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Il Gazzettino-Friuli 2020-01-17 PDF

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DAL 1887 ILGAZZETTINO 120"604478 www.gazzettino.it € 1,20 il Quotidiano del NordEst ‘ANNO134-N'14 Venerdi 17 Gennaio 2020 FRIULI La mostra La scelta ey uyopiciesica I ragazzi del ‘99 Venezia 2020 e gadget: ecco di ieri e di oggi Cate Blanchett ienonnsnisem Cento anni presidente la Regione aconfronto »_ ie della giuria De Moria pagina III Marchiori a pagina 17 Navarro Dina a pagina 22 Don Marino: «Preti pedofili». Scatta Pinchiesta > Il prete dai carabinieri rilancia le accuse ma per ora non fa nomi «Ho i nomi e le prove dei preti pedofili». Dichiarazioni choc, ri- lasciate da don Marino Ruggero prima agli organi di informazio- ne e da mercoledi pomeriggio anche ai carabinieri della stazio- ne di Albignasego. Il comune al- le porte di Padova, con oltre 26 mila abitanti, dove il prete fino alla mattina del 14 gennaio é sta- to il parroco della chiesa di San Lorenzo. Ai militari ha giurato della presenza in citta e in pro- vincia di sacerdoti pedofili. Non avrebbe fatto nomi di religiosi e non avrebbe indicato luoghi, ma ha rilanciato le sue pesanti accu- se contro una serie di preti e di parroci. I carabinieri, ieri matti- na, hanno trasmesso gli atti in Procura. Un fascicolo con gli ar- ticoli di giornale, dove don Mari- no harilasciato numerose inter- viste sui sacerdoti con deviazio- ni sessuali, e il verbale con le sue dichiarazioni messe nero su bianco dagli uomini dell'Arma. Ecosié stata aperta un’indagine per fare chiarezza sul caso. Aldighieria pagina9 Ri PRETE Don Marino Ruggero Il processo Il pm: «A Eraclea era mafia, clima omertoso tra le vittime» «Questo é un processo di mafiaa tutti gli effetti». Cosii pm Baccaglinie Terzo, della procura Antimafia di Venezia, ieriall’udienza preliminare sulla rete di malavita creataa Eraclea da Luciano Donadio. «Guardate lelenco delle parti offese, sono decine. Ma pochi privati sono costituiti parti civili». «Durante le indaginic’eraun clima omertoso da parte di quelle che poisisono rivelate essere le vittime. E non tutti sisono costituiti parte civile», ha aggiunto Terzo. Munaroa pagina8 «No al referendun», ira Lega >La Consulta boccia il quesito per il maggioritario. Salvini: vergogna. La maggioranza esulta: scampato pericolo Il caso Autostrade, ecco il piano 7,5 miliardi e 1000 assunzioni Jacopo Orsini utostrade per I'Italia cerca di fronteggiare l’offensiva a fa- vore della revoca delle con- cessione e annuncia 7,5 mi- liardi di investimenti e mille nuo- ve assunzioni. II consiglio di am- ministrazione dell’azienda che fa capo alla holding Atlantia della famiglia Benetton ha approvato ieri le linee guida del piano strate- gico 2020-2023 di trasformazio- ne della societa. Un progetto che si basa su un «ammodernamento complessivo della rete» (...) Continua a pagina 15 No al referendum sulla legge elettorale, sostenuto dalla Le- ga per abrogare le norme sulla distribuzione _ proporzionale dei seggi e trasformare il siste- ma in un maggioritario puro. La Corte costituzionale lo ha di- chiarato inammissibile perché «eccessivamente manipolati- vo». II quesito referendario era stato proposto da otto consigli regionali, (tra questi anche quello del Veneto) tutti guidati dal centrodestra. «E una vergo- gna, é la difesa del vecchio si- stema», ha commentato il lea- der della Lega, Matteo Salvini, che parla anche di «furto di de- mocrazia». Di Maio: «Seguia- molastrada proporzionale per rappresentare tutti i cittadini». La maggioranza esulta: «Ab- biamo scampato un pericolo, il governo ne esce stabilizzato e ora ha una prospettiva pit! am- pia per andare avanti. Ora sara pit facile approvare la legge proporzionale». GentiliePirone alle pagine2e3 Il personaggio. Meneghin, i 70 anni della legg nda del basket «lo, un campione “razza Piave”» SUPERDINO Il campione di basket Meneghin compie 70 anni. Ferin a pagina 10 info: [email protected] L’analisi Prima le idee per governare poi la legge elettorale Alessandro Campi argamente prevista da osservatori ed esponenti politici d’ogni colore, caldamente desiderata dalla maggioranza che sostie- ne il governo Conte, é giunta nel tardo pomeriggio diierila bocciatura della Corte Costi- tuzionale. Il referendum pri- maverile sulla legge elettora- le richiesto dalla Lega (trami- te le otto Regioni guidate dal centrodestra) non cisara. Lobiettivo esplicito del quesito inoltrato alla Consul- taera l'abolizione della quota proporzionale del Rosatel- lum bis al momento vigente: ne sarebbe derivato, italiani permettendo, un sistema maggioritario a turno unico sul modello di quello anglo- sassone. Quello implicito era doppio: da un lato, azzoppare la legislatura e andare al voto anticipato; dall’altro, trasfor- mare il voto referendario (da incrociare con quello sul ta- glio dei parlamentari) in un plebiscito pro o contro Salvi- ni. A quest’ultimo — che come soluzione politica in extre- mis, annusata aria sfavore- vole, aveva anche proposto il ritorno puro e semplice al Mattarellum, forse con l'idea di mettere in difficolta il Capo dello Stato che ne é stato Yideatore nel 1993 - resta a questo punto una carta politi- cache certamente sfruttera al meglio: proporsi agli italiani come il difensore del loro di- ritto a scegliersi i propri rap- presentanti contro quei politi- canti che, con l’'annunciato ri- torno al proporzionale, con- fermano di essere interessati soloalle loro poltrone. Continua a pagina 26 Tecnica e web, giovani contadini crescono Si terra oggi a Roma la finale dell’Oscar Green, concorso che omaggia il talento dei giovani agricoltori. Made in Italy, creati- vita, fare rete, innovazione, so- ciale e sostenibilita ambientale: questi i temi, e le corrisponden- ti categorie, che saranno pre- miati da Coldiretti. Un’associa- zione che in Veneto segnala nu- meri da record: il Programma di sviluppo rurale, gestito dalla Regione attraverso i fondi euro- pei, negli ultimi tre anni ha so- stenuto progetti aziendali per 2.000 neo-imprenditori del set- tore primario, dove si eviden- ziano diverse storie di eccellen- za. Pederivaa pagina 13 Mercati Il Prosecco biologico sfida lo champagne in Inghilterra REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 ‘¥ "llprezo deal abinamenti®aggiuntivo al prezode"ItGazzettino'efino ad esaurimento.Lapromozion aida sola per rea delta provincia di edizon. Speizione in abbonamentopostle-OL 359/03 cov. inL.n.4B del 27/02/04)at. Vcommal, VE 4 “RitratiVenezianivol.3"+€790 4 “LlbrodeiPensier-Agenda020°+€590 “l\CalendarioBarbanera 2020" + €290 Il prosecco bio Aneri fa concorrenza allo champagne evaallaconquista dell'Inghilterra: accordo in esclusiva con la prestigiosa catena diristoranti del gruppo San Carlo. Il prosecco verra proposto nella fascia dello champagne, anche come prezzo. A pagina 13 A 80 anni caccia i ladri: «Andate a lavorare» Lorena Levorato uori da casa mia, pelan- droni! Andate a lavora- « re!»., Giovanna, per gli amici Derna, ha 80 anni: ma non ha paura di affrontare i ladri. Nella sua casa di Vigonza si é trovata faccia a faccia con i malviventi che erano riusciti ad entrare nell’abitazione dove vi- ve, ma grazie al suo sangue fred- do e alla prontezza di riflessi, li ha messi in fuga. E stata davve- ro coraggiosa, pronta e determi- nata Giovanna Maretto, detta Derna, un corpo esile e fragile per via dei problemi di salute, che con una freddezza (...) Segue a pagina 8 CORAGGIOSA Giovanna, per gli amici Derna, ha 80 anni La riforma Maternita estesa fino a sei mesi: piano del governo I1Governostudiala possibilita di estendere il congedo obbligatorio per la nascita e l’'adozione diun figlio da cinquea sei mesi prevedendo che il papane utilizzi il 20% quindiun mese. Lo annunciala sottosegretaria al Lavoro Francesca Puglisi. Di Branco a pagina 10 2 Primo Piano Venerdi 17 Gennaio 2020 www.gazzettino.it G| LA SENTENZA ROMA La decisione della Corte Co- stituzionale di non ammettere il referendum pro-maggioritario chiesto dalla Lega tramite otto consigli regionali ha un risvolto tecnicoe uno politico. Sul piano tecnico-giuridico la bocciatura é arrivata per «ecces- so di manipolazione». Lo scarno comunicato stampo della Corte fa presumere che i giudici abbia- no giudicato debole o azzardata il “cavillo” proposto dai richiedenti il referendum per renderlo am- missibile. Dicosa si tratta? In parole sem- plici, il referendum intendeva far- ci votare solo con il canale mag- gioritario per collegi uninominali dove vince il candidato pit vota- to. Come accade in Gran Breta- gna. Ma icollegi vanno disegnati. Oggi per la sola Camera sono 232 e dovrebbero diventare (quando entrera in vigore il taglio dei par- Jamentari sui quali ci sara un al- tro referendum) come minimo 391. Un lavoraccio, per il quale oc- corre parecchio tempo. E invece la Corte Costituziona- le da sempre ha stabilito che le leggi elettorali che escono da un referendum devono essere «im- mediatamente applicabili» per evitare che i cittadini perdano il diritto al voto anche per poche settimane. Per ovviare al problema i tecni- ci della Lega hanno individuato un cavillo tutt’altro che peregri- no. Per ridisegnare i collegi pro- ponevano che in caso di vittoria referendaria il governo utilizzas- se una delega prevista da un’altra legge, quella che ha tagliato i par- lamentari (e dunque anche i colle- gi). «E’ probabile - chiosa il costi- tuzionalista Stefano Ceccanti, de- putato del Pd - che la Corte abbia giudicato troppo ardito che una delega pensata per una determi- nata finalita venisse applicata ad unaltro obiettivo». Inoltre la delega non solo era prevista da un‘altra legge (a sua volta sottoposta a un referen- dum) ma come tutte le deleghe parlamentari deve avere un pe- riodo preciso di validita (inizio e fine) impossibile da indicare da parte dei referendari. Naturalmente i dettagli della sentenza si conosceranno entroil DECISIONE DOPO SEI ORE DI DISCUSSIONE IL CAPO DEL CARROCCIO: RACCOGLIEREMO LE FIRME PER IL PRESIDENZIALISMO La Consulta e la legge elettorale be «No al referendun», ira La Consulta ieri in Camera di Consiglio M5S-Pd: ora il proporzionale »La Corte, che ha deliberato a maggioranza, boccia»La maggioranza esulta. Salvini: un furto di democrazia il quesito per il maggioritario: «Testo manipolativo» Meloni: adesso Mattarellum o premio al sistema vigente 10 febbraio con la sua pubblica- zione, si sa pero che la bocciatura dei giudici é arrivata dopo sei ore di discussione e che é stata presa amaggioranza, sia pure larga. IRIFLESSI POLITIC! Fatalmente la scelta della Corte haconseguenze politiche. L’obiet- tivo della Lega, tramite il rilancio della carta maggioritaria, era (e resta) quello di valorizzare la sua posizione di primo partito e la possibilita per i sovranisti di otte- nere la maggioranza dei seggi in parlamento anche senza il 51% dei voti e di coalizzare Forza Ita- lia. Ora il percorso di questo pro- getto diventa molto pitt complica- to. Di quil'ira di Salvini che ha ab- bandonato in fretta i toni modera- ti dei giorni scorsi durante i quali aveva ipotizzato un ritorno al Mattarellum, la legge emaggiori- taria al 75% del 1994 che porta la firma dell’attuale presidente del- la Repubblica. «E un furto di democrazia, é una vergogna, éil vecchio sistema che si difende: Pd e 5stelle sono attac- cati alle poltrone. Ci dispiace che nonsilascidecidere il popolo: ora punteremo sul _presidenziali- smo», ha detto Salvinitornandoa toniruvidi. Dal Pd si lascia trapelare una grande soddisfazione, calcando lamano pero soprattutto sul nuo- vo e consistente stop alla marcia di Matteo Salvini. «La Lega aveva preparato un trappolone e ci é fi- nita dentro», sottolinea il senato- re Dario Parrini, senatore Pd ed IL MINISTRO PER IL RAPPORTI CON IL PARLAMENTO D'INCA: AVANTI TUTTA CON IL GERMANICUM CON UNA SOGLIA ALTA esperto di leggi elettorali. Parrini preferisce il proporzionale con sbarramento al 5%, come previ- sto dalla riforma appena presen- tata alla Camera, ad una legge maggioritaria a un turno che Illeghista nell’esperienza italiana non ha Roberto impedito ai piccoli partiti di farla Calderoli, da padrone. Ma chi sembra pun- vicepresiden- tare su questo progetto sono so- te del Senato eautore del prattutto i 5Stelle con il ministro dei Rapporti con il Parlamento quesito Federico d'Inca che annuncia I’ referendario «avanti tutta». antiproporzio- Orasullanuova legge elettorale si nale, ieri in apre la partita vera, delicatissi- attesa della ma. Sulla quale c’é una sola cer- sentenza tezza: si entra in un campo mina- della Corte to dove un ruolo decisivo lo Costituziona- _avranno i voti segreti. Cambiare le Tattuale Rosatellum (che ha una (foto ANSA) soglia al 3% per i partiti in coali- zione e viene citato come base di discussione da Giorgia Meloni) non sara una passeggiata. Diodato