante la prepara- zione delle lezioni. Pitt nel det- taglio, oltre il 94 per cento degli insegnanti delle elementari e delle medie afferma che il cari- co di lavoro é aumentato per ef- fetto della Dad, mentre al liceo Yasticella scende sotto il 90 cen- to. Manonostante la didatticaa distanza si sia tradotta in pit ore di lavoro per la maggior parte degli insegnanti, molti di loro preferiscono comunque continuare su questa strada fin- ché la curva dei contagi non si sara abbassata di netto. Francesco Bisozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA UNO DEI PRINCIPALI PROBLEMI HA RIGUARDATO LA QUALITA DELLE CONNESSIONI ALLA RETE INTERNET adolescenti verso lo sfruttamen- to lavorativo. Se un ragazzo la- scia la scuola, oggi, difficilmente ci tornera. Piuttosto si dara da fare per trovare lavoro. «Lascia- re a casa gli studenti — ha com- mentato ieri la ministra all'istru- zione, Lucia Azzolina - genera problematicita innegabili. Non pud essere la politica a sottrarre un pezzo di futuro ai giovani». Intanto per un adolescente su due, l’anno del Covid é stato un anno sprecato in cui sono man- cate le relazioni dal vivo e il 65% é convinto di pagare in prima persona l'incapacita degli adulti di gestire la pandemia e, guar- dando al futuro, solo il 26% pen- sa che «tornera tutto come pri- ma» mentre uno su 4 é sicuro che «continueremo ad avere paura». E allora, in questa sfidu- cia verso il futuro, tra gli studen- ti montano le prime proteste: «Siamo pronti a mobilitarci - ha dichiarato Federico Allegretti, coordinatore nazionale della Re- te degli Studenti Medi - assistia- mo a una discussione in cui la scuola viene utilizzata come bandierina per reclamare le pro- prie ragioni e denunciare i torti degli altri senza pero identifica- re delle vere soluzioni». Lorena Loiacono ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA Primo Piano Mercoledi 6 Gennaio 2021 www.gazzettino.it Personale in ferie Dal Covid alli le vaccinazioni lumaca | nfluenza: # della sanita lombarda > Dietro il flop la mancata riorganizzazione dei presidi territoriali ormai abbandonati ILCASO MILANO Se in Lombardia le vacci- nazioni anticovid somministra- te rappresentano solo il 14% del- le dosi consegnate, il problema nonélacarenza di personale per Je vacanze di Natale, come ha im- prowvidamente dichiarato I'as- sessore al Welfare Giulio Gallera in fase di rimozione. La sua usci- ta di scena, con contemporaneo rimpasto della Giunta, é la conse- guenza di anni di riforme sanita- rie incomplete e mal riuscite, di presidi territoriali abbandonati al lavoro dei medici di medicina generale, della centralizzazione delle cure negli ospedali e della mancanza di programmazione. Il fallimento della campagna vac- cinale contro l'influenza, orga- nizzata da Gallera, é la prova ge- nerale di cid che accade oggi con la profilassi anticovid. In clamo- rosoritardo. PIANO FLOP A meta gennaio é atteso il picco influenzale e benché quest’anno, grazie a mascherina e distanzia- mento sociale, il virus circoli in misura ridotta, non per questo é meno pericoloso. Non solo. Da mesi la vaccinazione é consiglia- ta, perché i sintomi del Covid so- no simili, tant’é che quest’anno sié registrato il record nella pro- filassi di medici e operatori sani- tari. Come é andato il piano di vaccini contro l'influenza in Lombardia? Molto male. Le dosi acquistate sono circa 2,8 milioni, con 2,6 milioni distribuite su tut- to il territorio regionale ma sol- tanto1,5 milioni iniettate. Critica la situazione delle persone pitt esposte, gli over 65: 1 milione e 135 mila vaccini somministrati, pari al 49,32% della popolazione contro un obiettivo del 75%. A Bergamo i vaccinati sono il 15,3%, nelle province diCremona e Mantova quattro persone su dieci. «Noi abbiamo attrezzato una scuola per inoculare le dosi, ma non ci sono arrivate», segna- lail sindaco di Varese Davide Ga- limberti. A meta novembre é sta- talastessa Regione Lombardiaa sigillare il disastro del piano con una mail inviata all’Ats di Mila- no: «Al momento attuale tutta la filiera distributiva presenta di- sponibilita ridottissime di vacci- no over 65 e non presenta altre disponibilita di altri vaccini an- tinfluenzali o pneumococcici». I bandi sono partiti troppo tardi e le dosi, quando possibile acqui- state a prezzi triplicati, introvabi- li. Anche perché la Regione si é creata la concorrenza in casa: ha autorizzato le strutture private a BANDI PARTITI TARDI E DOS! ACQUISTATE A PREZZI PIU ALTI. E LE POCHE SCORTE STANNO GIA FINENDO >Ritardi soprattutto nelle iniezioni agli over 65, i pit esposti alla febbre di stagione Laricerca Prima fase ok per il vaccino italiano di ReiThera Balzo in avanti per il vaccino anti-Covid italiano GRAd-CoV2 prodotto dall’azienda ReiTherae finanziato con otto milioni di euro da Regione Lazio e Ministero della Ricerca: é«sicuro», «efficace» poiché determina la produzione di anticorpi neutralizzanti il virus nel 92,5% dei casi, edé utilizzabile in una sola dose anziché due come per i vaccini diModernae Pfizer. La confermaarriva dai risultati della sperimentazione di fase 1, che il ministro della Salute Roberto Speranza ha definito «incoraggianti». L’avvio della fase 2 disperimentazioneé prossimae, sei risultati saranno confermati, lapprovazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali Ema potrebbe arrivare entrolEstate. La risposta del vaccino italiano é simile a quella di altri vaccini con due dosi, anche se quale sarail dosaggio finale ottimale losidecideraalla fine della sperimentazione. Milano, rimpasto al Pirellone dopo i pasticci di Gallera La Moratti ipotesi piti forte POLTRONE MILANO La scelta é stata fatta, ora