DAL 1887 IL GAZZETTINO | 120 € 1,20 il Quotidiano del NordEst ‘ANNO134-N°13 www.gazzettino.it I Giovedi 16 Gennaio 2020 FRIULI La storia Calcio Boom di Italo Brillantina Linetti Coppa Italia 25mila ascesa e caduta vanno ai quarti viaggiatori di un mito Juve, Milan dal Friuli tutto veneziano e Fiorentina Marzo Magno a pagina 15 A pagina 19 Il commento Prescrizione, se il Pd accetta una legge incivile e mostruosa Carlo Nordio a decisione del Pd di ap- provare l’emendamento soppressivo della propo- sta di legge Costa sulla prescrizione, cioé di lasciare le cose come stanno allinean- dosial giustizialismo grillino, ci induce a due considerazio- ni, una giuridica e l’altra po- litica: ed entrambe sono con- siderazioni amare. Sotto il profilo giuridico, la nuova legge sulla prescrizio- ne éuna mostruosita indegna di un paese civile. Prima di tutto é di dubbia costituziona- lita, perché allungando i tem- pi dei giudizi confligge con il principio della loro durata ra- gionevole. In secondo luogo é afflittiva per le vittime, che ve- dranno i risarcimenti rinviati di anni e forse di decenni, al momento della sentenza defi- nitiva. E infine é disonorevole per lo stesso governo, che ave- va solennemente promesso di introdurla unitamente alla riforma diretta a rendere i processi pit rapidi. Riforma di 1a da venire, surrogata da una vaga e generica dichiara- zione di intenti da parte del ministro Bonafede su un varo in tempi rapidi (sono passati mesi ormai) alla quale non crede nessuno. Del resto la ri- prova dell’ambiguita é nelle cose: sarebbe bastato intro- durre le due novita simulta- neamente, mentre I’una é cer- ta nei suoi danni, l’altra é in- certa nel se e nel quando dei suoi rimedi. Né varrebbe con- fidare nel cosiddetto lodo Conte, che limiterebbe gli ef- fetti funesti della sospensione della prescrizione alle senten- ze di condanna, escludendo quelle di proscioglimento. (..) Continua a pagina 23 Via ai controlli sui conti bancari » Da gennaio le verifiche automatiche a chi » Fisco, allo studio un taglio delle tasse chiede I'Isee per l’accesso a sgravi e sussidi Padova. Monsignor Cipolla replica al parroco Il vescovo sfida don Marino: «Preti pedofili? Dica i nomi» SCONTRO Don Marino Ruggero, ex parroco che ha affermato di voler fare i nomi di «preti pedofili». Pipia a pagina 8 Icontrolli, automatici, sono par- titiin sordina il primo gennaio: i cittadini che richiedono un Isee (indicatore di situazione econo- mica equivalente) per accedere ad una prestazione sociale e a questo scopo autodichiarano il proprio patrimonio faranno scattare la verifica su saldo e gia- cenze dei propri conti bancari. Palazzo Chigi intanto lavora per la trasformazione del bonus Renzi in detrazioni in favore dei contribuenti attualmente esclu- si dal beneficio. Interessera i di- pendenti con reddito complessi- vo da 26.600 a 37.000. DiBrancoe Cifoni alle pagine2e3 Assindustria sugli stipendi di 3,4 milioni di dipendenti Le imprese di Padova e Treviso «Aboliamo Reddito e quota 100» Gliindustriali diPadovae Treviso vedono grigio per questo 2020, chiedono labolizione di quota 100 per la pensione (una riforma che dovrebbeandarein esaurimentol’anno prossimo) e del Reddito di cittadinanza per finanziare il taglio deciso del cuneo fiscale, cioé delle tasse su lavoratori dipendentieimprese. «Il vero spread é la sfiducia. I] Governo cambi passo nella politica economica», esorta Timprenditrice trevigiana Maria Cristina Piovesana, presidente di Assindustria Venetocentro. Cremaa pagina3 Mose, l'incognita tempi: «Il 2021? Dimezzando le prove, é possibile» >Il prowveditore: «Ma bisogna ridurre il periodo di avviamento» Non arretra né smentisce la sua dichiarazione che, completare il Mose, rispettando la data del 2021 «@ una forzatura». Ma Cinzia Zin- cone, provveditore alle opere pubbliche del Triveneto, chiari- sce meglio il suo punto di vista: «La realta é che alcune scadenze intermedie, rispetto al cronopro- gramma che sichiudea fine 2021, non sono state rispettate. In com- penso alcune attivita proprie dell’avviamento sono state antici- pate. Ora se riusciremo a compri- mere i tempi dell’avviamento, ce la possiamo ancora fare». In so- stanza, per rispettare la data del 2021, si deve ridurre l'avviamento dimezzandole prove per il Mose. Brunettia pagina9 Il caso Autostrade, il governo pensa a.una revoca solo “parziale” Il premier Conte starebbe valutando l’ipotesi diuna revoca solo parziale per Autostrade, limitata cioé ai trattiin cuisinsarebbero verificate inadempienze. Intanto la questione arriva alla Commissione Ue, a cui sié rivolta Atlantia, holding della famiglia Benetton. Orsini a pagina 13 LB 4utostrade i Olimpiadi, nasce la Spa: fondi dal governo Dopo la Fondazione, ecco la so- cieta. Si chiamera “Giochi Olit pici 2026” la spa che sara istitui- tacon legge dello Stato. Sara una societa interamente partecipata dal ministero dell'Economia e delle Finanze, il che significa che il governo mettera i soldi per le Olimpiadi invernali che si di- sputeranno tra sei anni in Vene- to, Lombardia e Trentino Alto Adige. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha assicura- to che portera la legge olimpica in Consiglio dei ministri entro il mese, probabilmente gia giove- di prossimo. Un decreto che poi dovra essere convertito dalle Ca- mere entro 60 giorni. Vanzana pagina 12 Infrastrutture venete Regione-Anas, ecco le strade: otto interventl per 100 milioni ASSESSORE Elisa De Berti REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 ‘¥ "llprezo deal abinamenti®aggiuntivo al prezode"ItGazzettino'efino ad esaurimento.Lapromozion aida sola per rea delta provincia di edizon. Speizione in abbonamentopostle-OL 359/03 cov. inL.n.4B del 27/02/04)at. Vcommal, VE 4 “RitratiVenezianivol.3"+€790 4 “LlbrodeiPensier-Agenda020°+€590 “l\CalendarioBarbanera 2020" + €290 Ora che 700 chilometri di strade sono (ri)diventate statali,la Regione presenta la lista della spesa ad Anas. L’assessore De Berti ha inviato a Romal’elenco delle prioritaa cui destinareil00 milioniin tre anni contenuti nella dotazione finanziaria per la viabilita in rientro. Pederiva a pagina ll Il rinoceronte bianco “creato” in provetta L'universita di Padova tenta di salvare dall’estinzione il rinoce- ronte bianco del Nord. In natu- ra sono rimasti solo due esem- plari femmine, ma il nuovo em- brione appena creato usando lo sperma congelato di maschi della stessa specie aumenta la speranza di sopravvivenza del mammifero. Non é la prima fe- condazione in vitro che ha suc- cesso, gia nell’agosto scorso gli scienziati avevano ottenuto in laboratorio altri due embrioni sani. II prossimo passo ora sara individuare una femmina che potrebbe fungere da madre sur- rogata per l’embrione di rinoce- ronte bianco del Nord. Faisa paginal6 RISCHIO ESTINZIONE Un esemplare di rinoceronte bianco Veneto Comunita montane, ultimatum Regione: riforma o chiusura Comunita montane, la Regione Veneto non vuole pit attendere: martedi aula di Palazzo Ferro Fini haapprovato una norma che fissa un ultimatum:se entro tre mesinon si trasformeranno come devono, i due enti verranno definitivamente cancellati. Pederiva a pagina 12 2 Primo Piano Giovedi 16 Gennaio 2020 www.gazzettino.it Le verifiche sul welfare Partono i controlli sui conti bancari di chi presenta I’Isee >Da gennaio confronto automatico tra i dati dichiarati e quelli dell’archivio delle Entrate ILCASO ROMA I controlli, automatici, so- no partiti in sordina il primo gen- naio: i cittadini che richiedono un Isee (indicatore di situazione economica equivalente) per ac- cedere ad una prestazione socia- le e a questo scopo autodichiara- no il proprio patrimonio faran- no scattare la verifica su saldo e giacenze dei propri conti banca- ri. Il confronto sara con i dati contenuti nell’'Anagrafe dei rap- porti finanziari gestito dall’Agen- zia delle Entrate e risultera ben pit ampio di quello eseguito fino al 2019; finora infatti l'incrocio dei dati si limitava ad evidenzia- re se i conti correnti dichiarati dai residenti corrispondevano a quelli esistenti nell’archivio. Da gennaio invece vengono verifica- teanche le cifre. L'Isee é necessa- rio per richiedere una serie di prestazioni sociali come ad esempio il reddito di cittadinan- za, l'accesso gratuito alle mense scolastiche o il bonus bebé, 0 an- cora per pagare rette universita- rie ridotte: riguarda quindi milio- SALDI E GIACENZE NEL MIRINO CON IL DEBUTTO DELLA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PRECOMPILATA ILRAPPORTO ROMA Sedici milioni di pensionati, un totale di 23 milioni di assegni erogati, per una spesa complessi- va annua che raggiunge i 293 mi- liardi di euro, pari a oltre il 16 per cento del Pil. La fotografia scatta- ta dall'istituto di statistica nel rap- porto sulle condizioni di vita dei pensionati contiene alcune infor- mazioni tutto sommato note ed al- tre che possono risultare pitt sor- prendenti. Ad esempio tra il 2000 e il 2018 i redditi pensionistici so- no cresciuti molto piti delle retri- buzioni, aumentando del 70 per cento. Al contrario, chi dal 2000 in poi ha svolto un’attivita lavora- tiva alle dipendenze ha visto in- crementare il proprio stipendio - complice la crisi economica - solo del 35 per cento. Pure il blocco dei rinnovi contrattuali nel settore pubblico ha stimolato lallarga- mento del divario tra le due curve. Risultato, i redditi pensionistici negli ultimi 18 anni sono cresciuti al doppio delle velocita rispetto ai redditi da lavoro dipendente. E questo perché, sottolinea sempre I'lstat, hanno raggiunto I’eta pen- sionabile le generazioni che nel secolo scorso hanno beneficiato di un lungo periodo di crescita economica, che gli ha permesso di raggiungere posizioni profes- sionali solide e svolgere una car- ni di famiglie. In caso di difformi- ta trai dati dell’amministrazione finanziaria e quelli forniti dal cit- tadino quest’ultimo potra richie- dere ugualmente la prestazione ma fornendo all’amministrazio- ne una nuova documentazione bancaria per comprovare la pro- pria posizione. La novita é conte- nuta in un messaggio interno dell’Inps relativo alla compila- zione della Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) ai fini dell'Isee; la dichiarazione ora potra avve- nire anche in modalita precom- pilata. Questo passaggio era pre- visto da una legge del 2017, che rimandava pero I’attuazione ad un decreto del ministro del Lavo- ro, da mettere a punto dopo aver sentito Inps, Agenzia delle Entra- tee Garante per la protezione dei dati personali. Il provvedimento >La novita interessa milioni di nuclei familiari che chiedono agevolazioni o prestazioni sociali é arrivato lo scorso agosto ed é stato pubblicato in Gazzetta uffi- ciale lo scorso 4 ottobre. Dunque sara possibile presentare una di- chiarazione sostitutiva unica nel- la quale accanto ai dati inseriti dal richiedente ci sono quelli ca- ricati automaticamente dall'Inps o dall’Agenzia delle En- trate (redditi, pensioni, immobi- li etc.). Queste informazioni do- vranno essere modificate dall’in- teressato nel caso