Pirone (© RIPRODUZIONE RISERVATA Imodelli di cuisi parla Il Germanicum “Verso il proporzionale con sbarramento al 5% ‘attuale maggioranza Pd-M5S-Italia Viva (con l'oppo- sizione interna di una parte della sinistra di Liberi e Ugua- li) ha predisposto una riforma del- la legge elettorale che dovrebbe andare in vigore dopo il referen- dum sul taglio dei parlamentari da945a600. Questa legge (che alcuni chia- mano Germanicum ma che inn realta é molto diversa da quella te- desca) é proporzionale con uno sbarramentodel 5%. Questo significa che ogni parti- tocorrerebbe per sé. Dunque nien- te piti coalizioni, convinte (come quelle del Mattarellum) o forzate (come quelle dell'ultima legge, il Rosatellum). Ideata per respinge- re l'idea dei “pieni poteri” lanciata la scorsa estate da Matteo Salvini, Yobiettivo della legge @ quello di depotenziare il centrodestra impe- dendo la saldatura dell’area pitt europeista (Forza Italia) al fronte sovranista (Lega e Fratelli d’Ita- lia). La legge non piace a quanti sot- tolineano che il proporzionale produce automaticamente gover- nideboli. Isostenitori della legge ribatto- no sottolineando che la soglia del 5% porterebbe in parlamento po- chi partiti. Per questoé stato previ- sto il cosiddetto “diritto di tribu- na”, un meccanismo che consenti- rebbe ai piccoli partiti di ottenere unoodue parlamentariciascuno. = a= a legge elettorale in vigore og- gi si chiama Rosatellum dal nome del suo relatore Ettore Rosato, all’epoca del Pd e og- gi di Italia Viva. Anch’essa é mi sta ma a prevalenza proporzio- nale: in pratica un terzo degli eletti si eleggono in collegi uni- nominali maggioritari e due ter- zicol proporzionale. La legge, molto complicata, & figlia della sconfitta del referen- dum del dicembre 2016 propo- sto dal Pd di Matteo Renzi che avrebbe fatto nascere una sola Camera con il potere di dare la fi- ducia al governo. Camera da eleggere con il doppio turno co- meaccade conisindaci. La bocciatura di questo pro- Il Rosatellum Lattuale legge € un sistema misto getto maggioritario fini per indurre il Parlamentoa guida Pdauncompromesso: passa- real proporzionale senza ab- bandonare il maggioritario che, almeno sulla carta nel ca- sodielezioniaun turno, offre maggiori garanzie di governa- bilita. La legge finora é stata ap- plicata una sola volta, il 4 marzo del 2018 e ha funziona- to solo parzialmente perché, pensataa per un sistema bipo- lare ha visto in realta una cor- sa a tre poli (centro-destra, M5S e Pd) con il successo dei primi due che pero non han- no ottenuto la maggioranza dei seggi. Il Mattarellum Nel 1994 introdusse QO il maggioritario er Mattarellum, dal nome del suo relatore, Sergio Mattarel- la, attuale presidente della Repubblica, si intende la leg- ge elettorale attuata in seguito al referendum del18 aprile 1993 che aboli le preferenze, che prevede- va l’elezione del 75% dei parla- mentari in collegi uninominali maggioritari (vince il candidato pitt votato) e per il 25% con il pro- porzionale. Si trattava dunque di un siste- ma misto con il quale si voto alle politiche del 1994, del 1996 e del 2001. Il centro destra si affermo nel 1994 e nel 2001, il centrosini- stranel1996. La legge aveva delle sue com- plessita. Era previsto il recupero proporzionale dei pitt votati non eletti per il Senato attra- verso un meccanismo di calco- lo denominato “scorporo” per il rimanente 25% dei seggi as- segnati al Senato; c’era il pro- porzionale con liste bloccate per il 25% dei seggi assegnati alla Camera; ed era previsto uno sbarramento del 4% alla Camera. II sistema insomma riuniva tre diverse modalita di ripartizione dei seggi (quota maggioritaria di Camera e Se- nato, recupero proporzionale al Senato, quota proporziona- le alla Camera) e pertanto fu anche chiamato Minotauro dal nome del “mostro” in parte uomoein parte toro. Primo Piano G| Venerdi 17 Gennaio 2020 www.gazzettino.it La posta in gioco Sul piattononc’era Vincostituzionalita dellalegge elettoralema Yammissibilita di un referendum pro maggioritario chela Legaritienealei piu favorevole La regola da rispettare LaCorte Costituzionale da moltiannia questa partesiéregolatasu un principio: la legge elettorale che esce da unreferendum deve essere subito applicabile Il cavillo della delega Per rispettare Yapplicabilita immediataitecnici della Lega ritenevano valida una delega sui collegi approvata in una legge diversa da quella in discussione I riflessi concreti L’ammissibilita é stata bocciata perché|’uso della delegaé «manipolativa». Sarail Parlamento ora, se cela fara, a cambiare le regole elettorali. L’esecutivo: siamo pit stabili disinnescata la mina-Matteo >Telefonate di Conte con Di Maio e Zingaretti: »Evitato lo scontro con la Lega, i ministri: avanti con il proporzionale ma senza fretta «Prospettiva pili ampia per arrivare al 2023» ILRETROSCENA ROMA Giuseppe Conte ha saputo «dell’ottima notizia» mentre sta- va decollando da Algeri. E in un giro di telefonate ha festeggiato assieme a Dario Franceschini, Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio la sentenza della Consulta che ha bocciato il referendum di Matteo Salvini a favore del siste- ma maggioritario. «Abbiamo scampato un pericolo, il governo ne esce stabilizzato e ora ha una prospettiva pili ampia per anda- re avanti», @ stato convenuto. Con una certezza: «Adesso sara piu facile approvare la legge pro- porzionale, la riforma elettorale € pit vicina». Di certo, il referendum per la maggioranza era una «mina pronta ad esplodere». 5Stelle, Pd, Italia Viva e Leu erano decisi a disinnescarla approvando in tutta fretta la legge proporziona- le con sbarramento al 5% appe- na incardinata alla Camera. «Ma é pur vero», dice un ministro dem di rango, «che comunque la campagna referendaria avrebbe offerto a Salvini un nuovo e vasto palcoscenico. Nei prossimi mesi, mentre noi arrancavamo in Par- lamento nell’approvazione della riforma elettorale, il capo leghi- sta avrebbe arringato le piazze sostenendo che stavamo impe- dendo di dare la parola al popo- lo, che facevamo un imbroglio per restare attaccati alle poltro- ne. Tutto falso. Ma Salvini sa co- PER EVITARE TRAPPOLE NEI VOTI SEGRETI DIVENTA PROBABILE LA SOGLIA DI SBARRAMENTO AL 4 PER CENTO Ilcompleanno Incontro con Mattarella e Franceschini municare molto bene e questa battaglia gli avrebbe portato ul- teriori consensi. Un bel guaio, in- somma. Invece, ora, il quadro cambia radicalmente. E chissa cosa sara del capo leghista tra tre anni...». Tant’é, che anche il com- missario europeo Paolo Gentilo- ni, che proporzionalista non é, mette a verbale: «La sentenza della Consulta é una buona noti- zia anche per chi non ama il pro- porzionale...». Il prossimo passo, dopo la sen- tenza della Consulta, per la mag- gioranza rosso-gialla sara, ap- punto, varare una legge propor- zionale, il Germanicum. Con due intenti. Il primo: «Sventare il pe- ricolo dell’uomo solo al coman- do, dell'uomo che chiede pieni poteri», come dice un altro mini- q' ‘Intervista Giancarlo Giorgetti «Sono come morti che camminano La Corte favorisce lingovernabilita» norevole Giorgetti, la Con- sulta non ha dato «la paro- laal popolo» come la Lega laveva invocato. Per Salvi- Ini «é una «vergogna». Per PF ci? «E un peccato per la democrazia italiana, speriamo non mortale. Sara mortale se la maggioranza portera a compimento, come te- mo, il proposito di tornare alla preistoria della politica con il pro- porzionale. Abbiamo fatto un ten- tativo, un tentativo doveroso per il bene del Paese. Ci é andata ma- le. Ci dispiace per I'Italia: per noi non cambia nulla, prima o poi tocchera alla Lega governare. Questo governo e questa maggio- ranza possono fare tutte le leggi elettorali che vogliono, ma sono mortichecamminano». Secondo Salvini é il vecchio si- stema che si difende. D’accor- do? «Beh, leggendo i commenti degli esponenti di Pde 5Stelle che esul- tano perché cosi possono conge- gnare nel chiuso dei palazzi una legge elettorale che possa permet- tergli di limitare i danni e di per- petuare un potere che esercitano senza il consenso popolare, direi proprio di si. Le conseguenze per il Paese saranno gravissime». Ritiene che la Consulta abbia deciso anche in nome della sta- bilita del sistema, paventando il pericolo che il referendum si trasformasse in un plebiscito pro o contro Salvini che con il maggioritario avrebbe potuto ottenere i “pieni poteri” invoca- ti? «Non loso. Maso che il plebiscito per Salvini sara nelle urne qua- lunque sistema elettorale potran- no congegnare. Qui in gioco non é la stabilita, ma la governabilita. Invece quelli stanno attaccati alle poltrone per non decidere, rinvia- re, lasciare il Paese nel limbo dell’inconcludenza». Quindi quella della Corte sareb- beunasentenza politica? «E’ una sentenza con conseguen- ze politiche che non fanno danno alla Lega, che vincera come dimo- strano le simulazioni, anche con il proporzionale. Questa senten- za rischia di condannare il Paese, icittadini e le imprese italiane se la maggioranza andra avanti con ilGermanicum, all’ingovernabili- ta permanente anni ‘80 con verti- ciinfinitie inconcludenti». Il proporzionale per il Pd e i 5Stelle serve ad evitare che Sal- vini possa governare da solo. «Salvini governera se gli italiani lo voteranno. Io propongo, Iho fatto gia con una proposta di leg- ge costituzionale, che la nuova ri- forma elettorale non entri in vigo- re nella legislatura successiva, ma in quella dopo. Cosi si evite- rebbe che ogni maggioranza si faccia una legge pro domo sua. Chi governa adesso si rende con- to perfettamente di non avere il consenso popolare, per questo vuole restare in Parlamento per altri tre annie si inventa un siste- maelettorale per limitare i danni. Main un mondo globale le demo- crazie che hanno sistemi efficien- ti di governo se ne avvantaggia- no, chi invece ha un governo pa- ralizzato da partitini e veti incro- ciati, arriva sempre in ritardo sul pallonee quando provaa giocare, la palla hanno gia presa i Paesi concorrenti». stro dem. II proporzionale, infat- ti, per forza di cose obblighera Salvini a cercare alleati. In pri- mis Giorgia Meloni. La contro- prova arriva da un sondaggio di Youtrend: la Lega, in base ai dati attuali, avrebbe il maggior nu- mero di parlamentari, ma insuf- ficienti per governare da sola. In- dispensabile sarebbe il soccorso Il numero due del Carroccio Giancarlo Giorgetti (foto ANSA) Prima della sentenza avete ri- lanciato il Mattarellum che ave- vate cancellato con il Porcel- lum. Continuerete a battervi per questo sistema che éun mix di maggioritario e proporziona- le? «Si. Il Mattarellum é la legge che ha dimostrato di funzionare me- glio, perché ha dato governabilita e ha permesso attraverso il siste- ma dei collegi di far entrare in Parlamento una classe dirigente dibuon livello». Sispieghi meglio. «La mia proposta, personale, é di mettere in Costituzione che nes- suno si pud fare una riforma elet- torale per il proprio interesse a danno dell'interesse generale, uti- lizzandola nelle elezioni successi- ve per provare a conservare il po- tere. Dunque propongo alla mag- gioranza: non volete il Mattarel- lum a questo giro? Okay, ma ap- proviamolo e facciamolo entrare 1125 anni del Touring al Colle Ripensare il turismoin Italia insensoeticoe sostenibile, éil tema del volume “Prendersi cura dell’Italia bene comune» consegnatoieri dalla delegazione del Touring Club al presidente Sergio Mattarellain occasione dei 125 anni. Presenti all’incontroil ministro Dario Franceschinie Romano Prodi di Fratelli d'Italia e di Forza Ita- lia. «E Salvini annacquato é deci- samente meno pericoloso, noi lo sappiamo bene», dice un mini- stro grillino che ha fatto parte anche del Conte 1. Il secondo intento dei ros- so-gialli é tentare di garantire un futuro alla coalizione di gover- no. II sistema proporzionale per- mette infatti a Zingaretti di non IL NUMERO DUE DELLA LEGA: NON GIOCAVAMO IN CASA, MA PER NOI NON CAMBIA NULLA PERCHE GOVERNEREMO IL DANNO E PER L'TALIA SI AL MATTARELLUM APPROVIAMOLO SUBITO E, SE LA MAGGIORANZA E D'ACCORDO, ENTRI IN VIGORE NEL 2028 perdere le speranze di creare un «fronte progressista largo». Tra- duzione: un patto post-elettorale con i 5Stelle. Finora, a parte l’ec- cezione delle elezioni in Umbria, i grillini hanno sempre rifiutato alleanze pre-voto. E continue- ranno a farlo perché, come ha detto e ripetuto Di Maio, «é nel nostro Dna andare da soli». Ma nulla vieta e vietera ai grillini, 0 alla fantomatica “lista Conte”, di stringere patti di governo nel day after elettorale. E’ gia acca- duto prima con la Lega, poicon il Pd, Leue Italia Viva. Insomma, il Germanicum é la chiave per «mitigare la pericolo- sita di Salvini», per dirla con Franceschini. Non a caso qual- che istante dopo la sentenza del- la Consulta, @ scattato il coro 5Stelle a favore del proporziona- le. A intonarlo é stato proprio Di