tocca al candidato sciogliere la ri- serva. Letizia Moratti si é presa un po’ di tempo per riflettere: le é stato chiesto di sostituire Giulio Gallera alla poltrona di assessore al Welfare della Regione Lom- bardia e cid non significa suben- trare in una struttura ben oliatae funzionante, ma assumersi il gra- voso compito di rifondare la sani- talombarda. ASSE LEGA-FI Naturale quindi che abbia chiesto qualche giorno per riflet- tere. Dallo scorso ottobre non é pit presidente di Ubi, dopo l’im- pegnativa fusione con Intesa San- paolo, e ora si dedica alla gestio- ne della comunita di San Patri- gnano. Farsi carico di un ruolo totalizzante come rimettere in piedi il sistema sanitario della Regione richiede grande impe- gno, energie e l'assicurazione di trovare la strada spianata. E il la- voro che sta facendo il leader le- ghista Matteo Salvini, planato a Milano: in due giorni ha commis- sariato il governatore Attilio Fon- tana e imposto un rimpasto di Giunta, il Carroccio al Pirellone si @ mostrato inefficace e vuole correre ai ripari. Un’operazione che sta conducendo con Silvio Berlusconi, dato che Forza Italia é il secondo partito nella maggio- ranza e nella nomina al Welfare ha la priorita. Storicamente infat- ti, dal governo di Roberto Formi- goni in poi, l’assessorato alla Sa- nita non é mai stato assegnato al primo partito della colazione che governa bensi al secondo. Dun- que Forza Italia. Da qui la scelta TRA | NUOVI INGRESSI ANCHE L’EX MINISTRA LOCATELLI, ALLA FAMIGLIA, E L'EX SOTTOSEGRETARIO GUIDO GUIDES! di Letizia Moratti, ex sindaco di Milano: conosce la politica ma le sue competenze sono soprattut- to manageriali, profilo sempre molto apprezzato nella gestione della cosa pubblica. Tra i nuovi ingressi di spicco ci sarebbero poi l’ex ministra del governo M5s-Lega Alessandra Locatelli, alla Famiglia al posto di Silvia Piani, e lex sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Gui- do Guidesi di Codogno, che tanto si é speso per il suo territorio pri- mo focolaio del Covid, al quale Salvini vorrebbe affidare il rilan- cio della Regione con una delega economia. II tagliando di Giunta potrebbe anche passare da accor- pamenti e redistribuzioni delle deleghe: I'azzurra Melania Rizzo- li sarebbe pronta ad assumere Tincarico della Cultura al posto di Stefano Bruno Galli, in quota Lombardia Ideale, per il quale si profilerebbe invece un posto da sottosegretario alle Riforme. E poi c’é il problema Gallera. La sua defenestrazione dall’assesso- rato pone il problema della ricol- comprare e somministrare i vac- cini, salvo poi ricomprarli dalle stesse quando é rimasta senza. Con l'ultima gara il Pirellone ha reperito 50 mila dosi antinfluen- zali per meta dicembre e (forse) altre 500 mila per meta gennaio. Considerando che dall’iniezione all'immunizzazione intercorro- no tre settimane, é chiaro che la campagna vaccinale 2020-21 si é giaarenata. ILIMITI Nel frattempo é arrivata la profi- lassi anticovid e il sistema é a1 dato in tilt, evidenziando tuttii li- miti di una gestione del Welfare disarmata di fronte all’epidemia, benché violenta e inattesa. Per- cid il cambio ai verticiin Regione éimminente: «Entro qualche ora oal massimo qualche giorno - as- sicurava ieri il leader della Lega Matteo Salvini visitando l’ospe- MANAGER, SINDACO E PRESIDENTE RAI Letizia Brichetto Arnaboldi, nata da una famiglia di imprenditorie aristocratici, sposata con un Moratti, dirigente di banche e societa finanziarie, é stata presidente della Rai, ministro dell'Istruzione nel governo Berlusconi e sindaco di Milano tra il 2006 e il 2011 K IN FILA Personale medico e pazienti in attesa del vaccino al San Paolo di Milano (foto Ansa) dale in Fiera - Avrete una squa- dra di eccellenza. Siva verso una Lombardia che corre, non do giudizi sui singoli. Anche come Lega porteremo in Lombardia qualcuno che ha ricoperto inca- richi di governo nei mesi scorsi». Intanto il governatore Attilio Fontana nomina come consulen- te in ambito sanitario Emanuela Baio, ex senatrice di Margherita e Pd-Ulivo, candidata ma non rie- letta con Scelta civica: una picco- locazione in un ruolo di primo piano. Se tornasse al Pirellone da semplice consigliere sarebbe in- fatti una sconfitta per la Lega e per Fontana, che ha difeso il suo operato fino all'ultimo. Ma an- che per Forza Italia, che é il suo partito e vuole uscirne con danni il pit possibile contenuti. Diver- se fonti di maggioranza riferisco- no che, pur di restare in Giunta, Gallera sarebbe pronto ad accet- tare un assessorato di minor pe- so. Secondo quanto riferito dal centrodestra, é disposto a cam- biare delega anche se ormai la mossa di smarcamento men- tre Salvini ha preso le redini del Pirellone. «La sfiducia all’asses- sore Gallera, che Fontana e la sua maggioranza hanno difeso a spada tratta in aula anche poco prima di Natale, é riprova che la giunta regionale e il suo presi- dente altro non siano se non una succursale di via Bellerio», affer- ma il capogruppo MSS in consi- glio regionale, Massimo De Ro- sa. Stessi toni usati dal capogrup- po Dem in Regione, Fabio Pizzul: «Le dichiarazioni di Gallera so- no inaccettabili tanto quanto i ri- tardinella somministrazione dei vaccini anti Covid. Ormai la cre- dibilita dell’assessore é al mini- moed é incompatibile con la gui- da della sanita lombarda. Ma non basta mandare via Gallera per raddrizzare la situazione, so- no il presidente Fontana e I'inte- ra giunta a essersi dimostrati una volta di pitt inadeguati a gui- dare la Lombardia». Claudia Guasco (CRIPRODUZIONE RISERVATA avrebbe perso la fiducia della maggioranza, compresa FI della quale si registra il silenzio sulla vicenda. Berlusconi