risultino in- complete o non aggiornate. La precompilata potra essere poi in- viata attraverso i servizi telema- tici dello stesso istituto previden- ziale e - una volta terminata la fa- se sperimentale - anche tramite i centri di assistenza fiscale (Caf). Nel fornire alle proprie strutture le indicazioni sulla nuova Dsu, I'Inps richiama il decreto mini- Dipendenti e pensionati a confronto IMPORTO MEDIO PENSIONI IVS E RETRIBUZIONI MEDIE DEI LAVORATORI DIPENDENTI Anni 2000-2018, numeri indice base=2000 ===|mporto medio pensioni IVS lavoratori dipendenti *t 170 160 150 140 130 120 Fonte: Elaborazioni sul Casellario centrale dei Pensionati e su dati Istat - Contabilita nazionale steriale e comunica che «a decor- rere dal 1° gennaio 2020, il con- trollo del patrimonio mobiliare sia per la Dsu non precompilata che per quella precompilata (in caso di modifiche dei dati del pa- trimonio mobiliare precompila- ti) riguardera le informazioni re- lative al saldo e alla giacenza dei rapporti posseduti». Attualmen- te invece, si legge sempre nel messaggio dell'istituto, «il con- trollo attiene solo alla numerosi- ta dei rapportifinanziari». LE ANOMALIE Se dalla verifica su saldi e giacen- ze emergera un valore del patri- monio complessivo del nucleo familiare non coerente con quel- lo dichiarato, questa anomalia verra riportata tra le annotazio- ni dell’Isee. Siccome la legge pre- Via ai controlli sui conti di chi presenta la certificazione Isee vede una franchigia per il patri- monio (variabile dai 6 mila euro in su in base alla composizione del nucleo) I'annotazione potra segnalare a seconda dei casi 0 il superamento della franchigia stessa oppure il fatto che l'impor- to effettivo risulta superiore a quello dichiarato per un importo pari o superiore a5 mila euro. A == Retribuzioni medie lavoratori dipendenti scentimetri Sorpresa pensioni, dal 2000 al 2018 cresciute il doppio delle retribuzioni riera lavorativa continua . Perde cosi smalto il vecchio adagio se- condo cui i pensionati sono sem- pre pitt poveri. E ancora: «il peso relativo della spesa pensionistica sul prodotto interno lordo si atte- sta al 16,6 per cento, valore appe- na pit alto rispetto al 2017, quan- do siera fermato al 16,5 per cento, | DATIISTAT: SPESA PREVIDENZIALE DI NUOVO IN AUMENTO PER 7,4 MILIONI OI FAMIGLIE L’ASSEGNO E IL REDDITO PRINCIPALE e che segna un’interruzione del trend decrescente osservato nel triennio precedente», — scrive l'lstat. I pensionati in sofferenza sono meno della meta: il 36,3 per cento riceve ogni mese meno di mille euro lordi, mentre il 12,2 per cento non arriva a superare i 500 euro. Un pensionato su quattro, il 24,7 per cento, si colloca invece nella fascia di reddito superiore ai duemila euro. L'Istatin basea dati del 2018 ha definito comunque ampia la disuguaglianza di reddi- to tra i pensionati: il quinto della platea che gode di redditi pensio- nistici pitt elevati consuma il 42,4 per cento della spesa complessi- va.Come detto, nel 2018 sono stati spesi quasi 300 miliardi dieuroin prestazioni pensionistiche, di cui circa 120 miliardi per gli assegni doro e d'argento. Insomma, il 20 per cento di quanti percepisconoi redditi pensionistici pit bassi di- spone del 5,2 per cento del totale delle risorse pensionistiche men- tre il quinto pit ricco ne possiede otto volte di pitt. LECONDIZIONI Il report sulle condizioni di vita dei pensionati dell’Istat relativo al biennio 2017-2018 indica inoltre che il divario di genere é a svan- taggio delle donne, pitt rappresen- tate nelle fasce di reddito fino a 1.500 euro, mentre la concentra- zione di percettori uomini é mas- sima nella classe di reddito pitial- ta (3.000 euro e oltre) dove si contano 266 pensionati ogni 100 pensionate. Ma come si spiega il gap tra donne e uomini? Per l'lstat trae origine dal differen- ziale salariale dovuto a carriere contributive pitt brevi e a una minore partecipazione al merca- to del lavoro. Le donne sono tito- lari del 44,3 per cento delle pen- sioni di vecchiaia, del 45,8 per cento delle invalidita previden- ziali e del 26,5 per cento delle rendite per infortunio sul lavo- ro. La presenza femminile é do- minante tra le pensioni ai super- stiti (86,3 per cento), anche per una piu elevata speranza di vita, e tra le pensioni assistenziali. Un terzo dei pensionati, ovvero il questo punto il richiedente ha so- stanzialmente tre possibilita: inoltrare lo stesso I'lsee fornen- do pero eventualmente la docu- mentazione che dimostra la pro- pria correttezza; oppure presen- tare una nuova Dsu rettificata; 0 ancora chiederne al Caf la rettifi- ca, nel caso quest’ultimo abbia commesso un errore materiale. Sempre dal primo gennaio, l'anno di riferimento per il patri- monio immobiliare non é pitt quello precedente ma quello an- cora prima: dunque per le dichia- razioni del 2020 occorrera forni- rei dati del 2018. Luca Cifoni ‘©RIPRODUZIONERISERVATA LA CERTIFICAZIONE SERVE PER BONUS BEBE, REDDITO DI CITTADINANZA, MENSE E ASILI, RETTE UNIVERSITARIE 67,2 per cento, beneficia di una so- la prestazione, un quarto ne per- cepisce due, mentre il restante 8 per cento tre o pit. Da qui i 23 mi- lioni di assegni erogati a fronte di una platea di sedici milioni di per- cettori complessivi. L'Istat ha rile- vato anche che per quasi 7,4 mi- lioni di famiglie con pensionati i trasferimenti_pensionistici_rap- presentano pitt dei tre quarti del reddito familiare disponibile e nel 21,9 per cento dei casi le prestazio- ni ai pensionati costituiscono ad- dirittura l'unica fonte monetaria direddito. Dunque, la presenza di un pensionato all’interno di 2,6 milioni di nuclei familiari vulne- rabili consente oggi di dimezzare Tesposizione al rischio di poverta. Ipensionati che percepiscono an- che un reddito da lavoro sono po- co pitt di 400 mila e in diminuzio- ne rispetto al passato, in calo nel 2018 dell'l,2 per cento sul 2017 e del 21,3 per cento dal 2011. In virtit dell'aumento dei requisiti anagra- fici e contributivi necessari per il pensionamento continua a cre- scere pure l’eta media dei pensio- nati che lavorano: circa il 77 per cento ha almeno 65 anni, erano il 53,7 per cento nel 2011, mentre il 39,5 per cento é over 70. Francesco Bisozzi © RPRODUZIONERSSERVATA Primo Piano G| Giovedi 16 Gennaio 2020 www.gazzettino.it I casi o Reddito annuo imponibile | IRPEF lorda GLI INDUSTRIALI VENEZIA Fiducia delle imprese ai minimi da tre anni, grande incer- tezza e “macchine” al minimo. Gli industriali di Padova e Trevi- so vedono grigio per questo 2020, chiedono I’abolizione di quota 100 per la pensione (riforma che dovrebbe andare in esaurimento lanno prossimo) e del Reddito di Dopo Oggi la riforma Detrazione per lavoro dip. 1.023 IRPEF netta 5.667 Reddito netto imponibile PIEEEME 22.293 | Aumento netto in % Detrazione per lavoro dip. 978 IRPEF netta 5.982 EA Reddito nettoimponibile 22.018 Aumento netto in % Detrazione per lavoro dip. 942 IRPEF netta CEE 5.438 | Reddito netto imponibile 22.602. WPEEya Aumento netto in % Detrazione per lavoro dip. 906 IRPEF netta 6.814 Reddito netto imponibile 23186 Aumento netto in % Detrazione per lavoro dip. Ce 1.829 | IRPEF netta 7.231 Reddito netto imponibile 23.769 Aumento netto in % Detrazione per Lavoro dip. 833 IRPEF netta 7.647 Reddito netto imponibile 24.353 Aumento netto in % Detrazione per lavoro dip. 797 IRPEF netta 8.063 Reddito netto imponibile 24.937 Aumento netto in % Detrazione per Lavoro dip. 761 IRPEF netta 8.479 Reddito nettoimponibile 25.521 Aumento netto in % Detrazione per lavoro dip. 724 IRPEF netta 8.896 Reddito netto imponibile 26.104 Aumento netto in % Detrazione per lavoro dip. 688 IRPEF netta 9.312 Reddito netto imponibile 26.688 Aumento netto in % Fonte: elaborazioni centro studi tributari Eutekne -centimesri INCERTEZZA Il sondaggio tra gli imprenditori di Padovae Treviso segnala un diffuso sentimento di sfiducia. I vertici dell’associa- zione cittadinanza per finanziare il ta- glio deciso del cuneo fiscale, cioé delle tasse su lavoratori dipen- denti e imprese. «II vero spread & la sfiducia - esorta l'imprenditri- ce trevigiana Maria Cristina Pio- vesana, presidente di Assindu- stria Venetocentro -. Il Governo cambi passo nella politica econo- mica». II presidente vicario Mas- simo Finco: «Siamo tornati a cre- scita zero, ma la politica parla daltro», avverte l’industriale pa- dovano. FIDUCIA Al MINIMI DA 3 ANNI Secondo il sondaggio effettua- to da Assindustria, il 73,6% (oltre il 74% nella manifattura) degli im- prenditori interpellati di Padova e Treviso danno sull’economia italiana un giudizio largamente «incerto». Le valutazioni negati- ve toccano il 22,4%. Solo il 4% é ot- timista. I livelli pitt bassi dall’ini- zio della serie storica delle rileva- zioni congiunte nel 2017. Sulle prospettive prevalgono i pessimi- sti (48,4%, erano il 14,2% nel terzo trimestre 2017), peggiorano le at- tese a breve suattivita e domanda anche per il rallentamento delle esportazioni. Calano gli investi- menti. Insomma, si naviga a vi- sta. «Servirebbero pitt fiducia e pitt stabilita - dichiara la presidente Piovesana -. La manovra per il 2020 é stata un’occasione persa, il Governo cambi passo nella poli- tica economica, superando divi- sioni e scelte di bandiera inutili, costose, incapaci di produrre ef- fetti sulla crescita. L'Italia é fer- ma, ultima nella zona euro e an- che nel G7, frutto anche di anni di chiedono al governo tagli decisi delle tasse sul lavoro Aumento netto fino al 4,5% per 3,4 milioni di dipendenti > Sono gli effetti del possibile taglio delle tasse sul lavoro per i redditi tra 26.600 e 35.000 euro LE SIMULAZIONI ROMA Ecco la platea esatta di la- voratori dipendenti che si pre- parano, probabilmente a parti- re da luglio, ad incassare il divi- dendo della riduzione del cu- neo fiscale che il governo mette- ra a punto attraverso una legge delega che dovrebbe essere ap- provata entro il mese di aprile. Lipotesi alla quale lavora Palaz- zo Chigi prevede la trasforma- zione del bonus Renzi in detra- zioni in favore dei contribuenti attualmente esclusi dal benefi- cio e negli esempi elaborati dal centro studi Eutekne viene evi- denziato come si forma il ri- sparmio di 960 euro del quale si parla e di quanto questo incida in termini di aumento del reddi- to al netto Irpef peri dipendenti con reddito complessivo da 26.600 a 37.000: siva dal 4,5 per centoascalare. Lipotesi di base é, ovviamen- te, quella di un intervento strut- LA RIDUZIONE DEL CUNEO SULLE BUSTE PAGA POTREBBE PRENDERE LA FORMA DI UN DECRETO LEGGE turato nella forma di aumento della detrazione per lavoro di- pendente nella misura di 960 euro a favore dei dipendenti con reddito fino a 35.000, che diminuisce fino ad azzerarsi a 37.000 euro di reddito. I dipen- denti con reddito complessivo compreso tra 26.600 e 35.000 euro (cioé quelli sino ad ora esclusi da 80 euro che comince- rebbero a prendere l'aumento della detrazione per la misura equivalente di 960 euro annui) sono appunto 3,4 milioni e sul piatto ci sono 3,2 miliardi. Re- stano poi circa 1,8 miliardi che consentiranno