Maio: «Cosi tutti i cittadini saran- no effettivamente rappresenta- tir. «TEMPI LUNGHI» Da capire ora i tempi. Come dice il capogruppo di Leu, Federico Fornaro, «bisognera andare avanti con i tempi necessari, per un confronto vero». Senza fretta, insomma, adesso che é evapora- ta la minaccia referendaria di marca leghista. Fornaro auspica anche «una legge condivisa». Ma é difficile. Il leghista Roberto Cal- deroli nei vertici riservati non ha chiuso la porta al Germanicum, ma la Meloni preferirebbe tener- si il Rosatellum con la sua quota di maggioritario. E pure Salvini che pero ambirebbe al Mattare- lum. Dunque é facile prevedere che il cammino della riforma elettorale sara fatto di scontri. E anche di molti trabocchetti, visti i voti segreti. L’epilogo, per ra- strellare consensi in Parlamento e blindare la riforma, potrebbe essere abbassare la soglia di sbarramentoal 4%. Alberto Gentili (CRIPRODUZIONE RISERVATA PER EVITARE «L'UOMO SOLO AL COMANDO» FESTEGGIA ANCHE CHI COME GENTILONI E A FAVORE DEL MAGGIORITARIO in vigore nel 2027 0 2028. Cosi si evita di condannare il Paese all’in- governabilita e all'impotenza. Chi vince le elezioni deve poter governare e i partiti devono dire prima del voto con chi vogliono stare, non possono dirlo dopo. La gente questi trucchi non li capi- sce». Non c’é pero il clima per un ac- cordo di questo tipo. «Certo che non c’é. Tutti guarda- no all’oggi, mai al domani. E la maggioranza é abbarbicata alle poltrone». Ritiene che sara accidentato il percorso della legge proporzio- nale in Parlamento, chiamere- tela piazza? «La piazza non serve, non ha sen- sO su questo tema. Ma di sicuro non sara facile per la maggioran- za approvare la sua porcheria, vi- stii distinguo e i numerosi voti se- greti. Tanto piii che sospetto che partono male e finiranno peggio: faranno scendere la soglia di sbarramentoal 4%». Lei mercoledi ha detto che era che la Lega era il Sassuolo e Franceschini, che é sponsor del proporzionale, la Juventus. Si aspettava la bocciatura? «Se vai a giocare fuori casa allo Stadium é complicato. La sconfit- ta ci sta. Ogni tanto Davide batte Golia, questa volta non é finita co- si. E certamente nella Consulta non giocavamo in casa, questo é pacifico». A.Gen. (© RIPRODUZIONERISERVATA, 4 Primo Piano Venerdi17 Gennaio 2020 www.gazzettino.it La maggioranza spaccata Stop alla prescrizione, é lite Bonafede-Italia Viva Appello di Conte a Renzi >I] ministro: «Matteo isolato, sta con FI» La replica: «Non diventeremo mai grillini» LAGIORNATA ROMA Chiusa la grana referen- dum, la maggioranza é costretta a tornare sul nodo della prescri- zione. E questo é un problemac- cio che sembra tutt’altro che ri- solto e che potrebbe vedere il go- verno in difficolta alla Camera, se si votasse. Scontro tra Matteo Renzi e i renziani da una parte e il Pd con i 5 stelle dall’altra. Il premier Conte cerca di mediare mailclimaéincandescente. Renzi difende il suo «no!» al provvedimento caro al Guardasi- gilli, Bonafede, e sucuiidem non hanno il coraggio di mettersi di traverso. «Abbiamo fatto un go- verno insieme per mandare a ca- sa Salvini, non per diventare gril- lini», tuona il leader di Italia Vi- va. Ed é un contrattacco rispetto a Bonafede che aveva detto che i renziani si erano isolati, finendo ai margini di una partita impor- tante. Ce n’é abbastanza insom- ma perché Conte intervenga. Fa- cendosi promotore di una me- diazione che, pero, potrebbe tra- dursi in un testo solo dopo le ele- zioniin Emilia Romagna. Questa Ja sua linea: «Ai cittadini interes- IL LEADER DI IV: «SE Cl PROPONGONO LA SCHIFEZZA DEL GUARDASIGILLI DIREMO NO» MA ESLCUDE LA CRISI sa una riforma che renda pil effi- ciente il sistema della giustizia. Tutte le forze politiche hanno da- to un contributo, Bonafede sta la- vorando alla versione definitiva, poi la riproporremo alla forze politiche per un’ulteriore valuta- zione, anche a Italia Viva. Mi aspetto che Italia Viva la possa valutare nel merito». L'APPELLO L’appello del premier é rivolto a Renzi, ma Bonafede continua ad attaccare il leader italovivista: «Ormai sta con Forza Italia, e nessuno lo segue nel centrosini- stra». E Renzi se la prende anche conil Pd: «Noi non siamo lasesta stella. Zingaretti ha il diritto di fare cid che ritiene giusto, é il ca- >Anche il Pd bacchetta I’ex segretario E Conte: «Valuti la riforma nel merito» Alfonso Bonafede (foto aNsa) La prescrizione del reato Il tempo necessario a rendere non punibile un reato varia in base alla pena stabilita fi io” Un esempio _ @ rapina FA Kee semplice a giudizio (senza I a aE’ aggravanti) indagini J. durata prescrizione Se il processo —= IP grado di primo grado si conclude dopo 8 anni, restano solo due anni per arrivare alla sentenza definitiva 10 anni dal giorno della rapina esecutiva ®. Ill? grado Cassazione po del Pde lo rispetto. Sullo stato di dritto i riformisti vanno a ri- morchio dei 5 stelle. Dispiace per chi ha sempre pensato che il Pd fosse il campo dei riformisti». Eancora: «Se ci viene proposta la schifezza del Guardasigilli, in au- la diremo di no». Ma esclude la crisi di governo Renzi. L’ex mini- stro Orlando, vicesegretario del Pd, replica cosi: «O si trattao cisi scontra, sbagliato fare le due co- se insieme. Ed é sbagliato votare con il centrodestra». E ancora: «Il Pd non é d’accordo con la ri- forma Bonafede ma che il lodo Conte rappresenta un passo avanti per proseguire il confron- to». Nei giorni scorsi il presiden- te Conte ha avanzato infatti una nuova proposta in proposito. Di- La norma Bonafede Prescrizione sospesa dalla data della sentenza dil’ grado (sia di condanna che di assoluzione) fino alla data di esecutivita della sentenza introdotta dalla legge n. 3 del 3 gennaio 2019 ("Spazzacorrotti”) v in vigore dall' 1 gennaio 2020 Se il processo per rapina si conclude in primo grado dopo 8 anni, si ha tutto il tempo che si vuole per arrivare alla sentenza definitiva Gregoretti, é duello al Senato sul voto per il processo a Salvini I suoi: sara prima delle regionali ILCASO ROMA La maggioranza era gia pronta allo scontro con la presi- dente del Senato. Gia pensava a come attaccarla, puntando sul mancato ruolo di terzieta. Ma “Yarbitro” ha preso 24 ore di tem- po e poi ha trovato l’escamotage per evitare di essere accusata di partigianeria. E cosi - dopo una lettera mattutina in cui i capi- gruppo di Pd, M5s, Iv e Leu chie- devano un incontro urgente — la Casellati ha cambiato le carte in tavola sui numeri della Giunta per il regolamento chiamata a de- liberare in merito al voto nella Giunta per le Immunita sul caso Gregoretti. Dopo il passaggio del pentastel- lato Grassi nella Lega gli equilibri pesavano a favore del centrode- stra: 6 membri contro 4. Ed ecco quindi’ok della terza carica dello Stato all’integrazione chiesta dal- la maggioranza: De Petris, presi- dente del gruppo Misto, e Unter- berger, presidente del gruppo per le Autonomie, si aggiungeranno ai due rappresentanti del Pd e ai due esponenti del Movimento 5 stelle. ILREBUS Tl rebus da sciogliere é legato alla sospensione delle attivita del Se- nato dal 20 al 24 gennaio: in vista della campagna elettorale é stato sancito che non ci debbano esse- re riunioni di commissioni né se- LA BATTAGLIA SI SPOSTA NELLA GIUNTA PER IL REGOLAMENTO GIALLO SU UN COLLOQUIO CASELLATI-SALVINI SMENTITO DAI DUE dute in Aula. L’organo preposto all'interpretazione delle norme del Senato si riunira questa matti- na e dovrebbe finire in pareggio ma~amenodicolpi di scena-do- vrebbe prevalere, regolamento del Senato alla mano, la tesi che il calendario dell’Aula non influi- sce sui lavori della Giunta per le autorizzazioni. Insomma si do- vrebbe arrivare ad una soluzione giuridica che permettera’ alla maggioranza di essere sconfitta conTonore delle armi e alla mino- ranza di ottenere la data del 20 gennaio. LE TAPPE La Lega attende le prossime deli- berazioni, avverte che la «partita deve ancora concludersi», teme che la maggioranza stia portando avanti una strategia dilatoria per arrivare al 20 gennaio e poi im- porre lo slittamento del voto. «Ve- dremo quale sara il quesito che la minoranza sottoporra ai senato- ri», osserva il capogruppo dem di palazzo Madama, Marcucci. La seduta di lunedi della Giunta per le immunita ha allordine del giorno il voto sulla relazione con cui il presidente Gasparri propo- ne direspingere la richiesta di au- torizzazione a procedere nei con- fronti di Salvini per la vicenda dei 131 migranti trattenuti alla fine di luglio a bordo della nave della Guardia costiera in attesa di un Il leader di Italia viva ed ex premier Matteo Renzi (foto ANsA) stinguere tra condanne e assolu- zioni (per le quali non si inter- romperebbe la prescrizione) e prevedere nell'ambito della rifor- ma del processo una sanzione di- sciplinare legata al singolo pro- cedimento. «Ci sono in questo impianto alcuni elementi inte- ressanti», dicono al Nazareno. Non sembra sia un passo avan- ti per Italia Viva, per, che ha vo- tato con le opposizioni in com- missione Giustizia alla Camera. E M5S ha una posizione ferrea, di chiusura su tutto: «Bisogna an- dare avanti a qualsiasi costo e an- che contro tutti sulla riforma Bo- nafede». Prescrizione _infinita, dunque: ecco il grido identitario dei grillini, a dispetto di ogni tipo digaranzia per icittadini. Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA ORLANDO PROVA A MEDIARE: «0 SI TRATTA Q Cl SI SCONTRA E SBAGLIATO VOTARE COL CENTRODESTRA» Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato (foto LAPRESSE) accordo con i paesi dell'Unione sul loro ricollocamento. La linea della Lega é chiara da tempo: no al rinvio, quel voto dovra esserci prima delle elezioniin Emilia. Teri c’é stato anche un giallo a palazzo Madama perché le voci di un pranzo tra la Casellati e lo stesso Salvini sono state smentite sia da fonti del partito di via Belle- rio e della presidenza del Senato. Ma Salviniai suoi é tornatoa chie- dere di non arretrare. «Vuole Idemocrat «Tg Rai, ascolti git e noi penalizzati» Continua la guerra del Pd contro!’Ad della Rai Fabrizio Salini. <Anchei dati Agcom di dicembre sul pluralismo televisivo bacchettano lad Salini- dice il vicecapogruppo dem alla Camera Michele Bordo-dimostrando un insopportabile squilibrio in termini dispazi dedicatial Pd neitelegiornali del servizio pubblico, penalizzato rispetto aglialtri partiti. Datiche fotografano una sovraesposizione della Lega di Salvinie del M5Sin particolare nel Tg], il principale telegiornale della Rai, eche dimostrano come nell'informazione del servizio pubblico prosegue la stagione sovranista». La battaglia sul servizio pubblico infuria ormai da mesieanchel’ultima tornata dinomine ha spaccato una volta di pit il Consiglio di amministrazione. quella data a tutti i costi», dice un big di Forza Italia. Eppure gli az- zurri avevano consigliato all’ex ministro di soprassedere, di posti- cipare il pronunciamento e pre- sentarsi allo stesso tempo nei panni del martire agli elettori. “In questo modo siamo costretti—os- servano le stesse fonti-a cedere alla maggioranza sulla Giunta per il regolamento e magari a ri- schiare ulterioriincidenti>. ILDIBATTITO In realta il dibattito che da giorni blocca palazzo Madama trova in- terpretazioni diverse pure nella maggioranza. Perché la maggio- ranza, se il voto si dovesse tenere il 20 gennaio, non dovrebbe par- tecipare ai lavori della Giunta. «Cosi-—dice un esponente del Pd— abbiamo gonfiato troppo la cosa, dovevamo depotenziare questo voto, forse abbiamo fatto un assi- sta Salvini». Ognuno ha una lettu- ra, sta di fatto che la Casellati (per ora) ha evitato gli affondi della maggioranza anche se lo stallo che si trascina da giorni ha ancor di pit acceso gli animi. La tensio- ne sale anche perché la posta in gioco é alta. «Io non mollo mai.Se pensano di farmi paura o farmi fuori usando i tribunali, hanno trovato la persona sbagliata», di- ce Salvini. Emilio Pucci (© RIPRODUZIONERISERVATA, Primo Piano G| Venerdi 17 Gennaio 2020 www.gazzettino.it Cosi in Parlamento (SS 5 36 Pd La battaglia sulla giustizia appesa alle elezioni in Emilia >Lunedi 27 gennaio il test allaCamera__ >I sospetti del Nazareno sull’ex premier: sul ddl Costa: la maggioranza é in bilico «Dopo la Calabria Renzi boicotta Bonaccini» ILRETROSCENA ROMA Anche la prescrizione pas- sa dalla via Emilia. Dopo lo strappo renziano in commissio- ne dell'altro giorno, il calenda- rio inchioda tutti a lunedi 27 gennaio, il day-after del voto re- gionale. Quando la Camera sara chiamata a esprimersi sulla pro- posta di legge di Enrico Costa (FI) che punta a cancellare la ri- forma Bonafede. Matteo Renzi ha gia annunciato che, coerente- mente con la posizione gia espli- citata in commissione, lv votera con il centrodestra. E allora tut- to potra succedere, soprattutto a seconda del risultato di Stefa- no Bonaccini in Emilia Roma- gna. Di sicuro, pallottoliere