tratta con Salvini, l'obiettivo é risistemare tutto senza indebolire la Giunta e sullo sfondo del confronto ci so- no le elezioni comunali di que- st’anno con la ricerca di un candi- dato unitario: Roberto Rasia dal Polo, direttore della comunica- zione del gruppo Pellegrini, é sta- to scelto dalla Lega e accettato dal Fratelli d'Italia, manca solo il via libera di Forza Italia. DATA DEFINITIVA Ilrimpasto regionale riguardera comunque diverse posizioni, a cominciare da una parte delle quote rosa rappresentate dalle le- ghiste Martina Cambiaghi (Sport) al cui posto andrebbe I’ex campione olimpico di kayak An- tonio Rossi, Silvia Piani (Fami- glia) e l’ex sciatrice Lara Magoni, assessore al Turismo in quota Fadl. Si profila anche un accorpa- mento di alcune deleghe in parti- colare per rafforzare il settore imprese e lavoro, la priorita oraé ridare slancio _all’economia. L’eventuale rimpasto dovrebbe comunque passare da un vertice dei partiti che governano la Re- gione, che potrebbe tenersi nei prossimi giorni. La data ultima per il rimescolamento di Giunta é il 15 gennaio, in modo da uscire dall'impasse entro il 19, data del primo Consiglio regionale dopo la pausa natalizia. C.Gu. \GRIPRODUZIONERISERVATA Primo Piano G| Mercoledi 6 Gennaio 2021 www.gazzettino.it IL RETROSCENA ROMA «Conte deve dimettersi. Se non lo fara, ci penseranno Bellano- va e Bonetti a lasciare aprendo la crisi». La pistola di Matteo Renzi é sul tavolo. Giuseppe Conte, in pie- na pandemia e con il governo or- mai agonizzante, perd prende tem- po per evitare lo show-down e Tapertura formale della crisi. Tant’é, che il premier non ha an- cora convocato il Consiglio dei mi- nistri chiamato a varare il Recove- ry Plan. Quello in cui le ministre renziane annunceranno I'addio: dovevaessere celebrato domani, se ne sono perse le tracce. E’ stallo, in- somma. Una situazione di «incer- tezza» e di paralisi che «allarma e preoccupa» il capo dello Stato, Ser- gio Mattarella, che a fine anno ha invocato il «tempo deicostruttori», avwvertendo che «incertezze e perdi- te di tempo» nell’attuazione del «piano di rinascita del Paese» non sarebberostate tollerabili. La tattica del muro di gomma scelta da Conte indispettisce Renzi costretto, dall'attendismo del pre- mier, a rinviare il colpo di grazia. Allo stesso tempo il leader di Italia Viva, che continua a gridare al mondo di non «volere alcuna pol- trona», usando una metafora ten- nistica si dice convinto di aver vin- toil primoset, avendoinchiodatoil premier «con appena il 2%». E ora, aspetta l'inizio del secondo set: «Sta a Conte muovere e decidere se fare il Conte Ter, dopo le dimissio- ni, oppure se tentare la prova di for- zain Senato», ha confidato ai suoi, «da quello che so sta disperatamen- te cercando voti a palazzo Mada- ma per fare a meno di noi. Augu- Ti...». Un sospetto che trova confer- me nelle parole di un alto dirigente del Pd: «Per noi la prima scelta é cercare di capire cosa davvero vuo- le Renzi e provare a raggiungere unaccordo con lui. Se non sara pos- IL LEADER DI IV DISPOSTO A TRATTARE PER UN NUOVO GOVERNO GUIDATO DALL'AWWOCATO MA PREFERISCE UN ESECUTIVO TECNICO Le spine della maggioranza Lo stallo allarma il Colle Crisi pilotata, no di Conte E Renzi: allora lasciamo > Anche il Pd spinge per il ter, mail premier »Mattarella teme «l’incertezza» resiste: se c’é lo show down non esco vivo Il Cdm sul Recovery non convocato Il toto rimpasto Maria Elena Boschi entrerebbe nel Conte ter sibile, si va in Senato a contare i vo- ti. Se non si troveranno pazienza, vorra dire che si andra a elezioni». Peccato che Mattarella abbia gia sconsigliato maggioranze raccogli- ticce. ILNO DEL PREMIER Laccordo di cui parla il dirigente dem é quello sul Conte-ter: un nuo- vo patto di governo blindato, nuo- va squadra di ministri, il premier che saleal Quirinale per dimettersi e ricevere il reincarico, infine nuo- va fiducia. La classica crisi pilotata da Prima Repubblica. «Ci sono le Andrea Orlando potrebbe entrare come vicepremier condizioni, vediamo se prevale la razionalita», dice il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando. Ma Conte, pur disposto a cedere praticamen- te su tutto (dal ment del Recovery Plan alla fondazione sulla cyberse- curity, dalla delega ai Servizi finoa dire sia un corposo rimpasto), non vuole esplorare questa strada, pur sapendo di rischiare una crisi al buio. Le ragioni le ha spiegate a diver- si interlocutori, a cominciare da Dario Franceschini e dal consiglie- redem Goffredo Bettini. Contenon vuole dimettersi, anche se con la ~—Eaea Ipotesi Ettore Rosato alla Difesa e Guerini al Viminale promessa di un reincarico imme- diato, perché teme un agguato di Renzi: «E’ imprevedibile, chi mi di- ce che una volta dimesso quello mi dara la fiducia? Se si apre la crisi non ne esco vivo». E perché sostie- ne che i 5Stelle, ormai divisi per bande,non reggerebbero. Cé anche dellaltro a frenare Conte sulla strada del suo terzo go- verno. Il premier sa bene che le condizioni poste da Renzi, in gran parte condivise dal Pd, porterebbe- ro a un suo forte ridimensiona- mento. Dovrebbe accettare un vice- premier targato Pd (Iv fail nome di «Governo bipartisan di salute pubblica» Lega e FI pronti al piano B con Italia viva LO SCENARIO ROMA La prima strada che Renzi ha ipotizzato porta ad un Conte ter, lasecondaa un governo con la stessa maggioranza ma con un premier diverso, la terza a un esecutivo istituzionale a gui- da Draghi. Ed é questo, nonéun mistero, l’'approdo agognato dal leader di Iv. Sulle prime due opzioni ovviamente il centrode- stra non é disponibile, ma sulla terza sono sempre di pitt quelli nella coalizione