di alzare di 20 euro mensili (cioé da 960 a 1.200 euro annui) gli 80 euro che vengono gia percepiti da >Il cantiere della riforma: oggi confronto al Tesoro, domani la proposta ai sindacati circa 9 milioni di dipendenti con reddito tra 12.000 e 26.600. GLI INCAPIENTI Invece per i 2 milioni di dipen- denti che prendono gia gli 80 euro con redditi compresi tra 8.100 e 12.000 euro nulla cam- bia in meglio o in peggio se per loro, come sembra, verra man- tenuta la forma del bonus che gli consente di fruirne anche se sono incapienti. «Se l'intenzio- ne é quella di inte-rvenire in modo selettivo solo a favore dei dipendenti, la scelta di allocare il grosso delle risorse disponibi- li sui redditi medi che sino ad oggi non avevano ancora potu- to fruire dell'intervento del Go- verno Renzi é senza dubbio cor- Fisco On line le istruzioni per il nuovo 730 Prontisul sito delle Entrate i modellie le istruzioni 730, Certificazione unica, Iva e770 per il 2020. Fra le novita, lestensione dell’utilizzo del modelloall’eredeel'ingresso dello sport bonus, l’arrivo di appositi campi nella Certificazione unica per lindicazione dei premi di risultato di anni precedenti. Sul fronte del 730 glieredi potranno utilizzarlo per la dichiarazione per conto del contribuente deceduto nel periodo compreso fra il 2019 e il 23 luglio 2020. Entrano poiil credito d’imposta per la bonifica ambientale ela detrazione del 50% per le spese per lecolonnine per la ricarica diauto elettriche. Venetocentro: «II governo cambi passo, via “quota 100” e reddito di cittadinanza politiche sbagliate e anti-impre- sa. Serve una svolta vera per ri- lanciare in tempi rapidi la cresci- ta. Deficit e debito devono scende- recon misure serie e irreversibili di revisione della spesa. Opere pubbliche e cantieri sono da riav- viare. Ma, soprattutto, serve un abbattimento drastico del cuneo PIOVESANA: «MANOVRA 2020 OCCASIONE PERSA, ORA UNA SVOLTA VERA: RIDURRE DECISAMENTE LE TASSE PER AUMENTARE LE RETRIBUZION}» fiscale per aumentare le retribu- zioni nette dei lavoratori e dimi- nuire il costo per leimprese». «Siamo tornati a crescita zero, ma la politica parla d’altro. I go- verni si succedono e badano pitt alla soprawvivenza che all’effetti- va azione. Quanto possiamo resi- stere ancora come cittadini, fami- glie, imprese? Serve uno shock positivo, un intervento organico di politica industriale. E la pre- senza incisiva, come Paese e co- me Europa, negli scenari interna- zionali dove le nostre imprese so- no sole», incalza Finco, che poi spiega: «La differenza tra il netto in busta paga e il costo del lavoro éarrivata ormaia livelli mostruo- si: su una retribuzione di mille eu- ro il costo reale per l'imprendito- reé di 1.828 euro. Un macignoche frena crescita, competitivita, pro- duttivita e, soprattutto, gli stipen- di. Ricordo che pochi miliardi di abbattimento del cuneo non han- no effetti significativi». Dai vertici di Assindustria Ve- netocentro arriva quindi l’ennesi- FINCO: «SIAMO TORNATI A CRESCITA ZERO, LA POLITICA PARLA D’ALTRO E BADA A SOPRAVVIVERE, SERVE UNO SHOCK POSITIVO» mo appello a Governo e maggio- ranza ad «avere la responsabilita e il coraggio delle priorita vere - dichiarano Piovesana e Finco - quelle che servono per rianimare un Paese che rapina futuro ai suoi giovani. Bisogna cancellare misure costose, inique 0 assisten- ziali come Quota 100 e Reddito di cittadinanza, utilizzando tutte le risorse rese disponibili, compre- se quelle del bonus 80 euro, per l'abbattimento drastico e struttu- rale del cuneo fiscale a favore dei lavoratori e delle imprese. Alze- rebbe il reddito e la crescita mol- to pit dituttiisussidiatemposin qui erogati». MaurizioCrema ‘©RIPRODUZIONE RISERVATA retta» spiega Enrico Zanetti, presidente di Eutekne. «Detto questo - aggiunge lex vicemini- stro dell’Economia - interveni- re in modo selettivo aumentan- do detrazioni settoriali come quelle per lavoro dipendente e dichiarare al contempo di voler procedere a un ridisegno com- plessivo dell'Irpef significa enunciare due obiettivi oggetti- vamente incompatibili, perché il ridisegno dell'Irpef si fa con aliquote e scaglioni, mentre ogni miliardo in pitt messo su detrazioni é un miliardo di diffi- colta in pitt nel procedere poi a questo ridisegno senza sconten- tare chi percepisce quelle detra- zioni». GLIINCONTRI Il cantiere per la riforma dell'Ir- pef si aprira domani, quando il governo presentera ai sindacati la propria proposta. Per questo nella giornata di oggi il mini- stro Gualtieri vedra vicemini- stri e sottosegretari del suo di- castero ed anche Luigi Marat- tin per Italia Viva. Obiettivo dell’esecutivo é affiancare nei li- miti del possibile il primo pezzo della riforma - quello relativo appunto al cuneo fiscale che po- trebbe anche prendere anche la forma di un decreto legge - e il ridisegno generale delle aliquo- te. Michele Di Branco (@RIPRODUZIONE RISERVATA Idati 2019 Frena la Germania il Pil cresce solo dello 0,6 per cento In Germania la crescita economica ha rallentato ulteriormente nel 2019, con un Pilaumentato dello 0,6 per cento, per le conseguenze delle tensioni commercialia livello globale. I dati comunicati dall’Ufficio federale di statistica (Destatis) sono sostanzialmente in linea con le previsioni degli economistie segnano un forte calo rispetto al 2017 eal 2018, quando la maggiore economia europea eracresciuta del 2,5e 1,5 per cento, rispettivamente. Destatis ha comunque sottolineato come il 2019 é stato ildecimo anno consecutivo di crescita economica della Germania, anchese al disotto della media decennale pari all’l,3 per cento all’anno. II contributo maggiore éarrivato dai consumatori con una spesa delle famiglie in aumento dell’l,6 per cento, una crescita superiore a quella dei due anni precedenti. Quanto alle importazioni sono aumentate dell’l,9 per cento nel 2019, mentre le esportazioni sono cresciute solo dello 0,9 per cento. Tuttavia, il datononsembra preoccupare eccessivamente glieconomisti. Per l'istituto di ricerche Ifo, ad esempio, la debole performance del settore industriale non sembra aver contagiato gli altrisettori dell’economia. «E questo contraddistingue l’attuale flessione da quella degli anni dal 2011 al 2013, quando la Germania éstata coinvolta nella crisidell’euro», ha dichiarato Timo Wollmershaeuser, capo delle previsioni di Ifo. iif ut IMMOBILIARE MARENGO s.as Via _D. 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Due anni di contenzioso a col- pidi dazie di porte sbattute in fac- cia, hanno consegnato a Trump unaltro gioiello nella corona diac- cordi bilaterali da esibire nel suo portfolio di isolazionista, che privi- legia le intese bilaterali al posto di quelle di grande partecipazione. Il prezzo che l'amministrazione Usa ha dovuto pagare é pero evi- dente nella superficialita dei termi- ni contenuti nel testo concordato, e dai tanti rinvii che sono stati ne- cessari per arrivarci. Il punto cen- trale concesso dai cinesi sono 200 miliardi di dollariin nuoviacquisti di «made in Usa» che Pechino si di- chiara disposta a concludere nei prossimi due anni. La cifra delle migliori annate pre-guerra della spesa per le importazioni cinesi dagli Usa era di 130 miliardi, quin- diil risultato é sorprendete, al pun- to di sfiorare l'incredulita. I soli ac- quisti nel campo agro alimentare dovrebbero passare dagli attuali 24a 32 miliardi, mentre quelli per energia e beni di consumo dovreb- be crescere di 75 miliardi. Le due parti si sono rifiutate di fornire il dettaglio delle nuove cifre che do- vrebbero alleggerire, se non pro- prio azzerare, il deficit di bilancio commerciale di 350 miliardi di dollari al momento accusato dagli Usa. Il testo comprende la rinun- cia da parte di Pechino di usare la svalutazione dello yuan in funzio- ne competitiva, e l'apertura delle strutture finanziarie del paese al capitale statunitense. PATTO PRECARIO La conferma della precarieta del patto é il fatto che gran parte dei dazi restano in vigore. Gli Usa an- nullano la tranche di imposte su 156 miliardi di importazioni che avrebbero dovuto entrare in vigo- re il 15 di dicembre, e dimezzano (dal 15 al 7,5%) l'importo su quelle ANCORA DA SCIOGLIERE | NODI DELLA PROPRIETA INTELLETTUALE E Il commercio mondiale Cina e Usa, tregua armata: c’é lintesa ma i dazi restano »>Trump strappa a Pechinol'impegno »Negoziato Washington-Ue: Bruxelles ad aumentare l’import di 200 miliardi adottate il primo di settembre dell’anno scorso su 120 miliardi di valore. Permane invece un dazio del 25% su 300 miliardi di dollari in merci cinesi che erano state tas- sate in precedenza dall’ammini- strazione Trump. Pechino non di- sponeva di un cuscinetto altrettan- to ampio, e si é quindi arroccata a difesa delle imposte su 110 miliardi | dazi Usa-Cina di dollari in merci in arrivo dagli Usa, la quasi totalita del contribu- tostatunitense all’interscambio. Trump pud comunque presen- tarsi al suo elettorato nella doppia veste del negoziatore che ha rag- giunto un risultato ritenuto impos- sibile, e del mastino che resta sedu- tosu una montagna di dazi da usa- re in caso di bisogno. E il bisogno Nuove aliquote, tipologia dei prodotti colpiti e loro valore in|miliardi di dollari LA —— CONFERMATO 53 na acciaio, alluminio, nuovi dazi Usa vs Cina tra marzo e agosto 2018 contromisure cinesi CONFERMATO L53_| > frutta, soia, carne, gas, hi-tech, cibi alcune auto... CONFERMATO CONFERMATO dal 24 settembre dal 10 maggio pore 2019 5:000 prodottl: moblli; 5.400 prodotti: chimici, impianti clima, lampade, candele per auto... 200 oy 25% dall’1 RET settembre penta 2019 consumo 120 apparecchi medici... | 60 | 5-10% re 5-25% dall’1 giugno DEGLI INCENTIVI ALLE im OS AZIENDE DI STATO aart ILGAZZETTINO GUNS aS DI ANNUNCI IMMOBILIARI E ATTIVITA COMMERCIALI JESOLO PAESE DIETRO CANCELLI (tra jesolo Lido e Paese ) nuovissimo appartamento p.rialzato in casa qua- dri-familiare con ampio giardino, ingr indipendente su soggiorno, cucina abi- tabile, 2 camere matrimoniali, 1 bagno, posto auto, magazzino, prezzo AFFARE € 159.000 rif. 