in mano lo spostamento di Italia Viva verso Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia mette sotto stress la maggioranza: 286 a 300. Con il ruolo determinante del grup- po Misto, che conta anche una quindicina di deputati di centro- destra (a partire da quelli di Cambiamo di Giovanni Toti). Con un risultato beffardo: se sal- tasse il governo rimarrebbe so- lolostopalla prescrizione tanto caroai grillini. LA REAZIONE Dal Nazareno osservano lo sce- nario. E, come confidato dal se- gretario Nicola Zingaretti a Il Messaggero, i sospetti che Renzi voglia rompere o trovare un in- Salvini: <Siamo contro i nemici di Israele e chi odia gli ebrei» LA LINEA DELLA LEGA ROMA «L’antisemitismo di certa destra tradizionalista e di certa sinistra é nostro nemico. Abbia- mo il dovere di combattere chi dice che gli ebrei sono i nazisti di oggi: c’é chi lo pensa nel mon- do islamico, ma anche in certi mondi in Europa». In un conve- gno sulle «nuove forme dell’an- tisemitismo», organizzato dalla Lega a Palazzo Giustiniani a Ro- ma, Matteo Salvini ha tracciato Ja linea: «Chi vuole cancellare Israele ha un awversario in noi. Odiare Israele ha gia fatto trop- pidanni nella storia». L'INVITO RESPINTO Convitato di pietra al conve- gno é stata Liliana Segre. Nei giorni scorsi, la senatrice a vita ha declinato l'invito al conve- gno della Lega per «impegni mi- lanesi legati alla giornata della Memoria». Ma al «no grazie» aveva allegato un messaggio: «Apprezzo l’iniziativa sull’anti- semitismo - ha detto - ma riten- go che non si debba mai disgiun- gere la lotta all’antisemitismo dalla pitt generale ripulsa del razzismo». Il rapporto fra Salvi- nie Liliana Segre non é mai fila- to via liscio, anche per le incom- prensioni nate dopo I’astensio- ne del centrodestra al voto in Se- nato per la nascita della cosid- detta commissione Segre con- tro l'odio e il razzismo, a otto- bre. LAREPLICA Durante il convegno, indiret- tamente Salvini le ha risposto. «Mi spiace che qualcuno non sia oggi qui perché avremmo do- vuto parlare di tutto, é una clas- sica metodologia italiana», ha detto. Ma poi I’ha elogiata, ap- profittandone perd per colpire un altro obiettivo: «Anche io ri- tengo che Liliana Segre abbia tanto da insegnare a me e al re- sto del mondo. Carola Rackete no, e mi ritengo in diritto di so- stenerlo liberamente». Il leader della Lega ha difeso la propria politica dell’immigra- zione nelle vesti di ministro dell'Interno: «Non confondia- mo il legittimo controllo delle frontiere e della immigrazione con la barbarie della Shoah e dell’odio verso Israele. Trovo as- surde le accuse a me di razzi- smo per aver fatto il mio dovere nel controllare le frontiere del mio Paese da ministro». Infine, la proposta: «Penso che I’antise- mitismo vada curato e prevenu- to con l’educazione ma anche con la legge», ha detto Salvini. Poche ore dopo la Lega ha depo- sitato «mozioni per riconoscere la definizione di antisemitismo e per bloccare il boicottaggio di Israele». Lo Stato di Israele, ha detto l’'ambasciatore designato di Israele in Italia, Eydar Dror, «é la polizza assicurativa di tutti gliebrei nel mondo». (© RIPRODUZIONE RISERVATA «CI DISPIACE CHE LA SENATRICE SEGRE NON SIA QUI OGGI, MA E UNA CLASSICA METODOLOGIA ITALIANA» Nicola Zingaretti con Andrea Orlando (foto LAPRESSE) LA LEGGE DELEGA VOLUTA DA CONTE INIZIERA A MUOVERE | PRIMI PASSI TRA DUE SETTIMANE PRESSING DEM SU MSS GLI UNICI SALDI cidente che porti al crash ci so- no tutti. Non a caso i vertici del Pd con un pensiero di insieme alla situazione politica attuale dicono: «A Renzi la paura del fallimento e gli insuccessi stan- no dando alla testa. Ormai attac- ca solo il Pd. Ha iniziato il boi- cottaggio delle elezioni in Emi- CHE CONTANO imperdibili riduzioni sui prezzi outlet scopri i nuovi negozi mcarthurglen.it/noventadipiave La data di inizio e di fine Saldi @ determinata in base alla lia Romagna e Calabria per far vincere Salvini». Accuse pesanti perché, per la prima volta, tira- no in ballo anche la partita cru- ciale nella regione rossa per ec- cellenza. D’altronde sul «non possumus» in Calabria e Puglia (dove si vota in primavera) Ren- zi @ stato netto: non ci saremo con il centrosinistra. Discorso diverso, adesso, per la madre di tutte le sfide, appunto. Fatta questa premessa si capisce per- ché il nodo prescrizione sia solo una parte dell’ingranaggio che rischia di incepparsi a Palazzo Chigi, gia dalla notte del 26. LE MOSSE Sulla giustizia, da sempre tema arischio per la salute di tutti gli esecutivi, il premier Conte pre- dica ecumenismo. Sul tavolo della maggioranza - al dila di Iv - rimane la sua proposta di me- diazione sulla prescrizione. La quadra trovata la settimana scorsa sul disegno di legga dele- ga «non é che ci faccia impazzi- re, ma siamo consapevoli che un’intesa vada trovata», dicono da via Arenula, sede del ministe- ro della Giustizia guidata dal grillino Alfonso Bonafede. In queste ore lo scontro si sta pola- rizzando tra Iv e M5S. Il Pd si trova in mezzo alle prese con le accuse dell’ex premier fiorenti- no che rimprovera al suo vec- chio partito di aver smarrito l'impronta riformista. Ecco per- ché la materia va trattata con cura. Per Andrea Orlando, ex Guarda- sigilli e vice di Zingaretti, «la prescrizione é sempre una scon- fitta per lo Stato ma una norma che interrompe la prescrizione al primo grado di giudizio sta in piedi soltanto se ci sono tempi certi nel processo. Attualmente questa certezza non c’é», LACONTROMOSSA Al momento c’é, invece, la pro- posta mediana di Conte: distin- guere tra condanne e assoluzio- ni (per le quali non si interrom- perebbe la prescrizione) e pre- vedere nell'ambito della rifor- ma del processo una sanzione disciplinare legata al singolo procedimento. Bonafede assicu- ra che la legge delega il prima possibile - «al massimo entro due settimane> - iniziera a cam- minare. Altrimenti dal Nazare- no sono pronti a rispolverare dalla soffitta la loro soluzione: «Un disegno di legge gia pronto per non confondere la nostra posizione con quella della Le- ga», dice Orlando. Si gioca tutto dunque sul filo dei nervi, ma anche dei tempi. In mezzo, e prima, rimane grande come una casa la grande inco- gnita del voto in Emilia Roma- gna: tra accuse di sabotaggio (nei confronti di Renzi) e la pau- ra (da parte del Pd) di perdere lo storico baluardo. Anche per questo motivo da Zingaretti a Franceschini, passando per i mi- nistri dem, tutti nei prossimi giorni scenderanno in campo - da Piacenza a Rimini - per soste- nere Bonaccini. II giorno dopoil voto, comunque vada, la mag- gioranza non sara pitt la stessa. E la prima prova sara appunto sulla prescrizione. Con annessi tentativi di spallata da parte di Salvini. Simone Canettieri (© RIPRODUZIONE RISERVATA = Designer Outlet Noventa Di Piave Primo Piano G| Venerdi 17 Gennaio 2020 www.gazzettino.it La sfida dei riformisti Q L’intervista Carlo Calenda «Governo chiuso nel bunker idem sono ormai grillizzati» >I] leader di Azione: comunque vada in Emilia, l’esecutivo tirera a campare norevole Calenda, final- mente vi siete sentiti con Renzi, per la forma- zione di un polo comu- ne contro destra e sini- stra? «Certo che ci siamo sentiti, e di sicuro all'Italia serve una terza forza contro il populismo dei 5 stelle a cui il Pd ha ceduto tutto e contro il sovranismo di Salvi- ni. A questo terzo polo noi di Azione stiamo lavorando con Pitt Europa. Quanto a Renzi, siamo d’accordo a ragionare - e in Puglia c’é ’occasione di farlo eil terreno giusto- su candidati comuni nel voto delle regionali quando i candidati proposti dal Pd non li riteniamo bravi. Con Renzi ci siamo detti che Miche- le Emiliano é un pessimo gover natore. Oltretutto non si capi- sce perché il Pd lo candidi, visto che ha sempre sputato su quel partito in tutti i modi, non é pitt del Pd, ha attaccato tutte le poli- tiche del Pd quando governava con il centrosinistra e alle pri- marie ha portato le truppe cam- mellate>. Sta dicendo che la convergen- za con Italia Viva é di tipo lo- cale enon nazionale? «Al momento, ci divide la posi- zione sul governo: il partito di Renzi é@ nella maggioranza e noi all’opposizione. Cid non to- glie che, per esempio alle sup- pletive di marzo a Roma, si pos- sa trovare un candidato comu- ne. Ne ho in mente alcuni. Non faccio nomi, ma serve qualcu- no che abbia una conoscenza molto profonda e di tipo anche tecnico della Capitale. Perché Roma avra un’importanza par- ticolare nel 2020. C’é la discus- sione sui poteri straordinari della Capitale e un’emergenza cittadina evidente e davvero preoccupante». Sui grandi temi nazionali pe- ré, con Renzi, siete in totale sintonia. Non la pensate allo stesso modo sulla prescrizio- ne? «Certo che si! Il Pd e il governo, su questo e su molto altro, sono grillizzati. L'Italia purtroppo, anche per colpa dei dem, é net- tamente a guida 5 stelle. Basti pensare ai tentativi assurdi di nazionalizzare tutto: dalle auto- strade, all’Alitalia, all’Ilva. Per non dire del taglio del numero Il leader di Azione Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico (foto MISTRULLI) SULLA PRESCRIZIONE IL NAZARENO ABDICA AL GARANTISMO NOI E LA BONINO SIAMO AL LAVORO PER IL TERZO POLO >«Con Renzi intese nelle Regioni e anche per le suppletive di marzo nella Capitale» dei parlamentari fatto male e di altri errori di tipo ideologico edemagogico». A cominciare proprio dalla giustizia? «Qui siamo a un pericolosissi- mo arretramento del Pd. I ten- tativi di approdo al garantismo sisono arenati tristemente. E il Pd é piombato in un giustiziali- smo caciarone. Pensano di ri- solvere per legge problemi che attengono alla gestione ammi- nistrativa della giustizia. E cosi non si fa che intasare tutto il si- stema e allungare all'infinito i processi. Anche il fatto che ogni comportamento sbagliato diventi penalmente rilevante comporta un ovvio intasamen- to della giustizia con i tempi che vediamo. Una normativa penale iper-punitiva e persone che escono dal carcere dopo po- chi anni: questo combinato di- sposto non mi pare di grande efficacia». La nascita di un terzo polo ri- solvera tutto? «Di sicuro, I'Italia non pud per- mettersi di dover scegliere tra il sovranismo di Salvini e il neo-populismo di Zingaretti e Grillo. La nostra road map é ar- rivare a un soggetto unico con Pitt Europa e dialogare, sulla base della concretezza, con Ita- lia Viva e con gli altri soggetti dell’area liberale. Bisogna valu- tare, anche nella scelta dei can- didati regionali, sui dati di fat- to: sulla bravura delle persone. Invece!'Italia é ancora bloccata nella vecchia battaglia ideologi- ca tra fascisti e comunisti. Dob- biamo sforzarci in tutti i modi per staccare le forze socialde- MBS, continua l’emorragia al Senato Di Maio nelle Marche chiude al Pd ILCASO ROMA La fuga dal M5S conti- nua: il senatore Luigi Di Mar- zio lascia il Movimento e, da sinistra in chiave governista, passa al gruppo misto. Ma pri- ma di salutare, il medico elet- to nell’uninominale in Molise ha saldato tutte le pendenze delle restituzioni. La Lega a Palazzo Madama continua a tenere le porte aperte che po- trebbero registrare nuovi in- gressi se Salvini dovesse vincere il 26 in Emilia Romagna. Nel mi- rino, tra smentite e mezze am- missioni sussurrate nei corridoi, circolano un paio di nomi. Di- scorso diverso alla Camera: il gruppo di Fioramonti - sempre in chiave pro-Conte - é pronto a ingrossare le fila a partire da lu- nedi. Il deputato materano Gian- luca Rospi, passato dal Movi- mento 5 stelle al gruppo misto di Montecitorio afferma: «Sono tanti i colleghi che come me han- no deciso e stanno decidendo di ENTI PUBBLICI ED ISTITUZIONI APPALTI ¢ BANDI DI GARA ¢# BILANCI + abbandonare il Movimento 5 Stelle. Con l'uscita oggi del sena- tore Luigi Di Marzio e altri che souscirannoa breve». LE ALLEANZE In mezzo, ancora una volta, Lui- gi Di Maio. Il leader é stretto trai 20 parlamentari che l’altra sera si sono visti a Palazzo Valdina, capitanati dal senatore Emanue- le Dessi, per lavorare al docu- mento che dovrebbe diventare una vera e propria mozione con- gressuale agli stati generali. mocratiche dal grillismo e le forze popolari dal salvinismo. E’ un progetto ambizioso ma possibile». Non crede pero che il propor- zionale, ora che la Consulta ha bocciato il maggioritario alla Calderoli, aiuti non la composizione ma la fram- mentazione politica? «Il proporzionale, a un partito come il nostro di Azione, in questo momento lo awvantag- gerebbe. Ma non aiuta il Paese. Non decide chi governa e fav. risce i frazionismi e i trasformi- smi». Voi in Emilia Romagna state con Bonaccini. Ma dopo quel voto che cosa accadra? «Niente, in qualunque caso. Il governo restera aggrappato a se stesso. I Pd ha messo in con- to di non poter mai pitt vincere le elezioni nazionali. E quando una leadership pensa questo, non serve cambiare la linea