che accarezza- no/idea lanciata ieri da Toti. «Se questo governo non e ‘in grado di andare avanti, ceda su- bito il passo e tutte le forze poli- tiche collaborino ad un nuovo esecutivo», ha spiegato il gover- natore della Liguria. Delinean- do il perimetro nel quale, a suo dire, questo governo dovrebbe muoversi: «Tre cose essenziali: vaccini, investimenti del Reco- very e messa in sicurezza del si- stema sanitario. E poi portare il Paese al voto». Al momento non ci sono le condizioni di un esecutivo di salute pubblica. Non apre Salvini che ripete in ogni occasione che lo sbocco della crisi, qualora sul serio Renzi rompesse le righe nel fronte rosso-giallo, sarebbero le elezioni o un governo di cen- trodestra. Non dice si ora nean- che Berlusconi, che da alcuni giorni é tornato a sognare di po- ter ambire al Colle, magari con un centrodestra rafforzato dal voto. E non c’é tanto meno Yavallo di Meloni che continua a sostenere la possibilita delle urne anche in piena emergenza sanitaria. Ma, in realta, lo sce- nario disegnato da Toti é tutt’al- troche tramontato. Da sempre il pitt convinto del- LA TELA DEI CENTRISTI DI TOTI MA ANCHE IMPRENDITORI IN PRESSING SUL CARROCCIO la necessita di un’assunzione di corresponsabilita delle forze politiche é il numero due della Lega, Giorgetti. La sua posizio- ne non é affatto osteggiata da- Salvini che - riferisce un suo fe- delissimo — sta ricevendo molte pressioni ad orientarsi in que- sta direzione da parte di im- prenditori e dall’ala nordista del partito. «II rischio — osserva un big della Lega—é che il Paese vada al collasso». Un altro diri- gente é@ ancora piii esplicito: «Quando eravamo al governo abbiamo raddoppiato i voti. Se ci tornassimo lo faremmo da salvatori e rivedremmo le per- centuali di un tempo». Saranno pure fughe in avanti, ma c’é chi si spinge anche ad ipotizzare eventuali ministri leghisti, co- me Garavaglia e Durigon, consi- derato che i dipartimenti politi- ci del Carroccio rappresentano una sorta di governo ombra. Anche dentro FI le sirene ren- ziane si fanno sentire sempre di piu. Leghisti ed azzurri sono ac- comunati dalla convinzione che del senatore di Rignano non ci si possa fidare e che, eventualmente, un governo isti- tuzionale non nascerebbe sotto lJasua regia. LE CARTE Il centrodestra in questo mo- mento non da le carte nella par- tita sulla crisi «ma noi-—osserva un esponente di primo peso di FI - dobbiamo tenerci pronti a qualsiasi eventualita». «Servi- rebbe un appello comune a tut- to l'arco costituzionale, da Leu a Fdi - dice per esempio l'azzur- ro Cangini -. Tutti dovremmo pensare a salvare il Paese, il ri- schio é che per il futuro non ci sia spazio per alcun governo di parte se la situazione sanitaria ed economica dovesse peggiora- re ancora di pit». In Fdl non é destinata ad arrivare alcuna sponda al piano di “Cambiamo con Toti”: «Lui gioca per una maggioranza alla Ursula e co- munque noi non siamo disponi- bili ad accrocchi». Ma Fdl in ca- so di governo di salute pubblica non farebbe le barricate, pur re- stando opposizione. 4 Delrio potrebbe sostiture la De Micheli al Mit Orlando) perdendo la sua terziera entrando ufficialmente in quota 5Stelle. E dovrebbe subire un radi- calecambiamento della squadra di ministriche appena unasettimana fa ha definito «la migliore del mon- do», con il probabile passaggio di Lorenzo Guerini al Viminale (la Di- fesa potrebbe andare a un renzia- no: Maria Elena Boschi 0 Ettore Ro- sato), il siluramento di Nunzia Ca- talfo (Lavoro), di Paola Pisano (In- novazione). C’é poi chi mette in di- scussione Paola De Micheli (Tra- sporti e Infrastrutture) nonostante irisultati con il Tpl anti-Covid, il cui I fari sono ora puntati sul Se- nato, perché é una partita che si gioca soprattutto sui numeri. II centrodestra si é compattato, Berlusconi nei giorni scorsi ha respinto le avances della mag- gioranza, chiudendo alla caccia ai responsabili. E anche la Lega si é mossa per fare in modo che alcuni pentastellati in rotta di collisione con i vertici M5S pos- sano staccarsi, se non ora in pri- mavera quando saraalle porti il semestre bianco. «Sappiamo posto potrebbero essere preso da Graziano Delrio (Pd) o da Stefano Patuanelli (M5S) che lascerebbe lo Sviluppoeconomicoaun dem. Troppo, insomma. Cosi Conte prende tempo, pur sapendo che an- che il rimpasto cuié disponibile sa- rebbe impossibile senza le dimis- sioni: «Come fai a costringere i mi- nistri a lasciare se non apri la cri- si?», gli é stato chiesto. Nessuna ri- sposta. L’attendismo contiano indispet- tisce il Pd che, al pari di Italia Viva, guarda di buon occhio a un ridi- mensionamentodel premiereaun «potenziamento della squadra di governo».E spinge Renzi a rilancia- re altre ipotesi. Quelle da lui pit: amate perché, «un Conte-ter con il Mes, la delega dei Servizi transitata in altre mani, un nuovo ministro della Giustizia» per il leader di Iv sarebbe un «risultato politicamen- te enorme». Ma la vittoria, quella vera, di fronte all’opinione pubbli- ca sarebbe soltanto portare a casa loscalpo di Conte. Cosi, eccolo evo- care di nuovo un governo a guida dem: «Zingaretti pero non ne vuole sapere...». ILSOGNO E, soprattutto, ecco Renzi «sogna- re» un esecutivocon Mario Draghi. Senza scartare (anzi) un governo tecnico guidato da Marta Cartabia, ex presidente della Consulta. «E non si dica che sarebbe un esecuti- voelettorale, per poi a votare a giu- gno», avverte, «se parte, va avanti fino al 2023 perché i grillini se ne innamorerebbero subito anche senza Conte: due anni di stipendio da parlamentare fanno 360mila euro. Un_ bell’'appartamento...». Tanto pitt che ora anche da destra si alzano appelli per un