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LE QUESTIONI APERTE Mancano invece disposizioni riso- lutive per le vere questioni nodali, come il diritto alla proprieta intel- lettuale, e per la disciplina degli in- centivi di stato con i quali la Cina avvantaggia le proprie aziende. Questa materia alla quale l’'accor- do fa solo passeggeri riferimenti, sara oggetto della «Fase 2», che Trump ha dettodivolereiniziarea discutere fin dal summit di Davos la prossima settimana. La sua fidu- cia non é pero condivisa da molti: pochi minuti dopo la firma I’ex di- rettore del Wall Street Journal Ge- rard Baker commentava gia che la seconda fase non ci sara mai, e che la Cina ha pagato con questo ac- cordo il diritto di perpetuare le pra- tiche abusive dellesue aziende. Questo vuoto negoziale rilancia le speranze del commissario euro- peo per il Commercio Phil Hogan, anche lui a Washington per tre giorni di incontri che si concludo- no oggi, di presentare la Ue come un alleato degli Usa nella lotta per irreggimentare le pratiche com- merciali scorrette di Pechino, in cambio di una tregua sui dazi vi- gentiequelliminacciatida Trump peril futurocontrolEuropa. Flavio Pompetti (© RIPRODUZIONERISERVATA miliardi miliardi 7, didollari 0,5 di dollari -20% IL valore dei & La “batosta” delle vendite beni coinvolti Z per dei prodotti dalla stretta = Veconomia 4 agroalimentari USA italiana ne: Made in Italy PRINCIPAL! PRODOTTI COINVOLTI LY, Parmigiano | Pecorino | Gorgonzola | Parmigiano GS Reggiano | romano D & @ Liquori Salumi Olio Fonte: Coldiretti COSA CAMBIA PER IL CONSUMATORE AMERICANO Valori in dollari al kg Dazi Prezzo sullo scaffale Reggiano 2,15 6|40 45 /kg $/kg | $/kg $/kg prima dopo | prima dopo EN 18/10 | 18/10 18/10 18/10 | ey ° oe) centimetri Dal vino ai biscotti: per I'Italia a rischio tre miliardi di export ILFOCUS ROMA Lascia stasera Washington per tornare a Bruxelles Phil Ho- gan, al termine della sua prima missione da commissario euro- peo al Commercio. Per tre giorni ha tenuto testa ai segretari di Sta- toal Commercio Wilbur Rosse al Tesoro Steven Mnuchin e al duro Robert Lighthizer, rappresentan- te per il commercio dell’ammini- strazione americana e stretto consigliere di Donald Trump. Al centro degli incontri i dossier su importazioni di auto tedesche (con seri rischi all'indotto italia- no), digital tax francese contro i colossi dell’high tech e contenzio- POTREBBERO ESSERE COLPITI | DUE TERZI DELLE NOSTRE VENDITE DI CIBO ALL'ESTERO CHIESTO IL SOSTEGNO DELL'UNIONE EUROPEA so su Airbus-Boeing. E proprio quest’ultimo dossier a tenere sul- le spine l’industria agroalimenta- re italiana. L’amministrazione Trump ha infatti intenzione di ap- plicare entro gennaio nuovi dazi ai prodotti europei in aggiunta a quelli entrati in vigore in ottobre. Dopo aver colpito formaggi, salu- mie liquori, la scure potrebbe ca- lare su olio, vino e pasta. Gli Usa potrebbero farlo in virtu del pare- re del Wto che in ottobre li ha au- torizzati a imporre dazi ai prodot- ti europei per 7,5 miliardi di dol- lari, come compensazione per gli aiuti europei al consorzio Airbus. Ma-~ha ribadito con forza la mis- sione guidata da Hogan — entro Yestate una nuova decisione del Wto potrebbe ribaltare la decisio- ne. Meglio quindi evitare l’escala- tion della guerra commerciale. Fatto sta che I'Italia — totalmente estranea agli aiuti per l’Airbus da- ti invece a Francia, Germania e Spagna - teme per I’export agroa- limentare in Usa, primo mercato extra Ue: 4,2 miliardi di euro nel 2018. I dazi aggiuntivi del 25% di ottobre hanno gia penalizzato per un valore di mezzo miliardo di euro prodotti come Parmigia- no, Grana, Gorgonzola e altri for- maggi, maanche salumi, succhie alcuniliquori tradizionali. LABLACK LIST Nella nuova black list sono ora compresi il vino (che da solo vale 1,5 miliardi di euro di esportazio- ne), olio (400 milioni), pasta (310 milioni), alcuni tipi di biscotti e caffé. Cosi verrebbero complessi- vamente colpiti pitt di due terzi dell’export di cibo italiano negli Usa per un valore di circa 3 mi- liardi. Per Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere e di Vinitaly, «la preoccupazione é enorme: basti pensare che i vini fermi francesi sottoposti all’ex- tra-dazio del 25% hanno registra- to un calo di vendite negli Usa del 36% a valore nel solo mese di no- vembre>. I] ministro all’Agricol- tura Teresa Bellanova e le asso- ciazioni agricole chiedono all’'Ue di individuare meccanismi com- pensativi. Carlo Ottaviano ‘©RIPRODUZIONERISERVATA Primo Piano G| Giovedi 16 Gennaio 2020 www.gazzettino.it Maggioranza a pezzi Strappo sulla prescrizione Italia Viva vota con FI Gregoretti, decidera l’aula »Scontro sulla data del voto su Salvini, Casellati: >I democrat con M5S affossano il pdl Costa Renzi: «Cosi inseguono il populismo dei grillini» LA POLEMICA ROMA «II Pd insegue il populismo giudiziario del M5S». A sera, Matteo Renzi la mette gitt piat- ta. Il giorno dello scontro pit du- ro tra Pd e Italia Viva dalla scis- sione, si consuma sulla prescri- zione, proiettando ombre perfi- no sulla tenuta della maggioran- za e del governo. Una tensione che covava da settimane e che esplode prima di tutto in Com- missione Giustizia alla Camera. La maggioranza boccia la pro- posta di legge di Enrico Costa (Forza Italia) che stravolgereb- be la riforma Bonafede per lo stop alla prescrizione dopo il primo grado, ma Italia Viva, in nome del garantismo, vota con il centrodestra, come annuncia- to da tempo. M5s, Pd e Leu la spuntano 23 a 22 solo grazie al voto inusuale della presidente della Commissione, la cinque- stelle Francesca Businarolo. Su- bito si scatena la polemica tra gliex compagni di partito. «Siamo rimasti fedeli alla leg- ge Orlando, non é possibile che ci sia un processo senza fine», spiega in serata Renzi, evocan- do colui che fu suo ministro del- la Giustizia, ora vicesegretario dem. «Noi pensiamo che si pos- sano evitare regalia Salvinie al- la Meloni - commenta Orlando - LA REPLICA DI VERINI: IV AMBIGUA, NO! NON POTREMMO MAI SCHIERARCI CON LA LEGA ILCASO ROMA “Italia viva” e“Azione” cor- reranno insieme alle elezioni re- gionali in Puglia con un candida- to comune. II coordinatore na- zionale di Italia viva Ettore Rosa- to e il leader di Azione Carlo Ca- lenda ne hanno discusso ieri a lungo promettendo di rivedersi ancora per arrivare ad un’intesa anche con “Piti Europa” di Bene- detto della Vedova secondo il quale «l'alternativa al sovrani- smosicostruisce combattendo il populismo del M5S e non allean- dosi con Di Maio come ha fatto il Pd». Nella regione l’uscente Emi- liano é il governatore che pitt ha strizzato l'occhio ai grillini, ed é per questo che sembra coagular- si uno schieramento che potreb- be pero alla fine avvantaggiare solo il centrodestra come mette in guardia il dem Maurizio Mar- tina. Per Calenda Emiliano «é il peggior governatore d'Italia» e si chiede che «dignita mostra il Pd» nel sostenere Emiliano che «ha definito i governi del Partito de- mocratico ‘al soldo delle Lobby» e al contempo difendere le ga- ranzie costituzionali». «Iv ha te- nuto in Commissione un atteg- giamento ambiguo - dice Wal- ter Verini (Pd) -. Siamo andatia rimorchio della coerenza e del fatto che per la prima volta c’é l'occasione in questo Parlamen- to di discutere e di arrivare a tempi certi dei processi. Noinon voteremo mai con Salvini». Lo scontro non si limita alla giusti- zia. In un’intervista, Renzi parla della durata del governo e avwver- te, «questo lo vediamo dopo la verifica». Ore dopo in tv affon- da: «II nuovo Pd sista spostando su una linea di maggiore conti- guita con i grillini. Una grande alleanza da D’Alema a Toninel- li? Mi sento male solo a pensar- ci». Il tema lo pone crudo Miche- le Bordo, vice capogruppo Pd al- valuti Gasparri. Rosso-gialli pronti a disertare la Camera: «Se Italia Viva, dopo aver votato con Salvinie il resto delle destre e dopo aver rotto Yalleanza di centrosinistra in Puglia, vuole continuare ad aiu- tare le opposizioni, mettendo a rischio la tenuta del governo, lo dica chiaramente>. FUMATA NERA L’altro tema caldo di giornata, la decisione della data del voto sulla richiesta di autorizzazione a procedere su Matteo Salvini per la vicenda Gregoretti, é fini- to ancora una volta con una fu- mata nera. Dopo ore diriunione in capigruppo al Senato, la mag- gioranza ha chiesto alla Casella- ti di avere un ulteriore confron- tocon il presidente della Giunta Maurizio Gasparri, per dirime- re la questione. I] senatore di Forza Italia resta convinto che lo stop delle attivita di Aula e commissioni del Senato deciso dal 20 al 24 gennaio per la cam- pagna elettorale, non valga an- che per la Giunta che quindi puo andare avanti, conferman- doil voto previsto il 20 gennaio. A questo punto il capogruppo dem Marcucci sta valutando di disertare insieme ai pentastella- tii lavori della Giunta di lunedi prossimo. Un modo per disinne- scare la mossa politica di Salvi- ni, deciso a cavalcare la sua “condanna” da parte del Senato nella fase finale della campagna elettorale delle regionali di do- menica 26. Se - é il ragionamen- to democrat - la giunta “salvas- se” lex ministro, grazie all’as- senza appunto dei rosso-gialli, il vero voto sulla richiesta dei pm siciliani si sposterebbe di un mese, quando I’aula sara chia- Pisa La visita di Mattarella L’omaggio del Presidente a Ciampi: combatté per un’Italia unita e coesa Ciampi ebbe «una visione di Italia unita e coesa contro ogni scetticismo e rassegnazione». Cosia Livorno Sergio Mattarella, evidenziando nell’azione di Ciampi «il prevalere del senso di responsabilita», «quella che Ciampi sollecitava in vista, appunto, dell’orizzonte comune» mata ad esprimersi. E a quel punto, archiviate le elezioni in Emilia, Pd e M5S naturalmente voteranno sialla richiesta. Barbara Jerkov ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA Le misure e la polemica I tempi Come funzionava prima della riforma Prima dell’entrata in vigore della riforma prevista dalla legge Spazzacorrotti, dopo la sentenza di condanna di primo grado il calcolo dei tempi per arrivare alla prescrizione veniva sospeso per 18 mesi, durante il giudizio di appello, e per altri 18 mesi durante il processo per Cassazione. In caso di condannain primo gradoe assoluzione in appello, i tempi di prescrizione tornavano ad essere calcolati, senza tenere conto dello stop La riforma Cosa é cambiato dopo il primo gennaio In basea quanto revisto dalla legge ‘Spazzacorrotti, dal primo gennaio le cose sono cambiate: la riforma prevede il blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Questo succede sia in caso di condanna che in caso di assoluzione. Restano invariati itermini della prescrizione perireati consumatie tentati, mentre cambiano peri reati continuati: il termine di prescrizione decorre dal giorno in cuié cessatala continuazione, e non pit dal momento in cuié stato commesso ciascuno deireati. La proposta Pd Stop a tempo: «Dopo 42 mesi riparta il calcolo» Indicembreidem ropongono una ‘sospensione dei tempi di prescrizione didue anni per l'appelloe di unanno dopola Cassazione, aiqualisipossono aggiungere altri sei mesise céilrinnovo dell’istruzione dibattimentale, per un totale ditre annie sei mesi. Dopoil primo grado, e soloin caso di condanna, la prescrizione si fermerebbe, ma non per sempre. La proposta era stata motivata per evitare processi infiniti e sottolineando il fatto che éin appelloche si prescrive il maggior numero dei reati Il lodo Conte La proposta pe compattare a maggioranza La proposta del premier per mediare tra le forze della maggioranza consiste in due meccanismi diversi della prescrizionea seconda che gli imputati siano stati condannatio assolti alla fine del primo grado di giudizio. In caso di condanna, scatterebbe dopo lasentenza lo stop alla prescrizione. In caso di assoluzione in primo grado, invece, siragionasu uno stop atempo-prescrizione congelata solo per alcuni mesi-—o addirittura per il normale decorso dei termini. E prove d'intesa dei renziani con Calenda: un candidato anti-Emiliano