po- litica del partito: occorre cam- biare la leadership. I dem resta- no inchiodati all’idea anti-stori- cae perdente della difesa dal fa- scismo. Argomento che la sini- stra ha usato sempre, anche contro Berlusconi, e che le ha provocato sconfitte a ripetizio- ne. Penso insomma che il go- verno e il Pd, con i5 stelle, con- tinueranno a vivacchiare. Pun- tano alla sopravvivenza dentro il bunker, mail bunker pieno di crepe». Mario Ajello (©RIPRODUZIONE RISERVATA L’idea che il capo politico debba lasciare, o meglio allargare, si fa spazio anche tra i ministri grilli- ni. A partire da Stefano Patuanel- li. Nel dubbio, il M5S si muove ancora da solo: nella marche, co- me ha spiegato Danilo Toninelli, igrillini correranno da soli. Stes- so discorso in Campania, per il seggio del Senato che appartene- va al defunto Franco Ortolani. Oggi il voto su Rousseau: dieci i candidati. Da Luca Caiazzo (il rapper di Scampia che ha dato la sigla a Gomorra) a Luigi Napoli- tano, compagno studi di Di Maio ai tempi dell’universita. S.Can. @RIPRODUZIONE RISERVATA NOTIFICA PER PUBBLICI PROCLAMI TRIBUNALE DI TREVISO ATTO DI CITAZIONE lI Signor Grespan Andrea nato a Treviso I'11.11.1969, residente a Carbonera (TV), Via Lovadina n. 86, cod. fisc. GRSNDR69S11L407Z rappresentato e difeso dagli Aw..ti Federico Scanferlato (SCN FRC 62A08 L4077) e Matteo Ruberti (RBR MTT 75P04 4070), presso il cui studio in Treviso, in via Daniele Manin n. 54, elegge domicilio, giusta mandato in calce al presente atto, omissis CITA i signori ARNDT INGRID MARIA, nata a Spulerin (Germania) il 13.10.1939, con residenza sconosciuta, FONTEBASSO ANGELA AUGUSTA nata il 2.6.1969 a Blankestein (Germania), con residenza sconosciuta, FONTEBASSO SILVIA ALLIDA nata il 13.2.1960 a Blankestein (Germania), con residenza sconosciuta, FONTEBASSO DANIELE VITTORIO nato il 28.2.1968 a Winz Niederwenigern (Germania) con residenza sconosciuta, FONTEBASSO ALDO nato a Maserada sul Piave (TV) il 22.12.1927, con residenza sconosciuta a comparire avanti V'intestato Tribunale, Giudice Dott. E. Merlo, alPudienza del 14.9.2020 ad ore 10.15, con l'invito a costituirsi nel termine di almeno venti giorni prima dell’udienza come sopra fissata ai sensi dell’art. 166 c.p.c., con espresso avvertimento che in difetto di tempestiva costituzione entro detto termine incorreranno nelle decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c., per ivi, presenti © contumaci, sentir accogliere le seguenti CONCLUSION NEL MERITO Accertato che I'attore possiede, in via esclusiva, a far data almeno dal 1994, Pacificamente, pubblicamente e continuativamente, le unita immobiliari catastalmente censite al Comune di Maserada sul Piave (TV), Catasto Terreni, Fg. 29, M.N. 34; Catasto Terreni, Fg. 29, M.N. 285; Catasto Fabbricati, Sez. B Fg. 5, M.N. 29 sub 2; Catasto Fabbricati, Sez. B Fg. 5, M.N. 29 sub. 3; Catasto Fabbricati, Sez. B Fg. 5, M.N. 29 sub. 4, dichiararsi essere il Signor Grespan Andrea nato a Treviso I'11.11.1969, residente a Carbonera (TV), Via Lovadina n. 86, cod. fisc. GRSNDR69S11L407Z proprietario esclusivo per I'intero delle realita descritte. Ordinarsi la trascrizione della emananda sentenza presso la Conservatoria dei RR.II. di Treviso. Spese ed onorari rifusi in caso di opposizione. AZIENDA REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA SALUTE BANDO DI GARA ARCS ha indetto, in nome e per conto della CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA REGIONALE, CUC, le seguenti procedure: ID18PREO13 CUC gara a procedura aperta, per la stipula di una convenzione per Taffidamento della fomitura di materiale di consumo per microinfusori per insulina di proprieta. Importo €2.800.000,00 + €.4.900.000,00 per _opzioni contrattual Scadenza 09/03/2020 ore 12:00. Apertura 12/03/2020 ore 09:30. ID19SERO07 CUC gara a procedura aperta, per la stipula di una convenzione per laffidamento del servizio di Portierato e guardiania, Importo €.992.160,00 + €1,951.248,00 per opzioni contrattual Scadenza 09/03/2020 ore 12:00. Apertura 10/03/2020 ore 09:30. ID19SERO02 CUC gara a procedura aperta, per la stipula di una convenzione per laffidamento dei servizi tecnicolmanutentivi integrati delle apparec- chiature biomedical per gli Enti del SSR FVG Importo €.50.242.400,00 + €99,269.820,00 per opzioni contrattual, Scadenza 09/03/2020 ore 12:00. Apertura 11/03/2020 ore 09:30 Procedure espletate in modalité telematica su https:/eappaliregione.fvg.it II Direttore SOC Approwvigionamenti Centraizzati e Acquisti on Demand Dr.ssa Elena Pitton 4 PIEMME CUCC PRESSO COMUNE DI CERVIGNANO DEL FRIULI Estratto bando di gara OGGETTO: Garaaproceduraapertaperilavoridi manutenzione straordinaria per il miglioramento antisismico del plesso scolastico di Via G.Galilei 42-44 in Comune di Terzo di Aquileia (UD) CUP H26E18000080001. IMPORTO A BASE D'ASTA: € 2.466.00,00 oneri della sicurezza e IVA esclusi GRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: OEV TERMINE RICEVIMENTO OFFERTE: 10.02.2020 ore 12.00 . La gara si svolgera con Procedura telematica tramite la piattaforma https://eappalti.regione.fvg.it. | Responsabile della CUCC arch. Luca Bianco ETRA S.p.A. Largo Parolini 82/b, 36061 Bassano del Grappa (VI) ESTRATTO AWVISO DI RETTIFICA BANDO. In data 13.01.2020 @ stato spedito al'uficio Pub. blicazioni Uficiali dela UE un avviso di rettifica del bando di gara relativo alla procedura aperta per Vappalto n. 101/2019: servizio di rimozione della biomassa esausta presso i biofitri degli impianti di ETRA S.pA., la foritura e la posa in opera di mate. tiale ligneo-cellulosico specifica per biofitro - CIG: 8088987838. Valore complessivo presunto dell'ap. alto: € 839.849,46. Criterio di aggiudicazione: ‘minor prezzo. Termine presentazione offerte alin. dirizzo https:/etraspa.bravosolution.com: ore 12,00 del giorno 30.01.2020. L'avviso di retitica integrale pubblicato sul sito internet www.etraspait e su htps:/etraspa.bravosolution.com. e pubblicato nel la .URIL V" Serie Speciale n. 6 in data 17.01.2020. SERVIZI DI APPROWIGIONAMENTO: f.to dott. Paolo Zancanaro ARCS AZIENDA REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA SALUTE BANDO DI GARA: ARCS ha iindetto le seguenti procedure: ID1GREAO19 gara a procedura aperta per la stipula di una Convenzione per l'afidamento della foritura in service omnicomprensivo di sistem completi di aferesi_produttiva. Importo €.3,600,000,00 + €.3.900,000,00 per opzioni contrattuali. Scadenza 20/02/2020 ore 12:00. Apertura 21/02/2020 ore 09:30. ID19SERO13 gara a procedura aperta finalizzata alla conclusione di un accordo quadro per laffidamento del servizio di somministrazione di lavoro temporaneo per gli Enti del SSR FVG e per ARPA FVG. Importo €.20.000.000,00 + €.49.000.000,00 per opzioni —contrattual. Scadenza 20/02/2020 ore 12:00. Apertura 24/02/2020 ‘ore 09:30. Procedure espletate in modalita telematica su https/eappaltiregione.fvg it. II Direttore SOC Approwvigionamenti Centralizzati e Acquistion Demand Dr.ssa Elena Pitton PuBBLICITA LEGALE Per comunicare a tutto il Nordest nel rispetto delle normative Comunitarie, Nazionali, Regionali, Locali wa PIEMME P L wa PIEMME Viale IV Novembre, 28 TREVISO. ‘Tel. 0422/582799- Fax. 0422/582685 ‘email: legale [email protected] Primo Piano Venerdi17 Gennaio 2020 www.gazzettino.it Il nodo delle tasse Tasse sul lavoro, il taglio con un decreto: vantaggi per 14 milioni di dipendenti > Oggi l'incontro con i sindacati: per la riforma dell’Irpef il governo proporra uno scambio con la riduzione di agevolazioni fiscali e aumenti mirati dell’Iva ILCONFRONTO ROMA Estensione del bonus 80 euro per chi gia lo percepisce (e continuera dunque a fruirne nella stessa forma del credito d'imposta) detrazione d’impo- sta per i lavoratori dipendenti con reddito ai fini fiscali tra i 27 mila ei 35 mila euro l’'anno, con andamento decrescente e azze- ramento intorno ai 40 mila euro per le retribuzioni di importo superiore. Lo schema che il go- verno presentera oggi ai sinda- cati in tema di taglio delle tasse sul lavoro @ sostanzialmente pronto, con un paio di variabili ancora da definire. Nello stesso incontro l’esecutivo iniziera a mettere sul tavolo le linee guida della pitt complessiva riforma dell'Irpef, proponendo sostan- zialmente alle confederazioni uno scambio: tutto quello che si potra recuperare dall'interven- to su agevolazioni fiscali e ali- quote Iva sara destinato alla ri- duzione dell’imposta per la ge- neralita dei contribuenti, a par- tire da ceto medioe famiglie. Il primo provvedimento, quel- lo dedicato al cosiddetto cuneo fiscale, prendera probabilmen- te la forma di un decreto legge. Sul piatto ci sono i 3 miliardi stanziati quest’anno, che diven- teranno 5 (salvo incrementi del- la dotazione) a partire dal 2021. L'ipotesi di base prevede l’esten- sione secca del bonus 80 euro, che passerebbe a 100 mensili per i lavoratori dipendenti con imponibile tra gli 8.150 e i 26.600 I'anno. Al di sopra di questa soglia scatterebbe invece la maggiorazione - sempre per almeno 80 euro mensili - dell’at- tuale detrazione d’imposta, fino ad un tetto di 35 mila euro. Sono ancora da definire alcuni detta- gli, come il “raccordo” tra le due fasce di contribuenti, visto che attualmente il credito d'impo- sta voluto dal governo Renzi va La proposta I commercialisti: allargare Fattuale aliquota del 27% «La politica ha ’opportunita diridisegnare finalmente le aliquote Irpef, puntandoa quella complessiva riforma fiscale che il Paese attendeda molto tempo. Masi tratta diun Ppassaggio estremamente complesso, che non puo essere frettoloso». Cosi il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Maini che condivide «le posizioni di quanti nell’esecutivo ragionanoin termini diriforma strutturale». IInumero uno dei commercialisti propone di estendere l’aliquota del 27% fino ai 55 mila euro di reddito (oggitrai28 milaei55 mila euroc’é un’aliquota del 38%). Detrazioni solo senza contante meglio conservare lo scontrino ILCASO ROMA Niente detrazione Irpefse il pagamento non étracciabile. Ma cosa dovra fare il contribuente che intende sfruttare le agevola- zioni fiscali? Al momento non é chiaro ma in attesa di indicazio- ni da parte dell’Agenzia delle En- trate potrebbe essere una buona idea conservare gli scontrini di bancomato carta di credito, le di- stinte dei bonifici o addirittura le fotocopie degli eventuali asse- gni. La novita introdotta con l'ul- tima legge di Bilancio, nell’ambi- to del pacchetto che dovrebbe stimolare i pagamenti alternati- vi al contante e per questa via la lotta all’evasione, rischia di crea- re qualche problema soprattutto ai contribuenti che si rivolgono ai Caf (centro di assistenza fisca- le) per la definizione della dichia- razione dei redditi. LE SPESE MEDICHE Il punto di partenza é il comma 679 dell'articolo 1 della legge di Bilancio, che introduce il nuovo sistema a partire da quest’anno: si applica dunque alle spese so- stenute nel 2020, che saranno poi detraibili con la dichiarazio- ne dei redditi del 2021. Quali spe- se? Tutte quelle per le quali é ATTESI | CHIARIMENTI DELLE ENTRATE, | CONTRIBUENTI DOVRANNO DIMOSTRARE DI AVER PAGATO CON CARTA 0 BONIFICO prevista la detrazione del 19 per cento con la sola eccezione dell’acquisto di medicinali o di- spositivi medici e delle spese sa- nitarie sostenute presso il servi- zio pubblico o le strutture con- venzionate (come ticket su visite ericoveri). Per tutte le altre, dalle spese mediche o dentistiche pri- vate agli interessi passivi sui mu- tui, dalle quote di palestre e pisci- ne per i ragazzi alle rette univer- sitarie, il pagamento cashless & L’emissione Boom del Btp a 30 anni i due terzi agli stranieri Il nuovo Btp trentennale benchmark emesso ieri dal Tesoro haraccolto complessivamente richieste per poco meno di 48 miliardi, provenienti da circa 360 investitori. Lo rende noto il ministero dell’Economia in un comunicato in cui vengono fornitiidettagli dell’emissione conclusa mercoledi. Gli investitori esterisisono aggiudicati circaidue terzi dell’emissione (68,1%), mentre gliinvestitori domestici ne hanno sottoscritto il 31,9%. «Pitt dei due terzi del collocamentoé stato sottoscritto da fund manager (67,9%), mentre le banche ne hanno sottoscritto il 13,3%», si legge nella nota. Gli investitori con un orizzonte di investimento dilungo periodo hanno acquistato il 12,1% (in particolare il 6,4% é stato allocatoa banche centralie istituzioni governative). lacondizione per fruire della de- trazione. I mezzi di pagamento ammessi sono il versamento bancario o postale oppure quelli menzionati in un decreto legisla- tivo del 1997: carte di credito e di debito oppure prepagate, asse- gni bancari 0 circolari. Lo Stato immagina che una certa quota di contribuenti non si adegui: la re- lazione tecnica della manovra prevede minori detrazioni e dun- que maggior gettito per 496 mi- lioni I'anno, su