governo di «salute pubblica». Sospiro di Lore- dana De Petris, Leu: «In piena pan- demia e con una grave crisi econo- mica questo teatrino é davvero in- comprensibile». Alberto Gentili (@RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE TRA | DEM CE CHI NON ESCLUDE LA PROVA DI FORZA IN SENATO: «| RESPONSABILI SALTERANNO FUORI, ALTRIMENTI AL VOTO» Roberto Gualtieri ministro dell’Econo- mia (foto MISTRULLI) che Conte - osserva un senatore lumbard - sta facendo di tutto per portare dalla sua parte una quindicina di responsabili, ma noi gli stiamo sbarrando la stra- da». «Ma — dice un fedelissimo di Renzi-é una minaccia spun- tata. Se Conte non ci risponde e il centrodestra si organizza e ci sta, questa volta sul serio riu- sciamo a portare Draghi a pa- lazzo Chigi». Emilio Pucci (© RIPRODUZIONE RISERVATA Primo Piano G| Mercoledi 6 Gennaio 2021 www.gazzettino.it Cosi in Parlamento LA CAMERA Fratelli diltalia 33 Deputati IL SENATO Fratelli = ditalia KB Lega 19 63 Forza Italia 54 Misto 29 321 é Senatori Autonomie 2 _/ cu, __ Italia ' Viva ~ 18 PD Senatori* 35 2 *a vita senza gruppo LEgo-Hub rontaa tornare alla sua atti- vita di docente e ricercatri- ce, con la lettera di dimissio- ni gia scritta. Perché il tem- po, é il messaggio che la mini- stra delle Pari opportunita Ele- na Bonetti di Italia viva invia al premier Conte, «sta per scadere non per Italia Viva ma per il Pae- se». «Non saremo complici di scelte sbagliate e per evitarle fa- remo di tutto. Io ho scelto di ser- vire il Paese con le idee e non con le poltrone. Se le nostre idee non servono, lasciare sarebbe doveroso». Ormaisono giorni che si parla dell’addio dei renziani al go- verno. Il tempo éscaduto? «II ‘quando’ non dipende da me né da Italia viva, siamo ancora in attesa di risposte alle nostre proposte. II tempo sta per scade- re per il Paese. Non é tanto una questione di dibattito interno al- la maggioranza, ma tra poco ri- prendera tutta l’attivita istitu- zionale, e a quel punto deve es- serci una proposta chiara. Ab- biamo detto con chiarezza che per servire il Paese con una poli- tica che si rivolga davvero alla costruzione del futuro dei no- stri figli, ci siamo e ci saremo. Siamo il partito che ha portato in questo governo il Family Act, l'unico disegno di riforma orga- Il Recovery sale a 220 miliardi pit soldi a salute e alta velocita >Gualtieri riscrive daccapo il piano, aggiunti altri 27 miliardi. Alla sanita 2,3 miliardi in pit IL DOCUMENTO ROMA Un programma unico da presentare all’Europa. Che por- ta da 196 a 220 i miliardi da spendere per il rilancio dell’Economia. Non si terra conto soltanto dei 196 miliardi della «Recovery and resilience facility», il principale strumen- to di rilancio dell’economia ap- provato dall’Europa, ma saran- no inclusi in un unico docu- mento anche gli altri fondi, a partire da quelli di coesione per il Mezzogiorno. D’accordo con il ministro del Sud, Peppe Pro- venzano, una ventina di miliar- di saranno usati per finanziare progetti inseriti nel Recovery. Non solo, sara contemplato an- che l'utilizzo dei finanziamenti della Bei (la Banca europea de- gli investimenti) e l’effetto leva degli investimenti privati. In questo modo, spalmando la co- pertura dei progetti su pit fonti di finanziamento, i tecnici del ministero dell’Economia sono riusciti a trovare tra le pieghe altri 27 miliardi di euro da de- stinare alla sanita (che saleda9 a 11,3 miliardi a cui vanno ag- giunti altri 5,5 miliardi per gli ospedali), ai giovani e alle poli- tiche del lavoro (2,3 miliardi in pit), per I'alta velocita (che gua- dagna 4,6 miliardi), per la cul- tura e il turismo (un aumento di 4,1 miliardi). Ma attenzione. Ancora una volta non si tratta completamente di fondi “ag- giuntivi’. Dei 27 nuovi miliardi, le risorse che finanzieranno nuove iniziative sono 10 miliar- di. Gli altri 17 miliardi finiran- no per «sostituire» le risorse nazionali con fondi europei COPIATO IL MODELLO “FRANCESE”, USATE ANCHE LE RISORSE DI ALTRI STRUMENTI EUROPEI OGGI TESTO A CONTE > Alla cultura vanno 4,1 miliardi aggiuntivi: al Giubileo 2025 sono destinati 1,4 miliardi Lonardo contro Renzi «Jo Lady? Lui né Sir né gentleman» Q L’intervista Elena Bonetti «Noi ministri ancora una volta all’oscuro se le nostre idee non servono andiamo via» nica finora approvato. Ma I’eser- cizio del potere fine a sé stesso é uno stile che non ci appartie- ne». Quindi siete ancora in attesa che il presidente del Consiglio risponda alle vostre propo- ste? «Ci saremmo aspettati in questi giorni delle risposte e devo dire che il fatto che non siano ancora arrivate mi fa ipotizzare che per qualcun’altro il tempo abbia una dimensione pit dilatata. E invece é urgente dare una rispo- sta a delle domande di fondo: quale visione di futuro voglia- mo presentare in Europa con i 209 miliardi del Recovery plan, quale piano di vaccinazione dobbiamo mettere in campo per arrivare al maggior numero di persone nel pit breve tempo possibile, quale proposta abbia- mo per la riapertura delle scuo- leche continuiamo a rimandare Elena Bonetti perché di fatto non riusciamo a trovare una convergenza». A questo punto il Recovery plan dovrebbe passare in Con- siglio dei ministri, ma senza un voto. E’ una strada percor- ribile? «]I] tema non sono gli escamota- «Con ironia maschilista, ai limiti del sarcasmo sessista, il senatore Renzi michiama Lady Mastella... Non comprendo questo tentativo distalkeraggio nei miei confronti, fuorviantee patetico. Io saré una ‘Lady’,ma luinonénéunSirnéun gentleman». Cosi Sandra Lonardo Mastella (in foto), rispondendoa una battuta fatta dal leader dilv. ge con i quali si fa passare un provvedimento in Consiglio dei