per la Puglia e «ha presentato ricorsi (regolar- mente persi) su ogni atto dei no- stri Governi». Giudizio duro an- che da parte di Della Vedova se- condo il quale Emiliano «rappre- senta una delle varianti del popu- lismo italiano». Anche Matteo Renzi chiude la porta al presi- dente di regione pugliese mentre ROSATO VEDE L'EX MINISTRO CHE SUI SOCIAL SI LAMENTA IRONICO: «MATTEO, RISPONDIMI AL TELEFONO...» la apre ad Azione anche se Calen- da si lamenta perché I’ex pre- mier non risponde al telefono. «Se le elezioni saranno nel 2023 ci sara ancora molto tempo. E Italia viva ha bisogno di tempo, come é successo a Macron - so- stiene Renzi - ho visto che con il movimento di Calenda c’é una convergenza in Puglia, quando andremo a votare in Puglia noi non appoggeremo Emiliano o Fitto e troveremo un terzo candi- dato». «L'atteggiamento di Italia Vi- va in Calabria e in Puglia rischia di essere un regalo alla destra di Salvini e al sovranismo», é la re- plica ci Nicola Oddati della segre- teria Pd, che invita «gli amici di Carlo Calenda (foto Ansa) Iva ripensarci e a scegliere con nettezza il campo politico dove stare». Ma Renzi tiene il punto ma ribadisce l'appoggio al candi- dato che sostiene in Calabria in- sieme al Pd: «Se fossi calabrese voterei Callipo». Il mancato sostegno di Iv per le elezioni in Puglia che si terran- noin primavera non sembra pre- occupare piti di tanto il governa- tore uscente. «Stiamo lavoran- do...», risponde il presidente di regione Michele Emiliano, en- trando a Palazzo Chigi per un in- contro con il premier Conte e il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia. R.P. (@RIPRODUZIONERISERVATA Prodi al Pd: basta con i club esclusivi di 10 persone L'INTERVENTO ROMA «Bisogna tornare al rap- porto con la gente e finirla con il partito che diventa un club a uso esclusivo di 10 per- sone che si parlano ed eleg- gono a vicenda». Lo ha detto Romano Prodi ospite del pro- gramma TGtg su Tv2000, commentando la riunione del Pd nell’Abbazia di Conti- gliano. «A volte le riunioni di partito - ha aggiunto Prodi - possono essere utili ma an- che dannose. Questo incon- tro sarebbe importante se il Pd cambiasse alcuni punti del programma ma deve so- prattutto cambiare il modo con cui si avvicina alla gente. Prima avevamo tante linee di trasmissione ma questo meccanismo oggi si é rotto. Il problema sara legare le ca- riche di partito non alle tes- sere ma ai successi elettorali che il partito ha avuto nelle Regioni. Io non conosco pitt di un terzo dei parlamentari di Bologna. Questo non é pos- sibile>. L’ex premier ha affrontato anche il tema della legge elet- torale: «Ci si accanisce sul numero dei parlamentari, al- la Camera sono sicuramente troppi ed é difficile dialoga- re, pero il vero problema é ri- portare un sistema elettora- le che faccia in modo che il parlamentare risponda ai suoi elettori non solo duran- te le elezioni ma anche nei successivi 5 anni». «Se il Pd riprende, riammodernando- la, questa funzione avra un successo enorme - ha assicu- rato Prodi - perché questo pud farlosoloil Pd. Vedremo se questo conclave sara l'ini- zio di tale percorso. La gente ha bisogno di vedere le facce e di dialogare con qualcuno. La politica si fa incontrando eascoltando la gente». ‘© RIPRODUZIONE ISERVATA Primo Piano G| Giovedi 16 Gennaio 2020 www.gazzettino.it Cosi in Parlamento *12 del Misto, 8 Autonomie, 4 non iscritti CAMERA *Lvacante Renzi: «Non so se Conte terra...» I sospetti di Zingaretti e Di Maio >Glialleati temono che il leader di Iv lavori >I senatore ai suoi: teniamoci pronti aun nuovo soggetto con i moderati di FI IL RETROSCENA ROMA Sala Aldo Moro della Ca- mera dei deputati, ore 21. Renzi riunisce i suoi e decide per la battaglia: «A questo punto non so se il governo terra. Vedremo. Prepariamoci ad ogni evenien- za». Non che il leader di Italia vi- va voglia apertamente il voto anticipato, ma troppi sono i fronti aperti e nella maggioran- za ormai volano gli stracci. Siva avanti in un clima di sospetti, tra continui strappi che allar- mano anche Conte. «Stanno gio- cando con il fuoco», dice il pre- mier a chi lo incontra nel pome- riggio a palazzo Chigi. Il presi- dente del Consiglio non ha avu- to contatti con Iv nelle ultime settimane. «Rimane silente — spiega un deputato fedele al se- natore di Scandicci -, non ci coinvolge. Ora dipende da co- me si comporta con il nostro piano per sbloccare le infra- strutture». Lo stesso Renzi lo dice aper- tamente: governo in piedi? «Di- pende dalla verifica». Insomma tira una brutta aria, tanto che nel Pd si tornaa parlare di urne. E a spingere sul Germanicum: «Se passasse — questa la previ- sione — Renzi prenderebbe un senatore e 5 deputati». La nuo- va guerra é scoppiata con il po- sizionamento dei renziani coni forzisti sulla norma soppressi- va del pdl Costa che punta allo stop della Bonafede. «Renzi — il ‘refrain’ trai dem-votando con le destre vuole aprirsi la strada al soggetto unico con i modera- ti di FI. Magari con l'accordo di Berlusconi». LA BATTAGLIA SUL PDL COSTA E RINVIATA ALL'AULA: IL CENTRODESTRA PUNTA SUGLI SCRUTINI SEGRETI NAZARENO BIS Le accuse di un ‘Nazareno bis’ vengono rispedite al mittente: «Sulla prescrizione noi siamo per la riforma Orlando. Il Pd per la riforma votata da Salvini. Andremo fino in fondo e dalla nostra parte ci sono i numeri al Senato», dicono i renziani. Sfi- dando il ministro della Giusti- zia Bonafede a portare la rifor- ma del processo penale al pitt presto in Cdm: «Se ci soddisfera potremmo anche fermarci. Al- trimenti non passera nulla». La battaglia sul pdl Costa é solo rinviata al 27 gennaio in Aula, perché il centrodestra punta ai voti segreti. Ma Pd, M5S e Leu sono pronti a votare compatti. «Non é previsto che sul tema della sospensione ci siano voti segreti, non @ mai successo», viene spiegato. Lo scontro é sempre pit acceso: «Renzi ha paura della centralita del Pd che propone contenuti chiari. Ha capito che ormai il campo si divide tra noi e la Lega e sta pro- vando a sparigliare le carte per prendere due voti in piit, il ra- gionamento dem. Pure Di Maio lancia l’affondo contro Italia viva: «<Ormai é chiaro — dicono i vertici penta- MBS, nasce la corrente anti Luigi Altri quattro senatori verso la Lega LA STRATEGIA ROMA Nuove espulsioni in vista per i soldi non dati alla Casaleg- gio e per quelli non versati sul conto intestato a Di Maio e ad al- tri big. Una corrente che é nata. Una scissione, quella di chi se- guira l’ex ministro Fioramonti, che si prepara. E che - secondo i rumors a Montecitorio - avra a breve due adesioni provenienti dal gruppo M5S della Camera: i deputati Francesco Galiziae An- drea Vallascas. Loro e altri ex grillini ora al Gruppo Misto - si fanno i nomi di Gloria Vizzini, Sara Cunial, Veronica Gianno- ne, Andrea Cecconi, pitt il radi- cale Alessandro Fusacchia e al- tri innesti - formeranno Eco. E pur dicendosia favore del gover- no la squadra Fioramonti fara ballare da sinistra Conte. Ma a preoccupare di pitt é un nuovo passaggio 0 forse due, al Senato, da M5S alla Lega, togliendo altri voti alla maggioranza rosso-gial- la gia in bilico, che riguarda an- zitutto la senatrice laziale - elet- ta a Latina - Marinella Pacifico. «Noi la aspettiamo, se arriva davvero eccoci qui»: dicono alla Lega. Da dove si fa trapelare, ela cosa sta eccitando diversi possi- bili transfughi grillini, che una ricandidatura sicura verrebbe data a chi - gia eletto nelle circo- scrizioni meridionali - sarebbe disposto a passare da M5S al Carroccio. Lo sfaldamento stel- lato sembra essere la vera carta nelle mani leghiste, perché ai pianialti del partito si fa stradail dubbio forte che, anche in caso di sconfitta del centrosinistra in Emilia Romagna, la legislatura prosegua. Quindi? Togliere ai rosso-gialli truppe in Senato sa- DOCUMENTO IN VISTA DEGLI STATI GENERALI DI MARZO PER DETRONIZZARE IL CAPO POLITICO rebbe l’unica mossa per buttare giti tutto. LE GOCCE Voci dicono che il senatore meri- dionale Di Marzio, pit che un grillino sembra con il suo dop- pietto un moderatissimo rotaria- no, era sul punto di fare il salto sul Carroccio ma poi s’é fermato Pur restando dubbioso e penso- so. Veste come un comandante di nave, bottoni dorati su giacca blu, e chissa se sara tra i prossi- mia mollare gli ormeggi. Sena- tori leghisti parlano anche di una grande speranza: «Ricorda- te la senatrice Drago, quella che venne al congresso mondiale della famiglia a Verona? Pare che stia facendo un pensieri- no...». Ma a che in questo caso, chissa. Come dicono alcuni dei tre grillini gia passati nel partito di Salvini (Urraro, Grassi e Luci- di): «I passaggi si sanno solo all'ultimo momento, le cose in questi casi si fanno con molta di- screzione». Senno arriva la tele- fonata di Di Maio per bloccare tutto? No, Di Maio ormai é in Premier preoccupato: giocano col fuoco Matteo Renzi con alle spalle la gigantografia di Nicola Zingaretti (foto LAPRESSE) L’okin commissione Voto ai 18enni per i] Senato, primo si Prende corpo una riforma storica della quale da anni dibattonoanchei costituzionalisti: i diciottenni potranno votare anche per il Senato. La riforma costituzionale che sta impegnando da mesile forze politiche ha infatticompiuto un decisivo passo in avanti con l'approvazione da parte della Commissione Affari costituzionali del Senato di un emendamento che ora passera all’esame dell’Aula. Un’approvazione bipartisan che ha visto solo l’astensione di Forza Italia. La modifica potrebbe sanare un vulnus modalita «meglio di meno ma pitt compatti». Il senatore Mi- chele Giarrusso, tra i5 stelle, c’é chilo vede tentato dal salto: «Ma vediamo come votera in Giunta sulla richiesta di autorizzazione aprocedere per Salvini». Goccia dopo goccia - cinque i deputati in bilico - l'emorragia MSS é destinata a continuare. E il risultato in Emilia e Romagna ein Calabria, se disastroso come si prevede per M5S, aiuterebbe il liberi tutti. La situazione é para- antico e permetterebbe ai 18enni di esprimersianche per il Senato alle elezioni politiche. Ma nonsolo. II Parlamentosta intervenendo siasull’elettorato attivo che passivo esi cerca diabbassare anche I’eta minima per poter essere eletti senatoriche passerebbe, secondo l'emendamento, dagliattuali 40annia25.Un ringiovanimento dell’elettorato e della rappresentanza parlamentare non da poco, certamente di grande impatto anche sulle future scelte politiche. dossale nel caso di Gianluigi Pa- ragone: «Voglio rientrare in MSS, e vincero la causa contro Di Maio». Ed é paradossale an- che nel caso di Nicola Morra: il presidente calabrese della com- missione Anti-Mafia scarica il candidato governatore della sua regione, Aiello, perché s’é sco- perto che aveva un parente, ora morto, mafioso (e «non ci aveva avvertito»). E la corrente che é partita ieri? La storia é questa. I tre firmatari della lettera anti-Di stellati -. Stanno cercando il mo- do di uscire dalla maggioran- za». In ogni caso il clima sulla prescrizione tra Pd e Bonafede non é ancora del tutto sereno. Perché é vero che in via Arenu- la i