oneri complessi- viche valgono circa 3,2 miliardi. Il beneficio per l'erario é quasi doppio nel 2021 (868 milioni) grazie alla tempistica dei versa- menti in anticipo e in acconto. La legge non specifica cosa biso- gna fare per dimostrare l'avvenu- to pagamento cashless: su que- sto punto dovrebbero arrivare chiarimenti con la circolare dell’Agenzia delle Entrate attesa per febbraio. Va ricordato che molte di queste spese finiscono gia nella dichiarazione precom- pilata, inviate dai soggetti che in- cassano: ma i record trasmessi non contengono al momento in- formazioni sul mezzo di paga- mento. Dunque la prudenza pud consigliare di conservare scon- trini e distinte (accanto ai docu- menti che comprovano l'avvenu- ta spesa) salvo la possibilita di re- cuperare piti tardi estratti conto bancari o delle carte. Verosimil- mente avra meno problemi chi compila precompilata in versio- ne “fai da te” direttamente sul pc, mentre i Caf, che devono rispon- dere dei propri eventuali errori, potrebbero chiedere agli utenti di dimostrare la natura dell’avve- nuto pagamento. L.Ci. (©RIPRODUZIONE RISERVATA ascalare a partire dai 24.600 eu- ro; ugualmente ci sara un mec- canismo di decalage per i dipen- denti che guadagnano (sempre in termini di imponibile Irpef) fino ai 40 mila euro, i quali quin- di avranno un beneficio via via pit ridotto fino ad azzerarsi. LA SOLUZIONE La soluzione tecnica di usare la detrazione (invece del credito d'imposta) per coloro che fino ad oggi sono stati esclusi dal bo- nus sara comunque sottoposta al parere dei sindacati e potreb- be essere rivista in favore del bo- INCREMENTO DEL BONUS 80 EURO A 100 MENSILI E SUPER-DETRAZIONE PER LE RETRIBUZIONI FINO A 35 MILA EURO Il vice ministro dell’Economia Antonio Misiani nus fisso da 80 euro; che avreb- be pero l'inconveniente statisti- co di figurare anche a livello eu- ropeo come erogazione sociale e non come allentamento della pressione fiscale. In tutto i lavo- ratori coinvolti dall'intervento sarebbero circa 14 milioni: per quelli finora esclusi dagli 80 eu- ro il beneficio potrebbe anche prendere la forma pitt visibile dell’una tantum. La seconda parte del ragiona- mento con le parti sociali ri- guardera la futura riforma dell'Irpef, da impostare tramite legge delega. Qui il governo cer- chera di non entrare nel detta- glio, limitandosi a chiarire che le risorse disponibili per l’opera- zione saranno quelle “liberate” dalla razionalizzazione degli at- tuali sconti fiscali e dall’aumen- to mirato dell’Iva per una serie di prodotti: dovrebbero scattare quindi, ma solo parzialmente, le clausole di salvaguardia sulle imposte indirette che per il pros- simo anno valgono circa 20 mi- liardi. La partita é molto impor- tante anche per i sindacati: si at- tendono di incassare qualcosa di concreto e tangibile per i pro- pri iscritti (inizialmente solo quelli in attivita lavorativa). Ieri il numero uno della Cgil Mauri- zio Landini ha fatto sapere, pre- ventivamente, che in caso di mancata intesa scattera la mobi- litazione. Luca Cifoni ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA IKEA invita tutti i IKEA.it IKEA ritira dal mercato il bicchiere da viaggio TROLIGTVIS poiché non é conforme ai requisiti dell’'azienda. Avviso alla clientela. S_ clienti che hanno acquistato un bicchiere da viaggio TROLIGTVIS riportante la dicitura “Made in India” a non utilizzarlo. Recenti test effettuati i che il prodotto pué rilasciare sostanze chimiche in quantita superio! IKEA, quindi, invita i clienti a riportare il bicchiere da viaggio al piu dove riceveranno un rimborso completo. La sicurezza dei prodotti é fondamentale per IKEA. Tutti i prodotti IKEA vengono costantemente testati e devono rispettare le norme e le leggi vigenti, oltre che i requisiti interni dell'azienda stessa. Di recente IKEA ha ricevuto i risultati di alcuni test che indicano che il bicchiere da viaggio TROLIGTVIS riportante la dicitura “Made In India” pud rilasciare livelli di dibutilftalato (DBP) superiori ai limiti stabiliti. Da molti anni IKEA ha deciso di bandire I'uso degli ftalati dai prodotti destinati al contatto con gli alimenti e quindi ha bloccato immediatamente la vendita dei bicchieri da viaggio, awviando al tempo stesso un’indagine. Quest'ultima ha dimostrato che i bicchieri contrassegnati con la dicitura “Made in India” possono presentare il problema segnalato e quindi IKEA ha deciso di ritirarli dal mercato nonostante il rischio di effetti negativi immediati sulla salute sia molto basso. Il bicchiere da viaggio TROLIGTVIS é in vendita dal mese di agosto 2019. IKEA invita i clienti che hanno acquistato uno di questi bicchieri da viaggio con la dicitura "Made in India” a riportare il prodotto al negozio IKEA pit vicino, dove riceveranno un rimborso completo. Non é richiesto lo scontrino fiscale. Per ulteriori informazioni, visita www.IKEA.it o contatta il Servizio Clienti al numero verde 800 92 46 46. ‘© inter ikEA Systems BV, 2020, idicano ai limiti stabiliti. Ino negozio IKEA, Attualita G| Venerdi 17 Gennaio 2020 www.gazzettino.it _____ [1 Pm: «A Eraclea era mafia Hanno paura di schierarsi» »Processo Donadio, sono 50 le parti offese »«Durante le indagini clima omertoso ma soltanto una si costituisce parte civile IL PROCESSO VENEZIA E un semplice passag- gio, due frasi, ma che pronun- ciate e ripetute dai pubblici mi- nisteri Roberto Terzo e Federi- ca Baccaglini danno la cifra di cosa sia in gioco nel chiuso dell’aula bunker di Mestre, dove ieri é andata in scenala seconda udienza preliminare sulla rete di malavita tessuta a Eraclea e nel Veneto Orientale da Lucia- no Donadio e dai suoi. «Questo é un processo di mafia a tutti gli effetti - hanno detto i due magi- strati della procura distrettuale Antimafia di Venezia - Guarda- te l'elenco delle parti offese, so- no decine. Eppure in pochi si so- no costituiti parti civili>. Poi, ancora e pili chiaro, se possibile, il ragionamento del pubblico ministero Terzo. Li- neare nell’aprire la requisitoria che si chiudera stamattina con la richiesta di rinvio a giudizio di 75 imputati, 37 dei quali accu- sati di associazione per delin- quere di stampo mafioso. «Du- rante le indagini c’era un clima omertoso da parte di quelle che poi si sono rivelate essere le vit- time - ha detto Terzo all'inizio della propria requisitoria, nel pomeriggio di ieri - Con gliarre- sti qualcosa é cambiato, ma si é cercato di sminuire alcuni epi- sodi. E non tutti si sono costitui- tiparte civile». Unosolo, su cinquanta. Omerta, paura, tentativi di ri- durre l’entita di quanto vissuto 0, meglio, subito. Ingredienti di quel sillogismo che ha fatto dire ieri in aula che si, quello a Lucia- no Donadio e compagni, «@ un processo di mafia». Una cosca che, per il pm Terzo, era «un fe- nomeno mafioso autonomo», nato si investendo in Veneto i soldi dei Casalesi, ma con il pas- sare del tempo in grado di vive- | IN AULA Avvocati e magistrati prima dell’inizio del processo nell’ ALLA SECONDA UDIENZA NELL’AULA BUNKER DI MESTRE RESPINTE TUTTE LE ECCEZIONI DELLA DIFESA DEL BOSS re e reggersi in piedi da solo, senza il continuo rimando alla casa madre. L'UDIENZA Prima della requisitoria dell’accusa - oggi si continuera con le parti civili mentre setti- mana prossima inizieranno le difese - il giudice dell’udienza preliminare Andrea Battistuzzi Foggia, bomba dei clan contro un centro anziani L'ATTENTATO FOGGIA Non é passata nemmeno una settimana dalla mobilitazione di Libera con migliaia di persone in piazza, ela mafia foggiana é tornata a farsi sentire di nuovo squassando Ja citta con una bomba. Allalba di ieri ’ennesima esplosione ha colpi- to un centro diurno per anziani, «II Sorriso di Stefano», una struttura che fa parte del gruppo «Sanita Pitt» dei fratelli Luca e Cristian Vigi- lante, quest’ultimo gia vittima di un attentato dinamitardo la sera del 3 gennaio. I fratelli, con il suocero di Luca, sono parti offese e testimoni in un processo contro 29 presunti esponenti della mafia foggiana. Avrebbero subito un tentativo di estorsione da parte di due degli im- putati che avrebbero chiesto il piz- zo e volevano imporre assunzioni diloro protetti. Lennesimo attentato, il decimo dall'inizio dell’anno in tutta la pro- vincia, ha indotto il ministro dell'In- terno Luciana Lamorgese, a confer- mare «la volonta dello Stato di con- trastare con la massima determina- zione ogni forma di criminalita» e adannunciare l’invio «di un contin- gente straordinario di forze di poli- zia nella provincia di Foggia» men- tre dal 15 febbraio, sara attiva 'an- nunciata sezione operativa della Di- rezione investigativa antimafia. La bomba di ieri, piazzata da un uomo incappucciato che é stato ri- preso dalle telecamere disicurezza, ha provocato prevalentemente dan- ni esterni all'edificio, alla saracine- sca e all'insegna e a quattro auto parcheggiate per strada ma avreb- be potutoavereconseguenze molto pili gravi perché quando é esplosa, allinterno del centro anziani era al lavoro un’addetta alla sanificazio- ne. Fortunatamente la donna non ha riportato ferite, ma é stata soc- corsa dal 118 e portata al pronto soc- corso in stato di choc. Dall'inizio dell’anno c’é stata una escalation di ESPLOSIONE Irilievi dei Carabinieri NEL MIRINO IL MANAGER DELLA STRUTTURA CHE HA TESTIMONIATO CONTRO | GRUPPI CRIMINALI PUGLIES! attentati esplosivi nel Foggiano, prevalentemente contro esercizi commerciali: dieci in due settima- ne, di cui cinque nel capoluogo e al- trettanti in provincia, cui va aggiun- tol'omicidio di Ro- berto D'Angelo il 2 gennaio scorso, av- venutoa Foggia po- co distante dalla zona dell'attenta- to. Il premier fog- giano Giuseppe Conte su Twitter ha invitato la popo- lazione a non ab- bassare la testa. «Gli inquirenti so- nogiaallavoro-ha detto - e non dare- mo tregua a chi pensa, con la vio- lenza, diesiliare le- galita, liberta e giu- stizia». Sulla stessa linea anche il go- vernatore della Re- gione Puglia Mi- chele — Emiliano che sollecita una mobilitazione col- lettiva.«Non si pud delegare solo alle forze di poliziae al- la magistratura la lotta alla mafia. La politica e la societa devono interro- garsi su quanto sta accadendo». E mentre dal mondo politico e istitu- zionale si moltiplicano gli appelli al- la cittadinanza a non abbassare la testa di fronte alla criminalita, ai suoi attentatori Luca Vigilante, pre- sidente del gruppo «Sanita Pit» lan- cia un appello: «Basta, cambiate vi- ta, cosi non si ottiene nulla. Lascia- te stare queste situazioni, chi ve lo fafare». (© RPRODUZIONERISERVATA tra le vittime, che sminuivano i fatti» "aula bunker di Mestre ha respinto tutte le eccezioni presentate dalle difese ammet- tendo cosi come parti civili (ol- tre al Ministero degli Interni; la Presidenza del Consiglio dei Mi- nistri; Fabio Gaiatto, il trader di Portrogruaro gia condannato a 15 anni e 4 mesi di reclusione a Pordenone per una maxi truffa ai danni di decine di risparmia- tori e vittima di una serie di Verona ‘ndrangheta Famiglia Multari, chieste 4 condanne: fino a 12 anni MESTRE Sono richieste pesanti quelle pronunciate di fronte al giudice David Calabria, dal pm. della Dda di Venezia Paola Tonini, nei confronti dei componenti della famiglia calabrese Multari, tutti residentia Zimella (Verona) accusati di estorsioni e atti di intimidazione distampo mafioso. Dodici anni di carcere sono quelli proposti dalla procura nei confronti di Domenico Multari, 59 anni;7 anni chiesti per il fratello Fortunato Multari, 52 anni; 8 annichiesti per il figlio Antonio Multari, 25 anni;e4 perlaltro figlio, Alberto Multari. L’inchiesta é quella che, nel febbraio 2019, aveva portato in carcerei componenti della famiglia Multari, e ai domiciliari un imprenditore di Meolo, Francesco Crosera, accusato diessersi rivolto al boss per far bruciare uno yacht realizzato dal suo cantiere nautico e dato alle fiammein Sardegna. A breve anche per Crosera siaprira il processoa Nuoro. (n.mun.) estorsioni dal clan Donadio) an- che l'associazione Libera di don Ciotti (per i reati di mafia o con laggravante mafiosa) e la Cgil (avvocato Azzarini) ma solo per i reati di associazione mafiosa nei quali c’é intermediazione della manodopera e interposi- zione negli appalti. Ammessi co- me convitati di pietra la Regio- ne Veneto (avvocato Fabio Pi- nelli) e la Cisl (avvocato Elio Zaf- falon) in attesa entrambi di co- stituirsi parte civile nella prima udienza dibattimentale. Respinta la richiesta della di- fesa del boss Luciano Donadio (avvocati Renato Alberini e Gio- vanni Gentilini) di assistere - al- meno in questa fase - all’udien- za in videoconferenza dal carce- re di Nuoro. Com’é stata riman- data al mittente l’eccezione di incompetenza territoriale solle- vata dalla difesa di Claudio Ca- sella per portare a Trieste le estorsioni ai danni del broker Gaiatto: trattandosi di reato con- nesso a quelli di mafia contesta- ti