ministri, ma la costruzione di un piano che sia condiviso da tutto il Paese, dal Parlamento, dalla societa civile, dagli ammi- nistratori locali. Quella che dob- biamo portare avanti é la pro- gettualita di una politica seria, noi questa finora non l'abbiamo vista. Devo dire con estrema chiarezza che non soa che pun- to siamo con il nuovo testo per- ché noi ministri non abbiamo ri- cevuto nessuna ulteriore rifor- mulazione». LA TITOLARE RENZIANA DELLA FAMIGLIA: SIAMO IL PARTITO CHE HA PORTATO IL FAMILY ACT Roberto Gualtieri, ministro dell’Econo- mia, nell’aula del Senato dopo il via libera alla manovra (foto LAPRESSE) che, dunque, finanzieranno progetti esistenti. Il ministro dell’Economia, Roberto Gual- tieri, che da inizio anno ha pre- so in mano la regia del Recove- ry plan italiano sottraendola a Palazzo Chigi, é convinto che la nuova impostazione possa tro- vare la strada spianata anche in Europa. Del resto, fanno osser- vare fonti del ministero dell’Economia, si tratta dello stesso approccio del documen- to francese. Che sulla sanita i 9 miliardi messi a bilancio inizialmente fossero pochi era uno dei punti praticamente condivisi da tutti. Teri anche il vice ministro Dawvero l’obiettivo non é sol- tanto un rimpasto di governo? «Assolutamente. Se riconoscia- mo che non ci sono le condizio- ni per proseguire, 0 se quello che si vuole portare avanti é un progetto che creera dei danni al Paese, noi non soltanto non vo- gliamo essere complici ma fare- mo in modo che non accada. E se questo significa dimetterci, ovviamente lo faremo. Siamo davvero disposti a fare di tutto perché siriescaa fare il bene del Paese». Lunedi si é tenuto Il’ennesimo Consiglio dei ministri nottur- no. Questo non é in contrasto con la vostra richiesta di tra- sparenza? «Se serve lavorare di notte, per- ché si va avanti senza sosta, lo si fa senza lamentarsi. Ma questo arrivare sempre all’ultimo mi- nuto credo sia un sintomo di un’organizzazione che va mi- gliorata e inoltre non ci mette all’Economia, Antonio Misiani, ha confermato che su questo capitolo saranno messe risorse maggiori. «E evidente - ha detto Misiani - che un Paese che é an- cora in piena emergenza pan- demica deve ripensare il pro- prio sistema sanitario e raffor- zare la rete territoriale. Dobbia- mo fare in modo che anche il si- stema sanitario raccolga la sfi- da della digitalizzazione. Tutto questo costa, ma sono soldi ben investiti». Buone notizie do- vrebbero arrivare anche per i Comuni. I fondi destinati ai sin- daci sarebbero un paio di mi- liardi di euro. Saranno resi di- sponibili per i centri storici, la rigenerazione urbana e i beni culturali. Pit risorse andranno anche al turismo, il settore pro- babilmente colpito pitt dura- mente dalla crisi dovuta alla pandemia. Cosi come sul fronte del lavoro dovrebbero essere ri- finanziati gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro. LE MISURE Nutrito anche il capitolo su Ro- ma. Oltre alle risorse per il Giu- bileo del 2025 (1,45 miliardi), che serviranno a coprire i re- stauri di chiese, catacombe, ma anche delle strade, per la Capi- tale arriva quella che é stata ri- battezzata “la cura del ferro”. Ci saranno fondi aggiuntivi per la Metro C, il finanziamento della Metro D, la chiusura dell'anello ferroviario con i col- legamenti di superficie e il col- legamento ad alta velocita del- lo scalo di Fiumicino. Il documento preparato dal mi- nistero dell’Economia di fatto & pronto, e questa mattina Gual- tieri lo consegnera al prsidente del Consiglio Giuseppe Conte. A quest'ultimo spettera la deci- sione di portare il lavoro sul ta- volo del consiglio dei ministri. Il Recovery plan é gia stato “bocciato” una volta nel cdm del 7 dicembre scorso. Un’altra fumata nera sarebbe un pessi- mo segnale da evitare assoluta- mente. Insomma, le strade del Recovery e quelle della verifica di governo sono ormai total- mente intrecciate. I tempi resta- no brevi. II piano dovra essere consegnato all’Europa tra l’ini- zio di febbraio e la fine di apri- le. L’'Italia ha sempre dichiara- to di voler fare presto anche per iniziare subito ad investire i sol- di dell’anticipo (il 13% delle ri- sorse complessive). Un'oppor- tunita che rischia di allontanar- si. Andrea Bassi Rosario Dimito (© RIPRODUZIONE RISERVATA nelle condizioni di avere una se- renita di scelta. Per decidere re- sponsabilmente occorre cono- scere,e bene». Nell’ultimo Consiglio di mini- stri lo scontro é stato soprat- tutto sulla riapertura delle scuole. Franceschini ha spie- gato che il rinvio era un tema politico. Anche per voi @ que- stione sul piatto della crisi di governo? «L’educazione é la principale re- sponsabilita di un Paese, quindi per noi é la prima questione po- litica. L’altra sera siamo arrivati in Consiglio dei ministri ed é emerso che non si era arrivatia conclusione di un percorso di riorganizzazione che noi aveva- mo chiesto con forza e da tem- po. Per questo abbiamo condan- nato con fermezza questo caos». Edi chi é la responsabilita, del ministro Azzolina? «Prima che indicazioni di re- sponsabilita, arrivati a questo punto agli studenti e alle fami- glie dobbiamo risposte certe. Oggi un governo serio deve met- tersi al lavoro e riaprire le scuo- le il prima possibile, in sicurez- zae in tutte le Regioni». Barbara Acquaviti @RIPRODUZIONE RISERVATA 10 Attualita Mercoledi 6 Gennaio 2021 www.gazzettino.it indaco Luigi Brugnaro, Venezia torna ancora a far parlare di sé: stavolta per lachiusura dei Musei civici fino al 1° aprile. C’é una mobilitazione in citta e non so- lo, c’é una petizione nazionale, il quotidiano francese Le Figa- ro titola “Venezia, clamore per la chiusura dei musei”... Una