tecnici stanno lavorando sulle proposte emerse nel verti- ce di una settimana fa per assi- curare la giusta durata dei pro- cessi. Tuttavia i dem chiedono un iter veloce, spingono affin- ché il Guardasigilli porti la ri- forma del processo penale pri- ma delle elezioni in Emilia e non sono d’accordo sullo stru- mento della legge delega. LA TRATTATIVA CON BONAFEDE La distinzione tra assolti e con- dannati con le altre misure ipo- tizzate deve essere inserita - questa la richiesta—in un ddlad hoc oppure in un emendamen- to al Milleproroghe. Ipotesi che M5s non prende in considera- zione. «La verita— dice un espo- nente Pd ~é che se ci dovessero essere dei voti segreti sarebbe- ro di pitt quelli per mantenere in vita questo governo». II patto Pd-M5S regge, ma tutto dipen- de dal 26 gennaio. E se la Lega ha aperto di nuovo le porte del gruppo al Senato (possibile il trasloco di qualche altro penta- Stellato), Salvini sta giocando una sua partita con M5S pure in Emilia. Raccontano di contatti con i pentastellati affincé sotto banco votino contro Bonaccini: «Per M5S sarebbe meglio che vincessimo noi. Solo cosi po- trebbero avere ancora speran- ze di non scomparire e di non perdere la golden share nel go- verno», osserva un ‘big’ del par- tito di via Bellerio. La convinzio- ne dei leghisti e’ che i rosso-gial- liresteranno «incollati alle pol- trone» pure con la vittoria della Bonaccini. E la partita che la maggioranza sta giocando sul caso Gregoretti é la prova che Pd e MSS intendono viaggiare, Di Maio o non Di Maio, a brac- cetto contro il Capitano. Ma an- che qui c’é l'incognita Renzi. «Ho molto dubbi che si arrivera a una sentenza di condanna», ha detto il leader di Iv. E per ile- ghisti é un ulteriore segnale po- sitivo. Emilio Pucci ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE SULLA GREGORETTI REGGE L'ASSE DEMOCRAT-GRILLINI | TIMORI SU COSA FARA ITALIA VIVA Il leader M5S e ministro degli Esteri Luigi Di Maio (foto SAYADI) Maio e anti-Casaleggio al Senato - Di Nicola, Dessi e Crucioli - hanno organizzato una riunio- ne carbonara a Palazzo Valdina, con una decina di altri parla- mentari, e con questo obiettivo: organizzarsi in vista degli Stati Generali M5S di marzo e detro- nizzare in quella sede, con l’aiu- to della stragrande maggioran- za dei colleghi che non ne posso- no pit di Luigi, il capo politico. Il quale fa spallucce: «Sono abitua- toa queste cose. Si tratta soltan- to di qualche parlamentare in cerca di visibilita». In effetti solo una decina di presenti - Coltorti, Belardini, Auddino, Siragusa, Costanzo e altri - alla riunione di ieri sera. Scriveranno un docu- mento i ribelli e lo useranno co- me clava contro il leader. Luigi Gallo, presidente della commis- sione Cultura, vicino a Fico, si sta ritagliando il ruolo di capo della minoranza che aspira a di- ventare maggioranza e assicura: «Alla fine saremo in tanti e se ne vedranno delle belle». Per ora, si vaacena. Mario Ajello (© RIPRODUZIONERISERVATA Attualita Giovedi 16 Gennaio 2020 www.gazzettino.it ILCASO PADOVA Prima di prendere una posizione ufficiale il vescovo di Padova ha aspettato pili di 24 ore. Forse per far sbollire la rab- bia, forse per soppesare ogni pa- rola. Troppo gravi, peril numero uno della Chiesa padovana, le di- chiarazioni rilasciate lunedi dal parroco dimissionario di San Lo- renzo di Albignasego. «La Curia mi mette sotto processo canoni- co perché avrei violato l’obbligo del celibato? Io sono pronto a da- reinomie le prove di preti pedo- fili, preti gay e preti che hanno fatto abortire le donne e che ora guidano grosse parrocchie della nostra Diocesi». Parole pesanti come macigni. Parole a cui ieri sera é arrivata una risposta al- trettanto dura. «Si prende le re- sponsabilita di cid che ha detto. Se ha le prove, me ne dia conto e sirivolga anche alla Procura» éil succo del messaggio diffuso alle 19.20 da monsignor Claudio Ci- polla. LANOTA «In riferimento alle presunte accuse di pedofilia rivolte dal presbitero don Marino Ruggero, mezzo stampa, a sacerdoti del- la Diocesi di Padova - si legge - il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, ha invitato don Marino Ruggero a dargli conto delle accuse da lui mosse affin- ché possa vagliarne l'attendibili- tae valutare le successive azioni di sua competenza. II vescovo al LA SUA REPLICA: «CHIARIRO TUTTO E SE SERVE SONO PRONTO A PRESENTARMI ANCHE DAVANTI AL MAGISTRATO» Sul Gazzettino -Sonoaccuse Seinsistono mi vendicherd far nom de pret pedofl === 0 >Liintervista didon Marino Ruggero (a destra) sul Gazzettino di martedi. A sinistra il vescovo di Padova Claudio Cipolla «Se don Marino sa mi faccia i nomi dei preti pedofili» Il vescovo di Padova ribatte alle illazioni del parroco dimissionario: «Presenti denuncia anche alla procura» contempo ha richiamato il pre- sbitero alle responsabilita che si é assunto con le sue dichiarazio- nie all’opportunita di rivolgersi alla Procura della Repubblica se effettivamente é in possesso di prove». Ma c’é di pit, perché la Dioce- si di Padova chiude la propria no- ta rincarando la dose. «II vesco- vo ritiene inoltre che le generi- che e pubbliche dichiarazioni di don Marino Ruggero, oltre a es- sere altamente lesive della repu- tazione della Chiesa di Padova, distraggono I’attenzione dai fatti che lo riguardano e li amplifica- no. Infine - prosegue il comuni- cato - auspica che la discussione del procedimento canonico che riguarda don Ruggero torni nell’unico luogo deputato: il tri- bunale ecclesiastico diocesano sul cui lavoro il vescovo ripone piena fiducia». LO SCONTRO Una presa di posizione molto netta, quindi, che potrebbe por- tare all’avvio di un’inchiesta pe- L’inchiesta «Sentenze in cambio di sesso» Arrestato giudice di Catanzaro Soldi, sesso e altre «utilita» per addomesticare le sentenze. Eun quadro inquietante quello svelato dall’inchiesta della Dda di Salerno che ha portato all’arresto, con Yaccusa di corruzione in atti giudiziari, di Marco Petrini, presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaroe della Commissione tributaria provinciale. Oltre al magistrato sono sette lealtre persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare, seiincarcereeuna ai domiciliari. Personaggio ve chiave dell’«affaire», oltre a Petrini, era un insospettabile medico in pensione, ex dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, che, secondo quanto emerso, «stipendiava» mensilmente il magistrato per garantirsiilsuo asservimentoe, nel contempo, gli procurava nuove occasioni di corruzione proponendoa imputatiin primo gradoo loro parentiea privati soccombenti in cause civili, decisioni favorevoliin cambio di denaro, beniealtri servigi. nale (nel caso in cui don Marino si presentasse effettivamente a testimoniare in Procura) e che si- curamente deteriora ancor di pit i rapporti gia di certo non idilliaci tra il cinquantaquattren- ne sacerdote padovano e i vertici della Curia. «Le mie non sono ac- cuse generiche e tanto meno di- straggono - ribatte il diretto inte- ressato -. Chiarird con vescovo e magistrato e se sarod chiamato mi presentero senza problemi in Procura». LE DIMISSIONI Il prete si é dimesso il 2 genna- io in accordo col vescovo dalla piccola parrocchia di San Loren- zo di Albignasego (secondo co- mune pitt popoloso della provin- cia di Padova). «Alla luce di pre- cise accuse avvalorate da prove, gli vengono contestati comporta- menti non consoni allo stato cle- ricale, inerenti agli impegni deri- vanti dall’obbligo del celibato per i preti» aveva spiegato la Cu- ria. Don Marino avrebbe dunque avuto relazioni femminili non concesse in ambito ecclesiastico. Relazioni, pero, che lui pubblica- mente continua a negare. Lo stesso sacerdote aveva provoca- to diversi mal di pancia tra i suoi superiori anche negli anni passa- ti, fin da quando da parroco di Teolo si presento ad un provino per il Grande Fratello. Sono inve- ce degli ultimi mesi le prese di posizione contro il «problema dei Rom» e a favore della legitti- ma difesa. Intanto la piccola co- munita di San Lorenzo é falcidia- ta da una faida intestina: due an- ni fa, arrivato da pochi mesi, don Marino denuncio infatti ai cara- binieri la sparizione dei registri decennali coi rendiconti econo- mici della parrocchia. «Volevo piu trasparenza e ho dato fasti- dio a qualcuno» ha raccontato martedi al Gazzettino. La sua ul- tima bordata. Forse. Gabriele Pipia (© RIPRODUZIONE RISERVATA «Qui i figli dei ricchi» scuola di Roma nella bufera LA POLEMICA ROMA In un plesso dell’istituto ci studiano i ragazzi «dell’alta borghesia» assieme ai figli «di colfe badanti che lavorano per le loro famiglie», mentre nella sede che si trova «nel cuore del quartiere popolare di Monte Mario» siedono tra i banchi alunni di «estrazione sociale medio-bassa». Finisce nella bu- fera l'istituto comprensivo di via Trionfale di Roma per il te- sto di presentazione della scuo- la pubblicato sul proprio sito, un testo che tra le informazio- ni logistico-didattiche fornisce anche un presunto spaccato sociologico che finisce per es- sere classista descrivendo, at- traversol'estrazione sociale, la ripartizione degli studenti nel- levarie sedi scolastiche. Una bufera che spinge la di- rigenza dell'istituto nel pome- riggio ad eliminare dalla pagi- na web il passaggio incrimina- to. Poi il consiglio di istituto precisa che si trattava di «una mera descrizione socioecono- mica del territorio secondo le indicazioni del Miur» e che non cera nessun intento discri- minatorio. Ma intanto le paro- le, poi cancellate, che campeg- giavano sul sito web della scuo- la dal 201] infiammano la pole- mica. La ministra Lucia Azzolina ricorda che «la scuola dovreb- be sempre operare per favori- re l'inclusione: descrivere e pubblicare la propria popola- zione scolastica per censo non ha senso, mi auguro che I'isti- tuto romano possa dare moti- vate ragioni di questa scelta. Che comunque non condivi- do». Tuona anche dall’Associa- zione dei presidi: «No a forme di categorizzazioni superficia- lie inutili» ha sottolineato Ma- rio Rusconi, presidente dell’Anp-Lazio. Litigavano e poi incendiavano le auto: denunciati tre ragazzi L'INDAGINE VITTORIO VENETO (TREVISO) Appicca- va le fiamme per risolvere ogni dissidio, dal debito non saldato al- la lite in discoteca per un drink fatto cadere a terra fino allo scre- zio con un genitore. Vendette co- state caro a un 2lenne di origini russe residente nel Vittorese, S.C., denunciato dai carabinieri di Vittorio Veneto assieme a due presunti complici, A.L. 22enne italiano, e 2lenne polacco, per in- cendio doloso continuato. Tra di- cembre 2018 e l’aprile dello scor- soanno avrebbero dato alle fiam- me tre veicoli a Miane, Pieve di Soligo e Vittorio Veneto, danneg- giandone altri due. In casa degli indagati, ai quali gli investigatori sono risaliti grazie alle immagini di videosorveglianza che hanno immortalato l'auto del 2lenne Tusso, sono stati trovati una tani- ca di benzina, i vestiti indossati durante i raid incendiari, e alcuni oggetti, tra cui un’autoradio e una marmitta, sottratti da