a Venezia, il gup Battistuzzi I’ha tenutoa Venezia. TRITI ALTERNATIVI Ludienza di ieri é servita an- che per dare una prima indica- zione sulla scelta dei riti alterna- tivi. Due i patteggiamenti incar- dinati: 1 anno e 4 mesi per la san- donatese Tatiana Battaiotto (fa- voreggiamento, difesa dall’avvo- cato Mauro Serpico) e due anni per il padovano Giorgio Minelle (estorsione, avvocato Ferdinan- do Bonon). In undici hanno con- fermato l'intenzione di venire giudicati in abbreviato mentre una quindicina di imputati non hanno ancora scelto la strategia processuale. Unica posizione a non essere presente in aula, quella di Mirco Mestre, ex sinda- co di Eraclea, arrestato (ora libe- ro) per voto di scambio politi- co-mafioso con Donadio. Nicola Munaro ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA A 80 anni affronta i ladri: «Fuori, andate a lavorare» LASTORIA PADOVA «Fuori da casa mia, pe- landroni! Andate a lavorare!». Giovanna, per gli amici Derna, ha 80 anni: ma non ha paura di affrontare i ladri. Nella sua casa di Vigonza si é trovata faccia a faccia con i malviventi che era- no riusciti ad entrare nell’abita- zione dove vive, ma grazie al suo sangue freddo e alla prontezza diriflessi, li fa messi in fuga. E stata davvero coraggiosa, pronta e determinata Giovanna Maretto, detta Derna, un corpo esile e fragile per via dei proble- mi di salute, che con una fred- dezza che nemmeno lei si sa spiegare, ha fatto scappare i due ladri che mercoledi sera verso le 20 1e sono entrati in casa. In quel momento I'anziana era da sola in casa. <Avevo la televisione ac- cesa per ascoltare il rosario delle 20 ed ero andata a scaldarmi qualcosa da mangiare nel cuci- nino, quando é scattato ’allar- me-racconta Derna -. Allora so- no venuta qui in soggiorno per capire come mai era scattato I'al- larme e mi vedo di 1a della porta avetro questo quae gli ho urlato: “Cosa fai qua? Fuori da casa mia! Vai a lavorare pelandrone inve- ce di rubare da me che non ho neanche i soldi per comprarmi da mangiare”. Lui era in piedi, fermo, che mi guardava». Il racconto di Derna é detta- gliato, calmo nonostante la di- savventura: «La camera dov'era- no entrati era al buio, ma aveva- no aperto la porta che conduce al piano di sopra e avevano acce- so la luce per poter vedere e ri- cordo solo la sua espressione di stupore perché credo non si aspettasse che in casa ci fosse qualcuno. Era a viso scoperto e portava in testa un berrettino di lana ed era tutto scuro. Non ri- cordo altro del suo volto perché CORAGGIOSA Giovanna Maretto LA DONNA SIE TROVATA IN CASA DUE BANDITI MA NON SI E PERSA D'ANIMO E LI HA AFFRONTATI FACENDOLI FUGGIRE era tutto buio, avevo paura e ho in mente solo un'immagine sfuo- cata e confusa. Poi gli ho detto ancora: “Adesso chiamo i carabi- nieri! Vai via perché prendo una pistola e ti spa- ro!”>. Derna si @ ap- poggiata con la schiena alla por- taa vetrie ha pre- soil telefonoe ha chiamato il 112. «Venite subito! Ho i ladri in casa e sono da sola! — racconta ancora Yanziana -. Fate presto!” Poi ho urlato al ladro che era ancora in piedi, fermo, dila della porta: a due minuti arri- vano i carabinie- ri”. Finché gli ur- lavo di andare via lui mi guarda- va ma poi si é gi- rato a_parlare con il complice che intanto stava rovistando in ca- mera. Non han- no trovato nulla perché non ho né soldi né oro o gioielli. Hanno tol- to anche la foto di mio nipote che é appesa al muro in camera, convinti che dietro ci fosse la cas- saforte». Per entrare in casa i la- dri hanno forzato l'infisso della controfinestra e poi sollevato la persiana, bloccandola con due mollette. Poi hanno spaccato il vetro della finestra ed é scattato Yallarme. LorenaLevorato © RPRODUZIONE RISERVATA Attualita G| Venerdi 17 Gennaio 2020 www.gazzettino.it L'INCHIESTA ALBIGNASEGO «Hoi nomie le pro- ve dei preti pedofili». Dichiara- zioni choc, rilasciate da don Ma- rino Ruggero prima agli organi di informazione e da mercoledi pomeriggio anche ai carabinieri della stazione di Albignasego. II comune alle porte di Padova, con oltre 26 mila abitanti, dove il prete fino alla mattina del 14 gennaio é stato il parroco della chiesa di San Lorenzo. Ai milita- ri ha giurato della presenza in citta e in provincia di sacerdoti pedofili. Non avrebbe fatto nomi di religiosi e non avrebbe indica- to luoghi, ma ha rilanciato le sue pesanti accuse contro una serie di preti e di parroci. I carabinie- ri, ieri mattina, hanno trasmes- so gliatti in Procura. Un fascico- lo con gli articoli di giornale, do- ve don Marino ha rilasciato nu- merose interviste sui sacerdoti con deviazioni sessuali, e il ver- bale con le sue dichiarazioni messe nero su bianco dagli uo- mini dell’Arma. E cosi é@ stata aperta un’indagine per fare chia- rezza sul caso. ORA SI INDAGA Il tutto @ al momento sulla scrivania del procuratore ag- giunto Valeria Sanzari, che nei prossimi giorni affidera l'incari- co di indagare a uno dei quattro pubblici ministeri del gruppo fa- sce deboli. Don Marino sara nuovamente ascoltato da un ma- gistrato, con l’obiettivo di capire se le sue accuse sono fondate o se sono mosse solo dalla rabbia contro la Diocesi di Padova e il Vescovo. II prete infatti, oltre a essere stato rimosso dalla sua amata parrocchia, é finito sotto processo canonico al Tribunale ecclesiastico. Ma le indagini at- torno alle dichiarazioni “bom- ba” targate don Marino, non ri- guarderanno solo i preti pedofi- li. Il sacerdote, 54 anni, ha fatto sapere di essere stato cacciato perché scomodo. «Sono arrivato alla guida della parrocchia nel settembre del 2017 - aveva spie- gato - e poco dopo sono scom- L'INDAGINE PUNTA A FAR CHIAREZZA ANCHE SULLA GESTIONE ECONOMICA DELLA PARROCCHIA «Preti pedofili», don Marino interrogato dai carabinieri »Padova, la Procura apre un’inchiesta >I] sacerdote conferma le sue parole sulle accuse del prete “allontanato” ma non fa i nomi dei suoi “colleghi” Rigopiano, a tre anni dalla tragedia il processo deve ancora cominciare IL PROCESSO PESCARA Venticinque gli impu- tati nell’inchiesta principale sulla tragedia dell’hotel Rigo- piano di Farindola (Pescara), travolto e distrutto il 18 genna- io 2017 da una valanga che pro- voco la morte di 29 persone. So- no 24 persone e una societa. Nel procedimento in corso da- vanti al gup del Tribunale di Pescara, tra i coinvolti figura- no l’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, l’ex presi- dente della Provincia di Pesca- ra Antonio Di Marco e il sinda- co di Farindola, Ilario Lacchet- ta. Le accuse, a vario titolo: crollo di costruzioni 0 altri di- sastri colposi, omicidio e lesio- ni colpose, abuso d’ufficio, fal- so ideologico. Al centro dell’in- chiesta la mancata realizzazio- ne della carta valanghe, pre- sunte inadempienze su manu- tenzione e sgombero delle stra- de che portavano all’hotel e tar- divo allestimento del centro di coordinamento dei soccorsi. TRA GLI INDAGATI PREFETTO E VICEPREFETTI, ANCHE PER DEPISTAGGIO DELLE INDAGINI Scuola “di classe”, rimossi iriferimenti al ceto sociale ILCASO ROMA L'Istituto comprensivo “Trionfale” ha rimosso dal pro- prio sito web la presentazione dei propri plessi divisi per ceto sociale dei bambini, dall’alta bor- ghesia ai figli delle colf. La pre- sentazione, che era destinata ai genitori in cerca di una scuola adeguata ai propri figli, é stata resa pubblica da Leggo e ha sca- tenato reazioni da ogni parte. E intervenuta tra i primi an- che Lucia Azzolina, da poco mi- nistro dell'Istruzione, che non ha fatto mistero della sua indi- gnazione, rendendola pubblica sul web: «La scuola - ha scritto Azzolina, che é stata insegnante prima di approdare al Ministero dell'Istruzione - dovrebbe sem- pre operare per favorire l'inclu- sione. Descrivere e pubblicare la propria popolazione scolastica per censo non ha senso. Mi augu- ro che l'istituto romano possa da- re motivate ragioni di questa scelta. Che comunque non condi- vido». INCLUSIVA «La scuola - continua la neo-ministra - dovrebbe favorire Yinclusione. Un tema che non mi ésolocaro, mache é centrale nel nostro sistema di istruzione. De- scrivere e pubblicare la propria popolazione scolastica per cen- so sul sito istituzionale non solo non ha senso ma rischia di crea- re disagio agli studenti, di essere discriminante. Da Ministra e so- prattutto da docente, non lo con- divido minimamente. Lo trovo assurdo. Quella descrizione é sta- tamodificata». La rimozione della presenta- LA MINISTRA DELL'ISTRUZIONE: «GLI ISTITUTI SCOLASTICI DEBBONO FAVORIRE L'INCLUSIONE» zione contestata é stata chiesta direttamente dal oottosegretario all'Istruzione Peppe De Cristofa- ro. La scuola ha immediatamete accolto l’invito, ma De Cristoforo non tace: «Sono dawvero sconcer- tato, che una scuola distingua i propri plessi in base al rango so- cio-economico degli alunni an- dando contro ogni valore della nostra Costituzione». LASINDACA Sull’'argomento é intervenuta anche la vice ministra Anna Ascani, che parla di : «Presenta- zione fuori dai principi costitu- zionali». Interviene anche la sin- daca di Roma, Virginia Raggituo- na anche la sindaca Raggi: «In- tollerabile che gli studenti venga- no suddivisi per censo». Dello stesso avviso la deputata Pd, Pa- trizia Prestipino: «Distinguere le sedi di un istituto, a seconda del ceto sociale, é aberrante». E dal Pd romano si levano voci a chie- dere la rimozione dei dirigenti scolastici dell'istituto. ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA Come chiesto dalla Procura, le posizioni che riguardano il ver- sante politico sono state archi- viate il 3 dicembre 2019 dal gip. Tra gli archiviati tre ex gover- natori dell’Abruzzo - Luciano D’Alfonso, Ottaviano Del Tur- co e Gianni Chiodi - e gli asses- sorialla Protezione Civile. UDIENZA IL 31 Prossima udienza il 31 gen- naio: il gup sciogliera la riserva sulla decisione relativa all’uni- ficazione dell'inchiesta madre con il procedimento bis, riguar- dante un presunto depistaggio. Accusati di frode in processo penale e depistaggio, sono 7 gli imputati nel secondo procedi- mento: l’ex prefetto Provolo, i MODERNO Don Marino Ruggero in versione vacanziera. Sopra, il cartello che ha hasciato accanto alla cuccia del cane viceprefetti distaccati Salvato- re Angieri e Sergio Mazzia, i di- rigenti Ida De Cesaris (imputa- ta insieme a Provolo anche nell’inchiesta madre), Giancar- lo Verzella, Giulia Pontrandol- fo e Daniela Acquaviva. Gli im- putati, nonostante le sollecita- zionia fornire agli investigato- ri ogni elemento utile alle inda- gini, secondo l'accusa avrebbe- ro omesso di riportare nelle re- lazioni le segnalazioni di soc- corso pervenute in Prefettura quel 18 gennaio, in particolare dal cameriere Gabriele D’Ange- lo, una delle vittime. Avrebbe- ro cercato, ognuno per quanto di competenza, di nascondere agli inquirenti i brogliacci con le chiamate in arrivo. Nel pro- cedimento sul presunto depi- staggio il ministero della Giu- stizia si é costituito parte civile. parsi dagli uffici tutti i registri che riguardavano 10 anni di ge- stione economica. L’anno suc- cessivo é sparita anche la chia- vetta che permetteva i pagamen- tidigitali. Ho capito che c’era un gruppo di persone che comanda- va tutto e decideva ogni spesa, dalle sagre ai contributi per le associazioni, fino alle ristruttu- razioni». E don Marino, sicuro di una cattiva gestione economi- ca della parrocchia, ha presenta- to una denuncia contro ignoti ai carabinieri della compagnia di Abano Terme. II sostituto procu- ratore incaricato del caso dovra fare luce anche su questo aspet- to. IMOTIVI Il prete é certo di essere stato allontanato perché avrebbe fic- cato il naso in qualcosa di gros- so: secondo lui in un business il- legale attorno alle attivita della chiesa di San Lorenzo. Ma la Diocesi ha fornito tutta un’altra spiegazione: «Non ha rispettato Tobbligo di celibato». Tradotto, avrebbe avuto rapporti sessuali con una parrocchiana. Un’accu- sa che don Marino ha da subito rispedito al mittente: «Non ho avuto nessun rapporto con nes- suna donna» ha giurato. Per poi affondare il colpo: «Ho i nomi e le prove di preti pedofili e gay, e di sacerdoti che hanno fatto abortire le donne». Forse una vendetta? Fatto sta che proprio nella giornata di mercoledi, il ve- scovo Claudio Cipolla, attraver- so una lettera pubblica, ha esor- tato l’ex parroco di San Lorenzo di Albignasego a raccontare quanto sapeva su eventuali preti pedofili alla Procura. E don Ma- rino, senza battere ciglio, ha ac- contentato il monsignore recan- dosi dai carabinieri. Certo é che don Marino é un vero personag- gio in tonaca. II selfie con la ban- dana del Venezuela e la foto con lex modella di Playboy, la serata a ballare con i ragazzi e l’esibi- zione sul palco in versione rock. Maanche il commosso incontro con Papa Wojtyla, i pomeriggi di riflessione con i bambini e i brin- disi solidali con gli anziani. Tut- to postato sul suo profilo Face- book, come si conviene a un pre- te social e sempre on line. «E ve- ro sono tutto questo, l’uno e I’al- tro. Lo sono sempre stato e non ho nulla da nascondere» ha pitt volte detto con sincerita. Ora sa- ra la Procura ad appurare se an- che le sue dichiarazioni sui preti pedofili sono sincere e fondate. Marco Aldighieri (© RIPRODUZIONE RISERVATA a St Vilipendio al parco agli italiani Sa ak 2) martiri delle foibe UDINE Vilipendio ai martiri delle foibe. A pochi giorni dalla Giornata della memoria - il 10 feb- braio - dedicata al ricordo delle migliaia di italiani d’Istria e Dalmazia massacrati e gettati nelle foibe dell’Istria e del Carso dai partigiani di Tito alla fine della Seconda Guerra Mondiale, e della pulizia etnica che costrinse centinaia di migliaia diitalianiad abbandonareI'lstria e la Dalmazia, una scritta ingiuriosa ¢é comparsa sul cartello che dedica il parco alle Vittime delle Foibe. «L’atto vandalico - é la condanna del sindaco Pietro Fontanini - dimostra che la chiarezza fatta negli ultimi anni sulla tragica pagina delle foibe, dopo decenni di storiografia ideologica e negazionista, non é ancora sufficiente». 