decisione sua, visto che ha la delega alla cultura ed é vice- presidente della Fondazione Musei Civici, che gestisce Pa- lazzo Ducale, Museo Correr e altri importanti sedi espositi- ve cittadine. Che ne pensa? «Una decisione che rivendico, difendo e spiego, perché qui é stata montata la solita bufera dal solito fronte sindacale inter- no, alimentata poi dalla solita parte che non vede I’ora di fare mozioni, petizioni, interventi, polveroni. Gli stessi che fino a pochi mesi fa erano contrari al Mose 0 che gridavano “basta tu- risti”: perse quelle battaglie, si buttano su questa...». Si,ma spieghi... «La Fondazione Musei é un be- ne pubblico, che merita una ge- stione oculata. In questa fase di pandemia, di incertezza su tut- to, di assenza di mobilita, abbia- mo programmato un bilancio a zero incassi per consentire di ga- rantire la cassa integrazione ai dipendenti. Ed éa loro che miri- volgo, per tranquillizzarli nella maniera pitt assoluta. Tenere aperto in questa situazione avrebbe voluto dire mettere a ri- schio i conti della Fondazione, i posti di lavoro. Cosi salviamo l'occupazione, anche se é chiaro chea nessuno fa piacere la cassa integrazione». Manon era possibile un accor- do? «Certo, avevamo proposto ad esempio di utilizzare i fondi per la formazione, ma i sindacati dei duri e puri lo hanno respinto, scegliendo lo scontro e facendo leva sulle paure. Gia lo scorso anno, facendo i salti mortali per tenere aperto, abbiamo chiuso con un passivo di7 milionima ci siamo salvati grazie alla gestio- ne in attivo degli anni preceden- ti, quando c’era chi mi accusava di fare utili con una fondazione culturale, come se amministra- re una fondazione come ur’azienda sia un delitto. Ho agi- to come un buon padre di fami- gliaelorivendico». Il suo vicesindaco, Andrea To- maello della Lega, ha proposto che almeno si apra nei fine set- timana. «L’apertura dei musei dipende dalla ripresa della mobilita delle persone, dal bacino di utenza. I nostri vivevano e vivranno so- prattutto dei turisti, di quel turi- smo di qualita su cui tutti sono concordi di voler puntare. La stessa parte che contesta sem- pre tutto, auspica che i musei siano al centro della ripartenza del turismo. Quindi senza turi- sti, come facciamo ad aprire?». I residenti, che hanno ingres- so gratuito, ne soffrono. Chie- dono che si riapra anche per loro. «Siamo sicuri che ci sarebbe la folla di veneziani ai musei, in questa situazione in cui si deve stare attenti perfino ad andarea fare la spesa al mercato? In que- sti mesi abbiamo rinunciato a tutto, i ragazzi non vanno a scuola, non abbiamo nemmeno visto i parenti a Natale... Davve- ro non possiamo resistere senza musei per un po’, fare anche questo sacrificio che, in rappor- to ad altri, non mi sembra cosi tremendo? Davvero la questio- ne é che, in una situazione di pandemia cosi grave, non si pud stare senza mostre per due o tre mesi? La Biennale a giugno é sal- tata, ma non ci sono state mozio- ni, petizioni, mobilitazioni. Lo stesso M9 di Mestre, il museo del contemporaneo, é chiuso da @ L’intervista Luigi Brugnaro «Ora non ci sono turisti e aprire i musei é inutile: non sprechiamo risorse» >Il sindaco di Venezia: «Salvo posti di lavoro. Poi se diventa possibile, si riapre anche domani» é un bene pubblico, merita una gestione oculata» >«Nel 2020 passivo di 7 milioni: la Fondazione RIELETTO Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che ha deciso la chiusura dei musei civici durante la pandemia «LA BIENNALE E’ SALTATA, L'M9 E CHIUSO DA GIUGNO MA NESSUNO HA FATTO PETIZIONI 0 APPELLI, DAVVERO NON RESISTIAMO TRE MES! SENZA MOSTRE? L’intervento giugno, ma anche li nessuno ha detto niente, forse perché quella Fondazione ha una governance diversa... Ma comunque c’é un’altra cosa voglio chiarire». Cioe? «Che noi siamo pronti ad aprire anche domani, se ci sono le con- dizioni. L’orizzonte del 1° aprile é stato dato solo per garantire i lavoratori. Nel 2021 celebrere- mo i 1600 anni della nascita di Venezia, il 25 marzo. E la Fonda- zione Musei é al centro del pro- getto, per un anno intero. Ma le pare che possiamo concepire di avere i musei chiusi il 25 marzo? Anzi, l’idea é quella di coinvolge- rei lavoratori della Fondazione, quelli volenterosi, nel progetto. Parlo a loro: il tempo ci dara ra- gione e tutte queste chiacchiere starannoa zero». Una delle critiche é la sua con- cezione “aziendale” della cul- tura, che fatalmente si scontra con chi dice “aprire i musei a Venezia é una questione diim- magine: bisogna farlo a qual- siasi costo con fondi pubblici”. Cosa risponde? «Che questo scontro culturale «Le citta d’arte in ginocchio servono subito aiuti mirati» Claudio Scarpa* lreport dell’ ISTAT é impieto- so: - 68,6 % il calo delle pre- senze di turisti stranieri nei primi 9 mesi del 2020, -73,2% il calo delle presenze nelle gran- di citta nei primi 9 mesi del 2020. Una situazione gravissima, peg- giorata ora grazie a questo nuo- vo lockdown che rischia di pro- trarsi almeno fino a marzo 2021. Numeri impietosi che evidenzia- no la crisi di un settore, quello tu- ristico, che vale i] 13% del PIL na- zionale ed il 10% dell’occupazio- ne. Non tutti i settori del turismo sono stati perd colpiti nello stes- so modo. Spiagge e montagna hanno potuto vivere quest’estate una stagione ridotta, ma che, in ogni caso, ha garantito un mini- mo di entrate. Le citta d’arte no, le citta d’arte che vivono il loro momento economicamente pit importante nei mesi primaverili e autunnali (i mesi dei lockdo- wn) hanno preso il colpo in pie- noevacillano sull’orlo di cadere. Gli alberghi di Venezia, Firen- ze e Roma hanno visto azzerati i fatturati che, secondo i