una | MEZZ| DISTRUTTI A MIANE, PIEVE DI SOLIGO E VITTORIO VENETO: ERANO VENDETTE SEMPRE LEGATE A FUTILI MOTIVI delle auto date in pasto ai roghi. IDISSIDI Il primo incendio risale al 21 di- cembre 2018 quando a Miane, verso le 21.40, l’Audi A3 di un gio- vane residente in via Cal di Mezzo e l'Audi TT della compagna ven- gono divorate da una lingua di fuoco. La natura dolosa delle fiamme é evidente, e a conferma- re le prime ipotesi sono le imma- gini di videosorveglianza del quartiere, che immortalano due soggetti avvicinarsi all'Audi A3 con una tanica di benzina. II moti- vo dell’atto intimidatorio verra spiegato ai carabinieri dallo stes- so 2lenne russo: «Il danneggia- mento dell’Audi A3 era legato una questione di debiti non salda- ti con il proprietario dell’auto». Nasce da una semplice discussio- ne in discoteca, invece, il dissidio che ha portato alla distruzione della Smart Roadster bruciata lo scorso 7 aprile nel posteggio mul- tipiano di piazza Medaglie d’Oro a Vittorio Veneto. E ancora il 2lenne il protagonista dello scre- FILMATI I giovani ripresi dalle telecamere sui luoghi degli incendi e, a sinistra, lesplosione diun’auto Zio, urtato nel locale da uno sco- nosciuto che, nella ressa, gli fa ca- dere a terra il cocktail che tiene fra le mani. L'uomo, poche ore dopo, é vittima di un furto: dalla sua Smart, era la notte del primo marzo, vengono asportati tubo di scarico, autoradio e un ciondolo portafortuna agganciato allo specchietto retrovisore. Non era pero abbastanza evidentemente per pagare lo sgarro, e cosi un me- se dopo, alle 4 di notte del 13 apri- le, il 2lenne russo e un complice, si sospetta il coetaneo di origini polacche, sono tornati al multi- piano con una tanica al seguito e hanno dato fuoco alla Smart della vittima. Nell’incendio é stata pe- santemente danneggiata anche la Panda della fidanzata posteggia- taa pochi metri di distanza. L’ulti- mo capitolo riguarda i dissidi del 2lenne russo col padre, residente a Pieve di Soligo. Di quest’ultimo infatti il furgone Fiat Doblé incen- diato la notte del 7 aprile in via Sernaglia, pochi giorni prima del Togo di Vittorio Veneto. LEINDAGINI Icarabinieri di Vittorio Veneto sono risaliti in prima battuta al 2lenne di origini russe, la cui Alfa CARABINER! Romeo 156 nera, viene immorta- lata dalle telecamere sia nel mul- tipiano di Vittorio Veneto che in via Cal di Mezzo a Miane. Gli tro- vano a casa gli indumenti utiliz- zati durante i raid e l'autoradio della Smart, mentre il tubo di scappamento spunta dall’abita- zione del 22enne italiano. A casa dell'amico polacco, invece, viene rinvenuto un giaccone con una manica bruciata. I tre giovani, al termine degli accertamenti sono stati denunciati a vario titolo an- che per furto e ricettazione. Alberto Beltrame ‘©RIPRODUZIONERISERVATA Attualita Giovedi 16 Gennaio 2020 www.gazzettino.it uanto hanno letto il Gaz- zettino, ieri mattina, alcu- ni esponenti del governo nazionale hanno fatto un salto sulla sedia. La di- chiarazione del provwveditore al- le opere pubbliche del Trivene- to, Cinzia Zincone, secondo cui Ja data del 31 di- cembre 2021 co- me fine dei lavo- ridel Mose é una «forzatura», ha suscitato molti interrogativi e perplessita. Su quella data si é giocato il pre- mier Conte in persona, con tut- toil Governo, da- vantia una Vene- zia in ginocchio per l'aqua gran- da del 12 novem- bre. Per questo da Roma sono partite subito al- cune telefonate al prowveditore a Venezia. Inizial- mente le é stata chiesta una smentita, ma il provwveditore ha confermato le sue dichiarazioni, sottolinean- do quella in cui si dice fiduciosa su quanto potra fare il commis- sario Spitz per accelerare i tem- pi, ribadendo tutto il suo impe- gno. Un chiarimento che, alla fi- ne, ha soddisfatto gli ambienti governativi. «II provwveditore al- le opere pubbliche del Trivene- to mi ha confermato che per la fine del 2021 l’opera potra esse- re consegnata» ha scritto, in una nota, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed esponente di punta veneziano nel governo, Andrea Martella. Provveditore, dunque, alla fi- ne del prossimo anno l’opera potra o sara consegnata? «La realta é che alcune scaden- ze intermedie, rispetto al crono- programma che si chiude a fine 2021, non sono state rispettate. In compenso alcune attivita proprie dell'avviamento sono state anticipate. Ora, con la no- mina del commissario sblocca cantieri, Elisabetta Spitz, perso- na capace, se riusciremo a com- primere i tempi dell’avviamen- to, ce la possiamo fare». Cosa significa comprimere i tempi dell’avviamento? «Inizialmente per l'avviamento avevamo previsto tre anni pie- ni, dal momento in cui il Mose poteva essere azionato nella sua totalita. Erano stati scelti tre anni per incrociare un nu- mero significativo di eventi me- teo marini avversi, sufficienti ad effettuare delle prove vere, rispetto allo scopo del sistema di difesa dalle acque alte ecce- zionali. Non come i sollevamen- ti fatti finora, che hanno funzio- Q L’intervista Cinzia Zincone 3! dicembre 2021: é la data in cui secondo il cronoprogramma il Mose doveva essere finito 30.000 euro: il costo del test delle paratoie dell’altra mattina alle bocche di porto del Lido 6 é il numero dei compressori necessari a ogni bocca di porto per il sollevamento LA PROVA I provwveditore Cinzia Zincone e la laguna chiusa dal Mose alla bocca di porto del Lido Mose, l’incognita tempi di avviamento ce la possiamo ancora fare» ALCUNE SCADENZE NON SONO STATE RISPETTATE, MA CON UN ANNO E MEZZO DI TEST POSSIAMO FAR FUNZIONARE LE DIGHE GLI STRUMENTI DI PRESSIONE DEL MIO PRECEDESSORE SUL CONSORZIO ERANO LIMITATI, ORA LA SPITZ HA PIU POTERI nato, ma che sono prove di fun- zionamento rispetto alla mac- china, non allo scopo. In tre an- ni, poi, sisarebbe potuto testare anche un ciclo di manutenzio- ne». Da contratto i tre anni doveva- no essere il 19, 20 e 21. Ora ri- schiano di dimezzarsi. Nonc’é un rischio tecnico in questo? «L’unico rischio é che in questo anno e mezzo non ci sia mai ac- qua alta. Ma visto come é anda- ta negli ultimi anni, é verosimi- le che riusciremo ad alzare il Mose a sufficienza. Prima sa- rebbe stato molto difficile. Ma con la nomina di un commissa- rio straordinario si pud fare». Perché prima era cosi diffici- le? «Gli strumenti di pressione del mio predecessore sul Consor- zio Venezia Nuova per accelera- re i tempi erano limitati. Servi- va un intervento forte, come quello della legge sblocca can- tieri, non a caso pensata anche Paratoie per le emergenze entro 6 mesi: piano del Cvn ILFOCUS VENEZIA Il cronoprogramma per l’'emergenza é pronto, ma non garantirebbe tempi rapidi. O almeno la versione del Con- sorzio Venezia Nuova, appro- vata in Consiglio d’amministra- zione ieri. Oggi arrivera sul ta- volo del commissario del Mo- se, Elisabetta Spitz, e del prov- veditore alle opere pubbliche, Cinzia Zincone. Il documento dovra poi essere discusso, pro- babilmente aggiustato, prima di essere presentato, forse gia la prossima settimana, al tavo- lo informativo istituto in Pre- fettura. L'IMPEGNO Era stato il commissario Spi- tz, alla prima riunione di que- sto tavolo, la settimana scorsa, ad impegnarsi a portare un cronoprogramma __accelerato che consentisse di alzare il Mo- se gia entro sei mesi, in casi di acque alte eccezionali, come quelle dello scorso novembre. Un impegno non da poco, visto che gliimpianti necessari ad al- zare le quattro schiere di para- toie del sistema in contempora- nea non saranno pronti prima di giugno. Mentre mancano an- che tecnici a sufficienza per guidare le operazioni alle tre bocche di porto. Solo per citare le mancanze pit eclatanti. In questi giorni, al Consor- zio, si sono ripresi in mano pro- grammie scadenze, nel tentati- vo di stringere i tempi. Ma i margini di recupero sono limi- tati. L'amministratore straordi- nario, Giuseppe Fiengo, calco- la che prima di ottobre il Cvn non riuscira a mettere in moto la macchina, a meno che non arrivino aiuti esterni: «Poi do- vremmo essere relativamente autosufficienti». Tra le ipotesi, c’é quella di coinvolgere prote- zione civile, vigili del fuoco, persino l’esercito... Forze che potrebbero essere coinvolte, solo in caso di un’altra acqua alta disastrosa, nelle operazio- ni di sollevamento. Una strada 2021? La possibilita c’é» > Il provveditore: «Se riduciamo il periodo » Ma non smentisce la dichiarazione che rispettare la data fissata é «una forzatura» L’acqua alta I danni di novembre ze. vw” Basilica di San Marco, pavimentazione da rifare 12mila metri quadri di pavimentazione della Basilica di San Marco? In gran parte da rifare. El’eredita lasciata dai quasi due mesi di acqua alta che hanno attanagliato Venezia da inizio novembre fino a Natale non abbandonando maila zona della Basilica, una delle pit basse della citta. Adesso emergonoi primi danni, solo anticipati dall’erosione delle tessere del mosaico pavimentale duecentesco del pavone, prima tangibile vittima dell’assedio dell’acqua salata. «La salsedine ha corroso il massetto e sollevato i marmi», spiega il Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin. Mentre la Procuratoria studia una paratoia in cristallo alta due metrie trasparente da posizionare attorno alla Basilica per difenderla dalle acque alte. (n.mun.) insalita. Per ora il Cvn ha preparato un cronoprogramma molto schematico che indica una se- rie di date, da qui ad ottobre, con le relative situazioni, ag- giornate, passo, passo, rispetto a mancanze ed eventuali ri- schi, legati ad un_ utilizzo TENTATIVO DI STRINGERE LA DURATA DEI LAVORI, MA | MARGINI DI RECUPERO SONO MOLTO LIMITATI per Venezia. Ora il commissa- rio ha il potere di derogare alla legislazione sugli appaltiche ha tempi lunghi. Un esempio é pro- prio quello delle prove di solle- vamento delle paratoie. Questi test costano (solo quello dell’al- tro giorno, a San Nicolo, quasi 30mila euro, ndr.) e senza il commissario non_ sarebbero stati possibili. Fare le prove do- veva far parte della realizzazio- ne dell’opera, quindi il Provve- ditorato non poteva pagarli al Cvn. Ora il commissario ha I'au- torita di anticipare le risorse per le prove. Questo rende teori- camente possibile che l’opera venga completata per il 2021. Certo é un processo che va se- guito attentamente, non ci pos- siamo permettere di perdere al- tre scadenze intermedie. Ma noi ci siamo, vigiliamo, a co- minciare dalla politica che fi- nalmente ha aperto gli occhi». Da tecnici non sentite una pressione eccessiva da parte della politica? «Affatto. Sentiamo l’attenzione della politica e questo ci da una grande carica. La pressione ce la mettiamo da soli, ci teniamo a quest’opera, l'esigenza di fini- re éuna priorita di tutti. Preferi- sco questa situazione al sentirsi ignorati. Per lungo tempo c’é stata una scarsa attenzione per il Mose. Basti pensare che per anni non ci sono stati Comitato- ni, ne non quello del 2017, che riguardava le navi. Ora le cose sono cambiate. E se marciamo tutti verso l’obiettivo anche le scadenze si possono rispettare. Cela dobbiamo fare». Roberta