10 Attualita G| Venerdi17 Gennaio 2020 www.gazzettino.it ILCOMPLEANNO = COMPLEANNO er la sua foto “identificati- va” di WhatsApp, Dino Meneghin non ha scelto un’‘immagine di pallaca- nestro o della famiglia. Sull'applicazione dei mes- saggi, collegate al suo numero cisono le Dolomiti. In particola- re, l'inconfondibile profilo degli Spalti di Toro, uno spettacolo eccezionale, sopra la sua Do- megge, quello che si pud ammi- rare dal Rifugio Padova. «Per me Dolomiti vuol dire fami- glia», spiega al telefono, con la cortesia consueta quando con- cede interviste. E in questi giorni lo chiamano in tanti, perché domani si cele- bra un compleanno speciale, il settantesimo di superDino: il 18 gennaio 1950 infatti nasceva il pit grande giocatore di basket che I'ltalia abbia mai avuto. Na- sceva nell’estremo lembo della provincia di Belluno, ad Alano di Piave, zona del Basso Feltri- no, «anche se il paesino dove abitavo con la famiglia era Fe- ner». Nel 2008 Alano di Piave organizzo una cerimonia e lo ebbe ospite in municipio, per omaggiare il pid illustre dei con- cittadini e consegnargli le chia- vi della cittadina. «A Fener ho vissuto fino a 6 anni, la ho fatto la prima elementare. Mi vengo- no in mente i giochi in riva al Piave, in due minuti si percorre- va l'intero paese, era piccolo. Al- lora scendevamo al fiume, co- struivamo le capanne con i le- gni>. La storia di Meneghin nasce in Veneto, anche se poi il suo mito sportivo é stato modellato tra Varese, Milano, Trieste e anco- ra Milano. E la maglia azzuri quattro Olimpiadi, un’infinita di medaglie, scudetti, coppe campioni. «Le gambe perd me le sono “fatte” con le cammina- te in montagna. Partivamo da Lozzo di Cadore per arrivare proprio al rifugio Padova. Ho tanti amici ancora a Domegge, per me vuol dire casa e in una certa misura lo é ancora, per- ché c’era la casa dei nonnie tut- tora ci vivono mia zia e i cugini. Purtroppo riesco a tornarci po- co, in generea giugno». Liimportanza delle radici, an- che per un gigante di 2 metrie 4 centimetri, porta al continuo re- cupero nella memoria di papa Bepi, zio Mario, i volti e lo spiri- to di questi cadorini che Dino continua a onorare con il tor- neo internazionale per naziona- li Under 20 che porta proprio a Domegge, ogni inizio estate, da LA MISURA ROMA Congedo, arrivano sei mesi cumulativi da dividere tra madre e padre. Governo pronto a riformare la normati- va su maternita e paternita. At- tualmente la norma prevede 5 mesi in favore della madre (che da quest’anno, su richie- sta e in determinate circostan- ze, possono essere utilizzati anche integralmente dopo il parto) e 7 giorni (erano 5 fino allo scorso anno) per il padre. Che possono salire fino a 8, se una giornata viene lasciata li- bera dalla madre. Ebbene, per i neo-genitori potrebbero arrivare importan- ti novita con lintroduzione, appunto, di un congedo fami- liare unico di sei mesi di cui po- tranno usufruire non solo le madri, ma anche i padri (per uno dei sei mesi). Il tema viene affrontato all’interno di una di- scussione pit ampia sul welfa- re familiare, tanto che la pros- sima settimana al ministero del Lavoro si insediera un gruppo di esperti per studiare le proposte sulla questione del QO intervista Dino Meneghin SuperDino compie 70 anni >La leggenda del basket italiano é originario di Alano nel Bellunese vent’anni, Ci sono passati gioca- tori che come Meneghin hanno fatto la storia del gioco (Tony Parker, Pau Gasol). «Per me é un modo di tornare indietro, re- spirare quell’aria fa bene». Spesso per far capire di che pasta fosse fatto, si é parlato di Meneghin come esponente della “razza Piave”: fa piace- re? «Si, é un riferimento che mi pia- ce. Razza Piave indica un sim- bolo di forza, dedizione, corag- gio. Robe da “vecioalpin”». Cosa rappresenta questo set- tantesimo compleanno? «Sinceramente non ho mai fat- tocaso al passare degli anni. Fa- ro finta di niente...». Magariuna bella festa? «Una cosa normale. Non fare- mo fuochi d’artificio. Certo, so che non ho pit! 20 anni». A70 anni resta sempre laci riosita per cid che ci cir- conda? «Si, la curiosita resta sem- pre. A parte I’Africa, ho vi- sto quasi tutto il mondo e pochi luoghi mi sorprendo- no ormai. Pero c’é sempre il piacere di andare in giro, di ve- dere e incontrare persone». La vita di Dino Meneghin é la pallacanestro. A 16 anni I'esor- dio in serie A: cosa si pud dire aun giovane che capisce di po- ter diventare forte? «Prima cosa: conta la scelta del- lo sport, bisogna capire qual é quello giusto. Lo scegli perché ti piace e ti intriga. La prima con- vocazione in serie A, i primi ri- conoscimenti importanti costi- tuiscono la benzina, danno nuo- vi stimoli perché ti mettono a contatto con i pitt forti. E allora devi essere come una spugna, ascoltare i consigli, guardare». Rubare con gli occhi, impara- re. «ENTRARE NELLA NBA? SAREBBE STATO BELLO E IL PARADISO DI QUESTO SPORT QUANDO RINASCERO, Cl PROVERO DI NUOVO» lo, campione razza Piave» >«Mi piace l'idea: é un simbolo di forza, dedizione, coraggio. Robe da vecio alpin» IL CAMPIONE Dino Meneghin domani compie 70 anni NON HO MAI VOLUTO FARE BRUTTE FIGURE SE PRENDEVO DELLE BATOSTE MILRIALZAVO E AVEVO PIU VOGLIA DI PRIMA «E molto importante avere buo- niallenatori. Ti devono insegna- re la tecnica, certo, ma ti devo- no trasmettere anche la voglia di continuare. Sapendo che c’é sempre qualcuno pitt bravo. Maisentirsi arrivato». Il famoso carattere di Dino Meneghin. «Non ho mai voluto fare brutte figure. Se prendevo delle bato- ste, mica buttavo via le scarpe da basket. Avevo pitt voglia di prima. Chi si accontenta, non é vero che gode. Ho vinto tanto, ho perso tanto. E una lotta. Giorno per giorno. Come la vi- ta». Meneghin e la Nba, il campio- nato professionistico ameri- cano. Se n’é parlato tante vol- te, come di un’opportunita so- lo sfiorata. Ma con chi sareb- be stato bello giocare? Magic, Bird, Curry, Lebron? «Chiunque aspira alla Nba, é il paradiso della pallacanestro. Credo sia un’esperienza di vita eccezionale, sono stra- felice per chi c’é stato o ci gioca adesso. Pri- ma di tutto, é una soddisfazione essere scelti_ dalla Nba. Quando rinasco, ci provo di nuovo». A70 anni si guarda indietro, alle pro- prie —_esperienze. Quelle sportive non necessariamente so- no legate alle vitto- rie. «Sono legato alla prima medaglia importante con la nazionale, il bron- zo agli Europei non ri- cordo se del 1971 0 del ‘73 (erano gli Europei 1971 in Germania ove- st: oro Unione Sovieti- ca, argento Jugoslavia, bronzo per gli azzurri, ndr). Un risultato straordinario». Ele Olimpiadi? «Ne ho giocate 4, dal 1972 al 1984. Ricordo bene le prime. Monaco 1972. Una sorpresa a ogni angolo del villaggio olimpi- co. Sono stati gli ultimi Giochi vissuti senza scorte, militari e metal detector, poi é cambiato il clima. Le Olimpiadi fino ad allo- ra erano vissute come un’oasi felice, ai tempi degli antichi Gre- cisi fermavano le guerre duran- te i Giochi. L’attacco terroristi- co agli israeliani, nel 1972, fu un colpo allo stomaco e fece cam- Congedo parentale, piano del governo: sara portato a sei mesi, uno per il papa gender pay gap, vale dire la dif- ferenza di stipendio tra gli uo- mini e le donne. In Italia que- sta differenza viene calcolata dall'Istat al 7,4%. Insieme alla questione della differenza degli stipendi tra uomini e donne, quindi, verra affrontato anche il tema della maternita, con l’idea di modifi- care il congedo in caso di na- scita di un figlio. ILNODO Liidea della proposta sul congedo porterebbe i padri a farsi almeno, in parte, carico dei figli, tentando cosi di rie- quilibrare le carriere. In totale, con la riforma, il periodo sarebbe pit: lungo ri- spetto a quello previsto oggi: 180% del tempo, quindi poco meno di cinque mesi, sarebbe riservato alla madre; il restan- te 20%, ovvero poco pit di un mese, sarebbe riservato al pa- dre. Il governo dovra valutare anche un altro aspetto: il costo MATERNITA Astensione dal lavoro anche per i papa di una misura del genere. Per ora non ci sono stime, ma per le casse dello Stato l'impatto potrebbe essere robusto. A ogni modo le nuove norme, se si troveranno le risorse neces- sarie, potrebbero essere inseri- te nella prossima legge di Bi- lancio. «Dobbiamo passare dalla conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro che in genere pesa tutta sulle donne - spiega il sottosegretario al Lavoro, Francesca Puglisi, - alla condi- visione delle cure familiari. Lo fa gia la Svezia, ci sono regole per un congedo unico utilizza- to pero per il 20% dal padre». LA NUOVA NORMA POTREBBE ESSERE INSERITA NELLA PROSSIMA LEGGE DI BILANCIO, AL VAGLIO GLI EVENTUALI COSTI PER LO STATO biare ogni cosa». E le esperienze oltre lo sport? In 70 anni quali sono state le pitt importanti? «L'amicizia con i compagni di squadra. La nascita di mio figlio Andreae quando hoconosciuto Caterina, la mia attuale moglie. Esempre la famiglia. Padre, ma- dre, fratelli. Il mio punto di rife- rimento». Chissa quante volte una perso- na di eccezionale carisma co- me Dino Meneghin avra rice- vuto proposte dalla politica. «In realta @ accaduto una volta sola, nel 1984. Il dottor Gabetti, allora proprietario dell’Olimpia Milano, si era candidato per il Partito social democratico (Psdi) e mi chiese di dargli una mano. E allora mi candidaii an- ch’io, per le elezioni europee. Presi migliaia di voti, probabil- mente tutti dei tifosi di Milano... Fu un’esperienza che non ripe- terd mai pit». Parliamo di Dino Meneghin padre. In campo contro il fi- glio Andrea, altro grande campione. Avete avuto il co- raggio di affrontare pubblica- mente, in alcune interviste, un rapporto che non é stato sempre bello. «In 70 anniimparichenonc’éil tempo per tutto. Col senno di poi, posso dire che avevo la te- sta troppo impegnata nella pal- lacanestro per dare a mio figlio Andrea cid di cui aveva biso- gno. I campionati, le coppe, la nazionale: ero via quasi sem- pre». Poile cose sono migliorate. «Quando Andrea era in nazio- nale e io ero tra i dirigenti abbia- mo condiviso molti mesi insie- mee la grande vittoria degli Eu- ropei del 1999 (sono nella storia le foto e le immagini emozio- nanti dell’abbraccio tra i due Meneghin in Francia, ndr). Il rapporto é migliorato poi facen- do il nonno di Carlotta e France- sca, 7 e 5 anni, le figlie di An- drea». Fanno sport? «Nuoto, per imparare. A Varese invece ho un pronipote, Mattia, che gioca a pallacanestro». EunMeneghin? «Si, ha 8 anni, promette bene». La storia continua. E domani («non prima, porta sfortuna») potremo fargli gli auguri. Maurizio Ferin @RIPRODUZIONE RISERVATA Un modello scandinavo che si punta ad importare nel no- stro Paese. «Le donne - sottoli- nea ancora Puglisi - fanno car- riera pitt lentamente perché sono spiazzate dal peso delle cure familiari. Per scardinare questo paradigma e fare si che il lavoro sia condiviso dobbia- mo pensare a politiche di con- divisione. Lipotesi di un congedo di sei mesi é ancora in stato em- brionale, siamo all'inizio di una riflessione ma penso che si possano usare i fondi euro- peichesonoa disposizione per aumentare il lavoro delle don- ne per fare una riforma strut- turale di questo tipo». In Italia c’é un divario di occupazione tra uomini e donne che sfiorai 20 punti, al top in Ue, e queste politiche potrebbero essere utili per spingere le donne sul mercato del lavoro. «C’é una nuova crescita dell’abbando- no del lavoro dopo la nascita del primo figlio - conclude Pu- lisi - dobbiamo frenare que- sto andamento. Lavorare é im- portante per molti motivi, an- che per non essere poi pensio- nate povere>. Michele di Branco @RIPRODUZIONE RISERVATA

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