nostri primi calcoli, viaggiano ad un terrorizzante -85%, La cosa non riguarda solo gli alberghi ma an- che tutta la filiera del turismo che in una citta come Venezia & lunghissima. Dal turismo dipen- de tutta la citta. Grazie al turi- smo viaggiano i mezzi pubblici, grazie al turismo aprono i mu- sei, esistono quei servizi artigia- nali (caldaisti, elettricisti, ecc) che servono a tutta la cittaé. Gra- zie al turismo soprawvive l’antica arte vetraria, grazie al turismo lavorano i professionisti dagli av- vocati agli architetti e via dicen- do. Quasi il 75% degli incassi al- berghieri, detratti gli stipendi che rimangono ovviamente tutti nel territorio, vanno spesi in ac- quisti di beni e servizi nell'area veneziana. La situazione non é dissimile a Firenze e Roma. La risposta del Governo é sta- ta importante, ma non sufficien- tee soprattutto non precisa. Si é andati sul bersaglio gros- so pensando che fosse la soluzio- ne migliore. Non si é compreso questo dato e cioé che c’é chi sof- fre di pit e va aiutato di pit. So- prattutto non si é compreso che le tre citta d’arte sono e saranno sempre i 3 grandi attrattori del turismo internazionale e che aiu- tandole alla fine in via indiretta si aiutano anche le altre destina- «TROPPO COMODO PROMETTERE, SPENDERE, SPANDERE E PO! PAGA PANTALONE. COSI SLE SPOLPATA VENEZIA E L'ITALIA» zioni. Per Venezia, inoltre, tutti pronti a parlare della salvezza della citta dalle alte maree senza pensare che salvare dalle acque una citta economicamente mor- taservira a poco. II Sottosegreta- rio Baretta, di cui abbiamo piena fiducia, pareva aver capito la si- tuazione e aveva promesso du- rante una riunione del Consiglio AVA e successivamente sulla stampa aiuti mirati. Siamo certi giungeranno, ma devono arriva- resubito. Non é pitt possibile aspettare, perché la situazione si fa attimo dopo attimo sempre pit! dram- matica e ad ogni giorno che pas- sa si rischia di veder passare di mano imprese, da quelle pit grandia quelle pitt piccole, col ri- schio che la citta alla fine della crisi sia in mano ad investitori esteri e col rischio anche di infil- trazioni malavitose. Se cid avver- ra, e lo dico ad alta voce, non si incolpino gli imprenditori dispe- rati. Le responsabilita saranno politiche e andranno cercate fuo- ridal mondo delle imprese. *Direttore AVA, Associazione Veneziana Albergatori c’é ed é@ bene che esca. Io dico che c’é anche una cultura im- prenditoriale, gestionale del far funzionare le cose. Troppo co- modo per quegli altri promette- re, spendere, spandere e poi pa- ga Pantalone. Loro promettono, si fanno belli con le battaglie di principio, poi scappano, restano idebiti e i buchi. Cosi si é spolpa- ta Venezia, I'Italia. Sembra che ci si debba vergognare se uno amministra un bene pubblico come un’azienda, quando inve- ce proprio perché “pubblico” si dovrebbe avere un occhio di ri- guardo in pil. Vergognarsi di co- sa? Di fare utili con una Fonda- zione? Venezia manco sarebbe nata senza una cultura impren- ditoriale. Ma quelli fanno le bat- taglie solo quando fa comodo». Cioe? «Beh, un consiglio comunale in- tero, compreso il Pd e i 5Stelle, ha votato una mozione con cui si chiedeva al Governo di finan- ziare Venezia con 150 milioni anno. Il Governo ha dato bru- scolini, promette e basta. Ma per questa battaglia a favore della citta non ho visto petizioni né raccolte di firme, perché si trat- tava di firmare contro i “loro”. Invece abbiamo un autorevole esponente di governo che firma una petizione online per aprirei Muséi...». Achisiriferisce? «Che un sottosegretario alla pre- sidenza del Consiglio come An- drea Martella firmi una petizio- ne misembra un segnale chiaro. Visto che é al governo, che fac- cia anche lui la battaglia per la citta e si impegni a stanziare i fondi promessie chiesti da tutto ilconsiglio comunale. Ma siamo sempre la: solo promesse. Certo, a fare le cicale si fa bella figura, ma sinceramente preferisco le formiche che lavorano e porta- noacasa il risultato». Lei ha citato Pantalone. A mu- sei chiusi, che ne sara del Car- nevale che da calendario parte il14 febbraio? «Il Carnevale c’é perché é sanci- to dal calendario e dalla tradizio- ne, lo celebreremo facendo teso- ro di quanto fatto in questi mesi con i teatri o gli stessi musei. Ve- dremo cosa ci consentiranno le norme anti Covid, stiamo pen- sando owviamente ai social, a in- ternet,a modalita interattive». Lei ha anche detto che il 2021 sara l’anno dei tornelli per chi entra a Venezia. Come vede la ripresa del turismo, il rilancio della citta? «Complicati entrambi, anche se é da fare un monumento a chi sta lavorando e garantendo la sopravvivenza delle aziende. In- tanto bisognerebbe accelerare con decisione sui vaccini, dove non vedo grande slancio orga- nizzativo a livello nazionale. Io credo che sul turismo ci sara un effetto rimbalzo, che dovremo prepararci al ritorno dei visitato- ri, ma che una ripresa vera non la vedremo prima di un paio danni. Nel 2021 non so sincera- mente cosa accadra, dovremmo prepararci a “stop and go” conti- nui». Eitornelli? «Sicuramente i tornelli saranno sperimentati, bisognera trovare il tipo e i luoghi esatti, ad esem- pio in stazione ci sara bisogno di un accordo con le Ferrovie. Ma di sicuro non entreranno a regi- me prima del 2022. E poi que- st'anno dovremo anche ripensa- re la mobilita. Actv, la nostra azienda di trasporti, ha un disa- vanzo di 30 milioni causato da questa crisi. L’azienda si soste- neva con 30 milioni di turisti Yanno, ora si dovra ripensare a come organizzarla per recupera- rele perdite». Davide Scalzotto (© RIPRODUZIONERISERVATA

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