Brunetti (© RIPRODUZIONE RISERVATA dell’opera in quel dato momen- to. Poche pagine di grafici che saranno discussi con commis- sario e provveditore. La possi- bilita di utilizzare l’opera, in ca- si di acqua alta, gia prima della sua definitiva consegna, era stata prevista nei contratti tra Cvn e Provwveditorato gia dal 2015. L’idea era di abbinare le prove di sollevamento ad even- ti di marea eccezionale. Pro- spettiva che il ritardo dei lavori ha via, via allontanato. Il Prov- veditorato era tornato alla cari- ca dopo l’acqua alta ecceziona- le del 29 ottobre 2018. Senza ri- sultati. Fino al disastro del 12 novembre che evidentemente ha cambiato le prospettive. An- che il piano per l’emergenza é diventato un’esigenza pressan- te. Fattibile? Si vedra... R.Br. ‘©RIPRODUZIONE RISERVATA 10 Esteri Giovedi 16 Gennaio 2020 www.gazzettino.it Russia, la mossa di Putin: «Cambio la costituzione» Restera anche oltre il 2024? >Si dimette tutto il governo, Medvedev in testa. Nel progetto pit poteri al parlamento. II nuovo premier l’ex capo del servizio fiscale ILCASO MOSCA Un fulmine a ciel sereno, un terremoto dai futuri esiti an- cora poco chiari, una giornata te- sissima che ha ricordato a tanti russi i mesi di fine anni Novanta, quando I’allora presidente Boris Eltsin cercava disperatamente un successore. La mattinata é iniziata con l’'annuale discorso sullo stato della Federazione a Camere unite del presidente Vla- dimir Putin. Il capo del Cremlino ha annunciato a sorpresa l'avvio delle riforme del sistema politi- co con ben sette emendamenti costituzionali da far approvare al popolo in un referendum, pro- babilmente entro l’estate. Una manciata di ore dopo, quando commentatori ed analisti stava- no tentando di comprendere quale fosse il vero gioco di Vladi- mir Putin, il premier Dmitrij Medvedev con tutto il suo Esecu- tivo ha deciso di dimettersi — in una riunione a cui ha partecipa- to lo stesso presidente russo —co- me da articolo 117 della Costitu- zione. La ragione di tale passo inatteso - molti dei ministri da quanto risulta erano completa- mente all’oscuro di quanto stes- se avvenendo ~ é stato quello di voler spianare la strada alle rifor- me. GLI EQUILIBRI DI POTERE «Questi cambiamenti— ha sotto- lineato il primo ministro dimis- sionario in diretta tv al fianco di Vladimir Putin - modificheran- no gli interi equilibri di potere, cambieranno il potere esecutivo, legislativo e giudiziario». Il lea- der del Cremlino ha a questo punto ringraziato Dmitrij Med- vedev e gli ha chiesto di diventa- re il vicecapo dello strategico Consiglio di Sicurezza naziona- le, da lui presieduto. Dopo un’al- tra manciata di ore Vladimir Pu- tin ha conferito l'incarico di for- LA STORIA La profonda crisi interna inne- scata dall’abbattimento del Boeing 737 ad opera dei Pasda- ran sta avendo forti effetti sul mondo della comunicazione in Iran. Gelareh Jabbari, che nell'ul- timo decennio é stata spesso il volto dell’equivalente iraniano di Unomattina, ha annunciato il suo addio all’emittente di Stato Irib tramite un post, in seguito eliminato ma non smentito, su Instagram, uno dei pochi social network tuttora non soggetti al filtraggio statale. RIPENSAMENTO La Jabbari aveva scritto lunedi di non aver voluto in un primo mo- mento credere “alla possibilita dell’uccisione di connazionali” ri- ferendosi alla natura del disastro aereo, prima di ammettere di aver detto menzogne davantialle telecamere per tredici anni. La trentaduenne ha voluto cosi prendere le distanze da un’emit- tente finita nel vortice delle pole- miche in seguito alla sua difesa a spada tratta della tesi del guasto tecnico nei primi giorni in segui- to al disastro della settimana scorsa. L’abbandono della Jabbari se- mare il nuovo governo al capo del Fisco federale, lo sconosciuto Michail Mishustin. La sensazio- ne generale @ che con questa mossa il presidente russo voglia riformare la politica nazionale in un momento in cui é ancora popolare, nonostante la crisi eco- nomica e un anno prima delle le- gislative del 2021. La gente in ge- nere fino ad oggi ha incolpato il premier dimissionario per le dif- ficolta quotidiane. Dmitrij Med- vedev non ha saputo spendere benei soldi messia disposizione, puntano il dito alcuni noti edito- rialisti, che utilizzano l'aggettivo «inadeguato». A onor del vero, EX PREMIER Dimitry Medvedev TRA 4 ANNI NON POTRA ESSERE RIELETTO: L'POTES! CHE POSSA AGGIRARE IL DIVIETO E FARE IL PRIMO MINISTRO CON MAGGIORI POTERI gue quello di Sahar Rad e Fate- meh Khatami, anch’esse presen- tatrici dirilievo dell’Irib, ’enteda sempre gestito dai conservatori che mantiene il monopolio sull’etere domestico. Nella gior- nata di martedi Taraneh Alidou- sti, la celebre attrice protagoni- sta del film premio Oscar “Il Cliente” di Asghar Farhadi, ha in- vece scritto sempre su Insta- gram, in un post addobbato di ne- ro: «“Non siamo mai stati cittadi- ni. Siamo prigionieri, milioni di lex primo ministro sembra at- tualmente il capro espiatorio del- la presente stagnazione e di tutto quel che non vain Russia. Le reazioni del mondo politi- co sono state le pit diverse: i par- titi rappresentati alla Duma han- no approvato Ioperato del presi- dente, mentre le opposizioni as- solutamente no. Secondo il blog- ger anti-Cremlino, Aleksej Naval- nyj, qualsiasi referendum sugli emendamenti costituzionali sa- ra «fraudolento» e l'unico scopo di Putin @ quello di rimanere «leader a vita». IPUNTI DELLA RIFORMA I punti salienti della riforma pro- posta riguardano in particolare «non pill di due mandati» conse- cutivi per il prossimo presiden- te, il divieto per gli alti funziona- ri di avere «altri passaporti» ol- tre a quello russo, il potere al Parlamento di nominare il pre- mier e i ministri. L’obiettivo di- chiarato @ quello di conservare un forte sistema presidenziale. Attualmente il 67enne Vladimir Putin sta svolgendo il suo quarto mandato e sara in carica fino al 2024. Dopo Josif Stalin é il capo del Cremlino pitt longevo, essen- do stato eletto dai russi nel 2000. Alcuni osservatori ritengono che Vladimir Putin stia prepa- rando la strada per tornare ad es- sere primo ministro dopo il 2024. L’altra ipotesi é, invece, che il presidente russo seguira la stessa strada intrapresa in Kaza- khstan dal locale leader Nusur- tan Nazarbaiev. Questi ha infatti lasciato la carica di presidente ad un suo fedelissimo pitt giova- ne, ma ha mantenuto quelle di capo del Consiglio di sicurezza e di segretario del partito di mag- gioranza assoluta in Parlamen- to. Da queste posizioni, pur es- sendosi ufficialmente ritirato, in- fluenza la vita del suo Paese. Giuseppe D'Amato (© RIPRODUZIONE RISERVATA NONOSTANTE LE PROTESTE DOPO IL BOEING ABBATTUTO L'ALA CONSERVATRICE SI MOSTRA PIU FORTE DI QUELLA MODERATA Vladimir Putin, a sinistra, con il nuovo premier Mikhail Mishustin (foto ansa) La famiglia Markle in tribunale contro Meghan il papa Thomas ILCASO LONDRA Thomas Markle, padre di Meghan Markle, é disposto a testimoniare in tribunale, se gli venisse richiesto, nell’ambito della battaglia legale fra la du- chessa di Sussex e il Mail on Sunday. Lo ha detto alla Bbe Sa- mantha Markle, figlia nata dal primo matrimonio di Thomas Markle: «Se gli verra chiesto, lui si presentera». Da documenti di tribunale risulta intanto che il Mail on Sunday potra utilizzare la carte relative al padre di Me- ghan-alcentrodi una polemica a ridosso del matrimonio della figlia con il principe Harry nel 2018- nell'ambito della causa che la duchessa di Sussex ha in- tentato contro il giornale e che approdera alla Alta Corte. Me- ghan accusa il giornale di aver utilizzato in maniera distorta in- formazioni riguardanti la sua sfera privata. Accuse che il gior- nale respinge, affermando inve- Asinistra, Gelare Jabbari. In un post ha scritto: «Perdonami per i13 anni in cui ho detto bugie» A destra, Saba Rad, un’altra delle giornaliste dimissionarie prigionieri», includendo hashtag inerenti all’'abbattimento del Boeing. LA KERMESSE Irecenti sviluppi politici sono ac- caduti a ridosso del Festival Fajr, la kermesse artistica annuale con cui la Repubblica islamica celebra a Febbraio la vittoria del- la Rivoluzione del 1979. Numero- si registi di spicco come il vetera- no Massoud Kimiai, attori, arbi- tri dei vari concorsi e ben sedici INSIEME Il principe Harry con la moglie Meghan Markle L'UOMO POTREBBE TESTIMONIARE A FAVORE DEL MAIL ON SUNDAY QUERELATO DALLA FIGLIA PER UN ARTICOLO ~*~ Au «Abbiamo detto bugie per tredici anni» Lasciano tre giornaliste della tv iraniana compagnie teatrali hanno ritira- to la propria partecipazione dal Fajr a causa della situazione vi- gente, mentre Hossein Rajabian, un giovane e promettente regista gia arrestato nel 2015 a causa del- le sue attivita cinematografiche, ha annunciato l'imminente di- stribuzione del suo film, “Crea- zione tra due superficie”, gratui- tamente su Internet per evitare cosi la stringente censura di Sta- to. Musicisti di alto spessore co- me il cantante pop Alireza Assar ce che la pubblicazione é stata dettata per via del «grande e le- gittimo» jinteresse pubblico. Una data per l'udienza non é sta- taancora fissata. LA PRIMA USCITA Intanto primo impegno pubbli- co di Meghan Markle da quando lei e il principe Harry hanno an- nunciato di voler fare un passo indietro dalla famiglia reale. L’exattrice si é recata in un cen- tro per la tutela di donne e bam- bini a Vancouver, in Canada, il giorno dopo il vertice tra la regi- na Elisabetta, Carlo, William e Harry a Sandrigham dal quale é scaturito il bene placito della re- gina alla nuova vita dei duchi di Sussex. «Guardate con chi ab- biamo bevuto il té oggi?», é la di- dascalia sotto la foto pubblicata dal Downtown Eastside Wo- men’s Centre che ritrae Meghan - sorridente, rilassata e in abiti estremamente casual - circon- data da un gruppo didonne. ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA e quello tradizionale Shahram Nazeri hanno inoltre interrotto le proprie tournée, motivando ta- li scelte con messaggi di lutto e solidarieta nei confronti della po- polazione. PROSPETTIVE Nonostante le continue contesta- zioni, le prospettive di un cambio dirotta favore dei moderati appa- iono esili in seguito all’estromis- sione da parte del Consiglio dei Guardiani di 90 deputati uscenti dalle elezioni parlamentari del 21 Febbraio. Tra gli esclusi vi sono figure moderate e riformiste di peso, come i deputati Ali Motta- hari, Mahmud Sadeghi e Tayye- beh Siavoshi. Il portavoce del Consiglio, Abbasali Kadkhodai, ha accusato ieri il presidente Has- san Rohani di partecipazione a un “progetto anti-patriottico” a causa delle sue lamentele sulla squalifica dei riformisti. La pro- babile virata a destra della lista fi- nale dei candidati ammessi alle parlamentari giunge nelle ore in cui la Guida Suprema Ali Khame- nei si prepara a condurre doma- ni le preghiere del Venerdi, in quello che sara con tutta probabi- lita un discorso dai soliti risvolti anti-americani volto a risolleva- rei fedelissimi. Siavush Randjbar-Daemi ‘©RIPRODUZIONERISERVATA